25.01.2013

LA CURA DEI PIEDI TRE

Author: admin-ele

25/01/2013

CURIAMO  I  NOSTRI  PIEDI

I CALLI  IN  GENERALE

DEFINIZIONE : è costituito da un ispessimento circoscritto dello strato corneo e dell’epidermide,  con zaffi corneali che si approfondano nel derma. È causato in prevalenza da ripetute pressioni:  si  osserva infatti soprattutto nei punti compressi da calzature troppo strette, particolarmente nel V  dito del piede, sulla prominenza dei metatarsi,  delle falangi e sulla pianta del piede.  Il callo è sempre dolente spontaneamente e soprattutto nella stagione umida;  i tessuti cornei sono evidentemente igroscopici,  assorbono cioè l’umidità,  si rigonfiano provocando uno stato di tensione dolorosa spontanea e maggiormente col movimento del piede.

Al centro dello strato corneo ispessito si trova una formazione cornea conica a strati  ( occhio del callo ) che si approfonda nel derma e che indica il punto di maggior compressione. Persistendo insistentemente lo  sfregamento che l’ha provocato,  il callo si può dissecare dai tessuti sottostanti e trasformarsi in una rilevatezza bollosa contenente liquido sieroso citrino.  Può accadere, in queste condizioni,  che il callo per successive abrasioni o da calzature o per interventi inesperti dello stesso paziente,  si infetti ; in tal caso la raccolta sierosa si trasforma in raccolta purulenta- emorragica,  con possibile reazione infiammatoria dei tessuti circostanti ed arrossamenti superficiali a raggiera ( linfangite ) – ( infiammazione dei vasi linfatici ) .  Nei casi più gravi si può avere anche l’ingrossamento delle linfoghiandole  satelliti  ( adenite ) e reazioni febbrili.

CURA : quando si presentano calli normali o lievemente irritati, se ben asciutti e regolari con strato notevole di cornea, con paziente molto sensibile, è sufficiente la loro asportazione con arnesi adeguati, operando in strati sottili, fino ad arrivare alla zona vascolarizzata morbida, evitando di provocare sanguinamento. Con callo molto duro, è consigliabile prima di procedere, un bagno emolliente con acqua calda o un impacco con crema adeguata. Il callo allora potrà essere asportato con notevole facilità.

Nei casi infiammati con arrossamento circoscritto, prima di intervenire, è consigliabile prescrivere impacchi freddi o di alcool e riposo , e dopo qualche giorno intervenire come nella maniera precedente.  Nella fase di infiammazione diffusa estesamente ai tessuti circostanti, o di ascesso acuto, sarà opportuno indirizzare i pazienti dal medico per la cura del caso. Nel caso invece di raccolta sierosa, senza o con scarsa reazione  (fase cronica ), callo con sacca, dopo le opportune disinfezioni della parte e dei ferri, si punta il ferro a lancetta al margine del callo e si solleva il callo stesso, proseguendo nell’incisione circolare, fino ad asportarlo completamente.  Si scopre così la cavità, la si ripulisce con cura e si disinfetta mediante antisettici ( acqua borica , borossigeno, ecc. ), quindi, si applicano pomate antibiotiche poi, garze sterili o cerotti appositi, già preparati.

CALLO  IN  PARTICOLARE

Ci sono vari tipi di calli e se ne distinguono alcuni  caratteristici per la sede nella quale solitamente si riscontrano, altri per l’aspetto formale che hanno.  Per comodità di classifica li dividerò in tre categorie:

1     –    calli del dorso del piede

2     –   calli della punta del piede

3     –    calli interdigitali o marginali.

A )  Calli del dorso del piede. Si riscontrano in genere o sulle giunture falangee, particolarmente sulle dita a martello.  Si riscontrano su tutte le dita del piede escluso l’alluce.  Sono più frequenti  al V° dito, dove abbiamo una callosità semplice. Sulle altre tre dita seconda  terza  e quarta tale callosità può essere complicata dalla sottostante presenza di un rigonfiamento di consistenza dura –  elastica dovuta ad una borsite che ha l’aspetto di una ciste  ( capsula a contenuto liquido o semisolido ) a contenuto sieroso , o sieroso spugnoso.  Per questi casi è necessario l’asportazione chirurgica di un medico.

B )    Calli plantari :  a)   callo puntuale paraunguenale delle dita a martello

                                        b)    callo  dell’alluce

                                        c)     callo metatarsale

A )   È   fastidioso o dolorosissimo, ben circoscritto, del volume di un pisello, poco spesso, ma con occhio centrale quasi costante che si approfonda più o meno nel derma; si asporta facilmente.

B )    È   abbastanza comune in forma semplice. È del volume di una mandorla, ellisoidale,  di spessore vario, ben asportabile. Raramente presenta un punto centrale più chiaro dolorosissimo e facilmente sanguinante a causa di una papilla dermica ipertrofica riccamente vascolarizzata e con numerose terminazioni nervose.  Si consiglia nel trattamento di presentare la massima attenzione nell’asportare la callosità circostante trasparente,  rispettando la papilla centrale che,  altrimenti,  sanguinerebbe abbondantemente.

C )   Si presenta negli abbassamenti degli archi lungitudinari,  di volume e spessori  vari con le caratteristiche del callo semplice, talvolta confluenti in uno esteso a tutta la parte anteriore del piede.  In certi casi rari troviamo stratificate con le callosità,  piccole scagliette di sangue coagulato.  Questo fenomeno è causato dalla lacerazione dei vasi capillari durante la compressione e successiva aspirazione reattiva da parte della callosità non più compressa.  In questa sede possiamo anche riscontrare callosità con le caratteristiche del callo papillare descritto nei calli dell’alluce. Altra callosità metatarsale plantare è il cosiddetto callo sudoriparo.  È  un callo caratteristico che si nota in individui con eccessiva sudorazione.  La callosità si presenta macerata, molto spessa e spugnosa. L’asportazione totale eccessiva provoca per la prima giornata disagio e fitte dolorose.

CALLI INTERDIGITALI  E  MARGINALI

Fra questi, importante è il cosiddetto callo ad occhio di pernice. Tale denominazione esprime abbastanza chiaramente il suo aspetto. Compare tra i punti di contatto con le dita fra di loro,  della grandezza e forma di un coriandolo con punto centrale e contorno bianco  –  amianto macerato.  Una delle cause che lo provoca è la costante presenza del sudore.  Nel punto di contatto è bilaterale tanto che lo si potrebbe chiamare  ” callo gemellare ” delle dita.  È  molto doloroso spontaneamente in quanto il fittone centrale comprime in regioni molto sensibili e con scarso tessuto ammortizzante.  L’asportazione va fatta con estrema attenzione,  cautela  e sicurezza. Del callo marginale il più importante è quello del tallone.  Si manifesta in chi usa calzature aperte; si riscontra soprattutto nella donna.  Questa callosità si estende circolarmente su tutta l’estensione del tallone e può raggiungere anche lo spessore di un centimetro. Nei calli inveterati di questo tipo possono osservare frequenti fenditure verticali del corneo ormai arido, il cui fondo raggiunge il derma fino a sanguinare.

Va asportato completamente previo impacco emolliente ed applicazione di crema onde ammorbidire bene la callosità troppo secca. Fatto il lavoro si applicano sulle  ferite e lacerazioni sanguinanti pomate risolventi e antibiotiche tenute in sede da opportuni cerotti.  I calli marginali in altre sedi hanno scarsa importanza.  Fino ad ora ho parlato di callosità a sede costante,  in cui cioè il  movente principale è dovuto alle particolari conformazioni del piede. Ora dirò brevemente di quei calli a sede variabile nei quali il movente principale è una malformazione della calzatura ( in genere chiodi  e nodi sulle suole ) . Queste callosità sono piccole e profonde,  prive di alone superficiale.  Per la loro conformazione costante li chiameremo ” calli migliari ” . Essi se asportati sistematicamente con un ritmo preordinato,  consigliando ai pazienti di cambiare spesso calzature, possono essere eliminati completamente.

L’UNGHIA  INCARNITA

( O INCARNATA )

Si ha l’unghia incarnata quando approfondendosi  nel vallo del letto ungueale, che la delimita, l’unghia si comporta come un corpo estraneo,  causando una reazione irritativa-infiammatoria con successiva secrezione sieroso-purulenta del cercine carnoso. Nel fenomeno si possono distinguere cronologicamente quattro fasi:

1)   Dolore anche spontaneo, ma soprattutto alla pressione continuata;  in questa fase,  spesso, ad un attento esame si riesce ad evidenziare nel punto di maggior pressione una piccolissima callosità conica che si affonda nel vallo per uno o due millimetri.

2)    Iperemia:   la parte interessata diventa rossa, turgida e lucente.

3)    Ulcerazione : nella sede di contatto per la continua pressione si produce un’ulcera da decupito.

4)     Reazione fungoide : nella fase avanzata,  persistendo le cause, compaiono fungosità secernenti e ricoprenti anche buona parte dell’unghia macerata sottostante e vistosa deformazione del dito interessato.

Le cause favorenti l’unghia incarnata possono essere varie:

Congenito – ereditarie acquisite : malformazioni,  calzature strette, sudorazione eccessiva del piede.

Stati fisiologici 0 patologici particolari : gravidanza, malattie di cuore, o flebiti degli arti inferiori;  in esse il fatto è spiegabile dalla presenza di edemi  ( enorme aumento di liquidi nei tessuti )  che ingrossano anche il piede ; diabete ed altre forme distrofiche ( esiti di ferite  congelamento ).

Sede : la sede preferita dell’unghia incarnata,  nella stragrande maggioranza dei casi , è l’alluce.

 CURA

Il paziente che ricorre al podologo, ha bisogno di sollievo immediato,  quindi ogni tentativo di persuaderlo e fare manovre che non abbiano questo scopo è destinato all’insuccesso. Sarà opportuno quindi asportare,  servendosi del trapano con fresa piccola o di un trancetto ( più doloroso ) una fetta di unghia a circa un millimetro dal cercine. Nella prima fase  ricercare il piccolo callo nel vallo ed asportarlo a scagliette con una piccola sgorbia. Nella seconda, terza e quarta fase dopo l’asportazione dell’unghia,  sarà sufficiente medicare e fasciare.

In seguito si potrà tentare una profilassi, inserendo il cotone o garza sotto l’unghia in opportune sedute,  fino ad ottenere un ristabilimento regolare dell’unghia. Ottenuto questo consigliare il taglio dell’unghia a linea retta ( unghia quadra ) ; calzature comode di pelle morbida. Continua…