10.04.2012

RISPOSTE AI LETTORI CINQUANTADUE

Author: admin-ele

12/04/2012

Si parla tanto di stalking, degli stalker ovviamente maschili, ma delle violenze fatte dalle donne su altre donne? Abbiamo già sentito parlare dei giovani  bulli e delle giovani bulle. Ma ci sono anche donne che fanno violenze psicologiche gratuite  e altro su altre donne; vuoi perché sai qualcosa che riguarda la loro vita; o perché hai visto qualcosa di scomodo che non dovevi vedere; vuoi perché dentro loro si sentono insicure ed hanno paura che venga a mancare il loro terreno sotto i piedi, o perché…

Susanna

Ci sono donne come negli uomini che dovrebbero essere stimolate alla riflessione, prima di dare un importante ritocco atte ad una nuova vita, realizzando la realtà. Donne dalla personalità fragile, insicure, vulnerabili; consapevoli o no hanno uno strano amaro tutto loro sulla lingua. Così nascondono le verità che le feriscono ribellandosi su altre donne sicure di sé, con grandi capacità di mandare avanti la loro vita  in modo onesto; cercando di indebolire i sostegni della sicurezza altrui, quella che a loro manca. Io credo che in questi casi bisognerà comportarsi di conseguenza: nel far sentire la propria valenza, indipendenti da qualsiasi atteggiamento provocatorio senza farsi vittimizzare da niente e da nessuno, ma scriverlo nel proprio libro nero.

Elena  Lasagna

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13/04/2012

Vorrei che mi parlassi della memoria, che cos’è la memoria e perché ci si ammala di Alzheimer?

Robert.

La memoria è un’attività cerebrale  creata da un insieme complesso di funzioni biochimiche e psicologiche. Ancora oggi la memoria è un qualcosa di affascinante e in parte misterioso. Oggi gli scienziati sono in grado di fornirci indicazioni estremamente utili sulle capacità mnemoniche individuali utilizzando i risultati delle analisi del sangue, delle urine, del liquido cefalorachidiano e di indagini sofisticate come la “Pet” (tomografia a emissione di positroni).Questi esami consentono di analizzare la quantità delle sostanze che intervengono nel cervello a determinare questa o quella funzione nervosa, la sede esatta in cui queste sostanze agiscono.

Le cellule neuronali sono un centinaio di miliardi e ognuna di esse è collegata con almeno altre sessantamila; da ciò se ne deduce che la nostra mente possiede circa un trilione di “schedari” collegati tra loro, e ciascuno è in grado di contenere milioni di dati.

Si ritiene che i processi mnemonici abbiano i loro punti di immagazzinamento a livello delle congiunzioni (sinapsi) fra i veri neuroni. È li che si fissano le infinitesime modificazioni chimiche che servono a fissare i ricordi.

Essere attenti e mentalmente attivi è fondamentale per memorizzare meglio e in minor tempo; come la visualizzazione (processo dove il pensiero umano funziona soprattutto sotto forma di immagini mentali). In milioni delle nostre cellule cerebrali sono depositate le immagini relative ai nostri sensi: della vista, dell’udito, del gusto, del tatto, dell’olfatto. Tutto è sedimentato, classificato. In presenza di uno stimolo il cervello rimette in moto tutto il processo, ma questa volta all’inverso. Perché vengono attivate le zone che se contengono un preciso ricordo, queste liberano le loro informazioni e le restituiscono alla coscienza, e alla consapevolezza. Sotto forma di immagini sono state memorizzate e sotto forma di immagini vengono restituite. La mancanza di percezione di questo processo è dovuta al fatto che in genere quando ricordiamo qualcosa ci troviamo ad occhi aperti. In questa condizione il nostro cervello subisce anche gli stimoli prodotti  dalla visione reale delle immagini, diverse da quelle che si stanno contemporaneamente visualizzando nella mente, vengono come disturbate. Ovviamente , le impressioni più vive saranno quelle reali, quelle viste dagli occhi, a scapito della consapevolezza di quelle pensate. Di notte invece, quando la coscienza raggiunge livelli impensabili in stato di veglia, le immagini mentali si producono, con un’intensità tale da sembrare realtà. Il sogno è un processo del pensiero che si realizza durante il sonno attraverso un’intensa visualizzazione. Anche gli altri quattro sensi hanno una loro parte nel processo del ricordare, ma è estremamente inferiore rispetto a quella della visualizzazione.

Le onde elettromagnetiche emesse dal cervello sono in stretta relazione con la memoria: le più adatte per una buona memorizzazione sono le onde alfa. La memoria funziona anche per mezzo delle associazioni che sono in parte un fenomeno inconscio. Le onde mentali sono legate alla memoria per altri aspetti. La nostra memoria è composta da una parte enorme che sta immersa nella mente, e a cui difficilmente la coscienza riesce ad accedere. La parte minore è quella che la nostra coscienza può raggiungere e che riusciamo a utilizzare con facilità.

Se le onde alfa creano la situazione migliore per memorizzare bene e presto; l’eccessiva produzione di onde beta (che sono quelle indice di un’intensa attività cerebrale (soprattutto di tipo razionale e analitico) a lungo andare certi processi diventano quasi impossibili, la capacità di concentrazione diminuisce con il conseguente danneggiamento della memoria.

Quindi per conservare una buona memoria è necessario: L’attenzione, concentrazione, rilassamento, visualizzazione, allenamento ecc. Anche le emozioni sono dei preziosi rinforzi mentali nei confronti della memoria.

L’allenamento è fondamentale specie nelle persone anziane, è importante anche per  l’aspetto emotivo- motivazionale.

Per ciò che riguarda l’Alzheimer ormai è una malattia sociale, è una patologia ad alto impatto emotivo. La scienza medica può solo curare ma ancora non si può parlare di guarigioni. In quanto alle guarigioni io non posso dirti di più, ma ho fiducia nella scienza che si occupa di questa patologia che va diffondendosi sempre di più. Si può fare molto dalla precocità e accuratezza della diagnosi agli interventi e sostegni alla famiglia in modo da garantire al malato di Alzheimer la permanenza perenne presso la sua abituale residenza.

Elena Lasagna

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17/04/2012

È vero che ridere sparlando degli altri può allungare la vita?

Marinella

Potrebbe essere vero, però bisogna ridere davvero e non far finta di ridere. In quanto a sparlare degli altri aspetta di sentirlo su di te e vedrai se avrai ancora voglia di ridere! Ma scherzi a parte a volte sarebbe meglio prendersi un po’ in giro per scaricare altrove tensioni e rivalità. Comunque per quello che ne so, ridere fa bene perché aiuta a vincere lo stess, azzera l’ansia aumentando le difese immunitarie. Ogni volta che si ride aumenta l’immunoglobulina nella nostra saliva, che è una componente essenziale delle nostre difese.

Elena  Lasagna

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19/04/2012

Perchè certi giovani spesso cercano di sfidare la morte?

Due genitori.

A volte sotto questo apparente coraggio si nasconde il pauroso, l’insicuro che reagisce con aggressività, fingendo di non conoscere il pericolo. In realtà sta sconfiggendo la paura cercando di provarla su se stesso, ed ecco che allora improvvisa, organizza numeri che sfiorano la morte, spesso spingendosi oltre. Ci sono ragazzi considerati irresponsabili, delinquenti, ecc. ma in realtà nascondono un disperato bisogno della ricerca dei valori, che li faccia sentire ciò che valgono, sentire che al di là di tutto c’è un futuro che li aspetta. E qui che l’intervento della famiglia è decisivo per il loro avvenire.

Elena  Lasagna

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26/04/2012

Se potessi cambiare qualcosa nell’educazione che ti hanno impartito lo faresti? Se potessi ritornare indietro nel tempo faresti ancora tutto ciò che hai fatto o hai dei rimpianti?

Roberto, Franca, Giancarlo, Annalisa, Enrico.

No, l’educazione che ho acquisito secondo me è stata importante: ha consolidato il mio carattere rendendolo ancora più forte. In quanto al resto, se potessi ritornare indietro nel tempo, e nella medesima situazione; allora sì, lo rifarei. Ma se mi si presentasse l’occasione di ritornare indietro nel tempo in una situazione completamente diversa da quella che mi sono ritrovata, beh, allora sono sicura che cambierebbero molte cose, pur restando me stessa.

Elena  Lasagna

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28/04/2012

Ho notato che non ti trucchi molto, perché? Non ti piace?

Francesca

Il trucco mi piace quando è leggero, per non creare una grande differenza tra me e il trucco. E poi, non vorrei che al mattino quando mio marito si sveglia pensasse di avere accanto un’altra persona.

Elena Lasagna

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28/04/2012

A una festa preferisci essere troppo elegante o il contrario?

Elisa

Quando vado ad una festa cerco di sentirmi bene con me stessa, altrimenti resto a casa.

Elena  Lasagna

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  28/04/2012

Se qualcuno ti dicesse che non sei nessuno, che cosa gli risponderesti?

Robert

Gli direi che è un sempliciotto-a, senza un briciolo di classe; e che le persone senza classe non valgono più di tanto!

Elena  Lasagna

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28/04/2012

Che cosa ti piacerebbe fare tra qualche anno?

Maurizia

Andare sulla luna.

Elena  Lasagna