03/11/2015

CORRELAZIONI   ORMONALI

 

ORMONI OPERANTI A LIVELLO INTESTINALE.  La loro secrezione è provocata dallo stimolo esercitato dal contenuto intestinale direttamente su cellule endocrine,  produttrici di ormoni,  presenti nella mucosa intestinale.  Praticamente l’acidità del contenuto intestinale,  appena  uscito dallo stomaco,  stimola la secrezione di secretina che a sua volta incrementa la produzione degli enzimi proteolici propri del pancreas (tripsinogeno e chimotripsinogeno).   i fermenti proteolitici pancreatici continuano e completano la digestione acida dello stomaco.  Il contenuto in grassi dello stesso liquido intestinale stimola invece di colecistochinina che a sua volta agisce promuovendo l’espulsione della bile dalla vescica nel duodeno.  La bile contiene gli acidi biliari,  sostanze indispensabili alla digestione dei grassi.

 

ORMONI AGENTI SULL’APPARATO ESCRETORE RENALE .  Il contenuto di acqua e di sali di sodio nel sangue esercita la sua influenza su cellule di origine nervosa aventi funzione secernente e chiamate perciò   cellule “neuroendocrine” localizzate nell’ipotalamo.  Queste cellule producono particolari ormoni polipeptidici,  quali la vasopressina;  questa,  arrivata con il sangue su certi recettori del nefrone,  agisce regolando l’assorbimento di acqua.  Quando il contenuto di acqua nel sangue è elevato e quello del cloruro di sodio è basso,  la secrezione ormonale è depressa e i tuboli collettori non operano il riassorbimento di acqua;  per questa ragione l’urina terminale aumenta.

Quando al contrario,  il contenuto di acqua diminuisce e la concentrazione di cloruro di sodio ematico aumenta,  la secrezione di vasopressina viene attivata ed il nefrone trattiene la maggior quantità di acqua possibile,  perciò l’urina terminale diminuisce di quantità.

 

ORMONI  AGENTI SUL SISTEMA CARDIOCIRCOLATORIO E SULL’APPARATO RESPIRATORIO.  Ogni volta che,  attraverso vie nervose provenienti dal cuore o da altre zone,  il centro cardioacceleratore ed il centro respiratorio vengono stimolati;  aumenta anche la vasodilatazione del cuore e dei muscoli scheletrici,  mentre diminuisce quella dei vasi dei visceri addominali e della pelle; le vie bronchiali vengono dilatate in modo da diminuire la resistenza al passaggio dell’aria. Contemporaneamente a questo effetto,  mediato attraverso vie nervose,  vi è un effetto collaterale sinergico,  mediato attraverso ormoni. I messaggi motori che partono dal centro cardioacceleratore  e da quello respiratorio vanno anche a stimolare la midollare surrenale. Le cellule di questa ghiandola endocrina  ( cellule cromaffini ) secernano l’adrenalina,  un ormone che ha gli stessi effetti dei messaggi motori simpatici sul cuore, sui vasi, sui bronchi. L’adrenalina è dunque una sostanza cardioacceleratrice e vasodilatatrice nel territorio cardiaco e in quello muscolare, vasocostrittrice nel territorio viscerale; e inoltre broncodilatatrice.

 

ORMONI AGENTI  SUGLI  APPARATI IMPLICATI  NELLA  TERMOREGOLAZIONE.  La regolazione della produzione e della dispersione di calore avviene in modo da mantenere costante la temperatura corporea interna.  Tale regolazione non è attuata soltanto attraverso informazioni sensitive,  che giungono ai centri termoregolatori situati nell’ippotalamo  ( vie termiche ),  e attraverso messaggi motori che provengono dagli stessi centri e che raggiungono i visceri,  i muscoli e la pelle;  la termoregolazione per via nervosa è infatti coadiuvata anche da ormoni.  Anzitutto la temperatura del sangue può influire anche direttamente sui centri termoregolatori.  Questi poi sono vicini ed in connessione con l’ipofisi ghiandolare,  da cui può essere secretoun ormone ( ormone tireotropo )  che,  incrementa il consumo di ossigeno e la produzione di calore di alcuni tessuti ( fegato,  rene,  ecc. ).  Sempre dagli stessi centri può essere,  per via nervosa,  avviata una stimolazione alla midollare della surrenale,  il cui secreto ormonale,  l’adrenalina, agisce sui muscoli dei peli ( delle piume negli uccelli) provocandone l’erezione.  Tale erezione fa aumentare lo strato di aria ferma intorno al corpo e diminuisce pertanto la dispersione di calore.  L’adrenalina inoltre,  svolgendo azione vasocostrittrice sui vasi cutanei, provoca diminuzione della irrorazione della pelle che diventa più fredda e, anche per questa ragione,  disperde meno calore.

 

ORMONI CHE  REGOLANO  L’ACCRESCIMENTO.   L’accrescimento è sotto il controllo di ormoni della crescita o somatotropi prodotti dalla adenoipofisi  (parte anteriore dell’ipofisi ).  La sintesi proteica  e l’accrescimento delle ossa vengono stimolati da questi ormoni.  La loro deficienza patologica produce nanismo,  mentre una patologica iperproduzione produce gigantismo e acromegalia (esagerato sviluppo della mandibola e degli arti ).  La mineralizzazione delle ossa è anche sotto l’influenza di un altro ormone,  il paratormone,  che è una proteina prodotta dalle paratiroidi.  LE GHIANDOLE PARATIROIDI SONO SITUATE VICINO ALLA TIROIDE E SONO VEROSIMILMENTE INFLUENZATE DALLA IPOFISI  GHIANDOLARE ATTRAVERSO UN ORMONE PARATIREOTROPO SECRETO DA QUEST’ ULTIMA.  Il paratormone innalza la quantità di calcio nel sangue e favorisce la sua deposizione nelle ossa.

Il livello delle ossidazioni  cellulari e certi aspetti del differenziamento evolutivo dei tessuti sono sotto il controllo della tiroxina, ormone prodotto dalla tiroide. Anche l’attività secretoria della tiroide è sotto il controllo dell’ipofisi attraverso un altro tropo–ormone,  l’ormone tireotropo.

 

ORMONI CHE REGOLANO LO SVILUPPO SESSUALE E I CICLI SESSUALI.  Lo sviluppo normale dei caratteri sessuali secondari (femminili e maschili) è essenzialmente guidato da ormoni,  rispettivamente dell’ovaio  (estrogeni e  del testicolo  androgeni).  Questa secrezione interna,  a sua volta,  è stimolata da tropo-ormoni ipofisari,  le gonadotropine, cioè da ormoni che agiscono sulle gonadi;  infatti nella donna stimolano la crescita del follicolo ovarico  (ormone follicolostimolante)  e rispettivamente del corpo luteo  (ormone luteinizzante) ; nel maschio stimolano la produzione di spermatozoi e la secrezione di ormoni androgeni.

Riassumendo,  si comprende come tutto il ciclo astrale,  caratteristico della femmina dei mammiferi,  sia sotto il controllo delle gonadotropine che,  mentre inizialmente stimolano lo sviluppo dei foollicoli ovarici in cui maturano le uova, in seguito stimolano la formazione del corpo luteo originato da cellule dello stesso follicolo dopo  l’ espulsione dell’uovo  ( gonadotropina luteinizzante ).    Dalla secrezione ormonale dei follicoli e dei corpi lutei dipendono,  a loro volta,  le modificazioni cliniche della mucosa dell’utero e della vagina.

Avvenuta la fecondazione e l’insediamento dell’uovo nell’utero,  il  controllo  dell’ipofisi ghiandolare continua ad esercitarsi attraverso l’ormone luteinizzante.  Al parto,  infine,  interviene un ormone dell’ipofisi nervosa  (neuroipofisi),  l’oxitocina, che stimola la contrazione della muscolatura uterina per espellere il feto.  Durante la gravidanza e dopo il parto,  l’ipofisi ghiandolare interviene con un altro ormone,  la prolattina,  la cui funzione nelle femmine dei mammiferi è quella di sviluppare la ghiandola mammaria e di indurre la lattazione.

 

ORMONI CHE REGOLANO  LE VARIE  ATTIVITÁ  DELL’ORGANISMO.   Anche in questo campo l’ipofisi ghiandolare assume un ruolo preponderante attraverso un tropoormone,che influisce sulla funzione secretrice della corteccia delle ghiandole surrenali,  l’ormone adrenocorticotropo.  La corteccia surrenale fabbrica ed immette in circolo una serie di ormoni che dal punto di vista della struttura chimica appartengono ai derivatidel colesterolo  (ormini steroidei).

 Alcuni di essi (cortisone) favoriscono l’accumulo di D glucosio come glicogeno e frenano le reazioni infiammatorie.  per questa ragione sono molto usati in terapia al fine di ridurre certi stati infiammatori (reumatismo).Altri steroidi agiscono sul bilancio salino (aldosterone) incrementando la funzione di riassorbimento, e quindi di risparmio del cloruro di sodio, dei tuboli renali.

Altri due ormoni,  oltre il cortisone,  interferiscono sul metabolismo del D-glucosio.  essi sono fabbricati dalle isole  di tessuto incluse nel pancreas e chiamate appunto le isole di Langheras.  I due ormoni prodotti da queste isole sono l’insulina e il glucagone.L’insulina fa diminuire il tenore di D-glucosio nel sangue.  La produzione di questi ormoni è regolata dal livello di D-glucosio nel sangue. Quando questo si abbassa viene stimolata la produzione di glucagone e inibita la produzione di insulina;  viceversa accade quando il livello di glucosio nel sangue aumenta.

 

Questo è solo uno degli argomenti di scienze che riguarda la conoscenza del corpo umano  che dovrebbero sapere tutti i ragazzi  che si affacciano sul mondo della scuola superiore e  tutte le persone che si affacciano sul mondo del lavoro.  Tutti noi dovremmo sapere come è fatto il corpo umano dalle generalità, alla struttura e funzioni della vita vegetativa, alle strutture e funzioni della vita di relazione.  Sono cose semplici ma necessarie per sapere come funzioniamo e per capire  meglio noi stessi.

Elena  Lasagna

 

Adesso però passiamo dalla media inferiore all’università un argomento molto importante come il nostro sangue, ti va?

Dott.  Robert

Con immenso piacere!  Però te lo preparerò domani, va bene? Adesso è ora che andiamo tutti a dormire, è già mattina, vi dico buona notte anche se ormai è giorno, cado dal sonno.

 

Elena   Lasagna

 

IL SANGUE

 

Incominciamo con la spiegazione elementare del sangue.  Il sangue è un tessuto liquido  che circola nel sistema arterio-venoso dei vertebrati,  caratterizzato dalla grandissima abbondanza di sostanza fondamentale, il plasma sanguigno, un liquido dal colore giallastro nel quale sono sospesi gli elementi figurati, o le cellule ematiche e le piastrine.  Com’ è ben noto il sangue scorre entro i vasi del sistema circolatorio sanguigno,  la sua massa,  in un uomo adulto di 70 kg,  raggiunge tre litri e mezzo,  che equivalgono ad 1/12 del suo peso.  il plasma oltre a trasportare gli elementi  sopra citati, contiene disciolte sostanze chimiche con diverso significato  fisiologico.  Inoltre se per una lesione della parete dei vasi,  il sangue fuoriesce, ben presto si rapprende in una massa solida (trombo e coagulo) che serve a chiudere il vaso leso econ ciò ad impedire una ulteriore fuoriuscita di sangue (emorragia). In questo processo hanno una parte attiva le piastrine,  poiché un enzima, da esse prodotto,  trasforma il fibrinogeno del plasma in fibrina,  una proteina che si dispone in filamenti intrecciati a reticolo nelle cui maglie restano inglobate le cellule ematiche. Lepiastrine che negli animali sono minuscole cellule allungate dotate di nucleo distinto e sono dette trombociti,  nell’uomo sono invece corpiccioli di forma tondeggiante o fusata irregolare costituiti da una masserella citoplasmatica  a struttura granulo-filamentosa,  in cui si distingue una parte chiara e una parte contenente granulazioni.   Le piastrine derivano dai megacoriociti,  speciali cellule della serie ematica che si trovano nel midollo osseo.  In ogni ml di sangue normale si contano più di 200.000 piastrine.  ne midollo osseo e in altri organi omopoietici,  cioè produttori di sangue, vengono formate anche le cellule della  “serie rossa”, che maturando formano i globuli rossi o emazie.  Queste sono cellule di forma ellittica,  a lente biconcava, nell’uomo hanno un diametro di 7 micron e,  come negli altri mammiferi, sono prive di nucleo; sono invece nucleati in tutti gli altri vertebrati.  i globuli rossisono caratterizzati dalla presenza,  nel loro citoplasma,  del pigmento respiratorio,  detto emoglobina,  una proteina contenente il ferro. Nel sangue di un individuo normale i globuli rossi sono circa 5.000.000 per ml.

Altre cellule ematiche sono i ” globuli bianchi o leucociti”; nel sangue di un individuo normale se ne trovano da 6000 a 8000,  e vanno distinti in linfociti,  monociti,  e granulociti.

 

La spiegazione elementare delle funzioni del sangue

 

Ho appena descritto le caratteristiche morfologiche del sangue, ora invece accenno alcune particolari caratteristiche funzioni del sangue.

Il sangue è un’uniforme dispersione di sostanze solide,  liquide e gassose,  ma è costituito da due parti,  una liquida e il plasma, ed una cellulare costituita in prevalenza dai globuli rossi e in minore porzione dai globuli bianchi. I volumi relativi di plasma e di cellule sono circa uguali.

Nei globuli rossi è presente l’emoglobina, pigmento contenente ferro, che lega l’ossigeno ed una parte di anidride carbonica circolante.

I globuli bianchi sono privi di pigmento respiratorio,  e svolgono particolarmente funzione difensiva antibatterica; anche se il loro numero è molto più basso (circa 6-8000) unità per ml) di quello dei globuli rossi, ma la loro importanza non è minore.

Il plasma è essenzialmente una soluzione salina,  contenente sali di metalli alcalini (sodio e potassio) e alcalino-terrosi (calcio e magnesio) tra questi sali il più importante è il cloruro di sodio che viè contenuto nella quantità di circa 9 g per litro.   nel plasma insieme ai sali troviamo delle proteine,  le proteine plasmatiche,  che vengono raggruppate in diverse frazioni,  aventi natura chimica e funzione diversa molto, per esempio: quella di anticorpi difensivi, (gammaglobuline)  o quella di legare i grassi (lipoproteine), ecc.  una di queste frazioni,  il fibrinogeno,   è particolarmente interessante perché conferisce al sangue una proprietà essenziale, quella di coagulare,  cioè di trasformarsi da sostanza liquida in sostanza solida.  Gli uomini affetti da una malattia ereditaria ” l’emofilia” , hanno il sangue praticamente incoagulabile,  vivono perciò in pericolo costante di morte per dissanguamento.  La coagulazione del sangue è dovuta essenzialmente,  alla coagulazione di uno dei componenti proteici del plasma,  il fibrinogeno.  Questa proteina è normalmente allo stato disperso ma,  quando il sangue viene a contato con una superficie diversa dal rivestimento interno dei vasi,  essa si rapprende formando fibrille che si intrecciano in una rete, la fibrina,  che racchiude nelle sue maglie il siero ( plasma privo di fibrinogeno ) e le cellule ematiche; l’insieme forma il coagulo del sangue.  in un tempo successivo, la rete di fibrina si contrae ed espelle dalle  sue maglie il siero,  mentre vi rimangono ancora incorporati  i globuli rossi ed i globuli bianchi.  Questa trasformazione del fibrinogeno dallo stato disperso allo stato di rete solida è dovuto ad una trasformazione chimica irreversibile,  infatti nella rete non troviamo più la proteina fibrinogeno,  ma un’altra proteina,  la fibrina, derivata dalla prima per parziale idrolisi.  Questa scissione proteica è opera di un enzima,  la trombina, che si trova nel sangue alo stato inattivo, come protrombina,  e che,  in presenza di calcio,  viene attivata da una chinasi che si libera dalle piastrine.   Le piastrine non sono veri elementi cellulari,  come i globuli rossi e i globuli bianchi,  ma frammenti di cellule.  Esse sono molto fragili al contatto con una superficie ruvida,  diversa dal rivestimento endoteliale vasale, si disgregano liberando la chinasi e dando origine,  in tal modo, al processo della coagulazione.