08/02/2024

 

 

 

G.  Da qualche settimana sento il battito precoce del cuore che si intercala tra due sistoli normali.  Vorrei sapere se secondo te sono entrato in patologia oppure se posso stare tranquillo.  Grazie.

 

 

Elena  Questo disturbo si può avere in soggetti normali senza che possiedano alcun significato patologico,  ma potrebbero anche associarsi a stati di sofferenza del miocardio o a mallattie interessanti organiche,  soprattutto se questi disturbi compaiono con i caratteri dell’ alloritmia.  Al momento dell’extrasistole si può avvertire un senso di tuttfo al cuore,  come di pausa o di arresto momentaneo del cuore,  sensazioni dovete alla pausa compensatoria.  Questi sintomi soggettivi sonopiù frequenti nel soggetto sano perché il cardiopatico di solito non riesce ad avvertirli.  Comunque per sicurezza si fa l’elettrocardiogramma che sicuramente risulterà più o meno alterato, perché è un disturbo di generazione e di propagazione degli impulsi elettrici del cuore.  Io se fossi in te farei più accertamenti.

 

 

10/02/2024

 

 

Marco e Patty   Che cosa può significare un aumento considerevole dei leucociti nel sangue?   Tumore? Grazie!

 

 

Elena   Un aumento dei leucociti al di sopra dei valori normali senza alterazione della loro qualità,  in forme parziali,  si parla di granulocitosi neutrofila, basofila,  ed eosinofila;  si dice di leucocitosi linfocitica e monocitica,  secondo la famiglia dei globuli bianchiaumentati.  Si distinguono inoltre altre forme di leucocitosi come quella da ripartizione e quella da produzione o L.  vere.  Le prime derivano dal fatto che la distribuzione dei leucociti,  in determinate situazioni fisiologiche o patologiche,  può variare a favore della quota circolante nel sangue,  con la loro diminuzione relativa nei distretti vascolari della milza,  del fegato e di altri organi.  Le seconde sno invece caratterizzate da un aumento reale dei leucociti,  in caso di accentuata attività del midollo osseo.  Spesso sono conseguenti ad emorragie,  a traumi cranici,  oppure all’iniezione di proteine,  di metalli colloidali,  di acidi nucleici ecc.  Una leucocitosi si ha nel neonato durante la prima settimana di vita e nel soggetto adulto in seguito a intensi sforzi muscolari.  La leucemia il tumore al sangue è una condizione patologica caratterizzata da alterazioni primarie,  irreversibili, e progressive del sistema emopoietico che influenzano la qualità e la quantità dei globuli bianchi dove il numero dei quali nel sangue periferico può aumentare considerevolmente.

 

 

12/02/2024

 

 

Marco e Patty   Come fai a ricordarti sempre tutto così?  Me lo insegnerai?  Dici che riuscirò?  Grazie!

 

 

Elena  Certo che ci riuscirai,  chiunque lo voglia davvero ci riuscirà!  Come forse già sai la memoria è l’insieme di tutti quei processi  attraverso cui ciò che viene appreso rimane conservato nella persona in forma più o meno completa,  per tutto il tempo in cui lo si desidera;  a meno che uno non si ammali di amnesia.  Come già scrissi in un altro articolo,  è importante memorizzare ciò che si sente o ciò che si annota,  una volta imparato lo metterai nei cassetti della tua mente e al bisogno lo tirerai fuori per usarlo.  Ad esempio se devi imparare un passaggio degli scacchi,  che è abbastanza veloce,  a volte è anche  complicato,  prima lo scrivi,  poi cercherai di capire bene  tutti i passaggi;  una volta che avrai memorizzato il tutto con volontà,  non lo dimenticherai più.  La stessa cosa vale per tutto il resto,  certo se una cosa ti piace molto farai prima ad assorbirla e immagazzinarla.

 

 

Marco e Patty   La leucemia è più frequente nelle donne o negli uomini?   Perché ci si ammala di leucemia?  Grazie!

 

 

Elena  Le statistiche ancora oggi dicono che la leucemia è più frequente negli uomini,   ma i numeri sono alti anche nelle donne.  Le leucemie sono una manifestazione dei processi tumorali,  che provocano il completo sovvertimento dei tessuti emopoietici,  e al pari degli altri tumori maligni,  comportano l’invasione diretta o metastatica di ogni organo e tessuto da parte delle cellule patologiche,  le quali pssono essere presenti in circolo,  anche se non  sempre e necessariamente. Nell’uomo la leucemia rappresenta la forma più comune di tumore infantile,  ma nel complesso la loro incidenza è il 4-5% di tutti i tumori maligni.  Nell’età giovanile prevalgono le forme acute,  mentre in quella avanzata sono di norma più frequenti le forme croniche.  Lo studio che conduce alle cause della leucemia è ancora molto discusso.  Superate ormai le teorie endocrine ed ereditarie,  oggi la medicina ha accettato che la leucemia sia proliferazione tumorale dei tessuti emopoietici ed il discorso si è spostato sulle cause della proliferazione neoplastica.  Nelle cellule di molti soggetti colpiti dalla leucemia mieloide cronica è stato osservato che uno dei due cromosomi della coppia 21 (cromosoma Filadelfia o cromosoma Ph)  ha una branca più corta dell’altra,  per delezione e perdita di una parte del suo patrimonio cromatico. Questa aterazione è del tutto caratteristica delle leucemie;  tanto che fu trovata in soggetti sani che in seguito si ammalarono di leucemia.  La sua importanza clinica è notevole, perché in sua presenza la diagnosi  di leucemia è purtroppo sicura,  ma certi ricercatori discutono ancora sul cromosoma Ph se è la causa di questa malattia oppure solo una conseguenza.  La diagnosi differenziale tra le varie forme di leucemia non è sempre agevole.  La leucemia mieloide cronica si riscontra sopprattutto nel maschio tra i 30 e 60 anni.  La malattia inizia in modo lento e subdolo il sintomo è costituito dall’aumento considerevole della milza,  e la diagnosi è confermata dalla presenza del cromosoma Ph nella coppia cromosomiale 21.  la leucemia linfatica cronica è tipica dell’età avanzata ad ha anchessa inizio subdolo.  I sintomi caratteristici sono l’anemia e la tumefazione dei linfonodi.  Le leucemie acute colpiscono preferibimente l’infanzia,  con il suo massimo di frequenza nei primi 10 anni.  Va rilevato che molto spesso le leucemie croniche terminano con quadri clinico-ematologici di leucemia acuta.  Oggi la mallattia grazie ai mezzi terapeutici,  grazie ai quali si riesce ad avere remissioni di alcuni anni e più in casi che un tempo erano sicuramente fatali in poche settimane.

 

 

Marco e Patty  Che cosa succede quando alcuni tipi di cellule inglobano nel loro protoplasma materiali estranei di diversa natura?  Grazie!

 

 

Elena  In genere i corpi estranei vengono digeriti e distrutti da speciali enzimi endocellulari.  Le particelle di natura inorganica,  non essendo digeribili,  potrebbero depositarsi definitivamente nella cellula sotto forma di inclusioni citoplasmatiche.  Negli organismi unicellulari o nei metazoi inferiori questo processo ha un significato essenzialmente nutritivo,  concludendosi con la digestione e l’assimilazione di quelle sostanze.  Mentre nell’uomo questo prcesso ha funzione di difesa,  perché permette la distruzione intraorganica di materiali estranei corpuscolati e soprattutto dei microrganismi pervenuti nel sangue e nei tessuti.  Questa attività fagocitaria la possiedono anche alcuni leucociti come i granulociti,  monociti e neutrofili ed elementi fissi o mobili del sistema reticolo-istiocitario localizzati nella milza,  nel midollo osseo, nel fegato,  nelle ghiandole surrenali e in altri organi.  Nella prima fase di questo processo biologico le particelle estranee penetrate nell’organismo vengono attratte dalla superficie cellulare dei fagociti presenti nella sede di penetrazione,  oppure sono giunti lì con la corrente sanguigna o ad altri movimenti di tipo del protoplasma.  La cellula che ingloba emette prolungamenti citoplasmatici che circondano la particella estranea  fino ad inglobarla.  La presenza di proteine e polisaccaridi sulla superficie delle cellule microbiche conferisce loro un’elevata resistenza al processo di fagocitario,  tale proprietà può essere ridotta o annullata dalla presenza nel sangue di speciali anticorpi.  Di solito i germi patogeni inglobati vengono rapidamente distrutti.  In alcuni casi però avvengono infezioni meningococciche,  streptococciche,  ecc.  i microrganismi possono restare vitali per lungo tempo o moltiplicarsi nei fagociti,  i quali diventano un pericoloso veicolo di diffusione intraorganica del processo infettivo.