Archive for the 'VARIE E RISPOSTE AI LETTORI' Category

04.10.2023

DIALOGANDO CON VOI

Author: Elena Lasagna

04/10/2023

 

 

 

Marco di Patty   Secondo te si può leggere completamente il pensiero altrui? Sono molte le persone che riescono a leggere il pensiero?  Grazie.

 

 

Elena  Io credo nell’intelligenza umana nel comprendere gli altri,  quello di leggere il pensiero lo lasciamo a chi è più in alto di noi e cioè al nostro creatore.

 

 

Marco   Eppure ho visto persone  coprirsi gli occhi quando passava qualcuno che diceva di leggere il pensiero,  come mai succede questo?

 

 

Elena  Secondo  me chi si copre gli occhi dinnanzi a qualcun altro ha paura di se stesso oppure ha qualcosa di molto grave da nascondere.

 

 

06/10/2023

 

Marco di Patty   Qualè secondo te il dolore più grande per un individuo che  deve sopportare sulla terra?  Grazie!

 

 

Elena  Io credo che sia la perdita di un figlio,  e per chi vuole davvero bene ai genitori,  ai nonni e a tutti gli altri componenti della famiglia,  agli amici cari sia la stessa cosa;  ma si prova dolore anche per le persone che ci vogliono bene e che non hanno il nostro DNA perché per me sono come quelli di famiglia.

 

 

Marco  E se un figlio ha sempre trattato male i genitori?

 

 

Elena  Io credo che per la morte di un figlio si provi sempre grande dolore,  poi ci si aggiunge anche il rimorso di non essere stati capaci di educarlo come si deve;  i genitori veri se ne fanno sempre una colpa.  Si prova lo stesso dolore anche se qualcuno della nostra famiglia ci ha trattato con crudeltà,  in più rimane anche la rabbia di non essere stati capaci di capirli e  perdonarli e non di metterci sullo stesso livello magari litigando.

 

 

Marco  Hai ottenuto il permesso di fare le prose e pubblicarle qui sul tuo sito?  Se non le pubblichiamo c’è poca soddisfazione non trovi?

 

Elena  Se ci piace fare le prose,  non m’interessa più di tanto che vengano pubblicate o no;  l’mportante è saperle fare e farle come ci vengono ispirate dalle poesie.  E poi per pubblicarle io non devo proprio chiedere il permesso a nessuno; non cedo ai ricatti!

 

 

Marco  Allora quand’è che s’incomincia?

 

 

Elena  Incominceremo presto.

 

07/10/2023

 

Elena  Allora,  siccome hai detto che alle medie inferiori non hai fatto Pascoli,  continuiamo con lui e ti presento la prosa della poesia ” Novembre” adatta a grandi e a piccini;  la poesia la potrai chiedere al professore.

 

Siamo già nel mese di novembre ma il clima così mite è così innaturale che nella sua mente gli ricorda la primavera;  il cielo terso,  il sole caldo,  sente i profumi degli alberi in fiore.  Ma ad un tratto ritorna in sé e vede gli alberi secchi,  il terreno grigio,  colore della terra perché è ormai arata caratteristica della stagione invernale.  E poi il ricordo triste delle persone amate morte,  i patimenti, non ci può consentire di essere felici,   l’affetto delle persone più care può almeno dare quella serenità che si esterna con un sorriso velato di tristezza,  per l’amarezza che ci hanno lasciato;   il mormorio delle foglie secche che si trascinano con il vento anche questo dà una sensazione di morte è perché in realtà è ” l’estate fredda dei morti.”  E. L.

 

 

Marco  Anche se parla di novembre che è il mese dei morti,  la ritengo una bella poesia, e la prosa è stupenda,  azzeccata!

 

 

10/10/2023

 

Marco  di Patty  Ho trovato un’altra poesia di Salvatore Quasimodo “Alle fronde dei salici” ,  ti va?  Grazie!

 

 

Elena  Certo,  è una poesia triste perché gli viene ispirata al poeta proprio alla fine della guerra dal 1943 al 1945,  che significò anche l’occupazione tedesca e la guerra civile. In questa brevissima lirica ma intensa in cui è definita la sua condizione durante la bufera Bellica:  l’impossibilità del canto e l’immensa pietà per la sofferenza altrui,  la sua è sempre una voce di pietà,  ma si può avvertire il rimprovero e la condanna della violenza,  da qualunque parte essa provenga.  Però “Alle fronde dei salici” prende anche l’ispirazione di alcuni versetti della Bibbia,   in cui si parla della schiavitù del popolo sotto il dominio straniero; anche allora i poeti che erano soliti accompagnarsi col suono della cetra, avevano appeso i loro strumenti alle fronde dei salici,  perché  non trovavano più le parole per rendere l’intensità della sofferenza e del dolore.  Anche Giuseppe Verdi nel Nabucco nell’Ottocento riprese la stessa immagine, in cui si parla ancora del popolo ebraico,  ma si allude ad una situazione più vicina nel tempo:  all’Italia sotto la dominazione austriaca.  Nel famoso coro dice infatti: ” Arpa d’or dei fatidici vati/ perché muta dal salice prendi?”  E Quasimodo risponde chiarendo le ragioni di questo silenzio ma la risposta è sempre quella.

 

Marco   È triste sì,  ma intensa,   in poche parole avvolge tanto,  dall’ Ottocento ai giorni nostri,  perché anche adesso non siamo privi di guerre;  forse c’è meno sensibilità verso chi soffre,  ma ci sono tante guerre differenti:  da quella mondiale a quella delle singole famiglie.

 

 

11/10/2023

 

Marco di Patty   Io e la mia ragazza la pensiamo esattamente come voi,  e come gli altri nostri amici che abbiamo in comune;  io mi chiedo spesso perché siamo così pochi a sostenere il rispetto per l’ambiente?  Non voglio dire quello che ho visto per non peggiorare la situazione;  per molti sembra che noi non abbiamo altro a cui pensare,  parlane altrimenti non abbiamo pace.

 

 

Elena  Devo dire che voi due siete giovani e belli di aspetto,  ma la vostra mente è molto più in là di qualcuno che magari ha frequentato anche tante scuole e ancora non si sa comportare:  voi siete intelligenti e saggi che  vedono da lontano.  Anche per me l’ambiente dovrebbe essere come la nostra casa in cui viviamo,  ma purtroppo molti non la pensano così.  Molti butterebbero tutto per la strada,  senza curarsi del danno che con il tempo maturerebbe in disastro ecologico. Per non pensare poi che il disordine e la sporcizia portano solo grande povertà interiore per tutti.  Tre giorni fa abbiamo trovato immondizie nel corridoio della nostra entrata,  prima del cancelletto,  non capisco questa cosa perché a trenta metri da noi ci sono i cassoni di tutti i rifiuti,   è stato come un dispetto perché sanno che all’ambiente ci teniamo molto,  si sentono come dei vincenti,  la loro mente arriva solo lì.  Io non saprei definire queste persone:  poco tempo fa,  eravamo alla fine di agosto stavo tornando a casa ed ho visto una signora che faceva fare i bisogni pesanti al cane vicino all’entrata di una casa,  la cosa non riguardava me personalmente ma le ho mandato uno sguardo di disapprovazione,  lei non ha fatto una piega. Bisogna cercare di non fare pesare troppo la cosa a questi individui perché altrimenti sarebbe peggio.  Quanto vorrei che ci fossero leggi più attente e severe alla pulizia dell’ambiente.  Se a voi piace vivere nell’immondizia,  fatelo pure ma non fatelo subire agli altri.

 

 

Marco  E la stessa cosa vale per i giardinetti pubblici,  lì ci vanno gli anziani d’estate a sedersi , a chiacchierare,  ma in certi posti dicono che non sanno dove mettere i piedi perché tornano sempre con le scarpe sporche e puzzolenti di escrementi di cani e gatti.  Va bene amare gli animali,  ma ci sono anche le persone!

 

 

Elena  Questo succede anche per le strade:  sei vicino ad un supermercato,  o alla tua banca e se non si presta attenzione a dove si mettono i piedi si rischia di portare dentro tutto il fetore attaccato alle scarpe…..

 

 

12/10/2023

 

 

Marco di Patty  Oggi cambiamo argomento,  non parliamo di poesie né di prose ma parliamo di capitali,  sai cosa mi dice la gente che ci conosce?  :”  Con tutto il capitale che ti ha lasciato tuo nonno che cosa stai lì a studiare per arrivare dove? Se fossi in te incomincerei a vendere un po’ alla volta,  così ti alleggerisci delle tasse, e fai una vita da signore.”  Ma secondo te se mio nonno solo avesse sospettato che mi sarei mangiato tutto così le cose che ha accumulato lui,  mi avrebbe lasciato questa eredità? Non credo proprio!  E poi io ho promesso che avrei tenuto a bada tutto e non avrei lasciato andare in malora niente,  né venduto niente;  sono come lui e nessuno mi farà cambiare idea,  neanche una moglie!

 

 

Elena  Io ho sempre saputo che sei un bravo ragazzo,  di quelli veri,   speriamo che ne nascano ancora di persone come te.  Non dare retta mai a nessuno,  perché senz’altro se ti lasci influenzare a vendere,  c’è già qualcuno dietro le quinte che non aspetta altro che speculare sulla tua buona fede!  Come dice tua madre, prima devi farti una tua vita e una carriera,  fare come se questi beni non esistessero,  poi quando avrai acquisito la giusta maturità e l’esperienza saprai tu cosa ne dovrai fare.  Ciao!  Al prossimo articolo!

 

Marco  Grazie!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

28.08.2023

DIAOGANDO CON VOI

Author: Elena Lasagna

28/08/2023

 

 

Marco di Patty   Mi dispiace per mia madre,  ha ricevuto delle offese gratuite senza motivo,  solo perché la sua amica si è presa troppa confidenza;  mia madre l’ha sempre trattata come una sorella e lei è solo una maleducata.  Le ha detto che non è furba e nemmeno sveglia,  solo perché hanno preferito mia madre a lei.

 

 

Elena  Sì,  questo lo sapevo,  ma non credevo che Patty dovesse subirne così le conseguenze.  Ti fa piacere sapere la verità su questa frase mal fatta?  Essere svegli e furbi non significa essere intelligenti! Questo è un dato di fatto.   Se l’intelligente fosse stata la sua amica,  avrebbero assunto lei non credi?

 

 

Marco  Anche perché chi crede di essere furbo di solito non lo è affatto  si scopre sempre la verità.

 

07/09/2023

 

Marco e Patty  Grazie per la serata di ieri sera,  siamo stati bene!  Sai che le persone che ti conoscono sono solidali con te?  Uno mi ha detto:  ” Se avessi tra le mani quel delinquente lo strangolerei,  insieme a quelli che lo proteggono! “

 

 

Elena  Sai che amo la gente,  ad eccezione però dei bugiardi,  dei ladri e dei maleducati!  Insomma per farla breve ad eccezione dei delinquenti!  Però, ci sono delle persone malate,  psicopatiche che devono essere curati;  anche se sono consapevoli di ciò che fanno,  non hanno il senso dell’obbiettività,  per loro è lecito tutto quindi se non si curano o se non vengono indotti dalle autorità a curarsi,  non la smetteranno mai di mettere in mostra atti osceni con il nome degli altri allo scopo di nuocere!

 

 

17/09/2023

 

Marco Di Patty  Riesci a perdonare sempre,  sto parlando delle persone a cui hai voluto bene?

 

 

Elena  No,  non sempre,  in queste cose ho un motto che rivela: ”  Posso perdonare gli errori ma non riesco a perdonare la menzogna su menzogna,  premeditata e raccontata nel modo più subdolo “.

 

22/09/2023

 

 

Federica  Ho una notizia che ti farà felice:  ”  Aspetto una bambina”,  dimmi se sei contenta? Poi ne parleremo in privato.

 

 

Elena   Questa sì che è una notizia sana!  Non sono contenta ma sono feliceeeeeeeeeee!  Abbi cura di te.  A presto!

 

22/09/2023

 

 

Marco di Patty  Sarà vero che ricordando la storia e la letteratura,  i filosofi e i poeti con le loro opere noi stiamo “mitizzando”  Il mio prof. dice che non è vero,  e dice che certe persone vogliono dettar legge e non sanno nemmeno il significato vero di “mitizzare”.

 

 

Elena   Io credo che il tuo prof.  di storia e italiano abbia ragione in quanto noi stavamo solo ricordando anche alcuni dei poeti esistiti ma poco conosciuti non per questo meno bravi; per ciò che riguarda la storia antica e moderna tutti hanno il diritto di non dimenticare certi eventi passati,  di dialogare su certi argomenti che hanno determinato la vita dei nostri antenati e anche la nostra.  Anzi magari fossero di più i ragazzi interessati come te! La vita non è fatta solo di banalità e leggerezza!

 

 

26/09/2023

 

 

Marco di Patty   La passiflora  e il suo frutto sono i miei preferiti,  ma vorrei saperne di più,  riguardo alla sua forma e alla sua fioritura;  perché si chiama anche “frutto della passione?”

 

 

Elena  La passiflora,  o fiore della passione è così chiamato perché nella corolla porta gli emblemi del supplizio di Gesù:  la corona di spine,  i chiodi e il martello. Essa infatti fiorì proprio il giorno in cui il Redentore fu crocifisso sul Calvario.

 

La leggenda narra che era un mattino mite,  il vento non più freddo aveva pulito il cielo dalle nuvole e nell’aria si sentiva il profumo leggero di fiori di mirto,  infatti era aprile e incominciava la stagione bella,  anche i bambini la sentivano e giocavano gioiosi  sotto i raggi un po’ deboli del sole. Insieme agli uccellini, anche le piante si parlavano e il loro fruscio causato dal vento sapevano parlare come gli uomini veri. Quando tutto sembrava gaio,  ecco che il vento portò alle piccole creature della terra un “mormorio”,  che a tratti si alzava e a tratti affiochiva,  si dice fosse la voce della turba che accompagnava Gesù al Calvario;  che cos’è?  Sussurravano le piante tra di loro. ” È la confusione degli uomini che si ammazzano rispose il biancospino.” Poi si vide una nuvola di polvere con dei soldati intorno,  nel mezzo un uomo che si trascinava a stento sotto una  croce.  Il cuore della terra batteva forte,  la folla urlava e diceva :  ”  Gesù deve essere crocifisso!”  Una donna che il tempo non aveva ancora sfiorito, piangeva per Lui,  era la madre.  La guardie armate ridevano al suo dolore, le piante ebbero pietà dell’uomo e si piegarono sullo stelo fragile,  così come fanno quando la tempesta si abbatte sulla terra.  Ora Gesù era lì che ansimava per la fatica e il peso dei peccatori;  la piantina che non aveva un nome e che non era mai fiorita,  sentì un piccolo tremito passare sulle foglie tenere.  Vorrei quasi piangere sospirò come fanno gli umani quando sono pieni di dolore.  Gesù pose il suo sguardo dolce e triste sulla piantina e le disse : ” perché mi guardi cosi?  Hai pietà di me?  E la piantina rispose: ” sì disse tanta!  E Gesù le passò molto da vicino e lasciò cadere una lacrima mista di sangue su di lei,  poi un brivido lieve e nacque un fiore:  la passiflora.  Poi la piantina gridò:  ”  Il figlio di Dio e lo ripeté due volte mentre le altre piante ancora deboli sugli steli freschi di stagione s’invigorirono quasi per magia,  e gli altri fiori dissero alla passiflora: ” che fiore strano è il tuo!” Ma si tratta di una corona,  un martello e dei chiodi e le dissero in coro: ” Beata te che possiedi una lacrima di Dio!  E la passiflora o fiore della passione non rispose.  La sua piccola vita tremava come fa un germoglio, quando il vento di scirocco passa insensibile ai suoi lamenti.  Questa è la leggenda della passiflora;  molti credono e molti no,  ognuno è libero di usare la propria mente e di meditare su ogni cosa a seconda della sua cultura e ispirazione. Ma è anche vero che non tutte le cose che non si vedono non esistano o non siano mai esistite!   Ciao Marco spero che la leggenda ti sia piaciuta!

 

 

28/09/23

 

 

Marco di Patty   A volte tra me e me ripeto questa frase: “chissà se ci sono davvero persone che portano male,  ossia una sfortuna infinita come crede certa gente?” So che tu non hai mai creduto a queste cose,  lo credi tuttora?”

 

 

Elena    Hai ragione,  io non ho mai creduto a queste cose,  posso capire la superstizione ma non capisco la cattiveria gratuita.  Vorrei farti un esempio di una famiglia dove la madre della sposa è molto ma molto cattiva,  forse sarà anche dovuto alla sua ignoranza,  poi so che ci sono persone ignoranti e buone,  allora mi  ricredo e penso solo che si tratti di cattiveria,  invidia, gelosia che tutto questo sfocia nella mediocrità.  Questa signora teneva lontani i parenti del genero perché era ed è ancora oggi gelosa della famiglia di lui,  ha inventato mille cose proprio per tenerli lontani tutti,  pensa un po’:  quando la consuocera faceva un regalo ai nipoti la cattivona diceva che dovevano liberarsene e che avrebbe portato  male tenere i loro regali;  e pensare che per fare i regali ai nipoti si toglievano il pane di bocca;  si fa per dire…  questo, per dimostrare l’affetto che provavano per i loro nipoti.  Ebbene,  si è poi scoperto che la cattivona era gelosa,  invidiosa di chi si avvicinava ai suoi nipoti ( figli della figlia) specialmente dei parenti del genero che ancora oggi si ostina a tenere lontani.  Questi sotterfugi dati dalla sua crudeltà non le portarono bene,  ma si ammalò ed è più di 10 anni che giace tra il letto e la sedia;  eppure la sua cattiveria e ottusità colpiscono ancora.  Marco,  non credere mai che ci siano persone in grado di portare male nelle case,  ma sono proprio quelle che lo dicono le peggiori intriganti e maligne.  Se ognuno di noi si guardasse dentro,  certe crudeltà non esisterebbero davvero.

Marco   Però anche quel genero lì a non capire o a non voler vedere certe cose,  o è cattivo come loro oppure è un grande “tonto! Nessuno dovrebbe permettersi di tenere lontano qualcuno dalle persone che gli vogliono bene e dalle sue radici!

 

Elena  Marco  sei così giovane e già così saggio e giusto!  Speriamo che tu sia un modello da seguire per gli altri tuoi coetanei che non sono come te!

 

 

03/10/2023

 

 

Marco di Patty   Ho letto I poteri dell’anima due”  che mi hai dato e ti devo dire che sono rimasto colpito:  è bellissimo!  Non distribuirlo,  perché poi farà la fine del primo,  anch’esso molto bello,  è stato un peccato che tu sia capitata in mani e cervelli come quelli,  altrimenti avrebbe galoppato!  Le mafie sono così:  vogliono impossessarsi delle cose degli altri!

 

 

Elena   Grazie!  Me lo hanno detto in molti.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

01.07.2023

DIALOGANDO CON VOI

Author: Elena Lasagna

01/07/2023

 

 

 

 

Marco di Patty   Ho letto le tue poesie sono bellissime!

 

 

Elena  Grazie!  Ne ho ancora molte di inedite.

 

 

Marco   Immergersi nella poesia ti fa dimenticare  quanto una parte di mondo sia meschino e crudele,  ma soprattutto falso.  Gente che per una manciata di soldi sarebbe disposta ad ammazzare i suoi genitori e fratelli e poi dicono che non è vero,  quella è la vera malattia mentale.  Ingrati!

 

 

Elena  Sì,  ma se si conoscono queste persone quando parlano bisogna registrare,  e se ti trattano male si denunciano anche se sono i familiari.  Si può voler bene molto ma quando ci sono violenze e prepotenze,  alla larga e ci si rispetta andando dall’avvocato con le prove. Non si può insultare perché si appartiene a religioni diverse,  o per  una questione di denaro;  c’è chi pretende senza mai fare niente,  e poi parlano bene e razzolano male sono degli schifosi mentitori.    I miei nonni dicevano sempre:  Chi è bugiardo è ladro!  La persona più brutta è quella che mette odio nelle famiglie,  e poi mente spudoratamente dicendo che non è vero.  Anzi,  capisci che sono colpevoli perché ti aggrediscono subito senza motivo o perché  dici la verità.

 

 

Marco di Patty  Comunque per me questi delinquenti mentitori     potrebbero  anche crepare subito.

 

Elena  E io aggiungo:  anche chi separa i fratelli con delle menzogne per farsi migliori agli occhi di tutti.  Ma chi è quella persona che riesce a dare in pasto ai cani un suo familiare?  Inventandosi di ogni… una persona che non ha l’anima,  malata di mente,   oppure è una vita che non vive come vorrebbe.

 

Marco  Io non ho mai visto una donna lavorare così tanto come fai tu.

Elena  Io mi sono sempre guadagnata tutto,  non mi sono mai fatta mantenere nemmeno dai miei genitori;  anzi ho incominciato presto a lavorare per tutta la famiglia e non me ne vergogno!  Ho trovato anche il tempo per studiare e scrivere,  lo sto facendo ancora,   per questo ringrazio i miei amici veri,  non i miei parenti! Chi mi dà forza?  La mia coscienza,  i miei genitori con i miei nonni e i miei suoceri che hanno sempre apprezzato tutto quello ciò facevo;   non li potrò mai dimenticare!  Voi tutti e tutte le persone che mi vogliono bene,   mio marito che non finirò mai di ringraziare per aver saputo voler bene anche ai miei genitori;  ancora oggi li va a trovare al cimitero portando sulla loro tomba i fiori del nostro giardino.  Un uomo tutto d’un pezzo di grande carattere e onestà,  difficile da copiare.

 

Marco  C’è gente che non ti merita!  Io e mia madre siamo orgogliosi di essere tuoi amici anzi vostri amici.

 

Elena  Anche noi credetemi!

 

 

Marco  Si può dire a una sorella che è malata di mente perché crede in Dio?

 

Elena  Uno sano e intelligente non lo farebbe mai!  Ma direbbe ” vivi e lascia vivere! “

 

Marco    Ci sono molti Caino in giro!  Comunque domani riprenderemo dalle poesie e medicina.  Grazie di tutto!

 

 

02/07/2023

 

 

 

 

Elena  Questi sono altri miei libri pubblicati,  uno lo conosci è ” I poteri dell’anima” n° 1,  il numero due non l’ho voluto distribuire quindi è come se fosse inedito;  Linda e Robert dicono che è stupendo; gli altri li hanno pubblicati per me sempre Linda e Robert,   sono testi illustrati con le mie ricette:  sono più di 5.000,  tutte mie ricette cucinate da me,  in casa mia,  anche le fotografie sono state scattate da me.

 

 

03/07/2023

 

Marco di Patty   Io credo che le persone ingrate abbiano un’intelligenza inferiore agli animali,  tu cosa ne pensi?

 

 

Elena  Certamente,  se un essere umano è così gli animali sono mille volte migliori,  loro hanno un’intelligenza differente,  non hanno la parola,  ecc.  quindi se sbagliano bisogna addestrarli,   educarli,  ma una persona adulta se si macchia di ingratitudine non si può dire che sia come un animale,  ma migliaia di volte inferiore.  L’ANIMALE TI POTREBBE AGGREDIRE SE GLI FAI DEL MALE,  MA UN ESSERE UMANO MARCIO DENTRO TI AGGREDISCE ANCHE SE GLI HAI FATTO DEL BENE E PER INGRATITUDINE NEGA TUTTA LA VIOLENZA CHE HA USATO NEI TUOI CONFRONTI.  MI FANNO TANTA PENA!

 

 

04/07/2023

 

 

Marco di Patty   Il saggio di medicina che mi hai mandato è a dir poco grande!  Mi piace anche la prosa dell’ultima poesia che ti avevo chiesto. Il mio prof.  ci ha preso gusto anche lui,  dice che con la poesia e la prosa si sente come se aprisse l’anima al mondo.

 

 

Elena  Infatti è così,  tuffandosi nella letteratura è un toccasana non solo per la mente ma anche per il cuore.  Preparami pure altre poesie per le prose,  che mi divertono,  poi te le manderò.  Ho bisogno di staccarmi dal Web per qualche giorno;  devo riordinare e portare a termine cose importanti.  Nel frattempo i miei lettori possono sfogliare tutto l’archivio e vedere cose nuove che non hanno ancora visto né letto.  A presto.

 

05/07/2023

 

 

 Dott.  Robert e Linda   Che rapporto hai con i tuoi fratelli?

 

 

Elena  Nei loro confronti ho sempre avuto un rapporto leale,  anche se abbiamo idee divergenti io le ho sempre rispettate.  Posso dire questo:  a loro non farei mai del male,  ma nemmeno loro a me.

 

 

12/07/2023

 

 

Marco di Patty  Riesci a dire bugie?  Non ci credo neanche se me lo dicessi giurando.

 

 

Elena  Non le dico perché ho rispetto di me stessa,  non riesco a tradirmi;  credo che mi sentirei un cencio sporco.  Quando qualcuno rinnega ciò che mi ha detto a distanza di qualche anno e non ha perso la memoria,  io provo un senso di pietà e quella persona o quelle persone si annientano da soli.  Una persona se è intelligente dovrebbe affrontare sempre ciò che ha fatto o detto,  per la sua dignità,  per la sua forza;  come fa a mentire a se stesso-a sapendo che gli altri sanno che loro stanno mentendo,  non riesco a capire.  Comunque io credo ancora nelle persone di valore che sono quelle come mio padre,  i miei genitori e i miei nonni,   per fortuna ne conosco ancora molti così,  e vedi la differenza.  In giro ci sono anche persone che cercano di fregarti,  di dirti una cosa per un’altra,  e con questa gente i due occhi aperti non sono mai abbastanza,    ma non si vergognano a mentire sempre come se il resto del mondo per loro non esistesse?

 

12/07/2023

 

 

Marco di Patty     Sai che ho riconosciuto un’altra delle tue ricette nel libro di cucina che ha acquistato la madre della mia ragazza?

 

 

Elena   Ma guarda lascia che faccia,  quella lì pensa di essere infallibile e di essere l’unica che sa cucinare,  ma una che sa cucinare davvero non va a copiare le ricette di altre persone;  io non guardo mai un programma di cucina per paura che la mia mente si  lasci influenzare;  quello che faccio voglio che esca dalla mia mente e dalla mia creatività,  altrimenti non ci proverei soddisfazione.  In quanto alle ricette tradizionali che ho imparato molto tempo fa da mia nonna,  le faccio a modo mio,  non guardo le ricette di altri.  Ho insegnato a Federica a fare il lievito madre,  ora lo cura e funziona davvero senza tanto disperarsi.  Non è poi così difficile,  un po’ di pazienza all’inizio e poi basta seguirlo e alimentarlo ogni giorno.

 

 

Marco   Le prose che mi hai mandato sono favolose,  perché non le riscrivi qui sul tuo blog?

 

 

Elena  Sto aspettando una risposta su cose importanti,  riguarda ciò di cui ti ho parlato il giorno stesso che mi sono presa un po’ di tempo per seguire certe cose.  Se sarà possibile qui le metteremo dopo.

 

14/07/2023

 

 

Marco  anche la mia ragazza legge tutte le tue prose,  le piacciono molto,  e come il mio prof.  le è rimasta impressa quella della poesia di E.  Montale  ” La casa dei doganieri”.

 

Elena  Grazie!

 

 

15/07/2023

 

 

Marco di Patty   Mia madre mi diceva spesso di stare attento quando andavo in internet,  in realtà  abbiamo scoperto che i veri criminali sono quelli che abitano a pochi km da casa nostra.

 

 

Elena  Qui da noi si dice ” Tutto il mondo è paese! “

 

 

19/07/2023

 

 

Linda  e dott. Robert   Una madre che tiene lontano i figli e il marito dalla famiglia di lui che sono persone per bene,  questa donna non usa il cervello,  toglie ai suoi figli dei valori inestimabili,  e li rovina facendoli attaccare al denaro e non ai sentimenti,  così importanti per la nostra vita.  E lo stesso vale per  quella persona che mette odio tra  fratelli; vi dovete far curare perché non solo siete malate ma siete da galera.

 

 

Marco e Patty  Noi sappiamo qual è il il tuo Q.I.  perché non lo rendi pubblico?  È una cosa che ti fa onore.

 

 

Elena  No,  no,  lasciamo stare per carità!   Mando un grazie a Linda e a Robert,  anzi non finirò mai di ringraziarli,  ma questa cosa la teniamo ben custodita dentro la nostra cerchia di amicizie che non sono invidiose ma ben felici di far parte della nostra famiglia.  Ti è piaciuta la prosa della poesia di Antonio Bertolucci “Al fratello? “

 

 

Marco  Bellissima! Tocca l’anima.

 

21/07/2023

 

 

 Marco di Patty   Speriamo di poter continuare anche con gli argomenti di medicina, le ricette e tutti gli altri articoli,  a me fanno molto comodo;  sai che sono sincero.

 

 

Elena  Certo!   Si ma dobbiamo creare qualcosa di più  potente per fermare quelli che usano l’account,  degli altri,  gli articoli  e le fotografie,  che poi vanno ridotti in frasi sconce su siti per adulti senza il nostro consenso,   altrimenti non mi va più di continuare.  L’amministratore ci sta lavorando.   Gli hacker  e gli haters sono senza scrupoli e riescono ad entrare in molti siti;  ma ci sono anche chi li sa fermare e punire.

 

05.05.2023

FESTA DELLA MAMMA

Author: Elena Lasagna

MAGGIO 2023

 

 

AUGURI!

 

A MAMMA E NONNA CON TUTTO

L’AMORE DI QUESTO MONDO.

 

A TUTTE LE MAMME CHE VIVONO IN

UN’ALTRA DIMENSIONE  AUGURI!

 

 

 

 

 

 

04/05/2023

 

 

 

Marco di  Patty  Nel testo ho un tracciato di una malattia che però non c’è scritto nulla di cosa si tratta o come si cura:  è l’Oligofrenia  Fenilpiruvica.  Grazie.

 

 

 Elena    Questa è una malattia che saprebbero  spiegarti meglio  Robert e Linda,  ma ti dico quello che so,  che poi l’ho imparato da loro. Si tratta di una malattia metabolica ereditaria,  caratterizzata da deficienza mentale,  con tremori,  accentuazione dei riflessi,  pigmentazione bruna della cute,  con ritardo dello sviluppo somatico.  La sua origine viene da un  difetto del sistema enzimatico epatico deputato alla trasformazione ossidativa  della fenilalanina in tiroxina.   Quindi forti quantità di  fenilalanina non metabolizzata e di alcuni suoi derivati si accumulano nei tessuti,  che poi raggiungono elevate concentrazioni nel sangue,  nelle urine e nel liquido cefalorachidiano.  In particolare l’accumulo di queste sostanze nel cervello provoca atrofia e alterazioni tossiche e degenerative di alcune strutture del sistema nervoso centrale.  Il trattamento di questa malattia richiede un rigoroso controllo della quantità di fenilalanina assunta con gli alimenti perché un difetto di questa sostanza aggrava infatti la  sintomatologia,  mentre l’assunzione di quantità molto piccole può compromettere ulteriormente l’accrescimento corporeo,  perché questa sostanza  è indispensabile per la sintesi proteica.

A proposito,  la fenilalanina è un amminoacido contenuto nella maggior parte delle proteine animali e vegetali;  è essenziale ma in eccesso si accumula nei tessuti,  nel sangue e nel cervello…

 

 

10/05/2023

 

 

 Marco di Patty   Qual è la differenza tra streptococco e stafilococco?   Grazie!

 

 

Elena   Sono entrambi genere di batteri che appartengono a famiglie diverse.  Lo streptococco appartiene alla famiglia Lattobacillacee,  caratterizzato da elementi gram-positivi, sferici ed ovoidali, disposti in coppia  spesso a catenelle,  sono immobili tranne alcune ceppi del gruppo Enterococcus.  Gli streptococchi sono largamentre diffusi in natura,  in tutti i materiali organici che contengono zuccheri in alta concentrazione.  Si repertano nel cavo orale e nell’intestino dell’ essere umano,  nei prodotti fermentati,  nei latticini,  nella frutta fermentata.  Alcune specie di streptococco sono responsabili di infezioni cutanee, come piaghe,  follicoliti,  o di infezioni delle mucose,  come angine,  sinusiti,  otiti, e ancora come reumatismi articolari, scarlattina ecc.

 

 

Lo  stafilococco appartiene alla famiglia Micrococcacee comprendente elementi sferici,  gram-positivi,  immobili,  a volte disposti singolarmente,  ma più spesso raccolti tipicamente in grappoli caratterizzati dalla proprietà di produrre pigmenti gialli o arancio,  specialmente in terreni contenenti  elevate concentrazioni di cloruro di sodio.  Gli stafilococchi sono diffusi nell’acqua,  nell’aria,  nella terra, sulla cute e sulle membrane mucose,  nasali ecc.  Le specie parassita dell’umano è uno stafilocco patogeno agente eziologico di frequenti  processi infettivi a carattere suppurativo;  esistono ceppi responsabili di gravi affezioni come la polmonite,  meningite e setticemie.

 

 

11/05/2023

 

 

Marco di Patty   Che cos’è che causa la dissenteria negli esseri umani?   E l’infiammazione al periostio?  Grazie!

 

 

Elena  A scatenare questa patologia è un batterio:  La Shigella dysenteriae ne è la causa,  questo genere di batteri appartiene alla famiglia Enterobatteriacee,  sono elementi bastoncellari,  aerobi,  Gram-negativi,  immobili.  Per caratteristiche biochimiche e culturali,  le Shigelle sono molto simili alle specie del genere  Salmonella,  dalle quali differiscono soprattutto per la mancanza di ciglia.  Vengono trasmensse con acqua e cibi contaminati da escrementi,  le Shigelle sono agenti della  bacillare,  si localizzano a livello del tratto gastro-enterico,  senza invadere il torrente circolatorio.

 

 

L’infiammazione al periostio è un processo flogistico,  che può essere a decorso acuto o cronico.  La più comune è detta “periostite semplice”.  Si manifesta con essudato sieroso seguendo i traumi di leggera o media intensità,  senza soluzione della continuità delle parti molli,  questa tipologia si risolve con il riassorbimento dell’essudato.  Mentre la periostite purulenta e flemmonosa è determinata da un’infezione batterica: stafilocco o streptococco piogeno.  I germi di solito provengono da ferite suppurate delle parti molli, o da focolai purulenti vicini,  dal midollo osseo,  da focolai lontani per via ematogena.  Esordisce con un’infiltrazione sieroso-emorragica del periostio e del connettivo paraosteale,  che poi diventerà ben presto purulenta;  il periostio si rigonfia,  si rammollisce e si scolla per il penetrare del pus fra di esso e la superficie dell’osso.  Nei casi più gravi si necrotizza e si fonde nel pus che invade il connettivo circostante,  costituendo il flemmone profondo peri-e paraosteale.  In certi casi fortunati il periostio se non è stato distrutto,  si riaddossa nuovamente alla superficie ossea e non subentra nessun’altra alterazione.  Nei casi più gravi invece il periostio risulta distrutto per almeno una certa estensione.  Le periostiti croniche sono quasi tutte da considerarsi  come esiti di forme acute,  come nei casi di necrosi ossea estesa. Le periostiti si manifeatano con dolori,  rossori, e impotenza funzionale delle ossa colpite.

 

 

18/05/2023

 

 

Marco di Patty   I diverticoli che cosa sono?  Come e dove si formano?  Grazie!

 

 

  Elena   Nella medicina,  i diverticoli sono dilatazioni circoscritte che appaiono come il prolungamento di una cavità o di un organo;  come ad esempio il diverticolo di Meckel,  appendice a fondo cieco,  annessa all’ultimo tratto dell’ileo.   I diverticoli si possono formare anche durante lo sviluppo embrionale di un organo, come il diverticolo ipofisario.  Poi abbiamo i diverticoli del colon,  del duodeno,  dell’apparato digerente,  della vescica ecc.  In anatomia patologica,  è una malformazione di origine congenita o acquisita,  dell’apparato digerente o della vescica, o altri organi cavi  che può dare luogo a una infiammazione a causa del ristagno di feci o di altri materiali.  La diverticolosi del colon e del duodeno,  è un’affezione che spesso risulta asintomatica,  ma purtroppo a volte può essere la causa di importanti emorragie e di altri disturbi legati proprio della diverticolosi che se non presi in tempo potrebbero essere fatali.

 

 

22/05/2023

 

 

Marco e Patty   Il malassorbimento,  che cos’è?  Come ci accorgiamo di essere affetti da questa patologia?  Grazie!

 

 

 Elena   Il malassorbimento è proprio una patologia importante perché è caratterizzata da un deficit di trasporto di vari principi nutritivi atteaverso la mucosa intestinale.  All’inizio di questo scompenso,  vi possono essere fattori molteplici di natura intestinale,  cioè stati infiammatori,  malformazioni congenite ecc.  oppure anche di natura extra-intestinale come malattie biliari,  del fegato alterazioni del circolo linfatico,  o ematico e scompenso cardiaco,  ecc.  I principi nutritivi che non vengono assorbiti dall’intestino danno origine a disturbi complessi e caratteristici,  con stanchezza e altro ancora.  Nelle forme globali di malassorbimento,  la mancata assimilazione delle proteine,  dei carboidrati,  dei grassi,  determina un quadro sintomatologico caratterizzato da malnutrizione,  da carenza vitaminica,  emissione di faci voluminose  e maleodoranti e distensione abnorme  dell’addome dovuta all’accumulo di gas e di materiali indigeriti nel lume intestinale.

 

Marco   Come possiamo regolarci se siamo in “bradicardia”  oppure se abbiamo solo un po’ rallentato il ritmo cardiaco?  Grazie!

 

 

Elena  Al di sotto di una frequenza  delle pulsazioni al minuto non  siamo ancora malati patologici de invece di 60,  siamo 58,  e poi è tutto da vedere e distinguere la vera patologia.  I tipi fondamentali di bradicardia sinusale,  dovuta alla diminuita attività del nodo del seno provocata sia da sostanze tossiche che agiscono direttamente sul nodo del seno,  sia da un’eccitazione vagale. La bradicardia da dissociazione,  dovuta al blocco dello stimolo sinusale lungo il suo tragitto e dall’avvento di centri di stimolazione della contrazione più periferici e quindi più lenti del nodo del seno.

 

 

24/05/2023

 

 

Marco di Patty  Che cos’è la malattia di Bürger

 

 

Elena  Questa patologia è detta anche “tromboangioite obliterante”,  che dapprima interessa le piccole e medie arterie,  poi anche le grandi con sede elettiva agli arti inferiori e ai visceri.  Queste forme di tromboangioite è l’infiammazione della tunica intima di un vaso associata a trombosi.  La tromboangioite è sistematica,  a carico di tutte le arterie,  vene,  linfatici a carattere segmentario,  tromboocclusivo permanente e completo,  con sviluppo di anastomosi o di rete collaterale.  Colpisce più frequentemente il sesso maschile,  benché nell’eziopatogenesi  si è potuto osservare che la costituzione,  il tabagismo,  i traumi,  le infezioni,  e altri fattori come il freddo,  eccessi fisici e mentali costituiscono importanti fattori predisponenti.   La sintomatologia può essere ischemia relativa nello sforzo,  ischemia a riposo,  disturbi trofici fino alla gangrena.  All’inizio specie durante la deambulazione,  compaiono dolori al polpaccio,  piede o natica di un arto,  che costringono il malato ad arrestarsi fino alla scomparsa del dolore;  i dolori però ricompaiono subito dopo la ripresa della deambulazione.  Successivamente la cute delle estremità diventa fredda,  bianca e poi cianotica con edemi,  ulcerazioni e ragadi al calcagno,  con dolori violenti a riposo,  flebiti migranti e la scomparsa del polso arterioso periferico.

 

 

25/05/2023

 

 

Marco di Patty   Esistono i meccanismi di difesa in psicologia?   Grazie!

 

 

Elena  Sì,   è una modalità attraverso cui l’individuo cerca di proteggere il proprio “Io” in tutte le circostanze che vengono vissute in modo spiacevole e ansioso.  Il termine,   originariamente psicanalitico,  è ancora oggi usato da tutte le correnti psicologiche e i meccanismi di difesa vengono considerati i più importanti strumenti nell’adattamento dell’individuo all’ambiente.  A essi viene riconosciuta una notevole importanza anche per la strutturazione della personalità di ciasun individuo,  per la formazione degli atteggiamenti,  ecc. Ai vari meccanismi di difesa vengono dati nomi diversi come rimozione,  proiezione,  subblimazione,  razionalizzazione,  ecc.

 

 

 

20.04.2023

DIALOGANDO CON VOI

Author: Elena Lasagna

20/04/2023

 

 

 

Marco di Patty    Ho scelto medicina,  storia o italiano contemporaneamente,  va bene?  Grazie!  Che cosa significa il trattato della Triplice Alleanza?

 

 

Elena  Nel 1882 il 20 maggio veniva stipulata a Vienna la triplice Alleanza tra Austria,  Germania e Italia. Era da parte italiana,  una decisione imposta dalla necessità di uscire dall’isolamento internazionale,  determinato dalla crisi dei rapporti con la Francia conseguenti alla “delusione” di Villafranca,  alla difesa francese dello Stato Pontificio dalle legittime rivendicazioni italiane,  e poi alla conquista della Tunisia (1881) compiuta contro le mire coloniali e gli interessi italiani.  Mentre l’aiuto fornito dalla Prussia bismarckiana nel 1866,  che portò all’annessione del Veneto aveva avvicinato l’Italia agli Stati Centrali,  che riscuotevano anche la simpatia della monarchia Sabauda e dei circoli ad essa vicini per il modello conservatore dell’ordine sociale e politico da essi rappresentato.  Per questi e per altri motivi finì per affermarsi l’abilità politica di Bismarck che poi portò alla triplice alleanza,  rinnovata nel 1887 e nel 1891,  malgrado il dominio austriaco su Trento e Trieste.  Sarà proprio la questione relativa a questi territori a rendere inoperante l’Alleanza nel 1915, quando durante la prima guerra mondiale,  l’Italia prenderà le armi contro l’Austria,  la nemica tradizionale in tutte le lotte risorgimentali.

 

 

21/04/2023

 

 

Marco di Patty   Un altro aspetto del Romanticismo italiano?  Grazie!  Domani faremo una poesia?

 

Elena  Ok.  Un altro aspetto del Romanticismo italiano è la rievocazione della storia passata,  compreso il Medioevo,  non solo le origini delle letterature nazionali,  e quindi l’origine della cultura del concetto di nazione,  ma anche uno dei rari momenti di lotta eroica contro l’usurpatore straniero,  per la libertà dell’Italia settentrionale dall’Impero.  Era inevitabile che in questa situazione storica la maggior parte degli artisti si ponesse il problema di risvegliare le coscienze assopite e di richiamare gli uomini all’azione prima del problema letterario.  Forse è questo il motivo per il quale nel nostro Romanticismo,  se si escludono Manzoni e Leopardi,   non ci sono altri nomi di grandi autori.

 

 

22/04/2023

 

 

Marco di Patty  Vorrei ritornare sulle poesie di S. Quasimodo,  mi piacciono molto,  ne ho scelta una per oggi,  se puoi mi scrivi la spiegazione,  se non hai tempo è lo stesso anche domani,  la poesia s’intitola ” Alle fronde dei salici”.  Grazie!

 

 

Elena  A me piace molto questa materia,  quindi non preoccuparti per il mio tempo:  quando non sono puntale significa che  o è successo qualcosa,  oppure è il sito.  Allora, ritorniamo alla poesia  “Alle fronde dei salici”,  Il poeta intende le fronde dei salici piangenti.  A quel tempo la fine della guerra e le sue attrocità ad essa connesse,  tacevano anche le voci dei poeti.  Questa frase l’ha ripresa dalla Bibbia,  dove è detto che gli Ebrei, durante la cattività babilonese, sospesero ai salici le loro cetre:  “Come potevamo cantare in una terra che non è nostra?  Questo intende nella prima strofa.

Il ricordo della guerra appena finita,  che per l’Italia dal 1943 al 1945,  significò anche l’occupazione tedesca e la guerra civile,  detta al poeta questa breve e intensissima lirica,  in cui è definita la sua condizione durante la bufera bellica: l’impossibilità del canto e l’immensa pietà per le sofferenze altrui.  Non è una poesia di odio,  questa come nessun’ altra di Quasimodo:  la sua è sempre una voce di pietà,  di compassione (negli anni ho imparato che è come dovrebbe essere la voce della vera poesia) anche se fra la pietà si può intuire il rimprovero e la condanna della violenza,  da qualunque parte essa provenga,  perché la violenza lascia una scia di lamenti innocenti quello degli orfani che di quegli orrori sono stati vittime inconsapevoli e purtroppo non finirà mai di essere così!

 

26/04/2023

 

 

Elena  Ciao Patty,  ho la prosa della poesia di E. Montale “Maestrale”  che mi avete fatto pervenire lunedì sera;  ho fatto la prosa di fresco,  perché secondo me molte poesie di Montale sono sempre attuali e belle.  Ho la spiegazione di “maretta,  broli,  lameggia,  protesi e la linea del mare.

 

In questa poesia il poeta paragona la sua vita al mare,  il quale come lui,  è fatto di tempesta e di calma.  Il mare è tornato tranquillo dopo la lotta con il vento impetuoso:  soltanto qualche albero ondeggia leggermente la cima  e qualche piccola onda s’infrange sulla costa.  Il mare ha il colore dell’acciaio,  e come in uno specchio si riflette la vita del poeta,  che nel vedere un uccello volare verso il mare,  incita se stesso ad andare oltre,  sempre più lontano.

 

Elena  Le parole in cui mi hai chiesto una spiegazione:  la maretta significa mare leggermente mosso;  broli  sono i giardini caratteristici sulla costa ligure;  con lameggia il poeta vuole descrivere il mare splendente come una lama di acciaio;  protesi sono le dita sollevate verso l’alto; e con la linea del mare il poeta intende la superficie marina.

 

Marco  Ci sono dei poeti che dicono che le prose delle poesie non andrebbero fatte,  perché ogni persona la può interpretare come meglio crede.  Il mio prof.  di italiano dice che non è così: ma dice semplicemente che chi la pensa così significa che non capisce la poesia,  perché una poesia parla da sé e con la poesia una persona esprime ciò che ha dentro l’anima.

 

Elena  Io le prose le ho fatte sempre anche nelle scuole superiori,  perché mi piace molto comprendere ciò che esprime l’anima delle persone,  ma  lascio libera la gente di pensare ciò che vuole.

 

 

28/04/2023

 

Marco e Patty Abbiamo saputo tutto dal dott.  Robert,  non sappiamo come tu faccia a sopportare certa gente! Al giorno d’oggi le persone parlano e poi rinnegano tutto;  ma sono malate o che altro?  Oppure si confessano  per riferire ciò che vogliono e che non corrisponde a verità!

 

 

Elena  Di queste cose ne parliamo a casa mia o a casa vostra,  preferisco così.  A proposito,  dell’altra poesia di Montale,  “Upupa”  l’ho trovata,  ho dato una sbirciatina alla poesia,  per accertarmi di non sbagliare,  ecco la spiegazione.

 

 Elena   L’upupa è un elegante uccello dal becco lungo e curvo,  con una cresta di penne sul capo.  Ha una cattiva fama presso i poeti,  che non si sa da dove provenga,  è un uccello calunniato:  forse per il suo nome cupo o forse perché sembra un falso gallo a causa della cresta di penne.  Ma questo poeta a differenza di tutti gli altri  invece di considerarla una creatura del malaugurio,  per lui è la gentile annunziatrice dell’imminente primavera,  quindi un allegro folletto che vola felice nella luce e nel sole come un folletto alato che,  senza volere ignora tutto questo.

 

 

29/04/2023

 

 

Elena  Ecco la prosa della poesia che mi hai portato,  “Sette proverbi”  di Renzo Pezzani.  Lui nacque a Parma nel 1898 e morì a Torino nel 1951.  Fu giornalista,  poeta e scrittore,  e dedicò gran parte della sua attività letteraria ai giovani.  In questa poesia è racchiuso un piccolo e breve racconto di quelle umane felicità,  cui possono aspirare tutti gli uomini:  la gioia dobbiamo trovarla nelle cose che ci circondano,  non nelle illusioni lontane che forse non si realizeranno mai..  Se vogliamo conseguire un bene non dobbiamo avere timore delle sofferenze a cui andremo incontro;  il pane è l’alimento migliore per chi ha fame,  come la nostra casa,  per umile che sia,  è più accogliente per noi di una reggia.  Non bisogna aver paura dei sacrifici se vogliamo formarci una buona posizione;   i pensieri cattivi lasciano un’impronta nera sulle nostre anime;  quando si è commesso un peccato,  per essere purificati,  non c’è che un pianto veramente di pentimento.

 

Elena  Scommetto che hai scelto questa poesia perché il poeta somiglia un po’ a mia nonna vero?  Solo che lei non lesse mai una poesia in vita sua,  era guidata dal suo buon senso da una grande intelligenza e dalla sua saggezza.

 

 

30/04/2023

 

 

Elena    Marco  eccoti le due prose del Pezzani che mi hai chiesto:  ” I due sentieri  e La scuola di campagna”;  incomincio dalla prima.

 

“I due sentieri”     Nella mitologia di Ercole ,  l’eroe dalla forza prodigiosa,  narra che un giorno si trovò ad un bivio:  da una parte la strada della virtù,  faticosa ma piena di gloria;  dall’altra parte quella del vizio,  facile,  allettante,  ma ingloriosa.  Quale scegliere?  Ercole non esitò e imboccò la via della virtù.  Come Ercole ciascuno di noi deve fare la sua scelta.  Quando un bambino nasce,  un angelo si mette al suo fianco, e da quel momento,  insieme essi giocano,  ridono,  piangono e pregano Dio.  ma un giorno essi arrivano ad un bivio:  di qua la strada del dolore che conduce a Dio,  di là quella del piacere che porta al male.  Nella poesia l’angelo scongiurerà il bambino di non aver paura e d’imboccare con coraggio il sentiero irto di spine,  in fondo al quale c’è l’eterna gioia.  A volte il bimbo non ascolta la voce dell’angelo,  e si lascia attrarre dai beni che non portano alla felicità e alla gloria,  ma all’egoismo ecc.  ma spesso il bimbo ascolta il suo angelo e lo segue per le vie del bene.  Vanno insieme cantando in mezzo alle difficoltà e Dio li benedice.

 

Seconda prosa   “Scuola di campagna”:    Dopo tanto tempo il poeta torna a rivedere la scuola,  dove trascorse la sua infanzia  e la trova immutata:  perfino la maestra è la stessa,  ha solo la voce più sottile e stanca.  Il tempo sembra non essere passato,  e il poeta si sente trasportato all’indietro fino ai giorni lontani delle prime classi elementari…Entra zitto zitto in classe,  si siede all’ultimo banco e insieme con i bimbi anch’egli pronuncia le lettere dell’alfabeto.

 

 

Marco  Bellissime!  Nostalgiche che sano di vita.

 

 

 

 

 

12.04.2023

DIALOGANDO CON VOI

Author: Elena Lasagna

12/04/2023

 

DAL VITTORIALE

 

CIMELIO DI GABRIELE D’ANNUNZIO

 

 

 

Marco di Patty  Ho visto che hai messo una foto del Vittoriale, è perché  ti ho parlato di Gabriele D’Annunzio?  Quale poesia mi proponi?

 

 

Elena  Pensavo che me lo dicessi tu.  Facciamo così:  ne scegli una e domani me la proponi per la prosa.

 

Marco di Patty  Ok.  Volevo chiederti la spigazione del film “Parenti Serpenti” io non l’ho visto ma m’incuriosisce.

 

 

Elena  Sì,  te la scrivo subito ma non in questo articolo,  la scrivo in quello precedente dove ho fatto gli auguri di buone feste.

 

13/04/2023

 

 

Marco di Patty   Ho scelto due poesie di G. D’Annunzio:  una è  “La sabbia del tempo”  e l’altra è  I pastori; adesso tocca a te con la spiegazione.  Grazie!

 

 

Elena  Andiamo in ordine,  incomincio con La sabbia del tempo.

 

In questa poesia D’Annunzio è ispirato dal trasalimento che avverte facendo scorrere la sabbia tra le dita:  questo gesto,  così naturale richiama improvvisamente una sensazione molto profonda,  che è quello dello scorrere del tempo,  quel tacito e malinconico che travolge e cancella ogni cosa.  Dalla calda sabbia che scorreva tra le dita il suo cuore avvertì che il tempo trascorreva più inesorabile,  questo fluire del tempo ha un valore più vero di quello che potrebbe sembrare a prima vista.  E poi pensa all’equinozio autunnale che precedendo l’inverno annuncia pioggia e giornate buie e quando arriva l’inverno offusca lo spendore delle salse marine.  E così la mano del poeta è stata per un istante l’urna della sabbia del tempo,  e il suo cuore palpitante per l’ngoscia che lo ha assalito,  è stato come la clessidra,  mentre l’ombra di ogni stelo,  che diventa più lunga man mano che ci s’ inoltra nella stagione invernale e  il sole sembra abbassarsi all’orizzonte,  è come l’ombra dell’ago della meridiana che proietta sul tacito quadrante.

 

 

 Elena  Adesso la spiegazone di “Pastori”

 

In autunno i pastori d’Abruzzo lasciano i loro monti e trascinano i loro greggi verso la pianura,  in terra di Puglia,  al mare,  per svernare.  Questa vicenda si ripete ogni anno da tempo immemorabile,   nella gravità dei gesti  di questi pastori costretti ad una vita lontano  dalle loro case.    E qui alla descrizione si vede e si sente come un grido di rimpianto del poeta perché vorrebbe essere con i suoi pastori,  con quella gente che gli ricorda la sua infanzia,  e i luoghi natii e la sua casa.  Prima di lasciare i loro monti i pastori hanno bevuto a lungo in modo profondo perché rimanga in essi il sapore dell’acqua natia come conforto e illusione lungo la via che li porterà lontano.  Poi pensa al sentiero antico erboso per il quale passano le mandrie,  che è stato segnato dal calpestìo da tutti quelli che sono passati di lì;  ormai è diventato un silenzioso fiume di erbe.  Poi  rivede la lana delle pecore sotto il sole che sembra di un colore biondo brillante che non differisce dalla sabbia del lido.

 

 

Marco  Bellissime!

 

Elena  Grazie!

 

14/04/2023

 

 

Marco di Patty  Perché non mi racconti anche qualcosa di lui,  credo che tu ne sappia molto sulla vita di G. D’Annunzio.

 

 

Sì,  certo,  molte persone che lo hanno amato e lo amano ancora lo ricordano tutt’oggi.  G.  D’Annunzio è stato un personaggio dalla vita molto avventurosa,  e per le folle divenne una leggenda.  Nacque a Pescara nel 1863 e morì a Gardone nel 1938. Compì i suoi studi giovanili a Prato nel collegio Cicognini e nel luglio 1881 conseguì la licenza liceale. Proprio in quel periodo pubblicò le sue prime liriche ispirandosi al Carducci dal titolo”  Primo vere”,  che gli procurarono un’improvvisa notorietà.  Si trasferì a Roma nel novembre del 1881 con l’intenzione di prendere la laurea in lettere presso quell’Università,   che ben presto però smise di frequentare e divenne  collaboratore di riviste famose come “Il Fanfulla della domenica”,  “Il Capitan Fracassa”,  ” La Cronaca Bizzantina” e la “Tribuna”.  La sua fama intanto era cresciuta e pubblicò nel 1882 una raccolta di poesie “Canto novo” eun libro di novelle “Terra Vergine”.  Poi nel 1891 andò a Napoli dove fu redattore del “Mattino”.  Nel 1893 fece ritorno in Abruzzo per la morte del padre,  ospite del pittore Michetti,  e nei due anni successivi scrisse “Il trionfo della morte” e “Le Vergini delle rocce”.  Nel 1898 al 1910 visse quasi sempre in Toscana nella villa di Settignano,  la famosa “Capponcina”,  dove fin dall’inizio visse con la famosa attrice drammatica Eleonora Duse,  che poi fu ispiratrice di molte sue opere. Questo fu il periodo più intenso dei suoi capolavori, fra le sue opere ricordiamo:  i primi tre libri di poesie delle “Laudi”  poi i romanzi:  “Il  fuoco e forse che sì e forse che no”,  i drammi:  “Francesca di Rimini,  La fiaccola sotto il moggio,  La Nave e uno dei suoi più grandi capolavori che è ” Fedra e la figlia di Iorio.  La sua vita disordinata e dispendiosa lo costrinse ad abbandonare la sua fastosa dimora,  la villa di Settignanoche fu messa sotto sequestro dai creditori e i suoi preziosi arredi furono venduti all’asta.  Si stabilì in Francia  ad Arcachon sull’Atlantico fino al maggio del 1915 che poi tornò in Italia dove prese parte attiva alla guerra.  Gabriele D’Annunzio compì mprese audacissime di quella guerra,  ricordiamo la beffa di Buccari e il volo su Vienna.  Durante un ammaraggio forzato il D’Annunzio fu ferito all’occhio destro  e lo perdette.  Fu decorato tre volte con medaglia d’argento e alla fine della guerra lo premiarono con la medaglia d’oro.  Un’altra sua impresa audace da ricordare fu quella di Fiume,  che egli occupò e tenne dal settembre 1919 al 1921.  D’Annunzio poi si ritirò da ogni attività politica  e si stabilì a Gardone fino alla sua morte; dove riprese la sua attività letteraria,  pubblicando varie opere di grande importanza,  come il ” Notturno e le Faville del maglio”.  D’Annunzio è considerato ancora oggi il rappresentante più genuino del decadentismo europeo,  che caratterizzò l’età post-romantica.  Ma il decadentismo d’Annunziano è quasi tutto esteriore:  in esso prevale il gusto non sempre controllato della bravura verbale, della risonanza ritmica,  di un sensualismo esasperato.  Non mancano nell’opera d’Annunziana espressioni di genuina poesia:  nel dramma la Figlia di Iorio,  in molte pagine delle Laudi e nelle prose in cui dette ascolto alla voce della memoria,  come il ” Notturno e Nelle Faville del Maglio”,  troviamo la parte migliore di una produzione vastissima,  rivolta a generi letterari diversi e piena di influssi vari e spesso contrastanti.

 

 

Marco  È tutto così affascinante che non vedo l’ora di andare a visitare il “Vittoriale”.  Grazie.

 

 

17/04/2023

 

 

Marco di Patty  Il professore mi ha dato un romanzo da leggere,  in questi due giorni l’ho letto tutto,  e quello di Leonardo Sciascia “Il giorno della civetta”  con “Mi ci romperò la testa”;  lo conosci?  Se è sì,  vorrei che me ne parlassi,  per una mia conferma.  Grazie!

 

 

Elena  Sì,   L’argomento del romanzo “Il giorno della civetta” è la storia di un delitto:  del presidente di una cooperativa edilizia,  Salvatore Colasberna,  che opera in un paese della Sicilia,  viene ucciso con la lupara mentre sta salendo sull’autobus.  Immediatamente si fa di tutto per fare apparire questo omicidio come un delitto passionale,  ma il capitano dei carabinieri Bellodi non si lascia ingannare e dà inizio alle indagini riuscendo ad individuare il mandante,  dopo aver costretto con uno stratagemma due personaggi del luogo implicati nella vicenda,  Zicchinetta e Saro Pizzuco,  ad accusarsi a vicenda e quindi ad accusare il vero mandante:  il capomafia don Mariano Arena.  Vengono tutti e tre incriminati,  ma subito gli amici e i protettori del mafioso si muovono ed arrivano fino a Roma,  e durante una licenza del capitano nella città di Parma,  Zicchinetta,  dopo essersi procurato un perfetto alibi,  ritratta la confessione insieme a Saro Pizzuco,  e così escono tutti e tre dal carcere.  È da parte di Sciascia,  l’amara constatazione che gli sforzi di un uomo solo sono vani contro la mafia e le sue ramificazioni.  La conclusione del romanzo lascia aperto uno spiraglio di speranza,  con l’affermazione del capitano:  “mi ci romperò la testa” è un impegno a ritornare in Sicilia e a risolvere il caso,  ma oggi sappiamo che era solo un’illusione,  che quella mafia che allora stringeva forti legami con alcuni uomini di potere,  quel sistema di ingiustizia e di soppraffazioni non è stato affatto debellato,  anzi,  è penetrato in gran parte delle strutture della società.

 

 

Marco  Però  mi dispiace,  ma non trovo giusto che le persone di legge abbiano paura,  e tu?

 

 

Elena  La paura non ha mai determinato nulla!  Ma non averne porta alla morte!  Bisogna agire con cautela e come si ramificano loro si devono ramificare anche chi li combatte. Ciao a domani.

 

 

19/04/2023

 

 

Marco di Patty    Posso dirti che se penso alle mafie,  non riesco a dormire la notte;  anche perché vorrei rendermi utile per aiutare chi lotta per la sua sconfitta.

 

 

Elena  Non sentirti in colpa perché tu di colpe non ne hai di certo.  L’unica cosa che puoi fare è quella di non essere mai dalla loro parte;  se tutti la pensassero così  la mafia scomparirebbe.

 

 

Marco  Di questo puoi starne certa,  io non sarò mai e dico mai dalla parte di quella gente!  Ma non riesco a capire il perché certa gente si aggrega a loro?  Per soldi?  Non credo che essi vengano pagati,  anzi la mafia se può te ne prende ma non ti dà nulla.

 

 

Elena  Criminali non si nasce,  ma ci si diventa.  Certe persone stanno dalla loro parte perché sono persone deboli,  si sentono dei grandi al solo pensiero di essere dei criminali;  io ne conosco purtroppo e pensare che è tutto il contrario:  la persona forte non è cattiva e non commette mai atti di violenza contro il mondo.  Sono persone che cercano protezione e aiuto per portare avanti la vita di tutti i giorni, ma non sanno che stanno facendo del male al paese ma più di tutti a loro stessi e ai loro figli.

Arrivederci al prossimo articolo!

 

Marco Facciamo storia,  italiano o andiamo avanti con madicina?  Tanto li devo fare tutti.

 

Elena  Decidi tu.

 

 

 

 

 

05.04.2023

ARRIVEDERCI CI RITROVEREMO QUI IL 12 APRILE

Author: Elena Lasagna

05/04/2023

 

 

In occasione di queste festività dedicherò un po’ di giorni alla famiglia,  agli  amici e parenti.   A tutte le persone affezionate che mi seguono e a tutti voi  Auguri!  Intanto potete leggere ricette e altri articoli in archivio.   Ciao!  Elena  L.

 

 

Dott.  Robert   Quello che posso aggiungere di molto importante per la gente è che in questi paesi ci sono in giro prevaricatori travestiti che riportano cose non vere per denigrare persone innocenti;  degli oconi corrotti che pensano di non essere riconosciuti.  Usano il potere di professioni che non avrebbero mai dovuto intraprendere;  si intruffolano ovunque!  Ma quello che fa più schifo è che vengono ascoltati da persone che come loro non dovrebbero occupare posti come quello  di essere a contatto con il pubblico!  INFORMATI STOLTO CHE COSA SIGNIFICA LA PAROLA SINGHIOZZO!

 

 

Elena  Eccoti la spiegazione del film “Parenti Serpenti”.

 

 

Si tratta di un film molto triste, perché purtroppo rispecchia la verità di ciò che succede in alcune famiglie povere di cuore e di intelletto.  Ci sono due genitori anziani con figli ormai grandi e sposati (maschi e femmine)  che hanno lavorato una vita per crescerli e farli studiare,  si sono occupati anche dei nipoti;  e tutte le grandi feste come il S. Natale e altre festività importanti si riunivano tutti a casa dei loro genitori con i rispettivi bambini.  Si divertivano e progettavano la loro vita in allegria,  fino a quando uno dei genitori non si ammalò  e poi lo seguì anche l’altro;  invece di pensare ad organizzarsi come meglio potevano gestire la cosa,  inscenarono un omicidio per liberarsi dei loro genitori ammalati provocando un incendio o meglio dire uno scoppio della stufa che avevano in anticamera per farli saltare in aria,  e così fu.   Spero di essere stata esatta nella descrizione perché il film l’ho vidi più di vent’anni fa!  Dimmi tu se questa cosa non ti lascia l’amaro in bocca?  Per fortuna ci sono persone belle dentro come tu e tua madre e gli altri otto nostri amici,  spero che viviate per l’eternità!

 

Marco  Sono sconvolto!  Per me non esiste niente di più bello dell’affetto della famiglia e delle persone che ti amano.

 

Elena  Anch’io la penso così!

 

 

 

 

 

29.03.2023

DIALOGANDO CON VOI

Author: Elena Lasagna

29/03/2023

 

 

 

 

Marco di Patty   Riprenderemo le poesie domani,  oggi sono curioso di sapere chi era Gramsci,  come morì,  ecc.  grazie!

 

 

Antonio Gramsci nacque in Sardegna,  ad Ales Cagliari,  era di famiglia modesta,  a Cagliari frequentò gli studi liceali e a 17 anni si recò a Torino e frequentò l’università.  Si interessò subito delle condizioni della classe operaia, e dell’organizzazione del lavoro in Italia.  Poi si iscrisse nel partito socialista, e insieme a Togliatti P.  e a Terracini U.  fondòla rivista “Ordine nuovo”.  Poi si distaccò   dal partito socialista e con altri suoi compagni fondò il partito comunista italiano,  nel famoso Congresso di Livorno.  Quando il fascismo s’impadronì definitivamente del governo,  Gramsi continuò la sua opera di resistenza alla dittatura.  Fu eletto deputato,  e godendo dell’immunità parlamentare,  fu arrestato e confinato nell’isola di Ustica.  Processato da un tribunale creato dal fascismo venne condannato a venti anni di reclusione da scontare nella casa penale di Turi in provincia di Bari.  In carcere si ammalò di una grave malattia e lo condusse alla morte nel 1937.  I suoi scritti sono oggi raccolti nelle lettere dal carcere e nei quaderni del carcere.  Prima di ammalarsi Gramsci vinse l’isolamento avvilente con miracolosa energia intellettuale e morale;  un uomo politico e di cultura,  fu naturalmente maestro, chiedendo alle lettere e alle note la parola che gli si toglieva imprigionandolo. Il resoconto minuzioso non è passatempo ma dono di vita,  testimonianza di un sentire che chiede di vivere con gli altri,  di dialogare.  Al figlio nato dopo il suo arresto,  si rivolge con serietà,  senza alcuna pretesa di imporgli le proprie idee.  Egli stimola il giovane a sviluppare le sue capacità,  quelle molte forze latenti presenti in lui,  confermando con forza e serenità la vocazione del ragazzo ad una vita libera e dignitosa!  Elena  L.

 

Elena  Dimmi se ti basta,  o vuoi tutta la pappardella della sua vita i passaggi ,  tutte  le date ecc.

 

Marco di Patty   Sì,  mi piace e secondo me è fatto molto bene.   Cambiando argomento, mia madre è ancora giovane, sono molti anni che è sola,  ha solo me,  a volte guarda “Uomini E donne” ,  io le ho detto che se volesse partecipare alla trasmissione per trovare un compagno,  potrebbe andarci che io acconsentirei,  si merita un po’ di felicità.  Però  questa settimana mi ha detto che stanno facendo una specie di bullismo a una signora che si chiama Gemma,  la fanno piangere,  e pensare che è una signora intelligente,  elegante e colta,  la mamma si è raffreddata,  e mi ha detto che se facessero così con lei li denuncerebbe,  per questo dice che sarà l’ultima settimana che guarda questa trasmissione,  sta dalla parte della signora Gemma.

 

 

30/03/2023

 

 

Marco  di Patty   Ho scelto o meglio dire abbiamo scelto G.Leopardi,  ma non le solite poesie famose,  ma una meno conosciuta  che si intitola ” Canto notturno di un pastore errante dell’Asia”;  è una poesia molto lunga,  ti lascio il tempo per prepararla.  Grazie!

 

 

Elena  Questa poesia è lunga sì,  ma tutto sommato riaffiora sempre l’animo triste del poeta,  quella malinconia  data dall’amarezza che si porta dietro in molte delle sue poesie a causa anche delle confittualità con il padre e per la vita che lui non può cambiare.  Infatti in questo canto esprime i temi più autentici della sua meditazione sulla vita:  della sua riflessione più pacata sulla vita e sulla morte con disincantata filosofia. Una riflessione dolorosa sul male di vivere sulla noia e sulla malvagità   della natura.  L’unica certezza che il poeta,  per quello che dice l’umile pastore,  di avere,  è che quello che prova in questa esistenza e cioè il “male di vivere”,  ritiene che sia peggiore del male della noia.  La vita è descritta come un affannarsi verso il precipizio,  una fuga faticosa verso la morte e dice anche che la vita non ha senso;  niente per lui nell’universo ha un senso perché sostiene che tutto sia dominato da leggi che riducono i fenomeni del mondo fisico al movimento spaziale dei corpi.  Qui la sua forza di polemica dolorosa trova sollievo in un canto,  allo stesso tempo dolente e pacato,  e nonostante la freddezza  con cui il poeta esprime il suo pensiero,  l’aver trasferito ad un pastore i suoi profondi interrogativi sul dolore e sul significato dell’esistenza,  genera un’atmosfera in cui la riflessione diventa più serena per l’ingenuità e la semplicità con cui il pastore interroga la giovinetta immortale.  Le dolorose certezze del poeta  sfociano come dolenti interrogativi negli stupori di un’anima pura,  nell’illusione che questa possa conoscere il significato misterioso della vita.  Questa lucida consapevolezza dell’impossibilità di essere felici dà a questo canto un tono più sereno e per questo anche se sa cosa significa per lui la vita nasconde il suo grande dolore   e  si trattiene dalle imprecazioni e dalla polemica aspra.  Elena  L.

 

 

31/03/2023

 

 

Marco   Ho preparato una poesia di U.  Foscolo,  “La morte del fratello Giovanni”.

 

 

Elena  Questo sonetto il Foscolo lo scrisse per la morte del fratello suicidato;  era in esilio e si rivolse al fratello come se fosse ancora vivo.  Solo la madre si reca sulla sua tomba,  il poeta conosce bene il dolore della madre,  vorrebbe accorrere presso di lei,  ma lui non può fare altro che tendere sconsolatamente le braccia verso di loro;  sente l’avversità del destino e gli intimi affanni del fratello che gli resero insopportabile la vita,  e anche lui aspira alla quiete che ha trovato il fratello nella morte.

Il fratello Giovanni era un militare con il grado di primo tenente,  si uccise con il pugnale per sottrarsi al disonore di un processo per furto.  Fu denunciato da un sottoispettore che gli diede in prestito la somma prelevata dalla cassa della guerra,  per far fronte a un debito di gioco,  somma che il fratello Giovanni non riuscì mai a restituire.  Nel Sonetto non si parla di questa cosa,  ma si nota moltissimo la sua espressione mesta,  dolente che non sa giudicare il gesto del fratello,  ma contempla attraverso la propria esperienza i secreti affanni che travagliano la vita.  Elena  L.

 

 

Marco  Quanti sentimenti racchiude una poesia:   espressioni di gioia,  di dolore di tutta la vita presente,  passata e futura.  Grazie!  A domani.

 

 

02/04/2023

 

 

Marco di Patty   Indovina che poesia ho preparato per la prosa?  “La cavalla storna” di G.  Pascoli,  l’ho letta,  è molto bella.  E tu l’hai studiata tempo fa?

 

 

Elena  Sì,  certo,  è una delle prime prose che feci tempo fa.

 

La poesia parla della vita del poeta dopo la tragedia del padre,   si ripercosse indebitamente nella sua vita che ne risentì così tanto da cambiare il suo carattere e la sua esistenza. La cattiveria degli assassini del padre lo portò alla conclusione che gli uomini della terra non sono altro che atomi del male e che per avidità sono disposti a tutto perfino ad uccidere un uomo a bruciapelo così buono e giusto.  Lui non riuscì più ad essere quel ragazzo felice come quando vivevano tutti  insieme nella sua famiglia;  ora tutto il mondo gli sembra ostile da quella sera che suo padre fu ucciso.  La famiglia Pascoli viveva nella tenuta dei Torlonia in Romagna di cui il padre Ruggero ne era amministratore.  Una sera mentre tornava dal mercato di Cesena col calesse tirato dalla sua amata cavalla  qualcuno gli sparò con un fucile,  la cavalla che aveva per il suo padrone grande amore,  si liberò dalle briglie vincendo il suo istinto alla corsa,  e lo condusse a casa lentamente come se avesse capito che il suo padrone era agonizzante.  Il Pascoli parla della madre che rassegnata all’omertà  o alla vigliaccheria della gente,  cerca di parlare con la cavalla,  implorandola di confermare i suoi sospetti,  quando pronunciò un nome la cavalla rispose con un nitrito si contrappose alla malvagità degli uomini;  lei un animale così fedele mentre gli uomini malvagi uccidono per niente.  Non si seppe mai pubblicamente chi fu l’assassino di quella sera che tolse alla sua famiglia un vero uomo d’onore,  ma i loro sospetti furono confermati dalla cavalla anche più di una volta.  Elena  L.

 

 

04/04/2023

 

 

Marco di Patty   Il professore ci ha scelto una poesia di Cesare Pavese ” Semplicità”;  vorrei tanto che me la spiegassi ancora in prosa.  E la sua biografia la conosci?  Ti ringrazio.

 

 

Elena   Sì,  conosco perfettamente anche le poesie di Cesare Pavese,  le ho sempre imparate tutte.

 

C. Pavese  nacque nel 1908 a S. Stefano Belbo,  un piccolo paese delle Langhe.   Studiò a Torino dove si laureò in lettere.  Insegnò alle scuole serali come supplente,  ma non potè essere mai di ruolo perché non era iscritto al partito fascista.  Nel 1930 cominciò a collaborare con saggi sulla letteratura americana alla rivista “La Cultura” di cui nel 1934 ne assunse la direzione;  in quella stessa epoca cominciò la sua opera di traduttore  di autori inglesi e americani.  Nel 1935 fu arrestato per antifascismo e confinato a Brancaleone Calabro da cui tornò nel 1936.    Fu uno dei principali animatori e dirigenti della casa editrice Einaudi,  sorta in quegli anni.  La sua vita la passò ininterrottamente quasi tutta a Torino,  dove morì suicida nel 1950.  Delle sue opere ricordiamo:  I volumi di prosa “Paesi tuoi,  Feria d’agosto,  Il compagno,  Dialoghi con Leucò,   Prima che il gallo canti,  La bella estate,  La luna e i falò,  le raccolte di poesie Lavorare stanca,  e Postuma.  Verrà la morte e avrà i tuoi occhi,  il mestiere di vivere,  Diario,  Notte di festa,  La letteratura americana e altri saggi raccolta quasi integrale degli articoli e dei saggi,  e i due volumi delle lettere.

 

La poesia “Semplicità la scrisse durante il suo esilio a Brancaleone Calabro. L’idea di libertà per il carcerato si identifica,  con la libera e velocissima corsa delle lepri.  Una volta libero però l’uomo si ritrova oppresso dalla nebia d’inverno,  dai muri di strade,  dall’acqua fredda e la prigione rivive ogni volta che morde in un pezzo di pane… Il ricordo della prigione non abbandona mai l’uomo che vi è stato.  La libertà sognata fra le mura di un carcere non si riacquista uscendone,  perché l’isolamento materiale si trasforma in solitudine esistenziale per l’uomo;  è questo il concetto essenziale della poesia.  I campi arati i ciuffi di rovo spogliati lungo l’argine ancora verde in agosto,  e prima,  i riferimenti della città,  all’osteria,  alla stalla,  richiamano il giudizio espresso dallo stesso poeta e scrittore su “Lavorare stanca” ,  la sua prima raccolta poetica,  definita “l’avventura dell’adolescente” che orgoglioso della sua campagna, immagina con simile la città,  ma vi trova la solitudine e vi rimedia col sesso e la passione che serviranno soltanto a sradicarlo e gettarlo lontano da campagna e città,  in una più tragica solitudine che sarà la fine dell’adolescenza.   E con questa prosa chiudiamo anche questo articolo.   Aspetto altre poesie. Ciao!

 

 

 

 

 

22.03.2023

DIALOGANDO CON VOI

Author: Elena Lasagna

22/03/2023

 

 

 

Marco di Patty  Indovina che poesia sto imparando?  “Elogio dell’imparare”  di B.  Precht.  Non è difficile ma siccome ha dei versi un poco strani,  nel fare la prosa non vorrei cadere in cacofonia;  ma se mi dai la tua spiegazione ci riuscirò bene come sempre.

 

 

Elena  Ok.  L’ispirazione per questa poesia fu suggerita al poeta dall’episodio reale che è la vita.  Egli invita tutti ad imparare,  per riuscire a svolgere questo compito difficile.  Si rivolge all’analfabeta,  invitandolo ad incominciare dalle cose più semplici;  per riuscire a comprendere tutto quello che gli potrà offrire il mondo della cultura.  All’uomo  sfortunato anche se emarginato dalla società può trovare conforto nell’acquisire sapienza.  All’uomo in prigione perché anche se è dietro le sbarre il mondo continua e acquisti il sapere;  perché l’aiuti a non commettere lo stesso errore.  Si rivolge alla donna in cucina,  anche se costretta a restare  ogni giorno isolata dal mondo,  impari,  un giorno le servirà.  Anche per il sessantenne non è mai troppo tardi per imparare e sapere.  Ai senzatetto e gli affamati li aiuterà a costruire quello che a loro manca per arrivare ad occupare un posto nella società.

Non si deve aver paura di chiedere e stancarsi di imparare,  perché solo con la cultira si è in grado di verificare se stessi per non lasciarsi influenzare. Quello che non si sa non ci verrà mai detto.  Sapere per controllare se quello che si fa ci verrà contraccambiato  per partecipare alla vita attiva di tutti.

Elena  Questa è la mia spiegazione,  so che non copierai ma come sempre in questa maniera saprai fare una prosa stupenda.

 

Elena  Questa poesia è stata scritta molto tempo fa,  quando c’era molto analfabetismo,  in molte categorie di persone,  se il professore l’ha riproposta oggi che siamo nel 2023 è perché in molte cose si sta ritornando indietro;  molti giovani sanno solo di computer e telefonia,  follower ecc. ma non conoscono la geografia,  la storia,  e tutte le altre materie importanti per avere una base su cui è doveroso appoggiarsi per se stessi e per gli altri.

 

 

Marco di Patty   Ho fatto la prosa,  l’ho consegnata e il professore mi ha elogiato molto;  però gli ho fatto vedere anche la tua spiegazione,  non mi piace mentire ad una persona come lui:  è sempre pronto ad ascoltarci.  Ci ha anticipato che la settimana prossima faremo  “La casa dei doganieri” di Eugenio Montale;  la sai?   Grazie!

Elena   Sì,  in passato me la chiese una ragazza,  la figlia di una signora che conobbi tempo fa.  Me la ricordo bene perché era un’altra poesia che mi piaceva e mi piace ancora.

 

 

Il poeta pensando al passato diventa triste perché sente la nostalgia di un amore perduto,  questa poesia è piena di sogni e di rimpianti.  Egli ricorda la vecchia casa dei doganieri dove un tempo fu il punto d’incontro con la donna amata.  Gli appare desolata da quella sera in cui si spezzò l’idillio e ne prova grande amarezza.  Poi pensa al vento che sferza da anni le vecchie mura della casa e il ricordo del riso dolce di lei risuona nel suo animo triste.  Il tempo  passa inesorabile e quella sorte che lui sogna non si avvera;  lei non c’è più e non vuole ricordare.  Ricorda ancora quando si incontravano,  un filo che non si ricongiunge a lei perché ormai è lontana da tutto questo:  forse si è già fatta un’altra vita,  non sente più il suo respiro come prima come quella sera.  Si allontana sempre di più il ricordo perché il tempo che passa gli toglie ogni speranza.  L’orizzonte va scomparendo come la rara luce della petroliera,  e il poeta immagina di uscire dal sogno ricollegandosi alla realtà.  Lascia la casa dove con tanto rimpianto una sera ha voluto ricordare;  e non sa se ci saranno altri  come lui e cioè lei a ricordare la casa dei doganieri.  Elena  L.

 

 

Elena  Anche questa poesia è stata scritta molto tempo fa,  quando si credeva di più nell’amore vero che dura in eterno,  adesso si conoscono e si sposano senza provare innamoramenti che diano un senso a quel legame che dovrebbe essere importante per costruire una vita insieme nel tempo;   se una persona si sposa senza essere innamorata quell’unione non può durare una vita.  L’amore vero non è solo sesso ma soprattutto non è ipocrisia.

 

24/03/2023

 

Marco di Patty   Mi piace molto la tua spiegazione della poesia, però vorrei capire meglio cosa significa :  la bussola va impazzita all’avventura e il calcolo dei dadi più non torna;  e poi la petroliera,  e l’ultimo verso “Ed io non so chi va e chi resta”.  Grazie!

 

 

Elena  Volentieri.   Le immagini simboliche della bussola impazzita,  che non indica cioè la direzione esatta,  e dei dadi vanamente gettati alla ricerca di una direzione favorevole,  stanno ad indicare lo smarrimento e il disordine interiore del poeta in preda all’angoscia che il ricordo della felicità per sempre perduta gli procura.  Nella donna il ricordo è stato frastornato,  cioè cancellato da altre vicende,  ed è come se dalle mani di lei sia caduto un capo del filo del ricordo,  sì che il filo s’addipana,  si avvolge su se stesso,  torna alla sua matassa.  Ma il capo del filo è tratenuto dal poeta.  Invano egli cerca di ricostruire quel momento di felicità nel suo ricordo seguendo quel filo:  vede sempre più lontane la casa dei doganieri e la banderuola piantata sul tetto,  annerita dagli anni,  che gira senza pietà.  La banderuola sta a significare lo scorrere inesorabile dal tempo.  Ancora l’immagine del filo del ricordo:  un capo è nelle mani del poeta,  ma l’altro è caduto da quelle della donna amata,  che ora è lontana e nell’oscurità il poeta non sente più il suo respiro.  L’orizzonte sembra perdersi in lontananza  per il balenare intermittente delle luci di una petroliera.

 

E adesso viene l’ultima parte:  Il poeta sente che occorre uscire da quel luogo e dal cerchio struggente dei ricordi.  Il varco è qui? Si chiede il poeta,  mentre la scogliera (il frangente) schiumeggia (ripullula) sulla balza scoscesa.  Ma ormai tutto è vano;  la donna probabilmente non ricorda più nulla di quella sera che ora appartiene solo al ricordo del poeta (questa mia sera),  il quale non sa più chi va e chi resta,  cioè chi sia rimasto vicino a lui e chi si sia allontanato per sempre.  La solitudine e lo smarrimento regnano ormai nel suo spirito.  Elena  L.

 

25/03/2023

 

 

Marco di Patty,  Ne ho scelte altre,  appena consegno questa al professore poi te le dirò;  ne cono sci molte di belle poesie?  Potresti anche consigliarmele tu,  per me va benissimo.

 

Elena  Meglio che le scelga tu,  oppure fattele consigliare dal tuo professore,  preferirei così,  a lunedì.

 

 

27/03/2023

 

 

Marco di Patty   Siamo certi che ne sai una più del diavolo,  perché non ci racconti tutto?   L’ho scelta la poesia,  è “Corrispondenze di Charles Baudelaire”.  Se la sai l’aspetto.  Grazie.

 

 Elena  Sì,  volentieri.  Anche perché come me per C. Baudelaire la natura è una foresta di simboli,  un tempio in cui l’uomo ha quasi l’impressione di annullarsi per penetrarne l’essenza.  In questa poesia le sensazioni si fondono:  sensazioni olfattive come il profumo,  sensazioni visive,  le grandi praterie,  quelle uditive,  gli oboi,  non sono più distinguibili in questo modo tutto particolare di penetrare il mistero della natura.  All’uomo non serve più il rigore logico,  non la conoscenza scientifica,  ma il lasciarsi andare a sensazioni allusive,  non dominate dalla percezione razionale.  In questo tempio che è la natura, l’uomo raggiunge un’estasi dei sensi e dell’anima mai provati prima,  un annullamento di sé e contemporaneamente scopre nuove possibilità,  nuovi mondi favolosi,  misteriosi che si aprono all’uomo che sa leggere la natura e cogliere in essa il senso del divino.

 

In quanto a quello che mi hai chiesto,  non posso parlare di cose che è vero riguardano tutti noi,  ma non voglio attirare l’attenzione di persone che non se lo meritano perché sono cattive ed hanno la coda di paglia.

 

28/03/2023

 

Marco di Patty   Ci sono cose gravi che ancora non sono state scoperte?

 

 

Elena  Certo,  purtroppo sì,  una di queste è ancora la pedofilia,  bambini  usati e abusati per denaro,  è sempre quello che fa commettere certe cose di cui un essere umano intelligente dovrebbe vergognarsi:  il denaro e il potere,  per queste due cose si fa di tutto:  si vendono le persone,  si ammazzano nell’anima le persone vere che sanno amare davvero!  Ci sono anche donne complici che pur di non lavorare colpiscono altre donne innocenti e stanno nel giro dei magnacci.  Anche se siamo in Italia quegli esseri si meriterebbero la sedia elettrica!  Più di così non posso dire!