20.01.2018

LE RICETTE DI CASA MIA DUECENTOQUARANTESIMA PARTE

Author: Elena Lasagna

20/01/2018

 

IN  CUCINA  CON  AMORE  E  CON

 

FEDERICA

 

Elena   Siamo arrivati al duecentoquarantesimo articolo di cucina,  oggi voglio mostrarti un piatto nuovo:  Le cartucce di polenta”  sono come gli gnocchi  DI POLENTA CHE PRESENTAI IN PASSATO ma questa  è una ricetta nuova che ho inventato proprio pochi giorni fa.

 

CARTUCCE  DI  MAIS

 

 

Ingredienti:  quattrocento g di farina di mais,  brodo vegetale,  spezie,   due scalogni,  un porro,  cento g di parmigiano reggiano,  olio extra vergine d’oliva,  salvia e rosmarino,  due cucchiai di sugo al pomodoro,  mezzo bicchiere di vino bianco secco,  una salsiccia, latte q.b.

Esecuzione:  il brodo  deve essere fatto con le verdure e le spezie,  poi mettiamo adagio adagio la farina di mais: l’impasto deve risultare non troppo sostenuto perché la polenta nel raffreddarsi tende a solidificarsi.  Quando la polenta sarà cotta la stenderemo e la lasciamo intiepidire poi tracciamo delle mini cartucce.  Nel frattempo facciamo il ragù facendo soffriggere in un cucchiaio di olio gli scalogni e il porro tagliati finemente;  sfumiamo col vino e aggiungeremo la salsiccia grigliata e tagliata a piccoli pezzetti,  un po’ di brodo,  rosmarino e salvia  poi  mettiamo il coperchio e lasciamo cuocere fino a cottura ultimata.  Adesso che abbiamo una bella salsina aggiungiamo un po di latte, e un cucchiaio raso di farina con le spezie,  mescoliamo e incominciamo con fare uno strato di salsa,  uno di cartucce di polenta, infine ancora un po’ di salsa fino a coprire tutte le cartucce;  aggiungiamo il parmigiamo grattugiato e voilà in forno a centosessanta°  per quindici minuti.  Ed ecco un primo piatto gustoso,  salutare ecc.

 

Federica   Sai che li ho fatti ieri sera e sono piaciuti molto a tutti.  Grazie!

 

Elena   Sono contenta,  però si possono fare anche con il formaggio fuso, e il burro ma così li ho trovati gustosi e leggeri ed ho preferito dare questa prima ricetta.  Se sfogli i primi articoli delle mie ricette,  quelle di alcuni anni fa troverai molti modi per fare gli gnocchi;  anche  se  all’inizio ci sono foto un po’ sbiadite,  leggi le ricette.

 

Federica   Secondo te quando si cucina la carne si deve sempre sigillarla?   Anche lo spezzatino?

 

Elena   Sì,  sempre,  tranne quando si fa un buon brodo.  Ciao alla prossima e buona domenica a tutti!

 

22/01/2018

 

Elena   Un’altra ricetta golosa e leggera sono gli involtini di arrosto di cappone con verdure cotte al vapore in salsa della casa.

 

INVOLTINI DI ARROSTO DI

 

CAPPONE

 

 

Ingredienti:  cappone,  rosmarino,  salvia,  aglio, scalogno,  vino bianco secco,  sale e peperoncino q.b., cerfoglio,  due cucchiai di pomodoro in salsa,  origano,  maggiorana,  brodo di carne; foglie grandi di verza e fogli di porro sbollentate.  Per il contorno:  carote,  finocchi,  patate,  verza, peperoni,  porri,  salsine della casa.

 

Esecuzione:  facciamo un buon arrosto di cappone:  lo rosoliamo bene,  poi lo sfumiamo con il vino,  e una volta evaporato aggiungeremo tutti gli odori e le spezie, due mestoli di brodo,  copriamo la casseruola e lasciamo cuocere al punto giusto. Una volta cotto l’arrosto,  toglieremo le ossa e lo taglieremo a piccoli pezzetti, facciamo una salsina con il suo sugo,  po lo stenderemo sulle foglie di ortaggi cotte al punto giusto e le sigilliamo,  infine li passiamo per qualche minuto al forno preriscaldato a 180°.  Intanto mettiamo a cuocere al vapore le verdure tagliate a tocchetti,  una volta raggiunta la cottura un po’ al dente le condiremo con una salsina fatta di un insieme di verdure ed erbe tritate molto ma molto fini,  poi le mettiamo a cuocere nel brodo vegetale e una volta cotte le condiremo con aceto un’emulsione di aceto di mele e olio,  sale e pepe,  un po’ di rafano e due cucchiai di maionese fresca.  Il piatto è pronto.  Sprigiona un profumo da non crederci!

 

Federica   Questo piatto è di una bontà infinita!  Ma adesso passiamo ai dolci.

Se non si soffre di iperglicemia,  si può mangiare una fettina di dolce a settimana?  Grazie!

 

Elena  Certo che si può,  ma che sia una fettina a settimana e non tutti i giorni.

 

Federica  mi piacerebbe tanto fare il liquore al mandarino,  hai una ricetta valida?  Grazie!

 

Elena  Sì,  ti lascio la mia e anche la foto così vedi come viene,  ti assicuro che è molto buono,  sa molto di mandarini.

 

LIQUORE AL MANDARINO

 

di casa mia

 

Ingredienti:  venti mandarini,  settecentocinquanta ml di alcool,  sette hg di zucchero,  mille ml di  succo di  mandarini filtrato,  una bacca di vaniglia.

 

Esecuzione:  Laviamo e asciughiamo bene i mandarini,  li sbucciamo e mettiamo le bucce a macero nell’alcool per venti giorni.  Passati i venti giorni faremo bollire il succo e acqua dei mandarini con lo zucchero,  poi verseremo il macero dell’alcool e  bucce nello sciroppo intiepidito.  Lasciamo ancora a macerare per due ore poi filtriamo e possiamo procedere all’imbottiglamento.  Aspettare almeno due giorni prima di farne uso.  È un liquore molto indicato in cucina:  per dolci e crêpes,  sul gelato ecc.

 

Federica   Che bello!  Grazie.

23/01/2018

 

Federica   Sono ansiosa di avere la ricetta della torta che hai fatto per Patty,  era meravigliosamente squisita,  issima,  issima!  Certo che ne hai presentate di torte e dolci squisiti in  questi anni!

 

Elena  Caspita!  Due superlativi insieme,  in effetti è proprio squisita e leggera,  è una delle ricette invernali di mia nonna  SELI,  lei amava molto il cioccolato,  gli agrumi e le castagne e questa torta la rappresenta molto.  In quanto alle altre torte e ai miei dolci dovresti incominciare a leggere dalle prime ricette,  capirai che le mie sono originali;  conservo ancora tutte le foto con i loro dischetti e i negativi.

 

TORTA   SELINA

 

 

Ingredienti:  trecento g di farina di castagne,  cinquanta g di farina doppio zero,   duecentocinquanta g di zucchero  semolato,  più quello per caramellare,  cinque arance, venti marroni,  trenta g di cacao amaro,  due uova intere e due tuorli,  cinquanta g di burro,  canditi di arance trenta g,  un bicchierino di liquore, al mandarino o all’arancia,  una stecca di vaniglia,   latte q.b. per ottenere  l’impasto morbido e non troppo pastoso,  una bustina di lievito per dolci,  zucchero a velo per guarnire,  Per la crema all’arancia:  quattro cucchiai di farina per dolci,  tre di zucchero e succo di arancia spremuta di fresco;  cento g di cioccolato fondente e mezzo bicchiere di latte.

 

Esecuzione:  incominciamo col cuocere le castagne in forno,  non le caldarroste,  ma devono essere semplicemente cotte nella teglia con pochissima acqua per non lasciarle indurire, tagliate da una parte esterna per poterle sbucciare bene. Una volta preparate le castagne,  le tagliamo a pezzi grossolani  e le passiamo nel succo d’arancia e zucchero,  le caramelliamo un po’.  Poi faremo la crema all’arancia spremendo le arance con l’aggiunta di farina e zucchero,  una volta densa la crema la lasciamo raffreddare dentro in un recipiente di ghiaccio coperta da un foglio di carta da forno perché non formi la crosta.  Adesso sciogliamo il cioccolato fondente con il latte ,  dovrà risultare cremoso,  né troppo pastoso e neanche troppo liquido.  Prepariamo tutti gli ingredienti sul piano da lavoro e incominciamo con ungere la teglia foderata di carta da forno;  in un altro recipiente sbatteremo a crema le uova con lo zucchero,  uniremo il burro (solo cinquanta g),  la vaniglia,  il liquore,  le farine,  infine il lievito.  Abbiamo ottenuto un bell’impasto omogeneo e profumatissimo,  adesso incominciamo a versare il contenuto della torta alternato alla crema di cioccolato e  a quella di arancia,  poi metteremo l’ultimo strato di torta e ci metteremo sopra le castagne spezzettate e caramellate,  poi le spingeremo sotto l’impasto;  che diverrà un altro strato sotto la crosta della torta. Inforniamo a centosettantacinque°  per trentacinque minuti circa (dipende dal forno)  Una volta raffreddata possiamo passare una spolverata di zucchero a velo con vaniglia.

 

Federica  Che spettacolo,  quando la tagli c’è tutta la crema d’arancia che cola,  che golosità che non fa neanche male perché  sa di genuino!  Poi si sentono le castagne caramellate all’arancia che si sciolgono in bocca!  Io dico che sei un fenomeno,  nel senso più buono che c’è.

 

Elena  Troppo buoni grazie!

Ed ora voglio mostrarvi una parte di tutte le mie foto con i rispettivi dischetti;  per ogni foto che vedo ho memorizzato le ricette,  tutte.

 

LE MIE FOTO SONO PIÚ DI 1700 E ALTRE TRECENTO CHE HO SULLA VIDEO CAMERA.

 

Dott.  Robert  Questo sì che è amore!

 

Elena   Grazie!  Al prossimo articolo!