18.09.2013

PRENDIAMOCI CURA DELLA NOSTRA PELLE QUATTRO 2

Author: admin-ele

18/09/1013

CONTINUA  DA  HERPES  ZOSTER  O  ZONA

L’herpes zoster in genere non recidiva.

Sintomi:  di solito compaiono inzialmente dei disturbi sensitivi ( bruciore, dolore, parestesie)  e talora anche malessere generale. Segue una eruzione cutanea che consiste inizialmente in chiazzette eritematose leggermente rilevate.

Su queste lesioni si formano dopo alcune ore, delle grosse vescicole tese contenenti siero.  Dopo alcuni giorni le vescicole si rompono e si formano delle erosioni  che si coprono di crosticine che, staccandosi,  lasciano una chiazza rosea destinata ad attenuarsi nel tempo.

La localizzazione più frequente è quella toracica; più rare le localizzazioni cervicali e quelle lombari.

Particolarmente grave è la localizzazione al viso, con disposizione lungo il decorso delle branche nervose del trigemino. La terapia è strettamente medica, si basa sull’utilizzo di vitamine B1, B6, B12 e di raggi X.

MOLLUSCO CONTAGIOSO

È un’affezione frequente nei bambini, causata da un virus a DNA.

Sintomi: L’eruzione è costituita da noduli emisferici, di diametro variabile fra  2  e 4  mm. , ombelicati al centro,  di colorito giallo roseo, duri,  non pruriginosi  né dolorosi.

Alla spremitura è possibile far fuoriuscire del materiale biancastro composto da cellule cornee e corpuscoli ovoidali detti ” corpuscoli  del mollusco “.

Le lesioni si localizzano di preferenza al volto, arti, natiche, genitali.

Bisogna evitare di spremere il nodulo poiché si rischia la disseminazione delle lesioni. Il dermatologo interviene asportando le lesioni con cucchiaio tagliente e successiva causticazione.

PITIRIASI  ROSEA  (DI  GIBERT)

È una dermatite  eritemato-desquamantiva.

Sintomi: Inizia con una chiazza rotondeggiante di  2 – 3   cm. di diametro  ( chiazza madre ),  con un bordo colorito rosa pallido finemente desquamante e una parte centrale più pallida e depressa, di colorito  rosa-giallastro.  Tale chiazza si ingrandisce centrifugamente,  mentre al centro si attenua.

Dopo 10-15 giorni si aggiungono chiazze di eritema ed altre lesioni simili alla chiazza madre.  Di solito non c’è prurito.

Dura 4-6 settimane e guarisce spontaneamente. Non è necessario alcun trattamento.

VERRUCHE

Sono provocate da virus a  DNA  che si moltiplicano nel nucleo.

Sono note tre varietà di verruche: volgari,  piane,  plantari. Alcuni aggiungono una quarta varietà, la verruca filiforme.

Verruche volgari:  si presentano come papule piatte, rotondeggianti di colorito grigio-brunastro a superficie ipercheratosica ( eccessivo sviluppo dello strato corneo ) , rugosa.  Hanno un diametro variabile da una capocchia di fiammifero ad una lenticchia e non sono dolenti. Possono essere solitarie o a gruppI, tendono a moltiplicarsi e si localizzano di preferenza sul dorso delle mani e delle dita.

Verruche piane: si presentano come papule piatte,  rotondeggianti di colore bruno giallastro,  con un diametro di 1-2 mm..  Sono localizzate particolarmente al volto e al dorso delle mani.  Sono asintomatiche: Si osservano frequentemente nei bambini.

Verruche plantari: localizzate alla pianta del piede, si presentano in genere incassate nel tessuto e si distinguono dal callo perché la pressione provoca dolore e perché le linee della cute si interrompono ai margini della lesione.  Sono lesioni cheratosiche piane, rotondeggianti, con una parte centrale disseminata di piccoli puntini nerastri.

La deambulazione è resa difficile dal dolore provocato dal peso corporeo.

Se guardiamo al microscopio,  le verruche mostrano ipercheratosi e acantosi ( ispessimento dello strato Malpighiano).

Nelle cellule epiteliali si trovano corpuscoli che rappresentano probabilmente delle inclusioni virali.

Terapia: È strettamente medica, poiché sono frequentissime le recidive ad interventi non correttamente eseguiti.

Si può intervenire in due modi: Asportazione mediante cucchiaio tagliente e successiva causticazione ; o applicazione di azoto liquido e diatermocoagulazione in anestesia locale.

In qualche caso scompaiono spontaneamente, ma spesso recidivano ripetutamente anche dopo vari interventi terapeutici.

Un commento a parte merita la terapia delle localizzazioni periungueali delle verruche, perché: in questa sede l’esecuzione dell’anestesia è dolorosa; è possibile contaminare il letto ungueale con una pratica mal svolta. In questi casi è spesso necessaria l’asportazione dell’unghia.

EPIDERMODISPLASIA  VERRUCHIFORME

Consiste in una lesione verrucosa disseminata,  causata dallo stesso virus delle verruche,  e può degenerare in un tumore della pelle. Continua domani con

GHIANDOLA  SEBACEA

ANATOMIA  E  FISIOLOGIA  DELLA GHIANDOLA SEBACEA

Sono generalmente associate al follicolo pilo sebaceo.

È da tenere presente che non sempre vi è corrispondenza,  sul piano dello sviluppo, fra peli e ghiandole,  nel senso che ad una fine lanugine possono corrispondere grosse ghiandole sebacee e viceversa.

In zone non pelose si possono trovare ghiandole sebacee isolate. Mancano sempre in corrispondenza del palmo della mano e della pianta dei piedi. Ne sono ricchi, invece,  il viso, le spalle, la regione sternale, i genitali.

Si sviluppano principalmente dopo la pubertà. Sul piano strutturale è da ricordare che: vi sono due strati di cellule, di cui uno a contatto con la membrana basale e formato da cellule ricche di glicogene (strato germinativo) da questo strato originano le cellule che formeranno il secondo strato.

La produzione del sebo avviene a livello del secondo strato per differenziazione delle cellule in materiale grassoso.

Il sebo si versa nel lume del follicolo pilifero, giungendo così alla superficie cutanea.   la fuoriuscita del sebo è continua sebbene impercettibile,  a differenza della secrezione delle ghiandole apocrine e sudoripare, che è intermittente. La secrezione sebacea non è regolata da influenze nervose.

La ghiandola sebacea è invece controllata da alcuni ormoni. In particolare gli androgeni ( ormoni sessuali maschili)  la ipertrofizzano,  mentre gli estrogeni  (ormoni sessuali femminili) ne favoriscono l’involuzione. Le ghiandole sebacee si sviluppano alla pubertà perché in questo periodo avviene la maturazione delle ghiandole sessuali.

Il sebo ha ph variabile  fra 3  e  4 e contiene una grande quantità di lipidi ( squalene,    acidi grassi insaturi, steroli).

MALATTIE  DELLA  GHIANDOLA  SEBACEA

La produzione di sebo aumenta dalla pubertà alla maturità, per diminuire nella vecchiaia.

Esistono alterazioni della produzione di sebo in eccesso e in difetto. Scarsa produzione di sebo si ha ad esempio, in alcune rare malattie congenite, e più frequentemente,  in disturbi della maturazione sessuale. Il risultato è la mancanza o la scarsità di sebo sulla superficie cutanea,  con conseguente riduzione della resistenza alla penetrazione dei batteri,  aumento della desquamazione e secchezza della pelle.

SEBORREA

La malattia è caratterizzata da un’eccessiva produzione di sebo. Le ghiandole sebacee sono strutturalmente normali e quindi l’alterazione è solo funzionale.

Le regioni più interessate sono quelle più ricche di ghiandole sebacee: Il capillizio,  la fronte ,  i lati del naso,  il dorso.

Quando la malattia si aggrava, alla produzione eccessiva di sebo si aggiunge eritema coperto da squame giallastre,  disposte particolarmente alla radice del naso,  alle arcate sopracigliari,  ai condotti uditivi.

Possibili complicanze sono: infezioni da batteri piogeni, ecxematizzazione,  innesto della Candida albicans.

La terapia si basa sull’uso di sostanze come catrame e zolfo; si è notato un effetto ” rebound ” in seguito a eccessivo sgrassaggio delle zone seborroiche.  Questo significa che sgrassare eccessivamente la cute costringe le ghiandole sebacee a produrre più sebo e quindi ad aggravare i sintomi della seborrea.