19.08.2020

RISPOSTE AI LETTORI QUARANTADUE OTTANTESIMA PARTE

Author: Elena Lasagna

19/08/2020

 

 

 

 

Mi daresti una delucidazione  di “trombo”? Che cos’è esattamente?   E quali sono le cause?  Grazie!  E. A.

 

 

Il trombo non è altro che un coagulo di sangue che si forma nei vasi o nelle cavità cardiache. Dal punto di vista morfologico il trombo si presenta come una massa solida che occlude parzialmente o totalmente il lume vasale.  Le cause della sua formazione possono essere varie: rallentamento della corrente sanguigna;  processi infiammatori o regressivi,  modificazione della composizione del sangue,  per aumento delle piastrine,  dei leucociti,  della viscosità,  diminuzione dei fattori anticoagulanti  e aumento di quelli coagulanti.  Si distinguono trombi di agglutinazione e trombi fibrinosi.  I primi si trovano specialmente a livello delle venule e dei capillari,  si formano per agglutinazione di piastrine,  e appaiono al microscopio come masse omogenee,  aderenti a un punto della parete o a volte occludono tutto il lume.  I secondi si formano per un processo di coagulazione intravitale e sono più frequenti  nei vasi di calibro maggiore .  Per definire il trombo si usano diverse terminologie,  a seconda della loro sede,   forma, caratteri microscopici,  generi: si dice così di trombi embolici e autoctoni se si formano o meno attorno ad un embolo.  Trombi occludenti quando ostruiscono completamente il lume vasale,  mentre sono trombi parietali o valvolari se aderendo alla parete del vaso solo per un tratto si proiettano nel suo lume in modo da formare una specie di valvola.  Poi ci sono quelli  chiamati trombi liberi o a palla perché non aderiscono alle pareti delle cavità cardiache,  di frequente riscontro nelle stenosi mitraliche.  Vi sono trombi infetti o suppurati quando c’è sovrapposizione di germi ecc.  Dopo  un certo tempo il trombo viene organizzato,   invaso da giovani fibroblasti e da capillari sanguigni,  mentre la fibrina e gli altri costituenti in parte subiscono un processo di autolisi, in parte sono fagocitati da macrofagi;  si ha la formazione di fibrille collagene,  i vasi capillari si estendono nella massa connettiva neoformata fino a stabilire attraverso  il trombo in tutta la sua lunghezza,  una canalizzazione.

 

Elena  Lasagna

 

24/08/2020

 

Mia figlia è affetta da isterismo,  ma com’è possibile che soffra anche di sonno prolungato?  Ossia la malattia del sonno?  Grazie!  R.

 

 

Nell’isterismo l’ipersonno coglie spesso gli ammalati che hanno già avuto attacchi convulsivi,   anche se apparentemente sembra un sonno normale fisiologico.  Nell’ipersonno costituzionale semplice il soggetto tende ad addormentarsi durante il giorno in particolari circostanze,  anche se il sonno notturno è stato normale.    Nell’encefalite epidemica la malattia del sonno è uno dei sintomi più importanti e frequenti, può essere molto profonda,  simile a un coma,  oppure normale,  spesso interrotta da delirio.  Inoltre la malattia del sonno costituisce un sintomo predominante nei tumori cerebrali del terzo ventricolo e della regione infundibulo-tuberiana, e nei tumori dell’ipofisi.

 

Elena  Lasagna

 

27/08/2020

 

È vero che il fruttosio è cancerogeno?

 

Alessandra e Giovanni

 

 

No,  non credo proprio,  anzi  nell’uomo il fruttosio viene utilizzato dai tessuti per la produzione di energia,  e per la sintesi di di ATP.  Una volta assorbito dall’intestino,  il fruttosio degli alimenti viene fosforilato in posizione I  dalla fruttosio-1-fosfotransferasi,  enzima contenuto nel fagato,  nel rene,  nella mucosa intestinale e nei muscoli;  da tale reazione si forma fruttosio-1-fosfato, che viene a sua volta scisso da un’aldolasi in gliceraldeide e diidrossiacetone-fosfato. Queste sostanze rappresentano due metaboliti intermedi della glicolisi.  Nei vegetali il fruttosio è diffusissimo,  libero o legato a una molecola di glucosio a formare il saccarosio, il comune zucchero di canna o di bietola.  Il valore del fruttosio è assai importante perché il suo impiego è raccomandato nella dieta del diabetico perché a differenza del glucosio,  viene utilizzato dall’organismo anche in assenza di insulina;  ma questo zucchero come riserva di carboidrati è limitato dal fatto  che soltanto alcuni tessuti sono capaci di metabolizzarlo.

 

Elena  Lasagna

 

 

La malattia di “Gaucher”,  in che cosa consiste?  È a carattere ereditario?  A quale età ci può colpire?  Qual è la prognosi?  Grazie!

 

Angela

 

Il morbo di Gaucher è caratterizzato da un accumulo di cerebrosidi  (lipidi) in vari organi per effetto della mancanza di un enzima “preposto” alla demolizione dei cerebrosidi stessi. È una malattia a carattere ereditario, e può insorgere nella prima infanzia o manifestarsi in età adulta.  Nella prima infanzia si osserva una grave compromissione cerebrale,  con rigidità muscolare accompagnata da trisma,  disfagia,  diminuzione dell’udito e della vista.  Se insorge in età adulta colpisce la milza,  che si vede più o meno ingrandita;  il fegato anch’esso ingrandito con manifestazioni di insufficienza funzionale;  i linfonodi ingrossati;  il midollo osseo che produce un tasso ridotto di globuli rossi, bianchi e piastrine.  Nei tessuti dei pazienti  colpiti dal morbo di Gaucher le cellule sono grandi,  tonde e pallide,  contenenti cerebrosidi,  il decorso è cronico,  spesso viene asportata la milza per ottenere un miglioramento dello stato anemico.  la prognosi è abbastanza triste.

 

Elena  Lasagna

 

06/09/2020

 

Alessandra mi ha chiesto che cos’è esattamente  ” la fontanella” e se scompare,   a quale età?

 

 

Le fontanelle in anatomia sono zone membranacee situate nei punti di convergenza delle varie ossa craniche in via di sviluppo.  Le fontanelle sono destinate a scomparire dovuto alla formazione di tessuto osseo e cartilagineo,  in genere poco più tardi del primo anno di vita oppure non si perfettamente.  Nel neonato le principali fontanelle sono quelle anteriore,  a forma di losanga,  detta grande fontanella,  situata tra l’osso frontale e i parietali,  e quella posteriore detta anche piccola fontanella,  è triangolare,  posta tra i parietali e l’occipitale,  che  dovrebbe essere la prima a chiudersi.

 

Elena  Lasagna

 

09/09/2020

 

Alessandra mi ha chiesto che cosa può avere provocato una grossa infiammazione alla lingua.  Io le ho risposto che questa condizione flogistica circoscritta della lingua può essere infettiva dovuta a (miceti, streptococco,   difterite,  vaiolo,  ecc.)  Traumatica  ( protesi inadatta o anche da un dente tagliente) . Tossica  (da alcool e tabacco)  Allergica dovuta a (prodotti per l’igiene della bocca inadatti,  o avitaminosi del gruppo B,  anemia perniciosa,  da dermatosi,  ecc). Può decorrere in forma acuta con dolore,  difficoltà a masticare,  parlare,  a deglutire, tumefazione.  In forma cronica ( con rossore della punta e dei margini,  con tumefazione,  chiazze biancastre, ecc.

 

13/09/2020

 

Molti di noi stanno assumendo dei “Betabloccanti senza sapere che cosa siano”  Ci fidiamo del nostro medico curante,  ed è giusto,  però dovremmo interessarci di più;   a che cosa servono in realtà?

 

Luisella

 

Sono dei farmaci di sintesi capaci di  bloccare i recettori beta-adrenergici che sono situati nel cuore e nelle arterie e arteriole dei muscoli scheletrici,  dei bronchi e contribuiscono all’eccitamento cardiaco,  alla vaso e broncodilatazione. Il blocco dei recettori a livello cardiaco riduce la contrattilità e la gittata cardiaca e il tempo di conduzione atrio-ventricolare mentre quello a livello arteriolare diminuisce la pressione arteriosa.  Da queste due azioni derivano gli effetti antiipertensivo,  antianginoso e antiaritmico dei betabloccanti.  Ecc. ecc. ecc.

 

Elena  Lasagna  ( Dai miei studi di medicina fatti su testi recentemente pubblicati)

 

15/09/2020

 

Sono  Alessia,  sono al terzo mese di gravidanza,  e non sono mai stata male così prima d’ora,  tant’è vero che ho fatto il tampone per escludere una eventuale positività al Covid-19.  Ho parlato con la madre di una mia amica che nei primi mesi di gravidanza ha avuto gli  stessi problemi,  però adesso sono ancora più pensierosa e spaventata perché  la sua prognosi era diventata grave.  Vorrei che mi tranquillizzassi dicendomi la verità!  Grazie!

 

 

Il vomito frequente in gravidanza diventa fastidioso,  perchè è incoercibile.  Una forma particolare è quella che può instaurarsi nei primi mesi di gravidanza,  rendendo spesso imposssibile qualsiasi tipo di alimentazione.  LA PROGNOSI DIVENTA GRAVE  se si verifica una perdita di peso corporeo con tachicardia,  ittero,  ipertermia.  In questi casi è necessario intervenire tempestivamente con alimentazione tramite sondino,  antianemici,  psicoterapia,  ecc.

 

Elena  Lasagna

 

17/09/2020

 

Mi è stato chiesto se con l’infiammazione acuta del midollo spinale,  si può arrivare subito alla neoplasia,  oppure questa infiammazione ha già manifestato una proloferazione delle cellule che arrivano a distruggere l’osso?  Come ci si ammala di infiammazione al midollo spinale?

 

D.

 

L’infiammazione al midollo spinale spesso insorge nel corso di malattie infettive. Questa patologia inizia spesso in modo istantaneo con febbre e segni di lesione spinale traversa,  (anestesia,  perdita di riflessi, paralisi vescico-rettale,  piaghe da decubito) a localizzazione varia con il variare della sede della lesione anatomica;  dopo un periodo di stasi è possibile una parziale regressione dei  sintomi con limitato ripristino della motilità e della sensibilità,  oppure la trasformazione della paralisi flaccida in spastica,  oppure un’evoluzione progressiva con estensione ascendente della paralisi.  La sindrome infiammatoria acuta o subacuta del midollo spinale,  è caratterizzata da numerosi focolai in tratti più o meno estesi del midollo e da sintomi che variano in rapporto alle diverse sedi,  e da segni più o meno gravi  di uno stato infettivo.

La neoplasia del midollo osseo,  che sia solitaria o multipla,  quest’ultima è nota come morbo di Kahler- Bozzolo,  caratterizzata dalla comparsa in diverse sedi di centri di proliferazione di plasmacellule,  immature e atipiche che distruggono l’osso.  Le proliferazioni hanno uno spiccato accrescimento infiltrativo,,  specie a carico dello scheletro, del cranio e del viso,  con estesa usura  delle strutture ossee.  Clinicamente si manifesta più di frequente nei maschi, fra i 40  e 60 anni,  con anemia, fratture ossee spontanee,  caratteristica ma incostante eliminazione urinaria delle proteine,  dolori ossei, febbre,  aumento spiccato  a tipo monoclonale delle globuline plasmatiche,  e  ipercalcemia.

 

Elena  Lasagna