03.07.2014

LA LUCE DELLA RIVIERA

Author: admin-ele

03/07/2014

LA  LUCE  DELLA  RIVIERA

Questa è la storia di Alessandra,  io cercherò di viverla in prima persona proprio come lei me l’ha raccontata.  È una storia magica di una donna coraggiosa che ancora oggi sa proporre un modello di vita ed ha ancora molto da insegnare. Tocca nel profondo di chi la conoscerà, portando a riscoprire i valori autentici come l’amore vero, la dedizione per la vita trascinando fino alla fine colpi di scena, passioni, affari e amori perduti, lottando ogni giorno come se fosse la scena di un teatro: il grande teatro della vita. Riappacifica con gli altri e con se stessi; e ancora incredibilmente molto di più…

 

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   Lui  rideva.  Attraverso i vetri delle finestre si vedevano le luci della riviera,  nelle piazze erano tutti seduti intorno alle tavole imbandite. I bambini gridavano di gioia, mentre lo spettacolo del sole al tramonto  spiccava nel suo colore intenso attirando l’attenzione di alcuni turisti che ammiravano il paesaggio dove le case si perdevano nei loro giardini di alberi e prati in fiore, s’innalzava così in un ‘armonia che toccava il cielo. POI SENTÍI  LA VOCE DI SUA MADRE IN UN URLO SOFFOCATO…

Avrei  voluto confortarlo, ma che ne sapevo di lui, di loro della sua gente? Lo conoscevo da una settimana.  Forse la mia ansia sarebbe stata priva di senso; la vecchia signora si teneva le mani sulle guance,  guardava il figlio come se cercasse di trattenere la forte emozione che la stava in qualche modo annientando inconsapevolmente. Ma che cosa sarà mai successo mi chiedevo per essere così mal ridotti. Ero così turbata che non capivo più cosa provassi per Dean.  Mi alzai e mi allontanai per lasciarli soli,  quando ritornai in sala da pranzo  vidi lui ancora nella stessa posizione in cui li avevo lasciati.

” È  meglio che bevi qualcosa gli dissi “. Dean si guardò intorno come se non esistesse nessun altri che lui. Poi con voce flebile (certo non era la sua voce DI SEMPRE) ” A  sì scusami , non so più dove sono e che cosa faccio ancora qui “. Mi guardò con occhi fissi come se volesse mandarmi un messaggio senza usare le parole. Ad un tratto si alzò traballando, vidi sulla cinta una fascia rossa come se si fosse dimenticato al sole solo con l’addome; oppure poteva essere una forte irritazione allergica. Mi avvicinai e chiesi se potevo parlargli, ma lui si scusò per avermi turbata e mi disse: ”  ora è tutto finito” .  ” Comunque ora non m’interessa più, non mi riguarda”. “Non credo, anche perché speravo che ti riguardasse. Comunque, non ti graverò di segreti che non vuoi conoscere “. Poi, nella lieve ironia della sua voce  non si scorgeva  che un commiato formale, e mi resi conto che Dean stava compiendo uno sforzo enorme per dire solo alcune parole.  La signora Lisa si diresse verso l’antisala dove era il telefono, a dire il vero non stavo più nella pelle, ma fu facile poi indovinare perché svenne, non si trattava dunque solo di un addio del marito con un’altra donna   come avevo intuito, ma qualcosa di molto più grave, il marito Allen l’aveva lasciata per un’altra donna: la governante russa, proprio quando lei ne aveva più bisogno, portando con sé tutti i beni in liquido rimasti. Le avevano diagnosticato un tumore maligno, ed ora le restava solo Dean. Dean aveva cambiato colore come se si stesse riprendendo da una malattia. ” Non c’è più molto da dire, avevo abbastanza denaro, anche se non era un grande patrimonio almeno potevo permettermi  di restare accanto a mia madre nel momento più difficile della sua vita. Vorrei partire per l’Europa dove ci sono i miei zii materni, ma mia madre ne soffrirebbe molto, qui c’è la sua vita, quella che le resta, la sua casa, almeno quella non l’hanno potuta toccare. ” Per il tuo bene ma soprattutto per il bene di tua madre non puoi rivelarle tutto quello che è accaduto e da quanto andava avanti questa storia, non adesso “. Provai una stretta di cuore tanto era evidente che quel giorno i suoi sogni andarono in fumo. Parlammo ancora a lungo, alla fine della serata lo vidi sollevato,poi, mi prese la mano e penso che volesse dirmi molte cose,   con dolcezza mi disse:” spero che questa giornata non ti sia riuscita troppo sgradevole “. ” Ora debbo andare dissi ma tornerò domani mattina e parleremo del tuo futuro e soprattutto del futuro di tua madre”. ” Non andare via, rimani qui altrimenti la notte non finirà mai”. Dean cercava di tenere lontano da sé il mio sguardo, avrebbe fatto qualsiasi cosa per baciarmi, ma la sua situazione lo intimidiva ancora di più, fino a quando trovò il coraggio mi guardò con un sorriso e mi sfiorò le labbra, ci scambiammo la buonanotte sorridendo conservando la sua espressione rispettosa…