22.11.2013

LE RISPOSTE AI LETTORI OTTANTOTTO

Author: admin-ele

22/11/2013

È vero che se pratichiamo il training autogeno non ci ammaleremo più?

Monica e Gianni

Sì, diventeremo delle pareti rocciose anzi più forti del granito; ovviamente sto scherzando.  Il T A non è una  panakeia di tutti i mali: se appreso come tecnica di rilassamento contribuisce però al raggiungimento di un buon equilibrio psicofisico.  Se utilizzato da un medico come terapia, permette di affrontare alcune malattie e anche alcune nevrosi. In ogni caso credo che sia uno dei mezzi più interessanti per trovare un buon ritmo e iniziare un dialogo con se stessi.

Elena  Lasagna

 22/11/2013

Ho sentito parlare di ” psicometria “, ma che cos’è esattamente?

Liliana e Federico

La psicometria,  secondo il termine coniato nel 1840 dallo studioso americano Buchanan, significa misura delle facoltà trascendenti dell’anima.  Si tratta di una facoltà Esp  grazie alla quale una persona concentrandosi su un oggetto rivive, attraverso sensazioni,  immagini o percezioni, avvenimenti legati ad esso.  La Psicometria può essere anche di ambiente,  cioè il passato può essere rivissuto entrando a contatto con un luogo dove si è svolto un episodio in genere drammatico. Quest’ultima potrebbe essere considerata una forma di chiaroveggenza.

Elena  Lasagna

25/11/2013

Che cos’è la Sofrologia esattamente?

Federica  Linda Alessandro e Riccardo

La Sofrologia  è il nome di un metodo creato alla fine degli anni cinquanta,  da un neuropsichiatra,  Il  Dottor  Alfonso  Caycedo.  Egli lo ideò dopo aver studiato a lungo l’ipnosi e le tecniche di rilassamento, come per esempio, il Trainig  Autogeno. I suoi interessi però non si erano limitati allo studio di scuole e metodologie occidentali : aveva trascorso alcuni anni anche in Estremo Oriente, dove aveva esperimentato lo Yoga e le forme  di rilassamento proposte dalle discipline orientali. Inoltre aveva studiato la medicina e le filosofie Indù e Zen. Sofrologia deriva dalla sintesi di termini greci sos, “armonioso”, phren, ” coscienza, spirito, ” e logos ” parola  studio  scienza “.  L’intento è perciò di definire una scienza che armonizzi il corpo e lo spirito.  Questo risultato consente una maggiore adattabilità a se stessi, agli altri e all’ambiente.  I principali obiettivi della Sofrologia sono: 1) valorizzazione della personalità, padronanza di sé, armonizzazione dei livelli di consapevolezza (corpo, mente, spirito) ; 2) preparazione agli sports; 3) prevenzione e cura delle malattie di origine psicosomatica.

Il metodo che la sofrologia usa per raggiungere i suoi obbiettivi è uno stato di veglia cosciente caratterizzato da ritmo cerebrale Alpha.  Questo stato raggiunto con  ” Therphos logos ” e con la visualizzazione, consente di ottenere uno stato di rilassamento psico-fisico, una condizione di calma, il contatto con la coscienza interiore.

Elena  Lasagna

26/11/2013

Le radici culturali classiche del dottor Alfonso Caycedo lo avranno portato ad osservare che nel dialogo di Càrmide,  Platone utilizzava il termine ” Sophrosiné ” per indicare un particolare stato psico-somatico prossimo all’ipnosi.  Questa particolare condizione era ottenuta, nell’ antica Grecia, attraverso il ” therphos  logos ” sia nel metodo sia negli effetti, caratterizzano il metodo ideato da Emile  Coué,  un farmacista vissuto in Francia alla fine dell’Ottocento.  Il dottor Alfonso C. aveva studiato anche con un allievo di Coué, presso la scuola di Nancy. In pratica Cayedo, nel creare la struttura metodologica della Sofrologia, era riuscito ad operare una sintesi di tuttte queste conoscenze.

Elena  Lasagna

27/11/2013

Per le persone dall’atteggiamento razionale tutto questo può apparire assurdo, ridicolo.  In realtà è solo un modo diverso di affrontare le cose, non migliore ma neanche peggiore degli altri. Anzi, c’è un tornaconto, ed è quello di non avere controindicazioni, di non intossicare ulteriormente l’organismo e di non dare assuefazione. Funziona perfettamente perché adopera meccanismi mentali che agiscono comunque a livello interiore: l’inconscio li dirige automaticamente sia per creare una disfunzione sia per guarirla; l’intervento consapevole permette di potenziare i processi di guarigione.  La cosa essenziale da considerare è che le medicine non fanno scomparire una malattia, si limitano ad eliminare i sintomi.  La guarigione nasce solo dal mettersi in moto di forze naturali, connaturate ad ogni individuo, predisposte a questo scopo.  Questi processi sono inconsci, non consapevoli,  ma possono essere aiutati con un lavoro mentale cosciente,  compiuto a livello immaginativo, il livello che utilizza il linguaggio della mente inconscia.

Per quelli invece che credono a questo studio, a questa filosofia di vita, l’idea che sia una parte di se stessi a creare le disfunzioni e le malattie può spaventare, può suscitare la sensazione di convivere con il mostro cattivo dentro di noi.  In realtà, conoscere l’esistenza di queste potenzialità psichiche fornisce l’opportunità di assumere la responsabilità e la gestione  della propria salute. Forse  il concetto di malattia, così com’è ancora diffuso,  deve essere riesaminato e rielaborato.  Malattia,  alterazione,  dolore  sofferenza, e qualsiasi altra paura sono quasi una sequenza associativa nel modo di pensare della maggior parte della gente,  una catena di concetti estremamente negativi.  Ma tutto dipende da come le cose vengono affrontate, dal concetto in cui sono considerate. La malattia deve essere considerata, invece un processo creativo, la manifestazione tangibile di un colloquio tra inconscio, un messaggio simbolico, quasi un grido d’aiuto, che dai livelli più profondi emerge fino alla superficie.

In Pratica qualsiasi disfunzione organica è un segnale che dovrebbe essere decodificato anziché combattuto con i medicinali.  Comprenderne il messaggio che porta con sé dall’inconscio farà scomparire automaticamente il sintomo, perché cade la motivazione della sua esistenza: cercare di comunicare qualche cosa ai piani di coscienza più esterni.  Comunque : non mi stancherò mai di ripeterlo:  per arrivare a questo bisognerà sempre rivolgersi a persone qualificate e di grande serietà!

29/11/2013

Perchè ogni malattia ha un decorso graduale, inizia con lievissime alterazioni spesso prive di sintomi evidenti, eppure già a tale stadio esiste il tentativo di comunicare.  Se la coscienza non ascolta,  il processo si fa un po’ più evidente, come se l’inconscio gridasse per farsi sentire.  I sintomi in genere sono tangibili, basterebbe solo un po’ di attenzione a se stessi,  un po’ di consapevolezza, per comprenderli.  Generalmente, invece, a questo punto l’intervento è costituito dall’assumere farmaci che disattivano i sintomi, come se tappassimo la bocca ai nostri piani psichici profondi.  I tentativi  dell’inconscio possono ancora farsi sentire spingendosi in un’altra direzione, creando un’altra manifestazione somatica, oppure continuare a rendere sempre più consistente il processo iniziale, contrastato da terapie farmacologiche e da energie psichiche.  Ma se le stesse energie fossero utilizzate sin dall’inizio a tentare di comprendere ciò che si muove interiormente,  la malattia non avrebbe evoluzione, anzi forse regredirebbe spontaneamente.

Questa disciplina, oltre a condividere questa visione delle cose,  fornisce gli strumenti necessari e utili per gestire anche la salute fisica.

02/12/2013

Nel sogno siamo trasportati in un altro livello di realtà? O è un mondo immaginario prodotto dalla fantasia, oppure una dimensione parallela con la quale veniamo a contatto non appena perdiamo il controllo razionale?

Giorgia e Gianluca

Gli antichi credevano che i sogni nascessero all’interno dell’uomo, quando riguardavano i suoi problemi fisici o psichici, i suoi istinti, i suoi desideri, mentre erano portati dagli Dei. La psicoanalisi ha ricondotto tutto alla psiche umana: il sogno diventa sempre interpretabile come ogni altro linguaggio, una volta si è appresa la chiave di decifrazione. Ma c’è un’altra possibilità, da non dimenticare, anche se la maggior parte dei sogni riguarda la nostra vita quotidiana, il nostro passato, ce ne sono altri che rappresentano vere e proprie escursioni dello spirito, all’interno dei quali alcuni individui sanno muoversi come altri fanno nel mondo della materia.  E per chi sa imparare a sognare il sogno può diventare uno dei  più importanti stati di coscienza, cioè uno strumento di conoscenza e comunicazione.  È infatti attraverso i sogni che i profeti ricevevano i messaggi da Dio e dagli Angeli ed è in sogno che le comunicazioni telepatiche o precognitive avvengono con più facilità.

Elena  Lasagna