21.01.2013

LA CURA DEI PIEDI

Author: admin-ele

21/01/2013

CURIAMO  I  NOSTRI  PIEDI

Perché vi chiederete questo argomento? In passato ho fatto un corso di Podologia; così per curiosità, volevo sapere tutto sulle cure dei nostri piedi. Anche perché i piedi sono i nostri angeli custodi: se sappiamo curare i piedi, con loro curiamo l’intero organismo. Molte persone sanno di quest’altra mia passione, chi mi conosce mi fa sempre un sacco di domande sull’argomento. Io rispondo che prima di dare le mie risposte vorrei impostare bene questo vasto argomento. Mi ricordo ancora perfettamente tutto quello che mi hanno insegnato, nel frattempo vorrei anche rispondere ad una domanda urgente che mi ha fatto Lina.

Prima di tutto vorrei precisare che cos’è la PODOLOGIA.

La podologia si può suddividere nelle seguenti branche di studio:

ANATOMIA DEL PIEDE: scheletro, articolazioni; muscoli, cute.

FISIOLOGIA DEL PIEDE: studia la funzione.

PATOLOGIA DEL PIEDE : Studia le malattie del piede e quelle  inerenti all’attività della pedicure.

Ora rispondo a Lina che mi chiede che cos’è la verruca plantare.

Carissima Lina, la verruca plantare della quale sei affetta è una affezione profonda del piede, nel suo derma, in genere plantare, ricoperta di tessuti cornei simile alle molte altre, presenti in alcuni organismi. Raramente la si riscontra solitaria: aumenta il suo volume e degenera in piccole cellule secondarie. Le stesse cellule che la compongono vengono irrigate da masse vascolonervose. Per quanto tali affezioni appaiono multiple, generalmente sono uniche e prolificano raggruppate in numero a volte esagerato intorno alla verruca madre. La verruca sottopone il piede ad un dolore particolarmente acuto e insopportabile, tanto da rendere necessario ed urgente un trattamento radicale. La sua forma è quella di un piccolo tumore della cute, emisferico, a volte sporgente: rugoso, liscio, di colore bruno o rosso. L’origine della verruca non è ancora ben chiara: parassitaria sembra la causa accertata e si distingue un tipo giovanile e senile. La si distingue per lo più con trattamenti basati su agenti fisici, poiché la resezione espone quasi sempre a recidive. Il trattamento più  efficace è quasi sempre basato sul principio della coagulazione diatermica che non sottopone l’individuo affetto di tale anomalia a periodi di riposo forzato.

Ottenuto nel coagulo (questo trattamento viene effettuato generalmente da un chirurgo), l’alveolo viene raschiato. Generalmente una verruca ben coagulata( questa è più larga in profondità che in superficie ) viene trattata poi con una buona resenzione dei bordi, per ottenere risultanze di chiaro effetto. Il chirurgo pratica prima del trattamento di coagulo  una anestesia sulla parte ed ha cura di non inserire l’ago nel tessuto parassitario per non contagiare le regioni circostanti. La verruca presenta complicazioni simili ad ogni affezione plantare suppurata; pomate a base di ossido di zinco e il costante livellamento dei bordi della stessa concorrono all’eliminazione di questa dolorosa affezione. Continua…

Elena  Lasagna

Se vogliamo imparare a riconoscere le malattie del piede, dovremo conoscere queste tre branche in cui si suddivide la PODOLOGIA. Farò un riassunto delle cose essenziali e cioè : dello scheletro del piede, le articolazioni, e la fisiologia del piede.

SCHELETRO  DEL  PIEDE.

La struttura ossea del piede si suddivide in tre parti principali:

TARSO: è formato da sette ossa corte che, procedendo da dietro in avanti, sono: astragalo, calcagno, cuboide, scafoide, 1 cuneiforme, 2 cuneiforme, 3 cuneiforme.

Queste ossa, cosiddette ossa brevi o corte per la loro forma tozza, sono costituite da tessuto spugnoso trabeccolato con una sottile corteccia di osso compatto. Esse,  unite, formano le articolazioni tarsali ed a monte si articolano sulla tibia, ed a valle con le ossa metatarsali.

Il complesso delle ossa tarsali, funge da sostenitore del carico del peso corporeo.

METATARSO :  è formato da cinque ossa lunghe tubolari, nelle quali si può riconoscere la parte centrale ( diafisi ) costituita da osso compatto e la parte articolare ( epifisi ) costituito da tessuto spugnoso. Esse per la conformazione si rassomigliano e pertanto vengono numerate secondo i numeri romani ( metatarsale Ι – ΙΙ – ΙΙΙ  ecc.).

Le ossa metatarsali articolandosi col tarso sono disposte a raggera. Si articolano all’estremità con le ossa falangee delle dita. Svolgono la funzione di molleggio e di bilanciamento, intervento a mantenere l’equilibrio del corpo nella stazione eretta e nella deambulazione.

OSSA  FALANGEE: Sono in numero di tre per ciascun dito, tranne l’alluce che ne ha due. Sono tutte ossa lunghe, cioè del tipo delle ossa metatarsali, di cui hanno le medesime caratteristiche.

OSSA SESAMOIDI : di particolare importanza per la pedicure sono le ossa sesamoidi. Queste sono piccole ossa fisse  e soprannumerarie di forma lenticolare a sede fissa articolare o tendinea. Nel piede noi le riscontriamo soprattutto nella regione distale del primo e del quinto metatarso sulla faccia plantare oppure in corrispondenza delle articolazioni falangee: prima e seconda.

ARTICOLAZIONI:  come abbiamo già detto,  le varie ossa sopra descritte,  sono tenute insieme a contatto da superfici articolari,  dando luogo alle articolazioni. L’unione tra una superficie articolare e l’altra viene mantenuta da speciali formazioni anatomiche di tessuto fibroso resistentissimo,  che  forma,  intorno ad ogni articolazione,  la cosiddetta ” capsula articolare “. L’interno di questa capsula è tappezzato da un sottile strato  di tessuto secernente il liquido articolare  (sinoviale ),  che si chiama  ” Sinovia “.

A seconda del tipo di articolazione,  abbiamo diversi movimenti,  ad esempio:  le articolazioni tarsali tra le ossa del tarso sono molto modeste,  mentre i movimenti del tarso sulla tibia e del metatarso sulle falangi sono notevolmente ampie. Tale movimento si esplica in senso flessorio ed estensorio e modesto movimento di adduzione ed abduzione.  L’articolazione tibio-tarsica in collaborazione con le articolazioni tarsali,  consente un discreto movimento rotatorio del piede sulla gamba.

LEGAMENTI ED  APONEUROSI : Attorno alla capsula articolare  a maggior rinforzo di essa,  si trovano i legamenti,  la cui funzione è appunto di costituire una fasciatura di rincalzo per mantenere le varie parti articolari nella sede corretta.  Hanno inoltre anche il compito di sostegno dei tendini muscolari e di guidarli nella trasmissione degli impulsi contrattili. L’aponeurosi è una fascia fibrosa situata sotto le articolazioni sulla pianta del piede fino alle dita. Essa difende le parti del piede dagli insulti esterni e collabora a mantenere insieme le varie parti di esso.

MUSCOLI  DEL  PIEDE : Essi sono organi contrattili preposti ai movimenti del piede.  Sono costituiti da una parte centrale ingrossata ( ventre muscolare ) o muscolo propriamente detto e da una parte terminale di tessuto fibroso  ( tendine ) fissato all’osso. Non starò ad elencare tutti i muscoli del piede, soltanto a titolo informativo dirò che i muscoli plantari sono disposti in tre strati: superficiale,  medio,  e profondo  tutti ricoperti dalla aponeurosi plantare di cui ho parlato prima.

CUTE :  come tutte le parti del corpo,  anche il piede è avvolto dalla pelle o meglio,  cute. Essa è costituita da vari strati che,  a seconda delle caratteristiche assumono nomi differenti. Questi si possono distinguere :

EPIDERMIDE

DERMA

SOTTOCUTANEO

EPIDERMIDE : è costituita da cinque strati: procedendo dell’esterno all’interno, sono : Ι strato corneo, ΙΙ strato lucido, ΙΙΙ strato granuloso, ΙV strato mucoso o di Malpighi, V strato basale.

Tali strati sono in continua evoluzione in maniera che partendo dallo strato basale che è quello che li genera tutti,  si ha un graduale passaggio dall’uno all’altro in rapporto all’invecchiamento cellulare e all’usura.  Di questi,  lo strato corneo è molto importante in quanto isola e protegge perfettamente il corpo dagli agenti estranei.  La rottura della sua continuità espone l’organismo all’azione dei germi patogeni, molto numerosi in qualsiasi ambiente.  Il corneo resiste molto bene anche agli agenti fisici e chimici : sole, caldo, freddo, acidi, alcali, sempre però che siano in quantità moderata.  Gli strati sottostanti sono quelli che reagendo allo stimolo esterno, producono in maggior o minor quantità,  a seconda del bisogno,  lo strato corneo. Sono essi quindi chiamati in causa nel momento in cui,  a seguito di un trauma ripetuto, si produce il callo.

DERMA:  al di sotto dello strato basale dell’epidermide vi è il derma, che si spinge in piccoli rilievi nello strato soprastante formando le papille dermiche,  riccamente vascolarizzate,  onde agevolare la nutrizione dell’epidermide.  Esso è costituito da tessuto connettivo elastico e da una ricca arborizzazione di capillari venosi ed arteriosi e linfatici.

SOTTOCUTANEO : è uno strato connettivale fibroso-elastico,  molto ricco di tessuto adiposo  ( grasso ) specialmente abbondante nella regione plantare del piede.  In questo strato si trovano le porzioni secernenti delle ghiandole sudoripare molto numerose nella pianta del piede, dove mancano completamente le ghiandole sebacee.  Questi due tipi di ghiandole insieme coi peli sono raggruppati nel termine unico di ” ANNESSI  CUTANEI “.

UNGHIE : è uno degli annessi cutanei più frequentemente in causa nell’attività della pedicure.  È una produzione dell’epidermide,  situata alle estremità delle dita sopra l” ultima falange “.  Si può distinguere in essa una parte iniziale ( radice ) , una parte centrale ( corpo ),  una parte terminale o libera.  Vi sono inoltre due sezioni : l’unghia propriamente detta e l’organo riproduttore  o  letto ungueale,  che è il derma sul quale essa si adagia.

UNGHIA  PROPRIAMENTE  DETTA: costituita da vari strati di cellule,  che ricordano quelli dell’epidermide  ( manca soltanto lo strato granuloso ),  con uno strato corneo particolare completamente cheratinizzato, trasparente e molto spesso.   Continua nel prossimo articolo…