29.07.2017

RISPOSTE AI LETTORI NOVANTADUE QUARANTADUESIMA PARTE

Author: Elena Lasagna

29/07/2017

 

 

Ciao,  sono  Gina,  da quando sono tornata dal mare,  ho sempre il mal di testa nella zona sopra gli occhi;    prima di ritornare a casa sono stata dal medico e mi ha detto che secondo lui di tratta di un fenomeno oftalmico,  io non avevo confidenza e ho annuito così,  tanto poi sapevo che sarei andata dalla mia dottoressa,  ma oggi è sabato e non c’è,  che cosa significa ” fenomeno oftalmico”?   Grazie!

 

Oftalmico significa che è in relazione con gli occhi:  arteria oftalmica,  ramo collaterale della carotide interna che provvede all’irrorazione del globo oculare.  Nervo oftalmico e branca oftalmica,  primo ramo sensitivo del nervo del trigemino,  che emerso dal ganglio di Gasser,  penetra nell’orbita attraverso la fessura sfenoidale,  suddividendosi in tre rami terminali,  ecc.

 

È un termine generico per indicare alcune affezioni oculari.  C’è oftalmia da sole per esempio,  l’oftalmia traumatica,  l’oftalmia simpatica.  L’oftalmia simpatica è abbastanza preoccupante perché interessa l’uvea dell’occhio sano e consegue a lesioni traumatiche dell’altro occhio,  anche dopo sei,  otto settimane,  la prognosi è sempre riservata perché spesso il processo evolve fino a portare cecità completa,  sempre se non si provvede tempestivamente all’enucleazione dell’occhio simpatizzante.

 

31/07/2017

 

Perché molte donne ancora giovani hanno perdite urinarie?

Daria

 

Le cause sono molte,  una di queste potrebbe essere data da una ritenzione   acuta o cronica,  parziale o totale,  delle urine in vescica;  per iscuria paradossa che è la condizione in cui la pressione della vescica sovradistesa supera la resistenza degli sfinteri e quindi l’urina viene emessa involontariamente.

Elena  Lasagna

 

31/07/2017

 

A che cosa serve realmente il “triptofano”?

Rosalba

 

Questo amminoacido è di vitale importanza in quanto  un suo deficit determina la carenza di nicotinamide;  ciò spiega l’alta incidenza della pellagra nelle regioni in cui l’alimentazione è basata essenzialmente sul consumo di farina di mais, che contiene proteine molto povere di triptpfano.  Questo amminoacido interviene anche come fattore di regolazione della bionsintesi della glutammina.  I prodotti terminali del suo metabolismo sono l’indolo e lo scatolo.  Il malassorbimento del triptofano provoca una malattia metabolica ereditaria  (se così si può chiamare) detta malattia di Hartnup, con sintomi cutanei di tipo pellagroso,  accompagnati da alterazioni psichiche e cerebellari,  alla cui origine è l’incapacità dei tuboli renali di riassorbire proprio il trptofano che di conseguenza viene eliminato in grandi quantità con le urine.  questa malattia può anche dare un difetto dell’assorbimento intestinale del triptofano introdotto con gli alimenti.  In altre forme il ridotto assorbimento di triptofano comporta una accentuata sua degradazione di opera dei batteri componenti la flora dell’intestino;  ecc.  Con la dieta mediterranea si assume ogni giorno la giusta quantità di triptofano senza il bisogno di integratori.

 

09/08/2017

 

Come si forma l’adrenalina?

Patty

 

L’adrenalina è un ormone secreto nella porzione midollare delle ghiandole surrenali e presente anche nelle fibre nervose simpatiche e nelle strutture innervate da tali fibre.  L’ormone che fu isolato per la prima volta nel 1901,  può essere ottenuto  sia per estrazione dal surrene di animali sia per sintesi.  L’adrenalina è uno dei mediatori della trasmissione nervosa nel sistema nervoso autonomo.  La sua liberazione a livello delle terminazioni nervose adrenergiche produce effetti caratteristici:  aumento della pressione arteriosa e del tono vasale,  con l’eccezione dei vasi muscolo scheletrici che vengono rilasciati,  stimolazione cardiaca,  rilassamento della muscolatura bronchiale,  costrizione della milza,  inibizione del tono e della motilità gastrointestinale,  aumento del metabolismo basale.  L’adrenalina è particolarmente indica nell’asma bronchiale,  nelle emorragie capillari,  nei gravi deficit del cuore,  negli stati congestizi della congiuntiva e delle mucose,  nello shock.   Ovviamente è controindicata nell’ipertiroidismo,  negli scompensi cardiaci, nell’insufficienza coronarica e in alcuni stati di ipertensione.

 

13/08/2017

 

La neurosi è una patologia mentale?

Angela

 

Con il termine “neurosi” s’intende una turba mentale con sintomatologia estremamente variabile caratterizzata da ansia e insicurezza,  non legata a fattori organici,  senza alterazioni qualitative delle funzioni psichiche.  Secondo la scienza che insegna la psicanalisi che in genere si occupa di disturbi nevrotici,  la neurosi ha un’origine psicogena e deriva dal conflitto fra le pulsioni istintuali rimosse e le istanze etico-sociali.  Questo conflitto si può ricercare nell’infanzia del paziente e a seconda delle sue turbe le neurosi si classificano in 1)  psiconevrosi,  quando appunto si ricercano nell’infanzia;  2)  nevrosi attuali distinte in nevrosi d’angoscia,   neurastenia e ipocondria nell’inadeguatezza  attuale del soddisfacimento sessuale;  3)  una distinzione importante nella classificazione psicanalitica delle nevrosi è tra isteria di conversione,  in cui si ha somatizzazione dei sintomi,  isteria d’angoscia,  caratterizzata dalle fobie,  e nevrosi ossessivo compulsive,  caratterizzate da idee ossessive e da azioni coatte.  Le definizioni delle nevrosi sono state definite e classificate in modo diverso da vari autori,  e  all’interno delle diverse concezioni teoriche.

18/08/2017

 

È vero che la lidocaina è una droga?  Non dovrebbe esserci la vendita libera di certe sostanze.

Angela

 

Certe persone non dovrebbero acquistare sostanze di cui non  sanno come svolgere il proprio uso.  E poi non credo che questo anestetico sia in vendita così liberamente anche perché la xilocaina ha azione pronta,  intensa di lunga durata e viene adoperata anche nel trattamento delle aritmie ventricolari durante la chirurgia cardiaca o in seguito a infarto del miocardio.  Io sono d’accordo che tutti i farmaci che assumiamo dovrebbero essere prescritti dal medico curante.

Elena  Lasagna

 

23/08/2017

 

È vero che abbiamo il liquore nel cervello?

Angela

 

Come no,  quello che usiamo per fare i dolci  da dove credi che lo estraggano?

Si chiama liquor,  è un liquido che riempie le cavità del cervello e lo spazio compreso tra la massa cerebrale e le meningi:  lo spazio leptomeningeo.  È detto anche il liquido cerebro-spinale o cefalo-rachidiano.  È un liquido trasparente,  senza colore,  con reazione alcalina e peso specifico 1005.  La sua composizione è analoga a quella del plasma sanguigno,  manca quasi completamente di costituenti proteici.  Il liquor svolge funzioni fisiologiche importanti,  la prima tra le quali ha un’azione protettiva di tipo meccanico,  che impedisce la compressione della massa cerebrale per effetto della forza di gravità,  di urti ecc.  Partecipa inoltre agli scambi di metaboliti e di materiali nutrizionali tra il cervello e il sangue.  Infine mantiene costanti la pressione e il volume endocranici adeguando il suo volume alle variazioni del flusso ematico e della massa cerebrale.  Alterazioni di natura chimico-fisici,  al volume e alla pressione del liquor indicano processi altamente patologici.

25/08/2017

 

Come ci si ammala di blefarite?

Agnese

 

La blefarite è un’infiammazione del margine palpebrale che può estendersi alla cute,  alla congiuntiva,  ai follicoli, alle ghiandole ciliari e a quelle di Meibonio.  le blefariti possono essere provocate da fattori costituzionali allergici, endocrini,  ambientali,  da avitaminosi,  dispepsie,  autointossicazioni alimentari,  diabete,  infezione batterica stafilicoccica.  Le blefariti hanno un’azione subacuta o cronica,  con resistenza ai trattamenti terapeutici con tendenza alle recidive. Ecco alcune forme di blefarite:  La blefarite angolare,  è una forma ulcerosa che colpisce la commisura mediale palpebrale o angolo palpebrale.  Blefarite ciliare: è la più frequente,  appare in soggetti linfatici o con disfunzioni endocrine;  colpisce i follicoli e le ghiandole,  che secerno un essudato giallastro,  caratterizzata da un arrossamento della mucosa e della cute.  poi abbiamo la blefarite eritematosa:  caratterizzata da lieve edema del bordo palpebrale con iperemia del bordo ciliare.  Più frequente nelle pelli bionde.  Poi,  la blefarite seborroica o squamosa:  può essere di natura allergica o concomitante con seborrea del cuoio capelluto e dermatite seborroica del viso.  È  caratterizzata da squame biancastre furfuracee o giallastre facilmente staccabili dalle palpebre.  La blefarite ulcerosa provocata da infezione stafilicoccica e caratterizzata da croste aderenti ai bordi palpebrali.  Gli attacchi ripetuti di blefarite ulcerosa può provocare la caduta parziale delle ciglia e ulcerazioni alla cornea.  Ovviamente le cure di tutte queste forme di blefarite è di competenza medica.

31/08/2017

Che cosa succede quando ci ammaliamo di miopia?

Angela

 

Questo disturbo della vista, è dovuto alla variazione dei mezzi diottrici per cui i raggi incidenti paralleli,  provenienti da grandi distanze,  convergono in un fuoco situato non sulla retina ma davanti ad essa.  Le cause principale sono diverse,:  abnorme lunghezza dell’asse ottico,  difetti della curvatura corneale,  eccesso del potere di rifrazione dei mezzi diottrici,  gravi alterazioni della carotide.  La miopia ha carattere ereditario,  inizia nell’infanzia e aumenta progressivamente.  Per ridurre i circoli di diffusione, e avere una visione più nitida la persona affetta da miopismo tende a socchiudere le palpebre.  Se si tratta di forme lievi inferiori a 4-5 diottrie, risulta diminuita l’acutezza visiva per gli oggetti lontani,  mentre è buona la visione di oggetti vicinie nella lettura;  nelle forme superiori a 4-5 diottrie,  si ha una diminuzione della vista anche per gli oggetti vicini e tendenza durante la lettura ad avvicinare sempre più il testo vicino agli occhi.  A volte la miopia si associa ad alterazioni distrofico-degenerative della coroide e della retina,  con possibili complicazioni e distacco della retina,  anche spontanee.