Archive for Febbraio, 2017

28.02.2017

LE RICETTE DI CASA MIA DUECENTOTREDICESIMA PARTE

Author: Elena Lasagna

28/02/2017

 

IN  CUCINA  CON  AMORE  E  CON  FEDERICA

 

Elena  Oggi  è l’ultimo giorno di carnevale,  e ho preparato una grande crespella che racchiude tutti i sapori e le golosità possibili.

 

GRANDE  CRESPELLA  DI  CARNEVALE

 

Ingredienti:  uova,  latte,  noce moscata, pepe,  besciamella leggera, farina senza glutine, carne di vitello macinata,  carne suina da salami, pangrattato fine,  parmigiano grattugiato, mozzarella,  cardi stufati, cipolle stufate,  olio extra vergine d’oliva,  erbe aromatiche.

 

Esecuzione:  facciamo una crespella grande ma molto sottile,   con le uova ,  il latte,  la noce moscata,  e la farina.  La stendiamo sul piano da lavoro,  e incominciamo a farcirla con le carni grigliate  e mescolate insieme al pane grattugiato e formaggio a pezzettini,  le verdure stufate tagliate a piccoli pezzetti,  cospargeremo il parmigiano;  arrotoleremo la crespella come un grande cannellone,  mettiamo sopra la besciamella e inforneremo a 180 ° per 15 minuti.  Una volta lasciata intiepidire,  si taglia a fette  e si serve con insalata mista.  Il vino adatto può essere un cabernet,  o un lambrusco delle zone, ottimo anche il sangiovese.

 

Federica   È tutto squisito!  Ci manca la barzelletta  che racconti in ogni articolo.

Elena   Ne ho molte in testa,  però devo ancora decidere quella  che andrà su  questo articolo;   per essere l’ultimo giorno di carnevale ci starebbe bene quella dei due pettegoli .  A più tardi!

 

C’era una volta una persona così maleducata, pettegolo  e sleale,  che nella sua ignoranza coinvolse perfino la figlia di venticinque anni e orfana di madre.  L’uomo viveva in un palazzo di periferia:  un condominio di dodici famiglie,  di cui lui ne era il portiere;  la sua dirimpettaia era una ragazza di trent’anni nubile,  di buona famiglia e di buone maniere.  Da quando era stata lasciata dal fidanzato non ne aveva più voluto sapere di fidanzamenti,  ma lui il pettegolo era così invaghito di lei  che non riusciva a non pedinarla,  e a non  sapere tutto quello che faceva e chi frequentava.  Tant’è vero che la ragazza si faceva accompagnare a casa dal figlio del suo datore di lavoro ;  avevano frequentato tutte le scuole insieme ed erano rimasti buoni amici veri.  La ragazza aveva timore a salire le scale da sola perché avrebbe incontrato il pettegolo puntualmente davanti alla sua porta con atteggiamenti svenevoli nei suoi confronti;  questa cosa la nauseava.  L’uomo sentendosi sconfitto incominciò a disonorare la ragazza dicendo a tutto il palazzo che si appartava  con un uomo, sulla macchina in cortile in atteggiamenti sconci.   Tutte bugie ovviamente:  si appartavano ma solo per parlare. Però lui disse in giro che li avrebbe fotografati e poi avrebbe sparso le foto in tutti i palazzi del borgo. Quando lo seppe il suo datore di lavoro che sparlavano della ragazza e suo figlio di cose non vere,  come   gli atteggiamenti scorretti in pubblico,  allora decisero di fargli uno scherzo, e di fargliela pagare una volta per tutte.  Invitarono la figlia del pettegolo ad una festicciola di compleanno,  e chiamarono un conoscente molto famoso come il dongiovanni della città;  riusciva a conquistare  anche le zitelle più aride.  Quando corteggiò la figlia del pettegolo lei cadde come una pera matura,  la accompagnò a casa con la macchina del ragazzo, ( l’amico della ragazza malignata),  cercando di flirtare con lei in modo che assumesse una posizione convincente. Il pettegolo senza guardare chi fossero, credendo che fossero i soliti di tutte le sere  prese la macchina fotografica che gli avevano prestato proprio per fare questo scherzetto.  Una volta scattata la fotografia consegnò subito la macchina fotografica e tutto soddisfatto disse: ”  Io vi consegno la macchina fotografica,  sviluppate le foto  applicatele dove volete ma io non voglio andarci di mezzo,  mi raccomando” !   Infatti il mattino seguente svilupparono le fotografie, ne fecero parecchie  coppie e le attaccarono ovunque, come aveva suggerito il pettegolo.  La sorpresa per lui però fu talmente grande e poco divertente che a padre e figlia passò la voglia di  disonorare le persone innocenti!

Federica   Sono così divertenti che sembrano vere!

Elena   Infatti,  sono quasi tutte storie vere!  Ciao a tutti e buon carnevale!

01/03/2017

 

Federica   Allora ti sei divertita ieri sera con noi?

Elena   Moltissimo,  stamane avevo ancora i coriandoli nei capelli.

Oggi presento un primo piatto,  diciamo un piatto unico,  perché ricco di sapore.  Eccolo!

 

SPAGHETTI  DI  MAGRO AL SAPORE DI MARE

 

 

Ingredienti per quattro persone:  una cernia dal peso netto di quattrocento g,  quattro etti di spaghetti,  parmigiano reggiano grattugiato,  sale e pepe q.b.,  un pizzico di peperoncino,  origano,  sugo al pomodoro e cipolle, vino bianco, capperi,  olio extra vergine d’oliva,  brodo vegetale,  olive,  quattro acciughe,  sfumare col prosecco.

 

Esecuzione:  facciamo cuocere la cernia sulla griglia,  la spolpiamo,  la mettiamo nel sugo di pomodoro,  origano,  peperoncino,  capperi macinati, acciughe sciolte  prima in olio o acqua, e olio.  Adesso facciamo cuocere la pasta al dente nel brodo, la scoliamo e la versiamo nel sugo. Mescoliamo per amalgamare bene, aggiungiamo una manciata di parmigiano a persona,   poi faremo le porzioni e le adageremo nel piatto sopra una mattonella sottile di parmigiano reggiano  (fatta solo di parmigiano e lasciato sciogliere  sopra uno stampo). Il vino adatto per questo piatto è il prosecco della zona. Hanno il gusto di mare e di terra.

Federica    Mi piace da vedere ma ancora di più da mangiare!

02/03/2017

 

Elena   Ecco ancora una ricetta saporita,  con il pesce.  Polenta e San Pietro  stufato.

 

Stufato di San Pietro

 

 

Ingredienti:  farina di mais fioretto,  filetti di San Pietro,  capperi,  qualche cucchiaio di sugo al pomodoro,  olio extra vergine d’oliva, erba luisa,  aglio e  prezzemolo tritato,  pangrattato fine,  succo  fresco d’arancia, un cucchiaio di senape dolce.

 

Esecuzione:  Per prima cosa facciamo la polenta,  poi togliamo dal pesce tutte le lische e lischette,  poi, lo mettiamo a bagno nel succo d’arancia per mezz’ora.  Tritiamo le erbe, con i capperi e l’aglio,  facciamo una crema liquida con il pomodoro, la senape e l’olio.  Togliamo il pesce dal succo d’arancia, lo pennelliamo con la crema saporita, e inforniamo il pesce a 180° per quindici minuti circa.  Serviamo la polenta con adagiato sopra i filetti di pesce.  Buon appetito!

Federica   Buono!  Il pesce con la polenta appena fatta è buonissimo.  Ciao.

 

03/03/2017

 

Elena   Un altro piatto di magro:  le pennette dell’orto.

 

PENNETTE  ORTOLANE

 

 

Ingredienti:  pennette di pasta dura,  sedano,  carote,  cipolle,  alloro,  pomodoro,  peperone,  porro,  basilico,  pisellini,  olio extra vergine di oliva, peperoncino,  spezie miste, formaggio fuso,  parmigiano reggiano grattugiato,  vino bianco.

 

Esecuzione:  facciamo un buon ragù con  tutte le verdure sopra elencate, spezie,  vino bianco,  brodo, tagliamo le verdure a pezzetti,  soffriggiamo la cipolla,  mettiamo il ragù di pomodoro,  le spezie,  incorporiamo le verdure,  sfumiamo col vino, aggiungiamo il brodo e mettiamo il coperchio;  lasciamo cuocere per quindici minuti,  e poi maciniamo il tutto.  Una volta ottenuto un bel ragù,  aggiungeremo i piselli, fonderemo il formaggio, e mescoliamo.  Una volta cotte le pennette al dente,  le tuffiamo in questo ragù,   e mantechiamo la pasta,  aggiungendo il peperoncino,  il basilico,  l’olio,  e il parmigiano grattugiato.  Ed ecco che il piatto è pronto.

 

Federica   Sento il profumo fin  qua!

04/03/2017

 

Elena   Oggi  vi farò assaggiare i fagottini di cipolle sedano e funghi.

 

Fagottini  nuovi

 

 

Ingredienti:  uova,  farina per pasta fresca,  funghi porcini,  besciamella leggera,  parmigiano grattugiato, sale e pepe q.b.,  sedano, cipolle, prosciutto cotto, vino bianco secco, aglio, olio extra vergine d’oliva,  mezzo bicchiere di latte. qualche foglia di erba luisa,  brodo .

 

Esecuzione:  per prima cosa faremo il ripieno dei fagottini,  facendo soffriggere  la cipolla tagliata fine in pochissimo olio.  Poi taglieremo il sedano a piccoli pezzetti, aggiungiamo il vino,  un po’ di brodo,  facciamo cuocere il tutto e poi lo macineremo. Adesso facciamo una besciamella leggera ed infine tiriamo una sfoglia sottile.  Dalla sfoglia ricaviamo dei  fazzoletti che riempiremo con un pesto fatto con l’intingolo di cipolla e sedano,  parmigiano, prosciutto cotto macinato  e all’occorrenza un po’ di pangrattato fine.  Facciamo  i fagotti,  li sbollentiamo in acqua bollente con poco sale,  poi, li stenderemo  dentro una teglia da forno con la besciamella,  i funghi trifolati e l’erba luisa tagliata a piccoli pezzi.  Versiamo sopra ai fagottini un po’ di latte e ancora una manciata di parmigiano,  poi li metteremo in forno a 180°  per quindici minuti.  Togliere dal forno e servire i fagottini ben caldi.

Federica    Non so tu,  ma a me è venuta fame!  Buona domenica!

Elena    Grazie,  buona domenica a te e a tutti!

28.02.2017

TU E IL 2017-18 COSA VUOI SAPERE

Author: Elena Lasagna

28/02/2017

 

IL  TUO  2017-18  FATTO CON  IL  CUORE

 

 

 

È L’ORA  DEL TÈ  CON  TE

 

Sono Silvana,  ho cinquantanove anni,  nata sotto il segno del Leone con ascendente Bilancia.  Sono vedova,  e una madre in pena,  perché da quando mio figlio si è sposato ha voluto rompere i rapporti con me,  per il solo motivo che si vergogna della mia povertà.  Da qualche mese la mia vita è cambiata,  ho ricevuto una cospicua eredità da una signora amica di mia madre.   Ora che mio figlio e mia nuora ne sono venuti a conoscenza,  mi hanno detto che vorrebbero riallacciare i rapporti perché hanno capito che hanno commesso un grande errore nei miei confronti.  Guarda caso,  non ti sembra strano?  Proprio perché li conosco bene,  devono aspettare che io mi metta ancora nei panni di chi va ad elemosinare affetto da un figlio!  Tu come ti comporteresti?  Non dirmi che ho torto perché per loro ho dato anche l’anima:  sai cosa significa sgobbare per otto ore in fabbrica e poi lavorare in casa per altre quattro prima di coricarmi?  Per vent’anni ho fatto questi sacrifici per dare tutto a mio figlio e poi non è stato abbastanza,  mi ha umiliato  per una donna e ancora di più! Grazie!

 

Silvana,  i soldi!   Sono sempre loro a compromettere i rapporti poco solidi!  Se tu adesso volti le spalle a tuo figlio che ti viene incontro,  non sei migliore di lui!  Vi state rincorrendo e non badate che il tempo passa e vi perdete molto!  È vero,  sei stata una madre meravigliosa e attenta e se c’ è una che non meritava questo sei proprio tu; non posso credere che tuo figlio si sia comportato così!  Io credo che sia da ricercare nella compagnia femminile che si è trovato!  Questa sua superficialità non viene dalla vostra famiglia,  dalla tua educazione:  il cuore arido non fa parte di voi,  della vostra famiglia.  Il destino ti sta dando una mano,  coglila quest’occasione!  Certi comportamenti  celano situazioni tutte da indagare,  è arrivato il momento di scoprire una volta per tutte la verità su questa favola triste.  Un rapporto tra madre e figlio è difficile da cancellare, specialmente se si prova un amore profondo come il tuo per lui!  Fatti vedere forte,  non lagnosa, e vedrai che tuo figlio ricorderà questo giorno per sempre.  I suoi silenzi, la tua angoscia che ti ha trascinato nella malattia,  resteranno  solo per un po’ dentro i gorghi della mente,   poi,  a prendere il loro posto saranno cascate di acque trasparenti,  arcobaleni dai colori vivaci  dove sentirai il canto dei bimbi rincorrere gli acquiloni.  L’amore  è un fuoco che non si spegnerà mai!  È il periodo migliore della tua vita,  lascia svanire quel senso di indiffidenza nei loro confronti!  Grandi cose per voi!

Elena  Lasagna

 

01/03/2017

 

Sono Giuliana detta Giuli,  nata cinquant’anni fa sotto il segno del Cancro con ascendente Pesci.  Sono una nubile troppo giovane per la pensione e troppo vecchia per trovare un lavoro stabile.  Attualmente sono fidanzata con una persona benestante,  lui è ben felice di darmi una mano,  ma io non sono innamorata,  lo credevo ma non è così.  Siamo troppo uguali e litighiamo spesso,  ho voglia di tagliare i ponti.  Se trovassi un lavoro sarei già felice.  Ho voglia di cambiare personalità, cambiare look,  cambiare i colori e tutto di me.  Dovrei modificare il comportamento nei confronti degli altri,  essere meno gentile e più me stessa,  ma ho paura,  e se la mia personalità assumesse toni furtivi,  insignificanti?  Cosa mi consigli?  Quali sono i colori più adatti per incominciare una nuova vita?  Mi trovi superficiale?  Detesto quelle personalità labili che sembrano tutte uguali,  tutte con gli stessi modelli,  ecc… Grazie!

 

Giuli,  io credo che tu sia una persona onesta,  limpida,  e le persone come te hanno una forte personalità che non va cambiata,  ma va solo rinfrescata.  In quanto a lasciare il tuo compagno che non ami del tutto,  è un punto a tuo favore.  Per vivere con una persona senza esserne innamorati ci vuole almeno un forte attaccamento sentimentale come un grande bene.  In quanto ai miei suggerimenti per cambiare personalità e colori ecc.  sono certa che alla fine sceglieresti quelli giusti per te;  guai se non fosse così!  L’apparenza non è sempre superficialità, bisogna sapere distinguere  le due cose:  a volte l’apparenza è quando si vuole dimostrare agli altri ciò che non si è;  mentre a volte l’apparenza è la persona estroversa che ama manifestare i suoi sentimenti,  la sua personalità al mondo.  Tu fai parte della seconda categoria:  vuoi manifestare agli altri la tua presenza  con i tuoi gesti,  i tuoi colori ecc.  Non esiste personalità più forte di quella che ci creiamo noi stessi e ci stiamo bene.  Io credo che se ce la metterai tutta,  prima dell’estate ti sentirai briosa e disinvolta,  anche contro i pianeti in opposizione.  Una volta ritrovata la forma il lavoro ti verrà a cercare;  la tua personalità è quella che avvolge nel mistero, ma lascia uno spazio che attenua l’oscurità della notte e il chiarore dell’alba.  So che mi capirai.  Auguri infiniti e grazie per la bella serata!

Elena  Lasagna

 

02/03/2017

 

Ciao,  sono Giacomo,  nato ventidue anni fa sotto il segno del Capricorno con ascendente Sagittario.  Forse sono il primo a dirti  di essere  nauseato di sua madre.  Poco tempo fa ho scoperto l’ennesima menzogna di mia madre,  in questi anni lei è stata sempre una bugia.  Prima nei confronti di mio padre,  poi con il resto della famiglia,  ed ora con la mia ragazza.  Cerca di tenermi lontano da tutti con la menzogna!  Dice che lo fa per il mio bene,  come se tutti i miei parenti e le persone che voglio intorno a me fossero brutte persone.  Ora ho capito che invece è lei ad essere brutta;  non vedo l’ora di andare a vivere con la mia ragazza.  Tutto quel manipolare per fare apparire le altre persone cattive le si è ritorto contro.  Che cos’è questa cosa? È malata,  o semplicemente cattiva al superlativo? A malincuore le dico addio per sempre!  Grazie per avermi ascoltato.

 

Giacomo,  quando a sbagliare non è il figlio,  è il genitore.  Non posso darti torto,  quello che ha cercato di fare fino ad oggi è il frutto di una mente disturbata.  Una madre che ama i suoi figli vorrebbe che fossero amati dal mondo intero. Quando si arriva al limite ci vuole molto coraggio per superare certe delusioni.  Io vedo che sei più maturo della tua età.  Ora che sei libero da tutte quelle menzogne che lei ti ha raccontato sarai pronto ad accantonare tutti quei pregiudizi e quegli intrecci strani che ti turbavano la mente.  Purtroppo non è fantasia,  dovrai superare ogni sorta di limiti,  per rigenerare e vivere con le persone che vorresti accanto.  Il vento degli Astri ti spingerà verso riflessioni obbligate  per rendere giustizia e ripulire il tuo cammino da intralci che la mente ha disegnato nei tuoi pensieri.  La tua vita prenderà la giusta direzione e non sarà più a circolo chiuso,  ci saranno piacevoli incontri,  percorrerai la tua strada senza più angosce inutili.  Quando tua madre si accorgerà che la sua menzogna ti ha creato solo disordine e perdite enormi,  allora verrà da te per chiederti scusa.  Quel giorno sono certa che con la tua forza e la tua fierezza le tenderai la mano per perdonare.  Per te si apriranno prospettive favorevoli,  ed io ti auguro tutto il bene possibile.

Elena  Lasagna

 

07/03/2017

 

Sono Francesca nata trentanove anni fa sotto il segno dell’Acquario con ascendente Vergine.  Fino a due anni fa abitavo in una casa gemella di periferia,  l’altra famiglia era composta da  due genitori e il figlio di dodici anni.  La signora della casa accanto era meravigliosa,  peccato che avesse un marito dalla doppia personalità: una parte gentile ed educato,  l’altra un bruto bugiardo e meschino.  Spesso li sentivamo litigare,  anzi sentivamo solo lui,  perché lei non aveva il coraggio di fiatare,  se fossi stata nei suoi panni avrei avuto paura anch’io.  La umiliava per un nulla,  come ad esempio se si facevano delle considerazioni,  un discorso retto,  lui voleva sempre avere ragione ed era di una ignoranza e incultura nauseante.  Insomma quella signora morì a quarant’anni di infarto  e dopo un anno dalla sua morte,  il bambino mori in un incidente attraversando la strada.  Come si fa  a fare in modo che queste violenze nei confronti delle donne possano cessare?  Grazie! Auguri a tutte le donne!

 

Cara Francesca,  gli uomini che uccidono le donne sono sempre esistiti,  solo che molti di loro lo facevano in silenzio.  Le umiliavano,  erano maneschi,  se vedevano le loro mogli riposarsi un po’ dopo una giornata di lavoro, li disturbava  il fatto che vivere in pace e in libertà era un  lusso che non si dovevano concedere,  ma dovevano andare avanti fino a quando restavano senza fiato.  Solo qualcuna riusciva a prendere il sopravvento,  lo piegava senza paura specialmente se era diventata la serva della madre inferma;  abituato alla leggerezza si lasciava andare  come un fiore secco sulle onde.  Erano poche quelle che con dei mariti cattivi e prepotenti riuscivano a regalarsi il lusso delle tenerezze dei figli e delle loro famiglie.  A volte la grinta e l’intelligenza delle donne non bastava,  bisognava esorbitare o venivano piegate e distrutte come vecchi oggetti da buttare via.  Ne ho conosciuti anch’io di mariti che hanno fatto morire le loro mogli a furia di lavorare e di essere maltrattate da loro.  Prima di mettersi insieme ad un uomo,  bisognerebbe intuire il suo carattere,  quello vero,  ci sono molti accorgimenti,  ma capisco che certi uomini e specialmente quella specie sono manipolatori senza scrupoli.  Come ad esempio:  l’uomo mistico,  che finge di essere  come vorrebbe una donna poi ci si accorge che era tutto un blef! Quelli rischiano di farsi conquistare dall’esteriorità della persona del loro interesse;  per conquistare sono gagliardi nello spendere per poi scoprire che una volta raggiunto il loro scopo si fanno mantenere da lei.  Gli uomini per bene dovrebbero ispirare una sensazione di solidità,  affidabilità,  ma non è sempre abbastanza,  come ad esempio la calma,  la razionalità,  la sincerità,  coinvolge spesso la donna ingenua e solare,  ed è lì che ci casca.  Non è sempre facile individuare la persona giusta,  proprio perché ci sono di mezzo i sentimenti.  Comunque spesso l’uomo giusto lo si sente nell’aria,  nella pelle,  ma auguro tanta intelligenza e intuito per saper valutare e per abolire una volta per tutte le violenze dovute all’ incompatibilità di coppia che nell’uomo degenera in possesso  di conseguenza in omicidio!   Sceglietevi degli uomini veri!  Ce ne sono tanti!  Auguri  di un anno migliore!

Elena  Lasagna

 

 

27/02/2017

 

 

 

L’ARTRITE  REUMATOIDE

 

L’artrite reumatoide è l’espressione di una malattia più generale che può coinvolgere,  per meccanismi disreattivi ed antiimmunitari,  anche altri organi ed apparati.  Si distinguono reumatismi primari e secondari.  Il primo gruppo comprende forme di tipo flogistico:  articolare acuto,  cronico,  primario, spondilartrite anchilosante, sindrome di Reiter.  E forme a prevalente impronta degenerativa:  osteoartrosi.  Del secondo gruppo fanno parte quelle sindromi nelle quali la localizzazione articolare rappresenta una delle varie manifestazioni di una malattia fondamentale;  si hanno così reumatismi secondari nel corso di malattie infettive  (sepsi strepto-estafilococca, bienorragia,  meningite, tifo e paratifi,  sifilide,  scarlattina,  tubercolosi, ecc) di disendocrinie(  acromegalia, ipoovarismo e  e ipo- e ipertiroidismo,  iposurrenalismo)  di neuropatie  (tabe, siringomielia,  parkinson,  ecc.)  di alterato metabolismo  (gotta),  di neuro-distrofie, (malattia di Duplay,  fibrositi,  miositi,  ecc). Tra i reumatismi primari di tipo infiammatorio il più importante è il reumatismo articolare acuto,  detto anche malattia reumatica o di Bouillaud.  Colpisce prevalentemente bambini e giovani,  è dovuto molto probabilmente all’azione combinata di streptococchi emolitici  e di uno stato allergico iperergico;  si manifesta con infiammazione di tutte le articolazioni ossee e spesso interessa l’endocardio,  il miocardio,  l pericardio.   Di conseguenza porta all’instaurarsi di vizi valvolari cardiaci di natura organica,  costituendo la causa fondamentale del 90% di tutte le cardiopatie giovanili.  Il reumatismo cronico primario,  detto più comunemente artrite reumatoide,  è un processo flogistico sistematico delle articolazioni e dei muscoli;   colpisce con maggiore frequenza soggetti di sesso femminile dai trenta ai quarant’anni,  insorge subdolamente con chiari segni infiammatori a carico delle piccole articolazioni delle mani e dei piedi.   Il decorso cronico è progressivo con fasi acute alternate a fasi di quiescenza, non compromette  in maniera aggressiva anchilosi articolari con grave compromissione funzionale.

03/03/2017

 

Qual è  quella forma di reumatismo più frequente nei maschi?  Grazie !

Alberta

 

La spondilartrite anchilosante è una malattia che colpisce più frequentemente il sesso maschile,  soggetti dai quindici ai quarant’anni.  Si manifesta con dolori a elettiva localizzazione vertebrale, nelle articolazioni sacroiliache   e coxofemorali,  con possibile anchilosi del rachide per calcificazione dei legamenti e dei dischi intervertebrali;  il decorso è cronico e invalidante.  Anche la sindrome di Reiter è una forma di poliartrite che predilige il sesso maschile,  con sede più frequente nelle ginocchia e nelle caviglie  è quasi sempre associata a disturbi intestinali,  uretrite e congiuntivite a decorso subacuto con tendenza a cronicizzarsi o a risolversi spontaneamente.

04/03/2017

 

Scusa la mia ignoranza,  ma  nei risultati del gruppo sanguigno,  in tutte le persone  è determinato da queste due consonanti :   (Rh) non so che cosa significhi.  Grazie!

Guido

 

Guido,   se tutti gli ignoranti fossero così si starebbe meglio,  credimi.  Rh è l’abbreviazione di Rhesus,  riscontrato nei globuli rossi del sangue Da Landsteiner e Wienner fino dal 1940 nel corso di studi condotto sul sangue  di alcuni macachi.  In seguito a ripetute  iniezioni del sangue di macaca rhesus  nel coniglio,  tali studiosi accertarono che il siero di quest’ultimo,  messo a contatto con sangue umano,  ne provocava l’agglutinazione in ragione dell’ottantacinque %  nei soggetti di razza bianca,  che pertanto vennero contraddistinti come Rh positivi (Rh+),  mentre i rimanenti quindici% furono chiamati  Rh negativi (Rh-).  Se ti può bastare,  altrimenti  domani posso anche approfondire.

11/03/2017

 

Soffro di abnorme secrezione di sudore localizzata,  in certi punti del corpo,  specialmente nelle mani,  piedi,  e in tutta la cute;  non sono andato dal medico perché anche se fastidioso,   non credo che sia una cosa preoccupante,  o  sbaglio?

Renato

 

Renato,  io credo che ti stia sbagliando,  nel senso che solo il medico può esprimersi in tale senso.  Quello che posso dirti è che sono molteplici le cause del tuo disturbo,  per esempio:  fattori endocrini,  neurovegetativi,  discrasici,  intossicazioni endogene ed esogene.  Si riscontra in diverse condizioni patologiche quali:  punture di ragni,  l’acrocianosi,  l’osteite deformante di Paget,  l’encefalite epidermica,  l’epilessia,  le emicranie,  la miastenia,  le nevralgie,  le crisi isteriche ecc.  La terapia deve essere anzitutto causale e nello stesso tempo sintomatica mediante sedativi e antidistonici;  ecco perché una visita dal medico non potrà farti che bene.

12/03/2017

 

Come è possibile garantire una regolare canalizzazione dei vasi sanguigni,  liberandoli  prontamente dai trombi che vi si possono formare in circostanze diverse?  Esistono garanzie  che ci tutelano per non ammalarsi di trombosi ecc.? Grazie.

Liliana

 

13/03/2017

 

È ovvio che condurre una vita sana sarebbe un bel punto di arrivo,  ma non è così per tutti;  poi, c’è il fattore ereditarietà,  ossia l’ereditarietà al sistema di condurre la propria vita.  Ma il corpo umano è  fatto di un meccanismo perfetto:  c’è un meccanismo fisiologico che pensa anche a questo,  vale a dire che concorre anche al mantenimento della normale fluidità del sangue all’interno dei vasi e che interviene nelle fasi tardive della emostasi,  sia limitando la formazione del coagulo  di fibrina sia determinandone la disgregazione,  allorché il coagulo ha esaurito la sua formazione emostatica.  In condizioni normali  tale processo garantisce la regolare canalizzazione dei vasi sanguigni,  liberandoli prontamente dai trombi  che appunto vi si possono formare per diverse  circostanze e cause.   Questo meccanismo  consiste nella disgregazione nella scissione della fibrina del coagulo in frammenti proteici di piccole dimensioni,  è opera della plasmina o fibrinolisina che è di norma assente nel sangue,  comparendovi in seguito all’attivazione di un precursore plasmatico inerte  (plasminogeno  o profibrinolisina).  I più noti attivatori del plasminogeno sono  gli  estratti dei vari tessuti,  alcuni enzimi batterici  (streptochinasi,  stafilochinasi),  la trombina,  il fattore XΙΙ  della coagulazione, alcuni fattori  di natura non precisata prodotti dall’utero,  a cui sembrano dovute la persistente fluidità del sangue mestruale e la facile evenienza delle emorragie post-partum.  Inoltre il meccanismo può essere attivato da ipoglicemia,  l’anossia dei tessuti, gli stress,  l’affaticamento, le emozioni violente,  gli esercizi muscolari vigorosi,  i traumi,  gli ormoni glicocorticoidi,  ecc.  L’attività fibrinolitica è abnormemente elevata  anche in alcune condizioni patologiche quali lo shok,  la tossiemia  gravidica,  le leucemie,  le gravi malattie del fegato (cirrosi, atrofia giallo-acuta),  i tumori maligni della prostata,  gli estesi interventi chirurgici sul torace e sull’addome.  Poi,  sono presenti nel sangue alcuni fattori proteici e fosfolipidici  (antifibrinolisine)  capace di bloccare quel meccanismo:  il meccanismo fibrinolitico.  Tale fattori,  mentre sono capaci di inibire l’attività della  fibrinolisina libera nel sangue,  sono invece inattivi sulla fibrinolisina  già fissata nel reticolo fibrinico del coagulo.  L’iperattività fibrinolitica,  responsabile di gravi emorragie,  può essere bloccata ancheper mezzo di farmaci sintetici,  quali l’acido ε- amminocaproico.

14/03/2017

 

Ho un’infiammazione a carico dei tessuti situati attorno ad una ghiandola,  quali sono le cause?

Giuliana

 

Può insorgere per contiguità da adeniti acute o da organi vicini,  oppure per via ematica o linfatica.  Si manifesta con i segni caratteristici delle flogosi:  tumefazione,  dolore,  calore,  rossore e febbre.  Una forma clinica particolare è il processo infiammatorio della mucosa necrotica ricorrente con sede elettiva nella mucosa orofaringea e nei genitali;insorge con la formazione di piccoli noduli duri che tendono a ulcerarsi lasciando profonde escavazioni con estrema facilità alle recidive.

15/03/2017

 

Come avviene l’infezione dell’endocardio e perché?

 

Amelia

 

Può essere una conseguenza di agenti infettivi. L’alterazione endoteliale risulta associata a stratificazioni di tipo trombotico;  le lesioni più gravi si riscontrano nelle valvole cardiache,  solitamente compromesse dal punto di vista funzionale anche dopo la guarigione della malattia.  Questa infiammazione dell’endocardio:  infiammazione batterica maligna è dovuta allo streptococco emolitico,  allo pneumococco,  al gonococco e raramente ad altri germi che provengono da un focolaio infettivo situato in altre regioni del corpo.  Si ha distruzione del tessuto valvolare con deposito trombotico di varia entità.  La sintomatologia è soprattutto rappresentata da ipertermia,  tachicardia, embolie micotiche,  instaurazione di un vizio valvolare ed eventualmente  di insufficienza cardiaca.  Questa infiammazione dell’endocardio batterica subacuta o lenta si instaura di solito in un cuore già colpito da precedenti manifestazioni morbose.  Le valvole tendono ad alterarsi come nella forma acuta ma con minore tendenza all’ulcerazione del tessuto.  Ipertermia protratta,  dolori articolari,  pallore,  dimagrimento sono i sintomi più comuni; L’emocoltura è positiva.  L’infiammazione acuta reumatica dell’endocardio è indotta dal reumatismo articolare acuto;  la sintomatologia è indefinita,  con lieve febbre,  senso di malessere,  tachicardia,  alterazione dei toni cardiaci,  e comparsa di soffi.

 

 

22.02.2017

LE RICETTE DI CASA MIA DUECENTODODICESIMA PARTE

Author: Elena Lasagna

22/02/2017

 

IN  CUCINA  CON  AMORE  E  CON  FEDERICA

 

Elena    Oggi detto la ricetta dei miei cappelletti ad Angela,  perché quando li ha mangiati le sono piaciuti da matti.

 

CAPPELLETTI IN  BRODO DI GALLINA  RUSPANTE

 

 

Ingredienti della nuova ricetta:  sette etti di carne bovina (muscolo o spalla),  due carote,  due fronde di sedano,  una cipolla grande bionda,  una foglia di alloro, una cucchiaio di pomodoro, due chiodi di garofano e una punta di cannella, mezza bottiglia di vino bianco secco,  e un litro e 1/2 di brodo,  pangrattato q.b.  parmigiano reggiano, gambuccio di prosciutto due etti,  e sfoglia fatta con le uova e la farina per pasta fresca. Per il brodo: gallina di campagna,  aglio,  sedano,  sale.  Mettere la gallina privata di pelle e grasso nella pentola,  e aggiungere tutti gli altri ingredienti compreso il sale q.b.

 

Esecuzione:  per prima cosa fare lo stracotto mettendo nella pentola tutta la carne e la verdura a freddo.  Poi fare il ripieno che non deve attaccare alle dita;  infine facciamo un buon brodo e la sfoglia per i cappelletti.  Penso che alle cuoche non si debba aggiungere nient’altro.

Federica  Questi li ho mangiati anch’io e devo dire che sono divini!

 

Elena  Grazie!  Ognuno di noi ha i propri gusti.  E adesso è tempo di barzelletta!

 

In una scuola di terza elementare di periferia,  la maestra insegna ai suoi allievi galateo un’ora a settimana .  Le insegna anche educazione alimentare:  e ad ogni lezione  porta una torta da lei eseguita per i bambini da consumare nell’ora della merenda.  La taglia a pezzetti in parti uguali, e la distribuisce a tutti.  I bambini si comportano bene,  sono molto educati:  mangiano adagio,  si puliscono con il tovagliolo e ringraziano.  Ma  Pinco ogni volta simula di mangiare perché nella sua fetta una volta trova una mosca,  la seconda volta anche,  e la terza volta non simula di mangiarla perché ci trova dentro un ciuffetto di capelli e stizzito dalla delusione dice apertamente la verità rivolgendosi alla maestra e a tutta la classe.  La maestra furibonda gli dice  del maleducato e che non doveva mai dire questa verità così cruda e  per educazione avrebbe fatto bene a non simulare ma a mangiarla ugualmente come avevano fatto i suoi compagni.  Il giorno seguente Pinco ha fatto fare per la sua mamma una bevanda molto gustosa per la maestra:   la cioccolata calda in tazza.  Il bidello sfoggia il servizio nuovo e versa all’insegnante la cioccolata ancora calda nella tazza;  Pinco porta con sé uno scarafaggio essicato e lo fa scivolare nella tazza della maestra.  Quando al primo sorseggio la maestra sente in bocca qualcosa di estraneo alla cioccolata,  fa un grido di terrore e sputa sulla cattedra davanti a tutta la classe. I bambini ridono a crepapelle,  allora Pinco le dice: ” Che cosa succede signora maestra le è andata di traverso la cioccolata?” Che cattivo esempio sputare in aula davanti ai suoi alunni e davanti al bidello!  ” Pinco impertinente ti metto un bel tre in condotta! ”  Ma signora maestra è stata lei a sputare non io!

 

Federica   Ne hai una più divertente di un’altra!

Elena   Grazie! Questa non è mai stata raccontata prima d’ora,  è fresca fresca.

 

23/02/2017

Elena   Oggi detto un’altra ricetta di pasta e fagioli,  sono le castellane di pasta dura.

 

Castellane di pasta dura e fagioli

 

Ingredienti:  fagioli borlotti,  castellane,  dado di carne e verdure fatto in casa e conservato nel freezer, una cipolla bionda,  pepe in grani,   spezie miste, pomodoro,  basilico e origano,  stufato di fagioli,  parmigiano reggiano,  olio extra vergine d’oliva.

 

Esecuzione:  facciamo lo stufato con il dado di carne e verdure,  cipolla,  pomodoro,  vino,  una volta pronto metteremo basilico e origano,   cotta la pasta al dente la metteremo nello stufato  e la mantecheremo,  infine un giro di olio,  pepe in grani, basilico,  origano,  e parmigiano.

Federica   Anche queste non posso dire che non siano squisite,  Grazie delle tue ricette e di tutto!

24/02/2017

 

Elena   Che dite ce la concediamo un po’ di carne?  Una volta a settimana non può fare male.  Allora oggi presento il vitellone a fettine stufate.

 

FETTINE  DI VITELLONE

 

Ingredienti:  fettine di vitellone q.b. ,  cipolline,  un peperone verde, uno scalogno, una carota, uno spicchio di aglio, una foglia di alloro,  cerfoglio, un chiodo di garofano,  macis,vino rosato,  aceto balsa mico di Modena, sale q.b. , pepe in grani, una stecca di cardo mariano,  un cucchiaio di sugo di pomodoro.

Esecuzione: tagliamo delle fettine di spessore omogeneo, le mattiamo in casseruola con tutte le verdure tagliate fini  e le spezie sopraelencate tranne le cipolline e il cardo e mezzo peperone.  Una volta cotto lo stufato lo adageremo nel piatto con le cipolline in agrodolce, i pezzetti di cardo e peperone arrostiti sulla griglia.

Federica   Si vede che non è buono ma è semplicemente squisito.

25/02/2017

 

Elena    La ricetta di oggi è a base di pesce,  sono polpettine appetitose con pesce luccio e asiago.

 

NUOVE POLPETTE  AL LUCCIO

 

 

Ingredienti:  un luccio,  due foglie di alloro,  un pizzico di spezie miste, pepe,  sale q.b. , un pizzico di curcuma,  origano,  salvia, due scalogni, pangrattato fine q.b. , due cucchiai di parmigiano reggiano,  tre cucchiai di asiago  non stagionato, tagliato a piccoli pezzetti,  prezzemolo tritato,  un uovo intero, uno spicchio di aglio, vino bianco, un cucchiaio di pomodoro in salsa,  mezzo bicchiere di latte, olio extra vergine d’oliva.

Esecuzione:  lasciamo cuocere il luccio alla griglia,  poi prenderemo la polpa,  circa trecento ottanta g,  la maciniamo,  come macineremo il prezzemolo,  l’aglio,  l’origano e l’asiago.  Mescoliamo bene e aggiungiamo le spezie,  sale e pepe q.b. , l’uovo, il parmigiano e la curcuma.  Mescoliamo bene per amalgamare il tutto e aggiungeremo un po’ di pangrattato.  Ora facciamo il soffritto con olio,  lo scalogno, e il pomodoro;  sfumiamo con il vino,  adagiamo le polpettine passate nel pangrattato e lasciamo evaporare.  Aggiungiamo il latte,  l’alloro, lasciamo cuocere per cinque minuti circa.  Le polpette sono pronte da gustare, le possiamo servire con un’insalata mista o patatine al forno.

 

Federica   Vorrei farle domani,  ma dove lo prendo il luccio a quest’ora?

Elena   In pescheria!  Vai,  corri,  vedrai che te lo procureranno.  Domani vi aspetto per il dolce.

26/02/2017

 

Elena    Ecco i bignè di pasta fresca con il ripieno di torrone, cioccolato,  ai fiori d’arancio, al cocco  e al cappuccino.

 

BIGNÈ  MISTI

 

 

Ingredienti:   bignè appena sfornati,  zucchero a velo,  glassa al cioccolato e caffè,  torrone,   rum, crema inglese,  liquore strega,  liquore achermes, 200 g di cioccolato fondente,  cocco fresco o liofilizzato,  biscotti secchi,  mascarpone,  panna fresca.

 

Esecuzione:  adesso facciamo tutte le creme,  mescoliamo la panna alla crema inglese,  aggiungendo lo zucchero a velo q.b., due cucchiai di rum.  La seconda crema sarà un insieme di crema inglese con cocco, e zucchero a velo vanigliato;  la terza crema sarà una crema inglese con l’aggiunta di biscotti secchi sminuzzati,  alchermes, e panna.  La quarta crema sarà di cioccolato fondente sciolto a bagnomaria, con mascarpone e caffè. Una volta fatto il ripieno i bignè verranno passati con il miele e glassati con la glassa al cioccolato e gli altri polverati con lo zucchero a velo vanigliato. Il ripieno dei bignè è di vari gusti e sono deliziosi.

Federica   Da te ho assaggiato quelli ripieni con  creme  e canditi,  che meraviglia!  Sono da non dimenticare.

27/02/2017

 

Elena   Ed ecco i Tagliolini e ceci,  un piatto della quaresima.

 

TAGLIOLINI  E  CECI

 

Ingredienti:  uova,  spinaci,  farina per sfoglia,  ceci,  panna,  pomodoro,  alloro,  basilico,  cipolla rosata,  vino,  sale e pepe q.b., olio extra vergine d’oliva, cerfoglio,  brodo vegetale,  parmigiano reggiano.

 

Esecuzione:  prepariamo  subito i ceci in stufato,  poi facciamo  i tagliolini con uova, farina e spinaci macinati.  Una volta cotti i ceci metteremo i tagliolini nello stufato e lasciamo cuocere per un minuto.  Poi aggiungeremo una foglia di alloro, il basilico,  il pepe, un giro di olio,  una manciata di parmigiano e la panna,  mescoliamo delicatamente il tutto e li versiamo in un recipiente con abbondante panna e olio.

Federica  Solo a vederlo questo piatto è delizioso!

Elena  Grazie!  Al prossimo articolo.

20/02/2017

 

Le mie risposte

 

Perché si diventa complessati e cattivi?

 

Federica

 

I complessi sono un insieme di contenuti psichici,   carichi affettivamente,  sostanzialmente inconsci,  strutturati, in modo che ogni qualvolta un elemento viene risvegliato dalla situazione in cui si trova il soggetto,  l’intero complesso viene ad influenzare la condotta.  Il concetto di complesso viene correntemente utilizzato secondo tre accezioni fondamentali.  In primo luogo esso designa un insieme relativamente fisso di catene associative.

Il metodo principale per studiare i complessi è quello delle associazioni libere,  secondo la definizione di Freud,  il complesso è un contenuto di rappresentazioni  che può influire in modo determinante sulla reazione a una parola, reazione che non è quindi casuale.   In secondo luogo il termine può indicare un insieme di tendenze affettive, strutturatesi in connessione con esperienze infantili  specie se traumatizzanti.  Esso si riferisce a strutture fondamentali della personalità dell’individuo e delle sue relazioni interpersonali,  tra le quali in primo luogo quelle con i genitori di cui è tipico:  come il complesso di Edipo.  Sempre più spesso,  parlando di complessi si allude a contenuti mentali che sono stati respinti  con un meccanismo di rimozione a livello inconscio.  Nel linguaggio comune il termine viene anche usato attribuendogli una connotazione sostanzialmente negativa,  in senso patologico.

Grazie  Dottor Robert per le tue lezioni di psicanalisi.

 

21/02/2017

 

Esiste il batterio responsabile della difterite?

 

Angelina

 

Sì, è un genere di batteri che comprende cellule immobili,  a forma di bastoni piccoli  diritti o leggermente ricurvi,  disposti come uno steccato o in piccoli ammassi.  All’interno del corpo microbico si osservano numerose granulazioni metacromatiche,  che si mettono in evidenza con colorazioni specifiche.   Molte specie sono di natura patogena per l’uomo, e anche per gli animali,  come il Klebs-loeffler,  o Corynebacterium,  responsabile della difterite nell’uomo,  che si prepara a livello delle mucose del cavo oro-faringeo degli ammalati e dei portatori sani:  la sua azione patogena è dovuta all’elaborazione di una potente esotossina in grado di determinare un quadro tossico con gravi fenomeni degenerativi.  Questo genere di batterio appartiene alla famiglia delle Corinebatteriacee.

21/02/2017

 

Da che cosa viene il comportamento?  Ha a che fare con l’ambiente?  Qual è il rapporto con il corpo umano?  Come definisci la superficialità?

Alessandro e Federica

 

Il termine è di definizione difficile,  pur essendo un concetto centrale della psicologia  contemporanea.   Si distingue un comportamento esterno riducibile in sostanze a contrazioni muscolari e attività ghiandolari,  e uno interno riconducibile all’attività di pensiero e impegnativo.  Si crede che esista un rapporto tra stimoli ambientali e stimoli interni,  prodotti dall’organismo;  tale rapporto secondo i vari studi,  viene considerato come sede di altri fattori che influiscono sul comportamento e sono interposti tra stimoli e risposta.  Gli stimoli interni ed esterni che tendono a dare inizio e a mantenere un comportamento  vengono detti motivi.  Tra i motivi interni si ricordano i bisogni,  le pulsazioni e gli istinti.  I motivi interni agirebbero sulla base del principio,  dell’omeostasi, e della tendenza cioè dell’organismo a cercare del cibo per riequilibrare la situazione;   una volta riequilibrata la situazione viene a cessare lo stimolo interno.  Tra gli stimoli esterni si ricordano gli stimoli incondizionati e i rinforzi.  Un comportamento superficiale può derivare dalla svogliatezza:  voglia di non applicarsi in nulla,  ma anche dalla incapacità di usare l’intelletto, per approfondire tutti gli aspetti del pensiero e da ciò che ne deriva.  Il superficiale è incapace di amare,  non presta la dovuta cura a persone e a cose,  usando l’intelligenza  neanche a metà di quello che si dovrebbe  per un risultato esauriente degno di un essere umano dotato di un cervello che porti all’attività intellettuale, e a quella pratica,  affettiva,  conoscitiva,  mediata e riflessa accompagnata dalla coscienza.

23/02/2017

 

È vero che l’uso prolungato nel tempo del cortisone  può provocare effetti collaterali anche gravi?  Che cos’è il cortisone?  Grazie!

M.P.

 

Sì,  i medici esperti confermano che l’uso del cortisone protratto nel tempo può dare origine a vari disturbi seri come ad esempio:  la ritenzione di sali e di acqua, ipertensione arteriosa,  irsutismo,  iperglicemia,  disturbi psichici,  ecc.  Il cortisone è un ormone steroide appartenente al gruppo dei corticosteroidi. Chimicamente è il diciassette-idrossi-undici-deidrocorticosterone,  detto anche composto  E  di Kendall o deidrocortisolo.  Nell’estratto della  corteccia surrenale è presente in piccole quantità;  si ottiene per sintesi a partire dall’acido desossicolico.  Ha trovato impiego in medicina sotto forma di acetato,  di fosfato o di ciclopentan-propionato nel trattamento di numerose malattie del collageno ( come ad esempio il reumatismo articolare acuto,  poliartrite cronica,  ecc.) nelle dermatosi,  nelle dermatiti allergiche ( asma,  febbre da fieno, edema angioneurotico, malattia da siero ecc. ) , nelle emopatie emolitiche, nel sistema reticolo-endoteliale (linfosarcoma,  morbo di hodkin), nelle malattie oculari di carattere allergico e infiammatorio,  come cheratiti,  uveiti,  iridicicliti, congiuntiviti,  ecc.

24/02/2017

 

Scusa se ti disturbo,  ma vorrei sapere che differenza c’è tra steroidi e corticosteroidi.  Grazie!

 

Non ti devi scusare,  è solo che prima di pubblicare cose importanti come queste voglio l’autorizzazione di un medico esperto come il dott.  Robert.

 

Incominciamo con i composti steroidi:  gli steroidi rientrano tra i composti di grande importanza biologica come gli steroli,  gli ormoni corticosurrenali,  gli ormoni sessuali,  gli acidi biliari,  gliormoni che provocano la muta degli insetti e dei crostacei e i cardenolidi,  ossia i principi attivi sul cuore della digitale,  dello strofanto e di altre specie vegetali.  Nei diversi organismi viventi gli steroidi prendono in ogni caso origine dal colesterolo,  attraverso trasformazioni provocate dagli enzimi degli organismi stessi.

I corticosteroidi  fanno parte della più vasta categoria degli ormoni adrenocorticali tra i quali vi sono sostanze prive di attività,  corticosteroidi che agiscono sui caratteri sessuali,  sul metabolismo proteico,  oppure  hanno la funzione di precursori metabolici dei corticosteroidi stessi.   Dei numeri dei corticosteroidi isolati solo per sette è stata individuata un’azione specifica; essi sono:  l’idrocortisone o cortisolo,  il desossicortisolo,  il deidrocortisolo o cortisone,  il corticosterone,  il desossicorticosterone,  il deidrocorticosterone,  e l’aldosterone.

I corticosteroidi,  si formano nelle surrenali a partire dal colesterolo e circolano nel sangue in parte liberi,  in parte legati alle proteine plasmatiche.   Si distinguono in base alla loro attività fisiologica  e alla loro struttura chimica,  in  mineralcorticosteroidi,  ad azione prevalente sull’equilibrio idro-salino,  e in glicocorticoidi,  a prevalente azione sul metabolismo glicidico.  La sintesi dei minerlcorticoidi dipende dal sistema renina-angiotensina e dalla pressione sanguigna.  Infatti quando la pressione del sangue diminuisce,  il rene mette in circolo un ormone,  detto renina, che ha il compito di trasformare in angiotensina un precursore inattivo  contenuto nel plasma. A sua volta l’angiotensina provoca la trasformazione del corticosterone in aldosterone il quale favorisce la ritenzione del sodio e dell’acqua aumentando la pressione fino ai livelli in cui cessa lo stimolo alla liberazione della renina.  La produzione dei glicorticoidi è regolata invece dall’ipofisi tramite la corticotropina.  Nell’attività corticosteroide è riferita a una sostanza che ha la proprietà di fare regredire i disturbi conseguenti della insufficiente attività delle ghiandole surrenali o ai disturbi che ne derivano per conseguenza della loro asportazione.

Spero ti sia di aiuto.

25/02/2017

 

Qual è  la differenza tra artrite e artrite reumatoide?  Grazie!

M. P.

 

Domani,  o appena posso ti darò la risposta,  perché ora sto uscendo.

Elena  Lasagna

 

26/02/2017

 

L’artrite è un processo infettivo infiammatorio che colpisce le articolazioni.  In base al tipo di decorso si differenziano artriti acute,  subacute, e croniche.  Mentre in relazione al numero di articolazioni interessate si hanno monoartriti,  quando l’articolazione colpita è una sola, e poliartriti quando le articolazioni colpite sono diverse.  Le artriti si distinguono in 1)  artriti infettive sostenute da streptococco,  stafilococco,   pneumococco, bacilio di Eberth ecc.  L’artrite infettiva può rappresentare anche una complicanza di forme morbose  di carattere generale,  come la febbre tifoide,  il vaiolo,  la scarlattina,  ecc. la sintomatologia di queste forme è rappresentata dal dolore a livello dell’articolazione colpita,  versamento sieroso e purulento,  blocco dell’articolazione.   La terapia d’elezione è chemiobiotica, associata all’immobilizzazione precoce dell’articolazione. In casi particolari sarà necessaria la cura chirurgica come in artriti gonococciche,  che rappresentano una delle complicazioni più frequenti dell’infezione  gonococcica e possono manifestarsi anche in portatori di prostatiti,  cerviciti,  salpingiti, o proctiti croniche gonococciche.  La sede più colpita è il ginocchio, seguono il collo del piede,  le dita e gli alluci, l’anca,  il polso,  il gomito, la colonna vertebrale. La sintomatologia risulta  estremamente varia in rapporto alla fase e alla localizzazione.  Le due manifestazioni più importanti sono: l’artralgia  e l’idrarto,  nelle forme acute;  la deformazione articolare in quelle cronicizzate. La terapia è essenzialmente antibiotica:  i massaggi, e l’elettroterapia  hanno la loro importanza nella prevenzione dell’anchilosi.  Artriti tubercolari,  conseguenti alla contaminazione articolare da parte del bacillo di Koch.   Queste forme sono contraddistinte dalla produzione di fungosità,  tendenza alla suppurazione e invasione progressiva degli elementi articolari.  La sintomatologia  è caratterizzata da un inizio subdolo,  scarsamente significativo,  cui seguono dolori costanti,  difficoltà nei movimenti,  contrattura muscolare, ecc.   la terapia è essenzialmente antibiotica.   Altre misure importanti da prendere sono la  fisioterapia, e gli interventi ortopedici per mobilizzare l’articolazione.  Ci sono inoltre  artriti di natura allergica e manifestazioni artritiche in corso di malattie autoimmunitarie.

L’artrite reumatoide, e artrite deformante sono sinonimi di uso molto comune di malattia reumatoide.  Continua nel prossimo articolo:  … novantadue trentacinquesima parte.

 

 

17.02.2017

LE RICETTE DI CASA MIA DUECENTOUNDICESIMA PARTE

Author: Elena Lasagna

17/02/2017

 

IN  CUCINA  CON  AMORE  E  CON  FEDERICA

 

Elena   Continueremo con i dolci,  questo dolce lo dedico ai bambini:  è un tartufo, ripieno di gelato,  rivestito di cioccolato e crema mou. Una delizia per il loro palato.

 

TARTUFONE   CON CREMA MOU

 

Ingredienti: tre uova intere e un tuorlo,  200 g di zucchero,  180 g di burro,  230 g di farina per dolci,  una bustina di lievito per dolci,  tre cucchiai di rum per dolci.  Per il ripieno:  200g di gelato al torrone, 100 g di gelato alla crema d’arancia, 200 g di gelato alla panna cotta.  Per la decorazione 150 g di cioccolato fondente dolce,  cento g di crema mou.

 

Esecuzione:  sciogliamo il burro a bagnomaria e lo lasciamo raffreddare.  Sbattiamo le uova con lo zucchero,  fino a farle diventare una spuma,  poi uniremo adagio la farina mescolata al lievito,   il rum, infine il burro sciolto.  Versiamo il composto in una teglia alta e stretta,  inforniamo a 180° per quaranta minuti.  Lasciamo raffreddare il dolce poi lo svuotiamo lasciando il cuore vuoto,  una volta fatto il gelato misto lo metteremo nel congelatore per mezz’ora,  poi al momento di servire  riempiremo il dolce col gelato,  facciamo la colata di cioccolato, infine  la colata di crema mou.  mettiamo in frigorifero per 10 minuti e il dolce sarà pronto.

 

Federica   E che dolce!  Provare per credere.

Elena   Domani ne detterò un’altro.

Federica   Non dirmi che non ci racconti la barzelletta?

Elena   Sì,  che la racconto.  Racconto quella del cannone.

 

Un signore accompagna la moglie in ospedale perché deve partorire,  arrivati là  la signora incontra il dottore ginecologo per la visita,  ma è stato un falso allarme,  per l’evento c’è d’aspettare ancora qualche giorno.  Assegnatole il posto letto e sistemato il guardaroba,  il marito ritorna a casa,  nel frattempo vuole fare una sorpresa alla moglie procurandole una cucina nuova,  esce,  e va ad ordinare la cucina;  l’ha scelta con la stufa sul mezzo della stanza con un tubo enorme  (cannone) che arriva al soffitto  per sprigionare vapore e fumo.  Tutto contento ritorna dalla moglie il giorno del parto.  L’uomo non riesce a stare fermo per l’emozione,  si alza,  s’incammina  per il corridoio, poi si siede di nuovo e via via sempre così, fino a quando non vede uscire dalla sala parto un ‘infermiera  che lo chiama e lo avverte dicendogli:  ” lei è il signor …..? ”   “Sì “dice l’uomo  ” sua moglie ha appena partorito un bel maschietto,  è sano  e bello. ”  L’uomo tutto contento le risponde :  ” per forza,  io ho un cannone!  Non poteva andare male,  le ho comprato la cucina nuova” .  L’infermiera perplessa dice tra sé e sé ” ma io non riesco a capire che cosa significhi questo ragionamento. ”  Lo confida al dottore,  il quale resta in silenzio anche perché il parto non è ancora finito,  dopo due minuti esce il secondo bambino. L’infermiera non vuole uscire ad avvisare il marito,  questa volta esce la suora.  Anche con la suora l’uomo tutto contento ripete la stessa frase,  e ancora per il terzo e infine esce l’ultimo bambino e nessuno vuole andare ad avvisare il marito della signora che questo è il quarto e l’ultimo.  Il medico dice alle sue aiutanti:  ” non preoccupatevi questa volta esco io” .  Il dottore porge la mano al marito e gli dice che anche questa volta il bambino è sano e bello,  e l’uomo gli risponde:  ” per forza,  non poteva andarmi male ho comprato la cucina nuova a mia moglie con un cannone! ”  Il medico risponde: ” Sì?  Meno male che ha un cannone nuovo,  perché i bambini sono tutti neri! “

Federica  Brava!   L’hai saputa raccontare in modo pulito solo un doppio senso ma molto divertente.

Elena  Grazie,  a domani.

18/02/2017

 

Elena   Ed eccoci qui per  la ricetta di un altro dolce:  si tratta dell’affogato ai frutti di bosco,  questo dolce l’ho realizzato per la festa di  questo capodanno.

 

AFFOGATO  AI FRUTTI DI BOSCO

 

 

Ingredienti:  cinquecento g di frutti di bosco misti,  duecento g di panna montata,  duecento g di crema pasticciera, duecento g di zucchero semolato,  duecento g di zucchero a velo, 100 g di mascarpone,  mezzo bicchiere di latte,  una bacca di vaniglia, due tuorli,  dieci savoiardi freschi di giornata,  mezzo bicchierino di porto.

Esecuzione: laviamo e asciughiamo delicatamente i frutti di bosco,  li mettiamo a scaldare sul fuoco moderato con cento g di zucchero  a velo e il porto.  Adesso facciamo la crema chantilly,  con la crema inglese o la crema pasticciera e la panna (50 e 50),  mescoliamo il mascarpone con il latte e l’altra metà di zucchero a velo, la vaniglia,  due tuorli.  Prendiamo una pirofila,  i savoiardi  fatti al mattino, e incominciamo a fare gli strati alternando i tre ingredienti: i frutti di bosco, e le due creme.  Imbeviamo leggermente i savoiardi nel succo dei frutti di bosco e proseguiremo fino ad esaurimento degli ingredienti.  Decorare con  lamponi e mirtilli.   Dopo un’ora di riposo in frigorifero la torta è pronta da gustare.

 Federica   Che delizia  per grandi e piccini!

 Elena    Grazie,  a domani con un’altra torta.

20/02/2017

 

Elena   fra sedici giorni  sarà la festa della “donna”,  questa volta la dedico a tutte quelle bambine e a quelle donne che non sono più tra noi a causa della mano assassina;  in particolare il mio ricordo va  alla undicenne  Sandra  Sandri uccisa quarantadue anni fa.

 

FESTA  DELLA DONNA

 

 

Dott.  Robert   Cosa pensi del maschilismo?

 

Elena   Ho sempre pensato che il maschilismo è ignoranza,  usurpazione,  e inferiorità;  che spesso  può degenerare in violenza irrimediabile.

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Federica   E come sarà la torta di oggi?

 

Elena    Sarà da leccarsi le dita:  Gli  ingredienti genuini  rispecchiano la semplicità,  il cuore di cioccolato all’amaretto l’ingegno,  e la bontà rispecchia la buona fede.

 

Torta  di  mele

Ingredienti:  un chilogrammo di mele imperatore, un limone intero non trattato, un bicchierino di liquore al rum, una bacca di vaniglia,  trecentoventi g di zucchero, quattro uova intere,  200 g di margarina  con grassi non idrogenati, una bustina e un cucchiaino di lievito per dolci,  ottocento g di farina “00”, trecento g di cioccolato fondente dolce, cento g di gherigli di noci sminuzzati, cinquanta g di cacao amaro gherigli di noci, latte q.b.  cento g di amaretti,  zucchero a velo q.b.

 

Esecuzione:  peliamo le mele,  le tagliamo a fettine uguali, le mettiamo  in una bacinella con il succo di limone e due cucchiai di zucchero  per quindici minuti, nel frattempo facciamo sciogliere il cioccolato con il latte  e gli amaretti sbriciolati ( l’impasto deve essere cremoso ma non troppo liquido.  Ora incominciamo a fare la torta:  sbattiamo le uova con lo zucchero,  incorporiamo la margarina, aggiungiamo il liquore, la vaniglia,  il cacao e la farina,  mescoliamo bene per raggiungere un impasto omogeneo,  né troppo consistente e né troppo molle.  Ora mettiamo il lievito ed infine le mele asciugate con un’assorbente,  mescoliamo per amalgamare,  e vuotiamo metà del composto  nella teglia,  e sopra mettiamo il composto di cioccolato e amaretti,  copriamo con l’altra metà del composto di mele.  Inforniamo a 180°   per quarantacinque minuti,  controlliamo la cottura e poi lasciamo raffreddare la torta,  prepariamo dei gherigli di noci imbevute nella colata di cioccolato e guarniremo la torta, poi,  sarà pronta da gustare.

Federica  Anche questa è meravigliosa!

 

Elena    Mi fa piacere che ti sia piaciuta.  Ciao!

 

21/02/2017

 

Elena   ciao Fede, oggi aderisco alla tua richiesta della ricetta del tortino alle pesche.  Eccolo qui.

 

TORTINO ALLE PESCHE

IN PESCA GIGANTE

 

 

Ingredienti: duecentoventicinque g di farina per dolci,  cento g di burro,  centocinquanta g di zucchero,  tre uova intere, trecento g di fettine di pesche  semi-caramellate,  cioccolato grattugiato, un bicchierino di liquore alle pesche,  un po’ di limone grattugiato,  una bacca di vaniglia,  un cucchiaio di mascarpone, zucchero a velo q.b.

 

Esecuzione:   ammorbidiamo il burro a temperatura ambiente, e lo montiamo  col frullatore a bassa velocità,  uniamo lo zucchero,  creando così una crema morbida e liscia.  Aggiugiamo le uova una per volta e mescoliamo amalgamandole perfettamente,  poi uniamo la farina già lievitata, quindi la scorza del limone,  il bicchierino di liquore, la vaniglia, infine le fettine di pesche.  Mescoliamo adagio  per non schiacciare le pesche e imburreremo due stampi circolari, stretti e profondi come per creare due pesche. Inforniamo a 180° per trenta minuti circa.  Controlliamo la cottura e lasciamo raffreddare il dolce.  Nel frattempo faremo una crema con un po’ di mascarpone e un po’ di succo di pesche,  aggiungendo anche un cucchiaio di zucchero a velo.  Cospargere la crema ottenuta sopra  ad una pesca, poi, uniamo le pesche  e spolverizziamo con il cioccolato grattugiato. Ed ecco la bontà in persona!

 

Federica   Anche questo dolce non si può dire che non sia buono,  sprigiona golosità da tutte le parti!  Non vedo l’ora di sentire la prossima barzelletta,  dai siamo nel periodo di carnevale, fa bene ridere un po’ ogni tanto.

Elena   La prossima volta racconterò quella di pallino e il galateo.  Al prossimo articolo di cucina.  Ciao!

13.02.2017

LE RICETTE DI CASA MIA DUECENTODECIMA PARTE

Author: Elena Lasagna

13/02/2017

 

IN  CUCINA  CON  AMORE  E  CON  FEDERICA

 

Elena   Sei pronta per festeggiare S. Valentino?  Quale dolce preferite  per domani sera?  Da forno o un semifreddo?

Federica   Per noi non cambia,  l’importante è che sia fatto da te.

Elena   Per la festa di Domani ne ho fatto uno al cioccolato bianco con un cuore di fragole e altri gustosi sapori.  Eccolo!

 

DOLCE  S.  VALENTINO

 

Ingredienti:  quattrocento g di fragole (meglio se fragoline di bosco surgelate),  duecentocinquanta g. di farina per dolci, mezzo limone spremuto,  un bicchierino di latte,  duecento g di cioccolato bianco,  venti g di cacao amaro, due uova, duecento g di zucchero semolato, più 30 g di zucchero a velo per la crema  alle fragole,  cinquanta g di margarina,  una bustina di lievito per dolci, due cucchiai di rum per dolci.  Mini canditi  freschi di cedro e arancia.

Esecuzione:  Impastiamo con: farina,  latte,  succo di limone,  burro sciolto a bagnomaria, uova mescolate allo zucchero, cioccolato bianco tritato,  dopo avere mescolato bene verseremo metà del composto e facciamo uno strato di crema di fragole, infine verseremo l’altra metà del composto.  Mettiamo in forno a 180° per quaranta minuti. Una volta raffreddata,  spolveriamo con il cacao amaro e versiamo  una crema di fragole di media consistenza sulla nostra torta,   ed è pronta!

Federica   Qualcosa mi dice che questo dolce è squisito.

Elena  Non ti stai sbagliando.  Dal momento che siamo nel periodo carnevalesco ti faccio vedere anche le mie paste che ho fatto prima,  durante, e dopo il periodo natalizio.

 

PASTE MISTE DI CASA MIA

Elena    Qui abbiamo cinque tipologie di paste con diverse varietà di creme e ingredienti.

Ingredienti per i diplomatici: pasta sfoglia appena fatta,  pan di spagna fresco,  alchermes, crema di ricotta o mascarpone, crema pasticciera, zucchero a velo vanigliato, due bacche di vaniglia, panna montata, liquore all’arancia,  liquore per dolci al rum.

Esecuzione:  tagliamo dei quadrati uguali di pasta sfoglia e pan di Spagna.  Abbiamo già preparato le creme con mascarpone o ricotta li abbiamo dolcificati,  e abbiamo aggiunto crema al mascarpone, la vaniglia,  il liquore all’arancia, con un po’ di scorzetta grattugiata. Abbiamo la crema pasticciera fatta a bagnomaria, con l’aggiunta di panna montata,  e il rum. ora prendiamo la pasta sfoglia,  la cospargeremo di amaretti sbriciolati, poi,uno strato di crema bianca, e copriremo con il quadrato di pan di Spagna umidificato con l’alchermes, poi mettiamo la crema chantilly, ancora il pan di Spagna,  infine copriremo con la sfoglia e lo zucchero a velo;  e via via sempre così.

Ingredienti per le bignole:  Prepariamo  delle bignole il giorno prima con acqua,  uova, burro e farina.  Per le creme: crema al caffè, fatta con latte, caffè liofilizzato, due tuorli e zucchero;  crema al mandarino con mandarini spremuti, farina di riso, zucchero e liquore al mandarino; e creme al cioccolato fatte con latte e cioccolato fatto fondere a bagnomaria.  Poi li abbiamo glassati con glassa bianca e al cioccolato,  sempre alla mia maniera.

Ingredienti per la torta alle mandorle e arancia: burro,150 g, farina di mais fioretto cinquanta grammi, liquore alle mandorle, scorza d’arancia grattugiata, quattro tuorli e due albumi, cinquecento g. di farina per dolci, trecento g di zucchero semolato, duecento g di mandorle dolci,  una bustina di lievito per dolci,

Esecuzione:  Per prima cosa impastiamo le uova,  con lo zucchero,  poi aggiungiamo il burro,  le farine, le scorze, il liquore, le mandorle metà macinate e metà spezzettate.  Dopo l’impasto metteremo il dolce in forno  a 170 ° per un’ora;  ritiriamo il dolce dal forno, lo lasciamo raffreddare, poi verrà tagliato a fette.

Ingredienti per il dolce al cioccolato:  cento g di cacao amaro,  duecento grammi di noci,  duecento g di nocciole,  cento g di noci americane, cento g di cioccolato fondente dolce,  liquore alla vaniglia un bicchierino,  trecento g di zucchero a velo, cento g di burro, tre uova intere, quattrocento g di biscotti al rum fatti in casa.

 

Esecuzione:  Sbattiamo le uova con lo zucchero, incorporiamo il liquore e il burro sciolto, aggiungeremo il cacao, la frutta secca macinata e ridotta in piccoli pezzi, aggiungiamo anche il cioccolato tagliato a piccoli frammenti,  e i biscotti spezzettati.  Amalgamiamo bene il tutto e mettiamo il composto in una teglia a cerniera,  la metteremo in freezer e il giorno seguente la taglieremo a fette.

Ingredienti per le paste agli agrumi:  trecento g di farina per dolci,  una bustina  e due pizzichi di lievito,  tre uova, liquore al cedro, e al mandarino, duecento g di burro, succo di pompelmo giallo, trecento g di zucchero semolato,  canditi freschi di cedro, arance,  limoni cotti bene e ammorbiditi. Per la decorazione: glassa dei canditi.

Esecuzione: lavoriamo il burro con lo zucchero, montiamo gli albumi a neve, e sbattiamo i tuorli a spuma,  aggiungiamo la farina lentamente, i liquori un bicchierino in tutto, il lievito e i canditi.  Mettiamo il composto negli stampi e cuoceremo a 175 ° per dieci minuti,  poi controllare.  Una volta cotti si lasciano raffreddare,  poi si procederà con la decorazione.

Federica   Che devo dire?  Mi ci butterei a capofitto!  Ti assicuro che le farò tutte,  grazie!  La barzelletta ci starebbe bene però.

Elena  Va bene,  racconterò quella dei capponi.

 

C’è un signore che  vorrebbe comprare un cappone, però non ha molti soldi in tasca,  soltanto tre euro.  S’incammina per le vie dei negozi e si ferma davanti ad una macelleria,   guarda caso vede dei bei capponi appesi in alto già puliti dalle piume.  Entra e chiede al negoziante: “buongiorno, vorrei sapere cosa costano i capponi”.  Il macellaio risponde: ” Ce ne sono di diversi prezzi !  Il primo incomonciando da destra costa quindici euro,  il secondo dieci,  il terzo nove,  il quarto otto,  e l’ultimo viene tre euro” .  Allora il signore è contento perché finalmente riesce a comprare un cappone,  però prima chiede al negoziante : ” perché i prezzi sono così diversi,  i capponi mi sembrano uguali ?”  Il negoziante lo illumina dicendo: ” il primo ha mangiato solo cose di campagna,  è molto ruspante,  il secondo un po’ meno perché è stato anche dentro il recinto, gli altri hanno mangiato metà grano e metà mangimi, l’ultimo costa solo tre euro perché mi sembrava molto selvatico,  per acchiapparlo ho impiegato una settimana,  non vedo l’ora di sbarazzarmene!”  Allora l’uomo gli dice: ” va bene a me piacciono molto selvatici, prendo quello da tre euro!”

 

Federica   Mi piacciono da matti!

Elena   Grazie! Buon S. Valentino a tutti!  Ciao.

15/02/2017

 

Elena   Proprio perché siamo nel periodo di carnevale io continuo col presentare alcuni miei dolci.

Federica   Presenti la torta sbrisolona rivisitata che hai fatto anche per me?

Elena   Possiamo dire le torte,  di sbrisolone ne ho realizzate sette,  ma neanche una con la ricetta tradizionale,  ma tre ricette diverse.

 

Alcune torte sbrisolone di casa mia

 

 

Ingredienti per la prima torta, la gialla:  trecento g di farina “00”per dolci, duecento g di fioretto,  trecentocinquanta g di zucchero, centocinquanta g di mandorle vestite,  liquore ai fiori d’arancio,  centocinquanta g di burro, cinquanta g di margarina, un’arancia spremuta e non filtrata, due bacche di vaniglia, cento g di noci macinate,  due uova intere e un tuorlo .

Esecuzione:  Mettiamo sulla spianatoia  le farine, lo zucchero, le noci, a fontana,  aggiungiamo gli aromi, le uova, per ultimo incorporiamo il burro fuso a bagnomaria e lasciato raffreddare. Impastiamo il tutto amalgamandolo bene,  poi lo metteremo nella teglia sulla carta da forno sbriciolandolo senza premere troppo l’impasto con le mani.

Ingredienti per le tre torte che vediamo in fila:  due uova e un tuorlo, 100 g di cioccolato fondente dolce,  200 g di gherigli di noci, venti g di cacao amaro,  cento g di strutto e cento g di burro, trecento g di farina per dolci, centocinquanta g di fioretto, una bacca di vaniglia, (liquore all’amaretto o nocino un bicchierino), qualche scorza d’arancia,  trecentocinquanta g di zucchero.

Esecuzione:  come nella ricetta precedente mettiamo tutti gli ingredienti facendo la fontana,  questa volta incorporiamo subito anche il burro e lo strutto. Impastiamo e amalgamiamo bene,  poi,  stenderemo la torta sbriciolandola senza premere troppo. E adesso passiamo alla terza ricetta.

Ingredienti:  sempre due uova intere e un tuorlo,   duecento g di burro a temperatura ambiente,  trecento g di farina per dolci e duecento g di fioretto molto fine,  cento g di caffè liofilizzato trecentocinquanta g di zucchero,  cento g di nocciole,  cento g di gherigli di noci e cinquanta g di mandorle,  mezzo bicchierino di rum per dolci, una bacca di  vaniglia,  zucchero a velo q.b., cento g di cioccolato fondente.

 

Esecuzione:  mettiamo il tutto sulla spianatoia e facciamo un bell’impasto aggiungendo tutti gli ingredienti tranne lo zucchero a velo e le mandorle. ( I gherigli di noci e le nocciole vanno sminuzzati al massimo)  eseguiamo la torta mettendo le mandorle in superficie,  poi a forno già preriscaldato a 180° cuoceremo insieme le torte per circa trentacinque minuti,  controllare e se necessario aggiungere ancora alla cottura qualche minuto.  Si tolgono le torte dal forno e per quest’ultima ricetta andrà una spolverata di zucchero a velo. Ed ecco i risultati.

Federica    Mi piacerebbe assaggiarle tutte,  la mia era buonissima!

Elena   Sì?  Mi fa piacere; sono piaciute anche agli altri .  Al prossimo articolo!

10.02.2017

TU E IL 2017 COSA VUOI SAPERE?

Author: Elena Lasagna

10/02/2017

 

Il  TUO  2017-18  FATTO CON  IL  CUORE

 

 

  Chiamami Jessi, ho venticinque anni  sono del Toro con ascendente Leone.  Da qualche mese esco con un ragazzo più grande di me,  ma non è questo il problema,  lui non è la persona che credevo,  ha recitato la parte dell’innamorato e quando ci siamo messi insieme è cambiato radicalmente.  Ad esempio non possiamo più uscire con i miei amici  per condividere i nostri interessi,  che lui ne esce geloso,  così senza motivo,  quando rientriamo mi fa domande inutili e dice cose offensive come :  ” ti piace quello?  La prossima volta non guardarlo,  anzi,  non ci sarà mai più una prossima volta!  Io cado proprio dalle nuvole,  perché in coscienza so che non guardo nessuno con interesse diverso da come si guardano gli amici.  Queste imposizioni crudeli che si permette nei miei confronti sono da malati di mente,  io non sono più innamorata e questo mi fa felice;  però dovrò escogitare un piano per lasciarlo,  sai quei poco giusti lì non si sa mai come la prenderanno,  tu cosa ne pensi?  Grazie!

 

Ahi!  Ahi!  Ahi!  Jessi, come fai ad avere paura di una persona colpevole di tutto?  Ma ti capisco.  Fallo scappare,  così ti eviti la scocciatura di lasciarlo tu,  certo che è rimasto indietro forte!  Ma da dove viene?  Che sia stato allevato da un avvoltoio?  Per poi essere instradato nel caos del mondo senza avere avuto modo di essere svezzato e civilizzato?  Qui devi entrare in azione,  metti in risalto quella parte di te che ha perduto un po’ il suo vigore,  ma che non è mai stata sepolta.  Autorevole e dominatrice,  tutto quello che lui ha fatto a te tu lo farai su di lui!  Combatti e frantuma le sue stupide lezioni di vita.  Manda via il risentimento,  e non cadere in nessuna debolezza, fa in modo di usare tutto quello che hai in tuo possesso per sconfiggerlo  (di doti ne hai tante!)  Conduci il gioco con abilità,  a sangue freddo,  e vedrai che alla fine ti stupirai di te stessa.   Sono certa che sparirà da solo dalla tua vita quanto prima! Fammi sapere!   La felicità è di chi la sa conquistare. Ciao.

Elena  Lasagna

 

14/02/2017

 

Sono A. nato cinquantadue anni fa sotto il segno del Cancro con ascendente Vergine.  Non avrei mai pensato che persone molto stimate potessero arrivare così in basso da assecondare atti di bullismo da parte dei suoi collaboratori nei confronti di alcuni operai che tra l’altro sono persone che lavorano sodo e con onestà.  Io non so come gira il mondo:  se le persone si ribellano fanno di tutto per licenziarle,  se invece sopportano (certo non per ipocrisia) perché hanno la famiglia sulle spalle,  per loro sono dei fessi e li ridicolarizzano. Ho sentito delle cose che non vorrei mai ripetere,  come per esempio:  ma guarda quei c……. a cinquant’anni sono ancora messi così, vivono in case fatiscenti  e mangiano seduti per terra come se fossimo nel Medio Evo.   E poi… si vantano di possedere immobili e  macchinoni, barca ecc.

 

A. , che maschera orribile è l’ipocrisia!  Chi usa la gente, e si bea di certi atti di bullismo verso chi fa il proprio lavoro con onestà è il vero povero.  I veri poveri sono quelli che insultano la modestia della gente, sono loro i veri fasulli dalla doppia faccia, dei mediocri.  Non abbandonare i tuoi punti di riferimento,  va per la tua strada e pensa che ogni umiliazione ricevuta ritornerà come un boomerang a chi l’ha mandata.  A volte il tempo apre il suo sipario: ci sono cose che se ne vanno e cose che ritornano. La vita premierà chi ha il coraggio delle proprie azioni, che non si sottrae alle cose difficili, e resiste alle ingiustizie;  non sei così debole da flirtare con gli imbecilli!  Ricorda che sono quelli come te a fare la differenza:  siete i veri ricchi che non possiedono immobili ecc. ma possedete la ricchezza del coraggio,  della forza e della lealtà!  Loro avranno tutto di bello tranne che l’autenticità!  Auguri di cuore.

Elena  Lasagna

16/02/2017

Sono R.  nato cinquant’anni fa sotto il segno del Leone con ascendente Gemelli. Sono un ex imprenditore,  anzi lo sono ancora, anche se ho solo due collaboratori,  prima ne avevo dieci,  li ho sempre trattati come membri della famiglia,  tranne che nello stipendio,  non erano mai contenti;  è proprio vero che a certa gente più dai e più ti toglie,  se non ti svegli ti lasciano in mutande.  Se su dieci operai se ne salvano soltanto due siamo messi male!  pensa che noi tre facciamo il lavoro che prima si faceva in dieci,  e non ci  facciamo mancare un po’ di riposo ogni giorno,  ridiamo e scherziamo.  Per fortuna che certe cose non mi sono sfuggite,  altrimenti ora non avrei neanche l’immobile,  quando c’era il lavoro andavano avanti come i gamberi,  e quando si restava fermi per qualche settimana,  venivano a lamentarsi con me.  Mi avevano disegnato il fallimento,  loro prendevano sul serio solo lo stipendio; ecco di che esseri è anche fatto il mondo!

 

R.  il mondo è fatto anche di quella genti lì,  ed è per questo che sei stato premiato ed hai saputo risanare l’azienda, e quei cretini ora se sono a spasso non hanno che da prendersela con loro stessi.  Tu non ami chi si prende gioco di te,  ed hai ragione, chi si lamenta,  si piange addosso sempre e non capiscono con chi hanno a che fare e quando  le persone ti aiutano bisogna rispettarle.  Comunque chi meglio di loro si sono disegnati il proprio destino.  Sono quei poco furbi che vogliono sempre dagli altri e non sanno dare nulla!  Sono contenta per te:  piazza pulita,  aria pulita e respiro nuovo!  Tu sei un essere positivo, dolce con il giusto e aggressivo con il fannullone,  sai conquistare chi ha forza e volontà;  è arrivato il tuo tempo,  quello della rinascita.  È arrivato perché ciò che desideri lo ottieni con metodo e onestà,  ed ecco che anche in questo caso  il risvolto della medaglia  dà una mano a chi lo merita!  Auguri a non finire!

Elena  Lasagna

07.02.2017

MODA : DALLE MIE CREAZIONI

Author: Elena Lasagna

07/02/2017

LE MIE CREAZIONI

 

 

 

Il  bello non può piacere a tutti altrimenti

 

non esisterebbe il mediocre.

 

Dott.  Robert

07.02.2017

LE RICETTE DI CASA MIA DUECENTONOVESIMA PARTE

Author: Elena Lasagna

07/02/2017

 

In  cucina  con  amore  e  con  Federica

 

Elena   Siamo già nel periodo di carnevale,  e oggi incomincio l’articolo con un dolce delizioso:  una delle mie ennesime bavaresi. L’ho eseguito a fine settembre,  è fatto con panna,  cioccolato e melone.  Chi l’ha assaggiato ha voluto la ricetta,  ma si può realizzare con tutte le qualità della frutta.

 

Bavarese  al  melone

 

Ingredienti: quattrocento g di melone ben maturo, 500 ml di panna da montare,  300 g di zucchero,  15 g di pectina in fogli, 300 g di cioccolato fondente dolce, un bicchierino di liquore alla vaniglia, latte q.b.

 

Esecuzione:  mettiamo in acqua fredda la colla di pesce o i fogli di pectina.  Adesso frulliamo il melone lasciandone da parte una fettina che andrà tagliata a piccoli pezzi e aggiunta al succo.  Aggiungiamo lo zucchero, la panna, con un po’ di liquore alla vaniglia o la stecca di vaniglia;  facciamo riscaldare  a bassa temperatura il tutto ma non bollire,  lasciamo raffreddare e incorporiamo la colla di pesce.  Adesso verseremo il tutto nello stampo, mettiamo in frigorifero per quattro ore e incominciamo a fare la decorazione con in cioccolato sciolto nel latte,  e la panna montata.  Il risultato è questo!  Veramente squisito.

Federica   Con dei dolci così fare la cavia volentieri.

Elena   Perché  non lo fai tu che la cavia la faccio io?  E adesso via  alla barzelletta.

 

 

Due  colleghi di lavoro escono per la pausa pranzo,  sono un italiano e un tedesco.  Il  ristorante si trova sulla strada statale  vicino al luogo di lavoro,  i tavoli sporgono vicino alle vetrate così i clienti possono ammirare il passaggio.  I due  guardano il menù,  ma il tedesco soffre di indisposizione e non prende niente, mentre l’italiano ordina due secondi piatti.  Mentre aspettano le ordinazioni,  osservano il traffico che c’è sulla strada,  ne vedono di tutti i colori ma preferiscono restare in silenzio.  Ad un tratto arriva il cameriere con la prima ordinazione:  si tratta dell’orata con patate al prezzemolo  tagliate sottili,  fatte al forno,  un buon piatto gustoso e profumato.  Mentre l’italiano incomincia a gustare il suo piatto il tedesco gli chiede:  ” e quelle che cosa sono? L’italiano risponde: ” quelle sono patate al prezzemolo,  molto buone”.  Il tedesco dice: ” patate queste?   Da noi le patate sono grandi così “.   E con un gesto diede la misura della circonferenza delle sue braccia.  Passò qualche minuto e arrivò  il secondo piatto:  erano dei peperoni grossi ripieni con un profumo meraviglioso,   il  tedesco gli rifece la domanda dicendo: ” e questi cosa sono” ? E l’italiano rispose  sono peperoni ripieni e fatti al forno”.  Il tedesco li guardò e sospirò dicendo : ” peperoni?   e allargando di nuovo le braccia disse: “da noi i peperoni sono grossi come dei massi “.  In quell’istante passò un autocarro pieno di cocomeri grossi,  il tedesco gli chiese ancora :  ” e quelli cosa sono” ? L’italiano rispose:  ” Quelli?  quelli sono piselli appena sgranati”!

Federica   Le tue barzellette fanno buon sangue,  è come bere un buon bicchiere di vino!

Federica  :  volevo chiederti se è meglio fare le marmellate alla vecchia maniera,  con tanto zucchero quanta è la frutta  e farla bollire per tre o quattro ore, oppure è meglio con la pectina?

Elena   Io la faccio sempre con la pectina,  la faccio bollire per qualche minuto a seconda della qualità della frutta,  in questo modo le sostanze e il colore della frutta restano inalterati.

Elena   E desso veniamo alla ricetta dell’anatra  agli scalogni.

 

ANATRA   SCALOGNATA

 

 

 

Ingredienti:  anatra q.b., salvia,  pepe, un’ arancia,  otto scalogni, vino bianco,  brodo,  polenta  di fioretto di mais, insalata di indivie e pomodori,  spezie, basilico, ingrediente segreto (spezia), misto di erbe e sale,  olio extra vergine d’oliva o burro.

Esecuzione:  sgrassiamo l’anatra,  la disossiamo,  la massaggiamo con gli scalogni e  il misto di erbe e spezie. Il mattino seguente la rosoliamo senza alcun grasso, ma ungeremo la casseruola soltanto.  Sfumiamo col vino,  incorporiamo il succo degli scalogni e il brodo Facciamo cuocere a fuoco lento con il coperchio.  A cottura ultimata la lasciamo raffreddare e poi tagliamo le fettine  ( a piacimento le irroriamo con il sugo di cottura.  Serviamo la carne con polenta e verdure crude.

Federica,  so che me la farai assaggiare.

 

Elena  Certamente sì,  ma adesso vi presento un piatto di pasta fresca nuovo,  si tratta dei cannelli fatti con fioretto di mais, ricotta e ceci.

 

CANNELLI  DI PASTA FRESCA

 

Elena   Mi  scuso con tutti voi,  ma mi sono accorta che mi hanno scambiato il  dischetto con le mie ricette di cucina,  non appena l’avrò recuperato vi mostrerò le ricette che ho fatto in questi ultimi mesi.

 

 Federica   Ma  tutte le ricette di cucina sono tue?  Le hai fatte tutte tu vero ?

 

Elena   Sì,  le ho eseguite tutte io,   non ne ho mai copiata una,  perché per me non avrebbe senso.  Io comunque le faccio perché mi diverto e non per scopo di lucro.  Mi rende felice il fatto che ho molte persone che mi seguono,  ed io le ringrazio.

 

Federica   Ti ricordi quando venni a trovarti con ….. ,  non potrò dimenticarlo mai!  Avevamo guardato i tuoi disegni,  e poi senza preoccuparci di niente andammo a preparare il caffè,  lei rimase seduta e non si tolse la giacca a vento perché aveva freddo, così disse.  Appena seppi quello che ti era capitato feci il diavolo a quattro per scoprire la verità e per dimostrarti che io non avrei mai potuto sottrarti i disegni  delle sedie, i più belli.  Io credo che lo abbia fatto per incolpare me:  era gelosa delle mie amicizie.  È proprio vero che il tempo a volte è galantuomo,  oppure è stata una coincidenza?  Forse sono stata solo fortunata,  a vedere i disegni delle tue sedie realizzati con gli stessi colori e le stesse stoffe.  Io mi sono vergognata tanto  e a volte mi vergogno ancora per averti portato in casa quella lì!

Elena   Oramai  Fede è una storia chiusa,   Ma io non ho mai dubitato di te! Forse si trovava in un momento  particolare della sua vita,  sai, il marito era disoccupato e tra l’altro aveva amicizie con gente  di potere e poco raccomandabile;  per questo non ho mai pensato che questo suo atto meschino sia uscito da lei.   È vero  che certe cose non si fanno mai,  ma a volte ci si trova in situazioni che non ci si può rifiutare,  lei lo ha fatto su commissione era una donna debole. E pensare che se me li avesse chiesti glieli avrei regalati.  Quando la incontrai per l’ultima volta,  abbassò lo sguardo e mi chiese quanto mi doveva,  io le risposi che ormai non m’importava più e mi disse che a compiere quel gesto era stata obbligata, a me bastò la conferma.  Sai cara Fede?   Quando voglio rilassarmi  sono creativa e disegno modelli,  a proposito ne ho disegnate altre di sedie,  sono più belle di quelle.  E così  tra lo scritto,  lo studio e la preghiera mi scappa di fare anche la tappezziera!  Ne ho realizzata una è nell’articolo sotto la voce ” Moda   ”  Dalle mie creazioni” A presto !

09/02/2017

 Federica   Qual è stata la canzone di Sanremo che ti è piaciuta di più?

 

Elena    Io non faccio grandi commenti,  ma dico soltanto che le canzoni e l’interpretazione di Giorgia  fanno la differenza,  come tra il dire e il fare…,  ovviamente a suo favore.

 

11/02/2017

 

Elena   Ciao Fede e ciao a tutti,  oggi finalmente vi presento i miei cannelli al sugo di erbe miste e mandorle.

 

Cannelli di pasta fresca

 

 

 

Ingredienti:  ceci,  farina fioretto di mais,  ricotta, olio extra vergine d’oliva,  spezie miste, basilico, erba luisa,  dragoncello,  erba cipollina,  cerfoglio, parmigiano reggiano, mandorle, un cucchiaino di paprika dolce.

 

Esecuzione:   il giorno prima faremo una polenta con il fioretto, ammolliamo i ceci, e il giorno seguente ci metteremo all’opera.  Incominciamo col setacciare la ricotta vaccina, maciniamo la polenta, e incorporiamo la ricotta con un pizzico di spezie,  i ceci lessati e macinati,  sale e pepe q.b., e facciamo un bell’impasto;  formeremo dei cannelli,  poi,  li taglieremo e li passiamo sopra ad un ferretto. Adesso passiamo le mandorle al mixer con un po’ di brodo vegetale, le erbe sopra elencate, poi una volta tolto l’impasto dal mixer aggiungeremo la paprika, il parmigiano e l’olio.  mettiamo i cannelli in acqua bollente e sale q.b,  e dopo qualche secondo la ritiriamo col mestolo piatto e poi un tuffo nel sugo.  Sono davvero squisiti,  leggeri e ricchi di salute.

Federica   Li farò domani assolutamente,  sento che sono buoni da morire.  Ti devo fare una domanda un po’ curiosa,  nel senso che chissà,  certa gente dove vada a raccogliere certe informazioni!  La signora… mi ha detto che  avrebbe sentito  che le persone brillanti  e allegre hanno un tasso di colesterolo e di glicemia alti,  al limite!

Elena   Addirittura!  Allora non bisognerà essere allegri neanche a carnevale?  Se si riferisce a me,  le assicuro signora che ho appena verificato il colesterolo e la glicemia e i risultati sono come quelli della mia età adolescenziale,  se non migliori;  e pensare che a Natale e a Capodanno ho mangiato cotechino e dolci! Come si spiega?  Non vorrei ritornare indietro nel tempo,  non vorrei che mi venisse l’acne adolescenziale! Anche perché non l’ho mai avuta.

Federica   Guarda che la prossima volta vogliamo la barzelletta!

Elena  Ciao, buona domenica a tutti e al prossimo articolo di cucina!