21.09.2020

RISPOSTE AI LETTORI QUARANTADUE OTTANTUNESIMA PARTE

Author: Elena Lasagna

21/09/2020

 

 

 

 

 

 

Ho trentacinque anni e soffro d’incontinenza,  di cistite,  e nessuno riesce a curarmi,  ti sembra giusto? È vero che tutte le donne dai quaranta ai cinquanta sono incontinenti?  Grazie!

 

Lori

 

No,  non è giusto,  sei troppo giovane per portare il pannolone,  non lo sono io incontinente che ne ho molti di più.  E poi non è vero che tutte le donne dai quaranta ai cinquanta siano incontinenti.  Ma da dove viene questa notizia?  L’incontinenza può essere dovuta a cause patologiche,  come malformazioni e alterazioni anatomiche,  diminuzione del tono muscolare,  può essere dovuta ai nervi inibitori.  L’incontinenza paralitica avviene par paralisi degli sfinteri del retto e della vescica,  questa è caratterizzata da perdita continua di urina e di feci.  L’incontinenza passiva si ha quando l’eccessivo accumulo di urina in vescica ne determina saltuariamente la fuoriuscita in piccole quantità.  Poi c’è anche l’incontinenza da sforzo,  che si verifica per insufficienza  funzionale o anatomica dello sfintere vescicale con perdita di urina quando viene esercitato uno sforzo che aumenta la pressione endovescicale.  Poi c’è anche una particolare forma d’incontinenza urinaria tipica della prima infanzia.  Il massaggio della vescica è un ottimo rimedio,  fattelo spiegare dal tuo ginecologo.  Mentre la cistite è un processo infiammatorio che può essere acuto o cronico,  raramente primitivo della vescica.  La cistite acuta può essere provocata da agenti batterici: Escherichia coli, piogeni comuni,  Proteus vulgaris,  sostanze chimiche,  irritazioni meccaniche,  ecc.  Si manifesta con minzioni frequenti e dolorose,  con emissioni di urine torbide,  e anche ematiche a volte è presente la febbre.  In quanto alla cistite cronica è completamente diversa dalla cistite acuta,   comporta pollachiuria modesta, lieve disuria, che possono essere assenti o corrispondere a riacutizzazioni,  per questo la malattia è  riconoscibile all’esame delle urine. Alcune forme di cistite cronica sono:  LA CISTITE SENILE FEMMINILE, molto frequente, favorita dalle condizioni atrofiche delle mucose;  la cistite tubercolare,  quasi sempre conseguente ad una tubercolosi renale.  La terapia delle cistiti richiede la  visita dal medico di fiducia.

 

Elena  Lasagna

 

29/09/2020

 

È vero che chi non suda è malato?  Quanto si deve sudare in un giorno?

 

Samanta

 

La quantità di sudore secreta da una persona in un giorno dipende dalle esigenze della termoregolazione e aumenta con l’aumentare della temperatura ambiente e il lavoro muscolare.  La funzione principale del sudore è quella di contribuire alla regolazione della temperatura corporea mediante il raffreddamento della superficie cutanea provocato dall’evaporazione dell’acqua, che costituisce la massima parte del secreto.  In medicina,  la scomparsa o diminuzione della secrezione sudorale,  detta anche “adiaforesi”,  che si osserva negli stati febbrili prolungati e nella disidratazione,  secondaria a forti perdite di liquidi organici come diarree profuse,  vomito,  ecc.

 

Elena  Lasagna

 

01/10/2020

 

Che cos’è il ” Lisozima”?  È vero che lo mettono anche in certi tipi di formaggio?  E nel parmigiano c’è?

 

Beatrice

 

Il lisozima è considerato un’importante sostanza fisiologica di difesa anti-infettiva,  preposta  alla protezione di quei territori che  più facilmente vengono a contatto con i microorganismi patogeni,  come ad esempio:  il cavo orale,  la congiuntiva,  le mucose,  ecc. Il lisozima è una mucopolisaccaridasi che catalizza l’idrolisi dai legami 1-4 glucosidici tra gli ammino-zuccheri delle lunghe catene polisaccaridiche costituenti la parete cellulare dei Germi gram-positivi.  Quando un germe Gram-positivo viene a contatto con il lisozima,  la sua parete cellulare si dissolve e il microrganismo si trasforma in protoplasto.  Il lisozima è presente nelle secrezioni lacrimali,  nella saliva,  nel siero dei mammiferi,  nel bianco d’uovo, nei funghi ecc.  È vero,  questo enzima trova impiego nelle preparazioni di alimenti come certe tipologie di formaggio;  lo usano per uccidere i batteri e per la buona riuscita della forma stessa.  Nel parmigiano non viene usato,  è vietato perché altrimenti non sarebbe il vero parmigiano.  Del parmigiano ne parleremo in un altro articolo.

 

03/10/2020

 

Mio marito da molto tempo soffre di un’intossicazione da piombo,  ha poco più di cinquant’anni ed è sempre stanco, svogliato con un malessere generale;  ora è diventato sofferente di colon irritabile,  guarirà?

 

Elisa 5

 

Elisa,  l’intossicazione cronica da piombo ha quasi sempre carattere professionale,  ( se tuo marito non l’ha ancora fatto dovrebbe cambiare lavoro).  Questa patologia colpisce soprattutto gli addetti ai lavori industriali,  costretti a svolgere la loro attività in ambienti contenenti polveri o vapori di piombo.  È dovuta all’accumulo di piombo nei tessuti dell’organismo,  che si verifica soprattutto a livello delle ossa, ma i sintomi dell’avvelenamento iniziano quando risultano impregnati tessuti molli,  come appunto l’intestino, il cervello, il rene e gli organi del sistema emopoietico.  I  sintomi che mi hai descritto come la stanchezza,  la svogliatezza e il malessere generale,  precedono le manifestazioni dell’intossicazione cronica da piombo,  che riguardano l’apparato digerente, il sistema nervoso,  il sangue,  con anemia,  i reni con le nefriti e polinevriti ecc.  Come ho già menzionato all’inizio di questa mia risposta, la  cosa più importante da fare sarebbe quella di cambiare lavoro immediatamente.  Ciao

 

Elena  Lasagna

 

06/10/2020

 

Ho un figlio di due anni,  figlio di uno squilibrato,  il mio attuale compagno è un padre meraviglioso,  ed io sono orgogliosa di non fargli conoscere quello naturale,  faccio male? Anche perché  lui non ne voleva sapere e ho rotto i rapporti da quando stavo aspettando suo figlio.  Grazie!

 

Amelia

 

Ti capisco,  perché quando si ha a che fare con uomini così  non si può immaginare quello che si prova nel profondo.  Però c’è una cosa importante perché tu non lo perda mai di vista,  anzi due:  una sarebbe importante per tuo figlio dirgli la verità il più presto possibile,  l’altra non meno importante perché se il bambino si dovesse ammalare di malattie nuove,  oppure se dovesse avere bisogno di midollo e altro,  non basta solo l’anamnesi della tua famiglia ma anche di quella di suo padre.  In medicina serve una raccolta dettagliata di tutte quelle notizie che riguardano la vita del bambino ma anche quella della sua famiglia,  le malattie pregresse,  le modalità d’insorgenza e il decorso del processo morboso in atto. La compilazione da parte del medico di una minuziosa e corretta anamnesi riveste importanza fondamentale per una giusta soluzione del problema diagnostico.  Perché nell’ anamnesi familiare si raccolgono tutte quelle notizie che riguardano l’ ereditarietà morbosa degli ascendenti;  ha particolare importanza nel caso di malattie note per il loro carattere ereditario come ad esempio l’emofilia, le malattie nervose, gotta,  diabete, ecc.  Ecco quello che comporta per il bambino non rivelare la vera identità del padre biologico,  oltre a tutto il resto ovviamente,  e di quando lo scoprirà da adulto.

 

Elena  Lasagna

 

07/10/2020

 

Da un anno ormai soffro di “blefarite”,  sto facendo delle cure,  ma senza troppi risultati; è da trattare chirurgicamente?

Angela

 

Le blefariti hanno un’evoluzione subacuta o cronica, con resistenza ai trattamenti farmaceutici e straordinaria tendenza alle recidive.  Parlo al plurale perché di blefariti ce ne sono di diverse forme. Le blefariti possono essere provocate da fattori costituzionali,  allergici, endocrini,  ambientali,  alimentari,  o da infezione batterica generalmente stafilococcica.  La blefarite angolare per esempio è una forma ulcerosa che colpisce la commisura mediale palpebrale o angolo palpebrale.  Poi c’è quella ciliare  che è la più frequente,  appare in soggetti linfatici con disfunzioni endocrine;  colpisce i follicoli e le ghiandole,  che secernano un essudato giallastro ed è caratterizzata da arrossamento della mucosa e della cute.  La blefarite eritematosa è caratterizzata da lieve edema del bordo palpebrale e iperemia del bordo ciliare.  La blefarite seborroica o squamosa,  può essere di natura allergica concomitante con seborrea del cuoio capelluto e dermatite seborroica del viso.  La blefarite ulcerosa  è provocata da infezione stafilococcica ed è caratterizzata da da croste aderenti ai bordi palpebrali. La terapia di tutte queste affezioni è in genere di natura medica,  locale o generale,  in rapporto alla loro eziologia e varia caso per caso.

 

Elena  Lasagna

 

12/10/2020

 

Perché ci si ammala di labirintite?  Grazie!

 

Nunzia

 

 

Questo processo flogistico dell’orecchio interno che in rapporto alle cause,  può essere primitivo o secondario e decorrere in forma acuta o cronica.  La labirintite può insorgere di solito a seguito di un’otite media, acuta e più spesso cronica,  per erosione ossea del canale semicircolare esterno, per petrosite attraverso le finestre ovale e rotonda;  può essere circoscritta o diffusa, sierosa e purulenta,  si manifesta con ipoacusia,  nistagmo, vertigini e vomito.  La labirintite cronica è caratterizzata da un decorso lento e subdolo,  diffuso o circoscritto alla parte anteriore o posteriore dell’orecchio interno,  e dà luogo alla cosiddetta sindrome della fistola da osteite del canale semicircolare,  paralabirintite ,  nella quale si hanno sordità e nistagmo istantaneo orizzontale rotatorio verso il lato malato e vertigine determinabili mediante compressione sul condotto uditivo.

 

Elena  Lasagna

14/10/2020

 

Spesso mi succede di sentire  il desiderio,  anzi il bisogno di aria anche se non sono al chiuso,  che cosa può essere?

Grazie!  Marisa

 

 

Questa manifestazione del bisogno d’ aria,  potrebbe essere un disturbo del ritmo e della profondità del respiro.  Questo disturbo può essere associato a malattie dell’apparato respiratorio di tipo ostruttivo,  come ad esempio l’asma, la bronchite,  una laringite o la difterite,  o di carattere alveolointerstiziale:  polmonite,  pneumoconiosi,  sarcoidosi, malattie croniche ecc. Talora è prodotta da alterazioni della parete toracica o dei muscoli respiratori:  come traumi,  fratture delle coste,  lesione della colonna vertebrale, miopatie, ecc.  Da intossicazioni esogene  o squilibri metabolici:  coma  diabetico coma uricemico.  Da disturbi nervosi e vascolari:  da insufficienza cardiaca.  Il meccanismo fisiopatologico con cui si produce la sensazione di questo disturbo,  le teorie avanzate si basano su un sovraccarico del centro respiratorio,  sull’aumento delle resistenze passive nel lavoro respiratorio o sull’eccessiva stimolazione dei ricettori intrapolmonari.

 

Elena  Lasagna