11.01.2011

RISPOSTE AI LETTORI 23

Author: admin-ele

11/01/2011

DARIO

Solo adesso, passati molti anni da quella smania di diventare qualcuno, che mi rodeva dentro giorno e notte, mi accorgo che non era questa la strada della felicità. Ho un’azienda tutta mia, il lavoro c’è, eppure da un po’ di tempo non mi sentivo in pace con me. Non potevo più fingere di essere forte e non volevo dimostrare più niente a nessuno, se non a me stesso. Forse era un segnale. Il mio modo di essere egoista non mi ha mai permesso di essere felice, non amavo nessun altro che il successo, pensavo solo a fare soldi e a confrontarmi con altri per sentirmi migliore. Ero così stupidamente cieco, quella sete di potere che ne facevo l’unica ragione di vita: forse era perché sapevo di essere un debole in tutto il resto. Ora però mi sono fermato a riflettere. Una sera, quando pioveva a dirotto, i lampi del temporale illuminavano il cielo e tutta la strada, m’incamminai sotto l’acqua fino a sentirmi esausto, avevo le scarpe imbevute, i vestiti fradici, i passi si erano fatti pesanti, ma non sentivo freddo, la mia anima emanava calore. Mi sentivo straordinariamente bene. Credo che qualcuno da lassù mi abbia mandato un segnale: ho imparato ad amare il prossimo ed ho scoperto che cos’è la fede, la voglia di ascoltare della buona musica e in quei momenti sento come se vicino a me ci fosse qualcuno. In seguito ho sentito sempre di più il bisogno di amare e un’immensa gioia dentro che sconfigge in me preconcetti e paure. Forse perché ho liberato l’anima ed ho lasciato entrare l’amore.

Elena Lasagna

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13/01/2011

Ciao sono Gina, dopo la storia che ti ho raccontato ci credi a quel detto: parenti serpenti?

Allora, da quando esiste il mondo c’è gente di alto intelletto, e c’è quella di poco conto, in qualsiasi razza e qualsiasi ceto sociale. Certo, ogni storia è a sé e non posso più dire che niente non può stupirmi. Io sono convinta che i panni sporchi si lavano in famiglia! Ho sentito anche di peggio: di genitori che sono morti nella casa di riposo e i loro figli non si sono degnati nemmeno dell’ultimo saluto prima della sepoltura. Non mi dire che è stato per ragioni economiche, per me la vera povertà è quella del loro cuore e dell’anima.

Elena Lasagna

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14/01/2011

Mi chiamo Guido, ma credo di essere un pirla

 

Pensavo di essere libero e invece eccomi coinvolto anche più di prima. Ho fatto di tutto per capirmi, il perché di questo sentimento che provo per lei! M’invade la mente, è insostituibile, ed è talmente fuori da me, dalla semplice ingorda lussuria che mi avvolge di solito. Con lei avviene così, senza nemmeno sentire il bisogno del contatto fisico, ecco perché mi sbalordisce! E’ quasi impossibile descrivere la mia condizione. A volte mi sento una sorta di controllata frenesia e decido che ormai è tempo di fare la prima mossa, ma ecco che indietreggio, forse per il suo carattere amaramente ironico, non riesco a dirle nulla. Si ripete sempre la stessa cosa: l’improvviso attacco di timidezza, mi sforzo di trovare le parole ma mi si rovesciano addosso come una cascata di ghiaccio. Eppure sono sempre stato normale! Quando finalmente spezzo il silenzio e avanzo scherzosamente l’ipotesi che lei potrebbe capire quello che sto provando: allo stesso tempo mi sento sprofondare oltre il pavimento. Quello che provo per lei è un’altra cosa, mi sembra forte ma astratta, e remota, è inquietante per il mio spirito! Avevo deciso di cancellare il suo ricordo dalla mia vita, ma per quanto mi sforzi non riesco ad essere indifferente, non solo, se non dovessi più sapere niente di lei sarei l’uomo più infelice della terra. Un giorno mentre mi rado la barba, un bagliore m’inondò il mio fantasticare e mi viene la brillante idea di confidarmi con un prete. Nonostante la mia nulla presenza in chiesa, lui, mi ha ascoltato almeno per un’ora. Alla fine mi disse: << Senti, ma tu cosa vuoi da lei esattamente? >> Ed io risposi: << Niente padre, per me conta solo la sua felicità! >>. Il parroco mi diede la soluzione dicendo: << Sei l’uomo più fortunato della terra perché hai trovato il vero amore! Io invece credo di essere un pirla!

Elena Lasagna

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15/01/2011

Oggi Federica mi ha chiesto la ricetta dei miei peperoni che le piacciono tanto, ed io sono contenta di scriverla per Voi.

Peperoni alla Vatussa

Ingredienti: Quattro grossi peperoni verdi, quattro etti di carne di maiale macinata, cinquanta g. di pinoli ridotti in farina, sale, mezzo uovo miscelato, un cucchiaio di pane e uno di parmigiano grattugiati, un bicchierino di vino bianco, due cucchiai di olio extravergine, un pizzico di aglio selvatico, un pizzico di salvia, un pizzico di alloro, qualche fogliolina di maggiorana.

Lavate e asciugate i peperoni, togliere il coperchio e svuotarli dai semi. Prendete la terrina della carne macinata, dove avete aggiunto tutti gli ingredienti tranne l’olio e il vino bianco, e riempite i peperoni. Adagiateli in una pirofila con il bordo alto, spennellateli con l’olio e versateci sopra il vino. Infornate a 160 g° per circa trenta minuti. Buon Appetito!

Elena Lasagna

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17/01/2011 0re 17:29

Quando penso a tutte le alluvioni e a tutto quello che sta succedendo all’ecosistema mi prende una grande angoscia e perplessità. Dimmi che è solo un brutto sogno e che tutto ritornerà come prima.

Ernesta

La natura vanta numerose bellezze naturali: dalla pianura a quelle degli splendidi monti coperti di foreste. Nel nostro pianeta abbiamo sempre avuto una ricchezza inestimabile per l’umanità intera. Un’autentica miniera di verde per la nostra sopravvivenza. Da oltre quarant’anni è minacciata da ambizioni economiche, disboscamenti abusivi, incendi dolosi e altro ancora. Il nostro pianeta sta subendo una vera e autentica catastrofe ecologica per mano dell’uomo. Senza contare le conseguenze dei fattori inquinanti che aggravano sull’ecosistema. Io credo che “Madre Natura si stia ribellando”!

Elena Lasagna