02.12.2016

RISPOSTE AI LETTORI NOVANTADUE VENTISETTESIMA PARTE

Author: Elena Lasagna

02/12/2016

 

Il  sistema nervoso di conduzione,  midollo spinale e i nervi spinali.

 

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Le fibre delle radici anteriori portano gli stimoli motori ai muscoli degli arti e al tronco.  Sia nel caso delle radici anteriori che di quelle posteriori,  il territorio innervato è quello del corrispondente segmento corporeo (metamero).  Si ricorda che alcune fibre della radice anteriore,  anziché unirsi con le fibre sensitive,  si allontanano dalle compagne e raggiungono un ganglio della catena simpatica latero-vertebrale.  Queste fibre sono chiamate “rami comunicanti bianchi” (vie gangliari)  e rappresentano i neuriti di cellule situate nella sostanza grigia del midollo spinale.  Queste cellule e fibre fanno parte del sistema simpatico e formano i centri destinati a coordinare le attività di organi viscerali innervati da fibre che partono dai gangli simpatici  (fibre post-gangliari);  alcune delle fibre post-gangliari ritornano verso il nervo spinale,  prima abbandonato,  formano un ramo comunicante grigio. La denominazione comunicante sia per le fibre pre-gangliari,  che per quelle post-gangliari indica chiaramente la funzione di connettere i due sistemi,  spinale e simpatico; il bianco sta ad indicate il colore delle fibre,  che sono avvolte da abbondante mielina,  come le altre fibre motrici somatiche della radice anteriore.  Il grigio indica che le fibre post-gangliari sono povere di mielina e che quindi hanno una colorazione grigiastra.

La struttura del midollo spinale ha il contorno del cilindro piuttosto irregolare,  essendo leggermente compresso in senso antero-posteriore,  lo dividono in due metà simmetriche. Inoltre alla periferia si trova sostanza bianca e al centro sostanza grigia; questa presenta una caratteristica disposizione ad acca (H) in cui è agevole riconoscere due corna anteriori,  piuttosto massicce,  due corna posteriori più sottili e una commessura grigia,  disposta perpendicolarmente alla direzione delle corna.    Continua…

03/12/2016

 

Nella sostanza grigia si trovano cellule nervose di nevroglia e fibre amieliniche;  nelle corna  anteriori sono concentrati i neuroni o cellule radicolari anteriori dalle quali partono le fibre  delle radici anteriori.    Tali fibre vanno ad innervare i muscoli scheletrici  e quindi i loro nuclei sono motori.  nelle corna posteriori si trovano cellule sulle quali terminano  fibre di senso, penetrate nel midollo attraverso la radice posteriore;  nelle corna posteriori sono localizzati dunque nuclei sensitivi Questi a loro volta si mettono in rapporto con cellule motorie situate sia nello stesso segmento del midollo spinale,  dello stesso lato o del lato opposto,  e in questo caso,  attraverso fibre che attraversano la commessura grigia,  sia con cellule situate a livelli più bassi o più alti.  in tal modo si realizza una armonizzazione dell’attività tra gruppi diversi di muscoli,  anche di segmenti corporei diversi e delle due metà del corpo.  Il collegamento tra cellule sensitive e motrici,  nel midollo spinale,  può anche essere effettuato tramite l’interposizione di uno o più neuroni, detti neuroni associativi, situati sempre nella sostanza grigia spinale.  Alla base delle corna anteriori, si trovano gruppi di cellule che formano i nuclei di nervi motori diretti ai gangli del simpatico,,  quindi destinati ai visceri;  tali cellule pregangliari sono quindi i pirenofori delle fibre formanti i rami comunicativi bianchi  di cui ho menzionato in precedenza.

Analogamente,  alla base delle corna posteriori si trovano cellule sensitive che raccolgono informazioni portate da fibre provenienti dai visceri.  Questi due gruppi di cellule (nuclei nervosi),  situati alla base delle corna di sostanza grigia,  formano la porzione centrale o intramidollare del simpatico. Continua…

05/12/2016

 

Nella sostanza bianca decorrono le fibre nervose mieliniche che si portano verso segmenti situati a livelli diversi,  recandosi ai centri superiori (fibre ascendenti) o a centri situati più in basso (fibre discendenti).   Le fibre dirette verso una meta comune decorrono insieme,  formando fasci che partecipano alla costituzione di vie discendenti o ascendenti che uniscono nuclei e stazioni di smistamento di uno stesso sistema funzionale.  Esempi di questa organizzazione  la via motrice cerebro-spinale discendente,  e la via della sensibilità generale ascendente,  la via  spinocerebellare ascendente, localizzate in zone diverse della sostanza bianca;  quest’ultima a causa della presenza della sostanza grigia,  risulta infatti suddivisa in un cordone posteriore,  un cordone laterale e un cordone anteriore.  Ventralmente alla commessura grigia si trova una commessura bianca,   formata dalle fibre bianche, che passa da una metà all’altra del midollo spinale,  incrociandosi;  in tal modo i centri nervosi di un lato possono determinare l’attività di organi effettori del lato opposto del corpo.

 

L’encefalo  e  i  suoi  nervi

 

L’encefalo è quella porzione del neurasse situata entro la scatola cranica.  Fin dalle fasi più precoci dello sviluppo,  la primitiva struttura tubolare si perde a causa della formazione di una serie di cinque vescicole o rigonfiamenti cerebrali che si susseguono in senso cranio-caudale. Le pareti di tali vescicole sono più o meno inspessite in conseguenza della concentrazione e dello sviluppo in ciascuna di esse di centri nervosi preposti a particolari funzioni.  Determinanti per l’organizzazione strutturale delle singole parti dell’encefalo sono i rapporti con gli organi di senso concentrati nel capo;  le informazioni trasmesse da tali organi comportano risposte complesse,  pertanto complessità di struttura dei centri nervosi.  Le cinque vescicole sono cave all’interno per la presenza dei ventricoli cerebrali o di un canale,  in comunicazione tra loro e con il canale midollare.  Procedendo in senso cranio-caudale troviamo:  il telencefalo,  connesso con l’organo dell’olfatto,  come indica il nome rinencefalo con cui è pure designato.  Il diencefalo,  in rapporto con l’organo della vista;  il romboencefalo,  che si suddivide in metencefalo  (cervelletto e ponte)  e mielencefalo (o midollo allungato) ed è in rapporto con l’organo statoacutistico e con gli organi del gusto.  Continua  domani…

06/12/2016

 

Il telencefalo,  attraverso l’evoluzione,  ha acquistato caratteri morfologici e funzionali sempre più complessi;  Nell’uomo si è sviluppato ampiamente,  più di tutte le altre vescicole,  specialmente a causa dello sviluppo della corteccia cerebrale e per il fatto di essere diventato il centro superiore integrativo di quasi tutte le attività della vita d relazione e intellettiva.  Ovviamente anche nell’encefalo,  come nel midollo spinale,  con cui è in continuità,  la trasmissione e l’elaborazione degli impulsi nervosi si realizza attraverso i nuclei e le fibre nervose.  Queste sono riunite in fasci che formano la sostanza bianca e costituiscono tratti di vie.  Tra i fasci di sostanza bianca si trovano masse di sostanza grigia di varia forma e grandezza,  aventi anch’esse valore di stazioni di arrivo o di partenza di fibre nervose;  da alcune di queste si originano i nervi encefalici che emergono dall’encefalo,  altre fibre mettono in connessione tra di loro i nuclei encefalici aventi significato di centri associativi,  ecc.  La massa nervosa encefalica pertanto viene spesso intersecata e suddivisa dal passaggio di fasci nervosi e non ha più la struttura compatta e ordinata descritta per il midollo spinale. Fino a qui è stata considerata la sostanza grigia interna o profonda,  circondata da sostanza bianca;  in alcuni segmenti encefalici (telencefalo tratto del mesencefalo, cervelletto) intorno alla sostanza bianca si trova uno strato esterno di sostanza grigia,  detta corteccia,  che è caratterizzata da una struttura a strati di cellule sovrapposti.  Una organizzazione così,  offre la possibilità di connessioni e correlazioni molto complesse.  Nel telencefalo,  comunemente detto cervello,  che è la massa più voluminosa dell’encefalo umano,  sovrastante le altre sezioni,  si distinguono due emisferi,  separati dal profondo solco chiamato scissura interemisferica.  Ciascun emisfero è scavato da un ventricolo (ventricoli laterali).  La superficie degli emisferi ha un aspetto tipico,  caratterizzato dalla presenza di solchi e scissure delimitanti aree di sostanza corticale dette circonvoluzioni o giri,  che si possono raggruppare in lobuli,  o lobi,  i quali corrispondono grossolanamente alle sovrastanti ossa craniche.  Continua…

 

08/12/2016

 

Nella corteccia sono state inoltre riconosciute aree corticali aventi valore funzionale diverso e specifico,  che sono definite quindi localizzazioni,  cioè sedi di formazioni specifiche; di esse sono state costruite mappe più o meno dettagliate.  In alcune di tali aree vengono proiettate informazioni  sensitive provenienti dai nuclei situati in segmenti encefalici inferiori o nel midollo spinale.  Ben note sono l’area visiva,  situata nella corteccia del lobo occipitale,  e l’altra acustica nel lobo temporale;  l’area della sensibilità generale si trova nel lobo parietale,  dietro al solco centrale chiamato scissura di Rolando.  L’area olfattoria ha sede nella zona della faccia della corteccia volta verso il solco interemisferico.  Altre aree corticali corrispondono a centri di motilità volontaria e sono situati nella circonvalazione del lobo parietale,  che si trova avanti alla scissura di Rolando  (circonvalazione pre-centrale o pre-rolandica).   Qui la corteccia è caratterizzata dalla presenza di cellule piramidali.  Sia nel giro pre-rolandico che in quello post-rolandico,  i centri rispettivi di sensibilità e di motilità sono distribuiti nello spazio inversamente alle corrispondenti regioni del corpo da cui provengono le sensazioni o a cui sono inviati i comandi di movimento:  i centri per i muscoli della testa o la sensibilità della cute di essa sono situati nelle zone inferiori dei rispettivi giri  (pre e post-rolandici);  verso l’alto,  e in sequenza,  si susseguono i centri per l’arto superiore,  per il tronco,  per l’arto inferiore, rispettivamente coscia, gamba,  piede.  Sono state inoltre localizzate aree associative,  e centri di funzioni complesse come il linguaggio,  per il quale abbiamo tre centri:  quello del linguaggio articolato,  quello del linguaggio visivo (scrittura) e quello del linguaggio uditivo.   Il linguaggio o capacità di comunicare,  ha infatti varie componenti quali l’idea di parola,  il significato di essa,  la struttura,  cioè i segni grafici per scriverla e pronunciarla  (successione di movimenti)  che come capacità di comprendere il senso,  dopo averla letta o udita,  ecc.  continua nel articolo risposte ai lettori novantadue ventottesima parte.