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18.10.2013
LE RISPOSTE AI LETTORI OTTANTACINQUE
18/10/2013
Se potessi scrivere il soggetto di un libro giallo , che storia ne uscirebbe?
DOTT. ROBERT
Te lo dirò in privato, altrimenti mi querelano. Ci sono cose che non si possono accettare, come posso dire di essere contenta per avere conosciuto persone di grande integrità, gente vera, al contrario di altre, spero che presto abbiano quello che si meritano! La verità verrà a galla per quelle persone dall’atteggiamento virtuoso non è altro che l’abito imperfetto della crudeltà mascherata da cultura.
Elena Lasagna
21/10/2013
Sono passati quasi due anni da quella sera quando capitai per caso in un paese di mare con spiagge di lusso; vagavo senza meta, cercando di dimenticare una donna che ho amato alla follia. La spiaggia era deserta data l’ora: erano le prime ore del mattino di un’alba ancora buia e fredda di gennaio (ricordo che fu la notte in cui affondò la nave all’isola del Giglio ma io ero molto più lontano e lo appresi soltanto dal telegiornale del mattino). Seduto sulla spiaggia al riparo di uno scoglio fissavo con sguardo fisso il mare; cercavo una risposta dentro me. Ad un tratto scorsi un qualcosa che si muoveva da lontano ma non troppo, due ombre , sembravano due selvaggi , arruffati, e avvolti in vesti sudicie, con braccia ossute alzate in gesti di fatica, mi sono chiesto perché avessero le braccia scoperte. Mi nascosi dietro a quel masso ma non smisi di seguire quei due , in un primo momento pensavo che fossero pescatori di frodo perché tenevano tra le mani due grossi sacchi vuoti. Poi mi accorsi che non erano pescatori ma stavano ritornando dal mare , quindi realizzai che potevano avere scaricato qualsiasi cosa . Da quel momento smisi di pensare a me stesso, e speravo che dentro a quei sacchi non ci fosse stato qualcuno ; mi prese un senso di angoscia profonda, perché se io non fossi stato così egoista da pensare a me stesso forse li avrei visti arrivare e avrei anche saputo come fossero arrivati fin là in fondo e come avrebbero potuto trascinare quei sacchi , forse anche a scorgere il loro contenuto. Dopo alcuni mesi però qualcosa mi rodeva dentro, avrei voluto denunciare l’accaduto ma forse non mi avrebbero creduto o mi avrebbero scambiato per l’ennesimo ciarlatano in cerca di notorietà.
Mario
Quando si vedono cose sospette al punto da farci stare male o stare così in apprensione, si dovrebbe segnalare la cosa in un centro di ascolto.
Elena Lasagna
h 13:20 – 23/10/2013
Forse sono un’ingrata, quante volte dentro casa mi sono sentita soffocare, e quante volte mi sono chiesta se restare con i miei genitori adottivi o cambiare casa, cercare una sistemazione diversa per vivere in uno spazio tutto mio, senza più apprensioni da parte loro e senza sentirmi in colpa per ogni cosa che faccio se so che a loro non va bene. Così ho incominciato a cercare ma con il mio lavoro per il momento non avrei potuto permettermelo. Poi, ho ricevuto una proposta da un mio amico, proprio amico non era diciamo conoscente molto più grande di me , Pinco. Mi sembrava così distaccato apparve proprio al momento giusto: come una manna dal cielo. All’inizio non mi chiedeva mai niente, diceva che mi capiva perché c’era passato anche lui. Mi guardava con tenerezza come un fratello maggiore, quando gli domandavo qualcosa parlava piano, adagio e il sorriso gli addolciva le pieghe delle labbra non più giovani. Quando ritornavo dal lavoro mi faceva sentire libera, come se la casa fosse solo per me e lui l’ospite. Potevo frequentare il mio ragazzo Gigi senza sentirmi dire: torna presto, non fare tardi e così via. Mi sembrava di vivere un’altra vita: respiravo! Era troppo bello per crederci, perché durasse: finché un pomeriggio mi sentii di ringraziarlo dicendogli che nessuno mi aveva mai capita come mi capiva lui. La sera seguente bussò alla mia stanza e disse che doveva parlarmi con urgenza, ero seduta sopra il letto e gli dissi di accomodarsi che lo avrei ascoltato. Mi circuì le spalle con un braccio, io non rimasi sorpresa per questo gesto, è stato dopo, quando tutto ad un fiato mi disse che era nato qualcosa in lui, così forte che non poteva più fare a meno di vedermi, di sapere dove fossi in qualunque momento del giorno e della notte. Poi cadde un silenzio penoso e da parte mia si era alzato un clima di tensione. Capii che era diventato geloso anche del mio ragazzo, man mano che il tempo passava diventava insopportabile perché mi sentivo nel suo ingranaggio e facevo molti sforzi sovrumani per resistere, aspettavo solo il momento buono per andarmene, per trovare un’altra soluzione, magari con il mio ragazzo, anzi dovevamo parlare di noi, perché avevo un brutto presentimento nei confronti di Pinco, era diventato la mia persecuzione…
M——a C.
Elena Lasagna
24/10/2013
È necessario lo schiaffo del genitore per indurre il bambino all’obbedienza ai fini del rispetto di se stesso e quello della società?
Dott. Chiara
I bambini hanno una grande ricchezza: la sensibilità, non c’è niente che non possano capire se non con la dolcezza. Quando un genitore arriva alle mani credo che non sia all’altezza della situazione : di fare il genitore! E sarebbe bene per il futuro del minore che frequentasse una serie di sedute da uno psicoterapeuta. Alzare le mani su un bambino trovo più che una violenza fisica per lui sia uno stupro dell’anima e non gli potrà fare nessun bene.
La penso così anche per quelle teste calde di adulti che passano sopra tutto e tutti colpendo deliberatamente; anche se sinceramente a volte ho pensato che una mano di cazzotti non farebbe male, ma ho imparato che la violenza non si abbatte con altra violenza, ma si mette in atto solo per difendersi. Questo sentimento purtroppo domina ogni giorno le menti dei semicolti che non riescono a cancellare il loro disagio se non con l’esigenza di voler sottrarre a qualcuno la libertà di pensiero e dell’esprimersi nel loro modo di vivere ; perché questi non riescono a combinare nulla di vero se non con la goffaggine e l’ipocrisia.
Elena Lasagna
25/10/2013
Con una buona cultura ci si sente liberi , ma per avere una buona cultura secondo te è vero che dovremmo sapere tutto su tutti gli argomenti?
Franco
Io credo che una buona cultura dovrebbe generare nuove domande per offrire nuovi campi di riflessione pur puntualizzando e ampliando gli argomenti che ci giudano agli indirizzi dovunque portano i dilemmi proposti, cercando di risolverli trasformandoli in problemi e continuare all’infinito.
Elena Lasagna
26/10/2013
Perché non dai un’anticipazione delle tue previsioni dell’anno che verrà?
DOTT. ROBERT
Sai? Io sono positiva però vorrei accennare che si ripeteranno avvenimenti di grande importanza che coinvolgeranno il mondo, l’Occidente non dovrà mai abbassare la guardia. In questa crisi acuta non mancheranno le riunioni per decisioni che riguardano la politica di molti Paesi. La passione per qualcuno che si impegna ogni giorno per rimettere in sesto il Paese è molto singolare quanto l’accanimento dei suoi avversari per contestarla; anche se sanno quanta applicazione sia necessaria per procedere alla realizzazione di una nuova realtà efficace e duratura: ma perché? Io spero in un nuovo Rinascimento con le persone concrete che ci stanno già lavorando per il bene dell’Italia e degli Italiani.
Elena Lasagna
26/10/2013
Chi sono gli assassini delle donne? Sono sempre i mariti o ex fidanzati o compagni stanchi perché vivono un tema scomodo?
DOTT. ROBERT
Ci sono molti assassini tra di loro, ma non è sempre così, ci sono anche molti maniaci in giro, dei fissati: tra amici, conoscenti, c’è anche qualche vagabondo ma questi sono rari.
Elena Lasagna
28/10/2013
È vero che le persone scomparse ( perché decedute) che abbiamo amato di più hanno lasciato dentro di noi un vuoto irreversibile?
DOTT. ROBERT
Io credo di no, quando ci lasciano è sempre troppo presto perché noi possiamo accettarlo, dobbiamo abituarci, ma col passare del tempo se non smetteremo di amarli loro saranno vivi più che mai dentro di noi, nei nostri pensieri ; anche se non ci onorano della loro presenza fisica sentiamo ancora di più la loro presenza spirituale, quella non ci abbandonerà mai! Infatti io non sento la loro mancanza non avverto nessun vuoto perché loro vivono dentro di me!
Elena Lasagna
29/10/2013
Perché secondo te esistono liti così frequenti tra vicini di casa ?
Daria
Io credo che per la maggior parte dei casi sia dovuto alla pagliuzza e alla trave. Credo di essere stata chiara, ma vorrei mostrarti alcuni esempi: spesso é quello che gli pende una grossa trave, che può essere per la sporcizia di casa sua ma getta fango sugli altri: è in grado di contestare la pagliuzza, o la foglia morta dell’autunno, o il verde della clorofilla che cade sulle strade come fosse un reato da imputare, cerca di trovare il pelo della cattiveria per l’ignoranza di non essere in grado di guardarsi dentro casa sua e dintorno, ma soprattutto dentro di sé. E così via… poi, c’è chi per invidia critica la figlia del vicino che rientra tardi e non guarda la sua …è sempre un susseguirsi di cose inaudite! Meglio lasciar perdere perché degradanti di basso intelletto! Prima di guardare nelle case degli altri guardatevi nelle vostre così risparmierete tempo e denaro ma anche il compatimento !
Elena Lasagna
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