24/05/2022

 

 

IN CUCINA CON AMORE

 

E CON FEDERICA

 

 

Elena  Presento un piatto nuovo, nato dalla mia curiosità di mescolare certi ingredienti sani;  sono nati i mini fusilli di pasta fresca.  Buonissimi!

 

 

MINI FUSILLI DI PASTA FRESCA

 

 

 

Ingredienti:  due uova,  panco misto (integrale e bianco)  farina “00”,  sale,  pepe,  macis,  latte,  ricotta.  Per il condimento:  crema di parmigiano,  olio extra vergine d’oliva,  carne trita alla griglia mista di vitello e maiale con spezie,  salvia,  parmigiano grattugiato.

 

 

Esecuzione:  sulla spianatoia facciamo la fontana con il panco misto e tre cucchiai di farina,  aggiungiamo un uovo,  il sale con il pepe,  il macis,  la ricotta, il parmigiano e incominciamo ad amalgamare il tutto aiutandoci con un po’ di latte.   Formiamo un impasto omogeneo piuttosto tenero ma che non attacchi alle dita.  Li lasciamo riposare per trenta minuti,  poi aiutandoci con un mestolo dai buchi grandi li caleremo nell’acqua o brodo bollente e salato,  premendo sull’impasto fino al suo esaurimento;  sono come gli spatzle o i passatelli,  ma non lo sono,  né come sapore e nemmeno come impasto.  Li lasciamo cuocere per 40 secondi,  poi li scoliamo e li mettiamo nella casseruola del condimento,  dove abbiamo fatto una crema di parmigiano,  abbiamo messo la carne condita e grigliata,  un giro di olio e pepe e molte foglie di salvia.

 

 

Federica  Sono meravigliosi!  Leggeri ma di sostanza,  saporiti ma non salati,  insomma una minestra molto ma molto gradita secondo me anche dai bambini.

 

 

25/05/2022

 

Elena   Che dire,  cucinare la seppia sembra molto semplice,  ma se ci lasciamo scappare il momento,  questa diventa un pezzo di plastica.  Io quando cucina le seppie non posso fare niente altro,  anzi guardo sempre l’orologio.  Il piatto che presento adesso l’ho fatto altre due volte,  ma questo ovviamente ha sapori diversi.

 

 

SEPPIE  CON PEPERONI,  FAGIOLI

 

E GRANDI SAPORI

 

 

Ingredienti:  seppie,  peperoni gialli e rossi,   due scalogni,  alloro, sale e pepe,  vino bianco,  origano,  fagioli borlotti,  basilico,  aglio,  spezie miste,  brodo vegetale,  aceto forte di vino.

 

 

Esecuzione:  prendiamo le seppie messe a bagno secco nel ghiaccio per circa un’ora.  Le puliamo bene,  le tagliamo a pezzetti,  poi le mettiamo nella casseruola con acqua fredda,  poco sale,  mezzo bicchiere di aceto,  alloro,  e aglio.  Le cuoceremo per 20 minuti considerando il tempo dal primo bollore,  poi le scoleremo e le lasciamo raffreddare.  Intanto,  abbiamo fatto l’intingolo con un soffritto di scalogni,  abbiamo messo i fagioli e li abbiamo sfumati con il vino,    una volta evaporato abbiamo aggiunto il brodo vegetale e li abbiamo fatti cuocere per circa trenta minuti.  In una padella abbiamo spadellato i peperoni tagliati a pezzetti,  poi abbiamo unito il tutto e li abbiamo mescolati insieme per qualche minuto con l’aggiuta di spezie miste,  olio e pepe.  Le seppie sono risultate tenere,  e il tutto molto saporito e invitante.

 

 

Federica  Amo la tua cucina perché è sincera e di carattere,  a te non importa di copiare,  ma esce tutto dalla tua fantasia e dalla tua capacità,  Ti rispetto moltissimo!

 

 

Elena  Grazie cara Fede!

 

 

26/05/2022

 

 

Elena  Ancora pesce,  facciamo i filetti di orata in salsa di ricotta e zafferano;  buonissimi.

 

FILETTI DI ORATA IN SALSA DI

 

RICOTTA E ZAFFERANO

 

Ingredienti:  filetti di orata,  succo di agrumi,  rosmarino e salvia per la marinatura,  sale,  pepe,  peperoncino,  ricotta,  una bustina di zafferano,  olive verdi,  olio extra vergine d’oliva, origano.

 

 

Esecuzione:  laviamo e togliamo le lische al pesce,  lo mariniamo con sale,  pepe,  succo di limone e di bergamotto,  rosmarino,  salvia.  Passato il tempo di marinatura lo spennelliamo con l’olio,  e lo mettiamo in forno a 170° per 15 minuti.  Nel frattempo abbiamo setacciato la ricotta,  aggiunto lo zafferano,  l’origano e un pizzico di peperoncino;  abbiamo tagliato le olive,  denocciolate,  per la guarnizione del piatto.  Molto saporito e delicato.

 

Federica  Buonissimo!

 

 

28/05/2022

 

Elena  Abbiamo un risotto dal gusto nuovo,  molto buono e salutare.

 

 

RISOTTO AL SEDANO VERDE

 

E ERBA DI SAN GIOVANNI

 

 

Ingredienti:  riso per risotti,  sedano verde,  erba di S. Giovanni,  aglio fresco,  foglie di alloro giovani,  crema di pecorino romano,  sale,  peperoncino,  noce moscata,  olio extra vergine d’oliva,   birra,  brodo,  parmigiano grattugiato. Per la guarnizione del piatto:  guanciale grigliato.

 

 

Esecuzione:  facciamo il pesto con aglio fresco,  olio extra vergine d’oliva,  sale,  peperoncino,  erba di S.  Giovanni,  sedano verde, alloro,   brodo,  noce moscata,  pecorino.  Poi facciamo tostare il riso,  versiamo la birra,  aggiustiamo di sale,  versiamo il brodo e lasciamo cuocere al dente.  A cottura ultimata mantechiamo il riso con il pesto,   una grattugiata di parmigiano;   per finire una piccola manciata di guanciale arrostito e il piatto è squisito.

 

 

Federica  Più di squisito!

 

 

30/05/2022

 

Elena  oggi invece presento una buona pasta al forno,  pasta fresca e fatta in casa,  deliziosa!

 

 

PASTA  AL FORNO FATTA IN CASA

 

 

Ingredienti:  tonno fresco pinna gialla,  ricotta,  pecorino romano,  salvia,  latte,  burro,  farina,  parmigiano,  uova,  farina per pasta fresca, due scalogni,  mezzo porro,  macis,  erba cipollina,  sale,  pepe,  olio e spezie per la marinatura del tonno.

 

 

Esecuzione   Incominciamo con il ripieno:  mettiamo il tonno a cuocere in forno,  intanto facciamo un soffritto con gli scalogni e il porro;  setacciamo la ricotta uniamo il tutto,  aggiungiamo anche l’erba cipollina tritata,  ancora un po’ di spezie,  il pecorino grattugiato,  sale e pepe.  Adesso facciamo la sfoglia con le uova e la farina:  un uovo e 100-110 g di farina.  Una volta fatta la sfoglia mettiamo il ripieno,  copriamo con un altro telo di pasta e tracciamo dei semicerchi;  premiamo bene su tutto il perimetro e li lasciamo riposare per circa mezz’ora.  Nel frattempo facciamo la besciamella con il burro,  la farina,  il macis e il latte.  Adesso caliamo la pasta ripiena nell’acqua salata che bolle,  qualche secondo e la scoliamo;  mettiamo uno strato di besciamella sul fondo della teglia,  adagiamo i semicerchi ripieni,  poi copriamo con altra besciamella e qualche manciata di parmigiano.  Mettiamo a cuocere a 200°  per 12 minuti e la pasta al forno è pronta da servire.

 

Federica   Non è uno scherzo,  è  di una golosità,  con dei sapori che mettono appetito a chiunque!

 

 

31/05/2022

 

 

Elena  Il piatto di oggi è un primo super di maccheroni,  perché sono stati cotti nel brodo di carne.  Eccoli!

 

 

MACCHERONI AL POMODORO

 

  AL SAPORE DI CARNE

 

 

 

Ingredienti:  brodo di carne,  maccheroni,  basilico fresco,  pomodori freschi gialli e rossi,  una grossa cipolla,  olio extra vergine d’oliva,  pepe,  sale,  parmigiano fresco,  macis,  mandorle tostate.

 

 

Esecuzione:  facciamo soffriggere la cipolla in poco olio,  poi mettiamo i pomodori tagliati a piccoli pezzi,  mettiamo il macis,  il basilico,  e lasciamo cuocere per 15 minuti.  Dopo li passeremo con il mixer aggiungendo anche un po’ di olio, sale,  e pepe.  Il brodo di carne sta bollendo,  caliamo i maccheroni e poi li scoleremo  al dente,  cosi li mantechiamo nel sugo aggiungendo ancora pepe,  olio e abbondante parmigiano.  Il piatto è buonissimo!

 

 

Federica  Non ho dubbi,  perché ti conosco,  ci sarà anche qualche scaglia di carne.

 

 

01/06/2022

 

Elena  Il pollo al latte con erbe e spezie per me è uno dei più squisiti.  Eccolo!

 

 

POLLO AL LATTE CON

 

ERBE E SPEZIE

 

 

Ingredienti:  un pollo,  aglio,  cumino,  salvia,  rosmarino,  alloro,  origano,  sale,  peperoncino,  pepe,  noce moscata,  olio extra vergine d’oliva,  brandy,  brodo e latte.

 

 

Esecuzione:  Laviamo e tagliamo il pollo a pezzi, togliamo anche quasi tutta la pelle.  Lo mettiamo a marinare con le erbe sopra elencate ,  il pepe,  il peperoncino,  la noce moscata e il sale;  lo spruzziamo con il brandy e lo lasciamo riposare per una notte.  Il giorno seguente lo facciamo rosolare con olio,  aglio,  cumino, salvia e rosmarino,  poi aggiungeremo il brodo e a metà cottura del pollo metteremo un bicchiere di latte.  Quando il pollo sarà cotto a puntino resterà un sugo denso di contorno.  Servire ancora caldo con verdure cotte o crude.

 

 

Federica   Me lo ricordo questo pollo,  che bontà!

 

 

03/06/2022

 

 

Elena  La ricetta di oggi è un dolce squisito e molto genuino,  è una torta di albicocche.

 

 

TORTA DI ALBICOCCHE

 

 

Ingredienti:  700 g di albicocche mature,  zucchero,  zucchero di canna,  farina tipo “00”,  estratto di vaniglia,  rum,  una bustina di lievito per dolci,  olio di arachidi,  3 uova,  cacao dolce.

 

 

Esecuzione:  laviamo accuratamente le albicocche,  le asciughiamo,  poi le tagliamo a pezzetti;  curandoci di lasciarne intere 8 o 10 per la guarnizione.  Adesso sbattiamo le uova con lo zucchero,  mettiamo subito l’estratto di vaniglia,  incorporiamo l’olio a filo,  aggiungiamo la farina adagio,  il lievito  infine mettiamo le albicocche,  amalgamiamo accuratamente per non schiacciarle.  Adesso imburriamo la teglia,   la foderiamo con dello zucchero semolato e di canna,  poi tagliamo a metà le albicocche tenute da parte e le disponiamo tutt’intorno sopra lo zucchero e lì verseremo il composto;  mettiamo in forno preriscaldato a 180-90° per un’ora.  Prima di spegnere il forno provare l’umidità con lo stecchino.  Una volta raffreddata la torta andrà cosparsa di cacao dolce.   Servire con succo di albicocche fresche centrifugate.

Federica  Sai che fatta così non l’avevo mai mangiata?  È squisitissima! Grazie!

Elena  Grazie a te per le albicocche.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

18/05/2022

 

 

Come avviene l’infiammazione della radice di un nervo spinale e perché?   Grazie!  Marco di Patty

 

L’infiammazione della radice di un nervo spinale può essere di origine infettiva,  tossica,  traumatica o neoplasica.  A volte può insorgere in seguito a rachianestesia per l’azione irritante delle sostanze anestetiche sulle fibre nervose.  Ha inizio unilateralmente con dolori continui,  accentuati da sforzi e tosse,  con disturbi della sensibilità,  vasomotori e trofici.  A seconda della sede si distinguono: radicoliti cervico-brachiali alte o basse con interessamento degli arti superiori;  radicoliti dorsali,  responsabili di dolori intercostali;  radicoliti lombo-sacrali,  con i caratteri delle ischialgie radicolari.  Il decorso potrebbe essere acuto,  subacuto o cronico con tendenza a migliorare spontaneamente anche se spesso si osservano recidive.  Elena  L.

 

Marco   Domani mi parlerai delle neoplasie che derivano dal tessuto connettivo?  Grazie!

Sì, lo preparerò per domani.

 

19/05/2022

 

Le neoplasie che derivano dai tessuti connettivi di origine “mesodermica” , quali il fibrocistico-fibrillare,  il mucoso,   l’adiposo, il cartilagineo,    il reticoli-endoteliale,  il muscolare,  il vascolare,  l’emopoietico e il mesoteliale.  Queste neoplasie nella maggior parte dei casi sono neoplasie autonome,  insorte senza precedenti da tessuto normalmente differenziato.  In genere si tratta di tumori carnosi maligni,  con elevata aggressività locale e con frequente diffusione metastatica a distanza.  A volte solitari,  altre volte primitivamente multipli,  a volte in forma di nodi circoscritti,  o di tumori diffusi e infiltranti.  La diffusione metastatica è più o meno intensa secondo il tipo di neoplasie;  le metastasi avvengono prevalentemente per via ematica.  Su base istologica si fa una distinzione fondamentale tra tumori immaturi e tumori maturi o blastici;  mentre i primi non presentano più nessuna rassomiglianza con i tessuti connettivi normali,  nei secondi vengono ancora riprodotte le strutture dei tessuti adulti,  anche se in modo incompleto o deviato.  Tutti questi tumori possono trarre origine da qualunque organo umano;  le sedi più frequenti sono le ossa  (periostio e midollo),  i connettivi intermuscolare,  sottosieroso,  cutanei,  fasciali,  meningei,  linfoghiandolari.  I  tumori  del reticolo  originano con maggiore frequenza negli organi nei quali il tessuto reticolo-endoteliale è più abbondante:  milza,  linfoghiandole,  anello di waldeyer,  placche di Peyer, fegato e midollo osseo;  in questo gruppo deve essere compreso anche il morbo di Hodgkin o granuloma maligno.  Tutti questi emosarcomi derivano da parenchimi emopoietici  (tessuti linfatici,  milza e midollo osseo e risultano costituiti da  cellule già orientate in senso emopoietico sia delle serie linfatica sia di quella mieloide.  I mesoteliomi originano dalle cellule di rivestimento delle sierose (pleura,  peritoneo,  pericardio,  vaginale,  sinoviale)  e tendono a risparmiare gli  da esse rivestiti,  sviluppandosi a corazza sulla loro superficie;  eccezionali sono le metastasi in organi lontani.  Elena  L.

 

20/05/2022

 

 

Ho sentito parlare di “crioterapia”  ma a che cosa serve e quando si applica?   Grazie!  Marco di Patty

 

 

La crioterapia consiste nella cura del freddo,  si tratta di bagni freddi,  oppure di borse di gomma riempite di ghiaccio,  oppure di bende ghiacciate,  ecc.  perché le indicazioni della crioterapia sono molto estese.  Ad esempio quando si sospetta una peritonite acuta, un’appendicitee in alcune malattie infettive dell’addome,  nelle emorragie da lesioni di organi addominali si mette la borsa del ghiaccio;  sul torace in caso di emottisi;  sul capo in caso di insolazione,  traumi cranici e cc. Per lesioni traumatiche di tutti gli organi interni ed esterni.  Per curare la cellulite si usa ancora la crioterapia,  consiste in una cura di bende ghiacciate che si applicano sulla parte cellulitica.  La crioterapia generale consiste in bagni freddi attuati per mezzo di casse refrigeranti con doppia parete nella cui intercapedine circola una sostanza a rapida evaporazione.  Elena L.

 

22/05/2022

 

L’infiammazione del pancreas è sempre degenerativa?  Grazie!  Marco di Patty

 

 

L’infiammazione acuta o cronica del pancreas,  e la forma parenchimatosa,  insorge di solito per via ematica nel corso di malattie infettive come difterite, tifo addominale,  scarlattina,  parotide epidemica,  oppure per via ascendente da germi dell’intestino,  delle vie biliari,  del duodeno,  dello stomaco.  la reazione dell’organo ai vari agenti patogeni può essere di tipo sieroso,  catarrale o purulento;  la malattia si manifesta con febbre,  dolore epigastroco, dispepsia,  stipsi.  L’infiammazione può essere necrotica o emorragica acuta si manifesta in seguito all’autodigestione del parenchima da parte degli enzimi contenuti nel succo pancreatico.   I fattori eziologici più comuni sono l’occlusione dell’ampolla di Vater o del dotto di Wirsung da parte di un calcolo pancreatico,  eccessi alimentari,  alcoolismo,  traumi.  Insorge improvvisamente con dolore acuto in sede epigastrica,  vomito,  stato di shock,  ileo paralitico.  L’infiammazione cronica del pancreas rappresenta l’esito più frequente di una infiammazione necrotica,  ma spesso insorge in soggetti alcoolizzati o quasi o affetti da  colecistite cronica.  Si manifesta con disturbi dispeptici,  nausea,  meteorismo,  indolore cupo nei quadranti addominali superiori,  intolleranza ai cibi grassi.  Una forma rara  o forse  non più,   congenita familiare dell’infiammazione del pancreas è la malattia fibrocistica del pancreas,  caratterizzata dall’ occlusione dei dotti pancreatici con formazione di cisti o di ascessi o grave insufficienza funzionale cronica.  Elena  L.

 

 

23/05/2022

 

Ieri,  sono stato tutto il pomeriggio nello studio di mio nonno, tra le ricerche sugli antibiotici ho trovato anche questo nome:  Cloramfenicolo,  poi non c’era scritto più niente;  è un antibiotico?  lo usano ancora?  Grazie!  Marco di Patty

 

Il cloramfenicolo possiede uno spettro batterico notevolmente ampio.  È battericida o batteriostatico in rapporto alle dosi e alla specie microbica sulla quale agisce.  La sua utilizzazione era particolarmente indicata nella terapia delle febbri del tifo,  delle infezioni da Rickettsie,  delle infezioni urinarie di varia natura.  Questo antibiotico già dalle prime dosi terapeutiche,  possiede una notevole tossicità,  potendo causare depressione funzionale del midollo osseo,  con anemia e pancitopenia,  manifestazioni allergiche,  nausea con irritazioni gastro- intestinale specie se usato nei soggetti giovani.  È una sostanza prodotta dallo Streptomyces  venezuelae. L’antibiotico puro si presenta in cristalli bianchi,  aghiformi,  dal sapore amaro intenso,  solubile in alcool.   Elena  L.

 

 

24/05/2022

 

Qual è il ruolo dell’acido citrico nel nostro organismo?  Grazie!  Marco di Patty

 

L’acido citrico è contenuto nel nostro organismo sia libero che come sale di potassio e di calcio.  Forti quantità la troviamo negli alimenti,  soprattutto nel limone e altri agrumi,  nei vegetali e in vari tipi di frutta.  Il suo ruolo è importante nel metabolismo cellulare essendo un prodotto intermedio del ciclo di Krebs,  si forma nei tessuti per condensazione dell’acido ossalacetico,  in presenza dell’enzima citrato-sintetasi.  L’acido citrico ha grande importanza con la sua degradazione fermentativa del glucosio ad opera di diversi microrganismi;  tale processo viene infatti sfruttato per la produzione industriale dell’acido.  Esso viene largamente adoperato come additivo alimentare per le sue proprietà antifermentative.  Ha inoltre molteplici applicazioni nella chimica analitica e preparativa.  In farmacia è usato per la preparazione di polveri effervescenti;  queste sono costituite da carbonato di magnesio e acido citrico dotati di proprietà purgative, o da bicarbonato sodico e acido citrico che in soluzione reagisce liberando anidride carbonica,  con formazione di citrato di sodio, dotato di proprietà antiacide.  In medicina il citrato di sodio è adoperato come anticoagulante,  sia nella pratica trasfusionale in soluzione del 4% sia per rendere incoagulabile il sangue conservato. Trova anche applicazione come anticalcolotico,  alcalinizzante e come antidoto negli avvelenamenti con sali di uranio.  Elena  L.

 

 

25/05/2022

 

Devo descrivere un neurone in poche parole per domani,  mi daresti la tua versione?  Grazie!  Marco di Patty

 

L’ho già scritta,  ma la scrivo anche qui,  così non ci saranno equivoci.   Questa cellula nervosa è costituita dal corpo cellulare pirenoforo,  che può essere di forma sferica,  ovoidale,  poliedrica e può variare anche di dimensione o dai suoi prolungamenti protoplasmatici,  numerosi e ramificati,  e dal neurite o  cilindrasse,  prolungamento unico,  in genere piuttosto lungo,  che raggiunge la periferia,  dove,  a livello muscolare,  si espande in numerose terminazioni.  Il neurite ha origine da una piccola protuberanza conica del corpo cellulare e lungo tutto il suo decorso è provvisto di una membrana limite  detta “membrana assonica”;  il più delle volte è ricoperto da una guaina di varia natura,  in questo caso è detto “assone”.  L’insieme di assone e guaina costituisce la fibra nervosa.  Il passaggio degli impulsi nervosi avviene tramite sinapsi poste sia sul corpo cellulare sia sui dendriti e a livello di fibre terminali.  Esistono però,  fra neuroni,  altri tipi di connessioni,  come ad esempio:  placca motrice,  giunzioni neuro-muscolari,  ecc.  Elena  L.

 

26/05/2022

 

 

È vero che la salmonellosi colpisce anche i neonati?  Se è sì,  com’è possibile?  Grazie”  Marco di Patty

 

 

I diversi gruppi di salmonelle,  i più importanti sono quelli indicati con le lettere A,  B,  C,  D,  danno luogo a particolari quadri clinici,  che sono così suddivisi:  forma tifoide che comprende il tifo addominale e i paratifi,   sostenuti dalle Salmonella patyphi  A,  B,  C e salmonella  typhosa.  Forma setticemica che colpisce con maggior frequenza lattanti e bambini con febbre molto alta.  Sono possibili localizzazioni meningee e osteoarticolari e le stesse complicanze della febbre tifoide.  Forme gastroenteriche ed enterocolitiche,  sostenute da B,  enteridis,   salmonella typhi  murium,  salmonella paratyphi  B,  enteridis,  cholera,   suis,  ecc.  ,  caratterizzate,  dopo un breve periodo di incubazione,  da insorgenza brusca di febbre,  vomito,  dolori addominali,  diarrea con disidratazione.  Forme e localizzazioni extraintestinali  (meningi, articolazioni,  apparati urinario e respiratorio,  colecisti,  ecc.)  che sostenute da varie specie di salmonelle,  hanno spesso un decorso assai grave con manifestazioni purulente.  Elena  L.

 

 

17/05/2022

 

 

 

Cosa ne pensi del rapporto che c’è tra genitori e figli?  Dott.  Robert e Linda

 

Penso che dovrebbe essere il più bello che esiste al mondo.  Ne esistono di meravigliosi come ad esempio Marco e Patty,  e altri ancora,  ma purtroppo ci sono figli che soffrono per le mancanze e gli errori dei loro genitori,  come se fossero estranei o peggio ancora sono pieni di odio gli uni verso gli altri.  Ci sono giovani sfortunati che però non hanno nemmeno un po’ di cuore,  non riescono a capire i sacrifici fatti per loro,  invece di essere briosi,  scatenati e forti sono invece di una natura nebulosa e confusa,  a loro non interessa neanche più ricucire i rapporti con la famiglia tra virgolette,  ma addirittura chiedono il risarcimento.  La gioventù dovrebbe essere forte,  quindi guardare avanti e perdonare,  invece no,  vogliono chiudere i rapporti tra di loro per sempre,  sviluppano delle trame sottili a danno della loro famiglia,  ma soprattutto di loro stessi;  questa cosa è molto triste.  E pensare che basterebbe così poco andare d’accordo!  Elena  L.

 

 

17/05/2022

 

Vi aspettiamo presto,  vogliamo la rivincita dell’ultima partita a scacchi!  Dott.  Robert e Linda

 

State certi che verremo presto!  Voglio ringraziarvi di persona per l’aiuto che mi avete dato:  avete confermato i miei sospetti su una certa cosa,   anche per questo non vi ringrazierò mai abbastanza!  Se devo essere sincera mi avete ridato la vita ancora una volta!  È triste assumere qualcuna per un certo incarico per poi scoprire che stava mentendo fin dall’inizio.  L’avrà scampata bella verso i suoi complici,  ma per quello che riguarda il suo lavoro e la legge ha fatto una figura di incompetente e di povera persona quale è e forse lo è sempre stata:  una ladra!   Elena  L

 

 

Una curiosità che ancora non ti abbiamo chiesto:  come ti sei accorta che non era dalla tua parte ma da quella dei delinquenti per estorcere denaro?  Dott.  Robert e Linda

 

Mi sono accorta quasi subito:  come sono entrata nello studio invece di sentire profumo di disinfettante c’era un odore schifoso come se qualcuno avesse maneggiato qualcosa di marcio.  Poi il modo in cui si poneva non era lo stesso dell’ appuntamento telefonico ma piuttosto sgarbato:  come se nell’altra stanza ci fosse qualcuno,  dei delinquenti ad ascoltare,  insomma non eravamo solo io lei  e  la segretaria,  anche le domande erano inadeguate.   Un’altra cosa:  non portava la mascherina,  si tratta di due anni fa,  in pieno virus.  L’ho capito subito,  ma non ho voluto ascoltarmi,  sono andata avanti per un breve periodo,  poi siccome ho capito che mentiva su tutto allora mi sono ritirata,  anche perché mi stava chiedendo solo denaro e non faceva nulla!  Da lì ho contattato voi e il vostro legale perfetto,  ma soprattutto  onesto.  Grazie! Grazie!  Grazie!  A me non sono mai interessati i loro soldi,  ma la conferma della verità  dopo tante menzogne è stato come ridarmi la vita.  Elena  L.

 

 

20/05/2022

 

 

Certo che hai avuto un bel coraggio ad entrare là dentro da sola!  Linda e Dott.  Robert

 

 

Ha voluto accompagnarmi mio marito,  ma gli  chiesi di restare fuori in macchina,  poi lo sapevano anche Alessandra e Giovanni;  in caso non saremmo rientrati,  loro dopo circa un’ora e mezza dalla nostra partenza avrebbero avvisato i carabinieri.  Anche se riesco ancora a difendermi bene,  con quella gente non si sa mai!   Elena  L.

 

21/05/2022

 

 

Hai avuto anche  un grande spirito di sopportazione!  Un’ altra non so!  Come fai?  Linda e Dott.  Robert

 

 

Me lo avete insegnato voi!  Alzarsi in volo con lo spirito,  liberarsi da ogni turbine ostile,  poi planare con dolcezza,  sfiorare ancora i pensieri,   ripartire,  e tutto si sopporta più facilmente. Elena  L.

 

 

 

 

 

 

 

 

17.05.2022

LE RICETTE DI CASA MIA TRECENTOQUARANTADUESIMA PARTE

Autore: Elena Lasagna

17/05/2022

 

 

IN CUCINA CON AMORE

 

E CON FEDERICA

 

 

Elena  Il piatto di oggi è di una bontà che parla da solo:  si tratta di una pasta fatta in casa con ceci e farina d ceci,  condita con uno stufato di fagioli ed erbe.

 

 

PASTA DI CECI  AL SUGO

 

DI FAGIOLI BORLOTTI

 

 

Ingredienti:  ceci,  farina di ceci,  farina tipo”0″,  sale,  pepe, un uovo,  macis.  Per il condimento:  fagioli borlotti,  sugo di pomodoro fresco,  basilico,  origano,  cerfoglio,  rosmarino,  peperoncino,  due scalogni,  birra,  brodo vegetale,  olio extra vergine d’oliva.

 

 

Esecuzione:  mettiamo in ammollo i ceci la sera prima di cucinarli.  Poi li lesseremo con un rametto di rosmarino,  li passiamo al mixer,  con un po’ di olio,  sale,  pepe.  Adesso facciamo una fontana con la farina di ceci e la farina tipo “0” (metà e metà)  poi metteremo l’uovo,  i ceci macinati il macis,  sale e ancora un po’ di pepe.  Facciamo un impasto omogeneo:  poi  tiriamo delle corde dal diametro di un cm e mezzo,  e con il coltello taglieremo dei piccoli pezzi che poi andremo a schiacciare un po’ come fossero delle polpettine in miniatura.  Lasciamo riposare e nel frattempo facciamo il condimento soffriggendo gli scalogni in poco olio,  mettiamo i fagioli congelati o quelli in scatola, poi sfumiamo con la birra,  aggiungiamo  il sugo di pomodoro,  le erbe,  il peperoncino poco sale e il brodo per la cottura.  Lasciamo stufare i fagioli,  e quando il sugo sarà pronto aggiustiamo di sale e pepe,  poi aggiungiamo l’olio e caliamo la pasta nell’acqua bollente salata,  infine la scoliamo e la passiamo nella casseruola del sugo dove la mantecheremo bene aggiungendo anche una bella manciata di parmigiano.

 

 

Federica  È  un piatto sano e squisito!  La prossima ricetta cosa sarà?

 

18/05/2022

 

Elena  Il piatto di oggi è un risotto in barca di melanzane;  anche questo piatto è squisito.

 

 

RISOTTO IN BARCA DI MELANZANE

 

 

 

Ingredienti:  due melanzane grandi,  sale,  pepe,  riso per risotti,  rosmarino,  mentuccia,  alloro,  olio extra vergine d’oliva,  porro,  due cucchiai di salsa di pomodoro, rosmarino,   parmigiano,  formaggio da fonduta,  un trancetto di salmone,  succo di agrumi,  due uova,  farina tipo “00”,  pangrattato fine,  vino bianco,  brodo,  latte.

 

 

Esecuzione:  incominciamo con le melanzane,  le sbucciamo,  poi le tagliamo a metà formando un incavo all’interno come una barchetta;  le saliamo e le lasciamo riposare per circa due ore.  Lo stesso vale per lo scarto ottenuto con lo scavino:  ricaveremo dei piccoli dadi,  li saleremo e li lasciamo riposare.  Nel frattempo togliamo il trancio di salmone dalla marinatura,  lo spennelliamo con l’olio e lo mettiamo a cuocere in forno per  15 minuti a 175°.  Passato il tempo faremo un soffritto con il porro e un po’ di olio, aggiungeremo  il vino e il pomodoro (poco),  mettiamo l’alloro,  il rosmarino,  la mentuccia,  aggiustiamo di sale e pepe.  Adesso togliamo il salmone dal forno,  lo puliamo dalle lische,  lo tritiamo a coltello e lo aggiungeremo al ragù.  In un’altra casseruola faremo tostare il riso senza alcuno grasso,  una volta tostato lo sfumeremo con il vino e lo incorporiamo al ragù.  Lo cuoceremo al dente aggiungendo un po’ di brodo,  in ultimo al posto del brodo metteremo il latte,  e i formaggi.  Le melanzane sono pronte per infarinarle poi metterle nell’uovo sbattuto e poi nel pangrattato;  faremo così con  le barchette e poi con i dadini per guarnire il piatto.  Una volta pronte le barchette le riempiremo di riso e tutt’intorno la frittura di melanzane.

 

Federica  Buonissimo vero?  Perché immagino i sapori.

 

19/05/2022

 

 

Elena  Oggi invece presento ancora dei ravioli,  dal gusto nuovo ovviamente.  Sono ravioli con un ripieno di rapanelli,  ricotta,  e fegatini alla cacciatora,  Buonissimi!

 

 

RAVIOLI CON RAPANELLI E

 

FEGATINI ALLA CACCIATORA

 

 

Ingredienti:  per la pasta occorrono due uova e duecento g di farina per pasta fresca,  sale.  Per il condimento:  fegatelli,  scalogni,  vino bianco o rosato,  sale,  pepe,  alloro,  cumino,  brodo vegetale,  spezie miste,  parmigiano,  olio extra vergine d’oliva,  panco,  salvia,  burro, granella di noci;  rapanelli,  ricotta vaccina.

 

 

Esecuzione:  incominciamo con stufare i fegatelli,  dopo averli lavati con cura e tagliati grossolanamente.  Facciamo soffriggere gli scalogni in poco olio,  adagiamo i fegatelli,  sfumiamo con il vino,  saliamo e pepiamo,  mettiamo anche le spezie miste,  cumino,  alloro,  e il brodo.  facciamo cuocere lentamente fino a cottura.  Poi mettiamo i fegatelli intiepiditi nel mixer,  li tritiamo bene ma non deve diventare una crema.  Aggiungiamo poi la ricotta e i rapanelli grattugiati,  il parmigiano e se occorre anche una manciata di panco;  assaggiamo e aggiustiamo di sale,  pepe e mettiamo anche un tocco di cren o rafano.  Quando il pesto sarà pronto incominceremo a fare i ravioli nella solita maniera:  fontana con la farina,  uova e sale e poi impastiamo e tiriamo la sfoglia tracciando poi dei quadrati,  li riempiamo e con il taglierino per pasta diamo la forma desiderata. Caliamo i ravioli nell’acqua bollente,  dopo alcuni secondi li scoleremo e li metteremo nella casseruola dove abbiamo soffritto la salvia con il burro,  dopo la mantecatura cospargeremo una generosa manciata di parmigiano e granella di noci.

 

Federica   Mamma mia che buoni!

 

 

20/05/2022

 

 

Elena  Per oggi ho un’altra torta salata squisita,  questa volta l’ho fatta con il lievito madre.

 

 

TORTA SALATA AL LIEVITO MADRE

 

 

 

Ingredienti:  lievito madre,  farina tipo “0” e Manitoba,  acqua,  sale,  olio extra vergine d’oliva,  peperoncino.  prosciutto cotto al vapore,  salsa di pomodoro,  mozzarella di bufala,  origano,  cipolla bianca,  zucchine,  parmigiano,  salvia,  sale e pepe,  olio extra vergine d’oliva.

 

 

Esecuzione:  impastiamo il lievito madre con le farine,  l’acqua,  l’olio;  formiamo un impasto omogeneo e lo lasciamo riposare per tutta una notte.  Il giorno successivo lo massaggeremo e se necessario lo governeremo con acqua e farina, lo metteremo ancora a lievitare fino a sera.  La sera lo stenderemo con il mattarello,  poi lo metteremo in teglia coprendo il fondo e i bordi.  Incominciamo a mettere gli ingredienti per la torta:  coprendo il fondo della torta con il prosciutto,  poi metteremo la mozzarella sgocciolata,  il pomodoro in salsa,  l’origano,  un altro giro di prosciutto,  infine le zucchine tagliate sottili e messe prima sotto sale,  poi irrorate con l’olio,  erbe miste e parmigiano.  La torta verrà cotta in forno a 200° per 13 minuti e poi servita ancora calda.

 

 

Federica  Che sapori e che fragranza!

 

Elena  Grazie!  A domani  con i dolcetti da tè.

 

21/05/2022

 

 

Elena  Ed eccoci arrivati all’ora del tè;  ho preparato dei dolcetti sani,  equilibrati adatti per grandi e piccini.

 

 

DOLCETTI PER ACCOMPAGNARE

 

IL TÈ

 

 

Ingredienti:  farina per dolci,  zucchero semolato,  tre uova,  lievito per  dolci,  caffè liofilizzato,  cacao amaro,  latte di cocco,  cocco fresco,  burro,  succo del frutto della passione,  arancia e succo di arancia,  estratto di vaniglia o rum per dolci.

 

 

Esecuzione:  Sbattiamo le uova con lo zucchero,  in un’altra ciotola mescoliamo il burro insieme al caffè e al cacao,  uniamo il tutto,  aggiungiamo gli aromi (vaniglia o rum),  e adesso incorporiamo la farina mescolata al lievito.  Imburriamo e infariniamo la teglia, versiamo metà del composto e poi versiamo la crema che abbiamo fatto in precedenza con il latte di cocco,  il cocco macinato,  il succo del frutto della passione  e d’arancia,  zucchero e l’amido di mais.  Poi versiamo sopra l’altra metà dell’impasto e adesso andrà in forno a 180° per 35-40 minuti. Una volta tolta la torta dal forno la lasciamo raffreddare,  poi la taglieremo a piccoli dadi adatti per la merenda del tè.

 

 

Federica  Oltre ad essere squisita ha dei profumi inebrianti!

 

 

23/05/2022

 

Elena  oggi invece presento un secondo piatto e contorno.  Entrambi squisiti.

 

 

INVOLTINI CON PATATE RIVESTITE

 

 

 

Ingredienti:  fettine di vitello,  prosciutto cotto sottile,  salvia,   farina tipo “0”,  rosmarino,  aglio,  succo fresco di agrumi,  sale,  pepe, spezie miste,  olio extra vergine d’oliva vino bianco prosecco,  patate, pangrattato condito con erbe e spezie,  peperoncino.    Sale,  pepe,  acqua frizzante e farina tipo”0″ per la pastella,  olio per friggere le patate.

 

Esecuzione:  prendiamo le fettine,  le passiamo sotto l’acqua poi le stendiamo sopra il piano di lavoro.  Le irroriamo con il succo fresco di agrumi,  poi  le passiamo nel composto di erbe spezie e panco.  Poi prendiamo le fette di cotto,  le adagiamo una su ogni fetta di carne,  le arrotoliamo su se stesse,  e le lasciamo riposare per una notte.  il mattino seguente li passiamo nella farina,  e poi nel soffritto fatto con olio,  aglio, salvia e rosmarino,  sfumiamo con il prosecco,  lasciamo evaporare e aggiungiamo il brodo;  cuoceranno a calore moderato per circa un’ora.  Nel frattempo prepareremo le patate:  le sbucciamo,  le tagliamo a fette un po’ spesse poi le caliamo nell’acqua bollente salata per un minuto.  Le scoliamo e le passiamo nella pastella fatta con acqua frizzante,  sale,  pepe,  farina tipo “0” e le buttiamo in olio già a temperatura ideale.  Una volta fritte le metteremo ad asciugare sulla carta assorbente e poi in tavola.  Il tutto è risultato squisito.

 

Federica  Bella l’idea di fare le patate vestite,   adesso ci sono quelle nuove e quando si friggono risultano sempre mollicce,  mentre fatte così rimangono croccanti fuori e morbide dentro.  Buonissime!

 

Elena  Grazie!  Ciao,  al prossimo articolo di cucina.

07.05.2022

LE RICETTE DI CASA MIA TRECENTOQUARANTUNESIMA PARTE

Autore: Elena Lasagna

07/05/2022

 

 

IN CUCINA CON AMORE

 

E CON FEDERICA

 

 

Elena  Oggi presento un cuore di strudel alla pasta frolla.  Friabilissimo  croccante e allo stesso tempo morbido.  Lo dedico a mia madre e a mia nonna.

 

 

CUORE   DI  STRUDEL

 

Ingredienti:  due limoni ,  canditi al limone,  quattro mele,  zucchero, uvetta sultanina,  farina per dolci,  lievito per dolci,  uova,  latte,  rum,   olio di arachidi o di mais,  estratto di vaniglia,  cannella,  zenzero,  fichi secchi e ammollati, lingue di gatto fatte in casa,  zucchero a velo.

 

 

 

Esecuzione: tagliamo le mele a fette,  spremiamo il succo di un limone e grattugiamo la buccia,  tagliamo a piccoli pezzi l’altro limone,  aggiungiamo lo zucchero,  l’uvetta,  la cannella,  i fichi e lo zenzero;  copriamo la ciotola con un coperchio sigillato.  Il mattino seguente faremo l’impasto per la torta:  sbattendo le uova con lo zucchero,  aggiungendo l’olio a filo,  il latte,  e anche tre cucchiai di succo di limone.  Amalgamiamo bene e aggiungiamo la farina e il lievito,  l’impasto non deve risultare troppo denso.  Adesso imburriamo la teglia e poi la infariniamo bene;  vuotiamo metà del composto e subito dopo mettiamo il composto di mele private del succo,  poi finiamo con il resto dell’impasto e mettiamo a cuocere a 180°  per un’ora.  Ecco il risultato:  come ho già  detto la torta risulterà friabilissima,  croccante e morbida.

 

Federica   Che gusti e che meraviglia di bontà!

 

 

09/05/2022

 

Elena  I tortelli di zucca non si rifiutano mai,  ma per farli buoni occorre una buona zucca,  ed io l’ho trovata.

 

 

TORTELLI DI ZUCCA CONDITI

 

CON UVETTA E SPEZIE

 

 

Ingredienti:  zucca,  limone,  noce moscata,  parmigiano,  amaretti,  mostarda;  uova,  farina per pasta fresca oppure semola.  Per il condimento:  salsa di pomodoro,  scalogno,  vino bianco,  sale,  pepe,  spezie,  uva sultanina, salvia,  parmigiano grattugiato,  olio extra vergine d’oliva,  pancetta.

 

 

  Esecuzione:  tagliamola zucca a fette,  poi la cuoceremo al forno;  una volta raffreddata la schiacceremo con la forchetta per ricavarne una purea liscia.  Aggiungiamo poi il sale,  il pepe,  gli amaretti,  la scorza grattugiata di un limone (solo la parte gialla),  il parmigiano grattugiato, la noce moscata o il macis e la mostarda;   amalgamiamo bene il tutto e lasciamo riposare in frigorifero.  Nel frattempo faremo il ragù con lo scalogno,  in olio extra vergine,  il pomodoro,  aggiustiamo di sale,  mettiamo la salvia,  l’uvetta ammollata e una volta raffreddato aggiungeremo l’olio.  Adesso facciamo la sfoglia e poi i tortelli;  li caliamo subito in acqua bollente e poi li metteremo nel ragù;  aggiungiamo il parmigiano grattugiato infine la pancetta dorata a dadini.

 

 

Federica  C’è chi li mangia solo a Natale,  ma come fanno!  A me piacciono in un modo!

 

Elena  I tortelli sono un piatto tradizionale della Vigilia di Natale,  però al giorno d’oggi si fanno tutto il periodo dell’anno.

 

 

10/05/2022

 

 

Elena  Oggi simuliamo le linguine al pesto genovese;  il pesto però l’ho fatto con altri ingredienti molto validi.

 

 

LINGUINE AL PESTO

 

 

Ingredienti:  linguine,  fagiolini,  patate,  brodo vegetale,  erba cedrina,  menta,  pinoli,  pistacchi,  olio extra vergine d’oliva,  cipollotti tropea,  parmigiano,  sale,  pepe.

 

 

Esecuzione:  Incominciamo con il fare il pesto macinando i pinoli e i pistacchi,  con un po’ di brodo e olio extra vergine d’oliva,sale,  pepe,  erbe, cipollotti.  Poi lessiamo i fagiolini;  le patate tagliate a tocchetti,  le caliamo in acqua bollente salata poi le passeremo al forno spennellate con l’olio.  Adesso caliamo le linguine nel  brodo,  le scoliamo a cottura al dente e le versiamo nel pesto;  amalgamiamo bene insieme ai fagiolini e facciamo i piatti spolverando con un po’ di parmigiano e patatine al forno.

 

Federica  Che buone!

 

 

11/05/2022

 

 

Elena    I fagottini ripieni.  Un piatto sfizioso,  che piace anche ai bambini,  soprattutto ai bambini.

 

 

FAGOTTINI RIPIENI

 

 

Ingredienti:  pennette,  piselli,  scalogni, vino bianco,  sale e pepe,  canocchie,   formaggio filante,  salsa di pomodoro q.b.,  parmigiano,  aromi,  olio extra vergine d’oliva.   Per la pasta:  un uovo,  due cucchiai di olio di mais,  mezzo bicchierino di brandy,  sale,  mezzo bicchierino di latte,  un pizzico di zucchero,  farina tipo “00”,  olio per friggere.

 

 

Esecuzione:  facciamo il ragù tagliando finemente gli scalogni,  aggiungiamo le canocchie già fatte alla griglia e poi sgusciate e tagliate a pezzetti,  sfumiamo con il vino,  aggiungiamo anche i piselli,  infine il pomodoro e le erbe che preferiamo,  sale.  Una volta cotto il ragù,  incomInciamo a fare l’impasto per i fagottini,  e nel frattempo possiamo cuocere la pasta al dente e versarla nella casseruola del ragù perché si insaporisca bene.  In una ciotola mettiamo ,l’uovo,  l’olio,  il brandy,  il latte,  lo zucchero e il sale,  per ultima la farina.  Facciamo un impasto omogeneo che non attacchi alle dita.  (Se si è a tavola in molti ovviamente si moltiplicherà il dosaggio degli ingredienti segnati.  Stendiamo l’impasto non troppo sottile ma nemmeno spesso.  Ora che la pasta si è intiepidita,  ne prendiamo tre cucchiai e la riporremo  nella sfoglia tagliata a quadri,  li chiudiamo bene includendo anche dei pezzetti di formaggio filante,   li caliamo nell’olio bollente e poi sui fogli di carta assorbente.

 

 

Federica  Li ho assaggiati,  sono deliziosi!  La pasta poi è di una bontà:  non ha lievito e fa le bolle,  è un impasto tosto!

 

12/05/2022

 

Elena  Come ho già menzionato in un altro articolo di cucina,  mangiare anche la carne una volta a settimana non ci può fare male.  Oggi presento un arrosto affettato in salsa di zafferano,  squisito!

 

 

ARROSTO AFFETTATO IN

 

SALSA DI ZAFFERANO

 

 

Ingredienti:    filetto di manzo,  spezie miste,  ginepro,  salvia,  rosmarino,  aglio fresco,  olio extra vergine d’oliva,  vino bianco,  sale,  brodo.  Per la salsa:   pistilli o polvere di zafferano,  ricotta vaccina,  brodo,  due cipollotti,  sale,  pepe in grani dragoncello.

 

 

Esecuzione:  massaggiamo bene la carne son sale e spezie miste,   dopo due ore la metteremo a rosolare per sigillarla,   aggiungeremo le altre erbe,  il brodo,  mettiamo il coperchio e lasciamo cuocere per circa un’ora e trenta minuti.  Lasciamo raffreddare la carne,  poi la metteremo in frigorifero e il giorno seguente la taglieremo con l’affettatrice,  oppure a coltello con una lama tagliente.  Stendiamo la carne in un piatto di portata,  la irroriamo con il suo sugo, poi metteremo sopra la salsa realizzata con ricotta sciolta nel latte,  zafferano,  crema di cipollotti,  sale,  pepe;  infine cospargeremo del dragoncello tagliato fine e dei grani di pepe verde.

 

Federica  Anche questa ricetta non scherza,  ha un livello di bontà e sapore notevoli.

 

 

13/05/2022

 

Elena  Il risotto  piace quasi a tutti,  oggi lo presento con le castagne lessate,  con latte e ricotta;  piace molto anche ai bambini.

 

 

RISOTTO CON LATTE,  RICOTTA

 

E CASTAGNE

 

 

Ingredienti:  riso per risotti,  castagne lessate,  sale,  pepe,  noce moscata,  rosmarino,  alloro, latte q.b.,  ricotta vaccina,  scalogno,  parmigiano,  olio extra vergine d’oliva,  vino bianco.

 

Lessiamo le castagne,  poi le sbucciamo,  facciamo un soffritto con lo scalogno e poco olio,  sfumiamo col vino,  e aggiungiamo delle castagne spezzettate.  In un’altra casseruola facciamo tostare il riso,  poi lo verseremo nella casseruola  del soffritto;  saliamo,  pepiamo,  copriamo il riso con il brodo.  A questo punto aggiungiamo il rosmarino la noce moscata, e l’alloro,  lasciamo cuocere al dente poi mantechiamo il riso con latte e ricotta setacciata,  mescoliamo bene,  infine aggiungeremo una manciata di castagne e il parmigiano grattugiato.

 

Federica  Buonissimo!  Questo piatto contiene pochi grassi  è nutriente ed è per tutti.

 

14/05/2022

 

Elena   A molti piace la pizza con la pasta sfoglia;  è buonissima,  anche se preferisco quella con il lievito madre, è  solo per ragioni di burro  che contiene la sfoglia invece della pasta per pizza normale.

 

 

PIZZA CON PASTA SFOGLIA FRESCA

 

 

Ingredienti:  pasta sfoglia fresca di giornata,  pomodorini,  olio extra vergine d’oliva,  origano,  rosmarino,  sale,  pepe, patate,  cipollotto,  mozzarella,  prosciutto.

 

 

Esecuzione:  dopo aver fatto la pasta sfoglia con i sette passaggi,  la metteremo a riposare per mezz’oretta in frigorifero.  Nel frattempo sbucciamo le patate,  le tagliamo a rondelle abbastanza sottili,  e lo stesso vale per il cipollotto.  Caliamo le patate nell’acqua bollente salata e le lasciamo bollire per un minuto,  poi le scoliamo e le irroriamo con olio e un po’ di rosmarino tagliato finemente.  Abbiamo tagliato i pomodorini e messi in scolo per lasciare fuoriuscire il liquido,  abbiamo fatto lo stesso con la mozzarella.  Adesso prendiamo la teglia,  tiriamo la pasta sfoglia sottile (perché in forno si gonfierà,  stendiamo le patate,  le cipolle,  la mozzarella,  i pomodorini,  un giro di olio,  origano,  infine mettiamo il prosciutto e poi in forno a 170° per 20 minuti circa.

 

Federica   Mi piace da matti!

 

 

16/05/2022

 

 

Elena  Siamo arrivati all’ultima ricetta di questo articolo.  Allora lo vorrei finire in dolcezza:  con dei cioccolatini fatti in casa,  con crema di nocciole,  e pasta di mandorle.  Squisiti.

 

 

CIOCCOLATINI ALLA PASTA

 

DI MANDORLE E CIOCCOLATO

 

 

Ingredienti:  70 g di crema di nocciole, 70 g di cioccolato bianco,  due cucchiai  rasi di cacao,  250 g di mandorle,  250 g di zucchero semolato,  latte,  300 g di cioccolato fondente 60%,  liquore rum per dolci,  estratto di vaniglia.  (se li vogliamo personalizzare possiamo sostituire gli aromi con altri sapori)

 

 

Esecuzione:  Maciniamo le mandorle,  sciogliamo  300 g di  cioccolato fondente in poco latte( deve risultare un impasto omogeneo ma non troppo tenero) ;  aggiungiamo il cacao,  la crema di nocciole.  Adesso impastiamo le mandorle con lo zucchero e un po’ di latte aggiungendo anche gli aromi preferiti e il cioccolato bianco. Uniamo i due impasti e mescoliamo bene;  prendiamo una teglia preferibilmente rettangolare o quadrata,  la imburriamo leggermente e adagiamo l’impasto compattandolo bene affinché diventi una superficie liscia e omogenea. Lasciamo riposare la teglia in frigorifero per un giorno, poi togliamo l’impasto dalla teglia capovolgendola e tagliere dei quadratini tutti di misura uguale;  adesso grattugeremo il restante cioccolato fondente poi,  avvolgeremo i cioccolatini uno ad uno nel  cioccolato tritato.

 

 

Federica  Sono peccaminosi!  Da consumare sia in estate che in inverno.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

05.05.2022

DOMENICA 8 MAGGIO FESTA DELLA MAMMA

Autore: Elena Lasagna

05/05/2022

 

 

FESTA DELLA MAMMA

 

 

 

  A VOI DUE,  LE MAMME PIÚ BELLE DEL MONDO!

 

Sento  l’essenza della vostra immensa bellezza.

 

AUGURI E GRAZIE  PER SEMPRE!

05.05.2022

RISPOSTE AI LETTORI QUARANTADUE CENTOVENTESIMA PARTE

Autore: Elena Lasagna

05/05/2022

 

 

Qual è la differenza tra corticosterone e cortisolo?  Grazie!  Marco di Patty

In realtà sono entrambi corticosteroidi,  ma sono diversi.  Il cortisolo è detto anche  composto F di kendall e viene prodotto nella zona a fasce   della corteccia surrenale in seguito a idrossilazione del 17 idrossi-progesterone.  Esso circola nel sangue e viene legato ad una proteina detta transcortina.  Questo ormone viene adoperato spesso in terapia come acetato per via orale,  parenterale,  oppure per uso topico sotto forma di unguento o crema oftalmica.

 

 

Anche il corticosterone è un ormone composto detto B di Kendall,  è chimicamente l’11  diidrossipregnene-3.20-dione.  Si ottiene dall’estratto di corteccia surrenale o più comunemente per sintesi a partire dall’acido desossicolico,  dal cortisone e dall11- desossicorticosterone. Questa sostanza è bianco cristallino,  insolubile in acqua,  ma solubile nei solventi organici.  Viene prodotto in quantità di 1, 5-5 mg giornalieri  in seguito a idrossilazione del desossicorticosterone.  Il corticosterone ha prevalente azione glicocorticoide ed è dotato di elevata attività specifica.  La sua somministrazione rafforza sensibilmente la resistenza dell’organismo  allo shock,  ad altri tipi di stress.  Possiede anche effetti mineralcorticoidi,  a dosi elevate è capace come l’aldosterone,  di mantenere in vita l’animale surrenectomizzato, impedendo la comparsa dell’insufficienza renale e cardiocircolatoria.  Esso viene usato nella terapia del morbo di Addison.  Elena  L.

 

 

07/05/2022

 

Quando si ha un’eliminazione abbondante di cistina con le urine,  di che cosa si è affetti?    Grazie!  Marco  di Patty

 

Si chiama cistinúria,  ed è appunto una manifestazione morbosa da eliminazione abbondante di cistina con le urine.  Ci sono forme gravi in cui vengono  eliminati ogni giorno molti grammi di cistina,  e meno lisina , arginina e ornitina. la cistina dato la sua scarsa solubilità,  è responsabile della formazione di calcoli urinari lisci,  non quelli rocciosi.  Questi calcoli friabili sono di peso variabile,  mollicci,  si sfaldano con niente,  e sono di colore giallognolo.  La formazione e l’eliminazione di questi calcoli, sono precedute e accompagnate da ematuria e coliche renali. Una cistinúria sintomatica si può osservare in caso di grave lesione epatica.   Elena  L.

 

 

09/05/2022

Che cosa sono i coenzimi e a che cosa servono?  Grazie!  Marco di Patty

 

 

Il coenzima è una sostanza a basso peso molecolare,  ed è la porzione non proteica dell’enzima.  I coenzimi partecipano a gran parte dei processi biochimici di decarbossilazione e intervengono in alcuni passaggi fondamentali determinando il carattere della reazione chimica enzimatica.  Le modalità in cui i coenzimi intervengono nei processi enzimatici sono molteplici:  Essi possono distaccarsi dalla parte proteica  ed essere trasferiti al substrato con cui variamente reagiscono,   oppure cedere al substrato solo un frammento della propria struttura.  In altri casi l’enzima conserva la sua integrità limitandosi a favorire il trasferimento in gruppi chimici,  di ioni o di cariche elettriche da un composto donatore al substrato accettatore. La classificazione dei coenzimi viene effettuata sulla base di criteri funzionali,  cioè  facendo riferimento all’attività degli enzimi corrispondenti.  Si hanno così coenzimi deputati al trasporto di ioni idrogeno oppure al trasporto di elettroni;  permettono il trasferimento al substrato sia di elettroni sia di ioni idrogeno.  Altri coenzimi intervengono nei processi metabolici di decarbossilazione.   L’attività biologica di numerose vitamine deriva dalla loro natura di coenzimi o di metaboliti precursori di coenzimi.   Elena  L.  continua

 

10/05/2022

 

Abbiamo un coenzima che interviene in alcuni passaggi fondamentali del metabolismo intermedio dei carboidrati.  Chimicamente è l’estere pirofosforico della tiamina e rappresenta la forma attiva della vitamina B¹.  Questa sostanza è cristallina,  molto solubile in acqua;  si ottiene per sintesi chimica o per via fermentativa.  Questo coenzima nell’organismo si forma a livello di quasi tutti gli organi a partire dalla vitamina B¹ introdotta con gli alimenti e da ATP,  in presenza dell’enzima tiamina-cinasi e di ioni magnesio.  Esempi importanti di processi enzimatici che richiedono l’intervento di questo enzima sono la decarbossilazione anaerobica degli α-chetoacidi nell’ambito del ciclo di Krebs e la transchetolasi nel metabolismo dei pentosi. Questo coenzima viene impiegato in medicina nel trattamento delle neuriti e delle forme neuro-e psicoasteniche,  nel diabete come  coadiuvante della terapia insulinica,  nelle tossicosi,  e in alcune malattie gastrointestinali specie nell’età infantile.  Elena  L.  Con questo argomento ritorno domani.

 

 

11/05/2022

 

Il coenzima A  o  CoA,  è un composto organico contenuto in tutti i tessuti animali nei microrganismi e  in quantità minori,  nelle cellule vegetali.  È  stato isolato nel fegato e in colture di Streptomyces fradiae da Lipmann e Kaplan tra il 1947-50,  i quali ne hanno anche stabilito la natura di nucleotide e anche la struttura chimica,  definitivamente confermata dalla sintesi totale realizzata da Molfatt nel 1959.  Il C0A è formato da adenina,  ribosio,  tre unità di acido pantotenico e tioetanolammina,  quest’ultima prodotto di decarbossilazione della cisteina.  Il C0A è un trasportatore di radicali acilici così come l’ATP è un trasportatore di radicali fosforici.  La funzione molecolare reattiva del C0A è il gruppo –SH  della tioetanolammina,  a livello del quale si formano legami ad alto potenziale energetico sia con radicali acetilici sia con altri radicali di acidi organici.  Il C0A è un metabolita essenziale dell’attività biochimica delle cellule;  la sua presenza è necessaria per lo sviluppo del ciclo di Krebs,  per la sintesi e la demolizione degli acidi grassi e dei fosfatidi,  per la sintesi del colesterolo,  degli ormoni steroidi,  delle porfirine.   Tra i più importanti processi di acetilazione che avvengono nei tessuti con l’intervento del C0A possiamo ricordare:  la coniugazione della glicina con acido benzoico; l’acetilazione detossicante delle ammine aromatiche ed eterocicliche esogene;  l’acetilazione degli amminoacidi;  l’  acetilazione della colina che porta alla sintesi del mediatore chimico della trasmissione nervosa,  l’acetilcolina;  l’acetilazione della glucosammina e della galattosammina,  legata alla biosintesi della sostanza fondamentale del tessuto connettivo.  Elena L.  A domani per l’ultima parte della funzione dei coenzimi.

 

12/05/2022

 

Il CoA si forma nei tessuti animali a partire dall’acido pantotenico introdotto con gli alimenti e in piccola misura elaborato dalla flora batterica intestinale.  Un insufficiente apporto di acido pantotenico provoca la riduzione dei livelli tessutali di CoA,  a cui si accompagnano alterazioni di vario tipo,  come ad esempio:  fenomeni degenerativi sul sistema nervoso,  lesioni delle ghiandole surrenali,  manifestazioni di tipi dermatitico,  arresto dell’accrescimento corporeo nell’infanzia.  Coenzima B¹²   derivato 5-deossi-adenosinico della vitamina B¹²,  noto anche con il nome di cobammide.  È in numerosi microrganismi e nel fegato dei mammiferi,  in cui si ritiene costituisca la forma biologicamente attiva della vitamina B¹².   Il coenzima è il cofattore del glutammico-isomerasi,  che catalizza l’isomerizzazione dell’acido L-glutammico in acido L-ß metil aspartico;  inoltre è il coenzima della metil-malonil-CoA-isomerasi,  che permette la trasformazione del metil-malonil C0A in succinil CoA.   Altriimportanti processi enzimatici collegati al metabolismo delle proteine e degli acidi nucleici richiedono la presenza di tale coenzima.   In medicina viene largamente adoperato nelle anemie,  nei disturbi dell’accrescimento,  nelle convalescenze,  durante la gravidanza,  ecc.   Coenzima Q — Sostanza contenuta nei lieviti e nei mitocondri delle cellule animali,  è un derivato del benzachinone avente una lunga catena laterale poli-isoprenoide.  Il numero delle unità isoprenoidi va in rapporto all’origine: 10 unità nel coenzima Q isolato dal cuore di bue e di altri mammiferi  (coenzima Q¹º), 6-9 unità isoprenoidi nei composti omologhi di origine microbica.  Esiste inoltre una forma che prende il nome di ubicromenolo.  Ricerche sul coenzima hanno hanno confermato la sua funzione di trasportatore di elettroni nell’ambito della catena respiratoria,  come unità di collegamento tra il sistema delle flavoproteine e quello citocromico.  Elena  L.

 

 

13/05/2022

 

 

Che cos’è l’acido fenico?  A che cosa serve?  Grazie!  marco di Patty

 

 

L’acido fenico è un composto chimico che ha la struttura di idrossiderivato del benzene. Si usava un tempo soprattutto come disinfettante e per la preparazione di prodotti farmaceutici  8acido salicilico e derivati).  L’acido fenico esercita un’intensa azione denaturante sulle proteine e sui tessuti animali.  Se lo applichiamo sulla cute produce una pellicola biancastra,  costituita da proteine cutanee denaturate.  Se il periodo di contatto è prolungato si hanno fenomeni di necrotici e gravi lesioni ulcerative che ne hanno limitato o addirittura abolito l’uso come disinfettante.  l’effetto denaturante sulle proteine è pure alla base dell’azione antibatterica del fenolo, che agisce come batteriostatico a concentrazioni di 1:500,  e come battericida  di 1-2%.  In soluzione acquosa del 2% ha un’energica azione funghicida.  Ha un effetto sul sistema nervoso.  Nell’uomo  si ha dapprima una brevissima fase di eccitazione, seguita da un periodo di depressionedei centri cardiovaso-regolatori e dei centri respiratori.  Dal punto di vista tossicologico il fenolo è responsabile di avvelenamenti a scopo suicida o accidentali.  Elena  L.

 

 

16/05/2022

 

Qual è quel processo fisiologico che nell’intestino consente la prograssione del chimo?  Grazie!  Marco di Patty

 

 

Si chiamano movimenti “peristaltici”,  che consistono nell’avanzamento di una profonda contrazione circolare dell’intestino che si forma in seguito alla distensione meccanica della parete.  Queste onde si osservano non solo nell’intestino tenue e nel colon,  ma anche nell’esofago,  nello stomaco e inalcuni distretti extra-intestinali,  come gli ureteri.  L’attività peristaltica del tubo digerente è dovuta alla presenza nella parete intestinale di un plesso nervoso,  i cui neuroni vengono attivati dalla distensione della mucosa,  determinando in risposta la contrazione della muscolatura liscia circolare.  ognuno di questi movimenti interessa una zona limitata dell’intestino e ha la durata di ca. 7-8 secondi.  Durante questo movimento,  oltre all’avanzamento del chimo,  sha  anche la sua rotazione in senso antiorario.  Questo fenomeno è importante perché consente il rimescolamento del chimo e un suo migliore contatto con la mucosa assorbente e con i succhi digestivi.  Talora il movimento peristaltico può avere direzione retrograda e  quindi spingere il chimo in direzione caudo-craniale.  I movimenti peristaltici retrogradi hanno importanza particolare nel duodeno,  poiché il reflusso del contenuto duodenale verso lo stomaco permette la neutralizzazione dell’acidità gastrica.  Elena  L.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

29.04.2022

LE RICETTE DI CASA MIA TRECENTOQUARANTESIMA PARTE

Autore: Elena Lasagna

29/04/2022

 

 

IN CUCINA CON AMORE

 

E CON FEDERICA

 

Elena  Quello di oggi è un piatto di pesce di mare dai mille sapori.  Eccolo,   è invitante.

 

FILETTI DI PESCE DI MARE MISTO

 

 

 

Ingredienti:  filetti di cernia,  di orata,  e di sogliole.  Origano,  rosmarino,  melissa,  prezzemolo,  sale,  pepe,  tabasco, due lime,  pastella con acqua minerale,  farina tipo “0” e panco,  olio di arachidi.  Per il contorno:  pomodori maturi cuore di bue,  cipollotti tropea,  acciughe,  pecorino ligure,  pangrattato,  un uovo,  basilico,  patate e zucca,  noce moscata.

 

Esecuzione:  laviamo i filetti di pesce fresco,  li irroriamo con il succo di lime,  il rosmarino,  sale,  pepe,  le erbe sopra elencate,  e li lasceremo a marinare per un’ora.  nel frattempo prepareremo il ripieno dei pomodori:  unendo il pangrattato al formaggio,  mettiamo il basilico tritato,  il cipollotto,  la noce moscata,  le patate e la zucca passate al passaverdure,  le acciughe e leghiamo il tutto con un uovo;  riempiamo i pomodori tagliati a metà e li faremo cuocere in forno a 170° per 20 minuti.  Poi  faremo la pastella con la farina,  l’acqua frizzante,  il panco,  il rosmarino,  sale,  pepe,  immergiamo il pesce e lo mettiamo in padella con l’olio a temperatura perfetta;  una volta fritto lo metteremo sulla carta assorbente e poi nel piatto di portata insieme ai pomodori gratinati.

 

Federica  Mi gusta molto!

 

 

30/04/2022

 

 

Elena  Anche questa ricetta è piaciuta molto,  è un piatto unico perché condita con arrosto di vitello,  però è davvero squisita.

 

 

PENNETTE  ALL’ARROSTO

 

DI VITELLO

 

 

Ingredienti:  pennette,  filetto o contro- filetto di vitello, limone,  sale,   pepe,   rosmarino,  aglio,  salvia,  origano,  tabasco,  vino,  noce moscata,  bianco secco,  brodo,  alloro,  timo,  un po’ di burro,  un cucchiaio di farina,  parmigiano,  olio extra  vergine d’oliva.

 

 

Esecuzione:  Incominciamo con il massaggiare il filetto  con sale,   pepe,  spezie, rosmarino,  aglio, salvia,  alloro,  timo tritati,  saliamo,  pepiamo ancora e spremiamo il succo di mezzo limone;  lasciamo macerare la carne per una notte intera.  Il mattino seguente facciamo rosolare la carne con aglio e burro,  poi  verseremo il vino per sfumare,  mettiamo un cucchiaio di farina ben amalgamata,  il brodo e lasciamo cuocere a fuoco lento.  Una volta cotto l’arrosto lo lasciamo raffreddare poi lo tagliamo a fette o a tocchetti;  caliamo le pennette, e una volta scolate le mantechiamo nel sugo dell’arrosto;  versiamo un poco di olio dal sapore gentile su tutta la carne,  e impiattiamo con una bella manciata di parmigiano e dei tocchetti di carne arrosto.  Una vera bontà!

 

Federica    Anche questo però è di una bontà!  Credo fermamente che piaccia a tutti!  Senti che profumi e che sapori!

 

02/05/2022

 

Elena  Un piatto semplice ma gustoso,  sono gli gnocchi di oggi,  fatti con pane raffermo e ricotta di capra.  Molto salutare e buonissimo.

 

GNOCCHI DI PANE RAFFERMO

 

E RICOTTA

 

 

 

Ingredienti:  pane raffermo,  latte, q.b.,  pepe,  sale,  ricotta di capra,  macis,  parmigiano grattugiato,  farina tipo “0”.  Per il condimento:  salsa di pomodoro fresco fatta in casa,  uno scalogno e mezzo porro,  chiodo di garofano,  bacche di ginepro,  origano,  olio extra vergine d’oliva  parmigiano grattugiato.

 

 

Esecuzione:  la sera prima tagliamo il pane e lo mettiamo in ammollo nel latte.  Il giorno seguente amalgamiamo bene il pane,  lo strizziamo e lasciamo cadere il latte in eccesso.  Saliamo e pepiamo,  aggiungiamo il macis,  la ricotta setacciata,  una manciata di parmigiano e con l’aiuto di un po’ di farina,  facciamo un bell’impasto  che non appiccichi alle dita.  Poi versiamo tutto sul piano di lavoro e formiamo gli gnocchi.  Adesso incominciamo a fare il condimento spellando i pomodori sbollentati e passati nell’acqua ghiacciata.  Nel frattempo tagliamo sottilmente porro e scalogno e lo faremo soffriggere in poco olio,  poi sfumiamo con il vino, aggiungeremo i pomodori,   e il resto delle spezie.  Lasciamo bollire a fuoco lento per mezz’ora e poi caliamo gli gnocchi in acqua bollente salata,  li scoliamo e li passiamo nella casseruola del soffritto.  Mantechiamo e aggiungeremo anche un po’ di parmigiano e una bella manciata di origano.

 

 

Federica   Sono facili,  semplici e squisiti.  Che bella ricetta!

 

 

03/05/2022

 

 

Elena   un secondo piatto di carne molto saporito ma così non l’ho mai fatto prima.

 

FUSI DI POLLO  ALL’ACETO

 

BALSAMICO VERO

 

 

Ingredienti:  fusi di pollo, erbe aromatiche che preferiamo,  sale,  pepe,  spezie,  vino bianco,  aceto balsamico,  brodo di carne.  Per il contorno:  spinaci,  uova,  panco,  parmigiano,  olio extra vergine d’oliva,  latte,  farina di ceci;  patate al forno con rosmarino e pepe.

 

Esecuzione:  laviamo e puliamo bene la carne,  la mettiamo a macerare per una notte con le erbe, le spezie e il vino.  Il mattino seguente le togliamo dalla marinatura e le faremo dorare bene per sigillarle.  Sfumiamo con il vino di marinatura e mettiamo ancora delle erbe fresche, compreso l’aglio e il brodo.  Lasciamo cuocere la carne fino a metà cottura con il coperchio socchiuso,  poi aggiungeremo l’aceto balsamico e ultimiamo la cottura per altri 15 minuti.  Nel frattempo abbiamo lessato gli spinaci  scolati e spruzzati con il latte,  poi vanno strizzati bene,  aggiustati di sale e pepe, un battuto di erba di aglio,  parmigiano,  un uovo,  il panco e la farina di ceci.  Facciamo delle polpettone e le irroriamo con l’olio poi le metteremo a cuocere in forno sulla carta  a 180° per 15 minuti.  Intanto abbiamo pelato le patate,  tagliate a fettone,  salate e cosparse di rosmarino,  e poi in padella con olio per friggere.

 

Federica  Un bel piatto completo e gustoso.

 

 

04/05/2022

 

Elena  Anche se la pasta che uso può essere ripetitiva,  ma le ricette cambiano sempre!

 

 

I MIEI NUOVI MACCHERONI

 

 

 

Ingredienti:  maccheroni di semola di grano duro,  salsa di pomodoro fatta in casa,  sale, peperoncino,  zafferano,  alloro,  aglio acerbo,  vino bianco o rosato,  arrosto di prosciutto, toma e parmigiano,  cipollotti tropea,  carote,  brodo vegetale.

 

 

Esecuzione:  facciamo un buonissimo ragù con i cipollotti,  l’aglio acerbo,  il vino bianco per sfumare,  la polpa di pomodoro,  il peperoncino,  aggiustiamo di sale,  mettiamo anche due foglie di alloro,  le carote grattugiate finemente,  lasciamo bollire adagio per 15 minuti,  poi metteremo il prosciutto arrosto tritato e lo zafferano;  quando la pasta sarà cotta nel brodo vegetale,  la scoleremo e la metteremo nella casseruola del ragù,  aggiungendo la toma e il parmigiano.

 

Federica   Più che buona,  squisitissima!

 

 

05/05/2022

 

 

Elena   Più che panini oggi presento gli involtini di pasta sfoglia appena fatta. Meravigliosi!

 

 

INVOLTINI DI PASTA SFOGLIA

 

APPENA FATTA

 

 

Ingredienti per la pasta sfoglia:  burro,  farina tipo “00”,  sale e acqua,  un cucchiaino di zucchero,  un bicchierino di grappa.   Per il ripieno:  due porri,  sale e pepe,  vino bianco,  alloro,  olio extra vergine d’oliva,  aceto di mele, prosciutto cotto a fette un po’ spesse,  formaggio da fondere.

 

 

Esecuzione:  prendiamo il burro a temperatura ambiente (100 g per ogni “150 g di farina,  acqua q. b. ,  sale.  Procediamo nella solita maniera,  cioè prima il burro con metà della farina,  e poi l’altra metà impastata con acqua, sale,  grappa  e zucchero.  Io faccio sempre sette passaggi,  anche otto e sono sicura che mi viene sempre molto stratificata e fragrante.  Una volta finito il procedimento dividiamo la pasta sfoglia,  prendiamo quella che ci occorre e l’altra la metteremo a riposare in frigo.  Con il mattarello tiriamo una pasta sottile,  ritagliamo dei quadri o rettangoli oppure dei triangoli,  poi li farciremo con i porri stufati,  una fetta grande di prosciutto,  e una fetta grande di formaggio che fonde;  li chiudiamo affinché non si aprano durante la cottura e li metteremo in forno a 180°  per 15-20 minuti.  Gli involtini risulteranno leggeri,  fragranti che si sciolgono in bocca,  pronti da servire. Facilissimi da fare.

 

 

Federica  La pasta sfoglia è meravigliosa,  anche perché con quella che rimane si possono fare anche cose dolci.  Buona da matti questa ricetta!

 

 

06/05/2022

 

 

Elena  Un primo piatto molto gradevole e vegetariano:  sono le tagliatelle fatte in casa  avvolte in crema di piselli,  burrata e porri.  Buonissime!

 

TAGLIATELLE IN CREMA DI PISELLI

 

 

Ingredienti:  uova,  farina per pasta fresca oppure semola,  sale;  piselli, burrata,  latte,  peperoncino,  pepe,  limone,  scorza grattugiata per decorare,  cipollotti olio extra vergine d’oliva,  vino bianco,  parmigiano,  brodo vegetale.

 

 

Esecuzione:  facciamo la sfoglia,  la tiriamo a mano e taglamo le tagliatelle a coltello.  Mentre le tagliatelle riposano facciamo soffriggere i cipollotti in poco olio,  sfumiamo col vino,  e versiamo la crema di piselli  fatti prima sbollentare e passati nel mixer;  aggiungiamo poca burrata sciolta in poco latte,  aggiustiamo di sale,  pepe e un pizzico di peperoncino.  Caliamo le tagliatellenel brodo,  le scoliamo,  ma le lasciamo non troppo asciutte poi le passiamo nella casseruola del condimento aggiungendo il parmigiano grattugiato,  un po’ di succo di limome e dei filini di scorza per decorare.  Il piatto è pronto.

 

 

Federica   delicate,  saporite,  un po’ pungenti e dolci,  squisite!

 

Elena  Grazie!  Al prossimo articolodi cucina.

 

 

 

 

 

 

 

22/04/2022

 

La dura madre che abbiamo nel cervello potrebbe ammalarsi?  Come? Grazie!  Marco di Patty

 

 

Purtroppo sì,  anche la dura madre potrebbe andare incontro a patologie;  ad un processo infiammatorio che può essere accompagnato anche da versamento liquorale o ematico,  o purulento  negli spazi epi- e subdurali.  È un ascesso subdurale è determinato da fattori infettivi delle ossa craniche,  si manifesta con cefalea,  crisi parossistiche,  vomito.  Si cura con antibiotici o intervento chirurgico.  Questa patologia della dura madre è di solito secondaria a contusione cranica e si manifesta dopo giorni o mesi,  con astenia,  vertigini,  cefalea,  seguite da fenomeni di ipertensione endocranica progressiva e di localizzazione in rapporto alla sede dell’ematoma e da disordini psichici;  la cura è chirurgica.  Mentre il processo infiammatorio cervicale della dura madre ipertrofica di Charcot ha spesso un’eziologia luetica,  altre volte sconosciuta.  Si tratta di un processo flogistico cronico con ispessimento delle tre meningi,  prevalentemente a carico della “dura madre” e la formazione di un manicotto che comprime il midollo cervicale;  la sintomatologia è caratterizzata da dolori alla colonna cervicale e paralisi di gruppi muscolari degli arti superiori.  Elena  L.

 

23/04/2022

 

È vero che la saliva ci protegge i denti?  Marco di Patty

 

La saliva ci protegge i denti,  probabilmente per un’azione meccanica detergente,  come solvente dei cibi solidi,  rende possibile la stimolazione delle terminazioni gustative da parte delle sostanze sapide in essi contenute,  assumendo così un ruolo importante nel preparare la secrezione del sacco gastrico.  Il compito importantissimo della saliva umana è anche quello  assolta dall’azione digestiva della ptialina sugli amidi:  infatti l’amilasi salivare è capace di operare la scissione idrolitica dei polisaccaridi quali l’amido e il glicogeno.  In condizioni patologiche la saliva può aumentare o diminuire di quantità secondo le cause determinanti.  Elena  L.

 

25/04/2022

 

Se si fanno sforzi esagerati,  è vero che possono insorgere degli ematomi senza che noi possiamo accorgerci di nulla se non solo pochi disturbi della sensibilità?  Marco di Patty

 

Potrebbe succedere un versamento ematico nel parenchima del midollo spinale. Questa cosa può insorgere non solo dopo grandi fatiche fisiche,  a traumi diretti del rachide,  in seguito a cadute,  ma può insorgere anche per affezioni dei vasi midollari.  Il quadro clinico è variabile secondo la sede e l’estensione,  comprende paralisi,  atrofia muscolare, e proprio disturbi della sensibilità.  Elena  L.

 

26/04/2022

 

Se teniamo il cane in casa con noi,  è possibile che possiamo riscontrare l’acaro della scabbia?   Grazie!  Marco di Patty

 

 

Al giorno d’oggi non credo,  anche perché chi adotta l’igiene giornaliera per se,  per la casa e per il cane,  non è così facile andare incontro a certe malattie parassitarie della pelle.  Ci sono prodotti dall’efficacia notevole tipo collari e tutto il resto per la salute del cane.  La scabbia assume aspetti clinici diversi,  in rapporto all’estensione del processo o all’eventuale sovrapposizione di complicazioni di prurito e del grattarsi.  Il sintomo è dato dal cunicolo scavato dall’acaro,  che ha forma lineare o ad arco,  di colore bianco e rosa della cute vicina.  Accanto al cunicolo si possono osservare, specialmente nelle forme che durano da tempo, alcune vescichette trasparenti perlate,  senza nessun alone intorno.  Il contagio avviene più spesso durante la notte,  attraverso la biancheria  del letto oppure il contatto tra malato e sano.  Comunque la scabbia si cura con l’applicazione su tutta la superficie cutanea di farmaci antiacarici,  disinfestando tutta la biancheria e se il cane è quasi sempre in casa anche tutta la casa.  Tempo fa c’era la scabbia norvegese,  riscontrabile in Scandinavia,  sostenuta da un parassita della pelle del lupo.  I sintomi erano gli stessi:  eruzioni cutanee specialmente nei punti dei glutei,  i piedi,  lato flessorio dei gomiti,  scroto,  glande,  aureola mammaria;  quella del lupo norvegese è anch’essa caratterizzata da ipercheratosi,  croste,  localizzate specialmente al capo e al collo.  Comunque  non spaventarti,  se mantieni un’igiene della casa e del cane,  non ti succederà,  con i collari che esistono al giorno d’oggi,  proteggono da molte malattie.  Elena  L.

 

 

27/ 04/2022

 

 

Che cosa avviene nel nostro organismo con la disidratazione organica?  Grazie!  Marco di Patty.

 

 

La disidratazione organica da alterato metabolismo elettrolitico può interessare le cellule,  il liquido interstiziale o cellule e liquido.  La prima condizione si verifica quando,  per deficiente escrezione renale di cloruro sodico, aumenta la concentrazione elettrolitica del liquido interstiziale,  che provoca la fuoriuscita di acqua dalle cellule;  la seconda s’instaura per mancanza di elettroliti,  come avviene nelle malattie con vomito e diarrea persistenti.  La terza  avviene quando si hanno forte perdite di liquidi non compensate da adeguate introduzioni di essi.  Lo stesso avviene nei bambini,  indica una condizione morbosa che li può colpire nei primi mesi di vita,  con febbre transitoria  38-39 °C,  generalmente nella terza e quarta giornata,  elevata disidratazione con eccessiva diminuzione di peso,  apatia,  irrequietezza,  cute inelastica e secca,  occhi incavati,  sete e grida.  la terapia consiste in una pronta e abbondante introduzione di acqua per via orale o fleboclisi con soluzione fisiologica e glucosata.  Elena  L.

 

27/04/2022

 

Vorrei che parlassi  ancora di callosità e calli.  Grazie!  Marco di Patty

 

Le callosità sono ispessimenti cutanei per prevalente sviluppo dello strato corneo,  che estendendosi in superficie forma larghe piastre giallastre;  si formano solitamente in relazioni a compressioni continue,  esercitate sia nel camminare molto o mettendo a dura prova gli arti più esposti al lavoro come le mani.  Mentre il callo è un ispessimento circoscritto dello strato corneo dell’epidermide,  e anche qui con conseguente e ripetute pressioni,  che colpiscono prevalentemente le mani e i piedi.  Le loro formazioni sono legate a determinate condizioni professionali,  a colpi incidenti dei piedi,  a calzature troppo strette;  i calli non tendono ad allargarsi in superficie ma ad approfondirsi.  Ci sono molte forme di calli ne cito qualcuno:  il callo del mignolo,  ad esempio,  si forma per sfregamento della calzatura contro la parte della pelle laterale del piede:  i chiodini:  si formano sotto la pianta superiore del piede appena sotto o di fianco alle dita.  Poi abbiamo il callo osseo che è una formazione interna del periostio e del midollo che si verifica in caso di frattura:  il tessuto neoformato tende a ristabilire la continuità fra le superfici di frattura.  Poi citiamo il callo embrionario: tessuto di granulazione costituito da capillari,  fibroblasti,  cellule reticolo-endoteliali,  osteoblasti,  che sostituisce il coagulo ematico presente nel focolaio di frattura e viene ad occupare lo spazio fra i monconi ossei,  costruendovi intorno un manicotto a ffusolato.  Questo rappresenterebbe il primo stadio del callo osseo.  Abbiamo il callo ipertrofico:  è un callo osseo di notevole dimensioni,  la sua forma è irregolare per la presenza di creste ossee.  Si forma per cause generali:  il rachitismo o locali per inclusione di corpi estranei,  proiettili,  schegge ossee,  ecc.  Spessi questi calli comprimono  o inglobano tronchi nervosi  provocando disturbi gravi come nevralgie e o paralisi.  Il callo deforme è sempre il callo osseo alterato per la deviazione dei monconi dell’osso fratturato,  soprattutto nel senso di un accavallamento;  si può avere anche in seguito a ipertrofia del tessuto osseo di neoformazione,  processi osteomielitici,  fenomeni di sequestro osseo,  degenerazione di tipo neoplastico.  Elena  L.

 

 

02/05/2022

 

 

Come si diventa isterici?  Grazie!  Marco di Patty

 

 

La psicanalisi sostiene che alla base dei disturbi isterici  ci siano dei contenuti inconsci che si manifestano all’esterno in forma simbolica.  Questa condizione psicologica è contrassegnata da intensa suggestionabilità,  labilità emotiva,  intensa reattività a determinate situazioni affettive.  Vi è tendenza all’autocompatimento;  a tali sintomi psichici si accompagnano di frequente sintomi somatici quali paresi,  ecc.  senza che però vi siano cause organiche alla loro base.  È frequente che tali sintomi siano del tutto o in parte simulati,  ma più spesso il soggetto è inconsapevole delle cause di tali sintomi.  Tipico sintomo isterico è la crisi convulsiva,  a volte difficilmente distinguibile da quella epilettica;  ma si nota la differenza perché mentre il malato di epilessia quando cade lo fa inconsapevolmente,  succede tutto ad un tratto,  mentre il disturbato di isterismo quando cade a terra evita di farsi male.  Si distingue un isterismo di angoscia,  quando il sintomo fondamentale è l’ansia e un isterismo di conversione,  quando tali contenuti inconsci disturbanti si convertono all’esterno in sintomi somatici come paralisi anestesie ecc.  Elena  L.

 

 

03/05/2022

 

In che cosa consiste lo psicogramma?  Grazie!  Marco di Patty

 

 

Lo psicogramma è la descrizione dei fenomeni psichici e delle caratteristiche della personalità di un individuo.  Questo metodo si avvale di apparecchiature dette psicografi che permettono la registrazione grafica di reazioni fisiche che sono in stretta connessione con fatti psichici,  e delle rappresentazioni grafiche delle caratteristiche personali di un individuo.  Elena  L.

 

 

04/05/2022

 

L’osso mediano che concorre a formare la base del cranio,  può ammalarsi,  o infettarsi e andare incontro ad una patologia vera e propria?  Marco di Patty.

 

Sì,  anche l’etmoide può ammalarsi di infiammazione,  di un processo flogistico acuto o può restare anche cronico,  suppurativo o meno, dei seni etmoidali.  Se l’essudato infiammatorio non drena dalla cavità dei seni per occlusione o edema degli orifici naturali,  aperta vi è un drenaggio nasale.  A seconda la parte colpita:  quella anteriore o quella posteriore.  La parte anteriore si associa spesso a sinusite mascellare e frontale e si manifesta con dolori acuti locali,  spontanei e provocati con la pressione di un dito,  secrezione nasale purulenta se la forma è aperta.  La parte posteriore,  di frequente è concomitante a sinusite sfenoidale e si evidenzia con cefalea della regione occipitale e del vertice e con secrezione purulenta rino-faringea.  La diagnosi si formula con l’esame radiologico ed eventualmente con la rinoscopia.   Elena  L.

 

 

 

 

 

20/04/2022

 

 

I MIEI PROPOSITI

 

 

 

 

Il distacco da ogni situazione odiosa per non lasciarsi coinvolgere è lecito,  è facile chiudere gli occhi,  sconfinare lo spirito,  per non aiutare il prossimo,  ma non migliora la qualità della vita.  Al contrario,  non elimina ogni tensione  e ogni  angoscia;  ci fa sentire più soli nel mondo inadeguato degli umani.  Elena  L.

 

25/04/2022

 

 

 

Se si riflette si trova sempre la verità.  Anche se alcuni non sempre arrivano a comprendere,  sono lenti nel valutare,  o forse per loro è più facile chiudere gli occhi per non vedere.  Elena  L.

 

 

27/04/2022

 

Gli slanci del cuore non mentono mai.  Tutto si dispone con naturalezza al posto giusto.  Se è vero amore non fa perdere l’anima,  non fa sentire inadeguati,  perché non toglie nulla  ma aggiunge sempre qualcosa di prezioso.  Elena  L.

 

28/04/2022

 

Quante volte si infierisce su persone innocenti,  solo perché a riportare certe malignità sono coloro in cui abbiamo fiducia,  che però non sono persone attendibili ma disturbate.  Quanti uomini e anche donne ci sono cascati!   Non c’è lentezza nel valutare,   nemmeno lasciarsi andare ad una saggia circospezione,  no!  Troppo scomodo,  e se poi di quella gente si è anche invidiosi,  allora si cercano anche alleati,   per potere secondo la fantasia malata,   inchiodare qualcuno,  così,  tanto per smaltire la rabbia che rode dentro e non si sa come spegnerla.  Elena  L.

 

02/05/2022

 

Al mondo c’è chi non crede patologicamente in se stesso;  e chi invece ci crede fino in fondo,  sempre privo di dubbi,  credendo persino che sia il mondo a girare intorno a lui e se occorre ad adeguarsi.  Io mi chiedo:  ma la via di mezzo no?  Dove starà il vero, la pace e lo spazio pieno di ombre?  Forse se attraversassimo gli universi più disparati con occhi bene aperti sapremo darci una risposta. Elena  L.

 

 

04/05/2022

 

Con l’abilità della mente si possono smascherare furbizie e inganni,  per prendere il nostro posto di sempre,  quello che ci appartiene!   Elena  L.

 

 

09/05/2022

 

Le cose riportate da chi odia per invidia non corrispondono mai a verità!   Sono prive di importanti difensive,  come una sedia priva del sostegno per potersi sedere.  Non c’è paragone!  Elena  L.

 

16/05/2022

 

C’è chi per cattiveria accusa persone innocenti,  mentre per trovare il vero colpevole non ha che da guardare intorno a sé!  Elena  L.

 

19/05/2022

 

Il tempo scopre sempre ogni cosa e la persona intelligente lo capta senza sconvolgere;  la verità è una progressione magica,  non serve mentire e occultare,  perché c’è sempre qualcuno che la conosce !  Elena  L.

 

 

27/05/2022

 

 

A volte per paura di difendere il proprio punto di vista si simulano false certezze!  Perché se fanno già parte della verità?  Elena  L.

 

 

06/06/2022

 

Le emozioni respinte non resteranno soffocate,  ma si trasformeranno in tutto ciò che vorrai;  la tua mente sarà sempre più fresca e questo senso dello spazio  e della libertà ti farà crescere.   Elena  L.

 

20/06/2022

 

Ammorbidire la mente nei confronti chi credi migliore di te è segno di maturità. Se sai valorizzare gli altri sei sulla grande strada,  il tuo mondo interiore ti applaude e ti apprezzerà sempre di più!  Elena  L.