15/04/2015

 

Che cosa significa l’intermittenza dell’idrartro ?

Rosina

Ho capito quello che cerchi di dirmi : l’idrarto intermittente è una  qualsiasi malattia che colpisce le articolazioni , sia di natura infiammatoria, sia degenerativa . In questo caso è una artropatia cronica con recidive periodiche di versamenti intra-articolari, che durano alcuni giorni, con interessamento di un solo ginocchio, senza ipertermia locale, e spasmo muscolare,  dolore, deficit funzionale; si ritiene che sia dovuta a fattori allergici, mentre altri la considerano  una forma atipica di malattia reumatoide.

Elena  Lasagna

 

21/04/2015

E la stasi venosa ?

Rosina

È un disturbo di circolo locale relativo al sistema venoso , comporta un sovrariempimento del capillari e delle vene e viene quasi sempre determinata dall’insufficienza  acuta o cronica del cuore. Nell’insufficienza del ventricolo sinistro si ha ristagno di sangue nelle vene polmonari e nel piccolo circolo; nell’insufficienza del ventricolo destro un ristagno nelle vene cave e nel grande circolo, che, attraverso il fegato, potrà ripercuotersi eventualmente sul circolo portale. La stasi pura nel territorio della vena porta è in genere la conseguenza di un ostacolo al deflusso venoso e non un vero arresto quale si verifica nelle occlusioni acute e complete delle vene. La stasi venosa è di solito ben evidente a livello del polmone, la milza , del fegato e dei reni, dove si determinano alterazioni caratteristiche in funzione della durata della stasi stessa, che può essere acuta, subacuta o cronica.

Elena  Lasagna

26/04/2015

Come avviene la separazione di un composto chimico operato dall’acqua? Grazie

Alessandro

Si chiama reazione di idrolisi , mentre per idrolisi di un sale si intende la sua reazione con l’acqua a dare l’acido e la base da cui esso deriva. Queste reazioni di idrolisi,  di grande importanza anche biologica perchè si verificano nei processi di digestione degli alimenti,  sono quelle che provocano la scissione dei grassi in glicerina e acidi grassi ,  quella dei disaccaridi come il saccarosio e dell’ amido in monosaccaridi , e quella delle proteine in amminoacidi liberi.  In genere però tutte queste reazioni non decorrono spontaneamente, almeno con una velocità apprezzabile, ma vengono catalizzate dalla presenza di alcali; nei processi biochimici esse vengono invece promosse ciascuna da uno specifico enzima del gruppo delle idrolasi.  È questo che volevi sapere?

Elena  Lasagna

 

Il mio medico mi ha detto che forse sono affetta da  “Parkinson “, perché avverto una certa rigidità , vorrei tanto che mi dicessi qualcosa, perché mi sembra di impazzire. Grazie!

Ester

Sta tranquilla prima di definire una malattia o uno stato patologico bisogna fare molti accertamenti. La resistenza di segmenti corporei alla motilità, attiva o passiva, determinata da ipertonia muscolare  o da altre condizioni delle articolazioni , la rigidità parkinsoniana è caratteristica della paralisi agitante, che tu ancora non hai, delle sindromi parkinsoniane in genere e di quelle extrapiramidali; è dovuta ad alterazioni del sistema extrapiramidale. La rigidità catalettica può comparire in caso di isterismo, ipnosi e nel corso di alcune psicosi.   La rigidità da decerebrazione è stata riscontrata nei malati affetti da tumori della regione mesencefaloipotalamica e si manifesta con contrattura muscolare permanente di tipo extrapiramidale. Poi c’è la rigidità congenita regressiva, o sindrome di Vogt,  è una forma infantile di paralisi psuedobulbare, dovuta ad atrofia del nucleo caudato e del putamen; si manifesta con ipertonia muscolare generalizzata, più spiccata agli arti inferiori, con movimenti coreiformi e acetosici bilaterali, con riso e pianto spastici, con disartria, con deficienza intellettuale più o meno accentuata. Poi c’è la rigidità pupillare,  che si evidenzia con la mancanza di reazione della pupilla allo stimolo luminoso  o all’accomodazione, quella è dovuta a lesioni delle vie e dei centri ottici. Diffuse sono le rigidità articolari, dovute a limitazione o abolizione della funzionalità di una o più articolazioni, dei muscoli, dei tendini, e delle ossa. Poi c’è la rigidità cadaverica e questa si manifesta solo nel cadavere; a quella facciamoci le corna!  Secondo me sei solo stressata, vedrai che non è grave come pensi tu.

Elena  Lasagna

08/05/2015

Vorrei sapere se la suggestione agisce profondamente  anche senza ricorrere all’ipnosi?  E la creazione delle immagini mentali ? Grazie!

Lori

Durante lo stato autosuggestivo, si può ipotizzare che la mente oggettiva guidi quella soggettiva. Quindi parlare a se stessi,  significa che la mente oggettiva, che rimane cosciente e presente a se stessa con la funzione di un Super –  Io, influenza la parte soggettiva,  per ottenere il risultato desiderato, proprio come se nella stessa persona coesistessero due individui.

 

Durante la notte, le immagini  che ci arrivano attraverso i sogni sono particolarmente chiare, vivide, spesso colorate: e questo lo dobbiamo al fatto che ci si trova in uno stato particolarmente favorevole,  completamente staccati dalla realtà esterna e a contatto col mondo interiore. Nel sogno si abbandona ogni sovrastruttura di tipo razionale,  non ci si chiede più se ciò che si sta vivendo è vero o ha un significato,  ma ci si abbandona totalmente all’esperienza onirica,  che a volte è tanto intensa da farci chiedere nel momento del risveglio se il sogno era realtà o la realtà sogno.  per ottenere buone immagini anche a livello suggestivo bisognerebbe raggiungere un rilassamento molto profondo,  simile a quello del sonno, staccando ogni contatto con l’ambiente esterno e soprattutto rinunciando per un attimo a mantenere il controllo razionale della situazione. Spesso chi vive esperienze psichiche vorrebbe lasciarsi andare sufficientemente per raggiungere un buon risultato e nello stesso tempo poter dirigere la situazione come se una parte di di se stesso rimanesse estraniata , all’esterno. Questo è molto difficile, anche perché in genere gli emisferi cerebrali lavorano separatamente e quindi logica e intuizione vanno usate in tempi diversi.

Elena  Lasagna

10/05/2015

Ho sentito parlare di Dharma ma che cos’è in realtà?  Perché ho avuto due spiegazioni diverse tra di loro. Grazie!

Patty

Queste poche righe ti aiuteranno a capire quali delle due versioni corrisponde a verità. Il Dharma consiste negli insegnamenti vedici, principi di eterna Giustizia che sorreggono l’universo,  ai quali l’uomo si deve conformare se vuole percorrere la strada della liberazione.

Elena  Lasagna

 

14/05/2015

E sempre Patty ieri sera mi ha chiesto cosa significa la parola ” Karma “.

Il karma è la legge di causa-effetto che governa la vita dell’uomo. Una precisazione su questo termine l’ho trovata in uno  dei maestri di arti marziali : L’analisi fonetica conforme alle teorie indù dice che nella parola ” Karma ” l’azione è indicata dalla prima consonante K ; la seconda consonante R esprime la durata,ossia il prolungamento dell’azione nel tempo; la terza consonante M indica la materia o sostanza. Complessivamente il karma  significa l’azione che prolungando i suoi effetti nel tempo (intervallo tra due vite ad esempio) diviene materia della nuova formazione.

Elena  Lasagna

25/05/2015

 

Esistono altre definizioni  dei sogni?

Patty

Secondo la psicoanalisi, il sogno è una fase di regressione in cui ha il sopravvento la pulsione primaria della morte.  Ma la dimensione sogno ha diverse sfaccettature,  che non riguardano solo l’inconscio, o per lo meno non riguardano solo la parte della psiche sondata da Freud. Jung disse: ritengo, per di più , un atto di presunzione attribuire alla conoscenza umana una facoltà che, com’è possibile dimostrare, oltrepassa i suoi limiti. Dobbiamo accettare con grande modestia la limitatezza di tutto il sapere umano, e se ci capita di avere una qualsiasi esperienza di ciò che è imperscrutabile, dobbiamo  considerarlo come un dono del cielo!

Elena  Lasagna