Archive for Gennaio, 2013

17.01.2013

LE RICETTE DI CASA MIA CINQUANTOTTESIMA PARTE

Author: admin-ele

17/01/2013

IN  CUCINA  CON  FEDERICA

ELENA   Voglio mostrarti il dolce che ho inventato in occasione delle feste di Natale.

SEMIFREDDO  ALLE  LINGUE  DI  GATTO

ELENA   Vorrei che tu osservassi questo dolce, e poi vorrei che fossi in grado di farlo da sola. Posso dirti che anche se buonissimo  è a basso contenuto di colesterolo e di calorie. Ti detto gli ingredienti.

Ingredienti: lingue di gatto fresche di forno, 600 g di ricotta vaccina (quindi magra), 300 g di panna da montare, (metà come aggiunta e l’altra per guarnire), fragole oppure lamponi, 500, zucchero semolato q.b.,  farina di riso, tre uova, cioccolato fondente dolce 300 g, zucchero a velo vanigliato 350 g, sambuca al caffè q. b., cacao dolce, mandorle tostate e passate al mixer.

FEDERICA   Spero di farcela ma non credo mi riesca così!

ELENA  Se ci pensi non è difficile, specialmente per chi sa cucinare come Te. Se la fai a tempo di musica ti concentrerai meglio; per questo di dedico una canzone bellissima di Renato Zero ” Nei giardini che nessuno sa “. Mi raccomando la torta!

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18/01/2013

ELENA  Allora come siamo andati con il dolce?

FEDERICA   Discretamente, ne porto ancora le conseguenze, mi cadeva sempre, si squagliava, ma poi ho capito il segreto; devo confessarti che questo lambiccarmi mi ha fatto bene non solo al cervello ma anche alla vista  interiore, e ti ringrazio.

ELENA  Ogni tanto è salutare usare la propria fantasia per rafforzare la creatività. Oggi però sarò buonissima ti darò una ricetta molto graziosa, più che altro è di buon gusto.

FEDERICA  A volte quando faccio piatti un po’ costosi mi sento in colpa per quelle persone che vanno avanti a stenti, con la pensione minima e non possono permettersi un pezzo di carne, ma solo verdure e legumi.

ELENA   Le verdure costano anche più della carne, quindi, se non usiamo la testa non ci concederemo mai ciò che è giusto. Ci sono piatti buonissimi che costano pochissimo, ad esempio nella carne di pollo, quella che spesso noi scartiamo perché la consideriamo la parte più scadente e cioè le alette con il sotto ala può diventare un piatto meraviglioso e prelibato: le alette sono la parte più leggera e digeribile, ovviamente bisogna togliere tutta la pelle e il grasso. Questa ricetta raffinata è dedicata a loro: sono dei deliziosi saccottini di crespelle ripieni di cappelletti in salsa di curcuma.

SACCOTTINI  RIPIENI DI CAPPELLETTI

di  carne di pollo alle verdure

i saccottini delle feste

Ingredienti: ali di pollo, occorrente per la cacciatora: due chiodi di garofano, una carota, uno scalogno, una mezza costa di sedano, mezzo bicchiere di vino bianco, sale e pepe, poco brodo vegetale con aroma ai funghi. Per le crespelle: due uova, farina doppio zero latte, spezie. Per il sugo besciamella  con farina di riso (crema di besciamella, con l’aggiunta di curcuma. Per i cappelletti: un uovo, farina di semola di grano duro, per il ripieno parmigiano grattugiato.

Esecuzione: laviamo le ali, togliamo la pelle e il grasso, le mettiamo nella casseruola con i chiodi di garofano, la carota, il sedano,  lo scalogno, il vino e il brodo, portiamo il tutto alla cottura. Una volta fatto lo stracotto toglieremo la carne dalle ossa, la metteremo al mortaio e uniremo del parmigiano, pepe, aggiustiamo di sale. Ora faremo una sfoglia e ne ricaveremo dei cappellettini saporiti, che poi, li useremo per il ripieno delle crespelle. Ora daremo forma alle crespelle e le adageremo nella teglia da forno, prima però le irroriamo con la crema di besciamella e metteremo una sottiletta a pezzettini sparsi qua e lá.

 Ora mettiamo in forno a 180° per dare la giusta doratura. Da servire con insalata verde mista. Questo piatto raffinato e nutriente è adatto a tutte le persone di qualsiasi età e di qualsiasi portata. Sono 8 porzioni e il costo è di circa sei euro e cinquanta.

FEDERICA  Davvero delizioso e sano!

ELENA  Ecco la tua canzone ” Il mio amore per Te ”  di Eros  Ramazzotti. È perfetta per Te e per il tuo nuovo amore. A domani.

19/01/2013

FEDERICA  Sai la mia amica Gloria ha fatto la tua torta, ha voluto sfidarmi ma non le è riuscita, si è squagliata tutta: dice che è impossibile che resti compatta, per lei è un dolce da mangiare al cucchiaio, da tenere in un recipiente come la bignolata.

ELENA  E tu poi gliel’hai mostrata? Raccontami com’è rimasta ? Anzi adesso metto la foto della fetta, lo faccio per i nostri lettori.

FETTONA

FEDERICA   È venuta così anche la mia. Scommetto che oggi mi darai un primo!

ELENA  Indovinato! Faremo un’altro buon primo alla portata di tutti, ma non per

questo sarà meno ricco di gusto e salute e sono i rombi ripieni di fegato di vitellone.

ROMBI  RIPIENI AL FEGATO DI VITELLONE

Ingredienti: fegato di vitellone, una grossa cipolla, aromi, vino bianco,sale, pepe, due chiodi di garofano e due bacche di ginepro. Parmigiano grattugiato. Per la sfoglia: farina di semola di grano duro, e due uova. Per il condimento: formaggio molle e pepe bianco.

Esecuzione: Lavare e tagliare il fegato a fettine sottili, poi, metterlo in una casseruola con il trito di cipolle e aromi. Una spruzzata di vino bianco, lo portiamo alla cottura. Ora prepariamo il pesto, maciniamo il  fegato e lo amalgamiamo bene con il parmigiano. La sfoglia è già pronta, ora mettiamo il ripieno, chiudiamo bene e ritagliamo dei piccoli rombi. L’acqua o il brodo vegetale sta bollendo, si butta la pasta, la togliamo un poco al dente, con una piccola quantità di acqua di cottura, adesso mettiamo il formaggio molle e mantechiamo; prima di impiattare spolveriamo con un filo di pepe e parmigiano. Servire con il vino che preferite.

FEDERICA  Non posso dire che non mi piacciono, anche se non li ho mai fatti, ne sento  il gusto delicato e pieno di sapore.

ELENA  Per essere diventata così brava ti meriti due canzoni favolose da ballare con il tuo principe azzurro. So che ti piace anche il genere di Joe Cocher ti regalo questi due lenti: Letting  go e  You know it’s gonna hurt. Buon sabato sera!

20/01/2013

ELENA  Dimmi, ti hanno portato fortuna le mie canzoni?

FEDERICA   Non puoi immaginare quanto! Vorrei ripassare la serata di ieri, ma non si può, quel che è fatto è fatto!

ELENA  Sì che si può, devi soltanto ripeterla, forse sará pure migliore di ieri. .. Ed ora anche se non abbiamo la foto ti mostrerò una ricetta davvero raffinata: l’orata alle sentinelle.

FEDERICA  Il nome è originale di che cosa si tratta?

ELENA  Ora ti detterò la ricetta così la potrai gustare con il tuo ragazzo al lume di candela.

ORATA  ALLE  SENTINELLE

Ingredienti: orata, due grossi scampi, olio di arachidi, rosmarino, origano, pomodoro, patate, aglio, pane grattugiato fine. Contorno  di melanzane al gratin, formaggio grattugiato.

Esecuzione: Laviamo bene l’orata, togliamo le squame, la pennelliamo con l’olio, la saliamo e pepiamo, poi, la mettiamo nella teglia sulla carta da forno. Adesso puliamo le patate, le tagliamo a rondelle e le scottiamo nell’acqua bollente salata. Facciamo un trito di erbe, le cospargeremo sulle patate e le metteremo dentro l’orata  la spolverizziamo con il pane grattugiato, che andrà in forno per 20 min a 180°. Nel frattempo laveremo e puliremo bene gli scampi, li pennelliamo con l’olio, poi andranno sulla piastra. Curiamo la cottura e facciamo una salsina con olio, prezzemolo, sale, pepe e aglio. Ora è arrivato il momento di gratinare le melanzane, tagliate molto sottili, le saleremo, vanno anche pennellate con l’olio e spolverizzate di formaggio stagionato grattugiato. Quando tutto sarà pronto faremo il nostro piatto con le orate sfilettate e coperte di rondelle di patate, tutt’ intorno mettiamo le melanzane dorate e croccanti e ai lati vedremo spuntare gli scampi che sembreranno due sentinelle. Servire con qualche fettina di limone e un buon Prosecco.

FEDERICA  Che dire? Me l’immagino già davanti, deliziosissimo piatto! Oh! è vero deliziosissimo non si può dire; allora dico squisitissimo!  Senti? posso divagare un po’ ?

ELENA  Spero che non sia una cosa un po’ troppo fuori dalle regole…

FEDERICA  No, certo che no! Solo un’ osservazione curiosa, poi, mi dirai se ho ragione oppure no. Perché se una cinquantenne dei nostri paesi frequenta un ragazzo di trenta viene condannata, nel senso di derisa, mentre se lo fa  una quasi sessantenne famosa  le fanno una pubblicità positiva? E non dirmi che non è così perché non sarebbe giusto negare la verità!

ELENA  Derisa, o approvata che importanza può avere? Per me la sostanza non cambia,  resto sempre della mia idea su questa cosa. Perché, non mi dirai che non ti sei ancora accorta di come gira il mondo? Tanto per restare in allegria ti dedico altre due canzoni per stasera, che sono quelle di FREDDIE   MERCURY : How can i go on ,  e Barcelona.

14.01.2013

RISPOSTE AI LETTORI SESSANTATRE TERZA PARTE

Author: admin-ele

14 /01/2013

ELENA  LASAGNA

CODISOTTO  DI  LUZZARA  R.E.

CIRCOLAZIONE  DELL’ENERGIA

e  LA RESPIRAZIONE

La conoscenza dei percorsi dell’energia interna, è fondamentale nella pratica della respirazione e della meditazione. La respirazione per una migliore circolazione dell’energia è fondata su di una respirazione di tipo diaframmatico; ciò per alcune valide ragioni: innanzitutto perché è più efficace di quella toracica quando è necessario una maggiore quantità di aria, in secondo luogo perché ciò richiede notevole concentrazione e quindi facilita la consapevolezza del proprio interno. Non dimentichiamo però che è dall’aria che si genera una parte consistente di energia Ch’i. Controllare la respirazione significa controllare la propria mente, raggiungere la calma, rilassarsi, distaccarsi da altri pensieri, riunirsi con il proprio intimo.

La tecnica consiste nel respirare in modo da provocare l’abbassamento del diaframma, il muscolo che separa la cavità toracica da quella addominale. Dobbiamo pensare di fare giungere l’aria respirata nella zona basso-addominale. Per fare ciò possiamo immaginare di avere in questa zona che che abbiamo chiamato Tan T’ien, un palloncino che dobbiamo riempire di aria. Si respira profondamente in maniera continua e regolare senza iperventilare, ossia senza gonfiare eccessivamente la gabbia toracica. Deve essere una respirazione naturale: si inspira con il naso e si espira con la bocca. Quest’ultima non deve essere serrata ma semplicemente chiusa.  Inspirando dunque in questo modo s’immagina di far scendere l’aria fino al Tan T’ien. Ciò comporta l’abbassamento del diaframma che, comprimendo l’addome, causerà dilatazione della parete esterna. Nella fase di espirazione gli intestini ricevono una ulteriore spinta verso il basso. Esaurita l’espirazione l’addome rientra naturalmente e il diaframma risale verso l’alto.

LA MEDITAZIONE

Il primo obbiettivo della meditazione è ottenere il massimo utilizzo del C’hi acquisito, concentrandolo  nel Tan T’ien e assicurando una completa circolazione nei canali du Mai e Ren Mai (uno della prima coppia e uno della terza coppia). Proviamo ora a descrivere alcuni metodi di meditazione, sottolineando ancora una volta l’importanza di riferirsi per la pratica di un metodo dinamico interno  (respirazione e meditazione) per una migliore circolazione dell’energia, alla guida di un valido maestro.

16/01/2013

Si inizia attuando una posizione seduta: le gambe incrociate, colonna vertebrale e testa perfettamente dritte. Ora, svuotiamo la nostra mente da ogni pensiero estraneo ( proprio come nel trainning autogeno). La respirazione addominale ci fornisce la giusta quantità di Ch’i, questa deve raggiungere il Tan Tien nel quale viene convogliata. Il pensiero deve ora concentrarsi sul canale Du Mai il primo che forma la prima coppia, punto per punto, guidando l’energia attraverso la colonna, raggiungendo la sommità del cranio fino al labbro superiore. Il ritmo da raggiungere è quello dato dal respiro. Questa pratica è particolarmente utile per imparare a prendere coscienza dell’interno del nostro corpo e della nostra capacità di guidare l’energia con il pensiero. Gradualmente si acquisisce consapevolezza del flusso Ch’i, ciò diventa fisicamente percepibile.

Questo secondo esercizio rappresenta l’essenza, che per definizione, è meditazione dinamica.

Ora, concentrando la mente sul movimento infatti, il difficile traguardo dello svuotamento della mente è più facilmente raggiungibile. Quattro sono i metodi fondamentali di meditazione dinamica:

PRIMO, Immaginiamo che l’aria inspirata vada a gonfiare un immaginario palloncino situato nella zona  basso addominale. In questo serbatoio fittizio abbiamo incamerato il nostro Ch’i. Ora, nella fase di espirazione, dobbiamo immaginare di sospingerlo con forza esercitando una pressione con la muscolatura addominale e serrando i glutei. Guidiamo quindi con il pensiero la fuoriuscita del contenuto del palloncino: lungo le gambe e fino ai piedi da un lato, lungo la colonna e fino alle sommità del cranio e poi verso le mani, dall’altro.

SECONDO, proviamo ora ad immaginare di acquisire Ch’i sia dall’aria che dalla terra, attraverso i piedi. Nella fase di inspirazione il nostro palloncino si riempie ma, i due flussi d’ingresso (uno dall’alto e uno dal basso), gli imprimeranno un movimento rotatorio. Noi, favoriamo tale movimento contraendo la zona intorno al punto fra l’ano e i genitali. Iniziando la fase di espirazione  sentiamo il palloncino iniziare a svuotarsi, subendo un’inversione del moto rotatorio. Serrando ora i glutei e spingendo con gli addominali, guidiamo l’incanalarsi dell’energia che fuoriesce dal Tan T’ien; da un lato lungo le gambe verso il basso, dall’altro lungo la colonna verso l’alto fino alle sommità. Serrare i glutei è importante anche perché ciò comporta un migliore allineamento del punto ” porta della coda, con gli altri punti del canale Du Mai.

TERZO, ora occorre raggiungere l’abilità di far giungere, attraverso la stessa tecnica descritta per un metodo precedente, il Ch’i fino al punto della parte sommitale del cranio, già nella fase di inspirazione. Durante l’espirazione il Ch’i ridiscenderà poi lungo la colonna, fino agli arti e ai piedi, ancorandoci così al terreno, ma risalendo in parte lungo il canale Ren Mai fino alle mani.

QUARTO, se ora immaginiamo un’ulteriore porta d’ingresso di energia nel punto della sommità del capo, ne otterremo che al momento dell’uscita dell’energia della zona di accumulo, il Tan T’ien, possiamo usufruire di quattro potenti flussi di energia. Durante l’espirazione due correnti possono essere  dirette  verso le gambe, una verso la colonna fino alle braccia, e una può risalire lungo il Ren Mai per lasciare uscire il residuo dal naso. Naturalmente saranno sempre utili la contrazione del punto fra ano e genitali in fase di inspirazione e la spinta addominali-glutei in fase di espirazione.

17/01/2013

Questa disciplina non è praticabile solamente consultando un manuale che ne tratti gli argomenti specifici, e neanche una semplice ginnastica rilassante; questa antica disciplina è un’arte Marziale e prevede una graduale consapevolezza, da parte di chi vuole impadronirsi di questa disciplina, ma soprattutto imparare a distribuire e a concentrarsi sulle energie che animano tutto il corpo e la mente, quindi necessita di un insegnamento di persone qualificate anche perché esistono più di cento esercizi sia con la tecnica delle mani e quella con le armi (sciabola, bastone, spada e lancia). IL CORPO SI FONDE CON LO SPIRITO E LO SPIRITO SI FA GUIDA DEL CORPO. Questo stile è uno stile interno del Kung fu, che non è nella concezione originaria, solo un metodo di autodifesa, ma un esercizio per il miglioramento della salute.

L’addestramento di uno dei tanti stili Kung fu praticati attualmente nel mondo consiste nell’apprendere e praticare sistematicamente serie prestabilite di esercizi, conosciute come forme. È stato calcolato che, attualmente, in Asia esistono molte migliaia di stili di Kung fu. Un interessante esercizio della sensibilità ideato appositamente per gli studenti di Wing chun, è il ch’i sao, comunemente noto con la denominazione di ” mani appiccicose “. È un esercizio che sviluppa la sensibilità delle mani e delle braccia dello studente fino a renderlo capace di intuire le intenzioni dell’avversario esclusivamente con il tatto. L’uso dei calci è molto limitato, contrariamente a quanto i film sull’argomento danno ad intendere, perché gran parte dei movimenti del Wing chun si basano principalmente su tecniche di mano e su un impercettibile e agile lavoro dei piedi. Gli stili di Kung fu praticati nel tempio Shaolin si basavano sul movimento degli animali, e in particolare su quello della tigre, della gru, del leopardo, del serpente  e del drago. Negli anni successivi, si adottarono le movenze naturali di uno o due animali per formulare il nucleo di un sistema completo di Kung fu.

Così, lo stile cinese di Hung gar venne riadattato dal sistema della tigre Shaolin, che comprende anche movimenti presi dallo stile della gru bianca.

18/01/2013

Un altro metodo interno del Kung fu è il Pa-Kua, il cui nome significa ” otto trigrammi “. Il praticante di questo stile, se sarà in grado di difendersi dall’attacco proveniente dagli otto punti cardinali corrispondenti ai trigrammi, non dovrà più temere le tattiche di combattimento dell’avversario. Quest’arte marziale ricorre a parecchi colpi con le mani aperte e il lavoro di piedi segue un tracciato d’esecuzione a forma circolare. Il ‘ Da mu hsing “, o forma della grande madre, è lo schema centrale e il principio fondamentale del pa-kua. Il fine dello stile è quello di sviluppare l’energia chi (una potenza intrinseca sviluppata dall’individuo ). Nelle fasi più avanzate dell’addestramento, lo studente sferra l’attacco in movimenti a spirale e di torsione delle anche. La torsione che parte dalle anche sviluppa una potenza enorme. Il pa-kua venne diffuso poco più di 400 anni fa dal suo presunto fondatore, Tung Hai Chuan. Ma coloro che si occupano delle arti marziali sono propensi a credere che lo stile nacque circa 5.000 anni fa.

Un altro degli stili interni del Kung fu fu inventato nel xιι secolo dal generale Yueh Fei. A volte viene definito come pugilato della forma- mente. Sebbene i movimenti siano molto aggraziati, l’arte sottolinea il principio yin-yang degli opposti complementari, duro e morbido. I movimenti di base derivano dai cinque elementi cinesi del metallo, dell’acqua, del legno, del fuoco e della terra, ognuno dei quali ha il potere di sconfiggere l’altro. Il fuoco è sopraffatto dall’acqua che, a sua volta, è soppraffatta dalla terra, la terra dal legno, il legno dal metallo e il metallo dal fuoco. Nello hising-i questi elementi sono rappresentati da cinque movimenti fondamentali, dalle azioni di fendere, schiacciare, pestare, perforare e attraversare. I principali movimenti devono controllare ogni angolatura e direzione di attacco e di difesa. Il fine del praticante è quello di unire armonicamente la mente e il corpo. Le varianti dei movimenti di base sono migliaia e tutte eseguite con straordinaria velocità.  continua nell’articolo risp. ai lett. sessantatre quarta parte…

13.01.2013

I FIORI CI PARLANO

Author: admin-ele

13/01/2013

I  FIORI

 

I fiori assommano molte qualità irresistibili: eleganza, fascino, vigore, delicatezza, e inoltre fioriscono in una meravigliosa varietà di forme, colori, dimensioni, e fragranze. Questa attrattiva si potrebbe quasi definire sensuale, ed è proprio da qui che ci è venuta l’idea così per gioco, di creare profumi mescolando fragranze incredibili. Alcune persone si affezionano così tanto ai loro fiori da parlare con loro come se fossero esseri umani: anch’io mi sorprendo a volte a mormorare parole di stupore ogni qualvolta ne contemplo la loro bellezza. Tutto questo per  loro  ha un’importanza relativa o quasi nulla, però se c’è passione c’è anche attenzione per migliorare la loro cura.

Questa mia passione per i fiori e le piante mi perseguita da quando ero bambina, per questo ho imparato molto su di loro: tutto ciò che comporta per una coltivazione prodigata, adeguando la giusta misura di umidità, acqua,  nutrimento e cure.

Ho anche imparato attraverso lo studio a dare un significato simbolico ad ogni fiore; posso garantirvi che ha origini antichissime. Citazioni ai fiori che parlano li troviamo nella Bibbia, molte nella letteratura e perfino nelle favole. Dal singolo fiore, della stessa tipologia o della stessa specie, al ricco mazzo misto, i fiori possono dare bellezza in varie composizioni e ambienti. Possono avere un’aria semplice o formale, intima o elegante, vistosa o riservata; ma se non sono curati la loro bellezza è soave ma effimera.

Perché i fiori esprimano i nostri messaggi non bisogna mai trascurare il colore, sia del fiore singolo, sia nei bouquet misti: c’è un fiore per ogni occasione, e a seconda dell’abbinamento cambia il loro significato. Ciò che meglio determina la buona riuscita di un accostamento o di una composizione sono la disposizione, la semplicità, l’eleganza e il carattere giusto della persona che li sceglie e li prepara.

Elena  Lasagna

10/01/2013

IN  CUCINA  CON  FEDERICA

FEDERICA  Oggi mi aspetto  da te qualcosa di particolare, non so perché!

ELENA  Sì, oggi passiamo subito alla ricetta del giorno, spero ti piaccia come le altre. Ti propongo la carne di coniglio in salsa turca. Ecco, vedi nella foto.

 SPIEDINI DI CONIGLIO  IN  SALSA  TURCA

CONTORNATI  DA  FINOCCHI  IN  FONDUTA  E  VERDURINE  MISTE

Ingredienti: coniglio disossato, cipolle, carote, sedani, chiodo di garofano, alloro, datteri, vino, aceto di mele, sale, pepe, radicchio rosa, finocchi, fontina, olio di arachidi, peperoncino, capperi al naturale, pomodoro.

Esecuzione: Tagliamo il coniglio a pezzetti, lo metteremo in farcia, con cipolla, sedano, carote tutto tagliato a piccoli pezzettini, aggiungeremo il sale, pepe, peperoncino, l’alloro, due chiodi di garofano e il vino. Lasciamo riposare per una notte.

Il giorno successivo lo faremo bollire e asciugare di tutto il suo liquido, ma deve risultare a metà cottura. Ora faremo una salsa con cipolla frullata, aceto di mele, un poco di vino e poco brodo, metteremo alcuni datteri al posto dello zucchero, e ci  adageremo gli spiedini di coniglio. Ultimiamo la cottura nella marinata, poi, aggiustiamo di sale e pepe e impiattiamo con le verdure miste, e i finocchi in fonduta. Ottimo con un Chardonnay del Trentino.

FEDERICA  Ottimo tutto anche questo piatto fa leccare le dita, e non fa ingrassare.

ELENA  Dipende, non è solo la qualità che fa ingrassare, ma spesso è la quantità! Io non ho nulla contro le persone che hanno chili e chili in più, anzi, a volte sono più simpatiche di quelle molto magre, però a volte  succede che alcune di loro, uomini o donne che siano, sono complessati, e diventano cattivi, puntano il dito contro e non si sa perché! Però devo ammettere che i complessati non sono solo tra le persone dei chili in più…..

FEDERICA  Peccato che il tempo  stia per scadere! Non dimenticarti della canzone!

ELENA  Non potrei dimenticarmene perché amo molto la musica, a Voi dedico ” Il mare dei papaveri ” di Riccardo Cocciante.

11/01/2013

FEDERICA   Ho una sorpresa per Te, non ho molto tempo purtroppo perché sto preparando qualcosa di buono per stasera. Stasera ti verremo a prelevare ho il mio nuovo ragazzo a cena, lo vorrei presentare ai miei genitori, poi si ballerà, in casa ovviamente!

ELENA   La ricetta che sto per darti è “divina” nel senso che mi è venuta molto bene ed è buonissima; forse perché mi sono ispirata a quella terra che mi piace tanto: Il Brasile.

CONCHIGLIE   DI  MITILLI  IN SALSA

CONTORNATI  DA SALSA DI STUFATO DI CAVOLO BRASILIANO E MANGO

IN UN LETTO DI POLENTA DI  MAIS QUARANTINO

Ingredienti: mitilli ( grande mollusco marino della famiglia dei Lamellibranchi , come le cozze ). Prezzemolo, sale e pepe, paprica, aglio , mango, cavolo, salsa di ostriche, farina per polenta, olio o burro di arachidi.

Esecuzione: abbiamo davanti i molluschi freschi, li laviamo accuratamente e spazzoliamo le due vulve della conchiglia, poi, procederemo come si procede per le cozze. Le leviamo molto tempo prima dalla casseruola devono solo temprarsi, poi le passeremo al mortaio le condiremo con aglio, prezzemolo, olio, limone, appena un poco di pane grattugiato e formeremo dei piccoli salsicciotti che metteremo in forno a 160° per 5 min. Nel frattempo abbiamo tagliato il  mango, il cavolo brasiliano a piccoli pezzi e lo abbiamo stufato con una grossa cipolla rosata, sale, pepe, succo di acerola, e a cottura ultimata metteremo un poco di burro di arachidi. Abbiamo già la crema di ostriche ( in quei posti non manca mai) ed abbiamo pronta anche la nostra polenta fumante.  Ora prenderemo delle formine e faremo uno strato di polenta irrorata con olio di arachidi, mettiamo sopra le verdure stufate, i salsicciotti di mitilli e la crema di  ostriche. Ed ecco il piatto! Gustosissimo! Che cosa possiamo abbinare in mancanza del vino? Dei succhi freschi di frutta più svariati: cupuaçu, abacaxi, goiaba, acerola, caja… c’è di tutto per oltre una trentina di combinazioni possibili! Che squisitezze!

FEDERICA  Allora stasera andremo tutti in Amazzonia! Sì fa per cambiare.

ELENA   Allora vi farò da guida: vi porterò in un posticino dove si mangia buon pesce , a Manaus, il fiume regala pesci che sono una delizia per il palato, in quel posto c’è un’immensa terrazza coperta si chiama Restaurante Paramazon sulla rua Santa Isabel 1176 e fanno esclusivamente piatti amazzonici e del Parà ( questa ricetta però l’ho inventata io).

FEDERICA  C’è anche la musica?

ELENA  Certo! Con un po’ di fortuna si potrà vedere gli abitanti ballare il ” Forrò ” , danza popolare tipica del Norte, il cui nome viene dai tempi in cui gli inglesi invitavano tutti a grandi serate danzanti (For All). Però a Voi due vorrei dedicare una musica italiana: ” O sole  mio”.

FEDERICA  Grazie! A stasera!

12/01/2013

ELENA   E che sera! Mi sono sentita quasi come cenerentola, dico quasi perché mi sono divertita moltissimo, siete una famiglia meravigliosa!

FEDERICA   Hai notato papà com’è cambiato ? È tutto merito tuo!

ELENA  Non credo davvero, l’egocentrismo è nel suo carattere e non può cambiare, però si specchia di meno; il suo maschilismo è sfumato, vedi? Sono due cose completamente diverse, che sommate potrebbero anche confondere chi non lo conosce, ma tu hai avuto fiducia nel tuo papi e gli hai dimostrato che era sulla rotta sbagliata, ora puoi esserne fiera sia di Te che di Lui, perché hai capito quanto ti ama.

FEDERICA  Spero che mio padre non ti abbia annoiato con la politica.

ELENA  No, ha capito che non era la serata ideale, mi ha solo fatto una domanda in merito, mi ha chiesto cosa ne penso dello stato attuale, del clima che si stà formando, io gli ho risposto: ”  speriamo che non si passi dal defibrillatore al detonatore ” ; tutto dipende da chi governerà.

FEDERICA   Dopo una serata così oggi cosa proponi per il pranzo?

ELENA  Di sicuro non cose pesanti elaborate, ma un bel pinzimonio con un pescetto ai ferri, 25 grammi di pane.

FEDERICA  Stiamo a dieta anche con la musica?

ELENA  No, certo che no! Anzi, oggi hai anche le rose rosse che ti ha portato …diciamo il nome? Meglio aspettare, ma potrai ascoltare ” Pensiero d’amore ” di Mal dei Primitives.

14/01/2013

FEDERICA  Ciao! Anzi, buon giorno. Oggi però mi serve una bistecca, dopo pesce e pinzimonio credo che dovrò cambiare musica, anche perché ho incominciato a tenermi in forma con veri esercizi, e capisco che se non ingoio qualcosa di sostanzioso cadrò dalla spalliera.

ELENA  Mettersi in forma va bene, ma non precipitiamo! Le cose fatte bene sono sempre quelle fatte con testa. Io ti propongo un piatto nutriente con pochi grassi: ed è la costata di vitello con cavolfiore gratinato.

 Ingredienti: costate di vitello, erbe aromatiche, limone, cavolo bianco, latte, farina di riso, formaggio da fonduta, olio ex.verg. di ol. sale, pepe, spezie miste, parmigiano grattugiato.

Esecuzione: lavare la carne e asciugarla. Pennellarla con l’olio, e cospargerla di erbe aromatiche (quelle che preferiamo), lasciarla macerare per un paio di ore. Ora laviamo e tagliamo il cavolo a pezzetti, lo mettiamo a cuocere a vapore (al dente) nel frattempo faremo una basciamella leggera ma saporita con il latte e la farina di riso, le spezie miste e a cottura ultimata scioglieremo il formaggio molle, senza farlo bollire. Adesso stendiamo il cavolo nella teglia da forno e lo cospargeremo di besciamella, che non dovrà essere troppo consistente, inforniamo a 200 g° per 10, 15 min ed il piatto è pronto. Abbiamo tolto dalla carne le erbe, e abbiamo messo le costate a cuocere sulla pietra, a piacere metteremo un filo di succo di limone. Da bere ti posso offrire verdure e frutta centrifugata. Buon appetito e buona ginnastica!

 FEDERICA  Ti posso dire che questo piatto appaga la mia salute.

ELENA  Non sarà una giornata completa se non ascolterai la canzone di Giorgia :” Di Sole e D’ Azzurro “, per Te, da dedicare a chi vuoi Tu.

15/01/2013

ELENA   Se ti chiedo che cosa sto facendo, ovviamente penserai che ho appena impastato una pasta per pizza, vero?

FEDERICA   Evidentemente, ma potrei pensare anche ad una pasta sfoglia per la sfogliata, ad una pasta brisée, ma hai ragione a prima vista mi fa pensare ad una pizza.

ELENA   Invece è la mia ricetta del capone di mare affogato.

CAPONE  di mare AFFOGATO

Ingredienti: per questa ricetta ci serve una casseruola di coccio, ben custodita e senza odori. Acquistiamo un capone di media grossezza, funghi porcini ; il giorno prima faremo un sugo con i funghi porcini, vino bianco secco, pepe, cipolla o aglio, origano, due cucchiai di pomodoro, peperoncino, olio extra vergine d’oliva q.b. , e ovviamente della pasta lievitata.

Esecuzione: tagliamo il capone a piccoli pezzi, lo metteremo sulla vaporiera già in temperatura per qualche min. e profumata alle verdure  Ora versiamo il sugo dei funghi nella casseruola di coccio, adageremo il pesce con sale, pepe, origano, peperoncino, lo giriamo e irroriamo con un filo di olio. Spruzziamo con un filo di brodo veg. e poi copriremo la casseruola con la pasta per pizza, ritagliandone l’eccesso; a questo punto andrà in forno a 180° per 20 min. Controllare la cottura della pasta, non dovrà bruciare.  Servire con un Bianco fermo della zona, oppure un Chardonnay del Trentino.

FEDERICA   È semplicemente meraviglioso! Questo piatto è non solo dietetico ma di un gusto strepitoso! Però ci vuole anche la canzone!

ELENA   Ma certo, per Te e per l’uomo che sicuramente sposerai! Una canzone di Adriano Celentano, la conoscono tutti ed è ” L’emozione non ha voce “. A domani!

09.01.2013

ANTICIPANDO IL CARNEVALE

Author: admin-ele

09/01/2013

LO SCHERZETTO  PER  L’IMBECILLE

Allora ti è piaciuto lo scherzetto della mia pancia finta? Scommetto che quando hai visto la mia foto incinta (foto scattata per te con la borsa del ghiaccio piena di acqua messa da una brava professionista del trucco) per un pelo non hai fatto l’infarto! Dimmi è così? Ero quasi sicura che fossi tu il cornuto che si divertiva a disonorare gli altri alle loro spalle, ma io volevo la certezza per difendermi meglio!

In realtà stavi parlando di te senza saperlo! Prova a fare l’esame del D.N.A E VEDREMO quali dei due sono figli tuoi! Nemmeno uno ! Forse è un segno del destino a fare in modo che i tuoi figli conoscano il loro vero padre dal momento che lo incontrano ogni giorno, è un bene per loro, ora che sono ancora piccini! Per fortuna è migliore di te! Come si sta dall’altra parte? Così impari a disonorare gli innocenti! L’hai voluto tu pezzo d’idiota! Auguri!!!!! Qui di scherzo c’è solo la mia pancia finta ma la tua è vera e non te la toglie più nessuno sembri un cocomero avariato. Tutto sommato mi fai pena, un consiglio: leggi la ” Giara ” di Luigi Pirandello, ti farà bene! Parte tutto da lì, ma forse per te è un libro sprecato!

P. S. A proposito, dì alla segretaria tua complice che mi sembra un  VECCHIO trombone arrugginito!

Elena  Lasagna

OCCHIO PER OCCHIO  DENTE  PER DENTE

 Siamo contenti per Te, quando ci vuole ci vuole! Federica, dott. Robert, Giancarlo, Annalisa, Elisa, Roberto, Gabriella.

07.01.2013

RISPOSTE AI LETTORI SESSANTATRE SECONDA PARTE

Author: admin-ele

07/01/2013

La circolazione dell’energia

e i  punti  vitali

EQUILIBRIO  E  ARMONIA

Anche la ciclicità delle trasformazioni non ha un corso uniforme, si ritiene che essa sia collegata con le fasi naturali o macrocosmiche : le stagioni, le ore del giorno e della notte, e altre infinite corrispondenze. Questo criterio alternativo di analisi ha suscitato, un notevole interesse fra i medici occidentali, anche se molte delle acquisizioni della medicina cinese non sono ancora del tutto accettate dalla nostra medicina ufficiale. È comunque un dato fisico accertato, che nel corpo umano esistano delle differenze di potenziale, misurata sul dorso, mostra un valore in polarità positiva, mentre sul ventre, viene registrato un valore di polarità negativa. Alle estremità delle dita si trovano valori da dieci a trenta volte più bassi in soggetti affaticati o depressi, rispetto ai valori misurati su giovani in pieno stato di efficienza fisica. Questo solo per indicare uno dei riscontri oggettivi che il sistema occidentale ha potuto praticare sul complesso sistema anatomo-funzionale proposto dalla medicina cinese.

08/01/2013

Quelli che vengono comunemente chiamati ” meridiani “, sono meglio definibili come i tratti appartenenti a una rete di connessioni che attraversa tutto il corpo. Sono stati identificati perché in essi circola un flusso di energia che, assume diverse denominazioni a seconda della funzione a cui presiede. Queste sfere funzionali collegano varie parti del corpo che insieme costituiscono un sistema avente precise funzioni.

Sei di queste sfere funzionali hanno una funzione di ricezione: ricevono, sintetizzano e accumulano le risorse esterne e a esse viene assegnata una polaritàYin:

– la sfera funzionale del fegato

-la sfera funzionale del cuore

– la sfera funzionale della milza

– la sfera funzionale dei polmoni

– la sfera funzionale renale

– la sfera funzionale del pericardio.

Altre sei sfere funzionali hanno invece un ruolo più dinamico, nel senso che presiedono alla trasformazione delle risorse acquisite allo scopo di utilizzarle per le funzioni vitali; a esse viene assegnata la polarità Yang:

– la sfera funzionale dello stomaco

– la sfera funzionale dell’intestino tenue

– la sfera funzionale dell’intestino crasso

– la sfera funzionale della vescicola biliare

–  la sfera funzionale della vescica, ed infine, la triplice sfera del calore alla quale non corrisponde nessun organo riconosciuto dall’anatomia ufficiale, e al quale viene assegnato il compito di presiedere alla circolazione degli umori, le cosiddette vie d’acqua comunicanti.

Tutti i canali principali percorrono un tragitto esterno e un tragitto interno, ed esiste un sistema di corrispondenze tra ogni meridiano e quello avente polarità opposta.

Sui dodici meridiani principali sono localizzati, generalmente in minuscole depressioni delle superficie cutanea, i punti dove noi potremo utilizzare per una terapia senza incorrere ai medicinali  Per arrivare a individuarli in maniera perfetta, è necessaria una conoscenza molto approfondita della loro localizzazione, perché se tale fluire viene ostacolato, anche solo in una porzione di tale tragitto, tutta la funzione viene compromessa. Se ad esempio un singolo organo, si verifica un disturbo, tutto il resto dell’organismo interessato dal meridiano al quale quell’organo è collegato, ne riporta una disfunzione.

09/01/2113

Di particolare importanza per praticare queste pressioni digitali è invece la conoscenza degli otto canali supplementari, in alcuni casi denominati ” canali psichici “. In queste orbite energetiche,  le cui peculiarità non sono ancora state indagate profondamente, avviene la distribuzione e la ripartizione dell’energia che abbiamo chiamato ancestrale o prenatale.

 La loro funzione sembra essere quella di attivarsi come canali ” extra “, in caso di disfunzione di un canale principale, in tali orbite si attiva, quindi,  un flusso di energia Shen, Ch’i e Wei. Il nome ” psichico ” vuole indicare il fatto che ogni canale di questo tipo possiede una dinamica propria, un proprio tragitto, e una propria funzione.

Poiché tutti questi canali interessano l’ipofisi, la principale ghiandola endocrina che presiede alla secrezione ormonale, il corretto fluire di energia attraverso di essi è di fondamentale importanza per la conservazione e il ripristino di un adeguato equilibrio psico-fisico.

È in questo contesto, dunque, che la pratica ” meditativa “, si propone come il sistema più naturale per assicurare all’energia psichica un flusso regolare all’interno dell’organismo. Ciò si rivela di fondamentale importanza, soprattutto se consideriamo l’intima interconnessione esistente fra le sfere energetiche; in base a questo principio possiamo dire che il fluire  dell’energia mentale  Shen, è responsabile dell’attivazione dell’energia Ch’i, l’energia mentale Shen trae il suo impulso.

10/01/2013

La teoria di meditazione dinamica, si fonda sull’assunto che la concentrazione mentale sui punti (centri), attraversati dall’energia Ch’i, è di fondamentale importanza per facilitare il naturale fluire.

I canali psichici dell’agopuntura, vengono in genere presentati a coppie, due delle quali agiscono sulle orbite Yang, e due sulle orbite Yin: prima coppia: agisce sul sistema Yang, seconda coppia agisce sul sistema Yang, terza coppia agisce sul sistema Ying e quarta coppia agisce sul sistema Ying.

Dal punto di vista della meditazione due di questi canali assumono particolare importanza: il primo canale  (canale governatore ),che sovrintende a tutti i meridiani Yang del corpo, e il canale terzo il cui ruolo fisiologico-energetico è quello di regolare l’energia Yin. In entrambi i vasi la corrente energetica è direzionata dal basso verso l’alto, entrambi inoltre, sono canali superficiali ma, mentre i primi due è un vaso posteriore, il terzo è anteriore. La prima coppia inizia all’estremità inferiore del coccige, scorre lungo la colonna vertebrale e termina in mezzo al frenulo del labbro superiore. È dotato di 28 punti, ma quelli che rivestono particolare importanza nella meditazione in movimento sono : 1)  Porta della coda, che si trova a metà della linea che congiunge l’ano al coccige. 2) si trova tra il processo spinoso della seconda a terza vertebra lombare. Poi, abbiamo la porta del cervello, che si trova all’estremità inferiore dell’osso occipitale, sulla linea sagittale (lungitudinale del cranio). 3) La terza coppia sopra descritta scorre lungo la parte centrale e anteriore del tronco, è dotato di 24 punti, i più importanti dei quali per la pratica della meditazione in movimento sono: Il PRIMO che si trova nel centro pireneo, a metà della linea sagittale, che unisce l’ano e lo scroto del maschio, la commessura vaginale nella donna. IL SECONDO si trova a tre cm sotto l’ombelico, è il punto che viene fatto coincidere con il Campo del Cinabro, la zona nella quale, avviene la prima importante trasformazione di energia ancestrale. IL TERZO si trova a metà della linea che congiunge l’ombelico allo sterno, in una zona in cui il petto presenta una lieve rientranza. IL QUARTO si trova in una depressione sotto il labbro inferiore.  Tale canale può essere considerato diviso in tre segmenti: uno addominale inferiore, dal perineo all’ombelico, comanda le funzioni genito-urinarie; il secondo, dall’ombelico all’appendice xifoidea (parte inferiore dello sterno), comanda le funzioni digestive, il terzo, dalla xifoide al mento, comanda le funzioni respiratorie.

È importante mettere in evidenza come la teoria della meditazione in movimento consideri come punto d’inizio del canale terzo (la terza coppia), lo stesso punto ove inizia il canale della prima coppia, il contatto della lingua con il punto in cui termina lo stesso metterebbe, in questo modo, i due vasi in collegamento fra loro.

14/01/2013

I restanti canali: Il canale Yang Chiao che si considera accoppiato con il canale che forma la prima coppia, è anch’esso un vaso superficiale, bilaterale, che scorre lungo la gamba, il tronco e giunge sulla spalla in prossimità della testa dell’omero, infine segue la calotta cranica percorrendo prima la parte anteriore e terminando poi alla base del cranio. Il punto d’origine jn Men, si trova nel piede, nella depressione sottostane il malleolo, nella parte esterna del tallone. È considerato il vaso Yang del movimento e della forza. il canale Yin Chiao, in coppia con il canale che forma la prima coppia, è considerato il canale Yin dell’energia di movimento e della forza. Inizia anch’esso dal tallone, ma nella parte interna della gamba sulla quale prosegue fino al pube, prosegue lungo il busto lateralmente rispetto allo sterno, percorre il viso per fermarsi al punto Ying Ming, poco sopra il setto nasale.  Il primo canale che forma la seconda coppia, è detto canale-cintura in quanto circonda tutti i meridiani come la cintura. Permette il libero passaggio dell’energia Yang verso il basso e dell’energia Yin verso l’alto.

Il canale Yang Wei ( l’altro canale che forma la seconda coppia), anche questo canale percorre gli arti, ma, giunto alla testa dell’omero, percorre la parte posteriore del collo, lateralmente alle vertebre cervicali, raggiungendo infine la zona frontale-parietale. La quarta coppia, infine, può essere definita una coppia di collegamento. Il primo canale della quarta coppia, percorre sia il tratto che dai genitali  interessando la parte centrale del tronco, arriva fino alla cavità nasale, sia tutta la colonna vertebrale attraverso il midollo osseo. Mentre il secondo canale della stessa quarta coppia, percorre internamente l’arto inferiore, l’addome e la gabbia toracica lateralmente allo sterno, la base della clavicola fino allo ioide ( piccolo osso non articolato posto alla radice della lingua.( Continua nell’ articolo risposta ai lettori sessantatre terza parte)

07.01.2013

LE RICETTE DI CASA MIA CINQUANTASEIESIMA PARTE

Author: admin-ele

o7/01/2013

IN  CUCINA  CON  FEDERICA

ELENA   Hai visto? Sono stata di parola, sono ritornata!

FEDERICA  Adesso sì che ci divertiremo! Non vedo l’ora di assaggiare le tue ricette!

ELENA  Ne ho preparate di tutti i colori, senza trascurare né il gusto, né la salute! Per questo abbiamo il nostro Dott. Robert che ci tiene a bada!

FEDERICA   Quante cose che devo dirti! Non so da dove incominciare.

ELENA  Ne ho anch’io, però adesso faremo la prima ricetta! Anche se non ho ancora la foto (perché come tu sai le scatto io, ma chi le sviluppa è l’esperto fotografo) Però lasciamo anche lavorare i nostri lettori con la fantasia! Ogni tanto ci vuole; anzi, ti dirò di più , immaginare serve anche per imparare a cucinare. Oggi come prima ricetta ho preparato del pesce misto messo a macerare con dei frutti che vengono dal nord del Brasile (ora in Brasile è estate, e qualcuno mi ha fatto avere queste delizie, come regalo di Natale).

Magnosa, (Cicala di mare grande) e Rombo chiodato

( ora è la  stagione per gustare questo tipo di pesce)

In salsa, e cicoria verde e bianca.

Ingredienti: un rombo grande, e alcune cannocchie grandi. Un lime, prezzemolo, origano, un pizzico di crin, un caju, una seriguela, e qualche acerola, radici bianche di cicoria, e cicoria a foglie verdi ( catalogna). Olio extra vergine d’oliva dal gusto delicato, formaggio tipo asiago stagionato dal gusto delicato, aceto di mele, Pane grattugiato, q.b. sale e pepe.

Esecuzione: laviamo e sfilettiamo il rombone, puliamo le cannocchie o cicale, Le lasceremo a macero per qualche ora nei frutti brasiliani spremuti. o meglio ancora centrifugati, poi, cuoceremo il tutto per qualche attimo a vapore, dopo le passeremo nel tritatutto,  aggiungeremo aglio, prezzemolo, poco crin sale e pepe, le faremo passare nel pane grattugiato fine, poi nell’olio,  (bada, il pesce non deve essere macinato né troppo fine, né troppo grosso). Ed ora in forno caldo a 200°  per un minuto, per dare loro una leggera doratura, quindi le toglieremo dalle forme e serviremo ogni porzione con una salsina fatta di maionese ai succhi misti di questi  nuovi frutti. Ora abbiamo già cotto a vapore le  cicorie, le condiremo con olio, sale, pepe, aceto di mele e una manciata di asiago stagionato grattugiato. Decoreremo il piatto con fettine di frutta brasiliana. Che  gusto, che bontà e buona salute!  Qualcuno dirà pure: è meglio consumare la nostra frutta di stagione, è vero, ma se si ha l’occasione di trovare queste delizie, si cambierà gusto e di certo conserveranno tutte le proprietà di cui ne sono ricche! Scegliete il vino che vi piace!

FEDERICA   Mio dio, sono rimasta muta!

ELENA  Allora se sei rimasta muta li mangio tutti io! A Te dedico una canzone di Riccardo Cocciante e Mina: Questione di Feeling. Ciao Fede, a domani!

08/01/2013

FEDERICA   Il piatto di ieri mi è piaciuto molto, ma dove sei stata, dove hai passato le vacanze di Natale?

ELENA   Le ho passate con i piedi per terra e con la mente per aria. Così ho inventato nuove ricette , è ovvio che gli ingredienti sono più o meno sempre gli stessi; non possiamo cucinare i tronchi d’albero, o le pietre. Comunque oggi ho una ricetta che ti piacerà moltissimo e sono gli straccetti di ritagli in stufato, con i fagioli scuri; puoi mettere tutte le varietà che vuoi ma dovranno essere fagioli scuri.

STRACCETTI  DI  RITAGLI

IN  STUFATO  DI FAGIOLI

Ingredienti: ritagli di carne di maiale magra, fagioli borlotti, rosmarino, aglio, pomodoro, brodo vegetale, cannella, due foglie di alloro, sale, pepe, peperoncino, vino rosato, uno scalogno, olio extra vergine d’oliva. Contorno di gnocchetti di mais al gorgonzola dolce, parmigiano q.b.

Esecuzione: Dopo avere tagliato la carne a piccoli pezzetti, la cuoceremo a vapore,( dovrà essere al dente). In una casseruola capiente friggeremo lo scalogno affettato in poco olio, poi aggiungeremo tutti gli ingredienti tranne il pepe: dal pomodoro, alle erbe, i fagioli, il vino, la carne. Si porta ad ebollizione e si lascia cuocere il tutto lentamente a fuoco moderato. Aggiungere un po’ di brodo vegetale per ultimare la cottura; a fine cottura dovrà risultare una salsa non stracotta né liquida ma abbastanza cremosa, i fagioli e i pezzettini di carne dovranno essere interi. Prima di impiattare aggiustare di sale, pepe, e olio. Gli gnocchetti di mais: si cuoce la farina di mais, si lascia raffreddare, poi si tagliano dei dadini, li pennelliamo leggermente con l’olio, li passeremo in forno per la doratura, e poi ancora bollenti li condiremo con il gorgonzola dolce e perché no, una lieve  spolverata di parmigiano.  Vino adatto un buon Rosato della zona.

 FEDERICA   Quanto è sfiziosa questa ricetta! E poi non è grassa come quando nei fagioli mettevano le cotiche, vero?

ELENA   Esattamente! Basta mangiare  la giusta quantità che non fa ingrassare.

FEDERICA   Ti va di parlare un po’? Oggi che canzoni mi regali?

ELENA  Ne ho una adatta per Te e il tuo ragazzo ed è ” Nel cuore, nell’ Anima” degli Equipe 84.

FEDERICA   Bellissima canzone, grazie! Senti ma cosa pensi di quell’aereo scomparso, anzi di quegli aerei scomparsi? No ti sembra una strana coincidenza? Pensi che siano stati i narcotrafficanti?

ELENA   Più che  quella gente, io penso che siano stati travolti da un turbine,  a volte in alto mare può essere silenzioso, non emette  segnali di nessun genere, una fortissima corrente; i velivoli non hanno retto a quella calamità. È molto triste lo so, purtroppo è quello che penso io.

09/01/2013

FEDERICA  Io non ho parole!

ELENA  Per che cosa? O perché?

FEDERICA   Il profumo che hai creato è incredibilmente unico! Sono ancora inebriata da ieri sera! Ma come hai fatto? Ah no, scusa non vorrei strapparti il segreto!

ELENA  Non mi strappi nessun segreto se non quello di dirti come si chiama, anzi, posso dirti tutto tranne la combinazione delle essenze. Le essenze sono innumerevoli, quindi farlo uguale sarà come vincere il totocalcio. Mi spiego meglio: certe essenze mescolate insieme danno una profumazione completamente diversa da quello che ci si aspetta. Finalmente il mio profumo! Quello che volevo da sempre! L’ho chiamato la  ” Quarta  Essenza “, sì, sono soddisfatta! Ti ringrazio per l’adulazione, sto scherzando ovviamente! Grazie!

FEDERICA  Sono sincera lo sai. Senti, non riesco a trovare delle patate idonee per fare gli gnocchi senza l’uovo e senza troppa farina. Quali patate dovrei cercare? Le ho provate tutte!

ELENA  Sì, ti capisco, vedi ? Le patate mettono radici da per tutto, ma vengono più buone in un terreno dolce leggero e sabbioso. In questo tipo di terreno le patate vantano una maggiore quantità di amido e una minore quantità di acqua. Questa specie di terreno si trova in montagna o nelle zone collinari, in queste terre l’acqua non ristagna nel sottosuolo ma filtra velocemente ammorbidendo la terra senza appesantirla. Poi, anche il clima gioca la sua parte: occorre un microclima particolare, sempre fresco ma soleggiato, con forti escursioni termiche tra il giorno e la notte (l’elevata presenza di amido è dovuta in gran parte proprio alle escursioni termiche), ma anche alla dedizione dei coltivatori di certe zone; quindi, non dovremmo guardare se a volte per ottenere piatti migliori paghiamo qualche centesimo in più la materia prima! Noi non pensiamo mai a chi ama la terra e la coltiva con amore!

  GNOCCHI  DI  PATATE   INCONFONDIBILI

Ingredient:  patate, aromi, due pugni di farina di semola di grano duro. Condimento.

Esecuzione: lessiamo le patate con la buccia sempre, poi, le passeremo nello schiacciapatate, mettiamo gli aromi che desideriamo: spezie miste, oppure noce moscata, o cannella ecc. Adesso abbiamo davanti a noi un composto di patate per proseguire la nostra opera. Faremo  rotolare sotto il palmo della mano un pezzo di pasta e ne ricaveremo dei tubercoli che poi taglieremo a piccoli pezzetti,  se vogliamo possiamo lasciarli alla loro forma naturale oppure possiamo decorare la superficie con una forchetta o  l’apposita asticella rigata per gli gnocchi, oppure anche  il rovescio di una grattugia.

Ora passiamo al condimento che a mio avviso per questa tipologia di patata dovrà essere leggero altrimenti  confonde o uccide il sapore naturale della sua caratteristica. Pomodoro, olio extra vergine d’oliva, zenzero, una foglia di alloro, e una foglia di basilico. Il vino ideale: un buon Chianti. Oppure si potranno condire alla crema di latte e una spolveratina di parmigiano: ottimi anche così. Il vino adatto un Prosecco dry.

FEDERICA  Me li sento già in bocca ma è solo fumo! Per consolarmi che canzone mi dai?

ELENA  Oggi per Te e per il tuo Lui ho ” Pensiero ” dei Pooh.

FEDERICA  Splendida canzone! Non invecchia mai! Ci sarai domani?

ELENA  Non lo so. Ma ora devo andare mi stanno aspettando! Ciao!

04.01.2013

RISPOSTE AI LETTORI SESSANTASEI

Author: admin-ele

04/01/2013

Che cosa pensi del delitto di Brembate? Pensi che sia stato un uomo o una donna? Un maniaco?

DOTT. ROBERT

Certo, non può essere sano di mente! Si fa per dire. Ma non credo sia stata una donna, io credo che l’autore del delitto sia un uomo abbastanza giovane e lo abbia fatto per vendetta contro la famiglia della ragazzina morta: un vagabondo!

Elena  Lasagna  h 14:50

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Un’altra definizione di cattiveria in due parole!

DOTT. ROBERT

No dottore in due parole non ci riesco, prima dovrò frequentare l’università! Comunque te la dico in tre: la cattiveria per me è l’essenza dei complessati, degli imbecilli e dei venduti!

Elena  Lasagna

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Carissimo dottor Robert, non ti ringrazierò mai abbastanza per avermi aiutato nei momenti difficili; senza la tua sapienza forse oggi non sarei qui tra i vivi! Io vorrei che quelle persone anche se laureate avessero la giusta punizione! Non si usa la vita della gente per fare esperimenti! Ora anche gli altri comprenderanno il perché di questo mio astio, e di tutte le altre ingiustizie! E  guai a  noi se osiamo fare cip,cip,cip, cip! Anche se siete laureati siete sempre dei falliti dentro!

Elena  Lasagna

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08/01/2013

 Laureati e non laureati dire che sono dei falliti è ancora poco!  Avranno quello che si meritano!Ti do la mia parola!

DOTTOR  ROBERT

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08/01/2013

Come arrivare ad un giusto equilibrio tra fantasia e ragione?

DOTT.  ROBERT

La fantasia ci può portare fuori strada se non viene abbinata alla ragione. Bisogna ragionare su ogni nostro pensiero con un po’di logicità altrimenti possiamo esteriorizzare pensieri vaganti, paure nostre o addirittura nostre paure inconsce. Poi, dobbiamo aggiungere il “discernimento”  e cioè distinguere con la vista o con gli altri sensi, per fare chiarezza. Grazie al discernimento ci avviciniamo alla verità. Il giusto discernimento ci fa comprendere quando il pensiero è nostro e non viene da altri o da altro. Per giungere ad un buon discernimento occorre studio molto studio, molta esperienza e molta attenzione da parte nostra nel captare una specie di voce interiore che ci avverte quando siamo nella giusta direzione per saper interpretare la verità; in questo modo anche se cercheranno di fare confusione noi sapremo ugualmente quale sarà la strada da percorrere.

Elena  Lasagna

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08/01/2013

Nella tua relazione sentimentale ti accorgi che non puoi più andare avanti. Se fossi sicura che il tuo compagno si toglierebbe la vita se lo lasciassi, pur sapendo che con lui non saresti mai felice, che cosa faresti?

Giovanna

Beh! Spero di abitare al quinto piano così apro la finestra e gli preparo il suo futuro! A parte gli scherzi, lo aiuterei molto, anzi, aspetterei che gli passi, e se non lo facesse cercherei la soluzione migliore per lui per non esasperarlo! E poi tutto sarà possibile, vorrei che finisse nel migliore dei modi; perché  al solo pensiero vorrei essere invasa da gioia e sollievo. Per fortuna non è un problema che mi riguarda da vicino, è sempre meglio chiarire per non creare malintesi!

Elena  Lasagna

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T’ innamoreresti mai di uno che prima ha cercato di disonorarti? E vorrebbe continuare a farlo per rovinarti?

DOTT. ROBERT

No, non riuscirei mai ad innamorarmi di quel genere di persone, sto parlando di quelli che a loro tutto è dovuto e passano sopra tutti e tutto! Sarebbe un amore malato. Sono i classici  uomini di malaffare, non certo dei gentiluomini!

Elena  Lasagna

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11/01/2013

Quando sono triste il parroco mi dice che bisogna aiutare gli altri, però questo sacrificio non ci deve gratificare: esso deve essere puro e disinteressato, perché sacrificarsi per un bene superiore vuol dire essere d’aiuto agli altri oltre che a se stesso. Sì va bene, sono belle parole che nutrono l’anima, però si vive anche di pane e posso dirti che la vita per me è molto difficile; come dici anche tu : c’è tanto letame!

Marina

Lui non ti obbliga a fare niente, ti indica solo la strada per giungere alla realizzazione. Bisogna cercare dentro di noi la verità. Cambia tu che il mondo cambierà. Dentro di noi esiste una parte che non conosciamo assolutamente a livello conscio. Eppure quella parte è la più importante, è la più vasta. Quando ci guardiamo dentro scopriamo un vero inferno, spogliamoci delle nostre paure, del nostro egoismo, della nostra presunta perfezione. Guardiamoci dentro, ricerchiamo, ma non si giunge alla meta con dei pesanti fardelli. Non basta pregare, leggere libri e sapere tutto  (o crederlo) ciò che importa è il comportamento e la ricerca rivolta verso il bene per esserne coscienti, e essere coscienti vuol dire vivere conoscendo il segreto della vita. A volte sotto il letame ci si può trovare un bellissimo diamante: forse vale la pena di sporcarsi le mani e rimboccarsi le maniche.

Elena  Lasagna

Vorrei sapere da Te cosa ne pensi della Televisione.

Alessandro

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13/01/2013

Che cosa ti aspetti dalla vita oltre a quelle cose che sappiamo già?

DOTT. ROBERT

Mi aspetto la giustizia vera : quella Divina.

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14/01/2013

Che cosa pensi delle coppie gay nel ruolo di genitori? Sei favorevole?

DOTT. ROBERT

Più di una volta ho dichiarato che l’amore non ha confini, ma con questo non escludo che per i bambini si dovrebbe rinunciare ad un ruolo così importante come quello dei genitori dello stesso sesso; per mantenere sano il loro equilibrio. Non è una contraddizione oppure eccesso di razionalità ma penso che l’immagine della madre come donna e del padre come figura maschile  non si debba cancellare dalla vita del bambino, per nessun motivo, non lo trovo giusto: è una delle poche cose vere che possano esistere in tutto il mondo; indipendentemente da chi è religioso oppure ateo.

Elena  Lasagna

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15/01/ 2013

Se fossi certa che otterrai una risposta sincera a tutte le domande , a chi le porresti?

Elia

Tutto dipende dalla domanda, se è una domanda per una cosa personale, oppure una domanda di tipo culturale. Ho fiducia e stima in più persone, ma quello a cui  rivolgerei certe domande di carattere personale ovviamente è mio marito; di tipo culturale sempre mio marito e il carissimo dott. Robert.

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15/01/2013

È vero che detesti i gatti neri?

Alessandro

No,  anzi, non detesto nessun animale, ma detesto chi li lascia randagi e non si curano dei loro escrementi sparsi qua e lá. Poi, è vero ho detto che invece di sacrificare  una persona  per certi esperimenti sacrificherei un animale; ma solo se questo fosse altamente necessario e non certo per cinismo.

 IL  GATTO  DI  BARBARA  E  ANTONIO

Carissimi Barbara e Antonio, spero vi piaccia la foto che ho scattato al vostro micio. Arrivederci! Grazie !

 

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15/01/2013

Pensi che ci possano essere altri cadaveri tra intercapedini, muri graffianti o sotterrate sotto il cemento?

DOTTOR  ROBERT

Sì, io credo che altre persone scomparse da molto tempo siano state seppellite tra muri e cemento. È un mio brutto presentimento, niente di più.

Elena Lasagna

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15/01/2013

Chi è colui che odia così tanto una donna?

DOTTOR  FILIPPO?

Sono certa che non è un vero uomo. Se ha il coraggio di alterarmi le foto ormai è certo che è  lui l’autore mandante di chi ha alterato la nostra siepe (quella della casa in cui vivo con mio marito).

Elena  Lasagna

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16/01/2013

Le storie che hai scritto sono tutte vere?

DOTT. ROBERT

Ovviamente sì, però se poi certe persone non hanno il coraggio di denunciare  avranno dei buoni motivi; a volte le capisco : non è  sempre facile ci sono intrallazzi da capogiro, io comunque non rinuncerei a fare giustizia: più intrallazzi ci sono, ragione per cui si deve procedere o si diventerà schiavi della propria vita in mano a dei miserabili venduti che fanno male gratuito e poi corrono a spulciarsi dall’amico pacchiano; io pago le tasse!   Ho saputo che ci sono dei processi in corso.

Elena  Lasagna

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20/01/2013

Sai che il detto “parenti serpenti mi appare  vero”? Certi cercano perfino di rubarti la personalità!

Maurizia

Saranno dei parenti acquisiti; e tu assecondali. E poi, guarda, parenti o no,  tutti i nodi vengono al pettine! Lo conosci questo proverbio?

Elena  Lasagna

04.01.2013

NEL LABORATORIO DI EMI E PETER seconda parte

Author: admin-ele

04/01/2013

LE  ESSENZE

(secondo articolo)

La Cannella è una pianta Sempreverde originaria dell’isola di Ceylon, appartiene alla famiglia delle Lauraceae, è da tempo coltivata in altri paesi tropicali: isola di Reunion , Guadalupa, Guaiana, Brasile. La sua essenza viene estratta dalla corteccia, viene usata nelle industrie cosmetiche, farmaceutiche e alimentari per il suo aroma e per i suoi principi attivi, che sono disinfettanti, e tonificanti, aromatizzanti e digestive ecc… Anche questa essenza viene usata nelle preparazioni dei profumi caldi, dalle fragranze esotiche, insieme alla vaniglia, al sandalo e ad altre essenze floreali.

 Il Caprifoglio appartiene alla famiglia delle Caprifogliaceae. Il Caprifoglio è una siepe antica: si dice che sia il rampicante dei castelli Medioevali. È un sempreverde, oltre ad avere un grande impiego nelle aziende cosmetiche è molto usato nelle industrie farmaceutiche per le sue proprietà antinfiammatorie; contro il rafreddore e le influenze. Fiorisce in primavera, la sua essenze è molto gradevole e intensa: si usa molto nelle profumazioni classiche, importanti.

La Ceanothus appartiene alla famiglia delle Lillacee, le varietà usate sono tre: la Ceanonthus Dark Star, fiorisce in primavera, è di colore blu porpora ed ha un’essenza  dalla profumazione intensa. Mentre la Ceanothus Gloire de Versailles è un blu pallido, fiorisce dalla metà dell’estate fino all’autunno; la sua essenza è di una profumazione intensa ma non invadente. Poi c’è la Ceanothus Incanus i suoi fiori sono di un bianco crema, la sua fioritura è prettamente primaverile e la sua essenza è di una profumazione delicata, classica e fresca.

Il Cedro è una pianta di agrumi che cresce nelle zone della riviera ma specialmente nel Mediterraneo, ma anche in molte zone Caraibiche. La sua essenza si ricava soprattutto dalla corteccia della pianta, che da un olio balsamico persisente e delicato.

Il Cipresso  anche lui appartiene alla famiglia delle Conifere, è usato molto in cosmesi come in farmacia per le sue proprietà balsamiche. Ha proprietà antifebbrifughe, la sua essenza è di una profumazione fresca invitante, usata sia per i profumi maschili sia per quelli femminili.

La Clethra appartiene alla famiglia delle Cyrillaceae, sono diffuse in America e in Asia. Tutte le specie di Clethra hanno una fioritura che va dall’inizio dell’estate a fine estate: i loro fiori sono tutti profumati, di una profumazione delicata, quasi talcata, che si adatta a molte combinazioni sia floreali che fresche.

Il Corbezzolo appartiene alla famiglia delle Ericaceae, si trova nei boschi e nelle zone costiere. La sua fioritura è primaverile- estiva, la sua essenza è di una profumazione amarognola, si usa per profumi femminili dalla fragranza antica e fiorita.

Il Coriandolo appartiene alla famiglia delle Apiaceae ( Umbelliferae ) è una pianta originaria dell’ Africa del Nord e del Mediterraneo. L a sua essenza viene molto impiegata nelle profumazioni calde, orientali.

La Curcuma è una pianta erbacea con un rizoma formato da tubercoli dove si estrae l’ essenza, appartiene alla famiglia delle Zinziberaceae, oltre che in profumeria viene usata per preparazioni farmaceutiche e alimentari per le sue proprietà aromatizzanti, colagoghe,  coloranti e antitumorali. La sua essenza è impiegata per la composizione di profumazioni sportive e classiche.

La Dafne, anche di questa pianta ne esistono di varie specie,  appartengono alla famiglia delle Thymelaeaceae, anche loro hanno tutte le fioriture profumate ma differiscono sia nel colore che nel periodo della fioritura. Anche la Dafne ha un’ essenza di una profumazione intensa e sottile; si adatta a molte preparazioni di profumi di tipo sia maschile che femminile abbinata ad altre fragranze sia floreali che speziate.

L’Emerocallide, appartiene alla famiglia delle  Hemerocallidaceae, è una pianta originaria dell’Asia, dai fiori imbutiformi  fiori molto somiglianti ai gigli, su steli tubolari lunghi e sottili, con foglie dai cespi lanceolati dall’altezza che va dai 30 ai 50 cm e sono in 15 specie ma di profumata c’è solo la varietà gialla la lilioasphodelus, la sua essenza viene usata per profumi prettamente femminili aggiunti  a note agrumate e leggermente speziate.

L’Erica, l’Erica appartiene alla famiglia delle Ericaceae, sono molte le varietà dell’ Erica, ma in erboristeria e in cosmesi vengono utilizzate per le loro essenze l’Erica Erigena, e l’Erica Lusitanica. L’Erica lusitanica ha gemme rosa che si aprono in fiori tubolari bianchi. Quest’ultime specie sono trapiantate in Inghilterra meridionale, nella nuova  Zelanda e in Australia, la sua essenza è  fatta di note gradevoli e delicate; mentre la Erigena proviene dall’Europa Orientale. Entrambe fioriscono in inverno e primavera. La loro essenza viene spesso abbinata al muschio, al pino e al cedro. Poi viene usata come fissaggio per i profumi di tipo orientale, e anche da sola o quasi, viene chiamata ” Acqua di Brughiera”.

La Gardenia in genere proviene dall’Africa e dall’Asia, appartiene alla famiglia delle Rubiaceae, comprende circa 250 specie di arbusti sempreverdi o di piccole piante, tutte hanno foglie folte e lucide. Quelle usate in cosmetologia per la loro essenza sono sei: la Gardenia Augusta,  dai fiori bianco-crema fiorisce in estate e in autunno ; la Gardenia Chuck Hayes,dai fiori bianchissimi e la sua fioritura si apre in estate e in autunno; la Gardenia Florida, anche lei ha i fiori bianchi,  fiorisce in estate e in autunno; poi c’è la kleim’s Hardy , stesso colore e stesso periodo di fioritura; infine, abbiamo la Gardenia Thumbergia dai fiori piccoli come la Magnolia stellata, dal colore bianco crema e la sua fioritura va dalla primavera all’estate. La loro essenza ha una profumazione molto raffinata e completa, adatta per i profumi femminili classici e freschi.

Il Garofano anche di questo fiore ne esistono moltissime specie, questo vasto genere appartiene alla famiglia delle Caryophyllaceae, quasi tutti hanno una profumazione intensa e persistente; la loro essenza viene usata sia per profumi dal bouché floreale sia da quelli speziati orientali, di genere femminile. Ma in erboristeria viene usato anche il chiodo di garofano che è un albero sempreverde e appartiene alla famiglia delle Myrtaceae, l’essenza si ottiene dai frutti che sono chiamati chiodi di garofano; quest’essenza viene usata nella preparazione di profumi dal timbro caldo orientale.

Il Gelsomino Sinensis è conosciuto come una pianta  rampicante,  adatta per ornare i pergolati. Anche se ne esistono numerose specie , questa è la più efficace e comunemente usata in erboristeria a differenza delle altre proprio per il suo delicato e intenso profumo.  La sua essenza costituisce la base di molti profumi femminili sia di tipo classico che sportivo. L’essenza del Gelsomino è presente in tutte le composizioni di tipo fiorito, ma dà corpo e delicatezza anche in molte altre confezioni di tipo speziato.

Il Geranio, le piante chiamate gerani appartengono al genere dei( Pelargonium). In realtà entrambi i generi fanno parte della famiglia delle ( Geraniaceae), i veri gerani sono un gruppo di oltre trecento specie, di perenni, sottoarbusti a volte sempreverdi sono diffusi nelle zone temperate. In nessuna delle specie dei gerani possiamo annusare il profumo; ma si estrae l’essenza che va mischiata ad altre e si ricava un qualcosa di molto particolare, specialmente nelle profumazioni amarognole muschiate maschili.

Il Giacinto, Le cultivar hyacinthus vengono coltivati in una straordinaria verietà di colori. Il profumo di questi fiori, diffusi come fiori recisi, è un’altra loro attraente caratteristica. La loro essenza è usata molto nelle industrie cosmetiche, anche questa essenza va mischiata ad altre essenze non floreali, ma muschiate o speziate; da sole avrebbero una profumazione  molto forte. La loro profumazione è adatta per l’impiego di profumi femminili.

Il Giglio, i gigli sia bianchi che colorati appartengono alla famiglia delle Lilliaceae. È una pianta vivace e profumata, fornita da un bulbo composto da numerose squame gialle allungate; dal bulbo prima dell’inverno, sorgono le foglie primarie raggruppate in un ciuffo; fra queste spunta nella primavera successiva, il fusto floreale alto tra il metro e il metro e trenta. I fiori sono da cinque a venti, formano un corto racemo all’apice del fusto e hanno un robusto peduncolo, i cinque tepali, di colore bianco o colorati, sono lanceolati con la porzione apicale rivolta all’esterno e all’indietro con la superficie interna levigata. I cinque stami hanno grosse antere con polline giallo-arancio. Il frutto è una capsula allungata che a maturità lascia si apre in tre parti e lascia uscire numerosi semi tondi  e piatti di colore marrone chiaro. Anche dai gigli specialmente da quelli bianchi si estre un’essenza di un profumo sublime: si usa nelle profumazioni prettamente femminili.

Il Ginepro, in parte appartiene alla famiglia delle conifere. Le parti più usate per le essenze sono: il legno, le foglie, i fiori e le bacche. Le foglie, verticillate, sono di forma lineare e si restringono gradatamente verso l’apice acuto, che termina in una punta rigida e pungente. I fiori sono separati, ci sono piante con solo fiori mascili e altre con solo fiori femminili; i primi sono riuniti in piccoli coni gialli formati dalle antere protette da alcune squame triangolari, quelle femminili sono racchiusi da tre brattee. I frutti sono delle pseudobacche formate dalle tre brattee che circiondavano il fiore femminile. Queste sono cresciute e saldate  fra di loro fino a formare un frutto sferico nero o bluastro, di consistenza carnosa, contenente alcuni semi di colore blu chiaro. Questa pianta detta anche pianta officinalis ha un’essenza gradevolissima, adatta sia per profumazioni maschili e anche femminili.

Glicine, le dieci specie rampicanti di questo genere fanno parte della sottofamiglia del fiore del pisello della famiglia del legume ” Fabaceae”, sono originarie della Cina, del giappone e degli USA orientali. Tutte le specie di questi rampicanti robusti dal legno pesante hanno i fiori molto  profumati. Per l’ essenza vengono impiegati numerosi grappoli di fiori, adatti per le profumazioni femminili.

 Elena  Lasagna