29.11.2013

NEL LABORATORIO DI EMI E PETER OTTAVA PARTE

Author: admin-ele

29/11/2013

LA  BORRAGINE

La  Borragine appartiene alla famiglia delle Borraginaceae, è una pianta annuale, dal fusto carnoso alto fino a 60 cm circa. Le foglie basali sono più grandi, di forma ovale allungata dal lungo picciolo, il margine spesso è ondulato. Le foglie del fusto invece sono di dimensioni inferiori, lo stesso è anche il picciolo, più corto o talvolta assente, le foglie sono coperte da peli rigidi che al tatto le rendono ruvide, quasi pruriginose. I fiori sono rachemi che formano un mazzo , sostenuti da un  lungo peduncolo,  hanno l’aspetto di una stella cadente  nel senso che il picciolo che li sostiene è debole, quindi i fiori hanno la tendenza a guardare in basso; sono di  un bel colore azzurro intenso.

La Borragine è una pianta coltivata, ma la si trova anche allo stato spontaneo, nelle zone submontane a quelle mediterranee, nei luoghi incolti, un po’ ovunque.

Le parti usate in medicina sono le foglie, i fiori e la porzione aerea della pianta. Si raccoglie in aprile- giugno le foglie, mentre i fiori si raccolgono da giugno a luglio. Si lascia essicare all’ombra in strati sottili, in luogo aerato e al riparo dalla polvere i fiori  si conservano in recipienti di vetro , mentre le altre parti in sacchetti  di tela.

 LE  ERBE  DEL  BOSCO

IL  BOSCO

 LA  BORSA  DI  PASTORE

Un’altra pianta che si trova allo stato naturale  NEI BOSCHI è la Borsa di Pastore. Appartiene alla famiglia delle Brassicaceae: è una pianta annuale a volte anche biennale dipende in quale posto ha la sua dimora. Si moltiplica per seme ed è una pianta che quando è ancora giovane potrebbe essere scambiata per il tarassaco. Le foglie basali sono riunite in  rosetta, sono dentellate; se la pianta si trova in una posizione dove assorbe molto nutrimento allora i suoi fusti arrivano all’altezza di circa 80 cm, formando lunghi steli con foglie a forma di freccia e sono sessili. Questa pianta prende il nome dalla forma dei frutti che sono riuniti in due valve e portano i semi attaccati a un setto mediano di forma triangolare  con la base cuneata e l’apice incavato che ricorda la borsa dei pastori.  Perché ho specificato che assomiglia alla pianta benefica del Tarassaco? Perché questa pianta presa senza  controllare  il dosaggio potrebbe essere molto pericolosa per la salute in quanto è un potente antiemorragico generale; in genere la Borsa di Pastore  può essere considerata un potente regolatore del flusso mestruale abbondante. Ecco perché molte piante devono essere condiderate come medicine, quindi da assumersi sotto il diretto controllo del medico.  In medicina si usa tutta la parte aerea della pianta: si raccoglie per tutto il periodo dell’anno prima della fioritura, si sradicano le piantine curandoci di lasciarne per i semi , quindi per la moltiplicazione. È preferibile consumare la pianta allo stato fresco.

LA  BRUGULA

La Brugula è una pianta erbacea perenne, appartiene alla famiglia delle Lamiaceae. Il suo fusto è alto da 10 a 30 cm, è peloso e le foglie basali riunite in rosetta, hanno forma ovale  e si restringono gradatamente in un lungo picciolo con il margine leggermente inciso. I fiori sono raggruppati  all’ascella delle brattee; il calice peloso è diviso in cinque denti triangolari. La corolla è di forma allungata, di colore azzurro, ma raramente la si potrà trovare anche colore rosa e bianco. I frutti sono degli acheni di forma ovale, con la superficie reticolata e rugosa.  La Brugula si moltiplica emettendo numerosi stoloni radicanti che ne favoriscono la diffusione.  Si trova in tutta Italia dalla pianura alla zona montana cresce nei luoghi freschi, nelle scarpate e nei prati.

In medicina si usa tutta la porzione aerea della pianta: si raccoglie da aprile a luglio, recidendo alla base i fusti senza tagliare le radici superficiali. Si essica  all’ombra in strati sottili e si conserva in vasi di vetro.

La Bugula è ricca di principi attivi, di tannini ed è un antiinfiammatorio usato per lenire l’infiammazione intestinale con scariche diarroiche.

IL  CALAMO

Il Calamo è anche una pianta aromatica, appartiene alla famiglia delle Araceae.  È una pianta erbacea perenne che arriva ad una altezza di un metro. Le foglie nascono tutte dal rizoma, strette all’apice che è appuntito e scende a sezione triangolare. Ha un’infiorescenza formata da tanti fiori riuniti l’uno contro l’altro su una spiga carnosa. L’infiorescenza è racchiusa  prima della fioritura in una foglia; suoi fiori sono molto piccoli di color giallo-verde. È una pianta originaria dell’India che vive bene ai margini dei fiumi , al bordo dei ruscelli e nelle paludi. La parte usata in medicina è il rizoma, che si raccoglie quando la pianta è nel periodo del riposo; si essica al sole e si conserva in vasi di vetro.

Il Calamo contiene anche vitamina C, in alcuni paesi del mondo viene impiegato come diuretico, lassativo e febbrifugo. Anche in questo caso il dosaggio è fondamentale , quindi…

LA  CALENDULA

La Calendula è una pianta erbacea annuale, ma se la dimora è eccellente può anche sopravvivere e diventare biennale; appartiene alla famiglia delle Asteraceae.  Le foglie sono alterne al fusto, con il margine dentellato ma ogni dente ha il suo apice, mentre le foglie inferiori sono di forma spatolata con la base ristretta, le superiori sono invece obovate. I fiori sono inseriti al termine dei rametti, essi sono riuniti in capolini circondati da brattee coperte da peli. Nelle forme coltivate tutti i fiori sono ligulati. La Calendula è presente nei campi naturali, nei boschi, ed è coltivata nei giardini, predilige l’esposizione di mezzo sole. La parte usata in medicina è tutta la parte della pianta ma specialmente i fiori. I fiori si raccolgono da aprile a giugno, si recidono appena sotto la loro inserzione  mentre le foglie si raccolgono sempre.

Sia i fiori  che le foglie si essicano all’ombra in un ambiente aerato poi si conservano separati in recipienti di vetro.

La Calendula è ricca di caroteni, mucillagini e resine, ha numerosi principi attivi quali, antiinfiammatorie, lenitive, decongestionanti, idratanti e antispasmodiche. Le proprietà della Calendula sono anche quelle di fluidificare la secrezione biliare e regolarizzare il ciclo mestruale. È usata ancora oggi in molte parti del mondo.

04/12/2013

LA  CAMOMILLA  MATRICARIA

È una pianta erbacea annuale, nelle piante spontanee il fusto può arrivare all’altezza di 50 cm, più alto in quelle coltivate. La Camomilla Matricaria appartiene alla famiglia delle Asteraceae. Le foglie sono sessili e inserite alternamente sul fusto. Il contorno è ovale lanceolato i rami sono sottili e formano come una velatura. I fiori sono tutti riuniti in capolini e a loro volta portati da una infiorescenza corimbosa. Se si osservano bene i fiori sono di due tipi: quelli marginali sono provvisti di una ligula bianca che formano tutt’intorno una corona, mentre quelli interni sono piccoli e gialli sono inseriti su un ricettacolo cavo nell’interno di forma conica. Questo tipo di Camomilla cresce dal mare alla montagna e nella pianura, nei prati, sulle rive delle strade, nei boschi.  In medicina si usano i capolini fioriti. Si raccolgono all’inizio della fioritura, in maggio-giugno, staccandoli dalla pianta con gli appositi pettini, poi, si lasciano essicare  in luogo aerato all’ombra e si conservano in recipienti di vetro al riparo dalla luce.

La Camomilla Matricaria ha notevoli proprietà: dalle antiinfiammatorie, a quelle antispasmodiche, sedative, digestive e antinevralgiche. In molti casi si usa per sedare, e per attenuare i dolori mestruali; e anche da sola è ottima per gargarismi contro laringiti.

05/12/2013

LA  CAMOMILLA  ROMANA

La Camomilla romana appartiene alla stessa famiglia della Camomilla Matricaria e cioè alla famiglia delle Asteraceae. Questa però è una pianta perenne con i fusti che nascono ugualmente dal rizoma, che raggiungono un’altezza più limitata : da 30 a 50 cm. La Camomilla romana è originaria dell’Africa e dell’Europa occidentale; in Italia non esiste allo stato spontaneo tranne che per qualche trasportazione di terreni dove contenevano i rizomi.

La pianta della Camomilla romana ha la stessa struttura dell’altra Camomilla comune, i fiori sono diversi perché le ligule che compongono i capolini sono più fitte, più numerose; di colore bianco, mentre l’interno risulta essere più piccolo di colore giallo pallido. Anche questo tipo di Camomilla ha le stesse proprietà, solo si usano concentrazioni più basse; ciò dipende dalla più alta concentrazione di oli essenziali e da una certa diversità nel contenuto in principi attivi.   La descrizione di erbe  fiori e piante continua  nel  prossimo articolo…