10.01.2018

LE ALTRE PATOLOGIE DEL CERVELLO

Author: Elena Lasagna

10/01/2018

 

LE ALTRE PATOLOGIE CHE COLPISCONO IL

CERVELLO

 

Oltre a quelle già descritte,  le patologie che colpiscono il cervello sono molte.  Le sindromi traumatiche che,  solitamente considerate sotto l’aspetto di commozione,  contusione e lacerazione,  comprendono le turbe della coscienza, come il coma,  stupore, stato confusionale e automatismo,  le emorragie cerebrali,  le sindromi ipertensive e ipotensive endocraniche, le sindromi circolatorie, determinate soprattutto da aterosclerosi, tromboangioite obliterante, pariarterite nodosa,  anomalie vasali,  ecc.  Le forme cliniche sono prevalentemente rappresentate dal deliquio, sincope vagale;  crisi ipertensive (paralisi improvvise e transitorie,  menoplegie,  emianopsia, ecc.).  Apoplessia; cerebropatie vascolari acute ( trombosi bulbare con vertigine violente, disfagia,  disartria, nausea,  atassia, mentre la coscienza rimane integra).  Cerebropatie vascolari con turbe nervose lentamente progressive ( rigidità muscolare aterosclerotica,  paralisi pseudobulbare,  trombosi della carotide interna)  e  a seconda dei casi,  crisi di disorientamento nel tempo e nello spazio,  progressiva impotenza psichica e funzionale,  possibile demenza di tipo progressivo.  Le sindromi flogistiche comprendono forme di origine infettiva e di tipo probabilmente allergico (encefaliti, meningoencefaliti, ascessi cerebrali).  Le sindromi degenerative,  per lo più congenite,  ereditarie,  raramente sporadiche,  caratterizzate da un decorso progressivo fino alla distruzione totale dell’intera zona o sistema cerebrale interessato,  sono: le malattie congenite (idiozia mongoloide),  le malattie infantili tardive e giovanili (sclerosi tuberosa,  sclerosi lobare);  le malattie degli adulti (sclerosi multipla);  le forme del periodo involutivo (morbo di Pick, morbo di Parkinson,  demenza senile).  Le sindromi tumorali si manifestano con segni di irritazione focale locale,  che possono anche mancare e una sindrome di ipertensione endocranica,  che in molti casi compare precocemente e spesso è l’unico sintomo del tumore.

 

IL  CERVELLETTO

 

Le lesioni che possono colpire il cervelletto sono varie e comprendono le malformazioni congenite,  le atrofie acquisite, le emorragie e i rammollimenti,  gli ascessi e la flogosi acuta.  Isintomi che ne conseguono in generale sono rappresentati da asimmetrie di posizione,  da ipotonie, ipertonie, bradicinesia,  dismetria,  tremori, atassia,  disturbi della parola e della scrittura,  disturbi dell’equilibrio ecc.

Il cervelletto,   questa parte dell’encefalo,  posta tra il midollo allungato e il cervello,  dal quale è superiormente separato dal tentorio,  espansione della dura madre,  e situata nella parte postero-inferore della cavità cranica.  Si divide in due emisferi, emisferi cerebellari o neocerebello,  collegati al cosiddetto verme,  che insieme ai flocculi costituisce il paleocerebello.  esternamente è percorso da solchi lungitudinali,  all’incirca paralleli fra loro (solchi di I e solchi di II ordine)  che dividono il cervelletto in lobuli e lamelle.  Si trova collegato al mesencefalo dai peduncoli cerebellari superiori,   al ponte  di Varollo dai peduncoli cerebellari medi, al midollo allungato ai peduncoli cerebellari inferiori( detti rispettivamente brachia coniunctiva,   brachia pontis, corpora restiformia).  Continua…

 

11/01/2018

 

Come ho già descritto in passato,  la corteccia cerebellare,  formata da sostanza grigia, è costituita da tre strati:  quello esterno o molecolare,  l’intermedio o delle cellule del Purkinje,  e l’interno o granulare,  costituito da piccoli neuroni.  Dentro la corteccia si ramifica una sostanza bianca chiamata l’albero della vita,  in cui si trovano i nuclei di sostanza grigia.  Il cervelletto è organo di ricezione di impulsi sensitivi propriocettivi ed esterocettivi  ed influenza i nervi motori e i centri associativi encefalici,  modificando la loro soglia di eccitabilità.  Ecco perché il cervelletto viene definito il grande modulatore della funzione nervosa.  Esso influisce sul tono muscolare, anche sui muscoli gravitazionali e quindi sul tono posturale,  sui movimenti riflessi, sui movimenti volontari.  Al cervelletto arrivano gli stimoli propriocettivi dai muscoli e dai tendini e stimoli esterocettivi tattili,  acustici e visivi;  e poi il cervelletto influisce sulle aree cerebrali visive e uditive.  Note ricerche hanno chiarito che le parti del cervelletto anteriori alla fessura  prima sono connesse con l’attività motoria,  quelle posteriori con la sfera della sensibilità.

 

IL CERVELLO

 

Un’altra descrizione del cervello,  più completa ma stringata.

 

Il cervello è costituito da telencefalo,  diencefalo,  mesencefalo,  provenienti dal proencefalo emorionale.  Il telencefalo formato da due emisferi cerebrali,  è la parte più voluminosa del cervello.  Gli emisferi sono separati medialmente e in profondità fino ad un nucleo di sostanza bianca detto corpo calloso,  dalla scissura enteremisferica  in cui penetrano le meningi.  Insieme alle scissure di Rolando e di Silvio,  esso divide ogni emisfero in quattro lobi:  frontale,  parietale,  temporale,  occipitale. Lobi minori sono i lobi dell’insula sul fondo della scissura di Silvio e il lobo orbitario che  poggia sulla volta dell’orbita.  Ogni lobo è diviso da solchi in circonvoluzioni e in ognuna di queste si riconoscono aree e funzione specifica,  motorie o sensorie,  dette aree di proiezione.  Gli emisferi sono percorsi da cavità o ventricoli derivati dal primitivo tubo neutrale:  Il primo e il secondo sono posti lateralmente al piano di simmetria,  ciascuno nello spessore di un emisfero,  il terzo che comunica con i due primi,  è situato sul piano di simmetria;  i talami ottici si stendono fra questi e i precedenti ventricoli.  Continua…

14/01/2018

 

Il terzo ventricolo si continua con le rimanenti cavità dell’encefalo.  Le pareti degli emisferi sono formati da sostanza grigia,  ricca di neuroni,  che riveste la sostanza bianca formata da fibre.  I principali nuclei di sostanza bianca sono il corpo calloso,  posto a volta sotto la scissura interemisferica,  il fornice o trigono cerebrale,  lamina posta sotto il corpo calloso.  Fra i due è tesa una lamina trasparente o setto pellucido.  Nello spessore della sostanza bianca sono compresi nuclei di sostanza grigia,  i più importanti sono:  L’ippocampo o corpo di ammone in rapporto con la corteccia olfattoria,  più dorsalmente i talami ottici ed esternamente a questi i corpi striati.   L’ipotalamo di forma conica si collega all’ipofisi ed è assai ricco di vasi sanguigni.   Particolare valore funzionale,  ha la corteccia cerebrale che può essere sensitiva,  motrice,  associativa ed è collegata a centri sottocorticali,  come il talamo,  l’ipotalamo,  i corpi striati.  La corteccia sensitiva riceve le vie afferenti provenienti dal talamo che conducono stimoli somatestesi e specializzati provenienti da tutto il corpo.  Dalle aree motrici partono impulsi motori attraverso la via piramidale.  In genera i centri corticali di un emisfero sono in relazione con le regioni controlaterali del corpo: ad es.  una paralisi della parte destra del corpo è in relazione con un’alterazione dell’emisfero sinistro. Continua.

 

15/01/2018

 

Le aree associative interposte fra i vari centri servono ad integrare le varie sensazioni,  a serbarne la memoria e il processo di ideazione,  di consapevolezza,  di volontà,  a ciò che noi chiamiamo coscienza.  Tuttavia non vi sono limiti retti fra le varie aree,  né ogni area ha una singola funzione  e d’altro canto essa ha molteplici collegamenti con altre zone della corteccia e con i centri cerebrali sottocorticale,  sicché  malgrado le localizzazioni cerebrali,  il cervello funziona come un organo unitario.  Le zone del cervello in cui sono localizzati i più importanti centri sono:  l’area motrice,  anteriore alla scissura di Rolando (corteccia precentrale)  dalla quale dipendono i movimenti del capo e degli arti;   l’area posteriore alla medesima scissura (area postcentrale)  che è l’area in cui è localizzata la sensibilità per le medesime parti;  il lobo occipitale,  in cui si proietta la sensibilità visiva,  i lobi temporali e la sensibilità acustica,  la circonvoluzione dell’ippocampo per la sensibilità olfattiva e gustativa.  Centri particolari sono:  il verbo-motore e il verbo-acustico,  il centro motore e il centro visivo della scrittura,  le cui lesioni provocano rispettivamente afasia e sordità verbale,  agrafia e cecità verbale.  Dei centri sottocorticali il talamo,  come già ricordato,  è il centro riflesso delle emozioni che provocano il pianto e il riso;  il corpo striato controlla il tono dei muscoli schelettrici e regola i movimenti automatici;  l’ipotalamo regola la temperatura,  il sonno,  il ricambio dell’acqua,  dei glucidi,  dei grassi, ecc.