01.04.2016

TU E IL 2016-17 COSA VUOI SAPERE?

Author: Elena Lasagna

01/04/2016

 

IL  TUO 2016-17 FATTO CON IL CUORE

 

PER TE VANESSAu

Da grande vorrei diventare la titolare di un centro benessere,  quali studi devo fare?  Solo l’estetista o servono altri studi o qualifiche? Vanessa  Grazie!

 

Questo lo dovrai decidere tu,  se ti accontenti di diventare solo un’estetista o se vuoi approfondire per dedicarti ai tuoi pazienti-clienti con tutta te stessa e magari farti aiutare da un’estetista e da un massoterapista. Oppure una titolare di un centro benessere che vuole curare i suoi pazient- clienti con successo,   non basta avere un diploma di estetista con i requisiti professionali di cui una persona è abilitata a svolgere l’attività di estetica come definita dalla legge, ivi compresa la realizzazione di tutti i trattamenti e le prestazioni  dell’estetica del viso e corpo. Limitandosi allo svolgimento del corso regionale di qualificazione,  con corsi di specializzazione ed eventuale inserimento in un’azienda  presso un’impresa estetica o lo svolgimento di un periodo di attività lavorativa a tempo pieno in qualità di dipendente.  Ma prima farei le scuole superiori,  poi, mi iscriverei alla facoltà di medicina,  dermatologia, e psicologia;  ora capirai  il perché.  Se vorrai avere successo nel tuo centro benessere dovrai sentirti sicura  di lavorare con profondità e sapienza perché si tratta del corpo delle persone. Per curare gli inestetismi che comprendono tutte le malattie della pelle bisogna conoscere alla perfezione il  corpo umano in tutto! Il perché di psicologia e dermatologia?  Perché ci sono alcuni aspetti che sono fondamentali in una professione come questa,  che è proprio curare il paziente-cliente in tutto e per tutto; l’ortodermista svolge in qualità di operatore sociale servendosi della collaborazione dello specialista e tu sarai lo specialista dermatologo e lo specialista psicologo e saprai trarre le tue diagnosi con sicurezza e tranquillità. Potrai intervenire su un corpo in cui originano e poi si concentrano le problematiche dell’individuo.  Vediamo infatti come l’ IO in definitiva è derivato da sensazioni corporee, soprattutto da sensazioni provenienti dalla superficie del nostro corpo ( come tutto ciò che abbiamo nel nostro profondo si riversa poi in superficie).  Esso può essere considerato, secondo Freud,  come una proiezione psichica della superficie del corpo ed inoltre il rappresentante degli elementi superficiali dell’apparato psichico.  Le manifestazioni della cute possono spesso essere causate da impulsi emotivi che si scaricano nel sistema endocrino-vegetativo.  Risulta chiaro quindi che quando ci si trova davanti a un paziente con disturbi psicosomatici,  dove l’energia che sottende i moti affettivi,  viene deviata sul soma, ecco a cosa serve avere anche una qualifica di psicologa. Ad Esempio:  ti potrebbe capitare un giovane affetto da acne, e che tutto questo possa essere per lui come una maschera dietro la quale si nascondono i suoi conflitti; l’estetista non potrebbe mai risolvere il problema solo con i trattamenti estetici anche perché questo una volta che vedrà il miglioramento  avrà la ricaduta e il trattamento estetico non potrà che peggiorare la situazione.  Prima bisognerà  che lo psicologo curi il profondo, dovrà stanare i suoi conflitti con chicchessia;  ecco come la tensione emotiva può venire canalizzata così sulla cute.  È molto importante entrare quindi in relazione col paziente-cliente,  stabilire un feeling positivo, o mostrare che si sa ascoltare e comprendere le esperienze altrui per svolgere con grande professionalità il proprio lavoro. Io credo che un giorno tu sarai una professionista vera! Anche perché grandi si nasce e a te piace studiare molto; e chi studia impara! Ciao!

Post  S.

Un trattamento dove viene preso  in considerazione solamente l’elemento  estetico e non la persona in toto,  questo sarà un insuccesso assicurato.

Elena  Lasagna

 

14/04/2016

 

Sono Monica nata ventisette anni fa sotto il segno dell’Acquario con ascendente Ariete. Sono un’estetista diplomata,  ho fatto le scuole regionali e molti corsi di aggiornamento,  però anche questo è un settore in crisi.  Mia suocera vorrebbe che smettessi perché dice che questa professione è una professione equivoca,  e che una come me dovrebbe riprendere a studiare per laurearmi. Sinceramente questo lavoro a me piace moltissimo  e non ho intenzione di mollare tutto proprio adesso.  Dici che ce la farò a mandare avanti il mio istituto?  Se è no cosa dovrei fare per cambiare?  Grazie!

 

Dovresti cambiare suocera!  Quando sento queste cose mi piace scherzarci sopra,  ma non ti voglio demoralizzare ulteriormente. Chi fa il lavoro è la persona e tu sei una persona onesta e di grande rispetto e poi sai gestire tutto in modo perfetto;  la crisi c’è ed è un po’ ovunque.  Forse dovresti ampliare un po’  il tuo istituto,  inserendo anche la fisioterapia, così le persone che entreranno per curarsi i dolori usciranno perfette si sottoporranno alla cura del viso e del corpo. In quanto a tua suocera è incredibile come in questa epoca ci siano ancora persone così ottuse: da confonderere il giorno con la notte!  A volte ci si può arrendere liberando sogni e ideali imprigionati nelle costrizioni della discordia,  tu non sei una persona arrendevole,  la cautela non ti appartiene, vedrai,  passato questo momento di sconforto riprenderai il controllo perfetto della situazione e quando avrai allargato il tuo istituto sarai così impegnata che non penserai più a ciò che è bene o ciò che è male per lei ma lo farai per te stessa.  Io credo che un giorno non troppo lontano riuscirai a coinvolgere anche lei,  si esalterà per come andranno le cose,  sono certa che ci riuscirai;  nel tuo lavoro ci sarà una radicale trasformazione.  La tua forza di carattere farà cambiare idea anche alle persone più ottuse:  sciogliendole e governandole con la forza del cuore.  Ti mando gli auguri più veri!

Elena  Lasagna

 

21/04/2016

 

Sono Clara,  nata cinquantasei anni fa sotto il segno del Cancro con ascendente Gemelli,  sposata con un Ariete. Da tre mesi circa ho perso il lavoro,  nonostante tutto la voglia di ricominciare non mi manca.  Vorrei gestire un bar, ho molte idee di innovazione, ho molta volontà ma mio marito non vuol sentire ragioni, addirittura dice che non mi darà la mia parte per aprire questa attività;  hai capito bene, lui mi sta impedendo di vivere la mia vita.  Per me è diventato una ragione di vita,  lui si giustifica dicendomi che questi non sono i tempi per aprire un’attività in proprio, ma secondo me non sta dicendo la verità,  ha paura che il suo tenore di vita possa cambiare e che dovrà mettersi a fare il casalingo.  Dici che sbaglio? Sarà vero che questo non è il momento opportuno per avviare un’attività? Dici che andrà male? Grazie!

 

Clara,  io posso limitarmi a dirti che sei una persona speciale,  molto coraggiosa e determinata e come si suol dire la fortuna aiuta gli audaci,  io  aggiungo che aiuta chi privilegia la risposta chiara, la determinazione;  chi si inventa una strada nuova,  con una sterzata che non dovrebbe lasciare spazio a dubbi e malintesi.  Io vedo in te una grande determinazione,  hai fantasia nonostante abbia i piedi ben piantati a terra,  sono certa che tu e il tuo adorato bar sarete un tutt’uno.  Sai?  La gente viene attirata dal meglio,  proprio dall’innovazione, Quindi rimboccati le maniche;  in quanto al denaro,  tuo marito non può negarti ciò che ti spetta di diritto.  Cerca di allontanare il tetro dall’anima di tuo marito e chissà,  anche se ora è controcorrente, poi potrebbe avviarsi all’apertura verso il mondo. Io credo che lui capirà,  ma se non dovessi riuscirci,  lascia perdere e non chiedergli nulla,  prenditi ciò che è tuo e vattene.  Un po’ d’impertinenza non può che giovare, è lecito vivere come piace a te,  lasciati il passato alle spalle senza troppa sofferenza;  tutti dovremmo concederci un’altra chance.  Ricominciare a volte è come un elisir di lunga vita,  per la mente stanca si ricarica il corpo, la mente e l’anima.  Hai tracciato da tempo la tua mappa,  è un nuovo modo vincente per superare la vita lamentosa che ti dà tuo marito e per dare inizio a quella a cui aspiravi da tempo.  Sai?  Concedimi questa mia convinzione:  forse la tua grande carica non viene solo dalla smania di aprire un bar,  ma dalla possibilità di mettere le ali da una meta che non è quella che ti sei scelta. Auguri di cuore!   Fammi sapere!

Elena  Lasagna