22.11.2016

ELASTICITA’ E ATROFIA DELLA PELLE

Author: Elena Lasagna

22/11/2016

 

IL  TESSUTO  CONNETTIVO

 

DALLE MIE RELAZIONI DI ORTODERMIA

 

Considerando che il derma è la parte fondamentale della  pelle, ed è quella membrana formata di tessuto connettivo.  Essa è un tessuto di riempimento destinato a unire e sostenere gli altri tessuti.  È stato dimostrato che il tessuto connettivo ha in realtà una parte  della più grande importanza nella regolazione della nutrizione cellulare, nell’attività secretiva, nella rigenerazione dei tessuti, e nella protezione dell’organismo contro le infezioni.  Quindi è stato dimostrato che l’invecchiamento del tessuto connettivo equivale all’invecchiamento di tutto l’organismo e che la lotta  per la salute e la longevità dovrebbe essere intrapresa difendendo  l’integrità e la giovinezza di questo tessuto.  È stato scoperto che l’età e la salute dell’organismo sarebbero condizionati in gran parte dallo stato fisiologico del tessuto connettivo.

Infatti su questo tessuto sono stati puntati i riflettori dei cosmetologi, dei gerontologi,  dei fisiologi, in quanto  è probabilmente in seno ad esso che si potrebbe trovare la soluzione del prolungamento di un aspetto giovanile.

Il tessuto connettivo così messo da parte,  parlare di lui  per molte persone è come se si parlasse del corpo umano solo in superficie,  forse questi non sanno che questo tessuto è presente in tutto il nostro corpo;  si può dire perfino che è lui che lo forma,  indipendentemente che sia più o meno denso,  che si lasci impregnare di cartilagine, di osseina o di elastina esso costituisce il tessuto tendineo,  cartilagineo  od osseo.  Continua…

23/11/2016

 

Di tutti i tessuti  del corpo umano che ho imparato,   il T. connettivo lo considero il più importante,  proprio dalle fibre presenti nella sostanza intercellulare.  Esso è costituito da due gruppi di elementi che gli danno la sua struttura:  uno)  dalle cellule mesenchimatiche,  fibroblaste, macrofage,  adipose, ecc ;  due) da una sostanza in cui tali cellule sono a bagno.  la sostanza interstiziale  o intercellulare.  Questa sostanza contiene delle fibre: collagene,  reticolari ed elastiche.  Il tessuto connettivo è presente in tutti gli organi,  dei quali forma l’impalcatura di sostegno,  le guaine,  in alcuni organi forma anche strati che separano o uniscono formazioni di tessuto diverso.   Il connettivale,  circonda i nervi, si insinua nelle fibre muscolari e tra le fibre nervose dei nervi periferici. Il t. connettivo è il letto dove riposano gli epiteli di rivestimento,  come le cellule ghiandolari sono protette da una delicata trama di tessuto  C. speciale.  La facoltà di questo tessuto di essere presente contemporaneamente in diversi organi è dovuta al fatto che il liquido interstiziale intercellulare che si trova tra le maglie delle fibrille connettivali rappresenta una via di trasporto di sostanze nutritive e di cataboliti per le cellule del parenchima dell’organo.   Nel connettivo si distinguono le cellule e la struttura contenuta nella sostanza intercellulare,  elaborata dalle cellule e immersa nella sostanza fondamentale,  ricca di mucopolisaccaridi,  proteine ed acqua.  Questa struttura contenuta nella sostanza intercellulare può essere di varia natura:  presentano varie caratteristiche in base alle quali si distinguono in elastina, collagene,  reticolari.

Le fibre collagene possono essere più o meno addensate,  formare fasci di varia robustezza e risultano costituite da filamenti della proteina tropocollageno.  Le fibre elastiche formano membrane dotate per la loro presenza di elasticità come si può rilevare nelle pareti dei vasi sanguigni in cui esse abbondano.  Mentre le fibre reticolari si intrecciano formando delicati reticoli che avvolgono elementi istologici di altri tessuti.  Le cellule connettivali possono essere fisse o migrare tra i tessuti,  capaci di attività fagocitaria,e di anticorpi per la difesa dell’organismo.  Il tessuto adiposo è anch’esso un tessuto connettivale particolare perché la sostanza fondamentale è particolarmente assente. Mentre il tessuto cartilagineo e il tessuto osseo sono di origini comuni al tessuto connettivale;  infatti essi contengono numerose fibre collagene ed elastiche.

24/11/2016

 

Nella pelle abbiamo grande concentrazione di “elastina”  , ed è in essa che avviene per eccellenza la distribuzione della sostanza elastica per una buona parte del suo funzionamento. Essa racchiude nel suo strato più profondo (il chorion) la ricchezza che garantisce l’elasticità e la morbidezza del tegumento. Quando le fibre elastiche contenute nella sostanza intercellulare del tessuto connettivo  che forma il derma sono sane,  abbondanti e possiedono intatta la loro principale qualità,  l’elasticità,  allora abbiamo  tonicità naturale della pelle.  La tonicità della pelle è condizionata appunto dal reticolo elastico del derma e dal pannicolo adiposo dell’ipoderma.  Quando quest’ultimo non è troppo spesso né troppo sottile la pelle resta elastica e soda e non cade.

Ma la tonicità della pelle prima o poi cede il passo alla flaccidezza,  se non riusciamo a trovare l’armonia giusta che aiuta a mantenere lo stato sano di tutto il nostro organismo. Continua…

 

Come avviene la flaccidezza della pelle?  Noi siamo avvolti in un abito fatto su misura:  il derma,  quando il vestito diventa troppo largo per la perdita di elasticità,   allora i tessuti si accasciano,  diventano flaccidi ed ecco che compaiono le rughe. Quando il derma subisce alterazioni di natura biologica causata da malattie, dal dimagrimento generale,  diminuisce lo spessore del pannicolo adiposo;  gli spazi che prendono il posto del tessuto nell’ipoderma di conseguenza diminuiscono la sodezza, la tonicità,  quindi l’elasticità del tessuto cutaneo.  Se il dimagrimento avverrà in modo progressivo ma lentamente, il derma sarà recuperabile,  mentre se il dimagrimento sarà rapido,  produrrà inevitabilmente la caduta dei tessuti dando luogo a flaccidezza di tutto il tessuto connettivo compreso quello del viso.  La principale zona d’invecchiamento ha sede nel “chorion”,  dove si osservano modificazioni fisico chimiche del collagene.  La più importante è la diminuzione dell’elasticità,  la quale ha per conseguenza l’ingrandimento della pelle,  i muscoli non esercitano più movimento hanno la tendenza ad indurirsi, ad accorciarsi,  avviene che la pelle essendosi agganciata ai muscoli pellicciai (una specie di imbottitura) ricade su tale imbottitura non essendo più sottoposta all’azione di questi muscoli.  Un altro fattore di flaccidezza è l’invecchiamento,  il tessuto connettivo è l’unico che si sclerotizza.  Quando il derma invecchia,  comincia a disidratarsi ,  in modo progressivo ma fatale:  si dice che la sua disidratazione sia il primo segno biologico di invecchiamento. L’invecchiamento sarebbe in gran parte causato anche dall’infiltrarsi in esso dei rifiuti endogeni che rallentano la proliferazione cellulare molto attiva in lui, ma che sarebbe indefinita se non fosse  frenata  dal  tessuto  epiteliale al quale è congiunto.