19/02/2014

DAL  GIARDINO DELLE ERBE

L’EUCALIPTO

L’Eucalipto è un albero sempreverde, che può raggiungere l’altezza dai  25 ai 150 metri, dipende dalle zone. Il tronco ha la corteccia liscia che si stacca a pezzi sottili e allungati. Appartiene alla famiglia delle ” Mirtaceae “, Le piante giovani hanno foglie molto diverse dalle piante adulte: quelle giovani sono opposte a due a due unite fra loro alla base, di colore verde azzurro argenteo di forma circolare, mentre le foglie delle piante adulte sono inserite su un robusto picciolo, di forma lanceolata con una base dissimmetrica, con l’apice lungo e acuminato, ma non pungente.

I fiori sono dei calici a forma allargata come una coppa, con numerosi stami ma sono privi di petali. Anche i frutti sono a forma di calice,  a maturazione si aprono e lasciano cadere i semi che sono numerosissimi.

Il paese d’origine dell’eucalipto è l’Australia ed è proprio là che raggiunge un’altezza fino a 150 metri. È coltivato molto in Italia, si trova nei luoghi paludosi, predilige l’umidità ma non i ristagni d’acqua.  Le proprietà dell’eucalipto sono ben note: sono balsamiche antisettiche, antiparassitarie ed espettoranti. Gli oli essenziali sono i flavonoidi, il globulolo, il canfene ecc.  L’eucalipto è usato largamente in medicina, proprio per risolvere infiammazioni dell’apparato respiratorio, escretore digerente, ma anche per l’apparato intestinale e urogentale. Viene usato anche dalle industrie farmaceutiche, dolciarie per preparazioni di caramelle balsamiche, e dalle industrie cosmetiche per le preparazioni di bagnoschiuma, profumi, ecc.

Per tutti questi impieghi sono usate esclusivamente le foglie; si raccolgono tra giugno e luglio, o prima dell’autunno, si staccano una ad una eliminando il picciolo. Si lasciano essicare all’ombra e si conservano in recipienti di vetro colorato o oscurato al riparo dalla luce.

25/02/2014

L’EUPATORIO

L’Eupatorio è una pianta che può raggiungere un’altezza fino a due metri. Dal suo rizoma sotterraneo possono sorgere numerosi fusti dal colore rossastro. Le foglie sono opposte, di forma lanceolata dal margine dentato. I fiori sono composti da numerosi capolini riuniti in un corimbo terminale e ramificato; con cinque o sei fiori per capolino distribuiti in modo uniforme circondati da brattee ovali. I frutti sono degli acheni di forma obbliqua, nella parte superiore è inserito il pappo (appendice leggera piumosa di alcuni  semi o frutti). L’eupatorio cresce nelle zone umide, nei prati lungo i fiumi dalla zona mediterranea a quella montana.

In medicina sono usate ancora oggi le radici , le foglie e le sommità fiorite. Questa pianta ha proprietà lassative, depurative, diuretiche e anche digestive.

Le radici hanno proprietà lassative efficaci, specifiche; mentre le foglie e le sommità fiorite esercitano soprattutto un’azione diuretica e depurativa; in più in preparazioni diluite sono utili per stimolare i processi digestivi. Contiene flafonoidi, taraxasterolo e eupatoriopicrina.

La radice si raccoglie in autunno o in primavera quando la pianta non è in attività vegetativa; mentre le foglie e le sommità fiorite da giugno ad agosto. Le radici si essicano al sole, le sommità fiorite si lasciano in un posto aerato all’ombra poi, si conservano in sacchetti di tela.

04/03/2014

IL  FAGGIO

Il faggio è un albero alto fino a 30 metri, con la corteccia sottile e liscia di colore grigio biancastro; ha una chioma rotondeggiante dai numerosi rami color rosso scuro.  Il faggio appartiene alla famiglia delle Fagaceae. Le sue foglie sono di forma ovale di un verde abbastanza luminoso dai margini interi e dentati specialmente nelle foglie giovani. I fiori hanno una forma pendula, sono riuniti all’apice su un peduncolo eretto e racchiusi un una cupola dove stanno i frutti che a maturità si aprono  formando delle lamine  coperte da numerose scaglie strette e arcuate.

I faggi crescono bene tra di loro, formano dei boschi e prediligono le zone del Nord, specialmente le zone fresche e pure.

In medicina sono usate le cortecce dei rami; si raccolgono su rami di tre cm di diametro incidendoli con un coltellino poi, si rompono a pezzi di 5-10 cm. Si essicano al sole e si conservano in sacchetti di carta o tela.

La corteccia del faggio ha proprietà febbrifughe ed astringenti; i suoi principi attivi  sono i tannini e sostanze fenoliche che si ricavano dal suo legno (Il creosoto). Un’altra proprietà medicinale del faggio è quella legata alle proprietà del carbone che si ottiene dal  suo legno. È usato per le sue proprietà antiacide e assorbenti delle tossine intestinali.

05/03/2014

LA  FARFARA

La farfara è una pianta provvista di un rizoma carnoso di una forza strisciante oltre i due metri. I fusti che portano i fiori si sviluppano prima delle foglie; queste ultime  sorgono dal rizoma dopo la fioritura. Di forma a cuore le foglie hanno un lungo picciolo con margine dentato con la superficie superiore di colore verde intenso, mentre sotto ha un colore biancastro, pelosa, mano a mano che perde il pelo assume il colore verde omogeneo. I fusti sono di un’altezza dai 20-25 cm, all’apice formano un capolino un po’ pendulo sia prima che dopo al fioritura. I petali sono come ligule filiformi di colore giallo sole, formano un cerchio come una margherita comune. La farfara appartiene alla famiglia delle ” Asteraceae “. I suoi frutti sono acheni di forma cilindrica, con le sommità minite da un pappo peloso che durante la maturazione si allunga fino a 40 cm.

La farfara  cresce nelle zone umide di tutt’Italia, predilige i terreni argillosi, e paludosi. In medicina sono impiegati i capolini e le foglie; hanno proprietà espettoranti, emollienti, lenitive, astringenti e tossifughe, è una delle piante più efficaci contro le tossi difficili. Sono anche utili per allontanare i raffreddori, influenza e laringiti. Le sue proprietà vengono impiegate anche per uso esterno contro le irritazioni della pelle e delle mucose. I suoi principi attivi sono i polifenoli, i tannini, gli zuccheri e i sali minerali.

I capolini si raccolgono poco prima della fioritura o appena si schiudono, da un periodo che va da febbraio ad aprile. Le foglie invece si raccolgono quando sono sul culmine della vegetazione, quindi da giugno alla fine di luglio. Si fanno essicare insieme a strati sottili in ambiente aerato al riparo dal sole, poi, si conservano in vasetti di vetro scuro o  in vetro non trasparente.

10/03/2014

IL  FAVAGELLO

IL FAVAGELLO è UNA PIANTA PERENNE, CON NUMEROSE RADICI FATTE A TUBERO CARNOSE RIUNITE IN FASCETTI. Il fusto invece è di natura semplice o ramificato arriva ad un’altezza di 30 cm, adagiato al terreno striscia in maniera ascendente.  Appartiene alla famiglia delle ” Ranunculaceae “. Ha delle foglie disposte a rosetta, inserite sul fusto con un lungo picciolo allargato alla base da una guaina biancastra. Le foglie inserite sul fusto sono piccole, cuoriformi con il picciolo più corto, con  foglie verde lucente. I fiori si presentano di colore giallo intenso posizionati su lunghi peduncoli che sorgono sempre all’ascella delle foglie;  il calice è formato da tre sepali, mentre la corolla è formata da un numero ben definito di petali da otto a 10 , sono oblunghi lanceolati e lucenti (giallo lucente intenso).

In medicina sono impiegate le radici e le foglie.  Il favagello cresce quasi in tutt’Italia, dalle zone montane a quelle marine, nei campi nei luoghi freschi, nelle scarpate e nei boschi. Ha proprietà medicinali spiccatamente attive: vescicatorie, revulsive. Questa pianta è da usarsi sotto il diretto controllo del medico, e soltanto quando hanno fallito le altre terapie.

Il favagello si  raccolgono le radici nel periodo da febbraio a marzo, le foglie si raccolgono quando sono ben sviluppate, circa la fine di maggio.

Questa pianta si usa soltanto allo stato fresco, non va essicata; e devono essere impiegate solo esternamente per curare ragadi di qualsiasi tipologia. Si possono curare anche la sciatica, la gotta e l’artrite mediante l’applicazione appunto delle foglie o radici fresche sulle parti interessate.