16.07.2016

QUAL E’ IL RAPPORTO PSICHE E BELLEZZA?

Author: Elena Lasagna

16/07/2016

 

PSICHE  E  BELLEZZA

 

 

Tra la psiche,  l’estetica e la bellezza intercorrono molteplici rapporti.  Gli psicologi sostengono che occorre essere al massimo belli dentro per essere belli al massimo fuori,  quindi per avere un aspetto piacevole,  non bastano le cure di bellezza ma occorre una buna disinfestazione dell’anima,  ancora di più che della pelle.  Basta pensare che molte forme di orticaria,  acne,  eczemi,  alopecia,  ipertricosi ecc. sono spesso addebitabili a cause psichiche, e cioè ad una conversione di tensioni emotive sulla superficie cutanea. La cosmesi integrale considera oggi come uno dei suoi pilastri fondamentali appunto il rapporto psicosomatico ai fini estetici. Da questo sviluppo di ricerche e studi è nata la psicocosmesi,  quale mezzo quanto mai efficiente e funzionale per la riduzione e la minimizzazione di quei sentimenti,  quelle passioni e quelle turbe dello spirito aberranti che incidono fortemente sull’aspetto estetico della persona ed in particolare del viso.  In medicina psicosomatica vigono alcune regole abbastanza rigide per definire la “scelta simbolica dell’organo” e cioè perché una comune ansia sceglie un organo o un altro per manifestarsi o per somatizzarsi.

18/07/2016

Non si può trascurare il valore sociale della pelle in particolare dell’aspetto in generale. Ci sono individui nevrotici,  che temono l’ambiente e tentano ogni mezzo per sfuggirlo,  sono i più inclini a permettere l’inconscio sviluppo di ” malattie ” della pelle alle quali addebitare il motivo della propria timidezza e dietro alle quali  trovare una valida scusa per isolarsi sempre di più,  in questi casi è ovvio che il metodo migliore per affrontare la cosa è la psicoterapia.  Il lavoro dello psicoterapeuta consiste nel ricordare al paziente che il suo inconscio desidera ottenere questi effetti spiacevoli che in realtà è costretto,  dalla sua dermopatia psicogena, a provocare.  Ciò accade per un processo di autopunizione a sopiti sensi di colpa che,  una volta individualizzati e risolti,  cessano di alimentare il conflitto nevrotico  e le sue conseguenze dermatologiche.  La pelle rispecchia chiari segni mimici della sofferenza e dell’ansia, Continua…

 

22/07/2016

Tipico è il caratteristico segno dei depressi.  Si tratta di un gioco di rughe frontali,  subito sopra il naso,  con una forma simile all’ultima lettera maiusola dell’alfabeto greco.  Inoltre nell’ansa i tratti sono tirati,  le rughe accentuate e numerose,  l’aspetto è atterrito:  prolungandosi lo stato d’ansia queste espressioni mimiche si cronicizzano e danno al volto un aspetto senescente per cui si usano termini come questo:  i dispiaceri hanno invecchiato di oltre dieci anni.  Se è vero che l’occhio è lo specchio dell’anima,  la stessa cosa vale per la pelle e il viso.

Ci sono dei pericoli nei trattamenti estetici?

Ovviamente,  non si deve pretendere di correggere i difetti  in un colpo solo, accumulati in una vita intera.  I trattamenti estetici non sono dannosi se si incomincia prima di danneggiare una pelle ecc.  Importante è la prevenzione come in tutte le patologie. Chi consulta un chirurgo plastico sarebbe bene  a consultare anche uno psichiatra.  La decisione a sottoporsi ad un’ operazione chirurgica è sempre la lontana conseguenza di una lunga serie di frustrazioni,  di delusioni, di esperienze stressanti, persino disperate,  di situazioni che  non possono  lasciare o aver lasciato traccia nella psiche ,  che ha ormai condizionato la persona a temere il prossimo,  ad aggredirlo,  sia pure per difendersi,  a sentirsi insicuri,  a non essere allenati  al tipo di vita normale,  cui spera andare incontro, per esempio con un seno nuovo, ecc.  Continua…

23/07/2016

Bisogna ammettere che in molte donne la bellezza diventa una preoccupazione costante,  un pensiero dominante,  un idolo cui sacrificare il meglio ed il più del tempo.   Chi fa della bellezza un’essenziale ragione di vita,  è votata ad incredibili sacrifici per conservarla ed a drammatiche reazioni man mano che gli anni crescono.

 

Per donne e uomini così innamorati della forma e che non dispongono di un equilibrio psichico che permetta a loro di adattarsi alla realtà e di accettare il passare degli anni, le prime rughe resistenti alla cosmesi e a tutti i meccanismi possibili,  possono provocare una depressione di notevole gravità,  una vera e propria morte dell’anima.  Un ulteriore pericolo è quello di esagerare la fiducia nei risultati di tutte le cure estetiche esistenti.  Alcune donne possono raggiungere una convinzione,  parimenti predelirante come quella surricordata,  di essere belle ed attraenti mentre in effetti non riescono a nascondere i segni dell’età o i difetti costituzionali i quali anzi vengono talvolta messi in maggiore evidenza propio dalle esagerazioni di un trucco troppo pesante o di un comportamento inadeguato.  Si crea in questa persona uno stato di isteria di rifiuto della realtà:  tale stato è vissuto con soddisfacente inconsapevolezza,  ma con il rischio di un più o meno vicino crollo nella disperazione il giorno in cui qualcosa o qualcuno riporta bruscamente queste persone al contatto con la realtà.

 

Consigli e considerazioni di persone qualificate  e studiose come il dott.  Robert  su  “Alimentazione e invecchiamento”. Continua nel prossimo articolo.