06.06.2018

LA DIGITALE

Author: Elena Lasagna

27/12/2021

 

VORREI INFORMARE I MIEI LETTORI  PER UNA FACILE

RICERCA DELLE ATTUALITÁ,  CHE DAL 2018 LE CATEGORIE

CHE HO PORTATO AVANTI FINO AD OGGI SONO:  RICETTE DI

CUCINA;  LA NOSTRA SALUTE;  VARIE E RISPOSTE AI

LETTORI;  DIALOGANDO CON VOI;  LE MIE PREVISIONI CON

LE MIE LETTERE PER VOI,  E NATURALMENTE TUTTE LE

ILLUSTRAZIONI:  LE FOTOGRAFIE SCATTATE DA ME E

ALCUNE DAI MIEI AMICI.

 

 

06/06/2018

 

LA DIGITALE

 

Ho molte piante fiorite di digitale,  le ho messe in un vaso con l’acqua e i colori ravvivano la stanza;  è vero che è una pianta velenosa?  Grazie!

 

Silvia

 

La digitale può diventare una pianta tossica se si supera il dosaggio prescritto dal medico.  Questa pianta è usata per curare l’insufficienza cardiaca,  però se si sbaglia il dosaggio può diventare mortale.  Le specie che hanno maggiore importanza in medicina sono la “Digitalis purpurea e la Digitalis lanata”,  i cui principi attivi presenti soprattutto nelle foglie,  sono costituiti da glucosidi associati e saponine.  Queste ultime non esercitano specifiche attività farmacologiche,  ma possono condizionare la solubilità dei principi attivi glucosidi nelle preparazioni farmaceutiche.  I glucosidi digitalici derivano dalla combinazione di 1-4 molecole  di uno zucchero monosaccaridico con una genina ,  avente struttura ciclopentano-peridrofenatrenica, analoga quindi alla struttura degli acidi biliari,  degli steroli,  degli ormoni sessuali, e corticosteroidi.  La frazione geninica è responsabile dell’attività farmacologica,  mentre la frazione saccaridica condiziona la solubilità di acqua nel composto e la sua capacità di penetrazione nelle cellule animali.  Nelle foglie di Digitalis lanata sono contenuti tre glucosidi nativi,  i quali,  per leggera idrolisi alcalina e per successiva idrolisi enzimatica, perdono una molecola di acido acetico e un’unità di glucosio trasformandosi in glucosidi di composizione più semplice.  A loro volta queste sostanze,  sottoposte  a idrolisi acida,  perdono tre molecole di digitossosio liberando le genine corrispondenti.  I glucosidi nativi di Digitalis purpurea non possiedono raggruppamenti acetilici;  per idrolisi engimatica formano soltanto digitossina  e gitossina,  mancando nella pianta il glucoside precursore della digossina.    Sempre nelle foglie della Digitalis purpurea è presente inoltre una miscela di glucosidi amorfi detta gitalina.  Dai glucossidi digitalici sono stati ottenuti numerosi derivati semisintetici,  alcuni dei quali rivestono notevole importanza in campo terapeutico.  I principi attivi della digitale agiscono sul cuore elettivamente,  migliorando l’efficienza del lavoro cardiaco senza aumentare il consumo di ossigeno e il dispendio energetico del miocardio.  Il meccanismo d’azione della digitale è un medicamento insostituibile nell’insufficienza cardiaca congestizia ed in alcune aritmie.  Nella pratica clinica i preparati tradizionali sono stati sostituiti dai glucosilidi puri e dalle loro miscele.  in rapporto alla situazione patologica.  Come ho già menzionato all’inizio dell’articolo le dosi e le modalità di impiego devono essere attentamente valutati in rapporto alla situazione patologica e ovviamente alla sensibilità del paziente.  I digitalici hanno un margine terapeutico estremamente ridotto,  aumentano i pericoli di iperdosaggio sia per azione molto prolungata sia per la tendenza all’accumulo.