19.10.2012

BOTANICA

Author: admin-ele

19/10/2012

L’ERICA

L’ERICA è  una pianta perenne, appartiene alla famiglia delle ” ERICACEAE”. Ha una porzione basale lignificata e dai rami fioriti ascendenti alti fino a 30 cm circa. Le foglie sono riunite in verticilli di quattro, e sono di forma lineare. In quanto ai fiori sono riuniti in fascetti di uno- tre all’ascella delle foglie superiori, formando dei racemi spesso unilaterali poiché tutti i fiori sono rivolti dallo stesso lato; i peduncoli sono corti e hanno nel mezzo tre piccole brattee; il calice è diviso in cinque sepali lanceolati e acuminati. La corolla invece è lunga il doppio del calice,  di forma cilindrica. IL FRUTTO DELL’ERICA  è una capsula che contiene numerosi semi allungati. Questa modesta pianta si trova nelle regioni montane e submontane (dalle alpi all’appennino settentrionale)  preferisce le zone fredde e umide. Anche l’Erica ha numerose proprietà: nel suo tradizionale impiego erboristico: per uso esterno in infuso si applica come astringente e decongestionante, per uso interno invece si usa per stimolare la diuresi (parti usate : le sommità fiorite), inoltre ha proprietà diuretiche e sudorifere: è utile per stimolare la diuresi e per espellere sostanze di rifiuto anche attraverso il sudore.

L’Erica carnicina è la più conosciuta e la più resistente .  Prometto che prima o poi metterò le foto di tutte o quasi, le piante descritte.

Dott. Robert  e Lasagna  Elena

24/10/2012

LA MENTA  PIPERITA

Anche la menta è una pianta perenne, appartiene alla famiglia delle ” LAMIACEAE ”  con rizoma, nel primo anno si forma un sistema radicale dato da una radice principale, e da numerose radici piccole; successivamente però la radice sparisce, la parte basale si lignifica e  si trasforma in rizoma, dal quale partono gli stoloni sia sotterranei che striscianti sul suolo. Dai nodi degli stoloni si sviluppano radici verso il basso e rami verso l’alto. I fusti più o meno eretti sono alti 50-60 cm.

Le foglie opposte hanno un corto picciolo, sono da ovali, allungate e lanceolate, ristrette alla base acuminate all’apice, il margine è irregolarmente dentato, il colore è verde; i fiori sono raggruppati in una specie di spiga all’apice dei rami o all’ascella  delle foglie superiori. Il calice tubulare ha cinque denti lanceolati, la corolla è tubolare e divisa alla fauce in quattro lobi, di cui uno è molto più grande degli altri.

La menta  si rinviene specialmente al nord ed è ampiamente coltivata per la produzione dell’olio essenziale.  Si usano sia le foglie che le sommità fiorite, le foglie si raccolgono quando hanno raggiunto le loro dimensioni ottimali, mentre le sommità fiorite si raccolgono in luglio-agosto recidendo la pianta 20 cm circa al di sotto dell’infiorescenza.

Le proprietà della menta sono innumerevoli: dissetanti, rinfrescanti, digestive, antifermentative, antispasmodiche, analgesiche ecc. Nelle antiche e nelle moderne  ricerche hanno dimostrato che le proprietà salutari della mente piperita sono analoghe a tutte le altre specie. La menta oltre alla secrezione gastrica ha anche la funzione di stimolare la secrezione biliare. Ha anche un’azione antinevralgica, antipruriginosa, sulle mucose e sulla cute è in relazione con il senso di freddo che deriva dalla sua azione sulle terminazioni nervose superficiali.

La menta è usata anche in cosmesi per la sua azione tonica, astringente e rinfrescante, ottima sulle pelli irritanti.

dott. Robert e  Elena  Lasagna

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26/10/2012

LA  FELCE

 APPARTIENE  ALLA FAMIGLIA  DELLE ASPIDIACEAE

La felce è una pianta perenne con un rizoma orizzontale o obliquo, lungo fino a 30 cm coperto dei resti dei piccioli delle fronde degli anni precedenti; che sono di colore diverso e cioè bruno nerastro. All’inizio del loro sviluppo le fronde sono avvolte a spirale, poi si distendono fino alla lunghezza di un metro- 150. hanno un contorno ovale-allungato e sono bipennate: i lobi sono sempre più piccoli ò lungo la rachide, hanno il margine drenato e l’apice ottuso quasi arrotondato. Il picciolo e la rachide sono coperti da squame allungato-acuminate, sottili e quasi trasparenti color bruno. Questo tipo di felce si trova nella regione submontana, raramente scende più in basso; vive bene nei luoghi ombrosi, nei boschi nei luoghi freschi.

I principi attivi della felce sono: la felicina, olio essenziale, resine, zuccheri, e amidi. La felce ha grandi proprietà vermifughe. Le parti usate in medicina sono il rizoma e le fronde; le proprietà del rizoma della felce maschio sono particolarmente attive nei confronti di tenie, ascaridi i quali una volta paralizzati dai principi attivi contenuti nel rizoma, vengono eliminati facilmente dall’intestino mediante un purgante. Anche se questa pratica si diffuse nell’Ottocento è tutt’oggi molto valida. Questo trattamento va fatto sotto stretto controllo del medico curante, che indicherà le giuste dosi e il tipo di purgante da abbinare. Da notare che anche questa pianta non è del tutto innoccua all’uomo se presa in dosi eccessive o inesatte potrà dare grandi effetti collaterali.

Le fronde e i rizomi della felce hanno anche proprietà antiartritiche e antireumatiche; vengono usati in forma di tintura per uso esterno.

Elena  Lasagna

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27/10/2012

IL  MIRTO

APPARTIENE  ALLA  FAMIGLIA   DELLE  MYRTACEAE

 Il mirto è una pianta legnosa con foglie sempreverdi: può diventare un alberello e raggiungere l’altezza di due o tre metri. La corteccia dei suoi rami è rossastra ma col tempo si screpola lungitudinalmente, prendendo un colore cenere. Le foglie opposte a due a due sono sessili, o talvolta inserite su un picciolo molto corto, sono ovali con l’apice acuminato. Hanno un colore verde intenso sulla superficie superiore, mentre in quella inferiore sono opache e di color verde chiaro con una consistenza coriacea. Inoltre se le osserviamo contro luce presentano numerosi punti traslucidi dovuti alla presenza di ghiandole infossate nel loro spessore, dove viene prodotto l’olio essenziale che da il profumo alle foglie stropicciate.

I fiori sono inseriti singolarmente, con un peduncolo sottile, all’ascella delle foglie; hanno il calice diviso in cinque sepali triangolari; mentre la corolla è composta da cinque petali ovali bianchi o rosati, fra cui sono inseriti gli stami molto numerosi. I frutti sono bacche ovoidali, di colore nero tendenti al blu scuro, di consistenza carnosa. Al suo apice è presente il calice che contiene numerosi piccoli semi. Il mirto cresce nei boschi vicino al mare. Il mirto ha proprietà balsamiche, astringenti, antinfiammatorie, vulnerarie e antisettiche. I principi attivi sono : l’olio essenziale, sostanze tanniche e resinose. Il profumo delle foglie e dei frutti è dato proprio dall’olio essenziale. Gli antichi tenevano questa pianta per onorare le sue proprietà salutari. Le foglie costituiscono la droga vera, e nell’uso comune si impiega per eliminare catarri bronchiali e vescicali. Come balsamico, tossifugo, astringente intestinale va somministrato per via orale. In cosmetologia viene usato come detergente della pelle e delle mucose esterne. In passato il mirto è stato famoso per la sua “acqua degli angeli”, che non è altro che il distillato delle sue foglie e dei fiori nel periodo balsamico. Questa acqua distillata abbellisce la pelle rendendola liscia, luminosa e soda per le sue qualità tonificanti e rassodanti.

Elena  Lasagna

Perché questa pianta è il simbolo del tradimento?

Federica

 L’antica leggenda narra che Ganimede, giovane galante rapito per la sua bellezza da Zeus e rimase sul monte Olimpo come coppiere degli dei  (tutte figure della mitologia greca), corteggiato da Minosse e Tantalo , si disse anche che di nascosto corteggiò due figure femminili contemporaneamente, ed ad ognuna portava ogni sera un mazzo di fiori di Mirto.

Elena  Lasagna

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06/11/2012

IL ROSMARINO

 

 

Il rosmarino appartiene alla famiglia delle LAMIACEAE. È un arbusto con foglie sempreverdi che vanno da venti cm. a tre – quattro metri di altezza. Il fusto eretto è spesso sdraiato alla base, poi ascendente e molto ramificato. Le foglie sono coriacee, persistenti  riunite nei rametti giovani, sono sessili, e inserite a due a due nei nodi; con forma strettamente lineare con il margine ripiegato verso il basso. La superficie superiore è di un verde lucido, mentre quella inferiore è bianca per la presenza da un fitto tomento composto da peli ramificati frammisti a peli ghiandolari. I fiori sono riuniti  in gruppetti all’ascella delle foglie superiori; il calice tubolare si apre alla fauce in due labbra, Il superiore ha tre piccoli denti. l’inferiore è tribolato con due lobi laterali lineari e uno centrale grande, ovale, dentellato al margine e di colore più scuro. Il frutto è composto da quattro acheni ovoidali con la superficie liscia, e racchiusi in fondo del calice persistente. Questa meravigliosa pianta si trova allo stato spontaneo, nei boschi delle zone della riviera, ed è frequentemente coltivato per uso culinario. Anche questa pianta possiede grandi  proprietà: aromatizzanti, digestive, ricostituenti, balsamiche, diuretiche, digestive ecc. Dal rosmarino si ottengono un olio essenziale e estratti utilissimi in farmacia, profumeria, cosmesi e anche in liquoreria. È un regolatore del ciclo mestruale, e seda le tossi convulse. In cosmesi le lozioni e i bagni, deodorano e purificano la pelle rendedola al tatto liscia e morbida. L’olio essenziale oltre che essere utile nel bagno turco e nell’idromassaggio è efficace per i dolori muscolari, nel trattamento di contusioni e torcicollo. Utili anche le sue tinture per frizionare il cuoio cappelluto, inoltre esistono in commercio collutori al rosmarino che rinforzano le gengive. Per favorire la digestione, calmare la tosse  sono ottime anche le sue tisane.

Elena  Lasagna