25.07.2011

TEMPO DI VACANZE

Author: admin-ele

 25/07/2011

     RILASSIAMOCI  LASCIAMOCI  ANDARE

E  DONIAMOCI  UN  FIORE

C’è chi non riesce a rilassarsi mai. La nostra educazione! E’ indispensabile alla formazione della nostra personalità. Ma, se ascoltiamo troppo la coscienza morale può trasformare l’esistenza in un martirio. A volte è necessario trasgredire un po’ per goderci la vita; o qualunque cosa si faccia durante le vacanze ci sarà quella preoccupazione di rendere ogni minuto del nostro tempo libero produttivo o ci sembrerà di sprecare il tempo: ma che significherebbe sprecarlo se non riusciamo a rilassarci almeno per qualche giorno o qualche settimana all’anno! Difficile del resto, godere dell’esistenza quando, dopo il lavoro e gli impegni quotidiani, anche in ogni occasione di relax viene trasformato in un’incombenza assillante. Perchè si può essere introversi o aperti, timidi o espansivi, ed essere ugualmente afflitti dall’ansia di doversi dar da fare sempre e comunque. Il senso del dovere rende molto attivi. E’ qui che deve scattare il campanello d’allarme. Lo stato di permanente attività è spesso il sintomo della nevrosi. Riempendo appunto il tempo  a disposizione con una serie infinita di compiti da svolgere, da cui si finisce però col dipendere: la dipendenza infatti non è altro che la risposta al bisogno di colmare con falsi contenuti il vuoto che si avverte a livello emotivo. Insomma: è proprio il senso del dovere la necessità di agire ad aver dato vita alla cultura e alla società, attraverso la repressione degli istinti primari e l’assecondamento degli obiettivi a lungo termine. Come Freud insegna. Certo: ogni tanto riuscire a godersi la vita e sfuggire all’intransigente coscienza non potrebbe fare che bene, sempre nel rispetto di se stessi e del prossimo. Sì, ma come?… Continua.

Elena  Lasagna

28707/2011

Regaliamoci un  ” fiore ”  è un modo come un altro per dire: prendiamoci cura di noi! In molti anni di interessamento, di studio, di osservazione ho imparato cose che mi erano del tutto sconosciute o almeno credevo. Tutto ciò ancora oggi mi stimola e mi sollecita a ulteriori curiosità. Ho imparato a gestire con una certa autonomia la mia attività mentale: ho imparato anche a rilassarmi procurandomi un forte benessere, e in queste condizioni tutto il mio organismo si riposa scaricando tutte le tensioni sia fisiche che interiori, preparandomi così a lavorare nel modo migliore.

Oggi finalmente la medicina ha riscoperto il valore di certe tecniche mentali, derivanti dall’ipnosi e dallo yoga grazie alle quali si ottiene un buon rilassamento psicofisico. Da qui poi si potrà proseguire per la grande strada.

L’amore per la vita non si esaurisce nell’osservanza esteriore di precetti ma è un vivere filiale d’amore, per noi e per gli altri!

Ognuno di noi ha come punto di riferimento ciò che pensa e ciò che riesce a comprendere: e per lui conta la sua esperienza, non quella degli altri, conta l’universo che si è creato. Egli non ne vede altri, non vede al di là dei limiti che lui stesso si è posto intorno: ma il suo dovere è quello di abbatterli, di risvegliare la coscienza per allargare i suoi confini, la sua comprensione. Il lavoro da compiere è l’unione tra i due corpi inferiori, tra la mente inferiore e quella superiore, il raggiungimento del Sé. E quando  si varcano le soglie, allora ci si rende conto che l’uomo non impara niente, ma riscopre ciò che già sapeva. Allora non conta più lo studio, l’esperienza, la ricerca: quando lo spirito arriva facendo tacere l’ego (che ha una voce così forte e assordante in ognuno!) allora non c’è più bisogno di parole.

Elena  Lasagna