05.11.2012

RISPOSTE AI LETTORI CINQUANTUNO SECONDA PARTE

Author: admin-ele

05/11/2012

AURA E TERZA FACOLTÁ  ESP.

Con un po’ di esercizio, tutti possono arrivare a vedere l’eterico. Si può fare qualche prova. Si stendono le mani  davanti a noi, ponendole davanti a una parete bianca o grigia; se le fissiamo senza metterle a fuoco, come se le volessimo osservare con le coda dell’occhio, dopo un po’ vedremo un contorno grigio-azzurro, che le circonda, ridisegnando una mano invisibile più grande della nostra. Questa pratica si chiama KA, quello che talvolta appare subito dopo che una persona è deceduta. È un’energia fisica legata alla Terra e che alla Terra ritorna con il corpo materiale.

La terza facoltà dell’ Esp, è la capacità di prevedere un avvenimento futuro o passato, in questo caso si chiama (retrocognizione). Questa possibilità apre una serie di interrogativi che riguardano il destino dell’uomo e il libero arbitrio: infatti se è possibile prevedere un avvenimento non ancora accaduto, si può ipotizzare che questo sia in qualche modo già stabilito e quindi prefissato, inderogabile. Secondo la legge del karma, il destino è già fissato a grandi linee, ma l’uomo può cambiare alcuni avvenimenti con le sue scelte. Ci sono otto ipotesi che possono spiegare la precognizione:

1) Ipotesi dell’eterno presente, secondo la quale il tempo non esiste e i fatti non si susseguono ma coesistono: in questo caso la mente li percepisce come quelli noi pensiamo attuali.

2) Ipotesi di Laplace, secondo la quale esisterebbe un’intelligenza in questo caso (DIO) che conosce tutto il creato, il passato, presente e futuro; in questo caso il sensitivo potrebbe avere il messaggio dell’avvenimento per ispirazione diretta (come i grandi profeti) da questa intelligenza.

3) Esistenza di un destino predeterminato, che riguarda però solo gli avvenimenti essenziali e determinanti. È un po’ l’idea del fatto degli antichi e dei selvaggi. Secondo me la storia dell’universo è già stata scritta e pensata e quindi scritta a grandi linee, questo esclude però la precognizione degli avvenimenti più banali, che riguardano le piccole cose quotidiane ( che potrebbero già trovarsi nella mente a livello inconscio).

4) ipotesi reincarnazionista: secondo la legge del carma l’uomo si sceglie prima della nascita le esperienze che gli servono per la sua evoluzione (oppure queste vengono scelte dal Maestro).

5) Le facoltà premonitorie sono le stesse che poi attuano la precognizione: come dire che una persona vede un incidente e poi spinge se stesso o la persona in questione sotto la macchina per attuare la predizione.

6) Ipotesi della casualità: l’ipotesi di prevedere non esiste e se ciò accade è dovuto al caso.

7) Ipotesi spiritica: il sensitivo comunica con entità spirituali che gli rivelano il futuro.

8) Ipotesi prenatale: ogni individuo compie su se stesso una forma di convincimento autosuggestivo in un’epoca precedentemente alla nascita, dirigendo poi gli avvenimenti in quella direzione.

Io credo che tutto sia già prestabilito nei minimi particolari, per cui ogni avvenimento, anche se apparentemente casuale, è legato agli altri. Ogni incontro, ogni evento dal più significativo al più banale riveste un’importanza significativa nella vita dell’universo.

La precognizione può essere spiegata sia con un riferimento alle facoltà ESP, cioè a una capacità umana di inviare il pensiero al di là dei confini del tempo, in un serbatoio cosmico, dove il futuro è già scritto, e in qualche caso anche modificabile; sia con l’interferenza di uno spirito guida che comunica ciò che vede. Ma è molto curioso il fatto che spesso le entità guida sembrano leggere il futuro di un uomo in un libro! Come ad esempio “I poteri dell’anima” Chi sono Peter, Robert e Pietro? Si traducono  per Emi in un’ unica persona ovviamente nell’anima, quella persona è il vero uomo di Emi che Lei non ha ancora potuto amare, e non potrà mai amare,perché Lui morì in quell’incidente aereo mentre stava andando da Lei.

Elena  Lasagna

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09/11/2012

Rispondo a Federica che mi ha  chiesto se “I TAROCCHI” potrebbero essere responsabili di stregoneria, e filtri d’amore.

In tutta sincerità io non ho mai creduto in queste cose, ne tantomeno che i Tarocchi siano responsabili di filtri e magia nera. Risalire all’origine dei Tarocchi è davvero impossibile. Sono simboli nati insieme al pensiero dell’uomo. Sembra che siano stati tramandati oralmente dai vari iniziati e la loro origine si perde nella notte dei tempi: dalla vecchia Atlantide al periodo Indiano, a quello Egiziano, a quello Ebraico, sino a quello Occidentale. Esistono diversi mazzi di carte antiche dei Tarocchi: il mazzo dei Tarocchi classici; il mazzo dei Visconti- Sforza; il Tarocchino di Bologna ecc… Ogni mazzo di Tarocchi  è composto da”Arcani maggiori e Arcani minori”. Comunque la loro origine è da ricercare nell’uomo stesso, nella sua mente e razza. L’uomo che volgeva alla ricerca della verità che intuiva nel suo profondo, ha comunicato il suo pensiero agli altri uomini in grado di capirlo con gesti e simboli. Un simbolo è un concentrato di innumerevoli nozioni, e sicuramente, il Tarocco è nato in questo modo, mirabile mezzo di comunicazione e insegnamento verso la strada che porta all’evoluzione spirituale. Certi uomini comprendono , grazie al messaggio degli Arcani, quale sia la sua strada, qualè stata la sua partenza, la sua nascita, e infine qual è la meta che deve raggiungere. I più grandi iniziati hanno dedicato parte della loro vita ad approfondire il messaggio recondito dei Tarocchi; e sembra che abbiano trovato un messaggio. Molto è stato scoperto e ancora molto resta da scoprire. Gli Arcani sono solo l’abbecedario di una grande opera; ma solo l’operatore la può realizzare., quindi, ognuno di noi e dentro di noi. Ma non è un percorso facile né tantomeno breve. La quintessenza, la pietra filosofale, la quadratura del cerchio esistono già dentro di noi. L’uomo stesso è la chiave dei Tarocchi, perché la grande avventura è dentro di lui e l’insegnamento dei Tarocchi già li conosce, sono nozioni che reca con sé dai tempi dei tempi. I Tarocchi non insegnano niente di nuovo, ma tramite loro riusciamo a capire e a scoprire dentro di noi quell’immenso tesoro chiamato” Amore”.  Continua…

Rispondo alla domanda di FEDERICA ( Perché esistono gli esorcisti?)

Ci sono persone che sono affette da ossessione e compulsione. Le ossessioni sono pensieri, mentre le compulsioni sono le azioni, ancora oggi non si ha la certezza, ma si sa che in qualche modo sono legate tra loro. Le persone che soffrono di ossessioni e compulsioni provengono spesso da famiglie in cui l’ambiente era rigidamente controllato. Una persona che proviene da un ambiente familiare così inibito, crescerà con una collezione enorme di proibizioni, e quando si accorgerà che tutto questo è in conflitto con se stesso e con l’ambiente al di fuori della famiglia si renderà conto che tutto questo sta rendendo la sua vita uno squallore di restrizioni , ma nel momento in cui deciderà di abbandonare tutto questo potrà ricadere in forti sensi di colpa, oramai non riescono a liberarsene perché si sentono imprigionati di loro stessi. Si vedranno come autori responsabili del proprio destino, come uno strumento nelle mani di una potenza misteriosa e invincibile, se si  centrasse il rituale fortunato, potrebbero avere una possibilità di sopravvivere. Ma se ciò non accadesse ecco che diventerebbero sempre più ossessionati e compulsivi, come se fossero assatanati da ricorrere non più alla medicina ma al” prete esorcista”.  Ed ecco qui come ritorna in ballo il fatto di quanto sia importante “conoscere se stessi”.

CONOSCERE SE STESSI  E  MIGLIORARCI

In questo argomento noi risentiamo molto della  pigrizia, dell’ignoranza, della presunzione, non solo al raggiungimento dei buoni risultati ma anche all’applicazione dello yoga stesso, questo è uno degli ostacoli peggiori. Raramente si ammettono i propri limiti, e spesso si preferisce rimanere entro i propri schemi piuttosto che faticare  per allargare i propri confini. Ma se una persona riuscisse a vedersi per ciò che è, e cioè essa è venuta sulla Terra per imparare, per migliorarsi, e per confrontarsi con “Dio” allora sentirebbe il bisogno di cambiare e di migliorarsi davvero. Il primo gradino da percorrere è l’equilibrio psicofisico, che significa “salute”. Questo però non basta: occorre rinforzare e migliorare le proprie doti, sviluppando nuove facoltà, percorrendo il cammino del risveglio interiore, per far riaffiorare in noi il Sé, l’essere di origine divina soffocato dalla materia. L’ignoranza a cui mi riferivo è che certe persone pensano che percorrendo questa strada la vita si fermi , o che ci porti a restrizioni, addirittura al misticismo; nossignori non è questo che ho imparato. Questa strada porta alla vita, all’amore vero, a quell’amore che poche persone sanno condividere con i loro  o le loro partner. Questa strada porta alla vita vera, ad essere così nutriti di amore da non sentire il bisogno di cose futili in certi momenti di crisi economica, ad amare  e rispettare il prossimo, ma soprattutto questa strada cancella la delinquenza, e gli assassini.

Non bisogna lasciarsi intimidire dalla quantità di cose che vorremmo cambiare in noi, né da dagli insegnamenti che la disciplina ci offre: lo yoga richiede piccoli sforzi e cambiamenti progressivi, ottenuti con passi quotidiani e ci viene incontro con una serie di norme che affrontano ogni attimo della nostra vita, che riguardano l’igiene, l’alimentazione, il sonno, la salute fisica e mentale, l’equilibrio psichico, per passare poi alle sfere più alte dell’essere.

Nel prossimo articolo parliamo dei simboli dell’acqua, del sole,  della luna e delle stelle, molto importanti per raggiungere il nostro equilibrio.