02/02/2018

 

 

LE   GHIANDOLE  PARATIROIDI

 

 

Le paratiroidi sono situate nel collo in prossimità della tiroide. Negli esseri umani sono quattro,  due suoperiori o interne,  site posteriormente alla tiroide nel suo stesso spessore,  e due inferiori o esterne,  poste sulla faccia posteriore dei lobi laterali tiroidei,  tra i rami dell’arteria tiroidea inferiore.  in alcuni individui possono trovarsi altre ghiandole paratiroidee chiamate paratiroidi ectopiche site in altre regioni del collo o nel mediastino,  mentre ammassi di tessuto analogo a quello proprio delle paratiroidi possono trovarsi anche nello spessore di altri organi come ad esempio “il timo”.  Hanno dimensioni molto piccole,  di forma ovale dal colorito giallo-bruno;  presentano una struttura follicolare,  con cellule disposte a cordoni,  e sono sempre ben delimitate da una lamina connettivale riccamente vascolarizzata.  La loro funzione è quella di secernere un ormone detto paratiroideo o paratormone,  che è il principale regolatore del livello ematico del calcio e interferisce quindi in molti processi biochimici generali dell’organismo.  Disfunzioni nell’attività paratiroidea possono provocare tetania (in caso di ipoparatiroidismo) ovvero atonia muscolare, calcolosi renale,  aterazioni ossee in caso di iperparatiroidismo.

 

11/02/2018

 

L’ormone paratiroideo o

 

paratormone.

 

Il paratormone è un ormone polipeptidico prodotto appunto dalle cellule principali delle ghiandole paratiroidee.  Il ruolo fisiologico del paratormone è legato strettamente al metabolismo del calcio.  L’ormone favorisce l’assorbimento del calcio introdotto con gli alimenti,  collaborando in questo con la vitamina D;   riduce l’escrezione renale del calcio e ne manda la mobilizzazione a livello delle ossa.   Attraverso questi effetti il paratormone regola l’eccitabilità nervosa,  controlla i processi della coagulazione e i processi contrattili a livello della muscolatura scheletrica e cardiaca,  determina infine il tenore calcico della parte minerale dell’osso. In caso di deficienza di paratormone o ipoparatiroidismo,  che si verificano di solito nel corso di processi tumorali a carico delle paratiroidi o in seguito all’asportazione chirurgica di queste ghiandole  si instaura una grande ipocalcemia,  con convulsioni tetaniche  che portano a morte per paralisi dei muscoli respiratori.  Nei bambini una lieve insufficienza di paratormone,  se associata alla mancanza di calcioo di vitamina  nella dieta, può essere responsabile di uno stato di eccitabilità muscolare o spasmofilia,  in cui seguono brusche contrazioni muscolari all’appicazione di stimoli anche lievissimi sui nervi o sui muscoli.  L’eccesso invece di ormone paratiroideo è una condizione piuttosto rara,  dovuta ad un tumore secernente delle paratiroidi.  Le caratteristiche dell’iperparatiroidismo sono l’ipercalcemia,  la decalcificazione di ampie zone delle ossa e la deposizione di sali di calcio sul rene e in altri tessuti.

 

05/02/2018

 

Mio marito ha una sciatica,  prima è stato colpito all’arto destro,  ora anche al sinistro,  è vero che la sciatica è una malattia psicosomatica?  Grazie!

Agnese

 

Non è da escludere che in qualche modo siano legate  anche alla psicogenesi,  quando si parla di nervi tutto è possibile.  Ovviamente i battibecchi a lungo andare non giovano alla salute in generale perché la sciatica è una nevralgia da irritazione del nervo sciatico.  Essa si manifesta con dolore superficiale e profondo,  intenso e trafittivo lungo il decorso del nervo e delle sue branche terminali.  All’inizio localizzato alla regione lombare,  poi si prolunga in quella glutea,  alla faccia posteriore della coscia ed esterna della gamba e del piede,  mentre in sede lombare tende a diminuire;  infine,  in fase regressiva alle regioni alte dell’arto.  Il dolore costringe all’immobilità e ad atteggiamenti antalgici,  decubito laterale sul lato sano con l’arto malato lievemente flesso al ginocchio, stazione eretta sull’arto sano con il tronco flesso verso il lato malato,  deambulazione a passi brevi con l’arto malato un po’ flesso mandando sempre avanti l’arto sano ecc.  Oltre la sciatica vera esistono altre due forme cliniche:  la sciatica radicolare o funicolare,  sostenuta da fattori artritici,  artrosici,  ernia discale,  ecc. a carico del rachide lombosacrale,  caratterizzata da una fase lombare del dolore molto più lunga e da un’insorgenza da sforzi muscolari.  E la sciatica plessurale legata ad artrite sacroiliaca,  di solito scatenata da un brusco movimento di torsione del tronco e  da altra causa occasionale,  si manifesta con dolori diffusi nella parte alta della natica.

 

LE  GHIANDOLE  SURRENALI

 

Le ghiandole surrenali sono poggiate sul polo superiore di ogni rene,  sono a forma di cappuccio e vi si riconoscono una parte gialla periferica o sostanza corticale o corteccia surrenale,  ed una parte centrale più scura,  detta sostanza midollare.  La parte corticale è costituita da cordoni cellulari che appaiono raggomitolati su se stessi nella parte più esterna  (zona glomerulare,  poi scendono dritti verso il centro della ghiandola (zona fascicolata) per terminare con un andamento disordinato,  anastomizzandosi fra loro (zone reticolare)tra i cordoni,  come in tutte le ghiandole endocrine,  corrono numerosi capillari sinusoidali.  le cellule della zona più esterna sono ricche di grassi e determinano il colore dell’organo.  Questa corteccia surrenale rappresenta una ghiandola endocrina distinta dalla midollare;  da essa sono state isolate numerose sostanze con funzione ormonale,  tutte derivate da un’unica struttura chimica steroidea,  ma con attività in parte comuni e in parte differenziate.  Sono stati descritti, ed alcuni anche sintetizzati ed usati in terapia,  come composti ad azione glicoattiva,  dei quali il principale rappresentante è il cortisone,  che interferiscono nel ricambio degli zuccheri ed in quello delle proteine,  hanno un’intensa attività antinfiammatoria ed incidono negativamente nei fenomeni immunitari.  Altri composti fra i quali l’aldosterone,  hanno maggiore attività sul ricambio dell’acqua,  del sodio e del potassio,  altri steroidi surrenalici sono del tutto simili agli ormoni sessuali.  La midollare surrenale è invece costituita da  vari tipi di cellule alcune delle quali sono dette cromaffini perché si colorano elettivamente con certi sali di cromo.  Da queste cellule derivano l’adrenalina e la noradrenalina,  due sostanze molto semplici che rappresentano i mediatori naturali delle sinapsi periferiche del sistema nervoso simpatico ed una certa quota di sinapsi del sistema nervoso centrale.  La loro attività provoca una vaso-costrizione periferica con conseguente ipertensione,  un aumento della gettata cardiaca,  un aumento dellaproduzione di calore,  una degradazione dei depositi di glicogeno,  e quindi “iperglicemia”,  una dilatazione dei bronchi,  un certo stato di eccitazione ecc.  Queste sostanze sono prodotte anche da altre piccole formazioni pseudoghiandolari distribuite lungo i nervi periferici o presso i grossi vasi,  queste formazioni sono note come “paragangli o organi cromaffini”.

 

08/02/2018

 

LE  ISOLE  DI  LANGERHANS

 

Le isole di Langerhans sono piccoli ammassi globosi di cordoni cellulari separati da capillari sinusoidali,  presenti in grandi quantità nel pancreas, esattamente nel “parenchima”  soprattutto nella porzione corrispondente alla  coda.  Tra gli acini ghiandolari del pancreas esocrino si trovano sparsi ammassi di cellule epiteliali in cui si riconosce una struttura a cordoni anastomizzanti,  frammisti a capillari sinusoidi.  Le cellule possono essere distinte in due categorie:  cellule pccole con granuli acidofili che non vengono sciolti dai trattamenti con l’alcool,  usato per l’allestimento dei preparati istologici,  e cellule più grandi,  con granuli che vengono invece disciolti dall’alcool.  Le prime dette cellule α o A, producono il glucagone;  le seconde dette β o B basofile producono l’insulina.  Alcuni studiosi descrivono altri tipi di cellule  (ϒ o C e D) che si trovano più o meno costantemente e la cui attività funzionale è incerta.

 

LA FUNZIONE DELL’INSULINA

 

Questo ormone secreto dalle cellule delle isole di Langerhans del pancreas,  permette alle cellule di tutto il corpo di ossidare il glucosio producendo energia.  La mancanza di insulina determina glicemia e glicosuria,  e cioè il “diabete”  (diabete mellito).  Prima della scoperta dell’insulina (scoperta nel 1921), e della sua somministrazione ai diabetici,  questi erano condannati a morire in un periodo di tempo abbastanza breve.  oggi l’insulina che è una proteina solforata,  si prepara allo stato cristallino e viene somministrata ai diabetici per via parenterale.  Con l’nsulina estratta dal pancreas di bue  e di maiale vengono effettuate varie preparazioni farmaceutiche che trovano impiego proprio nella terapia del diabete mellito.  Quand’è che si parla di insulino-resistenza? Quando occorrono più di 200U.I.  di insulina giornaliera per mantenere i valori glicemici nella norma. L’insulino resistenza può essere acuta o cronica.  La forma acuta si associa di solito a incidenti traumatici,  interventi chirurgici,  infezioni,  forti emozioni,  ecc. ed è dovuta a fattori antinsulinici nel plasma e negli organi.  la forma cronica deriva invece dalla formazione di anticorpi anti-insulina e si verifica dopo un certo periodo di terapia insulinica del diabete;  a essa si ricorre  utilizzando preparati insulinici ottenuti da una diversa specie animale.

 

10/02/2018

 

Si dice che il “timo” non sia importante,  e addirittura in molte persone si atrofizza,  è vero?

 

Detta così,  è molto superficiale,  in realtà è un organo molto importante ed anche di notevoli dimensioni nell’infanzia,  si atrofizza in maniera progressiva dopo la pubertà.  Si trova in uno spazio della cavità toracica,  nella parte mediana tra i due polmoni delimitato in avanti dallo sterno,  in basso del diaframma, posteriormente dalla colonna vertebrale,  mentre superiormente è in diretta comunicazione con lo spazio viscerale del collo.  Questa regione è distinta in due parti:  una anteriore,  più estesa e l’altra posteriore;  nella parte anteriore si trova questa ghiandola o organo che è un’importante stazione linfatica che regolerebbe nel feto e nel bambino lo sviluppo delle attività immunitarie.  Mano a mano che il bambino cresce,  dopo la pubertà,  perde la capacità di elaborare linfociti che in origine è più accentuata di quella degli altri organi linfopoietici  (milza, linfoghiandole).  La struttura del timo presenta una parte corticale costituita dal tessuto linfoide e una parte midollare contenente linfociti e grappoli di cellule situati in un reticolo  (corpuscoli di Hassall).  Il timo è un organo linfoide,  Sotto la sua influenza in epoca infantile si formano le cellule responsabili della produzione degli anticorpi che intervengono nelle reazioni di rigetto di tessuti omologhi trapiantati e delle reazioni  di ipersensibilità ritardata.  Si ritiene che la funzione del timo si svolga attraverso un ormone,  questo agirebbe sulle cellule degli organi linfoidi trasformandole in linfociti immunocompetenti,  precisamente in strutture capaci di formare anticorpi contro proteine estranee.  Il timo sembra anche coinvolto o implicato nella patogenesi delle malattie autoimmunitarie,  come l’artrite reumatoide,  il lupus eritematoso disseminato,  in cui si osservano reazioni di ipersensibilità nei confronti dei componenti dello stesso organismo.