31  /05/2017

 

IL  MASSAGGIO  MALE  ESEGUITO

 

 

Perché la massoterapia sia un trattamento efficace  deve essere eseguita con delicatezza e con movimenti  ritmici di spremitura.  Se invece è violenta,  al fine di ottenere un’azione disgregatrice della massa cellulitica,  non fa che mortificare i tessuti, rompere i capillari ed irritare le pareti vasali.  La fuoriuscita di globuli bianchi e di globuli rossi,  nell’interstizio dei tessuti,  ne è la logica conseguenza.  Tutto ciò si traduce in un aumento  dell’edema dei tessuti,  inoltre,  ulteriori alterazioni,  provocano l’infiammazione lenta del connettivo.  Riassumendo,  con dei massaggi mal fatti,  non solo si ottiene alcun benefico effetto ,  ma  addirittura,  si mettono in moto dei processi biochimici che portano alla formazione della cellulite.  Continua…

 

01/06/2017

 

È vero che la ginnastica su persone cellulitiche fa male?

 

Cinzia  B.

 

Precedentemente si è visto come la ginnastica sia utile per prevenire l’insorgere della cellulite.  Oggi addirittura viene confinata tra  trattamenti dannosi, Perché?  Solo apparentemente non ha senso.  Lo sforzo fisico,  infatti,  che questi esercizi comportano,  non fa che richiamare sangue ai tessuti,  che hanno bisogno di un’ossigenazione superiore,  a causa di un’eccelerazione delle combustioni cellulari.  Ora i tessuti infiltrati da cellulite,  già carenti a soddisfare i loro bisogni a causa  di un’ossigenazione ridotta,  non potranno certo soddisfare una richiesta improvvisa ed eccessiva dovuta alla fatica.  Ma non basta,  è noto che uno sforzo fisico ‘produce acido lattico che sommandosi agli altri acidi già presenti nel tessuto sofferente,  determina un netto peggioramento metabolico accelerando i  processi di insorgenza della cellulite.

 

A CHE ETÁ SI MANIFESTA LA CELLULITE?

 

La cellulite può venire ad ogni età. Sono stati descritti casi di bambini piccoli,  colpiti da cellulite;  comunque essa compare frequentemente nella pubertà.  La cellulite dell’adolescente si estende,   di solito,  molto rapidamente ed invade ben presto gran parte degli arti inferiori.  Inizia di solito nella parte media della coscia e sul lato esterno.   Come ho già detto si sviluppa molto rapidamente e nella giovane è facile trovarla anche nella parte interna del ginocchio, con deformazione vistosa della linea della gamba,  sia a livello del polpaccio che della caviglia.  Essendo una cellulite giovane e quindi neoformata,  prevale la componente edematosa rispetto alla compromissione connettivale (primo stadio) e perciò sarà cellulite dura.  Nel camminare si avverte una sensazione di gambe legnose e pesanti,  e il fenomeno della buccia d’arancia o non esiste o è scarsamente rappresentato.  Alcune volte l’indurimento del tessuto cellulitico,  diventa così notevole,  da produrre un’irritazione continua alle terminazioni nervose che si sfioccano in quella zona.  Si ha così l’apparire di dolori senza causa, a volte scambiati erroneamente come reumatici.  All’inizio del trattamento della cellulite, ho detto che l’edema produce edema.  Ebbene,  l’edema,  provocando ulteriormente stasi sul sistema venoso che fa refluire il sangue al cuore,  produce altro edema il quale a lungo andare,  riesce persino a comprimere i vasi arteriosi,  molto più robusti e muscolati di quelli venosi,  con il risultato di una cattiva nutrizione dei tessuti, si ha così l’insorgenza di crampi,  intorpidimento e sensazione di piedi freddi e una colorazione della pelle che a volte sembra marmorizzata,  a volte rossastra e a volte violacea.

 

LA CELLULITE DELL’ETÁ FECONDA

 

Ho detto prima che la cellulite dura è tipica della giovane ma ovviamente la si può trovare anche nella donna in età adulta,  se l’insorgenza di questa forma morbosa viene più avanti negli anni.  L’aggravamento poi della prima fase porta al secondo stadio della cellulite,  con ispessimento della sostanza fondamentale,  con aumento del numero delle fibre connettivale netta sofferenza del grasso sottocutaneo.  Alla palpazione si avverte una consistenza gommosa,  pastosa ma elastica.  Si avverte la spostabilità della pelle e del sottocutaneo  dai piani profondi ed è classico tra le dita l’aspetto a buccia d’arancia.  Questo tipo di cellulite è più inestetico ma è meno doloroso perché comprime meno i vasi ed i nervi del sottocutaneo.  Continua…

 

04/06/2017

 

LA CELLULITE  NELL’ETÁ  DELLA  MENOPAUSA

 

Nella menopausa,  il più delle volte,  la cellulite non è altro che la continuazione delle forme precedenti.  La degenerazione della cellulite è un processo molto lento,  che può durare anni ed anni.  Il tessuto infiltrato di cellulite,  degenera in fibrosi,  le fibre elastiche del connettivo lo sclerotizzano, inglobando sali,  acqua,  cellule normali e cellule adipose. I tralci fibrosi,  aderendo qua e là alla pelle e ai tessuti profondi,  determinano nelle anche e nei glutei,  quelle gobbe e quei buchi caratteristici della cellulite  vissuta.  La cellulite molle o flaccida, ultimo stadio della degenerazione cellulitica,  si può manifestare anche con nodosità  più o meno prominenti o con fine granulìa,  che alla palpazione dà la sensazione di tanti nodulini sotto la pelle,  il perché di questo è abbastanza intuibile:  corrisponde al massimo addensamento possibile del tessuto connettivale,  e massima fibrosi e sclerosi delle fibre elastiche del connettivo,  con completo sovvertimento strutturale e irreversibile del tessuto adiposo.  Questa forma di cellulite è molto difficile da trattare.  La localizzaziione elettiva è la stessa della cellulite dell’età feconda,  ma più spesso delle altre forme si presenta con notevole grado di inestetismo:  è piene di bozzi e buchi,  con colorazione bluastra della pelle e reticoli venosi ben visibili.   Continua…

05/06/2017

 

VEDIAMO  COSA SUCCEDE SE LA CELLULITE NON VIENE

TRATTATA.

 

La cellulite non trattata può generare delle complicanze e queste assumono  spesso un aspetto evidentissimo specialmente a livello degli arti inferiori.  in primo luogo si osserva con molta frequenza,  nelle cosce e nelle gambe,  la presenza di varici.  È certo che le varici derivano da una deficienza costituzionale del sistema venoso del soggetto,  ma è altrettanto certo che l’edema e l’addensamento del connettivo impediscono il normale deflusso del sangue. Questa situazione favorisce la dilatazione varicosa.  E che le manifestazioni varicose siano accentuate dalla cellulite è chiaramente dimostrato dal fatto che esse migliorano sensibilmente quando la cellulite scompare.  Alle altre possibili complicazioni ho già accennato,  comunque voglio riportarle qui come pro- memoria:  piedi freddi,  arti pesanti e dolenti,  difficoltà a camminare,  crampi muscolari.  Tutta una costellazione di sintomi che dovrebbe mettere in guardia le donne che li registrano e che forse fino ad oggi,  non li hanno collegati alla cellulite di cui sono affette.  Continua…

06/06/2017

 

Per numerosi motivi di salute,  la cellulite dovrebbe essere combattuta e,  possibilmente risolta.  Come affrontiamo questo problema che non è da poco conto,  non è solo l’aspetto estetico  chiamato in causa ma addirittura la salute di tutto il nostro corpo.  Da dove incominciamo? In articoli precedenti e anche negli articoli di cucina ho già parlato di come si combatte la cellulite:

1)  La celulite si combatte anche a tavola.

2) Mettiamo a KO lo stress.

3)  Aiutiamoci con una corretta respirazione.

4)  Aiutiamoci col movimento.

5)  Non  intraprendiamo ginnastica pesante ma il nuoto è sufficiente.

6)  Il massaggio fatto da mani esperte è un valido aiuto.

7)  Sauna alternata a bagno freschi meglio se idromassaggio.

8)  Eliminiamo tutti gli indumenti che trattengono il buon funzionamento della circolazione ( tipo calze contenitive,  e tutto quello che ci fa perdere sul momento una taglia ma poi ci vediamo segnati perché stringono bloccando la respirazione della pelle.

9)  appena possiamo concediamoci un po’ di relax.

10)  Facciamoci aiutare da una brava estetista con l’elettrotermoterapia. Infine,  se ci  rispettiamo di più la cellulite non si formerà mai più.

La cellulite si combatte a tavola ed è vero,  l’importante però è non seguire diete prese dai giornali o trovate su internet,  o quella che hanno prescritto all’amica ecc… ma con gli esami ematici,  il medico indicherà la dieta giusta per ognuno di noi.

Mettiamo a KO lo stress.  Ma che cos’è lo stress?

Lo stress può essere definito l’insieme delle risposte mentali,  fisiche e chimiche che il nostro organismo dà a qualsiasi evento emozionale,  positivo o negativo.  Relazioni che spesso sono talmente impercettibili da passare del tutto inosservate.  Altre volte si rivelano effetti inconfondibili,  come palpitazioni,  mani fredde,  ipersudorazione,  insonnia,  incapacità di concentrarsi.  Tutti sintomi che alla lunga possono diventare problemi seri.  Quando lo stress non è controllato,  nella catena dei meccanismi di autodifesa di un organismo sottoposto a frequenti situazioni di stress,  è l’anello più debole che si spezza per primo.  Per alcuni l’anello più debole è il sistema cardiovascolare,  dal quale derivano disturbi a livello cerebrale,  cardiaco o un’elevata pressione sanguigna.  Per altri è il sistema gastrointestinale che subisce ulcere e disturbi al colon. Per altri ancora la parte più vulnerabile è il sistema autoimmunitario che predispone a continui attacchi di ogni cosa tipo raffreddori,  infezioni,  influenze ecc.  In parole povere se l’organismo viene attaccato dallo stress,  di conseguenza debilitato,  in breve tempo può subire un vero e proprio crollo.

Problemi psicologici e fisiologici.

 

Lo stress se trascurato può quindi originare un’infinità di disturbi:  insonnia,  incubi notturni,  disturbi alla pressione sanguigna,  disturbi renali,  eclampsia,  artriti reumatiche e reumatoidi, disturbi infiammatori alla cute e agli occhi, allergie e ipersensibilizzazioni,  infezioni,  disturbi nervosi e psichiatrici,  disfunzioni sessuali,  problemi di digestione,  una diminuzione generale delle capacità di reazione agli agenti batterici,  cancro.  Oltre a questi sintomi clinici facilmente rilevabili,  possono essere osservati fenomeni di tipo psicologico come:  l’irritabilità,  la depressione,  i battiti cardiaci accelerati,  l’impulsività,   l’incapacità di concentrarsi,  la sensazione di irrealtà,  le vertigini,  la debolezza, la predisposizione all’affaticamento,  l’ansia,  la tensione,  il tremolio,  la risata nervosa,  l’aridità della bocca e della gola,  balbettio,  la cattiva digestione,  le emicranie,  la perdita di appetito, un aumentato consumo di alcool nicotina e medicinali.  Continua…

07/06/2017

 

È inutile sottolineare che tutti questi disturbi,  generalmente definiti “secondari”,  vanno presi in seria considerazione e curati con opportune terapie.

Come combattere lo stress:

Dalle mie ricerche è emerso un metodo rivoluzionario,  che può condurre ad un riposo molto profondo. Altre ricerche,  fra le quali quelle svolte dalla NASA,  sulla privazione sensoriale e della sua influenza sugli astronauti.  Sarebbe il metodo della vasca relax,  costituita in vetroresina molto resistente; per isolare la vasca dal punto di vista termico e per mantenere un buon rendimento energetico,  la parte esterna della vasca,  un monoblocco in resina,  è stata spruzzata con una speciale sostanza isolante.  Grazie a questo,  i suoni e le vibrazioni esterne diventano impercettibili.  La vasca viene riempita con 33 cm di acqua,  nella quale si discioglie gradatamente del cloruro di sodio,  e/o  del magnesio di sodio fino ad ottenere una densità impercettibile.  La vasca è corredata da un sistema di controllo termostatico la cui funzione è di mantenere costantemente la temperatura della soluzione a 33,36 gradi C.  Nella parte superiore della vasca vi sono due aperture per la ventilazione che permettono di mantenere,  all’interno della vasca una quantità di ossigeno pari al 20% della pressione atmosferica.  Gli accessori esistenti nella parte inferiore della vasca sono collegati ad un filtro che garantisce la limpidezza e la purezza della soluzione.

 

L’USO DI QUESTA VASCA  NECESSITA DI UN’IGIENE PERSONALE MOLTO ACCURATA.

Prima di entrare in vasca,  ci si deve spogliare di tutti gli eventuali gioielli (anelli,  catene,  orecchini,  ecc…) fare una doccia,  lavarsi i capelli e tutte le cure necessarie che che ci fanno sentire bene con noi stessi.  Molte persone che la usano,  mi hanno raccontato che dopo  essersi seduti in vasca e abbassato  la tapparella della vasca o altro, trovano un notevole comfort nel galleggiare sul dorso tenendo le braccia lungo il corpo e le mani dietro la nuca.  Normalmente il paziente si abitua in pochissimo tempo all’assenza di stimoli esterni.  La luce,  il suono,  la spinta e l’attrazione gravitazionale sono completamente annullati.  Generalmente una volta adattati all’ambiente si diventa praticamente insensibili all’acqua e di conseguenza non si avrà più l’impressione di galleggiare. All’inizio le sedute durano un’ora.    Non serve avere una conoscenza e un’attitudine particolare al galleggiamento,  perché la densità della soluzione salina assicura questo fenomeno.  Non esiste dunque metodo migliore per galleggiare.  L’unica caratteristica particolare è la comodità,  e proprio per questo molti si addormentano nella vasca.  La leggerezza e la semplicità del meccanismo di apertura aiutano ulteriormente l’individuo che può uscire ed entrare della vasca ogni qualvolta lo desideri.  Si consiglia alle persone che praticano questo esercizio di riposarsi in modo da riadattarsi all’ambiente esterno prima di ricominciare altre attività.  Normalmente,  alla fine di ogni seduta ,  è sufficiente fare una doccia per eliminare i residui della soluzione salina,  asciugarsi e rivestirsi.

Questo rilassamento ottenuto per mezzo  del galleggiamento dà origine ai cambiamenti  psicologici e fisiologici che i soggetti desiderano raggiungere,  e siccome che galleggiando in acqua calda o tiepida, senza fatica,  ci si dimentica di avere un corpo e i sensi non percepiscono nessuno stimolo. E queste sono le condizioni ideali per rilassarsi.  È stato provato che immediatamente prima e subito dopo la seduta,  i ricercatori hanno misurato il livello di rilassamento autoavvertito,  l’attività  Theta del cervello e quella elettrica dei muscoli.  Dopo il galleggiamento si è notata un’accentuazione dell’attività Theta,  che è generalmente associata alla tensione fisica. Inoltre,  i pazienti grazie a questa vissuta esperienza,  si sono sentiti più rilassati del solito. Ovviamente nel giro di tre mesi questi effetti benefici sono scomparsi,  ma sono riapparsi in fretta dopo alcune sedute.

Queste vasche sono state inserite in numerosi programmi terapeutici diretti da medici,  psicologi,  psichiatri,  specialisti della salute,  fisioterapisti e la loro diffusione in tutto il mondo aumenta con il costante aumento dei più comuni motivi di stress e di tensione causati dalla vita di ieri e di oggi.  Nel prossimo articolo parlerò della terza causa responsabile della formazione della cellulite.  Continua nel prossimo articolo.