29/12/2012

ELENA  LASAGNA

(Codisotto di Luzzara)

E.L.

I  PROFUMI  DI  EMI  E  PETER

I PROFUMI DI EMI E PETER

Come molti sanno Emi e Peter avevano molte passioni  in comune, al di fuori dello studio e delle loro professioni. Uno di questi era la” botanica ” , avevano un grande gazebo arredato di tutte le erbe possibili che si potevano raccogliere durante tutto il periodo dell’anno. Per loro l’erboristeria era un divertimento, l’arte di essicare le piante, le erbe, e i fiori, avevano fantasia nell’invenzione di oggetti e regali originali; ma in particolare la creazione di profumi dalle esalazioni più originali per la loro sensualità. Poi, una sottile abilità nella ricerca di cibi alternativi capaci di migliorare il livello della nostra alimentazione, ma in modo piacevole, non punitivo. L’erboristeria oggi è impegnata a difendere metodi e mezzi di epoche ormai superate: è diventata invece un’attività di avanguardia, che affronta e segnala tecniche nuove, principi che sono nuovi per il nostro mondo e la nostra cultura ma fanno parte da millenni di altre culture. In Oriente ad esempio, esiste un concetto della medicina completamente diverso dal nostro, che a noi oggi può sembrare anche ridicolo ma invece è soltanto frutto di una diversa concezione del corpo umano e del rapporto fra il corpo, lo spirito, e il cosmo. Questi diversi concetti non possono escludersi a vicenda ma devono integrarsi: e quindi anche noi dobbiamo cercare di capire perché si può guarire un mal di testa massaggiando una parte del corpo, e non prendere degli antidolorifici.

Il botanico erborista molto spesso deve esercitare le sue qualità di psicologo e rendersi conto che dietro problemi dei suoi clienti ci sono spesso cause nascoste che vanno identificate. Quindi questo lavoro richiede sempre più cultura, aggiornamento e sensibilità, forse anche disinteresse e umanità.

In questo articolo parlerò di profumi e di essenze, proprio come loro me li raccontarono. La creazione di un profumo è lunghissima e complessa, nel senso che prima bisognerà capire quello che si vuole creare, il profumo è emozione, è poesia dei sensi, è magia, sì, per me il profumo è” amore”. Ma per creare un profumo  occorre pazienza, sensibilità, fantasia, conoscenza di questa arte, poi, di tutte le erbe, le piante, le essenze, gli oli essenziali, le cortecce, i fiori, le spezie, i tuberi, e anche qualche attrezzo di facile manualità.

Ora penseremo di creare il nostro profumo adatto alla nostra personalità. Es. speziato? Fiorito? Fresco sportivo?Al pino? Alle cortecce? Al muschio? Ecc. Possiamo abbinare le nostre fragranze preferite.

Se noi abbiamo già l’idea di quale profumo creare, allora (1)  prenderemo “l’essenza di base ” e le essenze che amiamo per arricchire e dare personalità all’essenza di base. Fase (2) alcool a 100°, acqua distillata, importanti sono i contagocce, e recipienti di vetro che tutti abbiamo in casa oppure di facile reperibilità. Fase (3) ora versiamo nella bottiglia una quantità di alcol, le essenze, e una quantità di acqua distillata. Ora si agita il tutto e si lascia riposare in un luogo fresco e buio; dopo quindici giorni si filtra e si travasa nelle boccette prescelte. Ora mi domanderete le dosi di alcol, di essenze e di acqua distillata, io vi risponderò che tutto dipende da che cosa volete o vogliamo fare: se vogliamo un’acqua di colonia le dosi saranno ovviamente diverse e ovviamente più leggere, meno concentrate. Comunque per creare un profumo il tempo di posa può variare dai 10 mesi ad un anno!

La suddivisione dei nostri profumi è la seguente: partiamo dall’acqua di colonia, la più leggera contiene dall’ 8 al 10% di essenza; poi, abbiamo l’eau de toilette, che contiene dal 10 al 15% di essenza; e l’eau de parfum che contiene dal 15 al 18% di essenza. Poi ovviamente abbiamo le essenze mescolate dello stesso profumo che contengono il 50% di essenza.

Ora passiamo ad un vero e proprio dizionario delle erbe, piante, fiori, cortecce e tutto quello che il mondo vegetale ci offre per creare la nostra magia.

Incominciamo dai fiori, dalla regina dei fiori che è la Rosa, immaginiamo di avere qui davanti a noi tutte le profumazioni di tutte le varietà di Rose che sono infinite. Passiamo ora ad un’impronta molto conosciuta nel mondo dei profumi che è una siepe: il Gelsomino, un’altra siepe dalle origini molto antiche : il Caprifoglio, poi, la Magnolia, l’Orchidea, la Gardenia, il Geranio, la Dafne, le Ginestre,  il Corbezzolo, tutte le tipologie di Agrumi e tutte le Spezie, come il Patchouli, il Tabacco, gli Agrumi: il Bergamotto, i fiori d’Arancio, il Mandarino, ripassiamo alle Spezie, il Sandalo, la Lonicera, passiamo di nuovo ai fiori abbiamo le Violette, le Viole mammole , le Viole del pensiero, il Rododendro, la kalmia, l’Emerocallide, l’Hamamelis, tutte le varietà dei Garofani, gli Iris, i Giacinti, i Mughetti, il Glicine, il Lillà, i Papaveri, le Peonie bianche e rosa, la Ceanuthus, all’ Abelia, Acacia, la Lavanda, la Tilia ecc . Ora passiamo alle fragranze del Muschio e dei  sempreverdi e cioè tutte le varietà dei Cipressi, dei Pini e degli Abeti; alle cortecce, e alle erbe, all’Incenso, alle Alghe, ai frutti, a tutte le verdure, alle radici tipo Zenzero ecc . Molto importante anche la Clorofilla.

Incominciamo proprio da lei: la vitalità di tutte le piante, perché senza di lei la pianta dissecca e muore. La “clorofilla” non è soltanto vitale, ma è conosciuta anche come colorante naturale,  durante l’ultima guerra gli americani ne hanno scoperto la virtù terapeutica e medicinale: l’applicazione della clorofilla ha dato risultati insospettabili: deodora perfettamente il corpo umano sia per uso esterno che interno. È un disinfettante; ( venne usata su vasta scala dagli Americani in Corea per la disinfezione delle piaghe dei soldati feriti) ed è un cicatrizzante energico. In molti laboratori scientifici americani sono tuttora in corso studi per conoscere altri effetti di questo farmaco prodigioso, che ha avuto immediata applicazione in medicina e in cosmesi.

Ora vorrei farvi conoscere tutte le essenze delle piante sopra elencate. Incominceremo dalla A come  abelia,  abete, acacia, alghe, arancia, ecc…

Abelia Schumannii, è una pianta perenne dalla lunga fioritura che va dall’inizio dell’estate fino a tardo autunno. Essa appartiene alla famiglia delle caprifogliacee, questa varietà ha un essenza delicata, non invadente, romantica, ottima per le profumazioni fiorite ma anche insieme al classico.

L’abete e la famiglia degli abeti , in erboristeria si usa molto l’abete maschio, chiamato ” l’abete bianco ” appartiene alla famiglia delle Conifere, per l’essenza si usano le gemme, i rami giovani con le foglie. Anche questa profumazione è indicata per un profumo dall’esalazione fresca, estiva.

L’acacia Dealbata, appartiene  alla famiglia delle Fabaceae, può raggiungere in natura l’altezza di 24 m. i suoi fiori sono profumatissimi e si aprono a fine inverno, primavera. La sua essenza è particolarmente adatta per profumazioni copiose mischiate al sandalo e al muschio.

L’essenza di arancia, il più usato in erboristeria è l’arancio dolce il ” citrus sinensis ” e i fiori d’arancio, per ricavarne l’essenza si adopera sia i fiori, sia i frutti e la corteccia del frutto. Questa essenza si usa per le profumazioni , estive, aggiungono una nota di freschezza.

L’essenza di alghe marine e alghe dei laghi montani, danno una profumazione delicata e insieme all’abete, al pino e al rosmarino danno una fragranza fresca e classica.

Il bergamotto è un piccolo albero alto pochi metri, con la chioma a forma tondeggiante; appartiene alla famiglia delle Rutacee. L’essenza di Bergamotto è conosciuta sia in cosmesi che nelle industrie farmaceutiche per le sue capaci proprietà disinfettanti, soprattutto per proteggere le ferite da infezioni  secondarie. Ad alte dosi può essere tossico. L’essenza viene usata nelle profumazioni fruttate ma sempre a piccole dosi.

 La Bergenia ciliata, appartiene alla famiglia delle Saxifragaceae, è costituita da 8 specie , ma soltanto la ciliata è conosciuta in erboristeria per la sua essenza profumata. Queste piante si trovano in Asia, in Afghanistan e in tutta la Mongolia. La sua essenza ha una nota classica, romantica, ma può essere abbinata anche alle profumazioni giovani e fresche.

La Camelia appartiene alla famiglia delle Camelie, sono innumerevoli le specie di questo fiore, ma quelle profumate sono soltanto sei. Quelle usate nelle industrie cosmetiche sono: la Camelia Lutchuensis, è bianca, dall’essenza delicata e fiorisce d’inverno; la Camelia Night Rider, è rosso scuro, fiorisce a fine inverno – primavera, la sua essenza è di una profumazione notevole; la Camelia Nitidissima, color oro fioritura invernale la sua essenza è leggera e delicata, poi, c’è la Camelia Sesanqua, di colore rosa carminio e fiorisce all’inizio dell’autunno fino all’inizio dell’inverno, la sua essenza è classica e anch’essa delicata; la Camelia Nzaii, dal fiore bianco, fiorisce solo in inverno e la sua essenza è delicatissima; infine la Camelia Japonica Helena ha petali da bianco a rosa chiaro spruzzati e striati di rosa scuro, che la fanno assomigliare a un dipinto di Jackson Pollock. fiorisce a fine inverno e la sua essenza è piacevole e delicata. Tutte le essenze delle Camelie vengono usate sia per profumazioni classiche che floreali.

Elena  Lasagna