Archive for the 'IMIEI CONSIGLI DI CUCINA' Category

26.04.2023

I MIEI CONSIGLI DI CUCINA 10

Author: Elena Lasagna

Marco di Patty   Che rapporto hai con il lievito di birra,  secondo te è da abolire?

 

Elena  Certo che no!  Io ho una bella abitudine di usare quasi sempre il lievito madre,  dico bella perché molti maestri panificatori e anche cuochi di successo lo usano sempre e so come si costruisce;  a volte lo uso anche nei dolci,  ma non per questo parlerei male del lievito di birra non mi permetterei mai! Anche  il lievito di birra è una creatura importante,  fa bene a molte cose,  pensa che io lo acquisto per curare le piante.

 

Patty  non si può dire che il lievito madre non sia il migliore,  ho mangiato lì a casa tua,  quindi posso dire che le cose che hai realizzato sia con il lievito madre sia con la pasta sfoglia fresca che fai tu e sia anche la pasta fatta in casa e tirata a mano,  questo è grande ingegno credimi!

 

 

Elena  Una persona o due pensano che a fare tutto a mano io non sia furba.  SONO SEMPRE IN COMPETIZIONE CON ME STESSA  e non ho bisogno di mostrare niente a nessuno più di quello che non mi andrebbe,  l’importante è che faccia sempre di testa mia!  Specialmente in cucina.  C’è sempre un perché se una persona fa qualcosa di diverso,   il mio perché onesto non lo devo giustificare.

 

 

27/04/2023

 

 

Dott.  Robert  La trippa con i fagioli l’hai inventata tu?

 

 

Elena  Certo che no!  Pensa mi ricordo che la facevano quando ero piccola,  si sentivano dei profumi invitanti,  ma quando me la mettevano nel piatto io non la mangiavo,  perché pensavo che fosse grassa.  La trippa con i fagioli in questi paesi del mantovano e del raggiano è un classico;  peccato che c’è chi crede di averla inventata lui e gli altri non la dovrebbero fare.  Come del resto anche il brasato,  lo spezzatino,  e tanti altri  buonissimi piatti che vengono dalla cucina antica  italiana.  Tu sai a me piace molto fare la pasta in casa come ravioli cappelletti ecc.  Ma non ho mai detto di averli inventati io,  posso dire che molti ripieni sì li ho inventati io come molte altre cose.

 

 

Dott.  Robert  Siamo sempre lì!  Quella è prevaricazione.

 

 

Elena  Comunque io dagli stolti resto alla larga!  Che siano conoscenti,  parenti acquisiti ecc.  non me ne frega niente,  con me hanno chiuso per sempre!

 

 

31/05/2023

 

 

Qual è un modo semplice per realizzare una polenta senza grumi?  Grazie!  Marta

 

 

Preparate le dosi dell’acqua e la farina di mais equivalente,  si porta ad ebollizione l’acqua,  poi si versa la farina lentamente e nel frattempo si mescola con una frusta senza mai staccare,  fino a quando si sarà esaurita la farina.  Si porta il tutto ad ebollizione e si mescola di nuovo,  poi si mette il coperchio alla casseruola semi chiuso,  e si lascia cuocere così per almeno 15 minuti senza mescolare,  poi si dà una mescolatina,  si richiude,  si porta a cottura per altri 20 minuti e si versa sopra una placca di legno o dentro as una pirofila.  In questo modo la polenta risulterà liscia e morbida senza grumi.

 

 

01/06/2023

 

 

Sempre Marta mi ha detto:  Ho visto tutte le tue torte specialmente quelle con i canditi e la frutta come le ciliege e l’uva,   ho notato che questa frutta resta nel mezzo della torta,  ossia,  non crolla sul fondo come succede a me.  Come fai a farla restare ovunque a galla?  Grazie!

 

 

Elena  Marta il lievito va messo prima della frutta,  in quanto alle tue torte che non riesci a far stare a galla gli acini di uva,  le ciliege,  o i canditi non riesco a capire che cosa tu faccia!  A meno che la frutta  tu la metta bagnata,  solo così potrei capire del perché scende,  altrimenti non ti verrebbe male neanche se volessi farlo apposta;  oppure il forno non è a calore adeguato e cioè troppo caldo o troppo freddo,  la temperatura del forno per queste tipologie di torte andrebbe sui 180° e mano a mano che si cuoce (dopo mezz’ora circa si scende un po’come ad esempio a 160°( tutto compreso) per 40-45 minuti.

 

 

12/07/2023

 

 

M. mi dice:  sono già sei mesi che uso il lievito madre,  però adesso che fa molto caldo non vorrei che andasse a male, dove posso tenerlo?  Grazie!

 

 

Elena   Come sai il lievito madre è un corpo vivo,  come le uova andrebbe tenuto in un luogo fresco naturale,  se qualcuno non ha spazio e se ha una casa caldissima,  lo si può conservare in frigorifero a temperatura bassa;  vedi tu,  o nel cassetto della frutta e verdura oppure in alto nel primo scaffale,  sempre coperto da un telo di lino o di un canovaccio grande sterilizzato,  dipende dal tuo frigorifero.

 

10.11.2022

I MIEI CONSIGLI DI CUCINA 9

Author: Elena Lasagna

10/11/2022

 

 

È  vero che i funghi non vanno mai lavati ma solo spazzolati?  Laura B.

 

 

Molte persone non lo fanno perché dicono che se li dobbiamo friggere poi schizzano.  Io li ho sempre lavati e poi asciugati subito,  non si devono tenere in ammollo nell’acqua questo lo credo anch’io,  ma il fatto di non lavarli io proprio non potrei mai cucinarli così,  non ci penso proprio!

 

 

11/11/2022

 

Abbiamo visto che quando fai i tortelli o i ravioli hai dato loro molte forme,   i tortelli  di zucca,  come li fai?  Grazie!  Alda.

 Te li mostro subito,  eccoli!  Elena

 

 

 

Per eseguire questa forma:  dopo avere tirato la sfoglia si fanno delle strisce  lunghe  quanto le due estremità della sfoglia,   alte 10 cm,  si posa il ripieno sul mezzo della striscia,  poi si  ripiega la sfoglia su se stessa  chiudendo i due lembi estremi,  si cerca di fare aderire il ripieno con le dita premendo su ogni tortello e si taglia;  una volta ben chiuso si prendono le due estremità e si abbassano su se stesse.  (vedi foto)

 

 

14/11/2022

 

Vorrei tanto sapere com’è la vera ricetta del pesto genovese? Ci va il parmigiano o il pecorino?   Grazie!  Marzia

 

Io da sempre il pesto genovese lo faccio così: basilico fresco 70 foglie,  100 g di pinoli,  uno spicchio grosso di aglio,  sale,  pepe,  olio extra vergine d’oliva,  parmigiano reggiano.  (Ti confesso che a volte ho messo anche il pecorino,  ma il parmigiano ci va sempre).  Eccolo.

 

 

 

17/11/2022

 

Da te ho imparato molte ricette,  ma non so ancora fare il cioccolato in tazza,   se non acquisto il preparato già dosato  mi risulta pieno di grumi. Perché?  Grazie! Marco

 

 

Sai che quando te lo dirò  riderai tanto è facile.  Quando non usi il preparato dosato, che poi è la stessa cosa,  non c’entra niente con i grumi.  L’importante è sciogliere le polveri in poco liquido e mano a mano che stemperi il composto aggiungi liquido fino a quando lo hai terminato;  poi mescola bene sempre senza lasciare un attimo il budino,  solo quando vedi il primo bollore allora dovrai abbassare la temperatura del calore e sempre mescolando lo verserai nelle tazze.  Semplicissimo!  No?  Elena L.

 

 

18/11/2022

 

Certe persone mi hanno chiesto perché quando cucino le salsicce prima le metto a grigliare invece che metterle subito in padella con la cipolla ecc.  Io ho risposto che le preferisco così non solo per sgrassarle,   così facendo perdono quel sapore che si sente di suino,  e resta solo il profumo della concia.  Elena  L.

 

18/11/2022

 

Una persona moderna come te perché non usa la macchina per fare la pasta?  Non è faticoso tirare la sfoglia a mano?  Una signora del paese.

 

No,  non lo trovo assolutamente faticoso.  Ho la macchina ma non la uso mai;  anzi ne ho due,  una a mano e l’altra è elettrica,  per me sono una perdita di tempo .  Poi la devi pulire ben bene altrimenti si formano i germi,  insomma io uso meglio il mattarello perché faccio prima,  e sembra che la pasta sia più buona,  può essere una cosa mia,  ma io ci trovo la differenza.

 

 

20/11/2022

 

Quando si fa la pasta in casa,  si deve usare l’uovo intero o soltanto il tuorlo?  Grazie!

 

 

In certe regioni usano solamente il tuorlo,  a casa mia e anche nella città di provincia sia dove abito e in altre città e tutta la provincia  usano l’uovo intero.  Anche a casa mia e in altre famiglie che conosco da tempo hanno sempre fatto la pasta in casa con l’uovo intero.  Io ti dirò una cosa,  non so se sarei altrettanto capace di tirare la sfoglia col mattarello usando soltanto i tuorli; mi sa che non sarebbe la stessa cosa,  si romperebbe prima di diventare sottile perché non c’è elasticità!   Io  non voglio nemmeno provare,  perché  so che poi quella pasta non la mangerei e non la farei nemmeno per i miei ospiti:   è troppo colesterolica.

 

 

27/11/2022

 

 

Sarà vero che per fare il pesto alla genovese si deve sbianchire il basilico perché usarlo a crudo così,  risulta cancerogeno?  Marta

 

Se fosse una nuova scoperta l’avrei saputo,  a me non risulta che il basilico sia cancerogeno,  anzi sotto certi aspetti è curativo,  calmante,  rinfrescante,  lenitivo,  aromatico, ecc.  Sono anni che faccio il pesto usando il basilico allo stato naturale  (appena colto)  non sono ancora morta.  Se fosse stato cancerogeno l’avrei già scoperto e sicuramente non avrei mai più mangiato il pesto alla genovese.  Ho provato una sola volta a sbianchire il basilico prima di cucinare il pesto,  perché mi avevano detto che risultava più verde,  invece è tutto il contrario!  Il risultato per me è scadente,  sembra che si mangi il pesto fatto con erba,  sa di erba e non di quel bellissimo sapore di basilico e di estate.  Elena  L.

 

 

19/12/2022

 

Come si fa un  vero purè?  Grazie!  Marta

 

Il purè buono si sa che dovrebbe essere fatto di patate preferibilmente fresche anziché liofilizzate.  Ti racconto come faccio il mio.  Metto a cuocere le patate con la buccia,  una volta cotte le macino col passaverdure o le metto nello schiaccia patate.  Faccio scaldare quasi bollire il latte,  e con la frusta aggiungo il latte bollente,  così facendo si gonfia e diventa più leggero;  poi  si completa con un pezzetto di burro,  poco,  ad esempio in un kg di patate ci metto 40 g di burro,  infine qualche cucchiaio di parmigiano,  così facendo diventa squisito.  Elena L.

 

 

17/01/2023

Come si fa un buon brodo di carne?  Grazie!  Marta

 

CAPPELLETTI IN BRODO DI CARNE

 

 

Tempo fa lo scrissi,  bisognerebbe cercare l’articolo nell’archivio,  ma te lo riscrivo.  Per fare un brodo saporito e non troppo grasso si mette tutto sul fuoco a  freddo:  nella pentola grande si mettono le verdure come aglio,  sedano,  carote,  alloro,  noce moscata,  poi mezza gallina sgrassata e svestita dalla pelle,  e anche 500 g di manzo,  di muscolo oppure paletta,  poi si riempie la pentola con 4,50 ml di acqua e si mette a fuoco acceso fino a quando non si vedranno i primi bollori.  Mentre stiamo osservando il brodo che prende i primi bollori,  saliamo a piacimento,  se per caso ci sarà una schiuma che sale,  la toglieremo e poi metteremo il calore moderato e lasciamo sobbollire fino a fine cottura.  Elena  L.

 

 

23/01/2023

 

 

Perché  quando fai la torta di mele non metti mai le mele crude dentro l’impasto?  Grazie Marta

 

 

Guarda,  le mie torte di mele,  detto da molti che le hanno assaggiate,  sono molto morbide ma hanno un impasto ascutto e dura almeno più di 4 giorni perché la torta non diventa pesante per l’ umidità che rilasciano le mele crude nell’impasto. L’importante è non cuocerle tanto,  ma solo per fare uscire il loro liquido.

 

 

14/02/2023

 

 

Quanto tempo si deve cuocere la trippa?  Perché si vede della trippa cucinata bianca e se ne vede anche di scura?  Grazie! Marta

 

 

Le trippa si deve cuocere fino a quando sarà ben cotta,  altrimenti non si riesce a masticarla;  dalle 3 alle 4 ore a fuoco basso   sobbollendo.  In quanto al colore della trippa,  bianca o scura lì dipende dallo sbiancamento con l’aceto e poi dalla cottura,  nel senso che:  se cuoci la trippa con aceto bianco solo per un’ora e poi il resto della cottura avverrà con le verdure, il pomodoro e i fagioli,  allora la trippa assorbirà i pigmenti degli ingredienti e diventerà beige.  Mentre se  finisci la cottura con l’aceto e poi la fai amalgamare solo per 15 minuti nell’intingolo allora rimarrà bianca;  oppure quando la mostrano bianca non è ancora cotta.  La cottura della trippa è assai lunga,  non potrà rimanere bianca cuocendo per così tanto nelle verdure.  Io per sbiancarla non uso altri acidi,  ma solo l’aceto bianco di vino.  Elena L.

 

 

26/03/2023

 

 

Un motivo in più per preferire il lievito madre.  Grazie!  Patty e Marco

 

 

Tutte le tipologie di lievito sono state create per fare lievitare con successo,  ma il lievito madre a differenza degli altri lieviti è un lievito naturale e non chimico,  e poi ne serve la metà.  Ti farò un esempio,  quando dovevo imparare il dosaggio per usare il lievito madre,  ho fatto delle frittelle,  ne ho messo un cucchiaio in più,  non potete immaginare le frittelle come si erano gonfiate,  erano morbide dentro e leggere leggere che sembravano che volessero spiccare il volo,  ma sempre buonissime.  La leggerezza che lascia il lievito madre nei prodotti lievitati è ineguagliabile;  io ho potuto constatare di persona con i miei esperimenti,  lo dice anche lo stomaco, ma lo dicono gli esperti di panificazione che il lievito naturale e quindi il lievito madre è ed è sempre stato il migliore.  Elena  L.

 

 

04/04/2023

 

Come si fa esattamente la salsa bernese?  Grazie!  Marta

 

 

Ingredienti per la salsa bernese:  1/2 bicchiere di aceto,  burro fuso a temperatura ambiente 80 g,  sale, pepe,  3 uova (solo il rosso)  uno scalogno,  prezzemolo,  origano o timo.

 

Esecuzione:  scaldiamo l’aceto,  poi mettiamo sale,  pepe,  lo scalogno tritato e portare ad ebollizione e qualche minuto di cottura.  Passare il tutto e filtrare,  unire i rossi d’uovo, mescolare in continuazione mentre si cuoce a bagno maria intanto si aggiunge anche il burro;  l’importante è nonsmettere mai di mescolare,  come se fosse uno zabaione.  A montatura avvenuta cospargere un po’ di prezzemolo e la salsa saràpronta per l’uso: su carne e pesce ai ferri.   Al prossimo articolo!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

04.10.2022

I MIEI CONSIGLI DI CUCINA 8

Author: Elena Lasagna

04/10/2022

 

Secondo te cosa bisogna mangiare per restare in salute?  Grazie!  B.

 

Se una persona non ha disturbi o patologie,  come dicevano i grandi di un tempo e come dicono anche i grandi di oggi,  bisognerebbe mangiare di tutto e di tutto un po’.  Elena  L.

 

 

05/10/2022

 

Mi devi scusare,   a me piacerebbe tanto imparare a fare la pasta sfoglia,  è una delle cose per cui vado molto golosa;  sono buone anche quelle del supermercato,  ma io vorrei poterla realizzare da sola. Ho guardato le istruzioni in internet,  ho provato mille volte senza riuscirci  ma non mi arrendo,  mi insegneresti come fai la tua?  Grazie!

 

 

Certo,  io uso due metodi:  quello con acqua,  farina,  sale e burro;  la seconda versione si usa il lievito madre,  in rapporto alla farina e al burro,  esempio 100 g di burro,  200 g di farina,  100 g di lievito madre.

 

 

PASTA SFOGLIA FATTA IN CASA

 

  1° VERSIONE

 

 

 

Ingredienti:  acqua,  sale,  farina “00”,  burro.

 

Esecuzione:  si fa un panetto con la farina,  l’acqua e un po’ di sale;  poi si prende il burro a temperatura ambiente, si tira la pasta con il mattarello, si sovrappone il burro e si chiude la tasca.  Si passa ancora il mattarello sopra la tasca,  poi si richiude a libro e si lascia riposare per circa 15 minuti.  Si ripete l’operazione e si chiude la tasca nel senso opposto;  si lascia riposare e si va avanti così per sette volte.  Poi si prende la pasta fresca e si procede per eseguire dolci o cornetti o antipasti ecc.  Ci vuole pazienza ma riesce molto bene:  leggera,  fragrante con il sapore di fresco.

 

L’altra versione,  quella col lievito madre,  risulta benissimo solo è più sbrigativa,    non deve lievitare un giorno come nel pane o nelle focacce o nelle pizze;  il procedimento è lo stesso con meno passaggi.

 

N.B.  Guarda il mio blog in “Ricette di cucina” o ricordando i miei dolci,   vedrai molte ricette fatte solo con la mia pasta sfoglia,  compresa la torta diplomatica,  la sfogliata alle fragole ricette salate,  lo strudel  e molto altro.  Ciao!

 

 

Ecco un’altra foto con la mia pasta sfoglia fatta in casa:  sono le sfogliate alla marmellata di fichi e prugnolo.

 

 

TROVERAI LA RICETTA NELL’ARTICOLO DI CUCINA TRECENTOSESSANTUNESIMA PARTE

 

 

 

I MIEI DIPLOMATICI  SEMPRE

 

CON LA MIA PASTA SFOGLIA

 

E LO STRUDEL

 

In archivio ne ho molte altre anche con farciture salate.

N.B.  Quando ho fretta qualche volta la compro al supermercato ma non faccio mai la foto.

 

 

 

06/10/2022

 

 

Che differenza c’è tra il parmigiano reggiano e il grana padano?  V.

 

 

La differenza è nell’alimentazione delle mucche che producono il latte,  anzi gli esperti dicono che la vera differenza sta nel terreno in cui viene prodotto questo tipo di alimentazione;  se non c’è quel tipo di alimentazione il parmigiano non riesce perfetto,  ed è per questo che il parmigiano si produce solo in poche zone del mantovano,  del reggiano,  del modenese e del parmense.  Devi capire che nel parmigiano non esistono coloranti e nemmeno conservanti,  è completamente  naturale e sano al 100%.  Gli scienziati nutrizionisti dicono che il parmigiano è il formaggio più sano che esista su tutto il mercato italiano. E. L.

 

07/10/2022

 

Ho sentito alcuno cuochi dire che le uova con il tuorlo chiaro ossia non bello arancione,  sono scarse  come sostanza quindi da non usare,  è vero? V.

 

 

Io non credo,  le ho usate spesso,  le andavamo a prendere in campagna,  non credo che siano più scarse delle altre perché si tratta solo di alimentazione:  succede così se le galline mangiano frumento e altri cereali che non siano di colore giallo come il granoturco,  ma sempre cereali sono. In certi posti usavano il colorante dentro il becchime,  sempre coloranti alimentari ovviamente ma non era il colorante naturale del granoturco.  E. L.

 

 

11/10/2022

 

H comprato il mosto d’uva nera per fare il sugolo ,  però non mi viene bello scuro come il tuo,  perché?  Grazie!  D.

 

Ora ti mostro il mio fatto recentemente,  però ho altre foto di sugolo (budino con il succo di uva bollito) dove ho dato la ricetta,  ora la voglio mettere anche anche questo articolo.

 

 

SUGOLO  FATTO CON LA

 

CREPATA DI UVA NERA

 

 

 

NE MOSTRO UN ALTRO

 

Che cos’è la crepata fatta con l’uva?  La spiegazione è in esecuzione.

 

Ingredienti:  uva nera,  amido di mais.

 

 

Esecuzione:  prendiamo l’uva,  la laviamo molto bene,  poi togliamo tutti gli acini,  li mettiamo in una casseruola capiente e li portiamo ad ebollizione;  la faremo cuocere per 10 minuti,  poi la lasceremo raffreddare  prima di lavorarla.  Questa è la  famosa crepata di uva,  in questo modo il mosto che ne uscirà sarà molto scuro,  una volta colata l’uva cotta,  raccoglieremo il mosto e procederemo come quando facciamo il budino oppure le creme,  cioè  scioglieremo un cucchiaio raso di amido di mais o farina  (una volta usavano la farina “00”) in un mestolo normale di mosto,  oppure si può misurare anche con un  bicchiere dalla capienza standard,  si amalgama perfettamente,  deve essere senza grumi,  si cuoce a calore moderato,  e quando  il budino prenderà consistenza significa che è quasi pronto,  lo portiamo ad ebollizione per 10 secondi e poi si versa nelle coppette o nelle forme.

 

 

15/10/2022

 

Due signore mi hanno chiesto perché quando fanno la buffetta,  l’uva scende sempre nel fondo.  Mi è già stata fatta la stessa domanda alcuni anni fa,  io lo scrissi,  ma dal momento che ne ho appena eseguita una per Federica,  metto ancora la ricetta e la foto.

 

 

LA BUFFETTA  (TORTA CON L’UVA)

 

 

Ingredienti:  700 g di uva nera piccola,  250 g di zucchero,  4 uova intere,  il succo di mezzo limone,  latte q.b. , per ottenere un impasto omogeneo,  120 Ml di olio di mais,  una bustina di lievito per dolci + un cucchiaino,  700 g di farina “00”,  rum per dolci,  bucce di agrumi vari grattugiate.

 

 

Esecuzione:  incominciamo subito a lavare bene l’uva e a togliere tutti i chicchi,  li mettiamo in una casseruola coi buchi.  Intanto sbattiamo le uova con lo zucchero e le scorze degli agrumi,  incorporiamo l’olio a filo,  il rum,  poi alterniamo la farina col latte e il succo di limone,  Facciamo un bell’impasto omogeneo e aggiungiamo il lievito.  Adesso asciughiamo bene l’uva con dei tovaglioli di carta,  e la uniamo all’impasto delicatamente,  versiamo il tutto in una teglia di 22/24 imburrata e infarinata;  la inforniamo a calore di 180° per un’ora.  Eccola!   Il risultato è questo l’uva se viene asciugata non scenderà nel fondo della teglia.

 

ECCONE UN’ALTRA

 

 

 

 

LE BUFFETTINE

 

IL PANETTONE D’AUTUNNO

20/10/2022

 

A me piace molto l’uva,  la mangerei anche d’inverno,  solo che quella del supermercato d’inverno sempre di plastica,  come si conserva l’uva per l’inverno?  Mia nonna la metteva via sempre, a Natale e a capo d’anno avevamo sempre l’uva in tavola.   Grazie!  Marina

 

 

Anche mia nonna molto tempo fa la conservava per l’inverno.  Lei tagliava i tralci con i grappoli attaccati,  poi la metteva sopra un telo di lino con sotto fogli di giornale nella stanza delle provviste.  Però,  c’è un però:  ci vuole una certa qualità di uva,  quella che conservava mia nonna si chiamava “uva d’oro,  aveva il chicco grande come l’uva da tavola,  ma in realtà non era da tavola ma da vino,  veniva inserita   con altre uve nelle macchine spremitrici,   me lo ricordo bene.  Io le dicevo: ” nonna,  perché  non conserviamo quella dolce è ancora più buona,  lei mi rispondeva con un sorriso dicendomi:  non si può avere tutto,  nel senso che quest’uva marcirebbe mentre questa che è più aspra,  è più robusta e si conserverà a lungo. ”  Se a te piace l’uva che usano a fare il vino,  quella dolce,  prova a metterne un po’ nel congelatore;  io conservo il mosto cotto nelle bottiglie di vetro,  fuori dal congelatore,  per conservarlo ci metto solo un g. di acido salicilico per ogni litro di mosto;   si trova in farmacia.  Ciao!

 

 

27/10/2022

 

Nei dolci molli come le creme,  sarebbe meglio usare la colla di pesce o gli amidi?  Grazie! Patty

 

Ognuno ha il proprio stile,  perché si possono usare entrambi,  però  credo che per realizzare certi dolci gli amidi non diano una sufficiente resistenza,  ecco perché ho sentito pareri contrastanti.  A me e a Federica le creme ci piacciono mischiate,  nel senso che invece di farle a strati le mettiamo una sopra l’altra per gustarne il sapore e i colori  che si mischino e amalgama insieme con equilibrio e con imprevedibilità,  e per realizzare queste creme come piacciono a noi basta solo l’amido di mais.  Elena  L.

 

Mi faresti una delle vostre creme?  Grazie!  Patty

 

Sì,   perché no?  Domenica te la manderò.

 

01/11/2022

 

Due signore mi hanno detto:  Il lievito madre che borsa!  Non mi viene bene,  lascio la presa perché è una cosa antica.  Io ho insegnato loro per filo e per segno come si fa.  Puoi lasciare anche la presa,  ma non disprezzare chi lo sa fare e ti credi furba solo perché tu non ti applichi.  Il lievito madre non è antico né moderno,  è solo un lievito molto efficace usato soprattutto da professionisti seri e capaci.  Non è una cosa impossibile e traumatica per il tempo che occorre,  perché una volta fatto si governa in due minuti anche ogni due, tre giorni che non succede niente.  Le pizze e il pane diventano fragranti da  sentire la differenza.  Le pizze si possono fare sottilissime e bollose,  oppure più spesse ma sempre fragranti sono più delle altre,  detto anche da chi lo usa da una vita.

 

 

 

 

 

 

04/11/2022

 

Ritornando ancora sulla pasta sfoglia ecco un’altra torta,  trovate la ricetta in ricette di cucina.

 

 

16.07.2018

I MIEI CONSIGLI DI CUCINA 7

Author: Elena Lasagna

16/07/2018

 

LE MIE RISPOSTE DI

 

GASTRONOMIA SETTE

 

 

Sono Maurizia,  vorrei sapere se la macchina per fare il gelato funziona davvero oppure è solo un giocattolo.  Grazie!

 

Altroché se funziona!  Funziona molto bene,  poi dipende dalle case,  voglio dire dalle marche;  sono circa cinque anni che la uso ed è come se l’avessi appena acquistata,  è pesantissima ed ha un motore potente. Ovviamente bisogna rispettare le regole di pulizia e di tutto il resto.  Fa di quei gelati!  Poi una volta che hai preso la mano inventi sempre delle ricette nuove.  Tu che hai dei bambini ti farebbe comodo;  anche se non c’è nulla da risparmiare sugli alimenti che servono,  perché non si fa il gelato con della frutta appassita o della panna scaduta ecc.  Io a volte lo acquisto già pronto perché quando incomincio a fare il gelato non smetterei più,  tanto mi sbizzarrisco con le mie nuove ricette,  e poi chi lo mangia?  Prima di fine estate ne presenterò qualcun’altra.  Ecco la gelatiera nella foto sotto, e ti presento anche l’ultimo gelato che ho fatto,  risale a venti gorni fa circa.

 

 

 

Ed ora ti presento il mio gelato agli agrumi;  una cosa da leccarsi le dita,  infatti mentre facevo la foto con quel caldo si stava squagliando un po’.

 

GELATO AGLI AGRUMI

 

 

 

Se guardi nelle “mie ricette di casa mia troverai molte ricette di gelati,  ed ora ti detto l’ultima,  un po’ complicata perché prima bisognerà fare i canditi freschi.

 

Ingredienti:  quattrocento g di succo di agrumi:  duecento g di arancia,  centocinquanta g di ananas il resto succo di limone e lime.  Duecento g di panna,  centocinquanta g di zucchero semolato,  100 g di canditi misti di agrumi fatti in casa.

 

Esecuzione:  mescoliamo lo zucchero al succo di agrumi,  poi aggiungeremo la panna,  mescoliamo e poi metteremo i canditi.  Versiamo nel cestello già freddo a temperatura ideale e dopo trenta minuti il gelato risulta così:  vedi nella foto sopra,  se si vuole una consistenza più solida si mette nel feezer per mezz’ora e otterremo un risultato perfetto.  Si può servire in tanti modi,  a palline,  a paletta nelle coppette e sul cono.

 

Elena  Lasagna

 

18/07/2018

 

Senti Mauri,  ho pensato di mandarti anche questa mia ricetta del gelato inedita.

 

GELATO ALLA BANANA

 

LIMONE,  FRAGOLA,  E PERE DI

 

S. GIOVANNI

 

 

 

Ingredienti: duecento g di purea di banane,  centocinquanta g di succo di pere,  il succo di mezzo limone,  duecento g di sciroppo di fragole fatto in casa, cento g di zucchero,  una stecca di vaniglia, duecento g di panna, cento g di latte intero,  una banana caramellata per decorare.

 

Esecuzione:  lasciamo intiepidire il latte,  poi ci scioglieremo lo zucchero,  incorporare la panna,  il succo di pere,  la purea di banane,  la vaniglia.  Misceliamo bene e poi verseremo il composto nel cestello della gelatiera  già a temperatura ottimale.  In trenta minuti otterremo il gelato per sei persone;  decorare con banane caramellate e sciroppo di fragole. Ti assicuro che Federica ne ha mangiato due porzioni.

 

19/07/2018

 

Elena  Lasagna

 

Maurizia,  la ricetta della torta che mi hai chiesto si trova nel duecentounesimo articolo di cucina, e l’ho chiamata   ” Torta dei mille pensieri”,  ho molti testimoni che potranno dirti che è stata fatta da me,  come la ricetta originale.

 

Elena  Lasagna

 

19/07/2018

 

Adesso voglio mostrarti questo dolce, si tratta di un semifreddo alla frutta esotica  con uno strato di mousse di lamponi.

 

SEMIFREDDO ESOTICO E

 

NON SOLO

 

 

Ingredienti:  duecento g di panna,  duecento g di latte intero, centonovanta g di zucchero, dodici fogli di colla di pesce,   duecento g di succo di frutta esotica:  (maracuja,  papaya,  ananas,  pesca). cento g di salsa di lamponi zuccherata e addensata al punto giusto,  duecento g di yogurt greco,  una bacca di vaniglia,  qualche lampone per decorare 1o g di cacao dolce.

 

Esecuzione:  mettiamo in ammollo in acqua fredda la colla di pesce,  poi dopo aver centrifugato la frutta  incorporiamo metà dello zucchero,  dopo uniamo la panna al latte e allo yogurt e l’altra metà dello zucchero,  strizziamo i fogli di colla di pesce,  metà li mettiamo nel succo  mentre l’altra metà va nell’insieme dei latticini.  Uniamo il tutto e lo metteremo in due stampi,  prima di riempirli ci vuoteremo anche il composto di lamponi,  procediamo col riempimento e poniamo in frigorifero per dieci ore,  oppure nell’abbattitore si fa prima.  Togliamo il dolce al momento del consumo e lo decoreremo con una colata di cacao dolce e lampone.  L’altro è un panbrioche con la crema composta esotica e crema di latte.

 

Elena  Lasagna

 

20/07/2018

 

L’anno scorso nel periodo di maturazione delle susine ” Regina Claudia”  ho fatto questo dolce inedito,  una bavarese al gusto di queste deliziose susine,  croccante di mandorle e cioccolato. Te la detto perché mi era venuto molto bene ma non l’ho fotografato perché tanto l’avrei rifatto ancora,   o per altri,  oppure per noi. Alcuni anni fa ne feci un’altro con queste susine,  si trova nelle mie ricette,  è servito in un piatto blu decorato,  cercalo.

 

BAVARESE ALLE SUSINE  R.

 

CLAUDIA

 

Ingredienti: duecento g di panna montata,  cinquecento g di latte intero,  cento g di zucchero, duecento g di susine già frullate, un bicchierino di liquore alle prugne o all’amaretto,  trenta g di fecola di patate,  tre tuorli quindici g di colla di pasce.  Per la decorazione settanta g di croccante fatto con le mandorle tritate,  e settanta g di cioccolato fondente sciolto in poco latte.

 

Esecuzione: prendiamo una casseruola non troppo grande,  lavoriamo i tuorli con lo zucchero,  uniamo la fecola e il latte a filo.  Mettiamo la casseruola sul fuoco e sempre mescolando cerchiamo di addensare la crema senza portarla ad ebollizione.  Prendiamo i fogli di colla di pesce ovviamente già ammollati,  li strizziamo e li incorporiamo alla crema calda e sempre mescolando poi ci metteremo  anche le susine frullate,  aggiungiamo il liquore e le mandorle caramellate e quando la crema incomincerà a solidificarsi allora uniremo la panna montata;  versiamo nello stampo e lo poniamo in frigorifero per almeno sette-otto ore.  Per facilitare la solidificazione possiamo metterla in due stampi.   Per la decorazione facciamo una colata di cioccolato con qualche mandorla caramellata e ciuffi di panna montata. Il risultato è assicurato ed è molto ma molto particolare e buona.  Se li eseguirai con amore ti verranno tutti bene anche se non sai cucinare.

 

Elena  Lasagna

 

21/07/2018

 

Mentre facevo la macedonia ho pensato a questo dolce,  una mousse di frutta mista,  con una salsa fatta esclusivamente con albicocche e decorata con riccioli di cioccolato bianco e cioccolato fondente. Maurizia voglio dettarti anche questa.

 

MOUSSE DI MACEDONIA

 

Ingredienti:  trecentocinquanta g di panna,  duecento g di zucchero,  trecentocinquanta g di macedonia :  banana,  pesca,  albicocca,  melone,  fragola in parti  uguali,  un bicchierino di liquore alla genzianella, dieci fogli di colla di pesce;  per la decorazione gelatina di albicocche,  riccioli di cioccolato bianco e fondente.

 

Esecuzione:  tagliamo la frutta a piccoli pezzettini,  poi metteremo il liquore e lo zucchero, e metà della panna.  Mettiamo il tutto in una casseruola e porteremo a bollore la massa,  poi spegneremo il fuoco e uniremo la colla di pesce precedentemente ammollata in acqua fredda e ben strizzata.  Lasciamo raffreddare e incorporiamo l’altra metà della panna già montata.  Versiamo il composto negli stampi e mettiamo in frigorifero per 10 ore  oppure nell’abbattitore fino a quando non si sarà solidificato.  Nel frattempo faremo la gelatina di albicocche e i riccioli di cioccolato misto per la decorazione.  Io credo che sia un dolce da prendere in considerazione,  perché il dosaggio è fatto con precisione,  e gli ingredienti sono sani,  quindi adatto molto anche per i bambini;  sì,  perché come ho già fatto notare tempo fa in altri articoli l’alcol con il caldo evapora e rimane solo il sapore.  Per dare croccantezza si potrà inserire durante la preparazione dei crumble fatti con mandorle,  nocciole  e noci di macadamia.

 

Elena  Lasagna

 

23/07/2018

Alessandra mi ha domandato cosa sono le maddalene. Le maddalene sono dolci tipici dell’Emilia Romagna,  io li ho assaggiati a Reggio Emilia a casa di una mia amica.  Sono una specie di muffins ma con una forma e un impasto leggermente diversi,  buoni per la prima colazione e per la merenda dei bambini; in certi forni li fanno ancora per la prima colazione dei bar.

 

Elena  Lasagna

 

 

 

09.06.2018

I MIEI CONSIGLI DI CUCINA 6

Author: Elena Lasagna

09/06/2018

 

I MIEI CONSIGLI DI CUCINA 6

 

 

 

Ogni volta che faccio una frittura di zucchine mi risultano mosce,  flaccide,  non croccanti,  perché?

 

Erica

 

Le zucchine prima di  friggerle dovresti salarle e poi farle riposare per mezz’ora, poi s’infarinano e si friggono in olio bollente,  ma non fumante;  inoltre le zucchine dovrebbero essere di quelle grosse e non giovani,  a meno che tu non faccia delle chips. L’importante è togliere l’acqua che intrattengono,  ecco perché dico che sono migliori quelle grosse;   poi scegliere un olio robusto ma non pesante ma che abbia resistenza.

 

Elena  Lasagna

 

10/06/2018

 

Perché quando devo sgusciare le uova sode mi resta metà dell’albume attaccato al guscio,  hai una soluzione?  Grazie!

 

Alessandra

 

Sì,  l’unica soluzione che conosco è di metterle nell’acqua fredda subito dopo la cottura,  anzi gelata,  vedrai che in pochi secondi riuscirai a pelare l’uovo e ti resterà liscio e intero,  poi prima di servirle lasciale per un po’ di tempo a temperatura ambiente.

 

Elena  Lasagna

 

10/06/2018

 

Ci daresti una dieta da seguire giornalmente non per dimagrire,  ma per restare in salute?  Grazie !

 

La compagnia de fil de fer.

 

Io amo la gente e per questo non darei mai una dieta che il mio medico ha fatto per me!  Ognuno di noi ha un DNA diverso e quindi siamo così diversi gli uni dagli altri che non potrei mai!  A quelli che non hanno problemi di salute e di sovrappeso potrei rilanciare questa frase così antica ma così sapiente come: ”  mangiate di tutto e di tutto un po’ “!

 

Elena  Lasagna

 

Vorrei sapere come si fa una sfoglia perfetta,  quale farina bisognerebbe usare e soprattutto quante uova per ogni cento grammi di farina.  Grazie!

 

Alice

 

Ti dico come la faccio io,  la mia sfoglia è sottile e vellutata,  e uso un uovo intero per cento g di farina per pasta fresca;  oppure un uovo per ogni cento g di semola di grano duro;  o  un uovo  e cinquanta g di semola e cinquanta g di farina  tipo “0”.  Poi a seconda della grossezza delle uova può darsi che dovemo aggiungere o togliere qualche cucchiaio di farine,  ma in questo modo la sfoglia diventerà bella elastica perché c’è un equilibrio tra tuorlo e albume e salute.

 

Elena  Lasagna

 

13/06/2018

 

Che cosa comprende la pulitura del coniglio?  il grasso e la pelle?  Grazie!

 

Alessia

 

Quando si acquista il coniglio già pulito non c’è solo da rifilare il grasso o togliere la pelle,  ma si deve togliere il midollo,  che è un cordone bianco sostenuto,  si fa meglio toglierlo quando il coniglio è già tagliato a tranci,  con uno stecco sottile e robusto s’ infila nella colonna vertebrale e si toglie facendo pressione da una parte o dall’altra con un filo di ferro o di legno o di plastica dura.  Se non si toglierà il midollo il coniglio avrà un sapore di selvatico,  quasi immangiabile.

 

Elena  Lasagna

 

14/06/2018

 

Quando si fa la polenta di mais,  si deve mescolare oppure no?  Grazie!

 

Alessandra

 

Io ho fatto la polenta in molte casseruole diverse, e l’ho sempre tenuta a bada,  all’inizio si mescola bene anche con la frusta,  dopo si mette sulla fiamma piccola e bassa in modo che si cuoccia delicatamente e ogni tanto va girata;  in mezz’ora  o quaranta minuti la giro o almeno quattro volte.

 

Elena  Lasagna

 

14/06/2018

È vero che le polpette si possono cuocere anche nel brodo?  Ma non si spapolano?  Grazie?

 

Alessia

 

Io a volte cuocio nel brodo solo le polpette di carne di manzo,  se vuoi ti scrivo la ricetta:trecento g di carne di manzo macinata,  noce moscata o macis,  un uovo,  aglio e origano tritati,  sale e pepe, uno scalogno,  olio extra vergine d’oliva.  vino bianco o un bicchierino di brandy,  brodo q.b. ,  panco e parmigiano grattugiato.

 

Esecuzione:  mettiamo tutti gli ingredienti sopra elencati in una ciotola,  tranne lo scalogno,  l’olio,   e il vino.  Formiamo un bell’impasto omogeneo,  poi in una padella mettiamo un po’ di olio,  lo scalogno e mettiamo le polpette a rosolare.  Una volta ben dorate le polpette andranno fatte calare nel brodo bollente,  le lasciamo cuocere per qualche secondo e poi le rimettiamo nella padella dove c’è il sughetto della rosolatura. Serviamo ancora calde.  Oppure dopo averle rosolate e sigillate aggiungere un mestolo di brodo e cuocere per qualche minuto;  forse ti troverai meglio con questa seconda ricetta di cottura,  sono semplici entrambe e le polpette rimangono perfette.

 

Elena  Lasagna

 

15/06/2018

 

Ho acquistato la macchina per fare il gelato,  ma nonostante segua per filo e per segno le ricette il gelato mi rimane liquido.  Come posso rimediare?  Grazie!

 

Elisa due

 

Niente Elisa,  devi soltanto fartela cambiare. Non è possibile che una macchina nuova non riesca a concludere un buon gelato come si deve;  c’è qualcosa che non va,  eventualmente non raggiunge la temperatura ideale,  è successo ad altre persone che la prima macchina fosse difettata poi gliel’hanno rifatta nuova,  ma devi andarci subito!

 

Elena  Lasagna

 

19/06/2018

 

Per gli gnocchi è bene cuocere le patate con la buccia o senza buccia e cuocerle al vapore?  E per il purè?  Grazie!

 

Aldina

 

Per gli gnocchi sarebbe bene cuocere le patate con la buccia,  in poca acqua o al vapore,  e la stessa cosa vale anche per il purè.  Con la buccia rimangono più saporite e asciutte,  di conseguenza più voluminose.

 

Elena  Lasagna

 

25/06/2018

 

Sono Iris,  se c’è una cosa che so fare bene è il sugo per la pasta,  chi viene a mangiare a casa mia mi chiede sempre il bis e non vuole altro.  Io però lo faccio bollire dalla mattina fino a mezzogiorno,  e ci metto anche un bel pezzo di burro.  Ho saputo che il burro e altri grassi cotti fanno male,  allora come posso fare un sugo decente se dovrò cambiare ricetta?  Grazie.

 

Iris,  non devono essere i grassi a dare il sapore,  ma tutto il resto,  anch’io faccio un sugo al pomodoro che dicono sia molto buono,  ma i grassi li metto alla fine,  addirittura dopo aver mantecato la pasta.

 

Elena  Lasagna

 

29/06/2018

 

I succhi di frutta che metti nei cocktails sono fatti con frutta fresca  o sono quelli pronti e conservati che si comprano al supermercato?  Grazie.

 

Lisa

 

I succhi di frutta sono freschissimi,  li ottengo centrifugando frutta, erbe e verdura fresca,  poi faccio anche liquori,  sciroppi,  surgelati e marmellate con frutta sempre fresca.

 

Elena  Lasagna

 

06/07/2018

 

Ho sentito molto parlare di alimenti sbianchiti,  cosa e dove si può applicare questa teoria?  È valida oppure meglio lasciar perdere?  Grazie!

 

Maurizia

 

 

Lo sbianchimento significa immergere in acqua calda le verdure o altro e portarle al punto di ebollizione,  poi toglierle e risciacquarle in acqua e ghiaccio.  Le verdure rimarranno più verdi,  perderanno meno clorofilla,  specialmente i fagiolini ecc.  Anzi non molto tempo fa ho incontrato dei miei parenti,   parlando di cucina che anche loro  sanno cucinare bene,  mi hanno detto che fanno il pesto alla genovese sbianchendo il basilico:  resterà non solo più verde ma anche molto più leggero.  C’è sempre da imparare,  a tutte le età!

 

Elena  Lasagna

12/07/2018

 

Ho fatto gli gnocchi con le zucchine come mi hai detto tu,  ebbene sono riuscite malissimo,  erano molto acquosi,  mollicci,  avrò sbagliato qualche passaggio?

 

Elisa due

 

Probabilmente sì,  ora ti faccio vedere come sono riuscite le mie,  poi ripeterò la ricetta per filo e per segno.

 

Elena  Lasagna

 

ZUCCHINE PER GLI GNOCCHI

 

 

Ingredienti per gli gnocchi di zucchine:  tagliamo a pezzi grossolani una zucchina molto grossa,  togliamo tutto quello che contiene nel centro,  (semi e parti mollicce) poi la saliamo perché esca la sua acqua di vegetazione e dopo circa trenta minuti la metteremo a cuocere lentamente sopra una stufa a legna o in forno;  non dobbiamo aggiungere nulla.  Una volta cotta la zuccona,  la passeremo al passaverdure,  lasciamo raffreddare e la metteremo in frigorifero dentro ad un colapasta;  dopo ventiquattro ore incominceremo a fare gli gnocchi.  Impastiamo la zucchina con un uovo intero,  noce moscata e semola o farina per pasta fresca,  fino a quando avremo ottenuto un impasto omogeneo che non attacchi alle dita.  Facciamo gli gnocchi e li condiremo con burro e salvia,  pecorino e parmigiano.  A me e ad altre signore sono venuti così:  guarda nella foto in basso;  se hai ancora qualche perplessità puoi chiamarmi al solito numero.

 

 

 

E non è tutto: sono di un  gusto leggero e squisito!  Ancora meglio che fatti con le patate.

 

Elena  Lasagna

04.06.2018

LE MIE RISPOSTE DI GASTRONOMIA CINQUE

Author: Elena Lasagna

04/06/2018

 

Vorrei sapere se in un primo piatto al tartufo ci va anche il parmigiano,  alcuni cuochi sono contrari altri invece dicono di sì,  qual è il tuo parere?

 

Gina

 

Tempo fa ho assaggiato un piatto di un cuoco famoso,  aveva fatto un risotto con il tartufo,  non solo aveva messo il parmigiano ma anche i funghi porcini.  Io non avevo mai assaggiato un risotto così buono,  da nessuna parte;  i sapori erano equilibrati ed hanno avvolto il risotto in un gusto unico e vincente.  I buoni piatti sono come le belle persone:  non li puoi scordare!

 

Elena  Lasagna

 

04/06/2018

 

Quando faccio la gallina ruspante alla cacciatora,  io metto sempre tutte le verdure tritate,  deve bollire molto perché si cuoccia;  vorrei sapere se è sbagliato mettere le verdure insieme alla carne,  Grazie!

 

Gina

 

So che in cucina sei molto brava,  poi hai molta esperienza,  se ti trovi bene a mettere le verdure insieme alla carne io credo che tu debba continuare,  anche perché la tua cacciatora è squisitissima,  e anche se le verdure si spapolano,  hanno lasciato il loro sapore, che si è amalgamato con la carne,  ne puoi sempre aggiungere mano a mano che la carne va avanti con la cottura.  Se invece metti le verdure a metà cottura della carne il risultato è già diverso,  prima di tutto le verdure restano mezze crude e possono dare fastidio,  non a tutti possono piacere,  e poi la gallina risulta meno saporita.  Sarà perché a me non piacciono le verdure metà cotte e metà crude:  o cotte o crude!

 

Elena  Lasagna

 

Poco tempo fa ho acquistato una batteria da cucina in acciaio inox 18/10.  Quella che uso a cuocere la pasta ha dei punti chiari sul fondo,  che cosa può essere stato?  Non l’ho lasciata bruciacchiare.  Grazie!

 

Silvia

 

Se non l’hai rovinata sulla fiamma troppo alta,  allora potrebbe essere che metti il sale quando l’acqua è ancora fredda:  prova a mettere il sale quando l’acqua bolle già.

 

Elena  Lasagna

 

04/06/2018

 

Da quando tolgo la pelle al pollo e alla gallina,  gli arrosti e il lesso sono più digeribili.  Grazie!

 

Alessia

 

04/06/2018

 

Mi piacciono molto le cipolle condite,  ma mi tocca di mangiarle di sera e poi non le digerisco,  cosa si può fare?  Grazie!

Angela

 

Approfitta di quel giorno che non sei al lavoro e gustale al mattino.

 

Elena  Lasagna

 

Mi piace molto il budino,  ma non posso più mangiare i latticini,  cosa posso usare se sono allergica anche alla soia?

 

Angela

 

Angela o rinunci ai budini fatti col latte o usi il latte di mandorle,  oppure lo puoi fare sostituendo il latte con l’acqua.

 

Elena  Lasagna

 

04/06/2018

 

Mi piacerebbe tanto saper fare il dado di carne al naturale,  come si fa?  Grazie!

 

Nina

 

Si può fare e poi lo dovrai congelare.  Metti a bollire la carne con l’acqua giusta e   un po’ più di sale ,  oppure lo puoi arricchire con spezie e altri aromi a te graditi;  lo fai bollire fino alla restrizione dell’ottanta % ,  quello che rimane è una semplice gelatina saporita che una volta raffreddata la potrai conservare nel freezer, per esempio negli stampi per il ghiaccio e al momento opportuno insaporirà di carne i tuoi piatti,  io lo faccio spesso,  anche con le verdure e le spezie;  dà un tocco di sapore senza additivi aggiunti.

 

04/06/2018

 

Che cosa bisognerebbe fare per mantenere il frigorifero senza odori?  Grazie!

 

Alessandra

 

Bisognerebbe sempre sigillare tutti gli alimenti,  e per una buona utilizzazione del frigorifero è bene ricordare  che in genere non è necessario scendere a temperature troppo basse: la frutta e la verdura ad esempio non lo richiedono. E poi bisognerebbe evitare che le sostanze particolarmente aromatiche trasmettino il loro odore ad altre,  è necessario disporle a ragionevole distanza fra loro,  possibilmente su piani diversi,  e avendo cura di avvolgere bene nella carta o di ricoprire i recipienti che le contengono.  E poi ovviamente è necessaria una scrupolosa e frequente pulizia anche dell’interno del frigorifero.

 

Elena  Lasagna

 

04/06/2018

 

Quale materiale consiglieresti per la migliore batteria da cucina?  Legno?  Rame?  Acciaio?  Alluminio?  Acciaio porcellanato?  Ceramica?

 

Rosa

 

Rosa,  li hai nominati quasi tutti,  io scarterei l’alluminio,  di legno bruciano, poi per quello che riguarda tutti gli altri sono ottimi materiali,  attenzione al rame che deve essere sempre stagnato  perché può ossidarsi e formare un composto verderame che è fortemente tossico.  In quanto all’acciaio inox è un materiale molto valido per una batteria da cucina,  anche la ceramica e l’acciaio porcellanato,  dato che è possibile portarli direttamente in tavola.

 

Elena  Lasagna

 

05/06/2018

 

Vorrei tanto fare una crema con il caramello,  realizzata totalmente da me e non di quelle già pronte,  sono buone,  ma vorrei questa soddisfazione di essere capace di farla completamente da sola,  mi daresti la ricetta perfetta?  Grazie!

 

Alessandra

 

Volentieri, incominciamo dagli ingredienti: quattro uova,  mezzo litro di latte,  sei cucchiai di zucchero,  un limone,  un bicchierino di rum (tre cucchiai circa).

 

Esecuzione:  rompiamo le uova e separiamo i tuorli dagli albumi.  mescoliamo i tuorli a quattro cucchiai di zucchero,  la faremo diventare una spuma liscia.  Aggiungere al composto la buccia grattugiata del limone (solo la parte gialla), aggiungiamo il latte al composto mescolando sempre in modo che diventi una crema liquida uniforme,   lasciamo riposare per alcuni minuti.  Nel frattempo si mette lo stampo in frigorifero e incominciamo a fare il caramello con un po’ di acqua fredda e tre cucchiai di zucchero;  lo zucchero si scioglierà e prenderà un colore non troppo scuro,  ma  un bellissimo colore arancio abbronzato,  aggiungiamo il liquore e mescoliamo bene facendo cadere il caramello nello stampo ricoprendolo tutto e lasciandone di più sul fondo.  Poi si versa la crema in una terrina e si cuoce a bagno maria in forno,  oppure si può cuocere sul fornello a fiamma vivace.  Quando l’acqua sta elevando il bollore abbassiamo per evitare che gli spruzzi finiscano nel dolce.  Sorvegliare la cottura per quaranta minuti se si fa sul fornello  mentre solo venti minuti se la cottura è nel forno.  Per provare se il dolce è cotto immergervi la punta di un coltello,  se questo esce pulito allora la crema è cotta e si versa subito bollente nello stampo del caramello.  Lasciare raffreddare e poi mettere in frigorifero per due ore prima del consumo.  Prima di servirla nel piatto da portata la si capovolge ed ecco che la crema al caramello è meravigliosa piena di bellezza e di bontà.  Se non dovesse risultare come vorresti vieni che la faremo insieme. Questa crema risulterà leggera,  (il segreto di farla così senza farine sta nel montare bene a crema le uova).

 

05/06/2018

 

Una signora mi ha chiesto come si fa il lievito madre,  io le ho dato la ricetta,  e le era venuto bene,  poi  durante il percorso ha seguito un’altra ricetta  e cioè ha lasciato il composto a lievitare così senza alcuna protezione e le è scoppiato,  nel senso che si è avariato.  Come mai secondo te è successo questo?

 

Federica

 

Se si segue una ricetta poi non si può cambiare strada.  Io il lievito madre lo conservo in un involucro di lino sterilizzato,  cos’è questa storia che deve ricevere i germi buoni e di conseguenza vuole scoperto all’aria?  Il lievito madre va alimentato ogni giorno,  e poi va conservato a temperatura ambiente al fresco, asciutto e riparato da un telo di lino,  tutto qui.

 

Elena  Lasagna

 

04/06/2018

 

Vorrei imparare a fare delle buone polpette di pesce,  quale pesce mi consigli?  Grazie!

 

Agnese

 

Per delle buone polpette si può usare il nasello, il baccalà,  o del pesce misto bollito,  si possono fare con le acciughe e le sarde,  il san pietro e la gallinella,  poi si fanno anche con i crostacei ,  i gamberi,  ecc.  Si possono fare anche con i pesci di acqua dolce come il luccio e la spigola di lago,  la trota ecc.  Ti scrivo due ricette:  una di pesce di mare e l’altra di pesce di acqua dolce.

 

Polpette di nasello,  ingredienti:  cinquecento g di nasello,  sale,  prezzemolo,  aglio,  peperoncino, un uovo intero,  succo di limone q.b., pangrattato fine,  salsa di pomodoro,  origano, basilico fresco,  vino bianco, e a piacere  del formaggio grattugiato.

 

Esecuzione:  passare il nasello al tritacarne,  condirlo con sale,  peperoncino, origano,  prezzemolo e aglio,  pangrattato fine, due cucchiai di formaggio grattugiato e l’uovo.  Mescoliamo bene e formiamo una bella massa omogenea,   poi dopo avere modellato delle polpettine le passiamo ancora nel panco  poi le adageremo in una padella con poco olio per friggere,  le sigilliamo e le passeremo nella casseruola del sugo per insaporirsi e completare la cottura.

 

Polpette di luccio,  ingredienti:  cinquecento g di luccio polpa,  sale e pepe,  timo,  alloro,  un chiodo di garofano,  scalogno,  vino bianco olio extra vergine d’oliva o burro,   un uovo, pangrattato,  brodo vegetale,  salvia.

 

Esecuzione:  passiamo il pesce nel tritacarne,  aggiungiamo le spezie,  l’uovo,  il sale, il timo,  l’alloro, il pangrattato;  formiamo una bella palla sostenuta e ne tracceremo delle polpette ben amalgamate e saporite.  Poi le faremo cuocere con in un soffritto di scalogno e olio, sfumiamo col vino,   le giriamo e rigiriamo ,  aggiungeremo il chiodo di garofano,  la salvia,  incorporiamo il brodo  e le faremo cuocere per quindici minuti.  Se occorre aggiungere ancora un po’ di olio o burro e servire.

 

Elena  Lasagna

 

 

 

28.01.2016

I MIEI CONSIGI DI CUCINA 4

Author: admin-ele

28/01/2016

 

Come riconoscere la freschezza del pesce?

S…

 

Il pesce fresco si riconosce da alcune caratteristiche,  delle quali per lo meno la prima non può essere modificata artificialmente.

1)  Nel pesce fresco l’occhio è brillante e leggermente prominente,  al contrario invece quando è in stato di decomposizione  ( è opaco e infossato)

2) Nel pesce fresco le branchie sono rosse; no asciutte, opache e grigie.

3)  nel pesce fresco la carne deve essere soda sotto la pressione delle dita, in molti pesci si presenta al tatto persino rigida; quando invece al tatto conserva l’impronta allora il pesce è vecchio di pesca.

4)  nel pesce fresco le scaglie aderiscono fermamente alla pelle e sono brillanti, inoltre l’odore deve corrispondere all’odore di fresco salmastro e non quello delle latrine pubbliche  incustodite.

N.B.  Se in un qualsiasi supermercato trovi del pesce con le descrizioni negative sopra descritte allora non metterci più piede!

Elena  Lasagna

 

31/01/2016

 

Cosa pensi della margarina?  È  vero che fa male alle arterie?

Rosa

 

Forse una volta potevano fare male alle arterie nel senso  che erano formate da grassi saturi e resi solidi attraverso il processo di idrogenazione: questo procedimento tendeva a formare un’elevata quantità di grassi ” trans “.  i più nocivi tra i lipidi.  Oggi giorno invece il progresso della tecnologia permette di evitare l’idrogenazione degli oli di partenza.  Quindi se consumiamo le margarine senza grassi idrogenati non corriamo questi rischi; c’è da sottolineare una cosa: le margarine rispetto al burro non contengono vitamine come la ” A ” e la ” B “, quindi sarebbe opportuno consumarle a crudo.

Elena  Lasagna

 

16/02/2016

Ho un ristorante e ogni volta che devo uccidere i crostacei mi costa molto, sono buoni, ma mi dispiace: soffriranno molto?

Ga……

 

Uccidere i crostacei senza farli soffrire, è molto difficile,  in quanto tutti questi animaletti compresa l’aragosta e affini,  hanno un sistema nervoso diffuso che non permette di privarli della sensibilità con una trafittura,  come si può invece fare con i granchi.  Forse la minor sofferenza avviene quando si immerge l’aragosta nell’acqua fredda,  poi si aumenta la temperatura in modo graduale,  perché si sostiene che questo processo provochi dapprima una sorta di stordimento e poi la morte a temperatura relativamente più bassa di circa 40 gradi centigradi. Oppure si può immergere direttamente il crostaceo in acqua bollente per una morte rapida di circa 10 secondi. L’ultima soluzione sarebbe quella di tagliare l’animale  in un sol colpo dalla testa alla coda, ma io non lo farei.  I granchi invece hanno il sistema nervoso in due centri soltanto, quindi bastano solo due trafitture: uno dovrebbe essere dato al cervello e l’altro deve essere diretto al centro nervoso ventrale: a metà del corpo del granchio, fra le basi del primo e del secondo paio di zampe.

 

19/02/2016

È possibile che certi rivenditori di pesce senza scrupoli possano cancellare l’odore forte del pesce vecchio con sostanze acide dannose alla salute’  In questo caso se ci verranno dei sospetti cosa bisogna fare?

G.

Questa è una bella e grande osservazione perché questi solventi sono proprio dannosi alla nostra salute; in caso di sospetto si analizza il pesce,  poi si denuncia il fatto alle forze dei  Carabinieri N.A.S.

Elena  Lasagna

 

24/02/2016

 

A volte il pesto dei tortelli mi risulta acquoso, cosa posso aggiungere per farlo ritornare alla normalità?

L.

 

Per  fare dei buoni tortelli serve una buona zucca, soda e dolce. Cuocila al forno, poi la schiacci con la forchetta e la lasci nello scolapasta in frigorifero per un giorno; il giorno seguente procedi per il pesto e per i tortelli.  Ti verranno buoni e un pesto senza liquido. Quando la zucca è acquosa non va bene per i tortelli ma solo per le minestre.

Elena  Lasagna

 

11/03/2016

 

Per fare  una buona zucca al forno,  prima si devono sbollentare le fettine al vapore?

En.

 

No,  si tagliano le fettine di zucca,  si pennellano con l’olio,  poi si infornano a temperatura bassa,  dopo 5 minuti si alza per terminare la cottura e per dare la doratura.

Elena  Lasagna

 

 

15.11.2015

I MIEI CONSIGLI DI CUCINA 3

Author: admin-ele

15/11/2015

 

Oltre ai funghi e alle erbe che raccogliamo  nel bosco, di che cosa dobbiamo preoccuparci che non sia velenoso?

Gianpaolo

 

Nel bosco d’autunno ci sono molte attrazioni che sembrano ai nostri occhi commestibili, ma in realtà sono tossici come ad esempio la castagne.  Quando raccogliamo le castagne nel bosco dobbiamo guardare le foglie, non soltanto i frutti,  certe piante sembrano quelle dei castagni originali, commestibili al 100% in realtà se  osserviamo le foglie e le confrontiamo con  quelle dei  castagni veri,  possiamo accorgerci che  sono  selvatici: un 50% di ippocastani, e un 50% di castagni veri. Solo che i frutti dell’ippocastano sono tossici, ecco perché è necessario conoscere bene le piante di questi frutti prima di raccoglierli e farli arrivare sulle nostre tavole.

17/11/2015

 

Ho provato a fare i bignè in casa, ho almeno dieci ricette diverse, però mi riescono sempre duri e spessi ,  non leggeri e velati come quelli che sono in commercio.  Come fare per renderli così?

Maurizia G.

 

Nei bignè come in tutta la pasticceria è molto importante rispettare il dosaggio nei minimi particolari, a meno che tu non sia una pasticciera nata.  Ti detto il dosaggio per un tot di bignè.

 

Ingredienti: 100 g di burro,   5 tuorli e sette albumi,  una vanillina,  170 g di farina doppio zero, due cucchiai di grappa.

 

Esecuzione: mettiamo sul fuoco il burro a sciogliere, e sempre mescolando aggiungeremo 170 ml di acqua leggera, due cucchiai di grappa, portiamo ad ebollizione e leviamo dal fuoco la pentola, poi versiamo la farina setacciata mescolando con la frusta fino a formare una palla che si stacca dal fondo. ( più mescoli l’impasto con la frusta o un frullatore più il composto diventerà liscio e di conseguenza i bignè saranno più leggeri). Nel frattempo abbiamo montato bene i tuorli fino a diventare una crema liscia, e sempre mescolando energicamente li uniamo all’impasto.  Il fuoco non  deve essere alto,  una volta amalgamato il tutto incorporiamo gli albumi montati a neve.  Poi mettiamo il composto in un sacco per dolci e lo dosiamo sulla carta da forno; inforniamo alla temperatura di 170° per 15 minuti e i bignè una volta raffreddati saranno fragranti e sottili, molto gradevoli.

02/12/2015

Vorrei sapere che differenza passa tra il rafano e il cren? Grazie!

Lucia

Nessuna differenza,  questa pianta erbacea appartiene alla famiglia delle  Brassicaceae (Cruciferae)  la sua radice viene impiegata nella tradizione alimentare, ha un effetto piccante, ma ha delle proprietà  antireumatiche, digestive e rubefacenti. In antichità veniva impiegata soprattutto in medicina. Va usata con moderazione poiché ad alte dosi può dare disturbi di stomaco e di intestino  che annullerebbero i benefici derivanti da un uso appropriato.  Il suo nome varia a seconda delle regioni o dei dialetti italiani. In Emilia Romagna prende il nome di ” cren”, mentre in Piemonte assume il nome di “rafano”, in Saedegna è “l’armunata,  In Sicilia il “rafanu di Spagna” ecc.

Elena  Lasagna

 

03/12/2015

 

Vorrei tanto sapere come si fa ad ottenere una meringa bianca come la tua.  Grazie  Manuela

 

La meringa si può ottenere in diversi colori, tutto dipende dalla cottura e da ciò che  usi per colorarla.  Se vorrai ottenere una meringa bianca come la neve, dovrai cuocerla a fuoco basso; mentre se la vorrai colorata , potrai aiutarti con i coloranti alimentari, se la desideri color biscotto dovrai cuocerla a calore un po’ deciso ma senza bruciarla.

Elena  Lasagna

 

07/12/2015

 

Come si fa a cuocere il cotechino senza rompere la pelle di protezione?

Rossana

 

Sia che tu lo cuocia in forno oppure in una casseruola comune, il cotechino vuole  forato con una forchetta o con un punteruolo, poi, avvolto in una rete fitta di lino e fermata,  si copre con l’acqua e aromi, e si  porta alla cottura a fuoco lento. Una volta cotto lo togli da quel poco  liquido che rimane, e gli togli anche la pelle,  perché una volta raffreddato,   diventa più difficile toglierla.

 

10/12/2015

 

Si fa presto a dire io sono brava a fare la pasta senza sporcarmi le dita, ma è vero?

Daniela

 

Sì, è vero,  prova e vedrai che corrisponde a verità.  Per esempio: prendi 500 g di farina o di semola di grano duro,  quattro uova, fai il cerchio con la farina ci metti le uova (meglio sbatterle uno per volta) stai attenta che non fuoriescano dalla fontana,  le sbatti con la forchetta, e mano a mano che le giri prendono farina e si amalgamano bene senza sporcarti le dita; se non dovesse essere sufficiente la farina ne tieni da parte e l’aggiungi fino a quando l’impasto non si sarà rappreso bene.  Poi  prosegui con le mani esattamente con il palmo delle mani.  Sono certa che riuscirai a fare una sfoglia vellutata e sottile.

Elena  Lasagna

 

18/12/2015

 

Per fare i crauti veri occorre la verza o il cavolo cappuccio?

Chiara

 

In molte parti d’Italia i crauti vengono preparati con la verza,  mentre in molte parti della Germania sia la parte meridionale che quella settentrionale li fanno esclusivamente con il cavolo cappuccio,  io li faccio con entrambi e devo dirti che li trovo ottimi sia con l’uno che con l’altro,  ma la preferenza la do al cavolo cappuccio.

Elena  Lasagna

 

30/12/2015

 

Alcune persone mi hanno chiesto come si fa un buon brodo.  Eccovi  la ricetta del mio brodo di carne.

 

Per fare un buon brodo di carne si deve usare la carne sgrassata , uno spicchio di aglio,  una costa di sedano, un pezzetto di noce moscata; si riempie la pentola di acqua e si cuoce il tutto a freddo. Quando alza il bollore eventualmente si schiuma, si aggiusta di sale e  si fa cuocere bene la carne, poi si toglie tutto e si filtra il brodo.

Elena  Lasagna

 

31/12/2015

C’è un altro modo per conservare le pesche senza doverle sciroppare?

A.

Sì,  si possono conservare nel freezer, restano inalterate per sei mesi.  Si prendono le pesche gialle,  nel periodo alto dell’estate, né troppo mature né troppo indietro, si lavano ben bene,  si asciugano,  si toglie la pellicina e il nocciolo,  poi si tagliano a fettine larghe un cm e 1/2 si mettono nei sacchetti di polietilene belli robusti, si fa uno strato di zucchero ( uno, due cucchiai rasi) e uno di pesche fino a raggiungere un kg circa, si fa uscire l’aria e si mettono sotto vuoto. Quando le dovremo usare non andranno scongelate ma vanno direttamente in casseruola  togliendo prima il sacchetto; portare ad ebollizione a fuoco lento poi spegnere la fiamma.

 

Elena  Lasagna

 

01/01/2016

 

Quante bucce di agrumi possiamo mangiare?

Elia

 

Le bucce d agrumi vanno consumate con cautela,  sono concentrate di oli essenziali che a molti possono provocare allergie. Si consumano sotto forma di canditi, ideali per insaporire i dolci, in questo caso le aziende di dolciumi sanno come trattare i prodotti  togliendo quella parte molto concentrata di olio che verrà adibito per altri impieghi.

Elena  Lasagna

 

04/03/2016

 

È vero che se consumiamo sempre alimenti senza glutine resteremo più sani?

Alessandro

 

Alessandro,  se non sei allergico al glutine  io credo che dovremmo alimentarci di tutto e di tutto un po’!  Anche perché  il glutine sono proteine;  la proteina è vita! Se togliamo le proteine da tutto, forse ingrasseremo con niente!

Elena  Lasagna

 

14/01/2016

 

Quando faccio lo zabaione si sgonfia e diventa liquido,  perché

Giusi

 

Per ottenere uno zabaione perfetto si sbattono le uova con lo zucchero fino a che quest’ultimo si sia sciolto completamente e il tutto dovrà risultare una crema soffice e omogenea; poi piano piano sempre mescolando si aggiunge il marsala o altro,  e si fa cuocere a calore moderato a bagnomaria mescolando lentamente senza staccare mai.  Quando lo zabaione avrà raggiunto il massimo volume allora si toglie dal calore e si mette in una bacinella di acqua e ghiaccio.  Funziona,  non si sgonfia e i risultati perdurano anche per due giorni.

Elena  Lasagna

 

 

 

 

 

21.09.2015

I MIEI CONSIGLI DI CUCINA 2

Author: admin-ele

21/09/2015

Perché i peperoni sono sempre così indigesti?

Tullio

Non sono i peperoni  ad essere poco digeribili, ma è il rivestimento, quella pellicina trasparente che li proteggono e danno loro lucentezza, una volta tolta quella pellicola,  il peperone lo può mangiare chiunque. Si possono fare al forno, arrostiti, o cotti a vapore, in tutti i casi dopo la cottura la pelle si solleva, e si può separare perfettamente.

Elena  Lasagna

22/09/2015

Mi piacciono molto i cetrioli ma mi fanno venire il mal di testa perché non li digerisco bene. Che cosa mi consigli? Grazie! Anna

I cetrioli andrebbero consumati nel pasto serale poi, non devono essere sottoposti a trattamenti prima del consumo come ad esempio metterli sotto sale appena tagliati e lasciati riposare prima di condirli. È un’abitudine sbagliata, perché il sale fa fuoriuscire tutti gli enzimi ,  sali minerali e vitamine, importanti per una buona digestione. Inoltre il cetriolo mangiato di sera concilia il sonno, calma i nervi perché abbonda di vitamina B6, che spesso si trova nella composizione di sonniferi e tranquillanti. Grazie al calcio calma i dolori articolari e favorisce l’eliminazione dell’acido urico.

Elena  Lasagna

24/09/2015

Vorrei sapere se esistono altri modi oltre la classica pastella e la classica impanatura con l’uovo? Grazie!

Una casalinga

Sì, ce ne sono altri: il tempura  è un metodo di frittura con origini spagnolo-portoghese,  che è entrato a far parte della cucina giapponese ed ormai diffuso in tutto il mondo. I segreti per ottenere un ottimo tempura sono: l’acqua ghiacciata,   la farina va incorporata senza mescolare a lungo e un tuorlo. Esempio: diluire il tuorlo in poca acqua ghiacciata,  unire poi la farina mescolando per poco tempo accuratamente per non formare grumi,  se necessario aggiungere ancora un po’ di acqua ghiacciata.  Secondo metodo sarebbe la pastella alla birra, molto leggera, ha il pregio di formare uno strato compatto intorno ai cibi,  che cuociono conservando tutta la loro umidità senza entrare direttamente a contatto con l’olio. Ti faccio un esempio: 70 g. di farina,  1 dl di birra chiara,  1 cucchiaio di olio di oliva,  1 albume,  sale q.b. ( gli albumi vanno montati a neve poco prima della frittura).  Questi due metodi se ben fatti sono meravigliosi! Il mio metodo di frittura in pastella consiste nel diluire l’acqua gassata,  farina di riso o farina tipo “0”, con un 20% di farina di mais macinato fine. Anche qui il fritto rimane intatto: i cibi cuociono senza essere toccati o invasi dall’olio. Per tutte le fritture l’importante è scegliere un olio con un punto di fumo resistente.

Elena  Lasagna

 

04/10/2015

Perché certe marche di farina di riso ha un odore e un sapore  di grano e di glutine quasi immangiabile?

Marta

A me non è mai capitato, dovresti  far notare la cosa al supermercato dove l’hai acquistata; la farina di riso non contiene odore forte né sapore, è come il riso: hanno un sapore neutro.

Elena  Lasagna

14/10/2015

 

Come dovrebbero essere le uova strapazzate a puntino?

Nadia

Da quello che ho imparato le vere uova strapazzate sarebbero amalgamate alla perfezione dove l’albume scompare insieme al tuorlo. Ci sono persone però che le uova strapazzate le vogliono al contrario, cioè non troppo amalgamate dove la figura dell’albume non solo si intravede  ma deve vedersi quanto il tuorlo.

Elena  Lasagna

 

Come facciamo ad accorgerci che negli alimenti  che consumiamo ci siano tutti i  sali minerali  di cui abbiamo bisogno? E come possiamo sapere se sono in eccesso o carenti?

Nadia

I minerali come le vitamine di cui abbiamo bisogno per dare all’organismo una perfetta funzionalità si contraddistinguono dalla specie, dalla verietá, e dallo studio tipologico degli alimenti. Gli esperti consigliano di scegliere sempre con cura alimenti freschi e di stagione.

26/10/2015

Come sarebbe meglio mangiare le verdure, e come prepararle?

Nadia

 1) Prima di tutto bisognerebbe lavare le verdure sotto l’acqua corrente senza lasciarle a bagno, nel secondo caso si perdono le vitamine idrosolubili.

2) Sarebbe bene che certe verdure si mangiassero crude o cotte al vapore  perché  la cottura prolungata e in acqua fa disperdere la vitamina C , e quelle vitamine che sono in quantità minore come quelle del gruppo B.

3) Non si dovrebbe scartare le foglie più esterne perché anche se sono più dure sono le più ricche di vitamine e sali minerali.

4) Non bisognerebbe mai tagliare le foglie dell’insalata a coltello perché in questo modo si rompono le cellule con la conseguente perdita di liquido ricco dei loro principi attivi; ma rompiamo le foglie con le mani,  così  si dividono attraverso i filamenti naturali.

18.06.2015

I MIEI CONSIGLI DI CUCINA 1

Author: admin-ele

18/06/2015

 

È vero che il geranio pelargonium ha il fogliame aromatico commestibile?

Vera

Sì, ma non tutti, ce ne sono oltre 250 specie, tra di loro vi sono alcuni che se  ingeriti sono tossici. Uno dei pelargonim commestibile è il pelargonium  “Sweet Mimosa “, non solo produce un fogliame aromatico e commestibile, ma presenta anche dei bellissimi fiori rosa tenue con sfumature centrali amaranto e marrone; il pelargonium” Regal, Askham Fringed Aztec “, produce graziosi fiori rosa pallido frangiati con sfumature magenta, poi c’è il pelargonium ” Lara Starshine è apprezzato per i suoi fiori grandi rosa malva e naturalmente per le sue foglie aromatiche, c’è anche il pelargonium crispum ” Variegated Prince Rupert” si riferisce anche al lemon geranio, perché rilascia  una fragranza di limone quando si schiacciano le foglie. Oltre a questi ci sono altri ibridi che si possono usare in cucina per marmellate, insalate e bevande aromatiche.

Elena  Lasagna

Vorrei tanto poter fare la pizza in casa, ma non mi risulta fragrante come quelle delle pizzerie, c’è un nuovo lievito senza usare il lievito madre, che mi possa dare un impasto friabile? Tieni presente che io non ho il forno a legna che dà la temperatura alta delle pizzerie.

Vera

Nell’impasto del pane o della pizza si possono usare altri lieviti per dare fragranza : c’è il lievito di birra, e c’è il lievito secco, poi,sta a noi saperlo lavorare , per dargli la giusta consistenza. Una di queste attenzioni è la dose giusta del lievito, poi un’altra cosa importante è partire bene dall’inizio, facendo un pre-lievito con farina resistente, poco olio e miele,  una minima parte di lievito di birra: lo lasci lievitare per un’ora, poi fai un comune impasto aggiungendo ancora  farina  se necessario altra acqua, lo massaggi bene fino a farlo diventare liscio e lucente, poi lo lasci riposare per un’ora, dopo di che lo prendi lo massaggi di nuovo e lo sbatti sopra il piano di lavoro, per circa 10 minuti, poi lo stendi subito nella teglia e lo lasci riposare per altre due ore. Ti riuscirà sicuramente, la pizza sarà tenera, fragrante con le bolle che si alzano; se non  vuoi  le bolle,  prima di stendere la pasta nella teglia fai dei piccoli fori con il punteruolo o la forchetta, la pizza risulterà ugualmente friabile.

Elena  Lasagna

 

19/06/2015

 

 Ciao cara Fede.  Nelle torte da forno, il lievito va sempre incorporato alle farine o alla fine dell’esecuzione?

Federica

Di solito si mescola alle farine, ma io lo alterno anche  agli altri ingredienti, sembra che la lievitazione risulti più completa.

Elena  Lasagna

 

21/06/2015

Quando si fa il brodo di gallina si leva la pelle o è preferibile lasciarla per poi raccogliere l’eccesso di grasso?

Silvia

Io preferisco toglierla e insieme alla pelle levo anche il grasso, tutto quello che è possibile, poi quando il brodo si sarà raffreddato si toglieranno eventuali cerchi di grasso rimasti.

Elena  Lasagna

23/06/2015

 

È vero che il parmigiano è uno dei formaggi più magri che ci sia in commercio?

Vera

Sì, diciamo che esistono diversi tipi di formaggio con un contenuto di grassi  molto più elevato. Tieni presente che il parmigiano viene fatto con  latte parzialmente scremato perché prima viene tolta la panna per fare il burro.

Elena  Lasagna

 

27/06/2015

Per fare la crema di mandorle si usa solo  il latte di mandorle ?

Claudia

Per fare una buona crema di mandorle occorrono anche le mandorle tritate, oppure puoi mettere l’aroma alle mandorle ma è un’altra cosa, poi si procede con le uova, lo zucchero, la panna, senza alcuna farina e si cuoce a bagnomaria in forno. A settembre ti darò la mia ricetta completa.

Elena  Lasagna

03/07/2015

È vero che per cucinare le costine di maiale perché risultino tenere e croccanti prima bisognerebbe bollirle?

Eli

Le costine di maiale si possono cucinare in diversi modi, l’importante è che siano ben cotte perché la carne suina se non è ben cotta è davvero disgustosa! Dopo il tempo di marinatura con le erbe e spezie si mettono sopra una grande piastra precedentemente riscaldata, si fa la doratura, poi si cambia recipiente e si mettono con le erbe , un bicchiere di vino, la giusta dose di spezie e due terzi di brodo. Si fanno cuocere lentamente, in caso di bisogno aggiungere altro brodo ma in dosi piccole perché a fine cottura non dovrà esserci nemmeno un minimo di liquido, poi si fanno rosolare a fiamma bassa finché non presentino una gradevole doratura.

Elena  Lasagna

 

Ho comprato la gelatiera ma il gelato non mi viene ben sodo, come devo fare oltre alle istruzioni , hai qualche accorgimento in più? Grazie!

Susanna

Sì, ci sono accorgimenti che a volte nelle istruzioni non vengono menzionate, ad esempio gli ingredienti come latte e panna devono essere freddi al punto giusto; la gelatiera va accesa molto tempo prima ; gli ingredienti vanno miscelati e riscaldati ma mai arrivare  alla bollitura dopo di che devono trovare la giusta temperatura in frigorifero e lo stesso vale dopo avere finito l’esecuzione non va servito subito ma va riposto nel freezer per un’ora. Rispettate le regole ti assicuro che lo potrai mangiare anche sul cono che non si scioglie subito.

Elena  Lasagna