25.11.2010

RISPOSTE AI LETTORI 19

Author: admin-ele

Ogni giorno mi fermo un attimo e penso alla gente che soffre.

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25/11/2010

Durante il percorso della tua professione di sarta non hai mai sbagliato?

Dante

Sicuramente avrò sbagliato anch’io, la vita è fatta anche di questo. Nella mia professione di sarta non mi è mai capitato di sbagliare, né quando facevo il taglio in un’azienda del paese e nemmeno quando iniziai a lavorare confezioni e taglio per le signore dei paesi circostanti. Ho fatto di tutto: dall’abito da sposa, all’abito da sera, al paltò, camicie ricamate e tailleurs ecc… Questo lavoro per me è stato sempre un gioco e lo sarà sempre. Ho avuto la fortuna di avere due sarte in famiglia. Lavoravano alla grande, e chi non le ricorda? Conservo anch’io un bel ricordo di quei tempi, quando nei pomeriggi dopo i compiti mi recavo nella stanza di cucito e non mi sottraevo ai loro insegnamenti. Fin dalla tenera età tenevo sempre con me un taccuino, una penna a sfera e delle matite colorate. Mi abbandonavo a delle fantasie bizzarre, non mostravo ostentazione. Poi i loro insegnamenti, furono severi ma molto efficaci; anche se credevo che quest’opportunità l’avrei messa da parte. Io adoravo scrivere e studiare, soprattutto scrivere poesie e romanzi. Purtroppo la mia vita prese un’altra piega, e per sopravvivenza non misi da parte l’arte che avevo imparato. Il taglio e cucito divenne così il mio lavoro per diversi anni. Nel mio cuore ho conservato sempre la volontà di studiare e scrivere. Quindi la cosa più importante ora è avere il tempo di poterlo fare con onestà.

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A quale animale paragoneresti una persona che colpisce alle spalle? Oppure chi cerca di buttarti fuori in una gara, per la paura di perdere?

Luca

A quel punto non farei nessun paragone per non offendere gli animali.

E. L.

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27/11/2010

Ciao sono Alessandro. In paese si parla spesso “del delitto di Avetrana”, nove persone su dieci pensano che la colpevole sia la cugina che ora sta in galera. Tu cosa ne pensi?

A me sembra un’architettura di fantasia e realtà, dove si rispecchia il destino di due famiglie legate tra loro da forti sentimenti di “amore e odio”, che affondano le loro radici nell’invidia legata a situazioni economiche e non solo. Quello che mi colpisce molto è che nelle presunte colpevoli o coinvolte non si veda sui loro volti quell’espressione di dolore per la nipote e la cuginetta morta, come invece traspare il volto della madre. Speriamo tutti giustizia! Per quell’innocente.

E.L.
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Qual’è la professione che valorizzi di più? Io adoro la branca della medicina.

Angela

Certo, gli scienziati che si occupano dello studio delle malattie e della loro prevenzione, sono coloro che sostengono la vita. Ma noi sappiamo che la società si fonda sull’interdipendenza, per questo motivo nessuna professione dovrebbe essere considerata inferiore rispetto ad un’altra. Tuttavia ogni individuo dentro se stesso si crea il superiore e l’inferiore, questo senso di disuguaglianza fra coloro che sono e coloro che non sono, perché egli crede che fra gli esseri umani ci sia una disparità di capacità. Potrebbe anche corrispondere a verità, ma si dovrebbe determinare un sentimento vero di uguaglianza, per sentirsi in armonia anche con il resto del mondo.

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30/11/2010

Cosa pensi di tutte quelle persone che scompaiono? I delinquenti agiscono individualmente o pensi che sotto ci sia dell’altro?

Francesca

Le persone scomparse non per volontà loro ovviamente, mi fanno pensare a quale mostro incomprensibile sia l’uomo. Queste cose assurde creano un’atmosfera di incubo doloroso non solo nelle famiglie colpite ma grava su molta gente, incatenando la loro attenzione sui giornali, sulla televisione ecc. sperando in qualcosa di positivo. In passato sono avvenute molte sparizioni per mano di criminali maniaci, che agivano soli, tenendo le loro vittime prigioniere, impossessandosi della loro volontà, trasformandosi così in tragedia. Però io credo che la maggior parte degli scomparsi siano vittime di organizzazioni criminali, dove le persone coinvolte è il parente, l’amico, il vicino di casa, il conoscente ecc. persone di basso rango che fanno da tramite per interesse o per odio. I veri artefici spesso sono degli insospettabili che appartengono a un certo ceto sociale. Il solo pensiero mi comunica un senso di freddo e di sgomento.

E.L.

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01/11/2010

Che altro è la politica per te?

I politici dovrebbero governare per creare un mondo in cui tutti gli uomini possano vivere felicemente. Ma tutto questo non è mai avvenuto perché ognuno pensa a se stesso e al proprio partito. Allora la mia risposta è che la politica con i suoi partiti non è altro che un estensione del proprio essere.

E.L.