Archive for the 'LA NOSTRA SALUTE' Category

30/05/2023

 

 

 

Marco di Patty   Il rallentamento del ritmo cardiaco è dovuto solo a malattie cardiovascolari?  Grazie!

 

 

Elena  No,   ci sono altri disturbi o patologie che conducono a questa disfunzione.  A volte potrebbe essere una predominanza  della funzione vagale, dovuta a fattori costituzionali,  a lesioni irritative dei centri encefalici e midollari,  dei gangli,  delle fibre del vago,  a stimolazione da parte di sostanze vagotrope,  a inibizione del simpatico per azione di farmaci simpaticolitici.  A caratterizzare questa patologia è proprio anche il rallentamento del rirmo cardiaco,  con aumento della secrezione sudorale,  salivare,  lacrimale, bronchiale,  gastrointestinale,  biliare. La muscolatura liscia dell’apparato digerente,  della cistifellea,  della vescica,  dei condotti deferenti,  risulta ipertonica con aumento della forza e della frequenza delle contrazioni;  la pressione arteriosa,  invece per effetto della vasodilatazionee dell’azione cronotropa negativa, esercita sul vago,  sul cuore tende a valori bassi.  A livello dei bronchi l’ipertono dei muscoli bronchiali,   determinano una restrizione del lume,  costituisce un terreno di predisposizione all’asma bronchiale;  gli atti respiratori di solito sono accelerati;  il ricambio è ritardato e la pupilla sembra midriatica. Questi sono disturbi legati a questa patologia,  compresi anche  gastrite ipertonica-ipersecretiva la colite spastica,  e gli sti infiammatori dell’intestino. Ti ho mostrato tutto questo per farti capire quanti sono i disturbi che possono portare ad una diagnosi invece che un’altra.  L’importante è saper distinguere il tutto per non sbagliare mai.

 

 

31/05/2023

 

 

Marco di Patty   Vorrei sapere: quella neoplasia originata dagli epiteli di rivestimento della cute e delle mucose,  quali organi colpisce?   Grazie!

 

 

Elena  Rispetto alla morfologia istologica si distinguono una neoplasia a cellule squamose o spinocellulari,  e una neoplasia a cellule cilindriche o basocellulare.  La prima trae origine dagli epiteli piatti stratificati della cute:  viso,  collo,  arti superiori,  genitali esterni,  di alcune mucose come bocca, faringe,  esofago, corde vocali,  vagina,  uretra,  portio  ,  e da quelli di transizione delle vie  urinarie:  bacinetto renale,  ureteri,  vescica.  Si sviluppa da isole metastatiche di epitelio piatto della cistifellea,  dei bronchi e dello stomaco.  Può assumere un aspetto nodulare:  placca dura con precoci ulcerazioni;  papillare: rilievi moriformi con ulcerazioni superficiali;  scirroso:  consistenza dura e andamento infiltrante.   Le metastasi più frequenti sono a livello delle linfoghiandole regionali,  rara è la diffusione per via ematica.  Spesso questa neoplasia insorge su focolai di radiodermite o nella zona d’impianto di un precedente papilloma.

Le neoplasie a cellule cilindriche traggono origine dagli epiteli cilindrici di rivestimentodi alcune mucose, quali quella gastrica,  intestinale,  uterina,  nasale,  tubarica,  laringea,  tracheale,  bronchiale e salpingea.  La neoformazione può assumere un aspetto infiltrante ulcerato,  oppure papillare o villoso.  Le ulcerazioni si compllicano sovente per la sovrapposizione di fenomeni infettivi,  necrotici ed emorragici.  Quasi sempre si ha la precoce invasione dei vasi sanguigni e linfatici regionali da parte di zaffi neoplastici. La neoplasia bronchiale è tra i più frequenti di questi tumori; colpisce di preferenza il sesso maschile tra i 40 e i 60 anni e può presentarsi macroscopicamente con caratteri assai vari.  La diagnosi delle noplasie si basa esclusivamente sull’esame istologico.

 

 

01/06/2023

 

 

Marco di Patty  Vorrei sapere se quel siero che produce la ghiandola mammaria a partire dall’ultimo periodo della gravidanza,  che precede la secrezione lattea,  è dannoso per il bambino?  Grazie?

 

 

 Elena   No,  non è dannoso,  anzi… Si tratta di un liquido denso,  giallastro,  che ha reazione debolmente alcalina,  rispetto al latte è più ricco di albumine,  di enzimi e di sali minerali,  mentre è quasi privo di caseina e di grassi.  A differenza del latte coagula in seguito al riscaldamento.  Ha una debole azione lassativa, per cui si ritiene che favorisca nel neonato l’eliminazione del meconio,  accumulatosi nell’intestino nel corso della vita fetale.  Attraverso questo siero vengono escrete alcune proteine anticorpali: antitossine difterica, tetanica,  stafilococcica,  il che permette un’immunizzazione attiva antinfettiva del neonato.

 

 

05/06/2023

 

 

Marco   Esiste una condizione o più  condizioni in cui una persona riceve una quantità di stimoli inferiori alla norma per motivi naturali o artificiali?

 

 

Elena   Certo che sì,  è il deficit sensoriale e percettivo,  in cui il paziente non è sottoposto ad una riduzione quantitativa ma qualitativa della stimolazione, che perde in tutto o in parte il suo significato.  Vicino al deficit sensoriale percettivo vi è la condizione di monotonia pecettiva,  in cui il soggetto è sottoposto per un certo periodo sempre agli stessi stimoli.  Si distingue un deficit cronico,  della durata di alcuni anni,  da uno acuto,  dalla durata di alcune ore a qualche settimana. Nel deficit sensoriale,  l’eliminazione di ogni stimolo non è mai possibile,  se non per le modalità visiva e acustica.  Sia il defit sensoriale sia quello percettivo provocano una grave disorganizzazione del comportamento,  i cui primi effetti sono rilevabili dopo circa 3 ore e di massima sono di tanto più gravi quanto è più lungo il periodo di deficit,  pur esistendo una variabilità interindividuale.  Tali effetti vengono distinti clinici e cognitivi.  I primi che presentano una certa somiglianza con gli effetti prodotti da sostanze allucinogene quali L’SD, sia pure in forma più blanda,  consistono in: allucinazioni frequenti,  che possono interessare tutte le modalità sensoriali  e presentano diversi livelli di strutturazione,  da lampi di luce,  o ronzii o sensazioni di dondolamento, alla visione di vere o proprie scene strutturate.  Alterazioni dello schema corporeo,  anch’esse frequenti,  che consistono nella sensazione di allungamento o di accorciamento delle membra, mancanza di arti,  e così via. Deliri più rari di solito accompagnati da allucinazioni e che possono presentare i caratteri e i contenuti più vari.  Tra gli effetti cognitivi,  sono state studiate alterazioni della memoria e dei processi di pensiero,  ma l’attenzione degli studiosi si è concentrata soprattutto sulle alterazioni percettive.  Queste sono riassumibili sostanzialmente in una frammentazione del campo percettivo,  con una relativa incapacità a percepire forme globali.  Particolari interessi rivestono gli studi,  compiuti su animali,  dagli effetti  del deficit sensoriale dalla nascita.  Si è potuto constatare come le alterazioni percettive,  a carico soprattutto dei processi di costanza,  che s’instaurano negli animali così trattati diventano ben presto irreversibili.  Nell’essere umano,  ovviamente la povertà di stimolazione culturale,  può provocare gravi ritardi di sviluppo sul piano cognitivo.

 

 

09/06/2023

 

Marco di Patty  Vorrei sapere se l’infiammazione acuta e cronica dell’uretra può portare a gravi conseguenze come il cancro e alla terapia chirurgica?  Grazie!

 

 

L’infiammazione dell’uretra, a decorso acuto o cronico dovuta a vari agenti patogeni come gonococco e virus erpetico,  virus della malattia di Nicolas e Favre, ecc. anche se di rado di riscontrano forme del tutto asettiche.   I germi si localizzano nell’uretra sia per via ascendente,  dall’esterno sia discendente dalla vescica nel corso di cistiti acute o croniche.  Le forme cliniche più importanti vengono classificate secondo il criterio eziologico.

 

L’infiammazione dell’uretra gonococcica è sostenuta dal gonococco:  si manifesta con prurito,  dolore,  bruciore alla minzione,  secrezione uretrale siero-purulenta;  dopo qualche settimana l’infezione si propaga all’uretra posteriore e alla vescica, provocando un’uretrocistite e cronicizzandosi.  Possibili complicazioni nell’uomo sono prostatiti, epididimiti e orchiepididimiti;  nella donna vulviti,  vaginiti,  cerviciti,  endometriti,  salpingiti,  ovariti,  bartoliniti,  proctiti ecc.

L’infiammazione all’uretra di tipo sifilitico rappresenta la localizzazione uretrale di una lesione luetica.  Mentre l’infiammazione di tipo tubercolare è quasi sempre secondaria a forme tubercolari della prostata e delle vescichette seminali e si manifesta con lesioni nodulari o ulcerative.  C’è anche l’infiammazione di tipo erpetico da virus erpetico,  si accompagna di solito all’erpes genitalis.  E l’infiammazione traumatica viene determinata da traumi locali o si manifesta con dolori e fuoriuscita di sangue; può complicarsi per infezione da parte di germi locali,  esita spesso in cicatrici  retraenti con stenosi del canale uretrale. Mentre le infiammazioni asettiche dell’uretra sono caratterizzate dall’assenza di germi patogeni e da secrezione mucosa.

 

 

14/06/2023

 

 

Marco e Patty    L’acido citrico,  che ruolo svolge nel nostro organismo?  È vero che potrebbe essere nocivo?  Grazie!

 

 

Elena  Nella maggior parte degli organismi sia animali che vegetali lo contengono,  sia libero o come sale di calcio e di potassio.  Questo acido ha un ruolo importante nel metabolismo cellulare,  essendo un prodotto intermedio del ciclo di Krebs,  da cui l’acido citrico prende il nome.  Esso si forma nei tessuti per condensazione dell’acido ossalacetico con l’acetil-C ºA in presenza dell’enzima citrato-sintetasi.  Ha grande importanza la sua biosintesi per degradazione fermentativa del glucosio a opera di diversi microrganismi tra cui l’Aspergillus niger.  Tale processo viene infatti sfruttato per la produzione industriale dell’acido. L’acido citrico viene largamente adoperato come additivo alimentare per le sue proprietà antifermentative e viene usato in tintoria come mordente.  Inoltre ha molteplici appicazioni nella chimica analitica e preparativa.  In farmacia è usato per la preparazione di polveri effervescenti;  queste sono composte da carbonato di magnesio e acido citrico,  dotati di proprietà purgative,  o da bicarbonato sodico e acido citrico che in soluzione reagisce liberando anidride carbonica,  con formazione di citrato di sodio, dotato di proprietà antiacide.  In medicina il citrato di sodio è adoperato come anticoagulante,  sia nella pratica trasfusionale, in soluzione del 4%, 02 sia per rendere incoagulabile il sangue conservato.  Ovviamente l’eccesso di questo acido porta a scompensi e a disfunzioni gravi.

 

 

 

 

 

 

 

25/03/2023

 

 

 

Perché certi tumori vengono chiamati ” Blastoma”?  Marco di Patty

 

Questo tumore non è di neoformazione “teratogena”,  vale a dire che sviluppa una formazione localizzata e indipendente.  Un tumore composto da tessuto indifferenziato:  blastoma autoctono,  che origina in un organismo per proliferazionedi cellule che gli appartengono.  Poi abbiamo il blastomapluricentrico, che origina da più cellule disseminate o da certi gruppi di cellule.  Il blastoma teratogeno,  è formato da cellule non appartenenti ai tessuti dell’individuo ospite ma ai tessuti di un altro individuo contenuto dentro l’ospite stesso.   E il blastoma unicentrico,  si origina da un’altra cellula oppure da un singolo gruppo di cellule.  Elena  L.

 

Volevo chiederti anche se è vero che l’edera è una pianta malefica?  Marco.

 

N0 Marco non è vero,  anzi  l’edera è considerata da tanto tempo una pianta rampicante benefica,  addirittura si chiama la pianta dell’amore.  Sull’edera avrei mille cose da raccontarti,  ma sai non tutti credono,  quindi lo racconterò a te e a tua madre.

 

 

28/03/2023

 

 

 Dott.  Robert  Ci sono dei composti tossici che alterano l’attività del midollo emopoietico,  impedendo la produzione delle cellule progenitrici dei globuli rossi,  dei globuli bianchi e delle piastrine? Mi rispondi?

 

 

Elena  Sì,  tra i composti più potenti si annoverano gran parte dei farmaci antineoplastici,  alcuni chemioterapici,  vari farmaci del sistema nervoso centrale,  alcuni trattamenti anti-ipertensivisivi, antidiabetici,  diuretici ecc.  Tra gli agenti chimici industriali si distingue anche il benzene. Tra gli agenti fisici si contano le radiazioni ionizzanti di qualsiasi fonte,  comescorie di fissione nucleare,  possono presentarsi nella forma globale,  con interessamento di tutte le forme apparecchi radiografici,  sì,  vi sono ancora, anche se più modernizzati ma lo sono,  ecc.  Le manifestazioni cliniche di questa  tossicità sono:  la leucopenia,  l’anemia e la piastrinopenia.  Le mielopenie tossiche possono presentarsi nella forma globale,  con interessamento di tutte le serie midollari,  più raramente in forma parziale,  bicitopenica o monocitopenica.  Si distinguono inoltre forme acute,  che si instaurano dopo pochi giorni di esposizione al tossico,  e forme croniche che richiedono molti mesi o alcuni anni di esposizione.  Nella maggior parte dei casi il meccanismo d’azione di questi agenti tossici è di tipo allergico o di idiosincrasico;  talora invece il danno midollare si stabilisce direttamente,  come conseguenza di un disturbo sulla sintesi proteica che impedisce la regolare maturazione di uno o di più stipiti cellulari.  Elena  L.

 

 

01/04/2023

 

 

I Blastomiceti sono nocivi?  A che cosa servono?  Marco e Patty

 

 

 

I Blastomiceti sono saprofiti di sostanze zuccherine,  sono nella frutta,  nel nettare dei fiori,  nel miele,  raramente li troviamo nel latte o in prodotti animali proteici o grassi.  La famiglia comprende i veri lieviti o i lieviti sporigeni,  molti dei quali vengono utilizzati per uso industriale,  per la loro attività fermentativa che operano in assenza di ossigeno.  Si ricordano il lievito di birra,  agente fermentante nella preparazione della birra, e il fermento del vino che appunto presiede alla vinificazione.  I Blastomiceti insieme a batteri acidificanti,  determinano tutta la serie dei latti acidi come lo yogurt,  il kefir, ecc.  Si ritiene che alcuni Blastomiceti  possono essere benefici  ma altri possono interessare  la patologia umana e cioè che possano essere ospiti normali o accidentali di organi interni o esterni come responsabili della formazione di noduli contenenti saccaromicosi.  Elena  L.

 

 

 

03/04/2023

 

Quando nelle urine c’è la presenza di sangue,  dobbiamo pensare che sia sempre tumore?  Marco di Patty

 

 

No,   per fortuna non è sempre così,  ma sono cose da non sottovalutare.  A volte può essere indice di una grossa cistite, di glomerulonefrite,  ecc.  Attraverso il microscopio è evidenziabile ad occhio nudoper il colore rosso che il sangue impartisce alle urine,  oppure è riconoscibile per la presenza di globuli rossi nel sedimento urinario.  Si distingue dall’emoglobinuria e può essere anche simulata dall’eliminazione urinaria di determinati farmaci che conferiscono all’urina il colore rosso.  Tra questi si segnalanoalcune vitamine del complesso B,  la senna,  il rabarbaro,  nell’aloe,  la rifampicina,  la fenolftaleina e nella cascara.  Elena  L.

 

 

12/04/2023

 

 

Marco   Che cos’è il morbo di Raynaud?  Grazie!

 

 

Elena  È una malattia periferica che colpisce per lo più giovani donne,  è un’angiopatia,  con un’eziologia ancora sconoscuta.  Si manifesta con la comparsa di cianosi parossistica alle dita delle mani,  raramente colpisce anche quelle dei piedi,  è molto dolorosa; le dita colpite si presentano pallide come quelle dei morti,  subito dopo diventano bluastre specialmente in corrispondenza delle falangi distali.  Le donne colpite avvertono crisi che possono ripetersi numerose nell’arco della stessa giornata,  oppure alcune non sentono alcun male,  a seconda della gravità della malattia.  Col passare del tempo questa patologia può regredire spontaneamente quasi del tutto,  mentre a volte invece subentrano disturbi trofici delle dita che potrebbero diventare perenni.  La terapia è assolutamente medica e non ci si può affidare a stregoni o a guaritori,  come è già successo in passato;   importante è riparare le mani dal freddo e dall’umidità.

 

 

18/04/2023

 

Che cosa succede negli occhi quando la visione degli oggetti vicini risulta sfumata?  Grazie!  Marco di Patty

 

 

Questo lo risolverà sicuramente il medico oculista.  Comunque potrebbe essere un vizio di rifrazione dell’occhio,  per cui,  qundo questo si trova in riposo accomodativo,  i raggi paralleli provenienti dall’infinito convergono in un fuoco situato dietro la retina.  Questo disturbo  o patologia può essere congenita quando è dovuta a  insufficiente ampiezza dell’asse antero-posteriore dell’occhio;  acquisita quando è dovuta a paralisi del muscolo ciliare,  a senescenza o ad asportazione chirurgica del cristallino,  come avviene nella cataratta.  Negli adolescenti e nei giovani,  il difetto,  mediante una automatica ipercontrazione del muscolo ciliare,  viene corretto completamente se è modesto,  solo parzialmente se è elevato.   Oltre ad una certa età bisognerà ricorrere a lenti bifocali,  trifocali o anisoconiche,  a seconda dei casi.  Se invece si tratta di un caso modico,  si avrà una buona visione lontana,  perché compensata dallo sforzo accomodativo,  mentre nella visione vicina si ha facile stanchezza,  annebbiamento visivo,  senso di pesantezza,  con bruciori oculari,  dolori alle regioni sopraciliari,  cefalea frontale,  specie dopo applicazione prolungata.  Elena  L.

 

 

21/04/2023

 

 

Ci sono patologie importanti che riguardano le nostre ossa oltre all’osteoporosi? Marco di Patty

 

 

 Sì,  purtroppo ci sono patologie importanti a carico delle ossa dovute a cause diverse come ad esempio il morbo di Paget,  è caratterizzata da fasi alterne di distruzione e di rigenerazione delle ossa con conseguente disordine strutturale dell’osso colpito.  La malattia colpisce prevalentemente il sesso maschile dopo i cinquant’anni e segue un decorso cronico.  I sintomi più frequenti sono dolori ossei, ipertermia locale,  fratture ossee spontanee e nevralgie.  Poi abbiamo il morbo di Reckling hausen che è causata da anomalie del metabolismo del fosforo e del calcio,  secondario ad eccessiva funzione delle paratiroidi.

Questa patologia colpisce in prevalenza le donne in età media o giovane ed è caratterizzata da decalcificazione ossea,  ipercalcemia e ipofosforemia. I sintomi consistono in dolori e deformazioni ossee,  fratture ossee spontanee,  ipotonia muscolare oltre ad alterazioni anatomiche come la decalcificazione diffusa dello scheletro,  la trasformazione fibrosa del midollo osseo e dell’osso ,  produzione di cisti ossee multiple.  Il decorso è cronico e progressivo.  Poi abbiamo l’osteite tubercolare che si localizza di solito alle ipifisi delle ossa con erosione cavitaria o con infiltrazione:  quando il processo è rarefacente e necrosante si parla di  carie secca,   mentre se l’osso è infiltrato da fungosità carnose si parla di carie carnosa.  L’evoluzione della malattia porta quasi sempre alla formazione di un ascesso,  che tende a raggiungere la cute e l’esterno con un tragitto fistoloso, ma che può anche aprirsi in un’articolazione,  determinando un’osteoartritetubercolare.   Elena L.

 

 

24/04/2023

 

 

Se ti dico “Tripanosoma”  cosa mi rispondi”?  Grazie!  Marco di Patty

 

 

Ti rispondo che è un genere di protozoi mastigofori della famiglia dei Protomastigidi che comprendono numerose specie parassite dei vertebrati.  Questi protozoi hanno corpo estremamente appiattito,  appuntito alle estremità,  munita di flagello, appuntito o arrotondato all’estremità opposta,  vicino alla quale sono situati un blefaroplasto o un granulo basale da cui ha origine il flagello,  che poi corre verso l’estremità opposta bordando il margine esterno della membrana ondulante.  Il nucleo è situato in posizione centrale.  La moltiplicazione ha luogo per divisione binaria o multipla.  La trasmissione del protozoo da un ospite all’altro avviene tramite invertebrati ematofaghi,  nel cui apparato digerente il parassita va incontro a una serie di modificazioni morfologiche.  Elena  L.

 

 

Il singhiozzo è una cosa permanente?  Da che cosa è causato?  Grazie!  Marco

 

 

Il singhiozzo è dovuto ad una respirazione anomala perché avviene una rapida contrattura spastica del diaframma e contemporaneamente si chiude parzialmente la glotide attraverso cui il veloce passaggio dell’aria espirata produce quel caratteristico rumore,   che non è sempre uguale:  SE SI È

IN UN POSTO PUBBLICO E LO SI VUOLE SOFFOCARE, SI POTREBBE EMETTERE

UN PICCOLO VERSO SIMILE AD UN RUTO .  Le cause possono essere molteplici e varie,  una di queste potrebbe essere una grande emotività duvuta ad una notizia triste o potrebbe essere legato a disturbi gastrici,  dei polmoni ecc.  Il singhiozzo non è un disturbo permanente,  a meno che non sia legato a patologie gravi.  ELENA  L.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

01/03/2023

 

 

 

Ci sono persone affette da stipsi ostinata che non trovano nessun prodotto efficace per sconfiggerla.  Oltre alle erbe che ci hai fatto vedere nelle tisane,   ne hai scoperto altre di nuove che possano coadiuvare questa patologia?  Alessandra e Giovanni

 

 

Se cerchiamo di coadiuvare la stipsi con le erbe non si ricava nulla,  si dovrebbe trovare la medicina o una tisana efficace per poter guarire questo disturbo fastidioso.  Prima di tutto secondo i medici dicono che bisognerebbe aiutarsi con l’alimentazione,  sia per chi soffre di stipsi ostinata e di colon irritabile.  Poi sì con le tisane o i purganti,  questi ultimi non bisognerà abusarne per non creare assuefazione.  Oltre alla senna c’è anche un’altra erba di origine messicana chiamata “Gialappa”  si trova nelle erboristerie già dosata in tisana o in capsule.  Il suo nome latino è Exogonium purga della famiglia delle Convolvulacee.  Originaria appunto del Messico e delle Ande,  coltivata in tutta l’America centro-meridionale.  Si tratta di un’erba perenne con un fusto liscio, ha le foglie cordiformi (non è quella della foto sopra) e fiori campanulati di color rosa.  I tuberi,  contengono vari principi attivi resinosi di struttura glucosidica,  tra cui la convolvulina,  costituiscono una droga che si chiama come la pianta “Gialappa”.  Un tempo la usavano come purgante drastico proprio contro la stipsi ostinata; si dice che fosse molto efficace perché è anche un decongestionante nell’ipertensione e negli edemi generalizzati.

 

 

06/03/2023

 

 

La fragilità ossea,  è collegata anche con la fragilità capillare o ai vasi arteriosi e venosi?   Marco di Patty

 

 

No,  non sempre,  si puo essere affetti da fragilità ossea e cioè quando le ossa vanno incontro a un processo di decalceficazione o per senescenza o  per uno stato di carenza transitorio come la gravidanza o per carenza di vitamina D.  La fragilità capillare,  dei vasi arteriosi o venosi,  questo è un sintomo comune a diversi stati patologici in cui i capillari e i piccoli vasi si rompono con facilità a seguito di trumi o nelle malattie emorragiche,  nelle disvitaminosi da carenza di vitamine K, P, C oppure  pluricarenziali nelle gravi sufficienze epatiche e in alcune tossicosi endogene ed esogene. Queste patologie se prese in tempo possoo guarire completamente.  Elena  L.

 

 

È vero che se assumiamo troppe vitamine possono accumularsi nei tessuti determinando stati di ipervitaminosi?  Marco di Patty

 

Sì,  è vero,  però non tutte.  Le vitamine vengono classificate in due gruppi,  in rapporto alla loro solubilità in acqua (vitamine idrosolubili)  o nei grassi (vitamine liposolubili).  Queste ultime sì,  che tendono ad accumularsi nei tessuti e possono dare ipervitaminosi,  e sono: Vitamina A, D, E, K.  Ma la carenza di una determinata vitamina provoca l’avitaminosi,  ma più significativo è il fatto che possono insorgere manifestazioni patologiche derivanti da un insufficiente o non equilibrato apporto vitaminico,  come ad esempio l’arresto della crescita nei soggetti giovani, l’anoressia,  la comparsa di disturbi digestivi,  perdita di peso,  la ridotta resistenza dell’organismo alle infezioni e agli agenti tossici e lo scadimento delle condizioni generali.  Elena  L.

 

 

08/03/2023

 

 

Mi parleresti del “Bioritmo”  Grazie!  Marco di Patty

 

 

Il Bioritmo è un’alternanza,  una successione sistematica di attività biologiche che si ripetono ciclicamente,  in stretto rapporto con i naturali periodi astronomici e geofisici.  Con ritmo giornaliero o quasi si svolgono numerosi processi fisiologici e biochimici nell’uomo,  negli animali , oltre a un’infinita varietà di fenomeni biologici che interessano direttamente la vita  degli insetti,  dei pesci,  degli uccelli ecc.  I bioritmi vengono in genere considerati una forma di adattamento all’habitat naturale come gli organismi viventi attuano come espressione di caratteri iscritti nel patrimonio genetico e trasmessi per via ereditaria.  nell’uomo si osserva un andamento ciclico di alcuni parametri fisiologicile cui variazioni sono talmente compenetrate nelle abitudini da non essere quasi percepite.  Si possono citare come esempio di atività fisiologiche periodiche l’intensità delle percezioni sensoriali (sensibilità gustativa,  la capacità di memorizzare,  il quadro elettroencefalografico,  la velocità di reazione agli stimoli,  la funzione respiratoria e circolatoria,  la sintesi e la secrezione degli ormoni, la composizione del sangue,  ecc.  Altri periodismi,  come il ritmo sonno-veglia,  non soltanto vengono percepiti normalmente, ma con la loro estrema regolarità forniscono all’organismo la principale nozione del tempo.  Negli anni passati,  con il progressivo affinamento dei metodi di indagine biologica,  è stato possibile dimostrare una periodicità a livello di singole strutture o funzioni cellulari,  quali il metabolismo delle proteine,   la biosintesi degli acidi nucleici,  le condizioni di permeabilità della membrana cellulare, i cambiamenti del volume nucleare. Queste acquisizioni hanno fornito un contributo di grande importanza  alla medicina,  specie nei settori aeronautico e spaziale,  nel campo della tossicologia industriale e della medicina del lavoro.  Elena  L.

 

 

11/03/2023

 

Marco di Patty   Mi parleresti ancora delle vitamne?  Perché le vitamine sono classificate con le lettere dell’alfabeto?  Come ad esempio A,B,C, ecc.  Grazie!

 

Elena  La nomenclatura tradizionale delle vitamine,  basata sulle lettere dell’alfabeto,  è ancora molto usata sebbene una commissione internazionale abbia stabilito i termini di denominazione scientifica ufficiale delle diverse vitamine.  Come il dosaggio,  un tempo era definito in unità biologiche,  oggi è determinato in unità di peso,  fatta eccezione per le vitamine  A e D,  questo perché ormai è nota la struttura chimica delle varie vitamine,  come quelle dei gruppi A,  D,  E e lacido ascorbico,  sono composti ternari,  costituiti da carbonio,  idrogeno e ossigeno,  altre vitaminecome quelle del gruppo P,  la B2,  e la b6,  sono composti quaternari,  costituiti da carbonio,  idrogeno,  ossigeno e azoto.  Altre ancora come la vitamina B1,  che presenta accanto ai quattro precedenti elementi lo zolfo,  sono composti quinari.  La struttura della vitamina B12 è tipica perché è l’unica nella quale compaia un elemento metallico,  il cobalto.  Un tempo le vitamine venivano estratte dai materiali naturali che ne sono ricchi,  ma questa produzione è molto complicata e anche costosa,  per cui è stata gradualmente soppiantata nella produzione industriale delle vitamine con metodi di sintesi totale o parziale.

Nei metodi di sintesi totale,  con cui si produce la maggior parte delle vitamine,  la molecola della vitamina viene costruita da molecole più semplici ottenute sempre artificialmente.  Nwei metodi di sintesi parziale invece la molecola della vitamina viene ottenuta modificando la molecola di composti naturali facilmente accessibili e di struttura chimica simile a quella della vitamina richiesta.  Così la vitamina D viene prodotta dall’ergosterolo,  uno sterolo estratto dai lieviti,  l’acido ascorbico viene prodotto partendo dal glucosio ottenuto per idrolisi dall’amido di patate e di mais.  La vitamina B12 viene ottenuta per fermentazione,  estraendola dai brodi di coltura dello Streptomyces griseus che la produce abbontantemente.  Le funzioni svolte dalle vitamine nell’organismo ovviamente variano da un composto all’altro.

 

 

13/03/2023

 

 

Marco di Patty  Una conoscente mia e di mamma soffre di “malcaduco” o di crisi epilettiche,  credi che un giorno guarirà?

 

 

Elena  Tutto dipende dalle varie forme di questa patologia.  Questa patologia è un’alterazione dell’attività bioelettrica cerebrale,  consistente in turbe parossistiche che tendono a ripetersi episodicamente,  accompagnate da diversi fenomeni motori,  sensoriali,  vegetativi ecc.  Si distinguono una epilessia idiopatica da un’altra sintomatica.  Nella prima la predisposizione alle crisi è presumibilmente  costituzionale,  mentre nella seconda è secondaria a lesioni di varia natura.  Clinicamente si distinguono un’epilessia generalizzata,  in cui la sofferenza interessa tutte le zone corticali,  da una parziale,  in cui la sofferenza è localizzata in un numero ristretto di aree.  L’epilessia psicomotrice fa parte di quelle parziali legata ad una sofferenza del lobo temporale.  Nell’epilessia generalizzata  si distingue in grande male e piccolo male:  La crisi di grande male ha inizio con una fase tonica,   clonica,  in cui si ha arresto del respiro,  con perdita di conoscenza e caduta a terra.  Dopo mezzo minuto si passa alla fase clonica con scosse cloniche dei muscoli del volto e degli arti.  Subito dopo il paziente entre in stato di coma o meglio dire stato comatoso cil più tipche riemergerà dopo una decina di minuti.  Questa crisi può essere preceduta da uno stato particolare,  detto aura,  in cui possono essere presenti fenomeni motori come allucinazioni,  ecc.  Nel cosiddetto piccolo male invece di possono distinguere una grande varietà di sintomi: il più tipico è la breve perdita di coscienza di alcuni secondi in cui il soggetto non ha più alcun ricordo.  Anche in questo piccolo male si possono avere scosse muscolare con crisi acinetiche,  con improvvisa perdita del tono muscolare e anche con la caduta a terra,  a è nche la narcosia parossistica,  con improvvise cadute nel sonno,  ecc.  La sintomatologia più tipica di questa malattia parziale è data dalla crisi Jecksoniane.  Si hanno crisi Jecksoniane motorie  e alterazioni della sensibilitàlesioni nella circonvoluzione frontale prerolandica,  costituite da scosse cloniche in gruppi muscolari limitati controlaterali;  e crisi jecksoniane sensoriali,  con lesione nella circonvoluzione parietale postrolandica in regioni corporee controlaterali.  I sintomi dell’epilessia parziale si possono avere  anche allucinazioni,  crisi vegetative ecc.  In questo caso il soggetto conserva una perfetta coscienza.  Nell’epilessia psicomotoria,  si ha la presenza di automatismi motori,  più o meno complessi,  e un notevole abbassamento del livello di coscienza e uno stato confusionale.  Per la guarigione da questa malattia siamo ancora non si dice in alto mare,  ma a oggi non esiste un solo farmaco specifico per debellare l’epilessia,  ma ci si può curare con costanza e determinazione arrivando a dei risultati quasi del tuttonormali. L’importante sarebbe prevenire gli attacchi tramite elettroencefalogramma.

 

 

18/03/2023

 

A quale età si manifesta la sclerodermia?  O non ha eta?  Marco e Patty

 

 

Questa patologia è caratterizzata da indurimento della pelle con sclerosi progressiva del collagene,  portando molte limitazioni funzionali in molti apparati ed organi. Sembra che l’eziopatogenesi sia immunitaria;  questa patologia appartiene alle malattie del collagene o collageno.  Attraverso a molte e varie manifestazioni tutto fa pensare di distinguere una forma generalizzata e una circoscritta.  La prima solitamente ha un decorso progressivo:  spesso preceduta da disturbi circolatori come il morbo di Reynaud,  inizia alle dita con sclerodattilia,  retrazioni e poi mani ad artiglio.  Le sedi più colpite sono il viso,  che assume un aspetto malaticcio per l’anemia determinata appunto dall’ostacolato movimento delle palpebre,  delle labra e della lingua.  Il collo,  il torace con disturbi della respirazione,  con la cute che in un primo tempo diventa edematosa,  poi sclerotica e tesa,  aderente ai piani ossei;  i muscoli con notevoli disturbi viscerali,  come disfagia,  afonia, stenosi esofagea,  ecc.  L’apparatom respiratorio,  il cuore,  le arterie,  lo shelettro che va incontro alla decalcificazione ecc.  La forma circoscritta ha un decorso più benigno e diverse manifestazioni cutanee.  Elena  L.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

31.01.2023

LA NOSTRA SALUTE

Author: Elena Lasagna

31/01/2023

 

 

 

Giardino d’inverno

 

Il valgismo  è solo nell’alluce?  Marco di Patty

 

 

Le forme cliniche più comuni e importanti riguardano l’articolazione dell’anca come la coxa valga,  il ginocchio,  il piede e l’alluce.  Il ginocchio valgo è determinato dalla diminuzione dell’angolo fisiologico di 170° aperto all’esterno fra gli assi longitudinali della coscia e della gamba.  Il valgismo si riscontra in alcuni distretti ossei dell’organismo normale, per ragioni statiche e funzionali,  ma è un valgismo detto fisiologico perché fa parte della regolare morfologia anatomica dell’essere umano.  Quando invece il valgismo è patologico ossia per processi morbosi,  congeniti o acquisiti,  primitivi o secondari,  a carico dell’articolazione o delle ossa,  il valgismo fisiologico risulta sensibilmente aumentato,  oppure viene a formarsi un valgismo in un osso normalmente rettilineo  come in diverse patologie compresa quella dell’alluce.  Elena  L.

 

 

01/02/2023

 

 

Che cos’è la classica pelle d’oca?  Marco e Patty

 

 

Questo fenomeno si chiama orripilazione.  È un fenomeno provocato da un violento stato emotivo,   come la paura,  il freddo,  le disgrazie ecc.  La psiche comunica tramite il simpatico,  all’innervazione cutanea che induce la contrazione dei muscoli erettori,  che modificano la posizione del bulbo pilifero quindi del pelo.  L’ orripilazione è spesso accompagnata da brivido e come ho già espresso può essere causata dal freddo che in questo caso provoca la contrazione della pelle,  in corrispondenza dei follicoli piliferi,  sottoforma di pelle d’oca. (i pori che si mettono in evidenza come piccoli rilievi conici).  Elena  L.

 

02/02/2023

 

 

Mi parleresti della malattia di Bürger?  Marcodi Patty

 

La malattia di Bürger è l’infiammazione della tunica intima di un vaso associata a trombosi.  Dapprima interessa le piccole e medie arterie,  poi mano a mano interessa anche le grandi con sede elettiva agli arti inferiori e ai visceri.  Questa malattia è a carico di tutte le arterie,  vene,  vasi linfatici,  a carattere segmentario, tromboocclusivo permente e completo,  con sviluppo di anastomosi o di rete collaterale.  Colpisce più di frequente il sesso maschile;  e si è potuto osservare che  la costituzione ereditarietà, il tabagismo,  le infezioni,  i traumi,  gli eccessi fisici e mentali costituiscono importanti fattori predisponenti.  La sintomatologia si suddivide in tre fasi:  ischemia relativa nello sforzo,  ischemia a riposo,  disturbi trofici fino alla gangrena.  All’inizio,  durante la deamulazione,  compaiono dolori al polpaccio, piede,  natica di un arto, che costringono il malato ad arrestarsi fino alla loro scomparsa.  I dolori però ricompaiono durante la ripresa della deambulazione;  successivamente la cute delle estremità diventa fredda,  poi cianotica con edemi,  ulcerazioni periungueali e ragadi al calcagno,  dolori violenti a riposo,  flebiti migranti,  scomparsa del polso arterioso periferico.   Elena  L.

 

 

14/02/2023

 

 

La lipomatosi che cos’è ?  È ereditaria?

 

La lipomatosi è una distrofia,  il più delle volte dolorosa, caratterizzata da depositi di tessuto grasso sparsi in maniera irregolare,  sostenuta da squilibri neuroendocrini.  Questa malattia si osserva di frequente in seguito ad alterazioni dell’innervazione motrice in emiplegici e paraplegici.  La lipomatosi multipla nodulare cervicale viene causata da disturbi trofici e nervosi da disfunzione dei centri ipotalamici,  ed è una malattia ereditaria che si manifesta appunto con la formazione di masse adipose ai lati del collo e colpisce elettivamente soggetti di giovane età  maschili.  La lipomatosi viscerale può interessare il fegato, e altri organi come pancreas,  cuore; mentre la lipomatosi muscolare,  avviene nella pseudoipertrofia muscolare,  considerando la tesaurismosi da grassi neutri.  Elena  L.

 

 

16/02/2023

 

 

Marco di Patty   I movimenti ritmici o aritmici impressi al corpo passivamente,  sono dannosi?

 

Elena   Sì,  a volte rendono il nostro corpo sofferente.  Questi movimenti agiscono sull’organo vestibolare dell’orecchio interno,  mettendo in funzione di otoliti e stimolando le terminazioni nervose del nervo vestibolare,  che per via riflessa è deputato a mantenere l’equilibrio,  rendendo editti la corteccia e il cervelletto circa le sensazioni di posizione del corpo.  L’arco nervoso riflesso attraversa il bulbo,  dove prende strette connessioni con il nucleo del vago,  che a sua volta,  in via riflessa,  dà luogo alla sintomatologia:  sensazione di di malessere generale,  cefaslea,  vertigini,  profusa sudorazione fredda,  pallore,  sonnolenza e nei casi più gravi nausea e vomito.  Di norma la sindrome si risolve rapidamente appena cessano le sollecitazioni meccaniche che l’hanno prodotta.  Può essere prevenuta con decubito supino,  orientando il corpo nel senso del movimento e in direzione della marcia.  La terapia è di antistaminici e a sintomatologia iniziata i neuroplegici.

 

 

22/02/2023

 

 

  Come ci ammaliamo di iperazotemia?  Quali sono le sue origini?  Marco di Patty

 

L’iperazotemia può essere di origine renale,  quindi si può far sentire con nefriti acute, subacute e croniche;  nefrosclerosi ed extrarenale con vomiti, diarree;  avvelenamenti,   stati post-traumatici; malattie infettive acute ecc.  La determinazione dell’azotemia rappresenta una ricerca fondamentale nel campo delle nefropatie.  Per estensione,  ma impropriamente il termine assume anche il significato di iperazotemia.  Elena  L.

 

 

23/02/2023

 

 

Ci sono ancora sostanze antibiotiche preparate per sintesi?  Marco di Patty

 

 

Sì,  una di queste è prodotta dallo Streptomices  Venezuelae.  Caratterizzano la struttura molecolare del cloramfenicolo una funzione nitrobenzoica e un radicale dicloroacetico che non compaiono in nessun altro composto naturale finora noto.  L’antibiotico puro si presenta in cristalli bianchi,  aghiformi,  di intenso sapore amaro,  solubili in alcool.  Dei due isomeri ottici solo la forma levogira ha effetti chemioterapici.  Questa sostanza antibiotica possiede uno spettro antibatterico notevolmente ampio.  Esso è battericida o batteriostatico in rapporto alle dosi e alla specie microbica sulla quale agisce.  Tra i microrganismi patogeni più sensibili all’antibiotico vi sono:  l’aerobacter acrogenes,  L’Escherichia coli,  la Bordetella pertussis,  la salmonella typhosa,  le Shigelle e vari ceppi di Proteus. Sono inoltre sensibili le Rickettsie responsabili del tifo epidermico e murino,  della febbre Q e della febbre delle montagne rocciose.  Infine l’antibiotico è attivo sui Micoplasmi e sui virus della psittacosi e del linfogranuloma venereo.  Alcuni ceppi dei microrganismiora elencati sono divenuti resistenti al cloramfenicolo;  tale fenomeno costituisce un preoccupante problema clinico,  anche perché spesso gli stessi germirisultano resistenti anche ad altri antibiotici quali la streptomocina,  l’ampicillina,  le tetracicline ecc.  Per l’intensità dell’azione e per l’ampiezza dello spettro batterico,  questo antibiotico figura tre gli antibiotici di largo impiego in medicina.  La sua utilizzazione è particolarmente inducata nella terapia delle febbri tifoidi,  delle infezioni da Rickettsie delle infezioni urinarie di varia origine. E già alle dosi terapeutiche, possiede una notevole tossicità,  potendo causare depressione funzionale del midollo osseo,  con anemia,  manifestazioni allergiche,  nausea ecc.  Elena  L.

 

 

26/02/2023

 

 

Come si può definire uno stato improvviso di perdita di coscienza?  Marco di Patty

 

 

Bisogna prima vedere da che cosa dipende,  perché queste situazioni non sono definibili in un’unica diagnosi;  come si dice in gergo:  bisogna guardarci dentro!  Potrebbe dipendere da uno o più fattori,  come ad esempio insuffucienza cardiaca,  ipertensione arteriosa,  sincopi,  stati epilettici ecc.

 

 

Quando sarai medico non avrai incertezze,  perché riuscirai a diagnosticare ogni forma di questo disturbo o patologia.  La sincope,  può essere provocata da intense emozioni,  da stati tossinfettivi,  ipertensine arteriosa,  labilità vasomotoria. Puo essere provocata anche da sforzo grande,  oppure essere conseguente a turbe circolatorie che diminuiscono l’afflusso del sangue al cervello e queste sono chiamate le sincopi cardiache,  con fibrillazione atriale o ventricolare,  collasso cardiaco,  vasodepressione,  trombo,  lesioni intracardiache.  Questa perdita di coscienza può essere improvvisa a volte preceduta da malessere generale,  come nausea,  sudorazione e impressione di mancamento e poi succede che ci si deve lasciare andare in un posto sicuro.  Può essere definita sincope anche alcuni quadri clinici come sincope respiratoria,  arresto degli atti respiratori in seguito a fenimeni nervosi e cioè isterici,  spastici  ad esempio da traumi o da malattie gravi dell’apparato respiratorio;  anche se non si verifica arresto della circolazione ma il sangue non è più ossigenato causa cianosi.   Elena  L.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

12.01.2023

LA NOSTRA SALUTE

Author: Elena Lasagna

12/01/2023

 

 

Giardino d’inverno

 

La cefalea e l’emicrania,  in realtà cosa sono,  come s’incontrano questi disturbi o patologie?  Marco di Patty

 

 

La cefalea colpisce la testa di un dolore più o meno intenso,  che può essere costrittivo,  tensivo urente ,  ecc. a carattere continuo,  intermittente o pulsante.  Può interessare tutto il capo o essere ristretto ad una delle sue regioni come il frontale,  temporale,  il periorbitario,  la nuca ecc.  Quando la cefalea rappresenta un sintomo di qualche malattia,  allora parleremo di cefalea sintomatica;  mentre se non si risalisse  ad una causa precisa allora si parlerà di cefalea essenziale o primitiva.  Quando si ha la cefalea sintomatica?  Questo tipo di cefalea si può avere in stati ipertensivi,  nelle malattie febbrili in genere,  nelle affezioni delle pareti craniche, del naso,  dell’occhio, e dell’orecchio;  nelle malattie dell’apparato gastrointestinale; nelle malattie neurologiche come menengiti ecc. ;  nelle forme varie di intossicazioni;  in caso di lavoro o studio eccessivi;  ma anche durante il periodo di sviluppo in molti bambini.   Per la terapia si consiglia sempre di eliminare la malattia responsabile che induce alla cefalea e non solo quella sintomatica.

 

Per quello che riguarda l’emicrania è una malattia caratterizzata da  dolore di tipo pulsante al capo localizzato più frequentemente ad una sola metà del capo.  L’emicrania può essere associata a fotofobia,  nausea,  vomito,  ecc.  L’emicrania può dipendere da una crisi vascolare,  in cui si possono differenziare una fase di vasocostrizione delle arterie cerebrali e una fase subitanea di marcata dilatazione dei vasi arteriosi nella regione dell’arteria carotide esterna.  Il malessere può durare anche due 0 tre giorni.  Le cause sono molto varie:  ereditarie,  ormonali,  anche in questo caso lavoro eccessivo soprattutto di tipo intellettuale,  ingestioni di particolari sostanze,  la terapia varia in rapporto del tipo di emicrania che può essere di tipo  termale,  psicologico (psicoterapeuta),  dieta controllata ecc.  Elena  L.

 

13/01/2023

 

 

Vorrei tanto sapere che cos’è quel continuo rubare che c’è in giro e che c’è sempre stato,  è bullismo o una patologia?  Grazie!  Marco di Patty

 

 

Diciamo pure che è delinquenza e patologia insieme,  e bassa estrazione della razza umana.  Elena  L.

 

17/01/2023

 

Che cosa sono le “sincrasie” o idiosincrasie?  Grazie!   Marco Di Patty

 

 

Si chiama idiosincrasia,   ed è una reattività patologica dell’organismo di fronte a determinate sostanze,  che in pazienti normali sarebbero innocue.  L’ idiosincrasia può essere acquisita o ereditaria,  può essere più o meno intensa,  locale o generalizzata.  Le manifestazioni morbose possono essere molteplici e varie,  si estrinsecano a carico di qualsiasi organo, apparato con sintomi imponenti e molto fastidiosi,  ecc.  La sostanza che fa reattività  può essere introdotta per via orale, respiratoria,  intramuscolare,  endovenosa o per contatto attraverso la cute. Per la cura è importante,  anzi  opportuno  scoprire l’agente scatenante e in seguito evitarlo,  o le cure saranno solo a livello desensibilizzante.  Elena  L.

 

 

18/01/2023

 

 

E la discrasia?  Grazie!

 

Le discrasie possono essere transitorie o permanenti e costituzionali.  Sono considerate discrasie gravi le variazioni della composizione proteica sia del plasma che di tipo allergico-immunitario,  nel corso di vaccini o di schok anafilattico. Nonostante questo termine indichi alcune condizioni abnormi della composizione del sangue e di altri umori dell’organismo,  questo termine non corrisponde ad un quadro clinico ben definito.  Ma le condizioni patologiche di organi come fegato, rene, e organi ematopoietici che influiscono sulla composizione chimica del sangue portano facilmente a discrasia,  come spesso succede nella senescenza che porta a variazioni nella composizione degli umori dell’organismo.   Elena  L.

 

19/01/2023

 

 

Che cos’è in realtà l’eczema?  Marco di Patty

 

 

Questa sindrome morbosa è determinata da esami istologici daun’infiammazione sierosa prevalentemente a carico dello strato papillare del derma e da una spongiosi focale dello strato malpighiano dell’epidermide con successiva formazione di microvescicole.  L’eziologia dell’eczema è la teoria neurogena,  secondo cui questa malattia sarebbe legata ad un’alterata capacità funzionale del sistema nervoso centrale;  è cmprovata dall’esistenza di una localizzazione simmetrica delle lesioni cutanee, dalla correlazione fra insorgenza o riacutizzazione della malattia e traumi psichici,  da inerzia delle reazioni vasali,  da una diminuzione della resistenza alla corrente elettrica e da un’accresciuta sensibilità cutanea a certi agenti chimici,  e infine dall’esito positivo che hannol’ipnoterapia e la somministrazione dei tranquillanti.  Mentre la patogenesi dell’eczema sarebbe la teoria allergica,  per cui la sua insorgenza sarebbe dovuta ad una sensibilizzazione della cute verso stimoli esogeni o anche endogeni.  (quindi per motivi esterni o interni).  Un’altra teoria parla di agenti microgeni,  secondo cui l’eczema potrebbe essere determinato da agenti microbici  piococchi e da funghi patogeni.  Da punto di vista clinico si differenziano  diverse forme di eczema:  eczema volgare con vescicole emisferiche,  a contenuto sieroso limpido, che tendono a rompersi spontaneamente.  Passato questo periodo e cioè l’essudativo si ha una fase di desquamazione con successiva normalizzazione della cute.  Poi c’ l’eczema acuta,  con vescicole che tendono a riunirsi e formare chiazze sempre più vaste.  Nelle forme a lungo decorso o in quelle riacutizzate possono coesistere forme di abrasione umide e zone eritematose.  Queste aree squamose,  che possono sussistere anche da sole,  costituiscono il cosiddetto eczema secco o squamoso.    Poi vediamo l’eczema lichenoide, con ispessimento della cute e zone circoscritte percorse in ogni senso da solchi e strisce che s’intersecano a mosaico.  L’eczema ipercheratosico invece dimostra iper  e paracheratosi,  associate ad ispessimento della cute con ragadi.  L’eczema seborroico,  ha delle aree di eritema sopra cui esistono squame giallastre grasse o squame e croste;  predilige il cuoio cappelluto la zona mediana e anteriore e posteriore del torace,  ascelle e pube, i solchi nasolabili e altre parti del viso.  L’eczema disidrosico,  ha distacchi bollosi e flittenulari e fenomeni di macerazione,  si manifesta sulle facce laterali delle dita,  sul palmo e sulle piante delle mani e dei piedi.  La terapia ovviamente è varia.  Elena  L.

 

 

21/01/2023

 

Nella terminologia medica che cosa significa la parola “nigtagmo”?  Quali organi vengono colpiti?  Marco e Patty

 

Il nistagmo è un’oscillazione involontaria dei bulbi oculari,  nei sensi orizzontale,  vericale o rotatorio.  ma può manifestarsi anche a carico di altri organi mobili,  come il capo e il velopendulo.  Può manifestarsi allo stato di riposo,  oppure durante i movimenti di rotazione dei gloi oculari. Il nistagmo si compone di  una deviazione lenta dei due occhi in una data direzione,  sotto forma di scossa brusca in senso inverso.  Nel definire il senso in cui avviene il nistagmo si tiene conto della reazione spasmodica;  così quando si specifica nistagmo destro o sinistro s’intende che la scossa brusca del globo oculare si verifica verso destra o verso sinistra.  Questa patologia può essere congenita,  familiare,  ereditaro,  può dipendere o no da lesioni oculari.  Non è sintomatico di una malattia particolare,  ma è l’espressione di un’alterata funzione dei centri oculomotori,  o di lesioni cerebrali e dell’apparato  vestibolare.   Elena  L.

 

 

26/01/2023

 

Mi hai detto che c’era la tua definizione di sarcoma,  ma ho guardato attentamente non l’ho trovata.  Me la potresti rifare?  Grazie!  Marco di Patty

 

 

Il sarcoma,  nella maggior parte dei casi è una neoplasia autonoma che insorge senza precedenti da tessuto normalmente differenziato.  In genere si tratta di tumori maligni,  con elevata aggrassività locale e con frequente diffusione metastat a distanza;  a volte sono solitari,  altre volte multipli, altre ancora in forma di noduli circoscritti,  oppure di tumori diffusi infiltranti.  La diffusione metastatica può essere più o meno intensa secondo il tipo di sarcoma;  le metastasi avvengono prevalentemente per via ematica.  Si fa una distinzione su base istologica,  fondamentale tra sarcomi immaturi e sarcomi maturi.  I primi non presentano più nessuna rassomiglianza con itessuti connettivi normali,  nei secondi vengono ancora riprodotte le strutture dei tessuti adulti,  anche se in modo incompleto o meglio dire deviato.  I sarcomi possono trarre origine da qualsiasi organo umano;  le sedi più frequenti sono le ossa,  come periostio e midollo,  anche i connettivi intramuscolare,  sottosieroso,  linfoghiandolari ecc.  I reticolo-sarcomi originano con maggiore frequenza negli organi nei quali l tessuto reticolo-endoteliale è più abbondante:  milza,  linfoghiandole,  fegato,  midollo osseo ecc.  Gl emosarcomi derivano da parenchimi emopoietici:  tessuti linfatici,  milza e midollo osseo,  risultano già costituiti da cellule già orientate in senso omopoietico sia sulla serie linfatica sia di quella mieloide. I mesoteliomi  originano dalle cellule di rivestimento delle sierose: pleura,  peritoneo,  pericardio,  vaginale,  sinoviale,  e tendono a risparmiare gli organi da esse rivestiti,  sviluppandosi a corazza sulla loro superficie;  le metastasi in organi lontani sono un’eccezione.  Elena  L.

 

 

 

 

 

 

 

 

21/11/2022

 

 

GIARDINO D’AUTUNNO

 

 

Dalla sinusite si guarisce?  Che cos’è in realtà?  Perché ci ammaliamo di sinusite?  Grazie!  Marco di Patty

 

 

Per sinusite s’intende una flogosi acuta e cronica di uno o più seni paranasali.  In rapporto all’estensione della malattia  può essere mono o bilaterale;  interessare più seni o tutti i seni paranasali (polisinusite).  Si parla di forme chiuse quando l’essudato non può fuoriuscire dalla cavità del seno nasale per occlusione dell’orifizio naturale;  di forme aperte quando succede il contrario.  La sinusite   può manifestarsi in genere in seguito a riniti acute e croniche,  malattie esantematiche,  influenza, fattori allergici ecc.  La sintomatologia è caratterizzata da  dolore vivo locale che tende ad accentuarsi alla pressione,  febbre,  tumefazione della guancia nelle sinusiti mascellari, ecc.  se manca un sufficiente drenaggio per edema della mucosa, per deviazione alta del setto nasale,  per ipertrofia del turbinato medio, la malattia si cronicizza. Le sinusiti etmoidali e sfenoidali si manifestano con cefalea,  dolori intra e retroorbitali  e vertigini.  Nelle sinusiti croniche il sintomo caratteristico è rappresentato dall’abbondante essudato nasale o rinofaringeo.  Le complicazioni sono più frequenti nelle sinusiti croniche purulente: faringiti,  tonsilliti,  laringotracheiti,  bronchiti per propagazione del processo infettivo per via discendente;  neuriti ottiche retrobulbari;  menengiti sierose o purulente; trombosi del seno cavernoso e lungitudinale.  La terapia all’inizio è termale,  ma se la malattia è cronica spesso è chirurgica.  Elena  L.

 

 

23/11/2022

 

 

C’è un meccanismo fisiologico  che regola il passaggio del sangue al liquido cerebrospinale di sostanze contenute nel flusso ematico?  Grazie!  Marco e Patty

 

 

Certo!  È un complesso fisiologico che utilizza per la sua azione i plessi carotidei,  le leptomeningi,  le pareti dei capillari cerebrali e midollari.  Nell’attività della barriera ematoencefalica si possono schematicamente differenziare due funzioni: una difensiva che consiste nel bloccare il passaggio del sangue al tessuto nervoso di sostanze capaci di lederlo;  una regolatrice,  che controlla la composizione costante del liquido cerebrospinale.  Le funzioni difensiva e regolatrice della barriera ematoencefalica svolgono un ruolo fondamentale per il normale svolgimento dei processi fisiologici nel tessuto nervoso,  permettendo un elevato ritmo di sviluppo degli elementi nervosi e garantendone  la marcata sensibilità delle variazioni di carattere chimico, fisico-chimico o biologico del liquido cerebrospinale.

Una caratteristica particolare della barriera ematoencefalica,  consiste nella sua permeabilità selettiva,  non soltanto in relazione alle sostanze complesse contenute nel sangue, ma anche verso quelle che si sono formate nell’organismo stesso.   Tale selettività risulta notevolmente più spiccata per il passaggio del sangue al liquido cerebrospinale che viceversa.  La barriera ematoencefalica,  agisce in un certo senso come un filtro selettivo nella direzione sangue-liquido cerebrospinale e a guisa di valvola di sicurezza in quella liquido cerebrospinale-sangue.  Le funzioni di questa barriera sono molto importanti  specialmente in condizioni patologiche quando la sua permeabilità selettiva protegge il sistema nervoso centrale dalle sostanze tossiche che circolano nel sangue.  Elena  L.

 

 

26/11/2022

 

 

Si può definire il “simbolismo “una malattia?  Grazie!  Marco di Patty

 

Addirittura il simbolismo è una patologia,  perché il soggetto considera ogni avvenimento come simbolo di eventi ritenuti da lui probabili.  Nella psicanalisi il simbolismo è chiamato il meccanismo inconscio che tende a rappresentare un’immagine sotto aspetti non riconoscibili dal super Io.  Elena  L.

 

 

28/11/2022

 

 

Si guarisce dalle alterazioni cutanee dovute ad eccesso di radiazioni?  Come ci si accorge che il responsabile maggiore di queste dermatiti sono dovute alle radiazioni e non ad allergie di altro?  Grazie  Marco di Patty

 

 

Non esiste una terapia elettiva per questo si ricorre a sostanze lenitive locali,  prodotti che certamente evitano  complicazioni microbiche ma soprattutto sono radioprotettori e un’accurata profilassi, soprattutto nel caso di operatori professionali.

Si distinguono dermatiti acute che compaiono sotto forma di eritema più o meno accentuato,  e dermatiti croniche,  che consistono in forme acute,  e sono date da forme professionali perché localizzate nelle mani,  o nelle parti più esposte alle radiazioni.  Elena  L.

 

30/11/2022

 

In internet ho letto che il bergamotto,  non è commestibile, che viene coltivato solo per estrarne l’olio essenziale,  è vero?  Alessandra e Giovanni

 

Io questa cosa non la so e non l’ho mai saputa prima d’ora.  L’ho chiesto ad un esperto disinteressato e mi ha detto che il succo di bergamotto è un eccellente vitaminizzante,  aromatizzante, ecc. ecc. con tante proprietà benefiche,  in più,  del bergamotto si può utilizzare tutto:  la buccia colorata per gli olio essenziali il succo per quello che ho menzionato adesso e la pelle bianca per costruire oggetti da regalo,  resistentissima a manipolazioni e a pressioni che si possono incontrare durante la lavorazione.  Elena  L.

 

 

07/12/2022

 

Che cos’è il lipoprotide  Marco di Patty

 

 

È un composto macromolecolare,  derivante dalla combinazione di una proteina  con lipidi di varia natura:  colesterolo,  esteri del colesterolo,  fosfolipidi.  Le proteine hanno peso molecolare da 200 000 a10 milioni;  variabili sono anche la natura e la grandezza molecolare della frazione proteica.  la maggior parte dei lipidi cellulari, extracellulari ed ematici si trova sotto forma di complessi lipoproteici.  Inoltre vi sono lipoproteine con funzioni enzimatiche,  che intervengono in importanti tappe del metabolismo cellulare e perdono le loro proprietà catalitiche in seguito al distacco della frazione  lipidica.  Le lipoproteine sono spesso responsabili del passaggio selettivo degli ioni e delle piccole molecole attraverso le membrane cellulari e mitocondriali.  Altre lipoproteine sono implicate nei meccanismi della sintesi proteica e nell’elaborazione di alcuni secreti ghiandolari come il pancreas esocrino,  ghiandole salivari;  le fosfolipoproteine cerebrali,  infine sono importanti quali sorgenti di energia delle cellule nervose.  Le lipoproteine meglio conosciute sono quelle del sangue,  deputate al trasporto dei lipidi dall’intestino al fegato e dal fegato ai diversi tessuti. Le lipoprotide o lipoproteine plasmatiche possiedono azione antitrombinica,  per cui intervengono anche nel controllo dei meccanismi della coagulazione.  Elena  L.

 

12/12/2022

 

Vorrei sapere se il glaucoma è una cosa seria.  Grazie! Marco e Patty

 

 

Direi di sì.  Il glaucoma è una patologia dell’occhio che bisognerebbe controllare sempre dal medico oculista,  specialmente se si ha avuto oppure se si ha un familiare che è o è stato affetto da questa patologia.  È una malattia subdola,  in quanto non ci sono avvisaglie o sintomatologia se non quando sarà troppo tardi,  nel senso che si noterà all’improvviso una notevole diminuazione della vista,  con dolore acuto all’occhio e alla regione periorbitaria,  è una condizione grave di intervento urgente se si vuole salvare il salvabile. È caratterizzata dall’aumento della pressione oculare per ostacolo meccanico al deflusso dei liquidi endooculari.  Le forme cliniche più importanti sono:  il glaucoma acuto di cui ho appena citato sopra; il glaucoma congenito che è quasi sempre bilaterale,   si manifesta  con occhio e cornea insolitamente grandi,  sclera sottile,  camera anteriore molto profonda, con pupilla ampia;   il glaucoma cronico che è quello che preso in tempo si prta avanti con medicine locali per mantenere bassa la pressione dell’occhio.  Elena  L.

 

 

13/12/2022

 

L’angoscia che una persona prova tutti i giorni oppure di notte,  può portare a cardiopatie?  Grazie!  Marco e Patty

 

 

L’angoscia è senza dubbio un grande malessere,  in cui si fondono ansie,  paure,  associate a proiezioni somatiche rappresentate da senso di oppressione,  ecc.  Si avverte difficoltà nel respiro,  e algie pettorali,  e molti altri disturbi,  ma se si trascura,  può portare all’infarto e alla morte.  Tutto quello che fa soffrire la mente fa soffrire anche il corpo e l’anima.  Ricordatelo.  Elena  L.

 

 

14/12/2022

 

 

Analettico,  significa solo stmolante del sistema nervoso centrale,  oppure c’è di più?  Grazie!  Marco e Patty

 

 

No Marco,  non solo.  Il termine viene riferito a quei farmaci che stimolano l’attività dei centri regolatori del cuore,  del circolo e del respiro,  e vengono utilizzati in terapia nei casi in cui il circolo,  il respiro e l’attività cardiaca sono in condizioni di grave insufficienza funzionale.  Alcuni analettici bulbari,  agiscono elettivamente sui centri sottocorticali,  altri hanno effetto sul bulbo  solo se impiegati a dosi più alte di quelle attive sulla corteccia.  Quindi l’azione analettica bulbare di tali composti è secondaria a un effetto corticale di natura psico-eccitante.  Anche gli eccitanti del midollo spinale a dosi relativamente elevate,  possono agire sul bulbo producendo i tipici effetti analettici.  Il termine è a volte usato anche per per indicare un farmaco capace di rianimare l’organismo, ricostituendo il tono vasale.  Elena  L.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

22/10/2022

 

 

 

 

I diverticoli colpiscono solo l’intestino o altri organi?  Grazie!  Marco di Patty

 

I diverticoli possono anche formarsi temporaneamente durante lo sviluppo embrionale di un organo,  come il diverticolo nell’ipofisi.  Ci potrebbe essere una malformazione di origine congenita o acquisita,  dell’aparato digerente ,  anche della vescica, che appunto può dare luogo ad un’infiammazione a causa del ristagno di alcuni materiali.  C’è il diverticolo di Meckel,  appendice a fondo cieco  annessa all’ultimo  tratto dell’ileo,   si riscontra in una buona percentuale di individui.  In molti individui si distingue la presenza di diverticoli multipli all’apparato digerente,  alla vescica,  e di altri organi cavi.  I diverticoli del colon e del duodeno è un’affezione  spesso subdola perché è asintomatica ma a volte può essere la causa di importanti emorragie con altri disturbi importanti.  La diagnosi avviene tramite esami radiologici.   Elena  L.

 

24/10/2022

 

Che cos’è in realtà l’effetto placebo?  Perché esiste?  Grazie!  Marco di Patty

 

Quando si pronuncia questa parola c’è sempre qualcosa che non va,  nel senso che il medico curante deve ricorrere a preparazioni inerte da somministrare a pazienti particolari per soddisfare il desiderio di ricevere un trattamento medicamentoso,  anche se non è opportuno.  Oppure impiegata come termine di confronto nella sperimentazione clinica dei farmaci per valutare in termini obiettivi l’efficacia di questi.  In generale,  il placebo comprende qualsiasi procedimento o mezzo chimico,  fisico,  chirurgico o psicologico che simuli un trattamento terapeutico vero.  Spesso l’effetto placebo si ricerca mediante la somministrazione di pillole o anche iniezioni che anche se il paziente crede di ricavarne benefici,  in realtà sono del tutto privi di principi attivi curativi.  Elena  L.

 

 

25/10/2022

 

Come facciamo a capire quando abbiamo una ridotta capacità immunologica? Grazie!  Marco e Patty

 

Abbiamo un’immuno deficienza primaria e secondaria,,  congenita e acquisita.  Ci si accorge perché è molto facile contrarre infezioni di varia origine e di varia localizzazione in rapporto della gravità del deficit immunologico.  Le forme congenite sono dovute ad anomalie di sviluppo del sistema immunitario,  mentre quelle acquisite riconoscono come causa malattie linfoproliferative e neoplastiche,  infezioni virali,  oppure l’uso prolungato di farmaci immunosoppressivi.  Una riduzione dei linfociti B e delle immunoglobuline caratterizzano le forme con impegno dell’immuntà umorale mentre una riduzione dei linfociti  T  o delle sottopopolazioni linfocitarie  T  o delle loro funzioni caratterizzano le forme con impegno dell’immunità tessutale.  Le immunodeficienze combinate sono le più importanti ,  i microrganismi responsabili di infezioni intercorrenti sono i meno patogeni;  per loro la prognosi è di solito infausta,  le cure o terapie sono sempre sostitutive o con trapianti.  Elena  L.

 

27/10/2022

 

Qual è il nervo pneumogastrico?  Marco di Patty

 

 

Si tratta del X paio dei nervi encefalici ed è anche il più lungo di tutti.  Questo nervo è misto,  perché ha le fibre viscerali,  sensitive ed effettrici.  Esce dal cranio per il foro giugulare,  fa parte del fascio vascolo-nervoso del collo insieme all’arteria carotide interna e alla vena giugulare, penetra nel torace dove dopo breve percorso,  lascia i grandi vasi e si anastomizza sull’esofago con il nervo controlaterale.  Qui i due nervi costituiscono un plesso che segue poi l’esofago,  penetra nell’addome e dà origine a plessi terminali.  Durante il suo percorso il nervo pneumogastrico si dirama dando origine ai rami cervicali, destinati alla laringe e ad altri organi del collo;  toracici,  per polmoni,  trachea,  bronchi,  esofago e cuore; addominali per le vie biliari,  duodeno e pancreas.  Il nervo pneumogastrico è di fondamentale importanza per gli organi essenziali alla vita.  Elena  L.

 

 

28/10/2022

 

La demenza può anche coinvolgere i giovani?  Grazie!  Marco di Patty

 

 

C’è un tipo di demenza chiamata “demenza precoce di Kraepelin, proprio perché di frequente portava soggetti ancora giovani ad un rapido deterioramento mentale.  La demenza è un grave deterioramento mentale,  dell’efficienza intellettiva.  Di solito questa patologia sopravviene in individui che hanno già raggiunto un normale livello di sviluppo psichico.  Comunque la demenza va distinta dalle deficienze intellettive,  in cui la minorazione preesiste e e impedisce un normale sviluppo dei processi mentali.  È sempre secondaria a processi patologici a carico del sistema nervoso centrale:  encefalopatie,  malattia di Alzheimer o demenza presenile,  deterioramento senile,  ecc.  Elena  L.

 

 

31/10/2022

 

 

Che cosa succede se nell’intestino abbiamo la presenza di glucuronidasi?  Marco di Patty

 

 

Questo gruppo di enzimi sono largamente diffusi in natura.  La loro presenza nell’intestino consentono il parziale riassorbimento di sostanze in circolo che vengono eliminate nella bile come glucuronidi,  istituendo circolo entero-epatico dei glucuronidi.  L’attività delle glucuronidasi,  è inibita specificamente dal lattone dell’acido glucarico.  Forti quantità di questo gruppo di enzimi vengono liberate dalle cellule in preda a fenomeni patologici di natura infiammatoria e o neoplastica,  e questo spiega la loro elevata  concentrazione nelle urine in soggetti affetti da tumori alla vescica e alla prostata.  Elena  L.

 

 

Ci sono brutte malattie in giro,  la compagna del papà del mio amico le hanno diagnosticato una malattia,  aveva sempre male alle ossa, poi aveva una sintomatologia che comprendeva molti organi e poi il suo pallore parlava da sé.  Che cosa pensi che sia questo male?  Grazie!  Marco di Patty

 

Può essere qualsiasi cosa,  non posso dirti tanto da questi disturbi molto preoccupanti.  Potrebbe essere una malattia legata alle ossa,  oppure  potrebbe essere un quadro ematico di tipo leucemico, e da masse tumorali sottoperiostee.  Dal punto di vista  presenta un quadro moto simile a quello delle leucemie acute;  ma questa sintomatologia mista  con emorragie e ulcere boccali si riscontra molto di più nei bambini.  Elena  L.

 

 

08/11/2022

 

 

Che cos’è la frenicectomia?  Marco e Patty

 

 

È relativo al nervo frenico.  La funzione del nervo frenico è particolarmente respiratoria.  E la frenicectomia è l’intervento chirurgico mediante il quale si recide il nervo frenico allo scopo di provocare la paralisi del diaframma.  Era uno dei vari metodi per attuare la collassoterapia polmonare e veniva applicato specialmente per ridurre le caverne tubercolari poste sull’asse di espansione longitudinale del polmone,  quando il pneumotorace risultava ineseguibile e inefficace.  Il frenico è una formazione anatomica o processo patologico relativo al diaframma:  centro frenico,  ascesso subfrenico,  nervo frenico,  ramo discendente dal plesso cervicale destro e sinistro; origina principalmente dal quarto,  e in parte dal terzo e quinto paio di nervi spinali cervicali.  Discendente lungo il collo del muscolo scaleno anteriore, entra nel torace passando dietro la clavicola,  attraversa il mediastino scorrendo tra pleura e pericardio,  raggiungendo infine il diaframma.  Nel suo decorso invia rami sensitivi alla pleura e al pericardio,  rami muscolari motori al diaframma e rami frenico- addominali che attraverso il diaframma  partecipano alla formazione del plesso nervoso diaframmatico.  Elena  L.

 

 

11/11/2022

 

 

Quali sono le affezioni e le patologie legate all’apparato osteomuscolare?  Marco e Patty

 

 

Le patologie che coinvolgono l’apparatoosteomuscolare sono: l’artrosi cervicale,  artrosi della spalla,  il torcicollo,  l’atrosi del braccio e della mano,  le dorsalgie,  le lombalgie,  le sciatalgie,  coxartrosi,  artrosi del ginocchio,  artrosi della caviglia,   artrosi del piede;  le artriti,  artrite reumatoide  ecc.  In quanto all’osteoporosi questo merita una trattazione a parte,  in quanto è atrofia della sostanza organica fondamentale del tessuto osseo, derivante in genere da senilità,  carenze ormonali,  o inattività degli arti per vita sedentaria, malnutrizione,  ecc.  Questo processo è irreversibile che colpisce in maniera più o meno imponente molte persone dopo una certa età,  può sopravvenire prematuramente soprattutto nel sesso femminile  in seguito a menopausa precoce o chirurgica.  ovviamente la migliore arma contro l’osteoporosi è la prevenzione.  Elena  L.

 

17/11/2022

 

 

Ci sono persone in cui credono che la gotta sia una malattia ereditaria.  Tu dici di no vero?  Marco Di Patty

 

 

Non sono solo io che lo dico,  ma lo studio di molti medici che esercitano la professione da anni. La gotta è anche una artropatia uratica,  o poliartrite uricemica  caratterizzata da un aumento del tasso uricemico nel sangue.  La gotta in sé non è ereditaria, ma è la componente dismetabolica che ha carattere ereditario e anche tipicamente costituzionale.  Che cosa significa?  Che se un genitore è affetto da gotta,  il figlio se conduce un tenore di vita diverso assumendo alimenti senza purine ed altri componenti che fanno  precipitare questa malattia,  il figlio non si ammalerà mai di gotta.  Se vogliamo si eredita il tenore di vita dei genitori,  della famiglia e di conseguenza  è inevitabile non ammalarsi di questa malattia distruttiva delle articolazioni. Se negli esami ematici vediamo una iperuricemia,  bisognerà mettersi subito a dieta,  perché se la si ignora dopo 10-20 anni ci ritroveremo ad avere una gotta cronica.  Le articolazioni più colpite sono:  la metatarso falangea dell’alluce,  il ginocchio,  il polso.  La remissione avviene dopo 5-10 giorni, ma le recidive sono frequenti,  di durata progressivamente crescente, favorite da disordini alimentari soprattutto,  traumatismi ecc.  Gli intervalli fra gli accessi all’inizio risultano liberi,  poi con una sintomatologia residua e infine,  dopo 10-20 anni,  si può verificare il viraggio alla gotta cronica.  Elena  L.

 

 

CHE COSA SIGNIFICA GOTTA

CRONICA?

 

La gotta cronica è caratterizzata da cospicue alterazioni articolari,  quali deformazioni  per anchilosi totale o parziale,  sublussazioni e lussazioni di grosse articolazioni. Le localizzazioni più frequenti sono le articolazioni  interfalangee,  metacarpo-falangee,  il polso,  il ginocchio,  il gomito dove si notano tumefazioni da accumulo di urati,  dolenti se sono sede di accesso gottoso,  duri siti nel sottocutaneo,  con possibile rottura della cute con emissione di materiale caseoso sempre ricco di urati;  ne consegue una grave compromissione funzionale.  Sia la gotta acuta sia quella cronica possono essere complicate da manifestazioni extrarticolari e viscerali, con coliche addominali,  e diarrea,  disturbi oculari e complicazioni,  disturbi flebitici,  cutanei con exzema,  renali,  imponenti lesioni che costituiscono il quadro del rene gottoso,  che tardivamente potrà sfociare nell’insufficienza renale.  La terapia sarà generale incominciando dalle diete povere di purine e grassi ecc.  Elena  L.

 

 

 

 

 

 

 

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03/10/2022

 

 

 

Perché  nella profilassi della terapia dell’ angina si usavano i nitriti inorganici?  Si usano ancora?  Grazie!  Marco di Patty

 

 

Questi nitriti  sono dei gruppi di farmaci vasodilatatori.  I più importanti di questo gruppo sono: il nitrito d’amile,  il nitrito di sodio, la nitroglicerina,   l’esanitrato di mannitolo,  ecc.  Questi nitriti agiscono direttamente sulla muscolatura liscia dei vasi sanguigni e ne provocano la dilatazione.  Ed è vero,  i nitriti trovano larga applicazione nella profilassi e nella terapia dell’angina pectoris.  Si differenziano una dall’altro solo per la rapidità di comparsa degli effetti farmacologici e per la durata dell’ azione.  Il composto ad azione più pronta è il nitrito d’amile,  usato per inalazione,  e si assorbe con rapidità,  producendo in pochi secondi una netta attenuazione del dolore anginoso.  Da ricordare che i nitriti danno effetti collaterali come ipotensione,  cefalea,  alterazioni a carico del sangue,  inoltre l’impiego abituale può dare assuefazione.  Elena  L.

 

 

05/10/2022

 

 

L’infiammazione delle pelvi renali e dell’uretere è una cosa seria,  o grave?  Grazie!  Marco di Patty

 

Questo disturbo era frequente nella prima infanzia e nell’età media,  specialmente nel sesso femminile anche gravidico e nell’età senile;  ma ancora oggi ci sono numeri abbastanza rilevanti.  Di solito è dovuta a infezioni da Escherichia coli,  salmonelle,  Proteus vulgaris,  e secondaria a malattie renali,  vescicali  o intestinali  (per via linfatica da coliti)  o focali.  La malattia si manifesta con dolore lombare,  gravativo e trafittivo,  con irradiazione verso le cosce, con febbre elevata e brividi,  subcontinua e remittente, piuria e batteriuria.  Il decorso può essere acuto o cronico,  di lunga durata,  con riacutizzazione  ma può complicarsi con cistite, pielonefrite,  paranefrite  con rottura del bacinetto.  È un disturbo che può sfociare in patologia,  da non sottovalutare.  Elena  L.

 

 

07/10/2022

 

Si sopravvive al morbo di Hodgkin?  Grazie!  Marco di Patty

 

Mah!  Tutto è possibile, ma è una grave malattia del sistema reticolo-endoteliale che compromette il sistema linfatico e non solo perché a volte interessa la cute,  il fegato, la muscolatura striata,  le meningi e i polmoni.  Può avvenire a tutte le età e coinvolge entrambi i sessi;  spesso presenta andamento cronico,  la sua natura ancora oggi per alcuni scienziati  sembra che sia di natura infettiva,  per altri di natura tumorale.  La prima fase del processo morboso è caratterizzata dalla proliferazione uniforme e diffusa di elementi linfonodi e reticolo-endoteliali (granulomi),  che cancella la normale forma granulare del tessuto linfatico.  Poi successivamente si verifica un progressivo ingrossamento della milza,  a volte anche del fegato, e soprattutto dei linfonodi che però non sono dolenti ma notevoli tumefazioni di gruppi di ghiandole.  Si hanno frequentemente astenia,  dimagrimento,   anemia progressiva secondaria,  febbre costante e prurito diffuso.  Purtroppo la terapia si avvale di esami istologici,  che rivelano la presenza di cellule giganti polinucleate nei granulomi;  la cura è basata su antitumorali e radioterapia.  Elena  L.

 

 

11/10/2022

 

È vero che certi movimenti ritmici passivi impressi al corpo come ad esempio le vibrazioni passive del motoscafo;  quelli della nave,  altri  mezzi di trasporto,  giostre,   possono dare sofferenza al nostro corpo?  Ci sono terapie valide?  Grazie!  Marco di Patty

 

 

Sì,  questi movimenti agiscono sull’organo vestibolare dell’orecchio interno, mettendo in funzione  otoliti e stimolando le terminazioni del nervo vestibolare,  che per via riflessa è deputato a mantenere l’equilibrio,  rendendo edotti la corteccia e il cervelletto circa le sensazioni di posizione del corpo.  L’arco nervoso riflesso attraversa il bulbo,  dove prende strette connessioni con il nucleo del vago, che a sua volta in via riflessa,  dà luogo alla sintomatologia:  cefalea,  malessere generale,  vertigini,  profusa sudorazione,  sonnolenza,  nausea e vomito.  Di norma la sindrome si risolve appena cessano le sollecitazioni meccaniche che l’hanno prodotta.  Le terapie da seguire è quella degli  antistaminici particolari prima , e a sintomatologia iniziata si impiegano i neuroplegici.  Elena  L.

 

 

13/10/2022

 

Dove si trova il galattosio?  Grazie!  Marco di Patty

 

 

Il galattosio è un monosaccaride,  difficilmente si trova in natura allo stato libero;  è un costituente di numerosi polisaccaridi, delle pectine e delle mucillagini.  Contengono galattosio anche i cerebrosidi e i gangliosidi.  Il lattosio è un prodotto  di combinazione del galattosio con il glucosio.  Questi due monosaccaridi si formano dal lattosio a opera di enzimi contenuti nelle cellule della mucosa intestinale,  e ad essi si deve in gran parte il valore energetico del latte.  Il galattosio si può anche ottenere dal lattosio riscaldando quest’ultimo con una soluzione di acido solforico al 2%.  Glucosio e galattosio possiedono nei mammiferi alcune vie metaboliche comuni,  grazie ale quali possono trasformarsi uno nell’ altro;  ciò avviene soprattutto nel fegato e nella ghiandola mammaria.  Il galattosio viene adoperato in medicina come test della funzionalità  epatica.  Questo test tende ad evidenziare la capacità del fegato di trasformare in glucosio il galattosio introdotto per via orale.  Queste capacità sono limitate nel soggetto epatopatico,  nel quale il galattosio viene eliminato in forti quantità nelle urine,  nelle ore successive alla somministrazione.  Elena  L.

 

 

14/10/2022

 

È vero che il morbo di Addison tempo fa portava alla morte ancora prima della pubertà?   E  oggi?  Grazie!  Marco di Patty

 

 

Da molto tempo per fortuna la prognosi di questa patologia  è migliorata,  grazie all’operazione di Blalock-Taussig,  eseguita da A. Blalock mediante la quale si realizza un’anastomosi tra arteria succlavia e arteria polmonare per aumentare appunto l’afflusso di sangue ai polmoni.  Sì,  perché appunto questo morbo è una cardiopatia congenita in cui si ha stenosi dell’arteria polmonare,  ipertrofia del ventricolo destro,  presenza di una comunicazione tra i due ventricoli e spostamento a destra,  a cavallo dei due ventricoli dell’orifizio dell’aorta.   Tra i sintomi molto evidenti vi è un’intensa cianosi.  Elena  L.

 

 

17/10/2022

 

Vorrei sapere se chi è affetto da colon irritabile è in sovrappeso,  oppure obeso?  Grazie!  Marco di Patty

 

 

Non c’entra niente il colon irritabile con l’obesità  o la magrezza,  anzi,  ho conosciuto persone magrissime con un colon irritabile patologico.  Il colon deve essere rispettato,  e una persona anche obesa che rispetta il suo colon non si ammalerà mai di questa patologia.  Sono affezioni acute o croniche del colon causate da infezioni batteriche o protozoarie,  da intossicazioni esogene, o e endogene come l’uricemia e da alterazioni funzionali  per squilibrio vegetativo.  Può essere anche di natura allergica, allergeni alimentari,  tossine batteriche o disvitaminosi.   Il colon irritabile di natura acuta può essere provocato da tossinfezioni alimentari,  gravi errori dietetici,  o terapie con antibiotici senza equilibrio,  distruggendo così la flora intestinale.  Inizia con dolori violenti all’addome diarrea alternata a stipsi,  nausea,  vomito a volte si manifesta anche la febbre con polso frequente e spossatezza.  A volte questa forma può assumere andamento grave:  con febbre elevata,  dolori intensi oliguria,  ipotensione e astenia.  Quando il colon irritabile è ormai cronico,  si hanno sintomi più lievi,  si presenta con aspetti vari:  ne sono colpiti di più i soggetti nevrosici,  ed è caratterizzata da secrezione di muco nel colon,  meteorismo, diarrea mucosa,  sempre diarrea alternata a stipsi.  Continua…

 

18/10/2022

 

Come ho già scritto nello spazio in alto,  “il colon irritabile” può diventare una patologia se non si prendono le giuste precauzioni. Si può trasformare in parieto-interstiziale che è caratterizzato da un processo flogistico a disposizione interstiziale,  interessando gli strati sottostanti della parete.

Oppure si può andare incontro a una trasformazione poliposa  caratterizzata dalla presenza sulla mucosa del colon  una massa di polipi.

 

O,  il colon irritabile segmentario di tipo acuto e cronico che può essere provocato da anomalie locali,  in cui la flogosi interessa solo una parte dell’intestino e a seconda della sua localizzazione assume diversi nomi.  La forma segmentaria o infiammatoria, può essere provocata da anomalie locali;  la loro insorgenza inoltre,  può essere favorita dall’esistenza di processi di aderenze propagatisi da organi vicini.

 

Poi c’è un’altra forma molto seria che è quello del colon irritabile ulceroso criptogenetico,  è una grave forma a decorso cronico con periodi più o meno frequenti di riacutizzazione durante i quali la sintomatologia è rappresentata da frequenti scariche diarroiche con feci liquide contenenti sangue e muco (alternata da periodi di stipsi),  con febbre di vario grado e altri disturbi gravi vari;  con quasi sempre interessamento generale dell’organismo.  Elena  L.

 

Dott.  Robert e Linda    Molto esauriente!

 

 

Elena   Grazie!  Il merito è anche vostro,  anzi soprattutto  vostro!

 

19/10/2022

 

Marco ieri sera mi ha domandato:  come facciamo a capire quando è il colon irritabile o quando si tratta di un’altra patologia o disturbo se a volte ci segnala gli stessi sintomi?  Immaginavo che mi avresti fatto questa domanda;  bravo!

 

 

Ci sono altri disturbi dell’intestino retto a decorso acuto o cronico,  come ad esempio quei disturbi dati da irradiazioni secondarie a trattamenti con radium o roentgenterapia di organi vicini specie l’apparato genitale femminile, i sintomi sono:  tenesmo intollerabile in sede perineale,  dolori durante la defecazione che avviene a scariche con muco,  febbre,  deperimento organico.  A carico della mucosa rettale si notano atrofia e ulcerazioni con evoluzione in stenosi e fistolizzazione.  Ci si accorge meglio con l’esplorazione rettale integrata dalla rettoscopia.   Elena L.

 

18/09/2022

 

 

 

I fanghi danno davvero dei benefici o sono solo un effetto placebo?  Grazie!  Marco di Patty

 

 

I fanghi  sono indicati ancora oggi nella maggior parte delle malattie croniche delle articolazioni,  nelle nevriti,  nei postumi delle fratture ecc.  L’azione di questa terapia dipende dai caratteri fisici e chimici del fango conferitigli dalle acque minerali che lo impastano ed è sempre un ipertermizzante generale proporzionalmente alla temperatura del fango e all’estensione dell’applicazione.  Questa cura è anche considerata sedativa con i fanghi oligominerali,  salsobromoiodici, radioattivi e sulfurei,  sono efficaci nella poliartrite acuta reumatica,  nei reumatismi muscolari,  nelle artriti croniche deformanti, nelle sierositi croniche ecc.  Sono consigliate non più di un’applicazione al giorno.  Si sconsiglia la fangoterapia nelle gravidanze,  nelle diatesi emorragiche,  nell’epilessia,  nefropatie,  malattie cardiocircolatorie in scompenso, nelle tromboflebiti.  Durante il terzo e il settimo giorno di cure,  non solo della fangoterapia ma di qualsiasi cura termale si può andare incontro ad una sindrome:  chiamata “sindrome termale”,  caratterizzata da cefalea,  febbre,  tutti disturbi come quelli che si riscontrano nelle  sindromi di adattamento.  La cura con i fanghi deve essere di due settimane circa non di meno per rendere possibile all’organismo il superamento della eventuale crisi termale.  Elena  L.

 

 

20/09/2022

 

Le persone che soffrono di apnea,  sono malate?  Grazie!  Marco di Patty

 

 

È chiamato volgarmente “respiro patologico”,  detto anche periodico per l’alternarsi di un periodo di apnea e di un periodo di dispnea,  con respiro superficiale poi gradualmente diventa più profondo fino a un massimo ,  poi decrescente fino a diventare di nuovo superficiale,  per poi arrestarsi del tutto nel successivo periodo di apnea.  Può essere o diventare una patologia perché si manifesta per affaticamento del centro respiratorio,   può verificarsi appunto nell’ipossiemia per bisogno di ossigeno o per rallentamento della circolazione locale cerebrale appunto data da affezioni del cuore.   Elena  L.

 

 

21/09/2022

 

Abbiamo dei nervi importanti nel naso  Grazie! Marco di Patty

 

 

Certo che sì,  nel naso abbiamo il nervo nasale che è un ramo terminale della della prima branca del trigemino dal quale si origina nel punto in cui il nervo attraversa la fessura sfenoidale,  lasciando la cavità cranica e penetrando nell’orbita.  Provvede all’innervazione e si biforca in due rami: della radice del naso o della palpebra superiore,  nervo nasale esterno nonché delle coane e dell’estremità del naso.  Il naso presenta uno scheletro in parte osseo, costituito dalle ossa nasali e dai processi frontali dei mascellari,  e in parte è cartilagineo,  la cartilagine del setto che costituisce l’impalcatura delle facce laterali e delle pinne.  I muscoli del naso sono il nasale e il depressore del setto.  All’interno del naso oltre le narici,  si trovano le cavità nasali,  divise in due parti uguali,  descritte come fosse nasali del setto nasale.  Le due cavità possono essere suddivise in due porzioni:  la porzione anteriore detta vestibolo,  ricoperta da cute grigiastra ricca di peli setosi,  di ghiandole sebacee e sudoripare,  e quella superiore,  è di maggiori dimensioni,  rappresentata dalla fossa nasale comunicante con il vestibolo tramite una ristretta apertura che di chiama istmo nasale,  rivestita di mucosa in parte rossastra  detta anche “membrana di Schneider e in parte giallastra contenete i recettori olfattivi.  La parete mediana della fossa è rappresentata dal setto,  le parti laterali,  più accidentate rappresentano le tre conche cui corrispondono omonimi meati. Ciascuna cavità nasale è in comunicazione posteriormente con la “coana”,  che è un’apertura ovoidale con la parte superiore della faringe con la fossa pterigomascellare e con la cavità orbitaria e infine con un gruppo di altre cavità scavate nelle ossa che circondano le fosse nasali.   vasi sanguiferi del naso derivano dalle arterie mascellari esterne,  oftalmica e labiale superiore.  La mucosa delle cavità è irrorata da una rete di capillari,  costituita da rami delle arterie etmoidali,  nasale posteriore e labiale superiore da cui il sangue si scarica nel plesso venoso nasale e quindi nelle vene delle meningi,  della facciale superiore e nelle vene etmoidali ed oftalmiche.  La parte dei nervi l’abbiamo già raccontata,  e le fibre  sensitive della regione olfattoria si dipartono dalle omonime cellule nervose formando il nervo olfattorio. Inoltre il naso ha anche una funzione di riscaldare l’aria che si respira,  inumidirla,  trattenere le impurità e la temperatura di tutta la testa in condizioni ottimali e costanti,  mentre le cavità nasali sono responsabili della risonanza della fonazione.    Elena  L.

 

Patty  Grazie!

Elena  Io l’ho riscritto anche nel mio blog.

 

26/09/2022

 

 

Cosa succede quando il processo di emolisi diventa patologico?  Grazie  Marco di Patty

 

 

In caso di emolisi patologica,  la concentrazione plasmatica delle aptoglobine diventa insufficiente per saturare la forte quantità di emoglobina ,  che si libera dai globuli rossi,  per cui si avrà una immissione di emoglobina nelle urine proporzionale all’intensità del processo emolitico (emoglobinuria).  L’emolisi può essere provocata sia in vivo che in vitro da numerosi agenti chimici,  fisici e biologici che si possono così raggruppare:  agenti chimici comprendenti i solventi dei grassi,  gli acidi biliari,  le saponine,  l’acido solfidrico,  gli acidi e gli alcali diluiti,  la fenilidrazina,  l’idrochinone,  il p-amminofenolo,  ecc.;  agenti batterici,  di cui sono esempi i veleni emolitici, o emolisine prodotte da numerosi microrganismi patogeni:  stafilococchi,  streptococchi ecc.;  veleni animali come quelli dei viperidi,  delle api,  degli aracnidi,  ecc.  che contengono un enzima emolitico detto lecitinasi:  Agenti fisici,  in particolare i raggi X,  i raggi ultravioletti,  il calore con temperature oltre i 50°C,  fattori fotodinamici,,  alcune sostanze coloranti,  il rosso Bengala,  l’eosina,  la fluorescina,  si fissano alla superficie dei globuli rossi,  attivando in presenza della luce un processo biochimico che che determina l’emolisi.  Fattori osmotici,  i globuli rossi sono stabili in soluzioni saline isotoniche con il plasma,  ad esempio:  in soluzione di cloruro di sodio 09%.  Diminuendo la concentrazione di questa soluzione aumenta la percentuale di eritrociti che vengono lisati,  finche a concentrazioni di 0, 35% di Na CI l’emolisi è praticamente completa.  Elena  L.

 

 

28/09/2022

 

È vero che l’epifisi si può staccare da un osso scheletrico?  Come avviene?  Grazie!  Marco

 

Sì,  è vero può avvenire una separazione dell’epifisi  da un osso scheletrico a livello della cartilagine di coniugazione. Le epifisi più colpite sono quelle distali del radio e dell’omero,  del femore e della tibia.  Il distacco può essere anche incompleto,  avviene generalmente per strappamento o anche per trauma diretto sull’epifisi,  questo è possibile solo durante il periodo dell’accrescimento,  finché PERSISTE LA CARTILAGINE DI ACCRESCIMENTO.  Nei neonati il distacco epifisario è molto raro,  e si verifica in genere in caso di interventi alla nascita.  Elena  L.

 

29/09/2022

 

Si può definire insonnia una forte riduzione delle ore di sonno oppure a una minore profondità del sonno?  Grazie!  Marco di Patty

 

 

Io credo che  si possa definire insonnia sia nell’una che nell’altra forma.  L’insonnia si sa è dovuta a una diminuzione del sonno,  non sempre di natura patologica.  L’insonnia può essere di una forma rara costituzionale,  oppure abituale,  episodica o acquisita.  L’insonnia acquisita rappresenta un sintomo comune a varie condizioni di salute:  come l’arteriosclerosi,  cardiopatie,  intossicazioni,  in molte forme di nevrosi,  alcolismo,  tabagismo, ecc.  Nelle forme nevrotiche il sonno ritarda con un precoce risveglio mattutino;  anche il super lavoro fisico e intellettuale,  i pensieri che si affollano possono fare insorgere l’insonnia.  L’importante è curarla sempre,  o con tisane ben mirate,  o con altri prodotti di erboristeria o farmaceutici,  ma se non dovessero essere efficaci meglio andare dal medico per accertarne la causa.   Elena  L.

 

30/09/2022

 

L’infiammazione acuta o cronica che si ha alle vie respiratorie possono degenerare e colpire anche lo stomaco e il resto degli organi?  Grazie!  Marco di Patty

 

L’infiammazione acuta o cronica della mucosa orale,  quasi sempre dolorosa,  è localizzata alle sole gengive o alla lingua e prende rispettivamente il nome di gengivite e glossite.  Possono essere dovute a germi pervenuti nel cavo orale direttamente dall’esterno o per via ematica o per diminuite difese organiche;  sto parlando di streptococchi associati a bacilli fuso-spirillari.  Il loro attecchimento viene favorito dall’azione meccanica di protesi e del tartaro,  dall’uso di sostanze antisettiche,  da terapie antibiotiche,  da malattie infettive,  disendocrine,  ipovitaminosi,  alterazioni del ricambio e della crasi ematica,  intossicazioni esogene o accidentali,  ecc.  Sono molte le forme di queste infiammazioni acute e croniche,  le più importanti sono caratterizzate da eritema semplice  o con essudato patinoso che compare nel corso di malattie infettive quali la scarlattina,  il tifo,  la rosolia,  l’influenza e nelle intossicazioni endogene da ipovitaminosi e da disturbi gastrointestinali.  Poi c’è la forma ulcerosa,  con febbre,  reazione linfoghiandolare;  la vescicolosa, di origine erpetica,  insorge nel corso di infezioni acute come la polmonite,  meningite,  influenza ecc.  La aftosa che si manifesta con vescicole a contenuto biancastro liquido che dopo la rottura danno luogo a ulcere dal fondo grigiastro.  Abbiamo la gangrenosa,  insorge in soggetti diabetici,  o nelle intossicazioni da mercurio,  con lesioni necrotiche che distruggono i tessuti in modo profondo.  Poi abbiamo quella che si manifesta durante il trattamento di antibiotici con penicillina,  tetraciclina,  cloramfenicolo,  ecc.  Elena  L.

 

01/10/2022

 

M’incuriosisce molto la parola “Autoscopia”,  a che cosa si riferisce?  Grazie!  Marco di Patty

 

 

Per autoscopia s’intende qualcuno che si fa l’esame della laringe senza l’ausilio di uno specchio laringoscopico,   una autoscopia esterna,  l’allucinosi di chi si vede riflessa davanti la propria immagine.  Mentre quando un paziente si vede o crede di percepire forma e funzione dei propri organi è causato da un fenomeno isterico  quindi è una psicopatologia.  Elena  L.

 

 

 

 

 

 

02/09/2022

 

 

 

 

La  acondroplasia è una malattia ereditaria?  Cosa dicono le ultime notizie riportate dai corsi di aggiornamento?  Grazie!  Marco di Patty

 

 

 L’acondroplasia è ancora una malattia ereditaria,  è nota anche come controdistrofia fetale dello scheletro osseo.  È caratterizzata da un’alterazione patologica delle cartilagini d’accrescimento e dei processi di ossificazione.  Con questa patologia le ossa restano tozze,  corte,  in particolare quelle degli arti,  ma vengono interessate anche le ossa craniche con deformazioni tipiche della fronte e del naso.  Chi ne è affetto è un falso nano, e non presenta disturbi a carico delle ghiandole a secrezione interna,  né diminuzione delle capacità intellettuali. Questa affezione si trasmette spesso con carattere dominante,  ma ne sono stati descritti casi apparentemente isolati.  Elena  Lasagna con la collaborazione di medici specialisti.

 

Dimmi se d’ invidia si può guarire?  Non ho sbagliato articolo vero?   Grazie!  Patty

 

No,  non abbiamo sbagliato articolo,  perché ci sono due tipologie di invidia:  quella neutra ossia normale e quella cattiva patologica che porta alla distruzione chi la prova e anche a chi è invidiato.  Io non riesco ad immedesimarmi con chi ha questo tipo di invidia,  in questa c’è odio puro una cattiveria o meglio dire una crudeltà fuori misura che sconfina poi nella patologia e a volte nell’omicidio.  Quell’invidia innocua che si può provare perché vorremmo avere subito quello che magari una persona si è fatta durante tutta una vita,  così senza odiare e senza pensarci troppo,  da quella  si può guarire.  Mia nonna diceva sempre:  ” ama le cose belle ma non invidiare mai nessuno con odio! ”   Accanirsi contro qualcuno che ha più di noi è distruttivo!    Provare ammirazione e godere del piacere degli altri,   competere onestamente è costruttivo, solo così potremo vedere i nostri sogni realizzati per sempre.  Elena  L.

 

03/09/2022

 

Non riesco a trovare una spiegazione vera  e in poche parole della “pallestesia” .  Grazie!  Marco di Patty

 

 

Diciamo che la “pallestesia” è una forma di  sensibilità vera,  cioè oggettiva e anche profonda a localizzazione ossea,  detta anche sensibilità “osteoperiostea,  caratterizzata da un particolare senso di trepidazione quando viene appoggiato su un osso superficiale un diapason in vibrazione.  Risulta alterata nelle lesioni distruttive dei cordoni e delle radici nervose posteriori,  della corteccia,  del centro ovale e della capsula interna.  Elena  L.  (più stringato di così!)

 

07/09/2022

 

 

Che cos’è il piretogeno,  non ho trovato granché.  Grazie!  Marco di Patty

 

 

È un agente chimico o biologico,  che introdotto nell’organismo provoca l’aumento della temperatura corporea.  Questa proprietà è caratteristica di alcuni componenti proteici e polisaccaridici dei batteri patogeni,  i quali provocano ipertermia e dilatazione dei vasi sanguigni agendo sia a livello dei centri nervosi sia a livello periferico.  Sostanze pirogene si formano anche in seguito alla distruzione di germi di per sé non piretogeni.   Ciò avviene ad esempio:  in seguito alla sterilizzazione  mediante calore di medicinali contenuti in fiale inquinate da microrganismi. La farmacopea ufficiale vieta l’immissione in commercio di medicamenti in fiale che contengono questi piretogeni e a tale proposito prescrive speciali controlli biologici da effettuare su ogni partita di prodotti in fiale e sterilizzati.  Negli animali di laboratorio effetti piretogeni esercitano anche l’adrenalina e la serotonina,  quando vengono applicate in alcune zone del cervello.  Alcune sostanze con effetto piretogeno trovano trovano impiego in medicina per il trattamento dei disturbi vascolari periferici, per provocare almeno temporaneamente l’aumento della circolazione sanguigna in alcuni distretti vasali.  Elena  L.

 

 

11/09/2022

 

Cosa ne pensi tu della sensibilità?  È in tutti gli esseri umani o in certe persone non è presente?  Le persone sensibili sono più forti o più deboli?  Grazie!  Marco e Patty

 

Rispondo a questa domande domani;  ora sto uscendo con Linda e  Robert ,  ciao!  Buona serata anche a voi.

 

13/09/2022

 

La sensibilità è percepire attraverso stimoli di vario tipo,  informazioni relative allo stato e ai cambiamenti delle condizioni interne ed anche ambientali.  Dalla stimolazione dei recettori nascono questi segnali sensitivi,  che in alcuni casi sono posti in organi e apparati come la vista,  l’olfatto il gusto, l’udito,  e in altri casi sono situati alla superficie del corpo o nella compagine degli organi recettori,  presso-tattili,  dolorifici,  termici o propriocettori.  Come ben sappiamo nei recettori periferici gli stimoli vengono trasformati in impulsi che  lungo i nervi sensitivi corrono verso i centri nervosi superiori.  Il riconoscimento della natura dello stimolo sensitivo avviene a livello dei centri nervosi.  L’attivazione di un determinato gruppo di fibre afferenti,  in qualsiasi modo venga ottenuta,  determina costantemente la sessa sensazione.  la sensibilità tattile,  dolorifica,  termica relativa alla faccia fa capo a una via afferente che ha il suo primo neurone nelle cellule gangliari del ganglio trigeminale di Gasser e il secondo neurone del nucleo sensitivo del nervo trigemino ,  da cui parte un fascio che sale al talamo confondendosi con il lemnisco mediale.  Per quanto concerne le vie  afferenti della sensibilità gustativa,  è ormai noto che esse confluiscono nel nucleo del fascicolo solitario attraverso il nervo vago,  il glosso faringeo e il  trigemino. Poi per quel che riguarda le vie olfattorie hanno un comportamento del tutto diverso dalle altre vie afferenti.  Esse raggiungono direttamente la corteccia cerebrale senza interrompersi nel talamo.  Al talamo si riconosce una funzione molto importante riguardo alla sensibilità.  Esso costituisce una stazione cui giungono le fibre della sensibilità generale,  visiva e acustica prima di proiettarsi nelle rispettive aree sensoriali della corteccia.  Nel talamo avviene una prima valutazione,  approssimativa delle informazioni sensitive,  specie per quanto concerne la sensibilità dolorifica.  Le vie sensitive dopo la stazione talamica,  fluiscono bilateralmente in un’estesa area della corteccia cerebrale,  detta area sensitiva disposta nella regione posteriore alla scissura di Rolando.  Le localizzazioni dell’area sensitiva sono state determinate non in base ai caratteri morfologici della corteccia,  in base  a procedimenti sperimentali,  la stimolazione di un recettore o di una via sensitiva provoca l’insorgenza di un potenziale elettrico nella zona della corteccia che riceve la via afferente di quel recettore.   Questo potenziale può essere  derivato con un elettrodo posto sulla corteccia stessa o anche esternamente sulla superficie del capo.  Così facendo è possibile ottenere una mappa delle localizzazioni corticali sensitive estremamente precisa,  per quanto riguarda la sensibilità tattile.

Poi la sensibilità ci fa sentire vivamente le emozioni,  gli affetti,  i sentimenti,  di tutte le cose che esistono non soltanto intorno a noi ma ovunque esse siano. Ricordati sempre che le persone con una sensibilità notevole sono e saranno sempre le più forti.  Elena  L.

 

15/09/2022

 

 

Il termine “Spastico” in medicina cosa significa veramente?  Grazie!  Marco di Patty

 

 

La parola “spastico”  in anatomia e in medicina significa che è caratterizzato da uno spasmo.  Oppure si può anche dire colui  che  è affetto da paresi spastica,  in particolare a quelle dovute a encefalopatie infantili.  La spasticità è una patologia caratterizzata da ipertono di uno o più muscoli.  Si manifesta appunto con maggior frequenza in seguito a lesioni dei neuroni motori centrali,  del sistema piramidale,   irritativo di questi elementi:  e sembra che sia l’espressione di uno stato irritativo di questi elementi:  gli arti si presentano rigidi,  resistenti alle manipolazioni passive,  con scosse cloniche e riflettività profonda di notevole entità.  Elena  L.

 

16/09/2022

 

Il T.B.C. è l’abbravviazione di tubercolosi;  mentre il T.C.D.D a che cosa corrisponde?  Grazie!  Marco di Patty

 

Il TCDD (senza i puntini ) è il simbolo con cui viene indicato un composto organico,  la 2,3,7,8, tetracloro-di benzo-p-diossina,  che si forma a elevate temperature durante i processi di sintesi industriale di alcuni fenoli alogenati,  come l’esaclorofenolo o il triclorofenolo,  che si usano come diserbanti o come antiparassitari.  La dose può essere letale se si arriva o addirittura si supera  (DL ) è stata calcolata nella misura di 0,006 mg per k. di peso corporeo nella cavia,  e di 0,115 mg/kg nei conigli.  In genere si considera contaminato un terreno o un’area in cui la diossina sia contenuta in quantità superiori a 0,01 parti per milione.  L’intossicato  grave da TCDD accusa questi sintomi: stanchezza anoressia,  nausea,  disturbi gastro-enterici,  ipotensione, alterazione a carico del sistema nervoso centrale e disturbi del ritmo cardiaco.  Mentre i disturbi per la tossicità della diossina a concentrazioni subletali sono: l’acne,  alopecia,  ipertricosi,  disturbi della funzionalità epatica e renale,  disfunzioni tiroidee,  diminuzione della capacità riproduttiva,  sensibilità olfattiva,  alterazioni dell’udito,  ecc.  Si considera che la diossina sia un potente veleno teratogeno.  Elena L.