19/06/2018

 

Sono Luisella,  l’anno scorso nei mesi estivi mi sono ammalata con la febbre alta,  avevo preso un’infezione dal mio cane,  questa infezione può essere recidiva?  Grazie.

 

Dovrei sapere di che cosa ti sei infettata,  è stato un morso da zecche?  Credo di sì.  Questa malattia infettiva è causata da Rickettsia conori che viene introdotta  attraverso la cute tramite il morso di zecche del genere Rriphicephalus sanguineus, che sono gli abituali poarassiti del cane.  È frequente nei mesi estivo-autunnali in persone che sono a contatto con cani o che hanno l’abitudine di vivere all’aria aperta,  come in boschi o campagne.  Hanno un periodo di incubazione che va dai sette ai dieci giorni,  la malattia inizia con febbre che si alza rapidamente,  segue poi la comparsa di macchie color rosso bordeaux  che tende al colore del vino,  si manifestano sul tronco e sugli arti,  compresi mani e piedi.  L’infezione si esaurisce abitualmente nel corso di una o due settimane,  raramente si osservano complicazioni. Nel sangue dei malati si ritrovano anticorpi diretti contro alcuni ceppi di Proteus.  Sì,  questa malattia può essere recidiva.

 

23/06/2018

 

Di sciatalgia si guarisce o resterà per sempre?  Grazie!

 

Anonima

 

La sciatalgia è una nevralgia da irritazione del nervo sciatico.  Si manifesta con dolore superficiale e profondo,  trafittivo e intenso lungo il decorso del nervo e delle sue branche terminali.  All’inizio è localizzato alla regione lombare,  poi a quella glutea,  alla fascia posteriore della coscia ed esterna della gamba e del piede,  mentre in sede lombare tende a diminuire;  infine in fase regressiva alle regioni alte dell’arto.  Oltre alla sciatica vera esistono altre due forme cliniche di sciatica radicolare,  sostenuta da fattori artritici,  artrosici,  ernia discale,  ecc.  a carico del rachide lombosacrale,  caratterizzata da una fase lombare del dolore molto più lunga e da un’insorgenza da sforzi muscolari.  La sciatica plessurale, legata ad artrite sacroiliaca di solito scatenata da un brusco movimento di torsione del tronco o da altre cause occasionali, si manifesta con dolori diffusi nella parte alta della natica.  Ci sono forme che guariscono,  la tua forma è dovuta a complicazioni artrosiche e non solo,  perciò temo che dovrai conviverci periodicamente,  anche se farai tutte le cure possibili,  ma i miracoli avvengono!

 

25/06/2018

 

Sono Maurizio,  ho lavorato per trent’anni in un’officina meccanica,  molto rumorosa,  oggi mi ritrovo in mezzo a una strada per mancanza di lavoro e con il timpano malandato.  Riuscirò a guarire?  Come potrò ricominciare se mi sono ammalato? Non ho ancora trovato un altro lavoro,  mi chiedo quando andrò in pensione se mi mancano dieci anni e ho già un disturbo da vecchi?  Grazie!

 

Maurizio,  abbi fede e curati poi il lavoro lo troverai.  Il timpano è una lamina che costituisce la parete divisoria tra la cassa del timpano e il condotto dell’orecchio;  quando è colpita dai suoni,  vibra e trasmette sollecitazioni all’orecchio medio. Nella cassa del timpano che è una cavità interna dove si trova la catena dei tre ossicini,  la quale comunica,  mediamente la tuba uditiva detta di Eustacchio.  Quando il timpano e la mastoide si infiammano si manifesta con dolore profondo e gravativo in regione retroauricolare e parietale,  si avverte un malessere generale con febbre molto alta,  un aumento della fuoriuscita di pus attraverso la perforazione del timpano.  Quando invece c’è una sclerosi della membrana del timpano, viene diagnosticata come  processi flogistici catarrali acuti e cronici o di otiti medie purulente con alterazioni del timpano quali ispessimenti, zone di atrofia, aderenze agli ossicini e al promontori perforazioni   o formazione di placche calcaree ecc.  Questa patologia si manifesta con sordità  di trasmissione,  progressiva o di tipo misto,  e con acufeni.

 

26/06/2018

 

Sono un po’ depressa,  il mio medico mi ha detto che soffro anche di psicosi,  si può curare?  Grazie!

 

Daniela

 

Non voglio certo andare contro il tuo medico,  ma non riesco a capire che cosa intende per un po’ di psicosi,  una leggera psicosi?  La depressione con psicosi di solito si chiama maniaco depressiva.  Questa forma di psicosi è caratterizzata nella sua forma più comune,  da alternanza di periodi di mania e di malinconia.  Il disturbo dominante di questa patologia è legato alla sfera affettiva e tale forma viene considerata “psicosi distimica”.  I periodi di mania e di depressione insorgono senza nessuna causa apparente e sono intervallati  da altri periodi di normalità,  nei quali comunque il paziente rivela una personalità di tipo “ciclotimico”  (alternanza di depressione a buonumore,  socievolezza,  risonanza affettiva con l’ambiente).  Nel periodo maniacale il soggetto è eccitato, euforico con ideazione vivissima, incostanza,  fuga di idee ecc.  tale eccitazione può giungere fino a crisi di furore,  nelle quali il soggetto può diventare pericoloso.  Nelle fasi depressive,  il sintomo dominante è la malinconia,  con sentimento intenso di tristezza,  povertà ideativa,  spesso è ansioso.  La prognosi è favorevole per ciò che concerne i singoli episodi,  ma sfavorevole per quel che riguarda la forma nel suo complesso.  La diagnosi è agevole nelle fasi di mania o di depressione conclamante,  soprattutto poi se l’anamnesi indica la preesistenza di un’alternanza di fasi.  Spesso è sufficiente ricorrere a spicofarmaci.  Auguri!

 

27/06/2018

 

Se una persona è affetta di otosclerosi,  cosa le hanno diagnosticato?

 

Linda e dott. Robert

 

Questa cosa è un processo degenerativo dell’apparato auricolare.  Colpisce più di frequente il sesso femminile fra i venti e trent’anni circa e tende a peggiorare nel periodo della gravidanza e di allattamento;  spesso ha carattere familiare.  Si manifeata con sordità di trasmissione progressiva,  paracusia  (il paziente ode meglio in ambiente rumoroso),  acufeni;  la membrana timpanica risulta in genere normale.  La diagnosi ovviamente si formula con l’indagine clinica e con esame audiometrico.

 

30/06/2018

 

Da tempo ormai soffro di infiammazione dell’articolazione dell’anca,  quando si fa sentire mi rende invalidante perché non riesco a camminare,  dici che guarirò o dovrò operarmi?  Grazie!

 

Liliana

 

Tutto dipende di che natura è:  se infettiva,  reumatica o tubercolare.  Se è da streptococco,  gonococco o stafilococco,  che sinceramente è rara,  è caratterizzata  da febbre alta,  edema pseudoflemmonoso della coscia,  limitazione nei movimenti con rapida distruzione della superficie articolare,  che poi sfocia in osteonecrosi.  Se invece è di natura tubercolare,  inizia con un focolaio osseo,  quindi si diffonde all’articolazione usurandola.  All’inizio è caratterizzata da limitazione dei movimenti,  dolore e atrofia muscolare,  e col progredire della malattia,  si accentuano i sintomi fino a deformare l’arto con la formazione di un ascesso freddo.  Le modalità di guarigione sono diverse secondo l’evoluzione del processo distruttivo.  La forma reumatica invece è caratterizzata dal dolore all’anca presente anche durante il riposo,  segni bioumorali di infiammazione e risentimento dello stato generale.

 

02/07/2018

 

Non so cosa sia avvenuto nel mio corpo,   di certo è un grande cambiamento,  perché non riesco più ad abbronzarmi,  nemmeno con le creme ecc.  Tempo fa solo che mi esponessi al sole per qualche minuto vedevo subito la differenza,  prendevo un colorito bellissimo proprio come piaceva a me.  Cosa può essere successo?  Cosa deve pensare?  Tutto questo è negativo?  Grazie!

 

Mariarosa

 

Le alterazioni patologiche dell’ipofisi e della corteccia surrenale possono provocare l’aumento o la diminuzione della sintesi delle melanine,  con caratteristici effetti sulla pigmentazione cutanea. Si conoscono sostanze naturali e sintetiche capaci,  in presenza di luce,  di attivare i processi di biosintesi delle melanine;  tra queste sostanze vi sono quelli adoperati in campo cosmetico come abbronzanti,  e in medicina per combattere alcuni disturbi della pigmentazione cutanea,  come la vitiligine.

 

04/07/2018

 

Sono Laura di ventinove anni,  il ragazzo della mia amica è un sadico masochista,  questa perversione può sfociare nella malattia mentale?

 

 

Questa perversione sessuale il cui soddisfacimento è legato alla sofferenza o all’umiliazione inflitta ad altri,  spesso è associato alla perversione opposta,  il masochismo,  che consiste provar piacere subendo sofferenze fisiche e morali; in tal caso si parla di sadomasochismo.   Secondo la psicanalisi,  elementi sadici sono sempre associati al normale sviluppo psicosessuale e hanno una particolare rilevanza nella seconda fase dello sviluppo sessuale infantile.  Nell’adulto il sadismo diventa perversione ed è dovuto a esperienze legate al complesso di castrazione:  il sadico,  torturando l’oggetto dell’impulso proibito, si libera dalla paura della castrazione.

 

10/07/2018

 

Vorrei sapere se di neurosi si guarisce.  Grazie!

 

Anonimo

 

Si guarisce se la si cura. Questa turba mentale con sintomatologia estremamente variabile,  è solitamente caratterizzata da ansia e insicurezza.  Secondo la psicanalisi,  che è la scuola che più si è occupata dei disturbi nevrotici,  le neurosi hanno un’origine psicogena e derivano dal conflitto tra le pulsioni istintuali rimosse e le istanze etico-sociali.  Tale conflitto può essere ricercato nell’infanzia del paziente e si hanno le psiconevrosi;  nell’inadeguatezza attuale del soddisfacimento di molte cose e si avranno nevrosi attuali,  distinte in nevrosi  d’angoscia,  neurastenia e ipocondria.  Una distinzione importante nella classificazione psicanalitica delle nevrosi è tra isteria di conversione,  in cui si ha somatizzazione dei sintomi,  isteria d’angoscia,  caratterizzata dalle fobie,  e neurosi ossessivo-compulsive,  caratterizzate da idee ossessive e azioni  che diventano coatte.

 

11/07/2018

 

Mi spieghi per favore che cos’è il “cherion Celsi?  io questi termini medici non li capisco,  ho molto altro per la testa.  Grazie!

 

Il cherion Celsi è una follicolite micosica da tricofiti al cuoio cappelluto e a volte anche al viso,  caratterizzata da tumefazioni essudative,  nodulari,  tondeggianti a margini netti.  Questa malattia è una forma particolare di follicolite raggruppata, suppurante con pustole e cunicoli,  da cui se si comprime esce pus denso e abbondante. Il cherion Celsi non è doloroso,  spesso è indolore;  si cura con antibiotici e antimicotici  per via orale.