19/12/2017

 

LA  VITA

 

 

Perché si viene colpiti dall’angina pectoris?

 

Gabri

 

Questa sindrome è detta anche stenocardia,  è un’insufficienza coronarica anatomico-funzionale con conseguente anossiemia miocardica.  E’ un termine che parla da sé,  formazione di scorie acide e stimolazione anomala delle terminazioni sensitive nervose dei vasi coronarici.  La sintomatologia è rappresentata dal caratteristico dolore anginoso,  della durata di alcuni secondi o addirittura di alcuni minuti,  la cui frequenza è molto varia,  può dare violenti accessi dolorosi,  soprattutto nella regione retrosternale o cardiaca con irradiazione tipica alla spalla,  al braccio,  al polso sinistro e perfino alla parte sinistra della mascella associati spesso anche a sensi di angoscia.  Nell’ecografia si riscontrano alterazioni del complesso ventricolare,  anomalie dell’onda T, slivellamento del tratto S-T,  comparsa di onde Q… ad alto voltaggio.  L’angina pectoris colpisce con maggiore frequenza il sesso maschile,  quasi sempre dai quaranta ai cinquant’anni. Si differenziano una forma di angina pectoris  da sforzo che insorge successivamente  all’esecuzione di uno sforzo di qualsiasi genere,  anche emotivo,  è una forma da decubito,  che compare in pieno sonno,  specialmente nelle prime ore della notte:  L’accesso notturno in genere è meno violento ma più prolungato di quello da sforzo.  L’angina pectoris risulta spesso associato ad affezioni extracardiovascolari  (litiasi biliare, ascessi sottofrenici ecc.) ad intossicazioni croniche come il tabacco,  a taluni stati diatesici (gotta,  diabete,  obesità, ecc.)   e a cardiopatie.

 

21/12/2017

 

E’ vero che con i cibi conservati in casa si può andare incontro al botulismo?

Maria B.

 

Non è così,  poi ti spiegherò più avanti,  intanto vediamo in che cosa consiste il “Botulismo”.  Il botulismo è un’intossicazione provocata dal botulino,  sia nell’uomo e anche negli animali.  Nell’essere umano il botulismo è causato dall’ingestione di cibi avariati:  in genere di tratta di salumi, o di carni, o vegetali conservati in scatola o sottolio senza rispettare le norme igieniche, o il procedimento di conservazione che dovrà essere sterile.  Quindi se vogliamo conservare i cibi dovremmo usare tutte le precauzioni necessarie come ad esempio cuocere gli alimenti e badare che vengano  messi in recipienti sterilizzati,  e sotto vuoto;  quando si aprirà il vaso o la bottiglia o altro,  i cibi dovranno essere ancora sottovuoto,  solo così  resteranno inalterati perfettamente.  Ma in ogni caso quando si apre un vasetto si può assaggiare l’alimento sulla punta della lingua senza deglutire,  se è alterato si capisce dal pizzicore insolito che lascia sulle labbra.  Su queste cose non bisogna scherzare,  perché dopo un periodo di incubazione da quattro-cinque ore a otto giorni si stabilisce un quadro clinico caratterizzato da paralisi oculare bilaterale dell’accomodazione, e talvolta dei nervi motori dell’occhio in quanto la tossina neurotropa elaborata dal Clostridium botulinum si fissa elettivamente sul mesencefalo e sui nuclei dei nervi oculomotori.  Può comparire anche secchezza delle fauci e delle vie respiratorie,  disturbi della fonazione e della deglutizione,  che possono portare a polmonite da aspirazione,  con rapido aggravamento delle condizioni generali.

 

29/12/2017

 

Che differenza c’è tra il “diazepan” e il”diazossido”?

 

Angela

 

 C’è una grande differenza, non devi confondere questi due farmaci,  in quanto hanno azioni specifiche e diverse.  Il primo è stato prescritto a te,  e contiene “diazepan”, mentre il secondo è stato prescritto a tuo marito ed è un antiipertensivo. Il Diazepan o la medicina che contiene questo principio attivo è uno psicofarmaco e appartiene al gruppo delle benzodiazepine.  Ha proprietà miorilassanti,  ansiolitiche e anticonvulsive,  ed ha anche un modesto effetto ipnotico.  Viene usato nei trattamenti dei disturbi ansiosi,  nell’epilessia,  nella preanestesia chirurgica per appunto facilitare il rilassamento muscolare;  e in tutti gli stati di agitazione dovuta ad alcolismo ecc.  Il diazossido o la medicina che  contiene questo principio attivo viene adoperato per abbassare la pressione arteriosa, e l’aumento della gittata cardiaca.  È usato per combattere i bruschi aumenti di pressione che si manifestano in varie condizioni patologiche.  Questo farmaco antiipertensivo  agisce direttamente sui vasi pre-capillari,  riducendo la resistenza del flusso.

 

31/12/2017

 

Parlami della differenza tra eccitamento,  eccitazione e eccitabilità!  Grazie!

 

Giovanni

 

Allora,  incominciamo dall’eccitamento:  è  un’attivazione di un elemento del sistema nervoso,  subito dopo  alla comparsa di una serie di impulsi che provengono da altri elementi neutrali o di energia  adeguata dall’esterno del sistema nervoso.

Mentre l’eccitazione non è altro che uno stato emotivo contrassegnato da un’accelerazione dei processi psichici,  un aumento dell’attività motoria e verbale,  spesso è impulsiva e incoerente.  L’eccitazione può dar via a fenomeni di insonnia,  anche se a volte non ha alcun significato patologico,  specialmente se è dovuta a una momentanea tensione emotiva e se transitorio.   Ma può essere anche sintomo di psicosi, o una conseguenza di intossicazioni come l’alcool,  droga ecc.

L’eccitabilità è una proprietà di alcune strutture viventi che consiste nella capacità di rispondere a stimoli di varia natura:  elettrici, chimici,  meccanici,  ecc. con modificazioni caratteristiche del proprio stato fisico.  Esiste una soglia di eccitabilità al di sotto della quale il substrato è ineccitabile,  mentre per stimoli più intensi di quelli liminari la risposta resta invariata,  cioè non aumenta proporzionalmente all’intensità dello stimolo.  L’eccitazione di un substrato biologico determina l’aumento del consumo di energia e del metabolismo cellulare.  Pertanto,  stimoli ripetuti possono provocare l’esaurimento delle riserve energetiche cellulari e l’accumulo nella cellula di materiali di rifiuto.  Tale condizione si accompagna a uno stato transitorio di ineccitabilità,  detto ineccitabilità da fatica, che non va confuso con il fenomeno della refrattarietà,  cioè con il blocco completo o la riduzione dell’eccitabilità che si verificano fisiologicamente subito dopo lo stimolo. Per effetto di stimoli troppo intensi o prolungati alcuni recettori possono ridurre la propria eccitabilità attraverso l’aumento della soglia di stimolazione;  tale fenomeno viene detto adattamento. Un esempio tipico è l’adattamento dei fotorecettori della retina a stimoli luminosi intensi.  D’altra parte l’eccitabilità è influenzata largamente dalle condizione del tessuto,  e in particolare,  dal livello di ossigeno e di nutrizione delle cellule.  A livello cardiaco stati di ipossia o alterazioni del circolo coronarico,  che compromettano la regolare nutrizione del miocardio,  sono spesso la causa dei disturbi dell’eccitabilità,  che si manifestano sotto forma di aritmie  (extrasistoli,  flutter,  fibrillazione,  tachicardia parossistica,  ecc).  I farmaci che vengono adoperati in tali circostanze,  agiscono come dei normalizzatori dell’eccitabilità cardiaca.

 

05/01/2018

 

Qual è la vera causa del “Patereccio”?  Si guarisce?

 

Roberta

 

La vera causa di questo processo infiammatorio è dovuta agli agenti patogeni,  i comuni piogeni (stafilococchi e streptococchi),  ma anche altri germi possono essere la causa.  Il patereccio è un processo infiammatorio delle dita con interessamento dei tessuti molli ossei.  La sua localizzazione può essere superficiale,  appena sotto l’epidermide o addirittura in superficie,  a volte si manifesta attorno all’unghia,  quello che noi chiamiamo  volgarmente “giradito” o si manifesta nel profondo  con interessamento delle formazioni ossee,  tendinee e articolari.  Il patereccio segue a ferite, escoriazioni,  punture di qualsiasi genere,  se queste poi verranno trascurate allora andremo incontro a cose molto gravi. A volte esso rimane circoscritto,  mentre a volte si diffonde all’arto specialmente quando sono interessati il primo e il quinto dito.:  trattandosi infatti di “tenosinovite” digitopalmare,  la flogosi si diffonde facilmente verso l’avambraccio.  Spesso forme semplici quando sono trascurate evolvono verso quadri di una certa gravità,  estendendosi in profondità fino a sepsi generalizzate.  Si manifesta con dolore,  rossore,  tumefazione febbre con brividi,  fluttuazione;  e il patereccio osseo tende a fistolizzarsi,  mentre quello articolare esita in “.anchilosi”  Per quello che riguarda le cure si prevedono cure locali a cure antibiotiche e chemioterapiche;  tutto dipende dalla non trascuratezza,  dalla gravità e dalla sua manifestazione.