30/01/2020

 

Può una semplice mania sfociare in una malattia mentale come la psicosi?  Grazie! A.

 

Sì,  Nelle forme più lievi,  c’è un grande stato di apparente felicità,  loquacità,  dispersività ecc.  senza però soffermarsi in modo conclusivo su qualche compito.  Nelle forme più gravi,  a questa felicità apparente ci si può associare il malumore,  addirittura furore maniacale,   ed è qui che bisogna prestare molta attenzione e prendere in considerazione tutto il quadro dall’inizio alla fine.  La mania può essere un sintomo chiave proprio della malattia mentale come la “psicosi”.

Questa forma di psicosi caratterizzata appunto da alternanza di periodi di mania e di malinconia,  chiamata “psicosi maniaco depressiva”  è legata alla sfera affettiva e viene pertanto considerata “psicosi distimica”. I periodi di mania e di depressione insorgono senza nessuna causa apparente,  e sono intervallati da altri periodi di normalità,  nei quali il soggetto rivela una personalità di tipo ciclotimico.  Nel periodo maniacale il soggetto è eccitato,  euforico,  con ideazione vivissima,  fuga di idee,  incostanza;  tale eccitazione può giungere fino a crisi di furore,  nelle quali il soggetto diviene pericoloso.  La successione di idee diverse può farsi talmente rapida da impedire  di compiere qualsiasi azione;  perché a un’idea ne succede immediatamente un’altra senza soluzione di continuità.  Nelle fasi depressive il sentimento dominante è la malinconia,  con tristezza intensa,  povertà ideativa,  molta ansia ecc.  La prognosi è buona per ciò che concerne i singoli episodi,  ma sfavorevole di massima per quel che riguarda la forma nel suo complesso.   La diagnosi è agevole nelle fasi di mania o di depressione conclamate,  soprattutto se l’anamnesi indica la preesistenza di un’alternanza di fasi.

 

Elena Lasagna

 

03/02/2020

Un mese fa circa ho cambiato gli occhiali,  ovviamente sotto consiglio del medico oculista,  ora però la visione degli oggetti vicini mi risulta molto sfumata,  pensi che sia  a causa degli occhiali nuovi?  Grazie!  S.

 

S.,  se fossero gli occhiali nuovi avresti avvertito immediatamente questo disturbo;  io credo che sia un vizio di rifrazione dell’occhio,  per questo motivo quando si trova in riposo accomodativo,  i raggi paralleli provenienti dall’infinito convergono in un fuoco situato dietro la retina.  Questa patologia  può essere:  congenita quando è dovuta ad insufficiente ampiezza dell’asse  antero-posteriore dell’occhio;  acquisita quando è dovuta a paralisi del muscolo ciliare,  a senescenza o ad asportazione chirurgica del cristallino.  Negli adolescenti e nei giovani adulti,  il difetto mediante un’automatica ipercontrazione del muscolo ciliare,  viene corretto completamente se è modesto,  solo parzialmente se è elevato.  Se è questa patologia entro una certa età bisognerebbe ricorrere a lenti bifocali,  trifocali o anisoconiche,  secondo i casi.  Se invece questa cosa si presenta modica,  si ha una buona visione lontana,  perché compensata dallo sforzo accomodativo,  mentre nella visione vicina si ha facile stanchezza,  annebbiamento visivo,  senso di pesantezza e bruciori oculari,  dolori alle regioni sopraciliari,  cefalea frontale,  specialmente se l’applicazione è prolungata.

 

Elena Lasagna

 

04/02/2020

 

Sono affetta da stenosi,  vorrei sapere se questa patologia può portare alla morte.  Grazie!  Rita A.

 

In parole povere la stenosi è il restringimento di un’apertura che mette in comunicazione fra loro o con l’esterno un condotto o una cavità: come ad esempio l’orifizio atrioventricolare,  ecc. È una condizione patologica perché impedisce il normale passaggio delle sostanze che fisiologicamente passano attraverso ad essi.  Può essere organica se è sostenuta da processi produttivi o cicatriziali o da malformazioni congenite;  intrinseca o estrinseca secondo il processo morboso che ne è alla base abbia origine all’interno  o all’esterno della struttura anatomica interessata. Si dice invece “stenosi funzionale” quando è provocata da contrazioni toniche più o meno durevoli degli sfinteri o delle pareti muscolari.  Le sedi più frequenti delle stenosi sono: le valvole cardiache, l’esofago,  lo stomaco,  il piloro, il retto e l’uretra.  Le stenosi valvolari cardiache possono interessare una o più valvole:la stenosi mitralica,  ha quasi sempre un origine reumatica,  ostacola il deflusso del sangue dall’atrio al ventricolo sinistro durante la diastole e condiziona un sovraccarico ventricolare destro.  La stenosi aortica, congenita, endocarditica o arteriosclerotica, crea un ostacolo al passaggio del sangue dal ventricolo sinistro all’aorta durante la sistole e determina un’ipertrofia dello stesso ventricolo sinistro.  Nella stenosi della tricuspide  di causa reumatica o malformativa, viene ostacolato il deflusso del sangue dall’atrio al ventricolo destro durante la diastole,  con sensibile aumento dell’atrio destro ed epatomegalia di stasi cronica.   La stenosi della polmonare,  invece è quasi sempre congenita,  ostacola il passaggio del sangue dal ventricolo destro  all’arteria polmonare durante  durante la sistole e determina ipertrofia ventricolare destra.  La stenosi esofagea, può essere di orine congenita o acquisita,   si manifesta con disfagia,  rigurgiti, dimagrimento.  Le stenosi medio gastriche e piloriche si instaurano a seguito di processi ulcerativi e condizionano sindromi dispeptiche di media gravità.  La stenosi uretrale da malformazione,  ipertrofia prostatica processi flogistici come:  uretrite  gonococcica  o processi neoplastici,  determina disuria, rendendo difficile il completo svuotamento della vescica;  di conseguenza  questa stasi urinaria può provocare infiammazioni come:  cistiti, cistopieliti,  ecc.  La stenosi del colon retto,  può determinare carcinomi,  polipi, grosse emorroidi, ecc. Bisogna evitare quindi il pericolo di occlusione mediante la chirurgia.

Dai miei studi di medicina generale.

 

Elena Lasagna

 

06/02/2020

 

Da cosa ci accorgiamo se siamo coinvolti in una malattia come la psicosi?  A.

 

Il soggetto affetto da questa patologia difficilmente si accorge di esserlo.  Avviene un’alterazione profonda delle funzioni psichiche, con incapacità di valutare adeguatamente la realtà;  poi subentra un insieme di sintomatologie varie a seconda delle diverse forme che possono essere a carico dell’affettività,  della motricità,  del pensiero ecc.  Tra le psicosi funzionali che comprendono le psicosi distimiche,  fra le quali  vi sono:  la psicosi maniaco-depressiva,  la schizofrenia,  la paranoia.  Esistono molte forme di inquadramento “nosografico” incerto,  quali le psicopatie,  le sindromi paranoidi  ecc.

 

Elena Lasagna

 

12/02/2020

 

Gli odiatori di donne sono malati o sono solo dei delinquenti?

M.A

 

Sono l’uno e l’altro,  anche la delinquenza spesso sfocia nelle malattie mentali.  Molti odiatori e persecutori di donne sono uomini cresciuti male,  nel senso che non hanno ricevuto le giuste attenzioni che si deve ad un bambino durante tutte le fasi della sua crescita;  altri hanno ricevuto tutto tranne l’educazione vera e il giusto apporto di affetto,  ma soltanto cose materiali per colmare il loro senso di colpa per essere assenti nella vita vuota del bambino; altri ancora per lo stesso motivo li hanno assecondati anche nelle loro azioni di bullismo contro i loro coetanei e non solo. Quindi ognuno di questi esseri diventati anche così possessivi e rimasti ignoranti per affrontare la vita di relazione,  sono un caso a sé.

 

Elena  Lasagna

 

12/02/2020

 

Come ci si ammala di quel liquido che si accumula in una cavità articolare ?  Ne è affetto il mio papà.  Grazie!

G.L.

 

Può essere provocato dall’infiammazione delle ossa con interessamento del periostio o da un trauma  prossimo a un’articolazione.  Inoltre la sifilide può provocare questa trasudazione cronica all’articolazione del ginocchio;  mentre la tubercolosi può dare questa trasudazione senza però interessare i capi ossei.  Questo versamento di trasudato intermittente è un’artropatia cronica con recidive periodiche di versamenti intra-articolari,  della durata di alcuni giorni,  con interessamento di un solo ginocchio,  senza ipertermia locale,  spasmi muscolari,  dolore e deficit funzionale.  Si ritiene che sia dovuta a fattori allergici,  mentre può essere considerata una malattia reumatoide.

 

Elena  Lasagna

 

17/02/2020

 

Quella supereccitabilità neuromuscolare,  spesso accompagnata da spasmo,  è lo stesso di rachitismo?

 

Angela

 

No,  è spesso associata al rachitismo,  sembra legato ad alterazioni del metabolismo del calcio,  il cui livello ematico sembra diminuito;  potenziate da malattie febbrili,  eccessiva esposizione al sole o iperdosaggio di vitamina D.  Può manifestarsi in forma latente,  senza una chiara sintomatologia evidente,  e anche in forma manifesta con spasmo dei muscoli costrittori come laringospasmo,  della muscolatura liscia bronchiale,  del cardias e del piloro.

 

Elena  Lasagna

 

19/02/2020

 

Come si forma la Peribronchite?  Grazie!

 

Patty

 

Questa importante infiammazione dei tessuti interstiziali del polmone che sono situati attorno alle diramazioni bronchiali vengono colpiti dalle bronchiti di tipo produttivo dove si riscontra proliferazione del tessuto fibroso sia endo-e peribronchiale.  La peribronchite viene determinata anche da qualsiasi stato flogistico dei bronchi come ad esempio:  la tubercolosi, le neoplasie del polmone ecc.

 

Elena Lasagna

 

21/02/2020

 

Quali sono le malattie che colpiscono i polmoni?  E perché certe persone anche in età giovane muoiono ancora di polmonite?  Grazie!

Claudia Z.

 

Ancora una volta voglio ricordare che le mie risposte sono basate  sulla sapienza di persone qualificate e laureate come Robert e Linda.

 

Le patologie del polmone comprendono:  la polmonite,  la broncopolmonite,  le polmoniti da virus e da rickettsie,  l’ascesso polmonare,  l’enfisema polmonare,  i tumori del polmone sia gli uni che gli altri ( primitivi e metastatici),  le cisti da echinococco e le malformazioni, la tubercolosi.  Lo studio radiologico del polmone è molto importante per la diagnosi delle malattie polmonari. Nella polmonite abbiamo questo processo infiammatorio del polmone che può interessare sia  un lobo e più raramente si estende in tutto il polmone. La polmonite è dovuta a vari germi,  ma soprattutto  è il pneumococco,  ma spesso sono chiamati in causa anche altri germi come:  l’Hemofilus influenzae,  lo Stapfhilococcus aureus e altri,  che penetrano nei polmoni per via aerea in particolari condizioni favorevoli come il raffreddamento,  con diminuzione di efficienza delle difese immunitarie,  ecc.  Ogni individuo reagisce a questa patologia in maniera diversa,  a seconda della robustezza dei poteri difensivi dell’organismo,  dell’età,  perché in età avanzata si ha a che fare con altri disturbi o altre patologie,  ed è determinante anche la poca resistenza dei germi quando incontrano gli antibiotici.  Sembra che molte persone ingeriscano antibiotici senza il consenso del medico,  per poco,  per un banale mal di denti e altre cose di cui  potrebbero farne a meno; per ciò quando si devono affrontare patologie come questa e altre patologie importanti sembra che gli antibiotici curanti non siano efficaci e resistano alla malattia.

 

Elena Lasagna

 

06/03/2020

 

È vero che le malattie reumatiche possono danneggiare il cuore?

 

Alessandra

 

Sì, è vero solo in parte,  ma i processi infiammatori a carico del miocardio,  che spesso interessa anche l’endocardio e il pericardio possono insorgere anche nel corso di altre malattie infettive e virali,  e altro ancora.  Secondo l’entità del danno subito dal miocardio possono comparire tardivamente segni di scompenso epatomegalia,  stasi alle basi dei polmoni,  edemi alle regioni declivi,  ecc. L’alterazione anatomica determinata dal processo morboso nel tessuto muscolare del cuore è costituita da focolai multipli e disseminati di sclerosi, che rappresentano,  nel caso della miocardite reumatica l’esito in cicatrice dei noduli di Aschof.  Il  decorso  dipende da molti fattori importanti come la tempestività di diagnosi,  le cure adeguate per combattere l’agente patogeno ossia gli antibiotici e altro.

 

Elena  Lasagna