Archive for Giugno, 2018

11.06.2018

GIARDINAGGIO TRE

Author: Elena Lasagna

11/06/2018

 

 

GIARDINAGGIO TRE

 

 

 

Vorrei tanto essere capace di fare le talee delle rose,  come si fa?  Grazie!

 

Alessandra

 

 

Si possono riprodurre le rose con una tecnica,  nota come propaggine o margotta, con la quale si inducono i rami ad emettere radici mentre sono ancora congiunti alla pianta madre e nutriti da essa. I modi usati maggiormente sono quelli della margotta a terra.  I risultati migliori si hanno nei rampicanti perché possiedono rami flessibili e arcuabili,  perché il ramo che deve essere portato ad attecchire va curvato in modo che un tratto di esso possa essere sepolto sotto terra.  Ad esempio:  Cerchiamo un ramo sano della pianta madre,  nel punto di massimo affossamento pratichiamo un’incisione proprio sotto a un occhio mettendoci uno stecchino.  Si bagna il taglio e spruzziamo la polvere di ormone.  Cerchiamo di interrare la curva del ramo copriamo con la terra e per tenere fermo il punto dove abbiamo inciso ci possiamo  mettere un ramo biforcuto tipo (forcella) e poi ci metteremo una pietra sopra e teniamo irrigato periodicamente.  A primavera  sicuramente la nuova pianta avrà fatto le sue radici e la separeremo dalla pianta madre per piantarla  a dimora alla profondità di circa venti cm.  Ed ecco la riproduzione di una nuova pianta di rose.  Poi ci sono altri modi di riprodurre le rose,  che illustrerò in seguito.

 

Elena  Lasagna

 

Quanto ti piacciono i fiori?

 

Alice

 

In una misura incredibilmente indescrivibile,  e questo non toglie nulla a tutto il resto.  Mi piace il loro profumo,  i loro colori e la loro sontaneità,  insomma per me i fiori sono vita e giovinezza!  Ne tengo sempre un mazzo in casa per profumare l’aria,   i fiori sono un qualcosa di meraviglioso!

 

Elena  Lasagna

 

Come fai ad evere sempre dei bellissimi fiori per tutta l’estate?  C’è un segreto?

 

Alice

 

Basta curarli,  e riprodurli per seme o per talea che li avrai per tutta l’estate e oltre.

 

Elena  Lasagna

 

13/06/2018

 

Il metodo più largamente praticato per riprodurre vegetativamente le rose è quello per innesto che si usa per quasi tutti i rosai,  specialmente le varietà ibride.  Una scheggia di stelo,  contenente un occhio di gemma ascellare ovviamente della varietà desiderata,  viene inserita sotto la corteccia di un’altra varietà di rosa nota per il vigore del sistema radicale.  Non c’è nulla di misterioso nel procedimento,  solo pazienza e pratica per acquistare la destrezza manuale  di chi lo esegue sempre o di chi lo fa per professione. Poi c’è la coltivazione di rosai da talee a legno tenero.   Per piantare un  nuovo rosaio da talea,  si sceglie in primavera uno stelo fiorifero sano:  quando i petali stanno per cadere,  si cima di cinque cm la parte superiore dello stelo, tagliando in diagonale immediatamente sopra l’ascella di una foglia pentafogliata.  Per ottenere la talea, si fa un altro taglio di 15 cm più in basso;  si tagliano tutte le foglie tranne le due superiori senza però rovinare gli occhi dello stelo.  Poi si immerge in acqua l’ estremità inferiore di ogni talea,   si immerge nella polvere d’ormone che ne stimolerà lo sviluppo.  Si piantano le talee in un vaso alto quindici cm,  alla profondità di 3-5 cm in terra sabbiosa,   poi si innaffia abbondantemente.  Si dispone un grosso sacco di plastica trasparente sopra il vaso,  e si rincalzano i lembi.  Tutto questo aiuterà a mantenere umide le talee senza radici in modo che possano svilupparsi assorbendo l’umidità attraverso le foglie.  Il vaso va messo in buona luce ma non alla luce diretta del sole.  Dopo sei o otto settimane al massimo si vedranno spuntare nuovi germogli,  solo allora si toglierà il sacco  e si trapianterà ogni talea in un  vasetto di torba,  si innaffia e si ricopre ogni vaso di talea con un sacco trasparente o un vaso di vetro.  Dopo tre settimane le talee si potranno mettere a dimora nel giardino o nel parco distanziandole una dall’altra.

 

Elena  Lasagna

 

14/06/2018

 

TALEE MEDIANTE PROPAGGINE

 

 

Ecco qua come possiamo vedere,  abbiamo due piccoli rosai nei vasi vicino alla pianta madre riprodotti mediante propaggine.

 

Elena  Lasagna

 

15/06/2018

 

Cosa si deve fare per avere delle rose con una fioritura rigogliosa?

 

Alice

 

Ci sono cose che non si devono tralasciare,  come l’innaffiamento nella stagione calda; un’altra cosa importante è la potatura dopo la fioritura,  poi ogni tanto bisognerebbe innaffiarle con il fertilizzante.  Tutti i  fertilizzanti contengono tre ingredienti principali,  ognuno dei quali stimola il rosaio in modo diverso:  l’azoto incrementa la vegetazione verde,  aumenta il numero e la dimensione dei germogli,  dei rami e delle foglie.  Il fosforo indicato come acido fosforico stimola la crescita delle radici,  aumenta la produzione dei fiori,  mentre il potassio promuove il vigore della pianta rendendola più resistente alle malattie e al freddo.  Scegli il fertilizzante giusto per le tue rose lasciandoti consigliare dai floricoltori.

 

Con la potatura dopo la fioritura si può incrementare  la produzione di rose di un rosaio.  Si fa un taglio in diagonale sullo stelo,  a circa mezzo cm sopra l’ascella della seconda foglia composita.  Qualche settimana dopo questo taglio stimolerà lo sviluppo di un ramo che nascerà dal germoglio ascellare della foglia superiore. Anche dall’ascella della foglia inferiore può nascere un ramo nuovo.

 

Elena  Lasagna

 

20/06/2018

 

COME SI INCROCIANO LE ROSE

 

 

Per creare le nostre nuove varietà di rose mediante ibridazione,  si scelgono fiori di due differenti varietà di piante nel momento in cui i petali stanno per aprirsi. Si stabilisce quale sarà il genitore femmina e quale maschio.  Si taglia il bocciolo maschio con cinque cm di gambo e lo mettiamo nell’acqua,  poi si sfoglia il fiore femina,  a cominciare dal verticillo più esterno.   Auitandoci con una lente di ingrandimento,  asportiamo tutti gli stami del fiore destinato ad essere il genitore femmina.

Leghiamo un sacchetto di carta sopra il calice spogliato per evitare che lo stigma esposto sia fecondato da polline portato dagli insetti.  Il giorno dopo toglieremo il sacchetto ed esaminiamo con la lente lo stigma.  A questo punto dovrebbe essere diventato appiccicoso all’apice, sta ad indicare che il fiore femmina è pronto a ricevere il polline.  Quando le antere del genitore maschio cominciano a liberare polline,  visibile con la lente, strofiniamo le antere sopra lo stigma del fiore femmina.  Mediante la lente controlliamo che almeno due o tre granelli gialli o arancione di polline siano rimasti sopra la testa dello stigma,  pronti a fecondare il fiore femmina.  Se non dovessero esserci ripeteremo l’operazione.  Rimettiamo il sacchetto sul fiore femmina,  dopo una settimana.  Se l’impollinazione è avvenuta,  la base rotonda del fiore,  avrà cominciato a gonfiarsi.   Gli ovuli hanno bisogno di diversi mesi per maturare, dopo di che potranno essere raccolti e seminati. Continua.

 

21/06/2018

 

Si mettono i semi nell’acqua,  e quelli che galleggiano si scartano,  perché sono semivuoti e non hanno probabilità di germinare.  Si possono seminare quelli più pieni,  perché non tutti  saranno fertili;  li seminiamo ad una distanza di due-tre cm l’uno dall’altro e a mezzo cm di profondità,  in un semenziaio pieno di una mescolanza di sabbia,  terra e torba in parti uguali.  Ogni vassoio indichiamo il nome dei genitori e dei semi,  deve essere posto in un ambiente fresco,  come il frigorifero,  la cui temperatura di quattro gradi favorisce la germinazione dei semi,  per esempio se possediamo un frigorifero  di vecchio stampo ci può essere utile. Li lasciamo lì per tre mesi,  poi il vassoio va portato presso a una finestra soleggiata in una stanza tenuta ad una temperatura dai 18° ai 21°C.  Entro tre settimane i semi emetteranno delle foglioline ovali,  mentre per gli altri semi ci vorrà più tempo.  Con un’accurata innaffiatura,  le piantine cresceranno rapidamente.  Quando una pianta ha già tre foglie vere senza contare quelle minuscole,  si potrà trapiantare in un vasetto,  che metteremo l’etichetta,  per poterle riconoscere e dare loro un nome.

 

30/06/2018

 

I fiori recisi,   nei vasi vanno con le foglie o senza le foglie?  Grazie!

 

Annalisa

 

I fiori nei vasi andrebbero senza le foglie,  altrimenti dopo pochi minuti l’acqua diventa torbida,  e poi se si tolgono si evita di creare del marciume dentro l’acqua del vaso e i fiori si mantengono belli più a lungo;  io a volte le lascio,  ma andrebbero tolte.

 

Elena  Lasagna

 

02/07/2018

 

Vorrei essere capace di potare i rosai rampicanti,  come posso fare per non rovinarli?   E qualè il periodo migliore per potarli,  primavera o autunno?Grazie!

 

Annalisa

 

Io ottengo i migliori risultati potandoli in primavera tra febbraio e marzo;  chi li pota prima rischiano i danni di un’ulteriore gelata e potando troppo tardi dopo lo sviluppo del fogliame si può causare una perdita di linfa dalle puperfici tagliate e creando indebolimento alle piante.  Ogni tip di rosaio deve essere diradato in modo diverso.  Per stimolarte i rosai rampicanti e stimolare la fioritura per tutta la stagione si deve potare l’estremità di ogni ramo, si taglia circa mezzo cm al di sopra dell’ascella della seconda foglia composita pentafogliata,  a partire dal basso.  Si esegue un taglio netto a sbieco per evitare di danneggiare la gemma ascellare che darà un nuovo ramo.  Per potare i rampicanti all’inizio della primavera bisogna distinguere i  rami fioriferi della stagione precedente, e quelli fissati sullo steccato,  si tagliano i succhioni più vicino possibile al fusto,  e si tagliano i rami che hanno dato i fiori,  si devono eliminare accuratamente i rami che si portano verso il centro soprattutto quando si incrociano per evitare il fittume di foglie che provocano oscurità e umidità e vanno eliminati anche i rami troppo vecchi e lasciar crescere quelli nuovi.

 

 

 

11.06.2018

RISPOSTE AI LETTORI CENTOCINQUANTADUE

Author: Elena Lasagna

11/06/2017

 

Mi sono accorta che la mia amica del cuore mi ha tradito,  sono molto delusa!

 

Renata

 

Non fidarti mai delle persone invidiose,  chiunque esse siano,  hano nove marce su dieci che non funzionano.

 

Elena  Lasagna

 

11/06/2018

 

C’ è  gente  che legge, e legge ma non ricorda quello che legge,  perché?  Non la sopporto.

 

Patty

 

Perché  non ne capisce il significato.  Purtroppo certe persone non sanno ancora leggere come si dovrebbe, ma quello che più dà fastidio è che vogliono correggere gli altri e loro anche se sono diplomati o laureati sanno poco!

 

Elena  Lasagna

 

12/06/2018

 

I fili dei nostri sentimenti si stanno districando grazie a te!

 

Luciana

 

Ogni matassa ingarbugliata si può sempre districare,  non è sempre facile,  alcune volte richiede molto tempo,  ma basta volerlo che ci si riesce;  non è stato merito mio ma è stato perché i tuoi fili non erano così ingarbugliati!

 

Elena  Lasagna

 

13/06/2018

 

La campagna con i suoi odori fa venir da vomitare!

 

Un guppo con la puzza sotto il naso

 

Allora perché vi ci recate sempre a prendere le verdure fresche?  Io preferisco l’odore della campagna che non quello delle vostre fogne che puzzano in continuazione!  Quando non si ha nulla da fare tutto il giorno ci si accorge solo della puzza altrui!

 

Elena  Lasagna

 

15/06/2018

 

Quanto ti piace ripetere le cose?

 

Dott.  Robert

 

Se c’è un’altra cosa che detesto è quella di dover ripetere certi concetti,  ne farei volentieri a meno se non fosse per la ripetitività di certe azioni che danneggiano e offendono l’intelligenza;  e poi la bassa psicologia non mi è mai piaciuta.

 

Elena  Lasagna

 

15/06/2018

 

Secondo te essere geniali significa anche essere spericolati?

 

Dott.  Robert

 

Non necessariamente,  si può essere geniali conducendo una vita spericolata e si può essere geniali conducendo una vita piena di studio e creatività cercando sempre di raggiungere qualcosa di molto difficile per sé e d’impossibile per gli altri;  ma a volte la genialità  può essere a portata di mano ,  è lì nella tua mente, cerchi di esprimerla in molti modi dal tuo profondo ma non viene capita e forse non lo verrà mai!

 

Elena  Lasagna

 

15/06/2018

 

Perché ci sono molte persone di fede che non credono ai vangeli canonici?

 

Dott.  Robert

 

Nutrire dei dubbi è umano,  non si deve credere solo per il bisogno di credere,  ma sarebbe bello scoprire sempre la verità in tutte le cose.  Questo di ricercare la verità sui vangeli è una curiosità che va oltre la fede,  è vero questi vangeli hanno tramandato molti particolari della vita terrena di Gesù ma pare che vi siano altri scritti lasciati dagli apostoli che raccontano altre verità:  dicono che  Gesù non sia venuto sulla terra per salvarci dal peccato ma per proporre un esempio di vita fatto di positività e libero dal male.  Questo ha aperto uno squarcio sul modo di pensare al futuro di molte persone,  ma ha portato anche altri significati che con  gli avvenimenti successi fino ad oggi  noi possiamo percepire o non percepire questa verità.

 

Elena  Lasagna

 

15/06/2018

 

Cosa pensi quando qualcuno inventa cose negative su di te?

 

Dott.  Robert

 

Sul momento la cosa non mi crea sconforto o dispiacere,  non ci penso per niente,  a meno che la cosa in sé non diventi un romanzo di cattivo gusto solo per danneggiare l’immagine e altro.

 

Elena  Lasagna

 

16/06/2018

 

Il figlio di Patty mi ha domandato cosa ne penso della simpatia,  se è vero che le persone belle non sono simpatiche.

 

Ho chiesto conferma anche al Dott. Robert e pensiamo che la simpatia sia una cosa innata indipendentemente dalla bellezza o dalla bruttezza fisica.  Infatti conosco delle persone bellissime che hanno anche una simpatia magica,  mentre altre sgradevoli alla vista sono anche molto antipatiche,  non si possono guardare e nemmeno ascoltare.

 

Elena  Lasagna

 

16/06/2018

 

È  difficile al giorno d’oggi essere se stessi,  avere delle belle amicizie, e l’amore vero,  se vuoi darmi la ricetta io ti ringrazio.

 

Alessia

 

 

 

Secondo me non è affatto difficoltoso essere se stessi,  è più difficile non esserlo.  In quanto alle amicizie e l’amore vero,  non potrai mai averli se prima non ritrovi te stessa!  Questo è quello che penso io,  ed è quello che ho imparato nel corso dei miei anni.

 

Elena  Lasagna

 

18/06/2018

 

 

Corrisponde al vero che le persone basse di statura sono meno intelligenti di quelle alte?

 

Filippo anni 12

 

 Certo che no! Ci sono gli uni e gli altri come in tutte le cose! Questa è una diceria da intelletto zero;  semmai,  se proprio dobbiamo mettere i puntini sulle i,  si potrebbe dimostrare il contrario;  chiedi al dott. Robert il perché!  Non preoccuparti che non sei piccolo né di statura e nemmeno di intelletto! L’avrà inventato di sicuro qualche somarone!

 

Elena  Lasagna

 

18/06/2018

 

Cosa pensi oggi della pedofilia?

 

Alessandra e Giovanni

 

La mia opinione sulla pedofilia è rimasta invariata,  penso che i pedofili dovrebbero essere messi in un posto lontano dalla società fino a quando saranno guariti da questa perversione sessuale!     Bisogna stare attenti anche a certi genitori che pur sapendo che certi uomini sono gay,  mandano i loro figli a provocarli per spillare loro del denaro a più non posso!  Hai capito che razza di genitori esistono?  Se lo dico è perché ne ho le prove,  anzi li conosco perché non abitano molto lontano da qui!  Quelli mandano loro figlio a provarci con molte persone,  gay o non gay,  e ovviamente parlando con persone dalla testa sulle spalle,  me lo hanno riferito;  c’è tanta gente che io stimo molto ma ci sono anche dei bastardi come quei genitori che sono peggio ancora dei  pedofili.

 

Elena  Lasagna

 

E dei gay cosa ne pensi?

 

Alessandra e Giovanni

 

Per me sono come le altre persone non gay,  ma a volte però ci sono di quelli che non si accettano e se la prendono con le donne!  Conosco alcuni casi,   che hanno denigrato molto alcune donne,  così deliberatamente,  solo perché piacevano agli uomini!  O perché hanno una marcia in più!  Quelli se non esistessero neanche si starebbe meglio!

 

Elena  Lasagna

 

 

 

 

 

09.06.2018

I MIEI CONSIGLI DI CUCINA 6

Author: Elena Lasagna

09/06/2018

 

I MIEI CONSIGLI DI CUCINA 6

 

 

 

Ogni volta che faccio una frittura di zucchine mi risultano mosce,  flaccide,  non croccanti,  perché?

 

Erica

 

Le zucchine prima di  friggerle dovresti salarle e poi farle riposare per mezz’ora, poi s’infarinano e si friggono in olio bollente,  ma non fumante;  inoltre le zucchine dovrebbero essere di quelle grosse e non giovani,  a meno che tu non faccia delle chips. L’importante è togliere l’acqua che intrattengono,  ecco perché dico che sono migliori quelle grosse;   poi scegliere un olio robusto ma non pesante ma che abbia resistenza.

 

Elena  Lasagna

 

10/06/2018

 

Perché quando devo sgusciare le uova sode mi resta metà dell’albume attaccato al guscio,  hai una soluzione?  Grazie!

 

Alessandra

 

Sì,  l’unica soluzione che conosco è di metterle nell’acqua fredda subito dopo la cottura,  anzi gelata,  vedrai che in pochi secondi riuscirai a pelare l’uovo e ti resterà liscio e intero,  poi prima di servirle lasciale per un po’ di tempo a temperatura ambiente.

 

Elena  Lasagna

 

10/06/2018

 

Ci daresti una dieta da seguire giornalmente non per dimagrire,  ma per restare in salute?  Grazie !

 

La compagnia de fil de fer.

 

Io amo la gente e per questo non darei mai una dieta che il mio medico ha fatto per me!  Ognuno di noi ha un DNA diverso e quindi siamo così diversi gli uni dagli altri che non potrei mai!  A quelli che non hanno problemi di salute e di sovrappeso potrei rilanciare questa frase così antica ma così sapiente come: ”  mangiate di tutto e di tutto un po’ “!

 

Elena  Lasagna

 

Vorrei sapere come si fa una sfoglia perfetta,  quale farina bisognerebbe usare e soprattutto quante uova per ogni cento grammi di farina.  Grazie!

 

Alice

 

Ti dico come la faccio io,  la mia sfoglia è sottile e vellutata,  e uso un uovo intero per cento g di farina per pasta fresca;  oppure un uovo per ogni cento g di semola di grano duro;  o  un uovo  e cinquanta g di semola e cinquanta g di farina  tipo “0”.  Poi a seconda della grossezza delle uova può darsi che dovemo aggiungere o togliere qualche cucchiaio di farine,  ma in questo modo la sfoglia diventerà bella elastica perché c’è un equilibrio tra tuorlo e albume e salute.

 

Elena  Lasagna

 

13/06/2018

 

Che cosa comprende la pulitura del coniglio?  il grasso e la pelle?  Grazie!

 

Alessia

 

Quando si acquista il coniglio già pulito non c’è solo da rifilare il grasso o togliere la pelle,  ma si deve togliere il midollo,  che è un cordone bianco sostenuto,  si fa meglio toglierlo quando il coniglio è già tagliato a tranci,  con uno stecco sottile e robusto s’ infila nella colonna vertebrale e si toglie facendo pressione da una parte o dall’altra con un filo di ferro o di legno o di plastica dura.  Se non si toglierà il midollo il coniglio avrà un sapore di selvatico,  quasi immangiabile.

 

Elena  Lasagna

 

14/06/2018

 

Quando si fa la polenta di mais,  si deve mescolare oppure no?  Grazie!

 

Alessandra

 

Io ho fatto la polenta in molte casseruole diverse, e l’ho sempre tenuta a bada,  all’inizio si mescola bene anche con la frusta,  dopo si mette sulla fiamma piccola e bassa in modo che si cuoccia delicatamente e ogni tanto va girata;  in mezz’ora  o quaranta minuti la giro o almeno quattro volte.

 

Elena  Lasagna

 

14/06/2018

È vero che le polpette si possono cuocere anche nel brodo?  Ma non si spapolano?  Grazie?

 

Alessia

 

Io a volte cuocio nel brodo solo le polpette di carne di manzo,  se vuoi ti scrivo la ricetta:trecento g di carne di manzo macinata,  noce moscata o macis,  un uovo,  aglio e origano tritati,  sale e pepe, uno scalogno,  olio extra vergine d’oliva.  vino bianco o un bicchierino di brandy,  brodo q.b. ,  panco e parmigiano grattugiato.

 

Esecuzione:  mettiamo tutti gli ingredienti sopra elencati in una ciotola,  tranne lo scalogno,  l’olio,   e il vino.  Formiamo un bell’impasto omogeneo,  poi in una padella mettiamo un po’ di olio,  lo scalogno e mettiamo le polpette a rosolare.  Una volta ben dorate le polpette andranno fatte calare nel brodo bollente,  le lasciamo cuocere per qualche secondo e poi le rimettiamo nella padella dove c’è il sughetto della rosolatura. Serviamo ancora calde.  Oppure dopo averle rosolate e sigillate aggiungere un mestolo di brodo e cuocere per qualche minuto;  forse ti troverai meglio con questa seconda ricetta di cottura,  sono semplici entrambe e le polpette rimangono perfette.

 

Elena  Lasagna

 

15/06/2018

 

Ho acquistato la macchina per fare il gelato,  ma nonostante segua per filo e per segno le ricette il gelato mi rimane liquido.  Come posso rimediare?  Grazie!

 

Elisa due

 

Niente Elisa,  devi soltanto fartela cambiare. Non è possibile che una macchina nuova non riesca a concludere un buon gelato come si deve;  c’è qualcosa che non va,  eventualmente non raggiunge la temperatura ideale,  è successo ad altre persone che la prima macchina fosse difettata poi gliel’hanno rifatta nuova,  ma devi andarci subito!

 

Elena  Lasagna

 

19/06/2018

 

Per gli gnocchi è bene cuocere le patate con la buccia o senza buccia e cuocerle al vapore?  E per il purè?  Grazie!

 

Aldina

 

Per gli gnocchi sarebbe bene cuocere le patate con la buccia,  in poca acqua o al vapore,  e la stessa cosa vale anche per il purè.  Con la buccia rimangono più saporite e asciutte,  di conseguenza più voluminose.

 

Elena  Lasagna

 

25/06/2018

 

Sono Iris,  se c’è una cosa che so fare bene è il sugo per la pasta,  chi viene a mangiare a casa mia mi chiede sempre il bis e non vuole altro.  Io però lo faccio bollire dalla mattina fino a mezzogiorno,  e ci metto anche un bel pezzo di burro.  Ho saputo che il burro e altri grassi cotti fanno male,  allora come posso fare un sugo decente se dovrò cambiare ricetta?  Grazie.

 

Iris,  non devono essere i grassi a dare il sapore,  ma tutto il resto,  anch’io faccio un sugo al pomodoro che dicono sia molto buono,  ma i grassi li metto alla fine,  addirittura dopo aver mantecato la pasta.

 

Elena  Lasagna

 

29/06/2018

 

I succhi di frutta che metti nei cocktails sono fatti con frutta fresca  o sono quelli pronti e conservati che si comprano al supermercato?  Grazie.

 

Lisa

 

I succhi di frutta sono freschissimi,  li ottengo centrifugando frutta, erbe e verdura fresca,  poi faccio anche liquori,  sciroppi,  surgelati e marmellate con frutta sempre fresca.

 

Elena  Lasagna

 

06/07/2018

 

Ho sentito molto parlare di alimenti sbianchiti,  cosa e dove si può applicare questa teoria?  È valida oppure meglio lasciar perdere?  Grazie!

 

Maurizia

 

 

Lo sbianchimento significa immergere in acqua calda le verdure o altro e portarle al punto di ebollizione,  poi toglierle e risciacquarle in acqua e ghiaccio.  Le verdure rimarranno più verdi,  perderanno meno clorofilla,  specialmente i fagiolini ecc.  Anzi non molto tempo fa ho incontrato dei miei parenti,   parlando di cucina che anche loro  sanno cucinare bene,  mi hanno detto che fanno il pesto alla genovese sbianchendo il basilico:  resterà non solo più verde ma anche molto più leggero.  C’è sempre da imparare,  a tutte le età!

 

Elena  Lasagna

12/07/2018

 

Ho fatto gli gnocchi con le zucchine come mi hai detto tu,  ebbene sono riuscite malissimo,  erano molto acquosi,  mollicci,  avrò sbagliato qualche passaggio?

 

Elisa due

 

Probabilmente sì,  ora ti faccio vedere come sono riuscite le mie,  poi ripeterò la ricetta per filo e per segno.

 

Elena  Lasagna

 

ZUCCHINE PER GLI GNOCCHI

 

 

Ingredienti per gli gnocchi di zucchine:  tagliamo a pezzi grossolani una zucchina molto grossa,  togliamo tutto quello che contiene nel centro,  (semi e parti mollicce) poi la saliamo perché esca la sua acqua di vegetazione e dopo circa trenta minuti la metteremo a cuocere lentamente sopra una stufa a legna o in forno;  non dobbiamo aggiungere nulla.  Una volta cotta la zuccona,  la passeremo al passaverdure,  lasciamo raffreddare e la metteremo in frigorifero dentro ad un colapasta;  dopo ventiquattro ore incominceremo a fare gli gnocchi.  Impastiamo la zucchina con un uovo intero,  noce moscata e semola o farina per pasta fresca,  fino a quando avremo ottenuto un impasto omogeneo che non attacchi alle dita.  Facciamo gli gnocchi e li condiremo con burro e salvia,  pecorino e parmigiano.  A me e ad altre signore sono venuti così:  guarda nella foto in basso;  se hai ancora qualche perplessità puoi chiamarmi al solito numero.

 

 

 

E non è tutto: sono di un  gusto leggero e squisito!  Ancora meglio che fatti con le patate.

 

Elena  Lasagna

07/06/2018

 

Che importanza ha il carbonio e che cosa lo contraddistingue dal biossido di carbonio.

 

Angela

 

Il carbonio è un elemento contraddistinto dal simbolo C.ll  che si trova sulla crosta terrestre,  dalla quale presenta un’importanza del tutto particolare perché è l’elemento tipico di composti organici che costituiscono tutti gli organismi viventi.  Il biossido di carbonio invece è  generalmente indicato con il nome tradizionale  di anidride carbonica. Il biossido di carbonio il cui composto di formula è indicato CO².  Questo gas incolore,  più pesante dell’aria, allo stato puro è di odore abbastanza pungente e di sapore acido.  Il corpo umano nel corso del metabolismo ne  produce alcune centinaia di cm³ per minuto.  Il gas formato nell’interno delle cellule,  diffonde facilmente nel sangue dal quale viene trasportato: come ione bicarbonato (HCO³);  come carbominoemoglobina,  prodotto di combinazione dell’emoglobina,  sotto forma di complesso con le proteine plasmatiche;  fisicamente sciolto nel sangue.  Alla concentrazione in cui è normalmente contenuto nel sangue venoso, il biossido di carbonio esercita una pressione parziale (pCO²) di 46 mm di Hg.  A livello dei polmoni parte del gas viene ceduta e di conseguenza eliminata attraverso la respirazione.  L’inalazione di CO² oppure una diminuita ventilazione polmonare portano un aumento della concentrazione ematica del gas e quindi a un aumento della pCO².  Quando ciò si verifica il pH del sangue diminuisce e si determina una condizione di “acidosi respiratoria”. Si ha al contrario “alcalosi respiratoria” e aumento di pH ematico allorché diminuisce la pCO².  E se il biossido di carbonio si diffonde liberamente nelle cellule,  i cambiamenti della pCO² determinano altrettanti cambiamenti del pH intracellulare.  Il biossido di carbonio ha quindi un ruolo fondamentale tra i meccanismi deputati al mantenimento dell’equilibrio idrogenionico e alla regolazione del pH fisiologico.  Il CO² esercita effetti di stimolo sulla funzione respiratoria, aumentando la ventilazione polmonare per azione diretta sui centri nervosi del respiro.  Agisce inoltre sul cuore riducendo l’eccitabilità e la forza di contrazione del miocardio;  sul sistema nervoso centrale esercita effetti di tipo deprimente.  L’inalazione di CO² in concentrazioni superiori al 10% produce dispnea, cefalea,  spossatezza,  sudorazione profusa, vertigini.  In medicina il biossido di carbonio viene impiegato insieme all’ossigeno in varie situazioni patologiche caratterizzate da depressione respiratoria,  nella pratica anestesiologica,  nell’avvelenamento da ossido di carbonio.  Viene anche usato sotto forma di neve carbonica come anestetico e cauterizzante nel trattamento di verruche,  lupus eritematoso, blastomicosi,  ecc.  L’ossido di carbonio che è un composto chimico dalla formula di CO,  noto anche come monossido di carbonio.  Questo gas incolore e inodore è appena più leggero dell’aria.  L’ossido di carbonio ha grande importanza tossicologica per la frequenza di avvelenamenti accidentali o suicidari provocati dalla sua inalazione. Tra le numerose sorgenti di CO vi sono i gas di scarico delle automobili,  il gas illuminante delle città,  gli scaldabagni e  le stufe a gas malefunzionanti,  ecc.  Il potere tossico dell’ossido di carbonio dipende in massima parte dalla sua concentrazione nell’aria respirata e dalla durata dell’esposizione,  ma varia considerevolmente anche in rapporto alle condizioni fisiologiche e patologiche di ogni individuo.  Coninua.

 

08/06/2018

 

La sintomatologia dell’avvelenamento varia sensibilmente,  in rapporto alla concentrazione del tossico inalato.  La morte può sopraggiungere fulminea in soggetti che a scopo suicida o in modo accidentale aspirino forti quantità di gas illuminante. Più spesso l’intossicazione si manifesta con un vago senso di malessere a cui seguono cefalea,  nausea,  vertigini, ronzii auricolari.  Successivamente in intenso bisogno di dormire precede la perdita della coscienza.  Il sonno diviene gradatamente comatoso,  il polso si fa aritmico,  si riducono la pressione e la temperatura corporea,  mentre l’intossicato passa gradatamente dal come alla morte.  Negli avvelenamenti non letali,  la coscienza viene riacquistata in un arco di tempo molto veriabile:  da poche ore a settimane dall’esposizione al tossico. Postumi comuni dell’avvelenamento  sono disturbi della motilità:  paralisi da ossido di carbonio e perdita o riduzione della memoria.  Le più importanti misure che si adottano nella terapia dell’avvelenamento acuto da CO sono l’immediato trasferimento dell’intossicato all’aria pura,  la respirazione artificiale, trasfusioni di sangue,  ecc.

 

09/06/2018

 

Può la varicella colpire anche gli adulti?  Grazie!

 

Annalisa

 

Purtroppo sì,  non saresti la prima,  che si amala di questa malattia infettiva esantematica,  provocata dal virus specifico Biareus varicellae.  La diffusione avviene per contatto diretto interumano e indiretto attraverso l’ambiente e gli oggetti di uso comune.  Si ritiene che l’agente patogeno penetri nell’organismo attraverso la bocca.  Dopo un periodo di incubazione di 15-20 giorni,  la malattia insorge con malessere e febbre di grado variabile,  in seconda giornata si manifesta l’esantema che rapidamente si estende al tronco,  agli arti,  alle mucose e anche al cuoio cappelluto con intenso prurito.  Gli elementi caratteristici della manifestazione cutanea compaiono a stadi successivi (2-3 volte in 5-6- giorni)  ed evolvono quindi in modo asincrono;  hanno prima l’aspetto di macule pruriginose,  poi di papule infine di vescicole che contengono liquido ed evolvono verso il torbido..  Successivamente le vescicole si trasformano in pustole che guarendo lasciano piccole croste.  Quando vengono interessate le mucose degli occhi,  bocca, faringe,  uretra, ecc, si hanno afte dolenti.  La varicella può complicarsi con infezione secondaria delle vescicole dando impetigini,  oppure con pneumalogie,  glomerulonefriti, nevrassiti,  e localizzazioni multiple.  Il periodo di contumacia è di circa venti giorni forse più ma non di meno poi,  l’immunità acquisità è perenne.

 

11/06/2018

 

Che cos’è il papilloma?  Come si forma?  Grazie!

 

Elisa due

 

Il papilloma è una formazione patologica che si sviluppa più di frequente sulle mucose per azione di cause irritanti lievi di lunga durata o per infezione virale o può essere anche una manifestazione neoplastica.  Ècostituito da proliferazioni epiteliali ramificate o lobulate,  sostenute da uno stroma connettivale,  nel quale scorrono i vasi sanguigni.  Si localizza elettivamente in vescica e in laringe.  Il papilloma vescicale assume spesso molteplici sedi nella mucosa vescicale e anche nel bacinetto,  nell’uretra e negli ureteri.  Mentre quello laringeo s’insidia di solito nelle corde vocali.  Una frequente complicanza del papilloma è l’emorragia per il distacco o la rottura di papille.

 

13/06/2018

 

Dalla nefrite si guarisce?  Grazie!

 

Elisa tre

 

La nefrite è un’insufficienza renale caratterizzata dall’infiammazione acuta o cronica del rene.  Le nefriti si distinguono in:  nefriti glomerulari,  nefriti interstiziali,  nefriti vascolari,  nefriti tubulari.  La nefrite purulenta a focolai,  detta pure ascesso renale ematogeno o foruncolo del rene,  è una sindrome acuta che insorge nel corso di malattie setticemiche da streptococco e stafilococco,  del tifo addominale,  ecc. I germi giungono al rene per via ematica,  dove si insediano con localizzazione di solito unica e con possibile estensione sotto la capsula perirenale e poi a quella adiposa.  Inizia bruscamente con brivido,  febbre elevata,  dolore in sede renale;  a volte invece la sintomatologia iniziale viene mascherata da quella della malattia fondamentale.  Successivamente si riscontra una sensibile contrazione della diuresi e la comparsa nelle urine di albumina,  sangue,  pus;  nel caso di localizzazione bilaterale o di estensione del focolaio settico alla capsula,  la sensibilità renale risulta sensibilmente compromessa.  Aumenta il tasso di azotemia, e si ha uremia con grave stato settico.  La terapia prevede l’uso di antibiotici ed eventualmente l’intervento chirurgico di nefrectomia.  Ovviamente si spera sempre di portare fuori linfezione senza l’asportazione chirurgica del rene,  è sempre condizionata dall’integrità anatomica e funzionale dell’altro.  Si asporta il rene solo quando esistono grossi e complicati processi settici,  nelle forme gravi  e avanzate di tubercolosi renale con distruzione di vaste zone del parenchima;  nell’ipoplasia renale,  che di frequente si associa ad alterazioni arteriose o venose,  causa ipertensione.  Nei traumi renali con danneggiamento del peduncolo o di tutto il parenchima,  nel caso invece che sia interessato soltanto un polo si attua la nefrectomia parziale.

 

15/06/2018

 

Ho sempre il mal di schiena,  mi sono recata dal medico e mi ha detto che sono affetta da discopatia.  Vorrei sapere se è una malattia grave o se si guarisce.  Grazie!

 

Angela

 

La discopatia è una malattia degenerativa,  causa di compressione delle radici nervose che attraversano i fori intervertebrali.  È presente in soggetti con malattia artrosica o in soggetti portatori di ernia del disco.  I processi osteofitici determinano un restringimento dei fori e quindi un’ irritazione delle radici nervose;  anche la stasi dei plessi venosi e l’edema possono favorire l’instaurarsi di una sindrome radicolare.   A volte possono essere interessati tutti i tratti della colonna vertebrale;  in ordine di frequenza la sintomatologia è a carico di quello lombare,  cervicale e dorsale. Questa patologia si accompagna ad intorpidimento  ipoalgesia, ipotonia muscolare,  alterazione dei riflessi e diminuizione dei movimenti nei distretti innervati delle radici compresse nel foro intervertebrale:  ad esempio:  un’ernia discale della quarta radice lombare  provoca dolore nella regione glutea che si irradia anteriormente alla coscia, sulla gamba ,  con intorpidimento della gamba e dell’alluce.  La discopatia si cura con molto riposo,  non scompare sempre,  dipende dalla gravità,  ma il riposo associato con… è una medicina valida.

 

 

 

 

 

 

 

 

06.06.2018

LA DIGITALE

Author: Elena Lasagna

27/12/2021

 

VORREI INFORMARE I MIEI LETTORI  PER UNA FACILE

RICERCA DELLE ATTUALITÁ,  CHE DAL 2018 LE CATEGORIE

CHE HO PORTATO AVANTI FINO AD OGGI SONO:  RICETTE DI

CUCINA;  LA NOSTRA SALUTE;  VARIE E RISPOSTE AI

LETTORI;  DIALOGANDO CON VOI;  LE MIE PREVISIONI CON

LE MIE LETTERE PER VOI,  E NATURALMENTE TUTTE LE

ILLUSTRAZIONI:  LE FOTOGRAFIE SCATTATE DA ME E

ALCUNE DAI MIEI AMICI.

 

 

06/06/2018

 

LA DIGITALE

 

Ho molte piante fiorite di digitale,  le ho messe in un vaso con l’acqua e i colori ravvivano la stanza;  è vero che è una pianta velenosa?  Grazie!

 

Silvia

 

La digitale può diventare una pianta tossica se si supera il dosaggio prescritto dal medico.  Questa pianta è usata per curare l’insufficienza cardiaca,  però se si sbaglia il dosaggio può diventare mortale.  Le specie che hanno maggiore importanza in medicina sono la “Digitalis purpurea e la Digitalis lanata”,  i cui principi attivi presenti soprattutto nelle foglie,  sono costituiti da glucosidi associati e saponine.  Queste ultime non esercitano specifiche attività farmacologiche,  ma possono condizionare la solubilità dei principi attivi glucosidi nelle preparazioni farmaceutiche.  I glucosidi digitalici derivano dalla combinazione di 1-4 molecole  di uno zucchero monosaccaridico con una genina ,  avente struttura ciclopentano-peridrofenatrenica, analoga quindi alla struttura degli acidi biliari,  degli steroli,  degli ormoni sessuali, e corticosteroidi.  La frazione geninica è responsabile dell’attività farmacologica,  mentre la frazione saccaridica condiziona la solubilità di acqua nel composto e la sua capacità di penetrazione nelle cellule animali.  Nelle foglie di Digitalis lanata sono contenuti tre glucosidi nativi,  i quali,  per leggera idrolisi alcalina e per successiva idrolisi enzimatica, perdono una molecola di acido acetico e un’unità di glucosio trasformandosi in glucosidi di composizione più semplice.  A loro volta queste sostanze,  sottoposte  a idrolisi acida,  perdono tre molecole di digitossosio liberando le genine corrispondenti.  I glucosidi nativi di Digitalis purpurea non possiedono raggruppamenti acetilici;  per idrolisi engimatica formano soltanto digitossina  e gitossina,  mancando nella pianta il glucoside precursore della digossina.    Sempre nelle foglie della Digitalis purpurea è presente inoltre una miscela di glucosidi amorfi detta gitalina.  Dai glucossidi digitalici sono stati ottenuti numerosi derivati semisintetici,  alcuni dei quali rivestono notevole importanza in campo terapeutico.  I principi attivi della digitale agiscono sul cuore elettivamente,  migliorando l’efficienza del lavoro cardiaco senza aumentare il consumo di ossigeno e il dispendio energetico del miocardio.  Il meccanismo d’azione della digitale è un medicamento insostituibile nell’insufficienza cardiaca congestizia ed in alcune aritmie.  Nella pratica clinica i preparati tradizionali sono stati sostituiti dai glucosilidi puri e dalle loro miscele.  in rapporto alla situazione patologica.  Come ho già menzionato all’inizio dell’articolo le dosi e le modalità di impiego devono essere attentamente valutati in rapporto alla situazione patologica e ovviamente alla sensibilità del paziente.  I digitalici hanno un margine terapeutico estremamente ridotto,  aumentano i pericoli di iperdosaggio sia per azione molto prolungata sia per la tendenza all’accumulo.

 

 

 

 

04.06.2018

LE MIE RISPOSTE DI GASTRONOMIA CINQUE

Author: Elena Lasagna

04/06/2018

 

Vorrei sapere se in un primo piatto al tartufo ci va anche il parmigiano,  alcuni cuochi sono contrari altri invece dicono di sì,  qual è il tuo parere?

 

Gina

 

Tempo fa ho assaggiato un piatto di un cuoco famoso,  aveva fatto un risotto con il tartufo,  non solo aveva messo il parmigiano ma anche i funghi porcini.  Io non avevo mai assaggiato un risotto così buono,  da nessuna parte;  i sapori erano equilibrati ed hanno avvolto il risotto in un gusto unico e vincente.  I buoni piatti sono come le belle persone:  non li puoi scordare!

 

Elena  Lasagna

 

04/06/2018

 

Quando faccio la gallina ruspante alla cacciatora,  io metto sempre tutte le verdure tritate,  deve bollire molto perché si cuoccia;  vorrei sapere se è sbagliato mettere le verdure insieme alla carne,  Grazie!

 

Gina

 

So che in cucina sei molto brava,  poi hai molta esperienza,  se ti trovi bene a mettere le verdure insieme alla carne io credo che tu debba continuare,  anche perché la tua cacciatora è squisitissima,  e anche se le verdure si spapolano,  hanno lasciato il loro sapore, che si è amalgamato con la carne,  ne puoi sempre aggiungere mano a mano che la carne va avanti con la cottura.  Se invece metti le verdure a metà cottura della carne il risultato è già diverso,  prima di tutto le verdure restano mezze crude e possono dare fastidio,  non a tutti possono piacere,  e poi la gallina risulta meno saporita.  Sarà perché a me non piacciono le verdure metà cotte e metà crude:  o cotte o crude!

 

Elena  Lasagna

 

Poco tempo fa ho acquistato una batteria da cucina in acciaio inox 18/10.  Quella che uso a cuocere la pasta ha dei punti chiari sul fondo,  che cosa può essere stato?  Non l’ho lasciata bruciacchiare.  Grazie!

 

Silvia

 

Se non l’hai rovinata sulla fiamma troppo alta,  allora potrebbe essere che metti il sale quando l’acqua è ancora fredda:  prova a mettere il sale quando l’acqua bolle già.

 

Elena  Lasagna

 

04/06/2018

 

Da quando tolgo la pelle al pollo e alla gallina,  gli arrosti e il lesso sono più digeribili.  Grazie!

 

Alessia

 

04/06/2018

 

Mi piacciono molto le cipolle condite,  ma mi tocca di mangiarle di sera e poi non le digerisco,  cosa si può fare?  Grazie!

Angela

 

Approfitta di quel giorno che non sei al lavoro e gustale al mattino.

 

Elena  Lasagna

 

Mi piace molto il budino,  ma non posso più mangiare i latticini,  cosa posso usare se sono allergica anche alla soia?

 

Angela

 

Angela o rinunci ai budini fatti col latte o usi il latte di mandorle,  oppure lo puoi fare sostituendo il latte con l’acqua.

 

Elena  Lasagna

 

04/06/2018

 

Mi piacerebbe tanto saper fare il dado di carne al naturale,  come si fa?  Grazie!

 

Nina

 

Si può fare e poi lo dovrai congelare.  Metti a bollire la carne con l’acqua giusta e   un po’ più di sale ,  oppure lo puoi arricchire con spezie e altri aromi a te graditi;  lo fai bollire fino alla restrizione dell’ottanta % ,  quello che rimane è una semplice gelatina saporita che una volta raffreddata la potrai conservare nel freezer, per esempio negli stampi per il ghiaccio e al momento opportuno insaporirà di carne i tuoi piatti,  io lo faccio spesso,  anche con le verdure e le spezie;  dà un tocco di sapore senza additivi aggiunti.

 

04/06/2018

 

Che cosa bisognerebbe fare per mantenere il frigorifero senza odori?  Grazie!

 

Alessandra

 

Bisognerebbe sempre sigillare tutti gli alimenti,  e per una buona utilizzazione del frigorifero è bene ricordare  che in genere non è necessario scendere a temperature troppo basse: la frutta e la verdura ad esempio non lo richiedono. E poi bisognerebbe evitare che le sostanze particolarmente aromatiche trasmettino il loro odore ad altre,  è necessario disporle a ragionevole distanza fra loro,  possibilmente su piani diversi,  e avendo cura di avvolgere bene nella carta o di ricoprire i recipienti che le contengono.  E poi ovviamente è necessaria una scrupolosa e frequente pulizia anche dell’interno del frigorifero.

 

Elena  Lasagna

 

04/06/2018

 

Quale materiale consiglieresti per la migliore batteria da cucina?  Legno?  Rame?  Acciaio?  Alluminio?  Acciaio porcellanato?  Ceramica?

 

Rosa

 

Rosa,  li hai nominati quasi tutti,  io scarterei l’alluminio,  di legno bruciano, poi per quello che riguarda tutti gli altri sono ottimi materiali,  attenzione al rame che deve essere sempre stagnato  perché può ossidarsi e formare un composto verderame che è fortemente tossico.  In quanto all’acciaio inox è un materiale molto valido per una batteria da cucina,  anche la ceramica e l’acciaio porcellanato,  dato che è possibile portarli direttamente in tavola.

 

Elena  Lasagna

 

05/06/2018

 

Vorrei tanto fare una crema con il caramello,  realizzata totalmente da me e non di quelle già pronte,  sono buone,  ma vorrei questa soddisfazione di essere capace di farla completamente da sola,  mi daresti la ricetta perfetta?  Grazie!

 

Alessandra

 

Volentieri, incominciamo dagli ingredienti: quattro uova,  mezzo litro di latte,  sei cucchiai di zucchero,  un limone,  un bicchierino di rum (tre cucchiai circa).

 

Esecuzione:  rompiamo le uova e separiamo i tuorli dagli albumi.  mescoliamo i tuorli a quattro cucchiai di zucchero,  la faremo diventare una spuma liscia.  Aggiungere al composto la buccia grattugiata del limone (solo la parte gialla), aggiungiamo il latte al composto mescolando sempre in modo che diventi una crema liquida uniforme,   lasciamo riposare per alcuni minuti.  Nel frattempo si mette lo stampo in frigorifero e incominciamo a fare il caramello con un po’ di acqua fredda e tre cucchiai di zucchero;  lo zucchero si scioglierà e prenderà un colore non troppo scuro,  ma  un bellissimo colore arancio abbronzato,  aggiungiamo il liquore e mescoliamo bene facendo cadere il caramello nello stampo ricoprendolo tutto e lasciandone di più sul fondo.  Poi si versa la crema in una terrina e si cuoce a bagno maria in forno,  oppure si può cuocere sul fornello a fiamma vivace.  Quando l’acqua sta elevando il bollore abbassiamo per evitare che gli spruzzi finiscano nel dolce.  Sorvegliare la cottura per quaranta minuti se si fa sul fornello  mentre solo venti minuti se la cottura è nel forno.  Per provare se il dolce è cotto immergervi la punta di un coltello,  se questo esce pulito allora la crema è cotta e si versa subito bollente nello stampo del caramello.  Lasciare raffreddare e poi mettere in frigorifero per due ore prima del consumo.  Prima di servirla nel piatto da portata la si capovolge ed ecco che la crema al caramello è meravigliosa piena di bellezza e di bontà.  Se non dovesse risultare come vorresti vieni che la faremo insieme. Questa crema risulterà leggera,  (il segreto di farla così senza farine sta nel montare bene a crema le uova).

 

05/06/2018

 

Una signora mi ha chiesto come si fa il lievito madre,  io le ho dato la ricetta,  e le era venuto bene,  poi  durante il percorso ha seguito un’altra ricetta  e cioè ha lasciato il composto a lievitare così senza alcuna protezione e le è scoppiato,  nel senso che si è avariato.  Come mai secondo te è successo questo?

 

Federica

 

Se si segue una ricetta poi non si può cambiare strada.  Io il lievito madre lo conservo in un involucro di lino sterilizzato,  cos’è questa storia che deve ricevere i germi buoni e di conseguenza vuole scoperto all’aria?  Il lievito madre va alimentato ogni giorno,  e poi va conservato a temperatura ambiente al fresco, asciutto e riparato da un telo di lino,  tutto qui.

 

Elena  Lasagna

 

04/06/2018

 

Vorrei imparare a fare delle buone polpette di pesce,  quale pesce mi consigli?  Grazie!

 

Agnese

 

Per delle buone polpette si può usare il nasello, il baccalà,  o del pesce misto bollito,  si possono fare con le acciughe e le sarde,  il san pietro e la gallinella,  poi si fanno anche con i crostacei ,  i gamberi,  ecc.  Si possono fare anche con i pesci di acqua dolce come il luccio e la spigola di lago,  la trota ecc.  Ti scrivo due ricette:  una di pesce di mare e l’altra di pesce di acqua dolce.

 

Polpette di nasello,  ingredienti:  cinquecento g di nasello,  sale,  prezzemolo,  aglio,  peperoncino, un uovo intero,  succo di limone q.b., pangrattato fine,  salsa di pomodoro,  origano, basilico fresco,  vino bianco, e a piacere  del formaggio grattugiato.

 

Esecuzione:  passare il nasello al tritacarne,  condirlo con sale,  peperoncino, origano,  prezzemolo e aglio,  pangrattato fine, due cucchiai di formaggio grattugiato e l’uovo.  Mescoliamo bene e formiamo una bella massa omogenea,   poi dopo avere modellato delle polpettine le passiamo ancora nel panco  poi le adageremo in una padella con poco olio per friggere,  le sigilliamo e le passeremo nella casseruola del sugo per insaporirsi e completare la cottura.

 

Polpette di luccio,  ingredienti:  cinquecento g di luccio polpa,  sale e pepe,  timo,  alloro,  un chiodo di garofano,  scalogno,  vino bianco olio extra vergine d’oliva o burro,   un uovo, pangrattato,  brodo vegetale,  salvia.

 

Esecuzione:  passiamo il pesce nel tritacarne,  aggiungiamo le spezie,  l’uovo,  il sale, il timo,  l’alloro, il pangrattato;  formiamo una bella palla sostenuta e ne tracceremo delle polpette ben amalgamate e saporite.  Poi le faremo cuocere con in un soffritto di scalogno e olio, sfumiamo col vino,   le giriamo e rigiriamo ,  aggiungeremo il chiodo di garofano,  la salvia,  incorporiamo il brodo  e le faremo cuocere per quindici minuti.  Se occorre aggiungere ancora un po’ di olio o burro e servire.

 

Elena  Lasagna

 

 

 

02.06.2018

ANNI VERDI

Author: Elena Lasagna

02/06/2018

 

LA STORIA DI NADIR

 

 

 

Nadir sentì un leggero fruscio,  e poi una voce irritante che la stava chiamando.  ” Ehi alzati non vedi che sono le otto cosa credi che noi ti regaliamo i soldi?  Dai,  dai fannullona,  alzati!  Sentì le finestre aprirsi e la stanza venne illuminata dalla luce del sole,  già alto per l’ora estiva,  ancora la voce della padrona che continuava a strillare  incessantemente senza alcun ritegno né pietà per Nadir che stava male ancora dalla notte pecedente,  ma il donnone reagiva così per abitudine di comandare e di maltrattare i  dipendenti,  lei era il fattore di quel casato.  Nadir provò ad alzarsi e si passò i capelli tra le dita,  e poi barcollando incominciò a prepararsi per andare al lavoro… Continua in un romanzo di duecentoventiquattro pagine,  tratto dal vero, con una trama ricca di vicende scabrose,  intrighi e beffe,   ma anche di vicende esilaranti che porteranno un’energia misteriosa in un’atmosfera avvolgente diffondendo sui lettori un potere di felicità e di giustizia che cambierà il modo di vedere il mondo che ci circonda in un intenso connubio tra fantasia e realtà.

 

Elena  Lasagna