21.01.2017

RISPOSTE AI LETTORI NOVANTADUE TRENTADUESIMA PARTE

Author: Elena Lasagna

21/01/2017

 

Mi piacerebbe conoscere anche una relazione sul sistema nervoso, diversa da quella che hai già scritto.

Barbara A.

 

Sì,  certo,  anche perché quella che ho già scritto era una relazione sul tessuto nervoso e i suoi nervi. Però anche se faccio un riassunto non posso trascurare le cose essenziali,  quindi più o meno non è che cambi molto;  farò il possibile ma meno di così si rischia di tralasciare cose importanti determinanti per un buon apprendimento.

 

Diciamo pure che il sistema nervoso è un insieme di organi che hanno il compito di permettere all’individuo di rendersi conto delle condizioni sia dell’ambiente esterno che di quelle interne all’organismo e di avere una reazione ad esse;  di collegare tutti quegli organi dell’individuo in una correlazione nervosa che si aggiunge a quella sanguigna.  È formato da organi di correlazione,  di coordinazione e di associazione,  che hanno il compito di raccogliere ed elaborare gli stimoli,  giunti dagli organi recettori o organi di senso sede di attività sensitive,  e di inviarli alla periferia agli organi effettori che sono per lo più ghiandole e muscoli. Esistono catene di elementi nervosi che costituiscono un arco che trasporta uno stimolo,  da un organo di senso ad un organo effettore.  In genere però il sistema nervoso è più complesso.  il neurone afferente si collega  con i rami collaterali del suo neurite a più neuroni efferenti, o un neurone efferente è stimolato da più neuroni afferenti o si inseriscono anche neuroni associativi.  Il sistema nervoso comprende:  Il sistema nervoso centrale o asse cerebrospinale formato da encefalo e midollo spinale,  un sistema periferico formato da nervi e gangli,  ed  inoltre un sistema  autonomo o simpatico derivato da quello periferico  che serve gli  organi della vita vegetativa.  Nei vertebrati compaiono per la prima volta le fibre mieliniche che effettuano una trasmissione rapida degli impulsi,   senza decremento di intensità durante la conduzione.  I neuroni possono distinguersi in primari (neuroni sensitivi e motori)  e secondari interposti fra questi.  Però vi sono neuroni di correlazione posti fra i neuroni sensitivi, neuroni di coordinazione posti fra neuroni motori,  neuroni di associazione,  da cui dipendono le attività più elevate del sistema nervoso (memoria, intelligenza).

 

La trasmissione degli impulsi avrebbe mediante la liberazione di un mediatore chimico nelle terminazioni nervose:  per il sistema nervoso parasimpatico il mediatore è l’acetilcolina,  per il sistema nervoso simpatico  è l’adrenalina.  Agirebbero inoltre anche dei fenomeni elettrici,  le cosiddette correnti d’azione.

Lungo la linea mediana dorsale dell’embrione si forma un ispessimento dell’ectoderma detto  “piastra neurale”.  I bordi di questa successivamente si elevano a formare una doccia neurale e da essi si staccano le creste neurali o ganglionari che danno origine ai gangli spinali e simpatici,  dopodiché i bordi si saldano in un tubo,  chiamato il tubo neurale,  posto dorsalmente alla corda del dorsale.  A domani…

22/01/2017

 

Questo tubo neurale,  molto importante perché rigonfiandosi anteriormente  formando così delle vescicole encefaliche dà origine al midollo spinale.  Dalle cellule del tubo neurale derivano sia le cellule epiteliali  che rivestono le cavità del tubo neurale sia i neuroblasti che danno origine alla neurologia.  Il sistema nervoso centrale è formato da encefalo e midollo spinale;  il sistema nervoso periferico è formato da nervi che escono dall’encefalo e dal midollo spinale.  Il sistema nervoso simpatico è una  parte del sistema nervoso periferico che comprende la parte simpatica e parasimpatica con i loro gangli periferici e intraviscerali e i relativi nervi.

L’encefalo è collegato alle rimanenti parti del sistema  nervoso, agli organi di senso,  ai muscoli, alle ghiandole mediante vie afferenti collegate direttamente con gli organi di senso,  e i muscoli  del cranio e della faccia.  Queste vie sono costituite da fibre e si collegano con i nuclei dell’encefalo con formazioni cellulari.  Le vie afferenti,  o centripete, o ascendenti,  portano a questi nuclei stimoli provenienti da recettori periferici:  le vie afferenti portano portano impulsi provenienti dai vari nuclei ai cosiddetti effettori ( muscoli,  ghiandole).  Inoltre le vie di associazione collegano fra loro i vari nuclei sia coordinando gli stimoli e le reazioni somatiche,  sia presiedendo alle attività più elevate della corteccia cerebrale.  Le vie associative,  partendo dai nuclei talamici, esclusi i centrali,  mandano fibre a diverse zone della corteccia cerebrale (proiezioni corticali),  che si dicono aree associative.  Tra le vie discendenti sono importanti le vie motorie, Piramidale ed extrapiramidale.  La prima si origina dalla cporteccia della circonvoluzione frontale ascendente o prerolandica (corteccia motrice precentrale) che può essere suddivisa nelle zone dorsale,  centrale e ventrale,  la cui stimolazione provoca risposte motorie rispettivamente dagli arti posteriori,  dagli anteriori,  dal capo.  Essa riceve anche fibre da aree corticali dei lobi frontali,  occipitali,  temporali;  si continua attraverso vari centri cerebrali  (centro ovale,  capsula interna,  peduncolo cerebrale,  ponte di Varolio).  Alcune fibre terminano al ponte,  altre dopo la decussazione con le fibre omologhe provenienti dall’altra metà dell’encefalo,  terminano nella sostanza grigia, delle corna anteriori delle varie sezioni del midollo spinale.   È la via che controlla i movimenti volontari.   La via extrapiramidale ha origine dalle aree motrici addizionali della corteccia,  frequenti in vari punti della corteccia;  dispone di neuroni nel corpo striato e nel sistema reticolare rombencefalico e mesodiencefalico (cellule nervose diffuse).  Questa via controlla il tono muscolare,  i movimenti automatici e mimici.  Le vie sensitive sono date dalle vie ascendenti;  la via primaria di sensibilità generale incrociata come la via piramidale è formata da fibre provenienti dal midollo spinale,  dal bulbo e acustiche che sono convogliate attraverso il nastro di Reil o lemnisco al talamo ottico e nella corteccia laterale. A domani.

23/01/2017

 

Le fibre spinali arrivano direttamente al lemnisco mediante il fascio di Gowers 0 attraverso i nuclei di Goll e Burdach del midollo allungato provenendo dai fasci spinali omonimi.  La via sensitiva secondaria o cerebrale è diretta,  non incrociata, entra nel verme cerebellare dal peduncolo cerebellare  con il fascio-spinocerebellare diretto (omolaterale)  e attraverso i peduncoli cerebellari superiori giunge direttamente alla corteccia cerebrale attraverso o il nucleo rosso o o il talamo ottico.  È anche in rapporto con i nervi cranici sensitivi attraverso il talamo.  Nella corteccia occipitale terminano le fibre e i nervi ottici,  che subisconi una quasi totale decussazione nel chiasma ottico  e giungono con i tratti ottici nel talamo e precisamente nel corpo ginecolato laterale.  Le fibre dei nervi acustici giungono ai nuclei coclearidel bulbo e da qui attraverso il lemnisco salgono alla corteccia temporale.  I nervi olfattori penetrano con i bulbi olfattori da cui le fibre arrivano attraverso i tratti olfattori nella formazione dell’ippocampo o corno di Ammone e quindi nella corteccia sottocallosa.

 

Per cause diverse si possono alterare la morfologia e/o le funzioni del sistema nervoso e  dar luogo ad un numero di quadri morbosi,  caratterizzati da associazioni molteplici di sintomi particolari come ad esempio paralisi,  paresi,  ipoestesie,  dissociazioni sensitive,  ipertonie,  cefalee,  algie,  parestesie ecc).  Le malformazioni possono interessare segmenti del sistema nervoso a diversi livelli ed essere più o meno gravi:  encefalocele, spina bifida,  microencefalia,  idrocefalia, megaloencefalia, toxoplasmosi, paralisi cerebrale infantile ed altro.  I processi degenerativi,  giovanili o tardivi sono causa di:  corea,  distrofie muscolari, atassia cerebellare, encefalopatie infantili,  morbo di Parkinson.Le alterazioni dei vasi sanguigni dell’encefalo comportano lesioni o quadri morbosi importanti quali:  aneurismi,  ematomi extradurali e subdurali, congestione cerebrale acuta, emorragie cerebrali, trombosi cerebrali,  embolie cerebrali ecc.  I processi infiammatori acuti o cronici,  localizzati o diffusi,  possono interessare le meningi e dar luogo a varie forme menengitiche,  oppure essere la causa di encefaliti,  mieliti, encefalomieliti, nevriti,  radicoliti, neurassiti.  Le lesioni traumatiche provocano contusioni, commozioni cerebrali,  emorragie,  ematomi,  ferite.   Possono essere causa di esiti cicatriziali ad azione irritativa e scatenante di sindromi epilettiche.  i tumori del sistema nervoso rivestono grande importanza per le azioni compressive e distruttive che possono esercitare su tessuto estremamente delicato.  Possono avere localizzazione varia ed essere costituiti da:  oligodendrogliomi,  papillomi ed epiteliomi dei plessi coroidei,  adenomi ipofisari, ecc.  Un altro notevole gruppo di malattie è legato ad alterazioni del sistema nervoso vegetativo tra le quali ricordiamo:  diabete insipido,  narcolessia,  sindromi distroficoadipose,  meteoropatie,  chinetosi,  causalgie,  eritromeralgia,  morbo di Raynaud, male perforante plantare,  acrodinia,  sclerodermia, malattia di Dupuytren.

  Fine

 ma può continuare all’infinito