06.01.2014

NEL LABORATORIO DI EMI E PETER DECIMA PARTE

Author: admin-ele

07/01/2014

UN  GIARDINO  PULITO

N.B. Le erbe che descrivo le tengo racchiuse dentro l’archivio della mia memoria; non possiedo nessuna enciclopedia di nessun tipo.

IL  CINOGLOSSO

Comunemente chiamata ” lingua di cane” appartiene alla famiglia delle Borraginaceae. È una pianta biennale; il primo anno produce una chioma di foglie riunite a rosetta, nel secondo anno invece forma il fusto che può arrivare all’altezza di un metro circa, tutto dipende dal drenaggio del terreno. Le foglie sono lanceolate lunghe, acute all’apice e man mano si allargano e si restringono verso il picciolo; hanno un margine intero e sono ricoperte da una leggera peluria chiara.

Quando esprime la fioritura vediamo qualcosa di spettacolare: si forma piano piano una pannocchia lunga composta da numerosi rachemi con il calice diviso in cinque sepali sempre lanceolati, mentre la corolla è glabra, tubolare verso il basso e divisa in alto in altri cinque lobi di forma ovale. I colori variano tra il violaceo, rosso scuro, e azzurro. I frutti sono racchiusi nel calice, il suo peduncolo a maturazione di ricurva verso il basso.

La lingua di cane vive bene nelle zone montane, nei boschi , nei campi raramente nella pianura.

Le parti usate in medicina sono esclusivamente le radici. Si raccolgono già nel primo anno: si levano le radichette laterali, si lavano e si lasciano asciugare all’ombra. Lo stesso si procede con la pianta di due anni, si scava, si raccolgono le grosse radici, si lavano e si tagliano a pezzi; dopo l’essicazione si conservano in recipienti di vetro riparati dalla luce.

Questa pianta ha proprietà calmanti della tosse, ovviamente sedative, astringenti e cicatrizzanti. I decotti, gli infusi per le tisane vanno dosati dal medico erborista. Le foglie  (il succo ) invece si possono usare per lenire le scottature, alleviare le punture d’insetti e per le abrasioni.

LA  CONSOLIDA  MAGGIORE

La consolida maggiore o comunemente chiamata ” erba di S. Lorenzo ” appartiene alla famiglia delle Borraginaceae. È una pianta che si espande con le sue radici verso il basso ed ha un grosso rizoma ramificato. Il fusto può arrivare ad un’altezza di un metro , è ramificato verso l’alto ed è coperto da peli setosi (tipici delle Borraginaceae ). Le foglie inferiori sono grandi, di forma ovale, man mano che saliamo lungo il fusto  tendono a rimpicciolirsi e a ramificarsi. I fiori sono riuniti in pannocchie dal calice verde e la corolla tubolare di colore bianco giallo, e termina con 5 denti ricurvi verso l’esterno; i frutti sono racchiusi nel calice sono degli acheni lucidi di colore brunastro.

Questa pianta cresce nei luoghi erbosi delle paludi nella regione mediterranea , ma anche in quella submontana del nord dell’Italia.

Le parti usate in medicina sono tutte le foglie, le radici e la parte aerea della pianta. Si raccoglie in autunno e in primavera, la radice si lava, si taglia per il lungo si lascia essicare all’ombra poi, si conserva in recipienti di vetro.

Le proprietà della Consolida sono astringenti,vulnerarie, antidiarroiche e cicatrizzanti. Un aspetto interessante è il trattamento delle ragadi e di tutte le altre forme infiammatorie. Molto utili anche cosmeticamente per mantenere la pelle sana e integra.

IL  CORBEZZOLO

Il Corbezzolo è una pianta di variabile grandezza: può essere di piccole dimensioni come può arrivare a quelle di un albero di un’altezza fino a 10-12 metri. Appartiene alla famiglia delle Ericaceae, è un sempreverde  dai piccoli rami con le foglie ovali lanceolate, di consistenza coriacea di colore verde scuro lucido con un margine seghettato che presenta piccoli denti acuti.

I suoi fiori sono riuniti in piccoli rachemi penduli, fioriscono in autunno e inverno; i fiori sono formati da un piccolo calice e da una corolla bianca o rosata rigonfia e termina con cinque piccoli denti rivolti verso l’esterno. I frutti sono bacche carnose tondeggianti di colore rosso che contengono nel loro interno numerosi semi. I frutti sono commestibili ma si dovranno consumare con cautela per il suo contenuto di resine che potrebbero dare disturbi.

È una pianta tipica del Mediterraneo, si trova nei boschi e nelle zone costiere, predilige l’esposizione al sole.

Le parti usate in medicina sono le foglie che si raccolgono col picciolo da maggio ad agosto, si lavano, si asciugano, poi, si lasciano essicare all’ombra e si conservano in sacchetti di tela.

Le proprietà delle foglie sono astringenti, antisettiche, diuretiche e disinfettanti di tutto il tratto uro-genitale e intestinale.

08/01/2014

IL  CORIANDOLO

Il Coriandolo è una pianta annuale con radice sottile e poco ramificata; il fusto può arrivare ad un’altezza di 60 cm, è sottile, ramificato solo nella parte superiore. Appartiene alla famiglia delle  Umbelliferae.  Le foglie basali variano nella forma: certe sono incomplete, con il margine appena inciso, e divise in tre foglie piccole dentate; altre invece sono pennate di forma lanceolata disposte a ventaglio perché si restringono a cuneo alla base. Quelle superiori sono tripennate piccole inserite alterne sul fusto a man mano il picciolo è sempre più corto.

L’infiorescenza del Coriandolo è a forma ombrellifera, sono ombrellini composti da 5-10 peduncoli, ciascuno dei quali porta dieci dodici fiori, di colore bianco e rosa.

I frutti che sono la parte usata in medicina e in gastronomia sono formati da due acheni convessi che uniti insieme formano un frutto subsferico dalla buccia spessa e costolata che inizia dall’apice e attraversa tutto il frutto.  Questa pianta è originaria dell’Africa del nord, e del mediterraneo orientale. Cresce anche allo stato spontaneo ma è ampiamente coltivato in orti e giardini.

I frutti si raccolgono  insieme al loro peduncolo subito dopo e non oltre la maturazione. Si appendono a mazzetti al riparo del sole e una volta essicati si battono per staccare i frutti dai loro peduncoli, vanno conservati in recipienti di vetro al riparo dalla luce.

Le proprietà del Coriandolo vengono impiegate molto nella gastronomia orientale, nei liquori e sciroppi digestivi per il sapore gradevole che emana,( mentre la pianta ha un odore molto sgradevole) e nel campo farmaceutico permette di correggere i cattivi odori e sapori dei medicinali. I frutti risultano essere anche un ottimo digestivo; eliminando così crampi allo stomaco  e i mal di testa che ne conseguono.

IL  CORNIOLO

Il Corniolo è una pianta perenne, che può raggiungere un’altezza di 3-4 metri; appartiene alla famiglia delle Cornaceae.  Ha le foglie caduche opposte a due a due dei rami, sono ovali allungate con l’apice lungamente acuminato, con il margine intero.

I fiori sono riuniti in piccole ombrelle, sbocciano in febbraio- marzo prima della comparsa delle foglie. I fiori hanno un picciolo a forma di calice composto da quattro denti e quattro petali gialli acuminati.

I frutti sono drupe pendule dalla grossezza di un mirtillo ma di forma oblunga, sono carnosi  di colore rosso con un nocciolo a forma della bacca.

Il Corniolo si trova nelle zone mediterranee e nelle zone montane, tra siepi e nei boschi di tutt’Italia ; è coltivato anche nei giardini ma è meno diffuso nel sud.

In medicina si usa la corteccia dei rami e i frutti. La corteccia si raccoglie in autunno, subito dopo la caduta delle foglie, mentre i frutti si raccolgono quasi a fine estate, sono commestibili e si raccolgono quando la bacca ha assunto un colore rosso intenso dall’aspetto traslucido, altrimenti danno quella sensazione di legare il palato e la lingua.

Le proprietà della corteccia del Corniolo sono analoghe a quelle dei frutti maturi: astringenti, febbrifughe, antidiarroiche. I frutti sono usati anche nelle preparazioni di liquori, marmellate e succhi. Le marmellate sono ottime per i bambini per risolvere manifestazioni diarroiche, è molto gradevole al palato. Continua  nel  prossimo articolo…