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22.07.2011
RISPOSTE AI LETTORI 37
22/07/2011
La natura quanto a effetti speciali non smette di stupirci con eruzioni, terremoti, valanghe, alluvioni… Un altro mio brivido forte è quando guardo la devastazione dopo una calamità naturale, mi sento impotente… allora vorrei lavorare al fianco di chi si occupa di EMERGENZE che permettono di sperimentare le soluzioni più varie e trasportarle. L’emergenza diffusa? ” L’acqua in Africa, in Asia, in Brasile, l’acqua al contempo è calamità e ricchezza, o manca o ce n’è troppa “. Certe zone battute dalle piogge creano gallerie semisommerse d’acqua e fango creando grandi frane che spazzano via intere valli. Oppure il contrario ” la siccità che fa seccare natura, persone e animali lasciando solo briciole di morte “. E i tornado? Così potenti, la loro furia illimitata e precisa, imbattibile e improvvisa. E i terremoti? Io credo che fra tutti i fenomeni naturali siano i più difficili da capire perchè imprevedibili. Carlo Magno con la sua fissazione per la storia ha portato una piccola rivoluzione nelle teorie di prevenzione dei terremoti. Mentre prima si cercavano segnali precursori come alterazioni del terreno, alterazioni della conduzione elettrica, e anche il comportamento di alcuni animali, ora è la memoria preistorica fissata sulla parete delle croste terrestri a raccontarci delle ricorrenze del sisma.
Elena Lasagna
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