17.11.2016

IL PH

Author: Elena Lasagna

17/11/2016

IL   PH    (Dalla mia relazione di ortodermia ed estetica)

 

Le due lettere “PH” sono un simbolo chimico.  Rappresentano l’abbreviazione della seguente espressione:  “POTENZA DI IDROGENO IN UNA SOLUZIONE”.

“Il PH di una soluzione acquosa è il cologaritmo della concentrazione di ioni idrogeno di tale soluzione”.

Di questa definizione basterà tenere a mente che il grado di concentrazione di ioni idrogeno di una soluzione determina lo stato di acidità o di alcalinità di tale soluzione;  che una soluzione è tanto più acida quanto più la sua concentrazione di ioni idrogeno è elevata.

PH ACIDO :  Si chiama acido un composto caratterizzato da un sapore acre,  piccante.  Si chiama acido un composto chimico che fa diventare rossa la tintura di tornasole e che forma un sale quando lo si combina con una base.

 PH ALCALINO   Questo termine chimico che è l’opposto di acido serve a definire una sostan  za che possiede le proprietà e il sapore degli alcali (soda, ammoniaca, ecc).  Gli alcali fanno ritornare blu i colori tinti in rosso da un acido,  e legati agli acidi danno i sali.

 

PH  NEUTRO  Si chiama neutro nel linguaggio chimico,  una soluzione che non è né acida né alcalina.  La neutralità è dunque lo stato intermedio fra l’acidità e l’alcalinità. L’alcalinità,  neutralità e acidità si misura in ioni di idrogeno,  ossia il suo PH.

Si rappresenta il grado,  lo stato di acidità,  di alcalinità,  o di neutralità di una soluzione mediante un indice di concentrazione di potenza “P”,  d’idrogeno “H”,  per mezzo di un ventaglio di valori che vanno da “0”a “14”.

Ph 0  è un  ambiente in cui l’alcalinità è assoluta e dove essa raggiunge il suo massimo.  Tali valori estremi si incontrano molto difficilmente e corrispondono ad uno stato ideale che in realtà non si verifica.

Il Ph 7 è l’ambiente nel quale l’acidità è analoga a quella dell’acqua più pura  (anche distillata tre volte). Il Ph 7 rappresenta l’ambiente neutro.  Tutto quello che è al di sotto di 7 è acido;  tutto quello che è al di sopra di tale cifra è alcalino.

Il Ph 8 significa che l’ambiente è leggermente alcalino,  mentre il Ph 6 significa che l’ambiente è leggermente acido.

In biologia la conoscenza del Ph è di estrema importanza perché non vi può essere vita (salvo rarissimi casi nel regno vegetale),  al di sotto di Ph 4,5 e al di sopra di Ph 8,5.  Il Ph del sangue e degli umori circolanti  è di circa 7,2.  I tessuti non possono vivere se non tra due indici relativamente ravvicinati tra loro,  fissati in Ph 4,9 in acidosi e Ph 7,4 in alcalosi.  Al di fuori di questi limiti,  si assiste ad incidenti estremamente gravi. Continua domani…

18/11/2016

 

IL  PH  DELLA PELLE

 

Il Ph  della pelle varia nei suoi diversi strati:  negli strati profondi è vicino a quella del sangue (7.20 circa,  mentre a livelli dell’epidermide è di 4,8-5.  Il Ph dello strato corneo,  quando la pelle è sana,  è tra Ph 5,5 e 6 circa. Il Ph normale della pelle in buono stato è dunque acido.  Le secrezioni sudorali,  le secrezioni sebacee e la cheratina formano  sulla pelle un rivestimento che hanno chiamato ” Mantello Acido” delll’epidermide.  Questo mantello ha una parte importante nella difesa dell’organismo nei confronti dei batteri, che si evolvono generalmente in un ambiente più alcalino, e una funzione estetica di prim’ordine,  poiché una pelle che non è normalmente acida manca sempre di bellezza ed è a rischio malattia se lo stato di alcalinità si prolunga e si aggrava.  Sappiamo che il principale elemento del mantello acido dell’epidermide è rappresentato da proteine a carattere acido. Il Ph cutaneo, essendo influenzato da agenti esterni come (luce solare, prodotti estetici troppo alcalini, prodotti igienici ecc.) e fattori interni quali la digestione, l’alimentazione e altri f. diversi varia nella stessa giornata.  Se sudiamo abbondantemente, dopo uno sforzo muscolare,  il sudore farà variare il Ph della pelle. Si modifica anche ad esempio,  durante le due o tre ore che seguono i pasti,  secondo le bevande e gli alimenti che abbiamo ingerito. Sottolineo inoltre che il Ph non è lo stesso su tutte le regioni del corpo.

 

COME SI PUÓ MISURARE IL PH DELLA PELLE

 

Si può misurare il grado di acidità e di alcalinità della pelle,  cioè il suo Ph,  con due procedimenti:  elettrometrico o colorimetrico. Il procedimento elettrometrico è quello che ricorre ad un apparecchio delicato e complesso Il “Ph metro” elettrico,  che dà una misura molto precisa del Ph.  È un apparecchio costoso e delicato,   il Ph metro è impiegato nei laboratori d’analisi e nelle industrie dov’è necessario ottenere misure di precisione assoluta.  Il procedimento colorimetrico,  che utilizza dei reattivi liquidi  o sotto forma di piccole strisce di carta è pratico e di basso prezzo.   È correttamente usato da coloro che non hanno bisogno di ottenere misure al millesimo.  Per prendere il Ph della pelle si pssono usare questi due procedimenti.  Il metodo colorimetrico è quello più comunemente usato,  usando questo metodo,  la maggior parte dei ricercatori procede nel modo seguente: la regione da esaminare in genere è la piega del gomito,  dopo averla lavata accuratamente per eliminare il sudore,  si lascia evaporare l’alcool e si mette una goccia di reattivo sulla pelle. Continua domani…

19/11/2016

 

Il reattivo assume immediatamente una colorazione che varia secondo il grado di acidità della pelle.  Si paragona allora questa tinta con quelle fornite dal laboratorio che fabbrica il reattivo e si potrà leggere così la misura del Ph.  I reattivi più impegnati sono: il rosso di metile e il blu di bromotimolo.  Nel rosso  abbiamo: Rosso = a Ph 5;  blu = a 7,5,  poi abbiamo il rosso giallastro = a 5,3 ;  l’aranciato 5,5; giallo aranciato 5,7; giallo oro 6;   nel blu abbiamo: il giallo oro a 5,5;  il verdastro 6;  il verde6,4;  il verde bluastro 6,6;  il verde blu 7,1;  e il blu 7,5.

La misura del Ph dovrebbe essere presa in condizioni molto  particolari e controllata molto regolarmente se la si vuole conoscere in maniera esatta.

L’ analisi chimica dei tegumenti rivela che la maggior parte  delle malattie della pelle provocano una perturbazione nell’equilibrio biochimico che si traduce in una variazione del Ph verso l’alcalinità e in modificazione di quello che si chiama il “potere tampone della pelle”.  Si definisce con questo nome la proprietà che possiede la pelle sana, intatta,  normale di reagire alle variazioni del Ph provocate da cibi e prodotti alcalini e di recuperare,  ristabilire più o meno rapidamente il suo Ph iniziale.  La nozione del “potere tampone della pelle” è molto importante da conoscere quanto quella del Ph. Continua…

20/11/2016

Ho detto che fra le sostanze  che intervengono nella formazione del  “Mantello acido” dell’epidermide,  le proteine con carattere acido  (amminoacidi ) sono le più importanti.  I detergenti impiegati per la pulizia della pelle troppo detergenti e abrasivi possono alterare il Ph  così quando questo è per esempio 5,5  prima del lavaggio,  esso può passare a 7 e oltre dopo il lavaggio.  In questo momento il potere “tampone della pelle”,  quel potere di ammortizzare i colpi di natura chimica entra in gioco:  mediante la secrezione,  la formazione cioè di quelle sostanze che formano il suo mantello acido, la pelle riporta il suo Ph, divenuto alcalino, a quello che era prima dell’uso del detergente,  ossia all’acidità. La cosiddetta sensazione di pulizia che segue ogni lavaggio,  corrisponde al periodo durante il quale il mantello acido non è ancora ricostituito. Dopo un periodo più o meno lungo,  l’alcale si neutralizzerà totalmente dalle secrezioni naturali e dai prodotti di metabolismo che hanno contribuito alla formazione dello strato corneo. In realtà solo da questo momento il corpo è perfettamente pulito.  Considerato il lavoro che la pelle compie per recuperare la sua acidità,  per risparmiarle questo lavoro che l’affaticherebbe e l’invecchierebbe rapidamente,  per evitare di restare  troppo a lungo in stato di alcalinità,  nelle farmacie ci sono prodotti a basso ph e a potere tampone acido,  affinché essa possa recuperare nel modo più veloce possibile il suo mantello acido.  Continua nel prossimo articolo con” elasticità e atrofia della pelle”.