27.12.2018

RISPOSTE AI LETTORIQUARANTADUE SETTANTUNESIMA PARTE

Author: Elena Lasagna

27/12/2018

 

 

Sono Alessandra,  da un po’ di tempo vedo mio padre che manifesta arrossamento e congestione al viso, e alle estremità,  poi un altro sintomo che non so se è correlato  oppure se è una cosa a sé,  ma da qualche giorno  soffre di epistassi,  poi ha sempre gli occhi rossi,  io credevo che piangesse,  che avesse delle cose che lo fanno soffrire,  ma questo non è perché è sempre allegro e gentile con tutti.  Io gli ho detto di andare dal medico,  ma lui dice che lascia il posto a quelli che ne hanno bisogno.  Dimmi se devo preoccuparmi,  cosa devo pensare?  Grazie.

 

Cara Ale,  queste manifestazioni sono sempre da prendere in considerazione,  specialmente se il soggetto sta andando su con gli anni.  Può essere qualsiasi cosa,  ad esempio io credo che questa sia la manifestazione che dà la malattia di Vaquez-Osler,  più soggetta nei maschi.  Mi spiego meglio,  se è questa sarebbe un aumento assoluto di globuli rossi del sangue,  ossia una poliglobulia.  I globuli rossi aumentano fino a 7-9 milioni per mm³,  i leucociti fino a  12000-20 000 per mm³,  c’è un notevole aumento anche nelle piastrine e aumenta pure il tasso di emoglobina,  come la massa sanguigna e lA SUA VISCOSITA’,  mentre diminuisce il numero dei linfociti.  Poi un aumento assoluto di globuli rossi circolanti si riscontra anche nelle policitemie sintomatiche dette anche poliglobulie vere,  conseguenti a effetti dell’altitudine a condizioni di ipossia cronica (enfisema polmonare e alcuni vizi cardiaci,  ecc. a encefalopatie, a intossicazioni da ossido di carbonio,  arsenico,  piombo, ecc.  Comunque io se fossi in te lo porterei dal medico,  oppure inviterei il suo medico a casa,  perché se non è una poliglobulia secondaria dovuta a perdite di liquidi per vomito, o diarrea ecc,  se non si cura potrebbe andare incontro a cose molto spacevoli.  Ciao.

 

28/12/2018

 

Vorrei tanto che mi spiegassi davvero cos’è il “Dotto di Botallo”,  ho guardato in internet ma non ci capisco nulla.  Le persone che ne sono affette sono a rischo?

Angela

 

Si chiama “dotto pervio di Botallo”,  è una comunicazione fra l’aorta e l’arteria polmonare. Questo collegamento è nel feto,  che però dovrebbe chiudersi dopo la nascita.  Se questo non avviene e il dotto resta aperto,  il sangue dell’aorta si riversa nell’arteria polmonare creando così un sovraccarico del circolo sanguigno diretto ai polmoni.  Le conseguenze di questa malformazione fra il cuore e i polmoni variano a seconda dell’entità del dotto,  se è molto aperto può sovvraccaricare il cuore di superlavoro e i polmoni ne risentirebbero per il ricco circolo e alunga scadenza si rivelerebbe di una certa gravità.  Alcuni bambini ne rsentono subito nei primi giorni di vita,  con scompenso cardiaco e congestione polmonare,  mentre alcuni lo tollerano meglio,  ma anche a distanza di anni le conseguenze potrebbero farsi sentire. Se la cardiopatia presentasse gravi sintomi,  allora sarebbe necessario l’intervento chirurgico,  che consiste nel tagliare il dotto e chiudere i monconi con suture;  ma se si presentasse difficile o rischioso potrebbero anche soltanto legare il dotto.  L’intervento per la correzione chirurgica si esegue preferibilmente durante i primi mesi di vita,  in caso di maggiore tollerabilità può avvenire anche dopo il primo anno.

 

Elena  Lasagna

 

29/12/2018

 

Che cos’è l’Aids per te?  Una fantasiosa malattia per giustificare i peccati commessi violando i tabù tribali, o una fantasia per screditare il sesso?

 

Terry

 

Io credo che l’aids sia una fatalità,  un errore degli esseri umani,  non una fantasia,  perché questa malattia esiste,  eccome se esiste,  non hai mai visitato i centri dei malati terminali di aids?  Ebbene,  tempo fa noi lo abbiamo visitato,  ed è sconvolgente.  Poi che sia una punizione per i peccati commessi,  come ipotesi potrebbe anche essere presa in considerazione,  anche se molte persone a questo proposito elaborano una rassicurazione fittizia che sembra negare questa probabilità.  Molte persone malate di nevrosi con fobie di ogni tipo,  tendono ad ignorare il pericolo potenziale di questa malattia chiamata Aids.  Sappiamo che la malattia si può contrarre nelle persone tossicodipendenti e nell’omosessualità,  ma anche in rapporti promisqui, rapporti liberi e frequenti;  anche se le raccomandazioni sono sempre state molto persuasive,  in soggetti che ne capiscono la gravità,  in altri piuttosto leggeri che prendono la vita come un divertimento e null’altro,  guai se si pronuncia la parola sesso come segno di privazione,  poi ho scoperto che alcuni di loro si sono ammalati ed ora stanno passando la vita trincerati nelle loro paure,  altri sono passati ad una psicosi delirante e stanno aspettando il giorno della liberazione in agonia più che fisica è psichica per i loro sensi di colpa.  Anche per chi si prostituisce arriverà il loro momento,  perché adesso sono così coinvolti nella loro attività da non sapervi rinunciare,  affrontando rischi assurdi di contagio.  Ecco un’altra ragione per cui non approvo la prostituzione e i rapporti liberi;  per me significa non solo degrado morale e  materiale,  ma è soprattutto pestilenza!

 

Elena  Lasagna

 

02/01/2019

 

Che cosa ci suggerisci per eliminare lo stress?

 

Angela

 

Una giusta dose di stress può essere salutare.  Lo stess non si deve eliminare ma soltanto equilibrare.  Lo stress dventa nocivo quando esiste quel soprappiù di energia fisica e psichica che in certi momenti della vita noi carichiamo il nostro organismo,  e quando è esagerato senza interromperlo da regolarità di comportamento di calma e di rilassamento può diventare dannoso a tutti i nostri organi.  Quindi un impegno costante fisico e psichico con uno stato continuo di tensione porta a malattie cardiovascolari e cerebrali.  Mentre uno stress controllato è uno stimolo per attivare organi che con un po’ di stress si mantengono efficienti per allenare il nostro corpo anche a quelle mansioni supplementari che nel quotidiano a volte diventa obbligatorio mettere in atto.

 

Elena  Lasagna

 

07/01/2019

 

Che cos’è esattamente la ialuronidasi?

 

Alessandra

 

La ialuronidasi è un enzima che opera la scissione dell’ acido ialuronico in acido glucoronico e n-acetil-glucosammina.  La ialuronidasi si trova in forte concentrazione nell’apparato boccale delle sanguisughe,  nei veleni dei serpenti,  delle api e in vari microrganismi patogeni, come i pneumococchi,  streptococchi-ß emolitici,  bacilli anaerobi della gangrenagassosa.  Questa ialuronidasi microbica svolge un ruolo importante nella capacità di penetrazione dei batteri patogeni nei tessuti animali condizionando in parte la virulenza dei batteri stessi.  Nell’essere umano la ialuronidasi è contenuta nella cornea,  nel corpo ciliare  nella milza,  nella pelle,  nei testicoli.  La ialuronidasi resiste bene  all’invecchiamento e all’essicamento perché la sua attività viene inibita da vari fattori tra cui i farmaci antinfiammatori,  salicilati,  glicocorticoidi,  corticotropina, ecc.  la struttura polipeptidica della ialuronidasi differisce in rapporto all’origine,  per cui se l’enzima penetra nei tessuti di un organismo eterogeneo in esso determina la formazione di anticorpi  anti-ialuronidasi.  L’espressione di questo fenomeno è la presenza di anticorpi anti-ialuronidasi nel siero di soggetti portatori da un infezione da germi produttori di ialuronidasi,  come ad esempio gli streptococchi nel reumatismo articolare acuto.  Nella frazione globulinica del siero umano esistono alcuni fattori aspecifici,  di natura non anticorpale,  i quali sono capaci di bloccare l’attività della ialuronidasi:  tra questi vi sono le anti-invasine di Haas,  cosiddette per la capacità di ostacolare l’invasione tessutale da parte dei germi patogeni produttori di ialuronidasi.  La ialuronidasi ricavata dagli autolisati batterici  oppure dagli estratti testicolari di alcuni animali viene usata in medicina per facilitare la diffusione sottocutanea delle preparazioni farmaceutiche iniettabili,  per combattere edemi,  stati infiammatori locali, per combattere geloni ed emorroidi.

 

Elena  Lasagna

 

Come si riscontrano secondo te le cardiopatie?

 

Fede

 

Non solo secondo me e il dott.  Robert,  ma da sempre ogni soggetto si può predisporre alla cardiopatia non tenendo in considerazione i fattori di rischio,  che sono: ipertensione,  ipercolesterolemia e iperlipoproteinemia,  obesità,  alcol,  fumo,  diabete.  Febbre reumatica:  in alcuni casi l’infezione colpisce il cuore e può cicatrizzare le valvole,  indebolire il muscolo cardiaco o danneggiare la sacca che racchiude il cuore. Poi,  vi sono molti fattori che interessano il sistema cardiocircolatorio,  come ad esempio le affezioni cardiache congenite e altri disturbi che insorgono nel corso della vita:  ad elencarli tutti  dovrei riempire molte ma molte pagine.  Comunque qui ne ho citate abbastanza,  sono quelle che dovemmo attenerci a rispettare per restare in salute.

 

Elena  Lasagna

 

09/01/2019

 

Come ci si ammala di aumento del volume della milza?

 

Agnese

 

Questa patologia è quasi sempre concomitante ad alterazioni delle sue funzioni e della sua struttura.  Può essere determinata da fattori congeniti o da fattori acquisiti circoscritti all’organo o secondari a malattie sistematiche.  Spesso questa malattia si presenta con aumento di volume di notevole grado,  probabilmente si tratta di malattie di eziologia multipla,  nelle quali la causa della sclerosi va essenzialmente ricercata in uno stato di congestione splenica di lunga durata,  a volte attiva a volte passiva determinata da un iperafflusso o da un ostacolato afflusso del sangue o infine da anomalie circolatorie intraspleniche. L’aumento di volume della milza di forma secondaria,  esprime la sofferenza della milza determinata da forma morbosa localizzata ad altri organi o distretti,  come:  il sangue,  come avviene in certe forme di anemia,  o di leucemia,  nelle eritremie,  nell’ittero emolitico.  Il fegato nella cirrosi e nell’epatite acuta o cronica; il sistema linfatico  nelle linfogranulomatosi,  linfosarcomatosi, reticoloendoteliosi,  leucemia linfatica; oppure nel corso  di malattie infettive:  salmonellosi, setticemia, tubercolosi miliare,  endocardite lenta,  malaria,  mononucleosi infettiva,  poliartrite cronica ecc.

 

Elena  Lasagna