30.03.2016

RISPOSTE AI LETTORI CENTOVENTI

Author: Elena Lasagna

30/03/2016

 

Il portafortuna dei giusti

 

 

porta fortuna

 

 

Continua dall’articolo centodiciannove ” dimmi quale lessico usi e ti dirò chi sei”

 

Quarantotto= termine privilegiato da chi considera il caos il peggiore dei mali e stabilisce sempre uno stretto rapporto tra causa ed effetto.  Si tratta di soggetti che amano il realismo e non concedono spazio alla fantasia.

 

Quarantotto:  si dice di ciò che è caotico e necessita quindi un po’ d’ordine. Il termine fa riferimento al “caos” di rivoluzionari che si verificò in Europa nel 1848: a Palermo  (gennaio),  a Parigi (febbraio),  a Berlino,  a Vienna,  a Budapest, a Venezia e a Milano in marzo.  Essendo nate estemporaneamente su pressione dei patrioti e non preparate in modo adeguato,  ordinato,  razionale,  queste “rivoluzioni” ,  dopo  qualche successo iniziale,  fallirono tutte.

 

En plein air= la locuzione indica amore per i luoghi aperti,  per la bellezza della natura per i sentimenti.

 

En plein air: si dice di pittura eseguita ” all’aperto” è  questo il significato dei termini francesi in oggetto. In tali condizioni i colori della natura cambiano,  seguendo le variazioni della luce,  e la realtà presentata nel quadro viene diversificata rispetto a quella reale. L’ “en Plei air” fu largamente utilizzato dagli esponenti dell’impressionismo ed è  una condizione osservata anche dai loro seguaci contemporanei, i neo-impressionisti.

31/03/2016

 

Modernariato= il lemma indica una posizione ironica e satirica nei confronti di coloro che scambiano le cianfrusaglie per oggetti di valore e , in senso generale,  una dura critica contro gli ignoranti,  che si piccano di essere colti.

 

Modernariato: si dice della tendenza a collezionare mobili ed oggetti vari di epoca recente, privi di ogni valore artistico.

 

Padrone del vapore=  i termini denotano netta opposizione ad ogni forma di “ducismo” e richiamo ai valori della democrazia.

 

Padrone del vapore:  si dice con disprezzo di chi si atteggia padreterno.  Il significato della locuzione è legato al ” treno” (che un tempo andava a vapore e, per traslazione, viene nei termini in oggetto identificato con esso),  il cui “capo”,  all’inizio dell’era delle ferrovie,  veniva romanticamente mitizzato.

 

Cattedrale nel deserto= la locuzione esprime tendenze al realismo,  al raziocinio,  alla logica,  ed opposizione netta alle realizzazioni faraoniche.

 

Cattedrale nel deserto: si dice di opera grandiosa,  mastodontica,  ma inutilizzabile,  ed anche di progetto ambizioso, sproporzionato rispetto alle finalità da raggiungere.  Il significato della locuzione in oggetto deriva dal fatto che una cattedrale ha una precisa funzione in una grande città,  nel deserto invece, non serve,  perché nessuno può frequentarla.

 

Boicottaggio= il lemma denota rancore per ogni ingiustizia subita e deliberazione di reagire con una dura punizione dei colpevoli,  attuata con il coinvolgimento collettivo.

 

Boicottaggio: isolamento di uno o più stati, di aziende industriali,  commerciali,  di professionisti o di altre persone,  mediante il rifiuto di negoziare con essi merci o servizi,  causato dal sorgere di un rapporto di inimicizia.  Il termine trae il suo significato da James Boycott,  un fattore irlandese che esercitava azioni vessatorie sui lavoratori della terra,  da lui amministrate.  Nel 1880, in seguito alla Lega dei contadini,  egli rimase isolato e dovette abbandonare la sua lucrosa attività.

 

Kids= il lemma indica tendenza a non considerare”artistici” segni “puerili”,  fatti spesso su materiali vili,  e a privilegiare tecniche,  forme e  contenuti classici o tradizionali.

 

 Kids: (termine inglese che nello slang,  significa “ragazzino,  bambino):  tipologia pittorica statunitense,  appartenente al movimento della neo-avanguardia e costituita da giovani e giovanissimi che privilegia  un’ “arte” inglese, esprime il suo messaggio “poetico”,  tracciando graffiti,  ritratti,  pupazzi sui muri,  su oggetti vari,  o facendo collages con materiali poveri (carta di giornali,  plastica).

 

Brigate rosa= i termini evidenziano,  con una certa aggressività sociologica,  il presunto “rincoglionimento” di certi esponenti del “Partito Armato”.  Coloro che fanno un frequente uso delle parole in oggetto auspicano,  probabilmente a livello inconscio,  che i brigatisti facessero la guerra e non l’amore.

 

Brigate rosa:  i termini in oggetto sono entrati nella pubblicistica per indicare le “love stories” (spesso coronate dal matrimonio),  nate fra brigatiste e brigatisti rossi,  ospiti delle carceri.  Come noto il lemma ” rosa” viene usato spesso per denotare questioni sentimentali.

 

Eroe della sesta giornata= indica tendenza a riconoscere i giusti meriti a chi li ha,  ma a smascherare,  senza alcun ripensamento, la malafede e la vigliaccheria di fanfaroni,  bugiardi, opportunisti.

 

Eroe della sesta giornata:  si dice di chi vanta benemerenze per un’azione ritenuta unanimemente eroica o comunque coraggiosa,  cui però non ha partecipato.  Il riferimento storico,  concerne le cinque giornate di Milano  (18-22 marzo 1848),  durante le quali il popolo lottò per cacciare dalla città le truppe austriache,  comandate dal feld maresciallo  Johann Radetzkiy, (1766-1858),  e riuscì nell’intento. Il sesto giorno ( da cui il nome della locuzione in oggetto) la battaglia era finita.

 

Camarilla = lemma usato con frequenza dai nemici degli scandali, delle mafie,  delle lottizzazioni di qualunque settore.

 

Camarilla: (termine spagnolo che letteralmente significa “piccola camera,  piccola stanza”): si dice di potentato,  di cricca che persegue finalità in violazione delle leggi,  in contrasto con il bene della collettività.  Il lemma mutua il suo significato da coloro che,  nei secoli passati,  venivano ricevuti spesso alla corte del re di Spagna e quindi facevano”anticamera” ( da cui il nome).

 

Ultima spiaggia= la locuzione indica grave preoccupazione per avvenimenti o situazioni che possono arrecare danni irreparabili,  ma anche fiducia nelle capacità umane di evitarli con estremi,  radicali interventi.  L’assiduo uso di tali termini configura una personalità incline al realismo,  che sa lottare e,  nonostante le apparenze,  ha una certa dose di ottimismo.

 

Ultima spiaggia: questi termini indicano l’ultima possibilità di salvezza per la vita fisica e anche,  in senso generale,  di sottrarsi alla delinquenza,  al dissesto finanziario,   all’immoralità e così via,  cioè ad ogni aspetto estremamente negativo.  Il loro schermo d’azione infatti è molto esteso.  la locuzione in oggetto mutua il suo significato dal celebre film statunitense dal titolo (On the Beach),  realizzato nel 1959 dal regista Stanley Kramer e interpretato da Ava Gardner,  Gregory Peck,  Antony Perkins,  Fred Astaire,  e Donna Enderson.  Il film fu ambientato in Australia,  narra la drammatica vicenda di alcuni gruppi di persone,  sopravvissute ad una guerra atomica mondiale.

 

Déjà vu= L’uso di questi termini esprime una radicalizzazione del senso critico ed eccessiva autosufficienza.

 

Dejà vu: (parole francesi che significano “già visto): questa locuzione si usa nel linguaggio pittorico per evidenziare la scarsa originalità di opere e di tecniche,  che sono invece considerate “nuove” dall’autore o da qualche critico.

 

Trompe l’oeil= L’assiduo uso di questi termini denota tendenza a scavare in profondità in ogni settore dello scibile per distinguere l’apparenza che inganna dalla realtà che è verità.

 

 

Trompe l’ oeil: dipinto che inganna l’occhio dell’osservatore,  dandogli l’illusione della realtà.  La locuzione in oggetto è l’abbreviazione della struttura francese ” il trompe l’oeil”  (esso inganna l’occhio).

 

Un posto al sole= locuzione assai gradita a chi,  dopo dure esperienze professionali di lavoro fisico,  aspira a raggiungere il successo o comunque il benessere economico.

 

Un posto al sole: queste parole vennero pronunciate per la prima volta in parlamento da Bernhard Heinrich Karl von Bülov (1849-1929) (diventato cancelliere della Germania nel 1900), al fine di giustificare la politica di espansione coloniale nei Paesi africani,  notoriamente caratterizzati da un clima caldo ( da cui il nome in oggetto).  Successivamente la locuzione fu ripresa e ripetuta spesso da Benito Mussolini nel tentativo di cercare un qualche appiglio formale all’invasione italiana d ell’Etiopia  (1935-1936).  Oggi viene usata anche in tono scherzoso per esprimere un desiderio di abitare in un luogo piacevole ecc.

 

Ballaparlamentari= l’uso frequente del lemma indicava particolarmente aggressività di compensazione a stress sociologici,  causati ad esempio, da disoccupazione,  difficoltà di trovare una casa in affitto, pressione fiscale.

 

Ballaparlamentari: la disaffezione e la crescente sfiducia dei cittadini italiani nei confronti della loro classe politica, ha portato alla nascita di questo lemma.  La società accusa i politici,  particolarmente deputati e senatori,  di catturare il consenso popolare,  soprattutto in occasione delle elezioni,  con promesse che poi vengono puntualmente disattese.  Dunque i mezzi usati dai parlamentari per raggiungere i loro fini “macchiavellici” sarebbero bugie, menzogne, balle, ( da cui il nome in oggetto)

 

Anni di piombo= l’uso costante di questi termini implica un atteggiamento fortemente critico verso i vertici dello Stato,  accusati di debolezze, e quindi denota untemperamento deciso,  forte,  alieno dai compromessi.

 

Anni di piombo:  sono così chiamati gli Anni Sessanta italiani,  durante i quali il terrorismo politico ha assassinato con armi da fuoco (da cui il nome “piombo”) varie personalità (fra cui uomini politici,  magistrati, forze dell’ordine,  giornalisti),  e la delinquenza comune si è scatenata,  provocando una lunga serie di vittime. Continua nell’articolo “risposte ai lettori centoventuno