31.10.2018

LETTERA AD UN’AMICA

Author: Elena Lasagna

31/10/2018

 

Ti dedico i colori dell’estate che tu presto andrai a vedere.

 

 

 

È bello ed è raro farsi apprezzare dagli altri non solo per ciò che fai o ciò che dici,  ma sai trasmettere intelligenza e voglia di vivere attraverso il tuo self-control.   La tua attitudine mentale è molto brillante,  ti ha portato verso una carriera importante  e impegnativa. Però il tuo nervosismo controllato,  è la causa di turbe psicosomatiche in rapporto con la malnutrizione,  l’assimilazione e l’insonnia non sono certo sintomi e disturbi di trascuratezza.  Questi sono tratti frequenti di chi svolge questa professione alla perfezione come te.  Non è facile osservare in te una certa dose di indifferenza o di stanchezza,  ma questo gioco di destrezza,  a lungo andare potrebbe nuocere molto alla tua salute psicofisica.  Dovresti impartire certi incarichi ai tuoi collaboratori,  ovviamente di fiducia. Troppe esigenze caratteriali potrebbero sfociare in guai seri;  sai a cosa mi sto riferendo,  anche se la complessità della tua natura cerebrale è particolarmente atta  alla realizzazione di progetti a lunga durata.  La tua tensione nervosa così soffocata  può anche non indisporre chi ti sta vicino,  e  quell’energia così scaricata dentro può alterare non poco non solo l’equilibrio,  ma ti aprirà la strada che porta alla depressione.  Sono fattori che arrivati a quel livello si riscontrano in molti esseri umani.  Il consiglio che mi hai chiesto ieri sera è:  parlane col medico di fiducia o prenditi una bella vacanza dove piace a te,  magari dove adesso ci sta il sole dell’estate,  quello che ti hanno rubato quest’anno. CIAO!

A quando ritornerai dalle vacanze!

 

Elena Lasagna

 

08/11/2018

 

       LETTERA PER NADIA

 

 

 

 

VI  DEDICO QUESTI FIORI PERCHÉ LA VOSTRA VITA SIA COLORATA.

 

Io credo che la timidezza di mio figlio sia dovuta al fatto che il padre lo demoralizza sempre:  in ogni sua espressione di realizzazione.  L’aggressività che sempre gli mostra si concentra tanto su di lui che lo soggioga passivamente e spesso lo vedo piangere nella sua cameretta. Ho paura che da sola non riesca a dargli quella solidità di cui ha bisogno.  Ora ha anche molta difficoltà a relazionarsi con i suoi coetanei,  vorrebbe sempre restare da solo perché si sente abbattuto e nei loro confronti esprime un sentimento di inferorità.  Come devo comportarmi con mio figlio?  Grazie.

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Tuo marito sta ignorando la sensibilità e l’intelligenza di vostro figlio;  se va avanti così lo metterà sulla carreggiata della depressione,  questo glielo devi dire. Non può scaricare le sue tensioni nevrotiche sul bambino.  Il minore ha un bisogno impellente di essere amato e stimato dal padre, dai suoi genitori,  di essere apprezzato per ciò che fa,  per il suo carattere,  per il suo aspetto e per tutto ciò che lo riguarda.  Il padre non gli deve dimostrare sempre la sua contraddizione,  che lo porta al nervosismo,  così gli abbassa la sua autostima,  sai quanto è importante a quell’età?  Io credo che a lungo andare detesterà suo padre.  Tuo figlio necessita di un dialogo più aperto,  ha bisogno di approvazione per ciò che fa,  o perderà ogni interesse,  un giorno non riuscirà a staccarsi dai sogni  e non perverrà che con difficoltà anche nelle cose basali della vita di tutti i giorni e alla sicurezza materiale.  Volete crescere un figlio che risenta della mancanza di una solida base?

 

Elena  Lasagna