Archive for Gennaio, 2014

30.01.2014

LE RICETTE DI CASA MIA CENTOVENTOTTESIMA PARTE

Author: admin-ele

01/02/2014

IN  CUCINA  CON  FEDERICA

ELENA   In questo articolo parliamo del rapporto ” RADIAZIONI  E  ALIMENTI “.

Tutto ciò che vive sprigiona radiazioni e le radiazioni mantengono in vita! Tutti gli esseri umani sani emettono onde tra i 6200 ei  7000 ångstrom  (A); al di sotto dei 6500 A si ha malattia. Se il corpo emette radiazioni grazie alle onde cosmiche o tellurgiche, alle onde dello spettro solare e alle onde dei prodotti alimentari.

Gli alimenti superiori  (10000-6500 A) sono: polpa e succo di frutta; pane integrale; cereali integrali; semi e il loro olio; quasi tutte le verdure crude o cotte a vapore; qualche prodotto di origine animale: prosciutto affumicato, pesce e frutti di mare freschi e crudi, burro fresco, panna e formaggi non fermentati, uova di giornata.

GLI ALIMENTI DI SOSTEGNO (6500-3000 A) sono: latte fresco; burro, uova, miele, zucchero, vino, legumi cotti in acqua bollente; pesce di mare cotto.

Gli alimenti inferiori (meno di 3000 A ) sono: carne cotta, frattaglie, salumi; uova di 15 giorni e più; latte bollito; caffè, tè, cioccolata, marmellata, pane bianco, formaggi fermentati.

Gli alimenti morti (non emettono alcuna apprezzabile radiazione) sono: conserve, margarine; super  alcoolici; zucchero raffinato; farine raffinate e paste alimentari. Fin qui i diversi principi si accordano e si completano, ma vi sono teorie ancora più rigide che possono servire solo in casi particolari, pur restando potenzialmente pericolose. Continua nel prossimo articolo…

03/02/2014

ELENA  Vorrei farti provare questo carpaccio di TROTA, immerso in una salsina vitaminica ma deliziosa.

FEDERICA   A me il pesce crudo non piace, di conseguenza non riesco nemmeno a cucinarlo.

ELENA   Prima di dire no dovresti provarlo, almeno senti la ricetta!

TROTA  IN  SALSA  VERDE

TROTA IN SALSA VERDE

Ingredienti: trota salmonata, olio extra v.d’oliva, sale, pepe, aceto di mele, pompelmo bianco, germogli di cicoria verde, sedano rapa, peperone verde, peperone rosso, cipolline, carote, funghetti, vino bianco, stracchino fresco.

Esecuzione: puliamo bene la trota dalle lische, la mettiamo a marinare nella salsina di peperone, sale, pepe, pelmo, aceto di mele. Nel frattempo cuciniamo le verdure: grattugiamo il sedano rapa, lo condiamo con olio, sale, pepe e due cucchiai di stracchino molle, faremo un impasto come se fosse un purè cotto. Adesso tagliamo le verdure a piccoli pezzettini, le mettiamo a marinare con l’aceto di mele e vino bianco 50 e 50, mentre togliamo il pesce dalla farcia, lo mettiamo con l’olio (il pesce si è insaporito ed ha assunto quel gusto gradevole da  farci dimenticare  di essere crudo. Mettiamo la salsina di radicchio o cicoria verde nel piatto da portata, sopra adageremo il pesce,  lo contorniamo con il sedano rapa e le verdurine marinate,  saporite ma non troppo aspre o forti!

ELENA  Mi prometti che lo farai con amore? Poi, mi dirai!

FEDERICA   Devo dirti sinceramente che mi convince! Ti sento felice o mi sbaglio?

ELENA   No, non ti stai sbagliando, sai, quando si passa una giornata intera con il Dottor  Robert e sua moglie non puoi sentirti che felice! Quando incontri degli amici veri valgono più di ogni altra cosa, li consideri come della tua famiglia. A proposito, hai provato il mio caffè? L’ho inventato proprio per la signora del dottor Robert. Ovviamente non è il solito caffè che si prende dopo i pasti!

FEDERICA   Ti pare? Curiosa come sono l’ho già fatto due volte! È piaciuto molto sai? Grazie! Ti auguro una splendida giornata!

04/02/2014

ELENA   Sei pronta per una ricetta di pesce di mare?

FEDERICA   Sì , purché non sia palombo, da un po’ di tempo non lo gradisco, non so perché ma è proprio così!

ELENA  No, oggi faremo del pesce povero: alici, sarde, e gamberetti, con un contorno di verdure crude tagliate molto sottili; abbi fiducia!

ALICI  SARDE  E  GAMBERETTI IN SALSA DI PISTACCHI

Ingredienti: alici, sarde e gamberetti freschi q.b. Pistacchi verdi, pepe, sale, dragoncello, menta, scalogni, origano, olio extra v. d’oliva, aceto di mele, pangrattato, formaggio spalmabile. Un peperone verde, un cappuccio, un carciofo , un radicchio rosso, finocchio, un’arancia e un limone.

Esecuzione: laviamo e nettiamo tutto il pesce, facciamo un trito di erbe, le addizioniamo al pangrattato, sale e pepe. Passiamo le alici e le sarde in questa farcia; pennelliamo con ‘olio  la carta da forno  stendiamo i pesciolini,  li metteremo in forno a 180° per solo 5 minuti. Nel frattempo abbiamo messo i gamberetti  al vapore con acqua e aceto di mele, li sbollentiamo per 10 min, poi, faremo una crema con formaggio fuso, brodo vegetale e pistacchi al mixer; mescoliamo i gamberetti con questa cremina, aggiungeremo delle foglie di menta dolce e qualche goccia di aceto. Adesso faremo le verdure: le laviamo accuratamente poi, le taglieremo molto sottili compreso il carciofo. Le condiamo con il dragoncello, l’olio, l’arancia a fettine, e una spruzzata di limone.  Impiattiamo il pesce in un unico piattone accompagnandolo con le verdure miste.

FEDERICA   Sto immaginando i piatti colorati, ma sto pensando anche al loro sapore.

ELENA   Sapevo che ti sarebbe piaciuto, anche perché è molto gustoso. Sai sto inventando un’altra torta, ma quando la realizzerò avrai la foto, promesso! Questa è adatta anche per la festa di San. Valentino, un’altra sì.

FEDERICA   Quando incomincio a cucinare poi non vorrei più smettere!

ELENA  Non per questo hai il ristorante!

05/02/2014

ELENA   Ho una ricetta nuova di crespelle, ho pensato alla salute ma anche al gusto; salute e gusto devono amalgamarsi perfettamente.

CRESPELLE  DI  BACCALÁ  IN  CACCIATORA

Ingredienti per le crespelle: farina di ceci, farina di grano saraceno e farina di frumento tipo “0” in parti uguali, latte, sale, pepe, uova, spezie miste, un filo di burro per ungere la padella. Baccalà, cipolle, scalogno, 2 chiodi di garofano, origano, due bacche di ginepro,  prezzemolo, un filo di pane e parmigiano grattugiati , vino bianco.

Esecuzione: mettere il baccalà  nel pane e parmigiano grattugiati, poi in casseruola con lo scalogno, le cipolle tritate, i chiodi di garofano, il ginepro, prezzemolo, origano e il vino bianco. Lasciamo cuocere perfettamente,  raffreddare,  aggiungeremo appena un filo di olio. Adesso sbatteremo gli ingredienti per le crespelle, le faremo molto sottili, mettiamo il ripieno e le adageremo in casseruola bassa da forno, le bagneremo con un filo di latte, una manciata di parmigiano, e via in forno  a 200° per 10 minuti.

FEDERICA   Le farò subito! Anzi, nel ristorante ci sarà il giorno delle crespelle.

ELENA   Puoi farle anche con altri pesci, oppure alle erbe e spinaci, o anche ai funghi; la pastella però dovrà essere molto leggera e sottile: ecco la differenza!

FEDERICA   Ti auguro una giornata di lavoro e musica!

06/02/2014

ELENA   Andiamo avanti ancora con il pesce. Voglio farti assaggiare dei tranci di pesce in salsa particolare ma molto gradevole.

PESCE  BIANCO  IN SALSA DI  CASA  MIA

Ingredienti: merluzzo, o spigola, oppure orata. Cipollotti freschi, yogurt cremoso naturale, sale e pepe, olio extra v.d’oliva dolce, origano basilico, chiodo di garofano  due cucchiai di sugo al pomodoro fresco, brodo vegetale.

Esecuzione: mettiamo in padella pochissimo olio e i cipollotti tagliati molto fini, mettiamo il pesce in tranci o in filetti li giriamo fino a farli dorare ma non devono assumere il colore brunito. Adesso aggiungiamo un poco di brodo, le erbe,  il chiodo di garofano e lasciamo cuocere al punto giusto. Una volta cotto il pesce lo trasportiamo nel piatto da portata dove c’è una salsa deliziosa che lo aspetta; fatta con yogurt, sugo di pomodoro, sale, pepe, un filo di olio, un pizzico di prezzemolo, e andiamo a raccogliere il sughetto dei cipollotti.

FEDERICA   Detto così non mi piaceva molto, ma solo a vederlo come si presenta mi è venuta la voglia di assaggiarlo, devo dirti che è  raffinato sì,  ma è il più squisito!

ELENA   Meno male!  Grazie! A domani!

07/02/2014

FEDERICA   Quando metterai ancora le foto dei piatti?

ELENA   Forse domani, o lunedì, ma oggi ti presento un bel piatto unico con verdure e prosciutto in crosta.

VERDURE  E  PROSCIUTTO  IN  CROSTA

Ingredienti: spinaci, patate, cipollotti tropea, sale, pepe,  due chiodi di garofano, olio extra v. d’oliva, due etti di prosciutto stagionato, pane e parmigiano grattugiati, latte, due uova, farina senza glutine.

Esecuzione: laviamo bene tutte le verdure, tritiamo i cipollotti, li mettiamo a cuocere con poco brodo vegetale o acqua, tagliamo gli spinaci, li mettiamo al vapore per una cottura ideale; lo stesso vale per le patate. Ora nella casseruola mettiamo un cucchiaio di olio, facciamo soffriggere due cipollotti, mettiamo la farina, poi, il latte, aggiustiamo di sale e pepe. Ora prendiamo le verdure tutte cotte e tagliate molto fini , aggiungeremo due uova , amalgamiamo, e le mettiamo nella crema ottenuta. Adesso ungiamo la tortiera, si cosparge un po’ di pane e parmigiano grattugiati, lasciamo cuocere a 170 ° per 35 minuti. Togliamo la torta dorata dal forno, lasciamo intiepidire un attimo poi, sganceremo la cerniera della teglia,  taglieremo a fettine la torta di verdure la rimettiamo in forno alto per 5 min, la leviamo e sopra ogni fettina mettiamo due fette di prosciutto. Servire con un bianchetto delle zone.

FEDERICA   Che bontà! Mi hai fatto venire l’acqualina in bocca!

ELENA   Ci credo, se sarà fatta bene è proprio deliziosa. Ha un profumo! Ben cotta e amalgamata, è morbida dentro e croccante in superficie, il prosciutto si scioglie, insomma è proprio buona buona! Ci sentiamo nel prossimo articolo.

30/01/2014

IN  CUCINA  CON  FEDERICA

FEDERICA   Vogliamo parlare dei lieviti? Del lievito di birra,  il lievito madre  m’ inquieta un po’, non solo per la lunga lavorazione ma per quei milioni di microrganismi che contiene, sono innocui alla salute?

ELENA   Incominciamo dal lievito di birra, è un fungo, vive su materie zuccherine come cereali germogliati, miele e melassa. Quello che viene utilizzato per la panificazione è chiamato ” lievito alto “, con attività ottimale a 18° C oppure per la fabbricazione della birra ” lievito basso “, attivo a 5-6 °C. Quest’ultimo viene seccato e viene usato anche come alimento rivitalizzante. Il lievito è un alimento ricchissimo in proteine fornite di tutti gli amminoacidi essenziali, ma soprattutto è ricco di vitamine, in particolare quelle del complesso” B “.  Svolge un’azione ricostituente generale, un’azione  disintossicante favorendo l’attività epatica. Migliora la digestione e rispetta l’intestino favorendo l’eliminazione delle scorie azotate; è indicato per tutte le malattie della pelle ma soprattutto per curare le infiammazioni del sistema nervoso. Allora?

FEDERICA   Interessante! Si può usare il tamari per fare il lievito madre?

ELENA   Sì, perché il tamari è una salsa alla soia e frumento già fermentata, NON CONTIENE  SOSTANZE  CHIMICHE.

ELENA   Oggi faremo il pane usando il lievito di birra addizionato al lievito madre.

SCHIACCIATA  AI  CICCIOLI

Ingredienti: lievito di birra g 15, lievito madre g 200,  600 g più quella della lavorazione di farina di frumento non troppo raffinata, ciccioli seccati in briciole, olio di mais, un cucchiaio di aceto di mele, acqua q.b. sale.

Esecuzione: sciogliere il lievito di birra  nell’acqua, aggiungere l’olio e mescolare, incorporare la farina, mescolare per amalgamarla, infine aggiungere il lievito madre. Amalgamare bene l’impasto, lasciare riposare per due ore. Prendere i ciccioli, incorporarli all’impasto, stenderli nella teglia e lasciare riposare di nuovo due ore, pennellare la schiacciata con l’olio; dopo di che infornare a 200° per 15 minuti. Il pane si presenterà dorato, croccante e molto profumato.

FEDERICA   Che profumo! Lo sento già.

ELENA   Adesso ti presento la cernia al limone, IN CONTORNO DI ZUCCA.

CERNIA  IN  SALSA  DI  LIMONE

CERNIA  AL LIMONE

Ingredienti: cernia, cipolline, aglio e prezzemolo, aceto di mele, un limone, olio extra v. d’oliva, zucca, un calamaro, tofu, pangrattato.

Esecuzione: laviamo la cernia, la mettiamo sulla griglia, la pennelliamo con olio e limone, nel frattempo tagliamo la zucca a fettine, la mettiamo in forno a 150° per 20 minuti. Togliamo la cernia, togliamo anche tutte le lische e la pelle, poi, la condiremo con un trito di aglio e prezzemolo, succo di limone e cipolline in agrodolce con aceto di mele e olio. Adesso facciamo il ripieno del calamaro con il tofu, cerfoglio, e timo, passiamo il pennello con l’olio, nel pangrattato poi lo metteremo in casseruola già preriscaldata, lo giriamo, lo rosoliamo bene, e lo spruzziamo col brodo vegetale, lo cuoceremo per pochi minuti altrimenti diverrà gommoso. Impiattiamo il tutto; il calamaro si presenterà tenero, dorato e ben cotto. Servire con un rosè delle nostre zone.

FEDERICA   Benissimo, vedo che oggi sei in vena di sfornare ricette, che altro mi fai?

ELENA  Ho un risotto nuovo: ed è il riso alle cime di luppolo, molto delicato ma buonissimo.

RISOTTO  ALLE  CIME  DI  LUPPOLO

Ingredienti: cime di luppolo, risotto arborio, scalogni, latte, parmigiano, due sottilette, brodo vegetale, due chiodi di garofano, un ciuffo di estragone, sale, pepe.

Esecuzione: laviamo bene le cime di luppolo, le sbollentiamo, le tagliamo a pezzettini, le facciamo rosolare in un cucchiaio di olio insieme al riso. Aggiustiamo di sale, i chiodi di garofano, poi, mettiamo il brodo. Cuocere al dente, aggiungere  l’estragone, le sottilette, un po’ di latte e mantechiamo il risotto; aggiungere il pepe  e il parmigiano q.b.

FEDERICA   Mi sembra ottimo! Lo aggiungerò alle mie ricette.

31/01/2014

FEDERICA   Come sono le tue crocchette di patate?

ELENA   Adesso ti detto la ricetta poi mi dirai se le preferisci.

CROCCHETTE  DI  PATATE  E  NON  SOLO

Ingredienti: patate da purè, sesamo, timo, porro, spezie miste,  pane e parmigiano grattugiati, un uovo, olio di arachidi, un poco di farina.

Esecuzione: dopo aver lessato le patate con la buccia, le passiamo subito allo schiacciapatate, uniamo le spezie, il sesamo, l’uovo, la farina, il pangrattato, le erbe tritate finemente,  poi facciamo delle polpette, le schiacciamo un po’, le pennelliamo con l’olio e le stendiamo sulla carta da forno. Adesso andranno in forno a 170° per 20 minuti; le crocchette si presenteranno cotte e ben dorate, lasciamo riposare 5 min, prima del consumo.

FEDERICA   Le promuovo davvero, immagino il sapore! Poi, sono leggere e salutari. Ed ora mi presenti la ricetta del nuovo pollo?

ELENA   Anche questa ricetta è particolare, nel senso che piace o non piace per niente!

POLLO  O CAPPONE  IN CREMA  DI CIPOLLE  E SCALOGNO

Ingredienti: pollo o cappone, tre scalogni,  due cipolle, 2 chiodi di garofano, sale e pepe q.b., olio extra v. d’oliva gentile, un cucchiaio di salsa di pomodoro, un pizzico di cumino, vino bianco, salvia, brodo.

Esecuzione: togliamo tutta la pelle e il grasso, tagliamo a pezzetti il pollo, ora li adagiamo nella casseruola preriscaldata; sfumiamo col vino, lo giriamo affinché vedremo la carne ben dorata. Abbiamo già tagliato gli scalogni e le cipolle, completiamo il pollo con gli ingredienti,  poi, lo lasceremo cuocere. A cottura ultimata frulleremo gli ingredienti rimasti e ne ricaveremo una cremina. Serviamo il pollo insieme alla cremina con l’aggiunta di olio q.b.

FEDERICA   Io sono dalla parte di chi ama questa ricetta! Grazie! A domani. Ti auguro buona serata!

01/02/2014

ELENA   Ho una ricettina con il tonno pinna gialla, è davvero squisita.

TONNO  IN  CREMA  DI  SPINACI

CON  TARTINE  AL SUGO

Ingredienti: tonno pinna gialla q.b. olio extra v. d’oliva, rosmarino, origano, un bergamotto, pangrattato fine fine, spinaci lessati a vapore, uno spicchio di aglio, parmigiano grattugiato, un po’ di latte. Per le tartine: sugo al pomodoro fresco, lampascioni, una cipolla rosata, due chiodi di garofano, peperoncino, timo, vino bianco, brodo q.b., farina di grano saraceno, lievito madre, acqua, olio, farina doppio zero.

Esecuzione: Tagliare il tonno a fette dallo spessore di un cm. , metterlo a bagno col succo di bergamotto, olio, sale e pepe. Ora lessiamo gli spinaci, li tagliamo molto fini, oppure li passiamo al passaverdure, dobbiamo ottenere una crema densa, addizionando un po’ di latte, lo spicchio d’aglio,  un cucchiaio raso di farina di riso; portiamo ad ebollizione e versiamo il parmigiano. Abbiamo ottenuto una bella crema densa che andrà a fare da base al tonno. Adesso asciughiamo il tonno, lo pennelliamo con l’olio, lo passiamo nel pangrattato dove abbiamo messo un trito di rosmarino, origano, sale e pepe. Riscaldiamo la casseruola, facciamo dorare con calore moderato, aspettiamo che il tonno si stacchi da solo, poi lo giriamo e lo porteremo a cottura. Il tonno si presenterà ben cotto aromatico e ben dorato; lo stendiamo sopra la crema di spinaci. Abbiamo già messo in forno la focaccia sottile, adesso la taglieremo a quadratini e stendiamo sulle tartine il sugo al pomodoro, lampascioni, cipolle, erbe e olio d’oliva. Servire il tutto con prosecco delle zone.

FEDERICA   Sfizioso, di grande sapore. Ed ora perché non facciamo un bel dolce alla frutta d’estate: quella che conservi per l’inverno?

ELENA   Si potrebbe fare una frittura leggera con un impasto leggerissimo e croccante: sono dei dolcetti ripieni di fichi, lamponi e fragoline.

FRAGOLINE, FICHI  E LAMPONI  IN FRITTURA

Ingredienti: fragoline di bosco, lamponi e fichi freschi surgelati, zucchero semolato e zucchero vanigliato, uova, liquore al limone 40 gr. di alcool, farina doppio zero, lievito per dolci burro fresco, un limone succo, olio di arachidi, fecola.

Esecuzione: mettere la frutta con altro zucchero, farla pastorizzare, poi facciamo l’impasto con le farine, il burro, le uova, lo zucchero, il succo del limone, impastiamo in modo omogeneo. Lasciamo riposare dieci minuti e tiriamo la sfoglia; facciamo delle fasce, le riempiamo, copriamo il ripieno e le tagliamo a cuori o a stelle. Abbiamo l’olio pronto, pigiamo il margine delle formine di pasta ripiena, le friggeremo tutte quante stendendole sopra dei fogli di assorbente; quando i dolcetti avranno lasciato ogni traccia di olio, li spolveriamo con lo zucchero a velo. Li serviremo ai bambini con succo di arance, mentre ai grandi andranno accompagnati con moscato di Sicilia o dei colli piacentini.

FEDERICA   Non so che dire perché li trovo deliziosi! Senti, perché non prepari un bel caffè della casa? Ovvero di casa tua.

ELENA   Buono vero? Ti scriverò tutti gli ingredienti tranne uno.

CAFFÈ  DI  CASA  MIA

Ingredienti: caffè macinato fresco, un cucchiaio raso di panna montata vegetale, due cucchiai di sambuca al caffè, schiuma al ginseng, caffè al ginseng, cioccolato al latte in scagliette.

Esecuzione: facciamo un bel caffè forte, poi facciamo quello al ginseng, montiamo la panna; prendiamo un bicchiere adatto, mettiamo due terzi di caffè forte, due terzi di caffè al ginseng, poi, è la volta del liquore, la panna, la schiuma al ginseng, infine le scagliette di cioccolato. Giriamo un attimo con l’apposito cucchiaino lungo e il caffè è pronto! Si deve gustare molto caldo con la panna molto fredda!

FEDERICA   Ricordo che non solo era buonissimo ma è unico! Davvero così non l’avevo mai bevuto! E l’altro ingrediente? Te lo strapperò vedrai!..

28.01.2014

RISPOSTE AI LETTORI NOVANTADUE SECONDA PARTE

Author: admin-ele

28/01/2014

L’ALIMENTAZIONE

Da un po’ di tempo avverto dolori addominali, il dolore principale è a destra e s’irradia fino alla gamba. Mi sento sempre stanca come se non mi nutrissi abbastanza, gli occhi mi lacrimano sempre, sono gonfi e rifuggono la luce.  Il medico mi ha detto che ho l’organismo sovraccarico di zuccheri, di farine raffinate, e proteine animali per insaccati ecc., mentre il fegato è ingrossato. Che cosa devo cambiare senza fare diete drastiche? Anche perché non sono  in sovrappeso.

Lucia

In medicina cinese i disturbi agli occhi sono riflesso di cattivo funzionamento del fegato. Come ti avrà già detto il medico dovresti diminuire il consumo degli alimenti come: zucchero, farina bianca raffinata, proteine animali a vantaggio di quelle vegetali, vegetali crudi o cotti, (non mischiare mai il crudo con il cotto perché è più pesante da digerire; aumentare il consumo di frutta e cereali integrali. Fatti dare un aiuto drenante epato-renale. I miglioramenti sono assicurati fin dal primo mese.

Elena  Lasagna

Io sostituisco il pane bianco con il pane integrale, il mattino lo mangio con burro e marmellata, caffé o cioccolata; alle dieci uno yogurt, a mezzogiorno un piatto di pasta o una bistecca con patatine fritte; alle quattro una fetta di torta o una pasta; alla sera minestra o formaggi. Eppure non riesco a dimagrire.

Daniela

Il problema alimentare è più o meno come quello di Lucia, troppe proteine animali, zuccheri, dolci raffinati invece che un frutto a merenda; mancano le verdure crude o cotte, cereali, minestroni, ecc. I principali problemi dell’ alimentazione europea e non solo, è che spesso si mangiano alimenti troppo raffinati e troppe proteine animali. Per proteine  animali s’intende insaccati e carni grasse, ma anche prodotti caseari come formaggi, burro e uova. Spesso si abolisce una bistecca ai ferri per sostituirla con il formaggio, ma non c’è alcun vantaggio! Le proteine più digeribili e più facilmente assimilabili sono quelle vegetali.

L’aberrazione dei paesi ricchi è di avere un’alimentazione al contempo troppo ricca e carente di elementi indispensabili come vitamine e minerali, i quali agiscono come catalizzatori. Inoltre per chi fa una vita troppo sedentaria ha difficoltà a trasformare in energia cibi con elevato potere energetico come la carne. Per bruciare l’energia di una bistecca bisognerebbe fare attività fisica impegnativa, come bicicletta, corsa ecc.

Poi, un altro problema dell’alimentazione è dato dalla ripartizione dei pasti nella giornata. Il pasto più abbondante spesso è quello serale; è il più importante ma sfortunatamente è proprio nel momento in cui la nostra capacità digestiva è al minimo; questo vale anche se dovessimo restare alzati fino a tardi.

Le modalità di preparazione dei cibi sono molto importanti. Per esempio se cuociamo le verdure in molta acqua e a lungo avremo una dispersione di tutti quegli alimenti come vitamine e sali minerali. Lo stesso  se gratiniamo troppo a lungo le verdure o si coprono con besciamelle e formaggi li rendiamo meno digeribili. E lo stesso vale per i cereali, se non sono integrali perdono le proteine e vitamine , non rimane che l’amido. A lungo andare la mancanza di proteine facilmente digeribili potrebbe determinare carenze nell’organismo.

IL caffè a fine pasto stimola la digestione?

Lucia

Il caffè a fine pasto non stimola la digestione anche se dà una sensazione di sollievo. Il caffè ritarda lo stimolo della fame, è nonostante tutto un tonico prezioso, ma questo tipo di stimolazione è seguito da una notevole caduta di energia. Un’alimentazione a base di alimenti integrali non sempre del tutto raffinati, procura invece un’energia più regolare.  L’introduzione di troppi zuccheri raffinati e farine bianche nell’alimentazione della popolazione dei nostri paesi ha comportato un  aumento del diabete; delle malattie cardiovascolari, del cancro e della carie dentaria.  Continua…

29/01/2014

Io non posso nutrirmi di alimenti troppo integrali, il medico me l’ha proibito  perché soffro di colite spastica, gli alimenti integrali mi provocano irritazione, anzi peggiorano la situazione; come posso fare per raggiungere lo scopo di togliermi di dosso 10 kg? Ho fatto molte diete diverse fra lor ma non ho raggiunto nessun risultato.

Sara

Ovviamente io mi sono riferita soltanto a Lucia e a Daniela, forse anche tu saprai che esistono persone allergiche al glutine, quindi, ognuno di noi deve comportarsi di conseguenza. Io credo che la dieta ideale per una persona senza patologie importanti sia quella di mangiare di tutto e di tutto un po’. Nel tuo caso vedi di mangiare quello che non ti arreca danno a stomaco e intestino, e vedi anche di cambiare abitudini, mangia di meno! Una volta a settimana concediti qualcosa in più.

Le  persone affette da sclerosi a placche o da altre malattie degenerative, come devono  comportarsi per vivere meglio?

Ludovico

Nelle malattie degenerative l’immunità è maggiore ed efficace, la parete cellulare non è ricettiva rispetto ai segnali regolatori inviati da tutto l’organismo. È essenziale per la nostra sopravvivenza che la membrana cellulare sia correttamente strutturata e rimanga normalmente permeabile.  A livello intestinale,   l’aumento della permeabilità della membrana cellulare comporta sempre un passaggio eccessivo del contenuto intestinale all’interno della cellula. Tale contenuto è dato, oltre che dagli alimenti che ci sono indispensabili, da sostanze tossiche, da batteri e da virus.  Per compensare la fragilità della membrana, l’organismo la ricostruisce ogni due giorni; ciò significa che è il tessuto che si ricostruisce più rapidamente da ogni altro, (malattie degenerative comprese) . Ma per ricostruire una membrana normale,  il nostro corpo deve disporre della materia prima, cioè di una alimentazione adeguata.

Spesso quando ci sentiamo stressati o dopo ogni shock psichico tendiamo ad assumere droghe ( tabacco ) caffè o alcool. Se non abbiamo l’abitudine di queste droghe, in quei momenti particolari di stress ci possono aiutare?

Luciana

Ogni shock fisico o psichico provoca uno stato di stress e secrezione di adrenalina. Tutto il sistema ormonale si mette in movimento per reagire all’aggressione.  Questo meccanismo è necessario alla sopravvivenza; il problema si verifica se, dopo questo stress,  possiamo dare a noi stessi il tempo di riposare, è indispensabile! In questo momento prendere un eccitante come caffè, sigaretta o alcool ecc. è dannoso perché esaurisce il sistema immunitario. Inoltre, lo stress agisce anche sulla mucosa intestinale aumentandone la permeabilità delle tossine, che si trovano numerose nel sangue quelle che non sono state eliminate; quindi il fegato si troverà in un super lavoro da creare un secondo fegato!…

03/02/2014

Qual è la vera causa dell’amenorrea?

Stefi di Verona

Non è facile individuare la vera causa dell’amenorrea, perché sono molti e vari i fattori che intervengono nel meccanismo  mestruale.  L’ipotalamo influenza l’ipofisi; l’ipofisi influenza le ovaie tramite gli ormoni che secerne (FSH, LH). Le ovaie secernono ormoni come estrogeni e progesterone, influenzano l’utero e il seno mentre l’aumentare del loro tasso nel sangue influenza l’ipotalamo e l’ipofisi con un meccanismo di ritorno. Parallelamente, le surrenali, la tiroide, il pancreas influenzano l’ipofisi che a sua volta agisce su questi. Com’è evidente,  nel gioco ormonale c’è sempre un meccanismo di feedback che in qualche modo chiude il cerchio. L’informazione di rimando pone un freno alla secrezione degli ormoni e permette quindi il controllo del gioco. L’equilibrio così creato dipende in ugual misura da ciascun anello della catena.

L’AMENORREA  PRIMARIA  è un’eventualità rara, ma si può riscontrare in alcuni tipi di malformazione delle surrenali, del codice cromosomico, dell’atresia, lesioni cicatriziali in seguito a tubercolosi, infine a un ritardo di sviluppo dell’ipofisi o delle ovaie.

l’AMENORREA  SECONDARIA invece è la scomparsa delle mestruazioni. Può avere cause generali come: tubercolosi, cirrosi, insufficienza tiroidea, malattie delle surrenali, anoressia, cause uterine, traumi o cicatrici post infettive; cause ovariche come tumori o sindrome di Stein Loventhal, menopausa precoce; anoressia mentale, shock affettivi, cambiamenti di vita, viaggi, cure ipofisarie; infine  cause iatrogene dovute ai farmaci in particolare dopo aver preso la pillola anticoncezionale.

Le amenorree si possono curare anche con terapie naturali e alimentari.

24/01/2014

IN  CUCINA  CON  FEDERICA

FEDERICA   Senti a me piace il pane in un modo, lascerei tutto quanto per mangiarmi sempre un panino, anche con niente, purché sia pane appena sfornato! Dici che sono pazza?

ELENA  Ma che pazza e pazza! Saresti pazza se non ti piacesse! Poi, a chi non piace il pane? Vorrei scommetterci! Dai, palerò di lui: del miracolo pane.

Il pane: è il cibo più semplice ed utile che piace a tutti e non stanca mai, vantando nel contempo buone doti nutritive: il suo alto contenuto di carboidrati e di sostanze azotate, la sua ricchezza di sali minerali e di vitamina B ne fanno un alimento quasi completo, a cui manca soltanto un’adeguata percentuale di sostanze grasse.  Il tipo migliore e più nutriente di pane è quello ordinario, preparato con farina non eccessivamente raffinata; mentre quello integrale, che contiene ancora tutta la crusca, a volte può dare irritazione all’apparato digerente e quello bianchissimo , ridotto alla sola sostanza amidacea nutre poco.  Il pane deve essere biondo, croccante, profumato, leggero se è ben lievitato, preparato con cura, secondo il normale procedimento di panificazione. Continua nel prossimo articolo…

FEDERICA  Ho parlato così perché a casa mia mangiano quasi sempre polenta.

ELENA   Anche la polenta è un alimento grande, fa bene soprattutto agli anziani, a chi soffre di ipertensione, poi il mais è una fonte naturale di vitamina E, e B, sali minerali, acido linoleico, e ha anche la proprietà di purificare il sangue, di pulire le arterie, in quanto inibisce l’eccessiva produzione di colesterolo.  Proprio oggi faremo una ricetta con la polenta di mais, vedi  la foto sotto.

STOCCAFISSO  AL  LATTE  CON  POLENTA

STOCCAFISSO  AL  LATTE

Ingredienti: acquistiamo lo stoccafisso già pronto per cucinare, olio extra v. d’oliva, aglio, pepe, origano, latte, pane grattugiato fine, polenta.

Esecuzione: laviamo bene lo stoccafisso, lo tagliamo a pezzetti, cospargeremo un trito di erbe un po’ di latte e lo metteremo a cuocere in forno  a 170° per 20 minuti . Quando il pesce sarà cotto a puntino, lo faremo dorare un poco, lo pepiamo e gli daremo un bel giro di olio. Abbiamo fatto la polenta, si è già raffreddata, ora la tagliamo a fettine e andrà ad abbrustolire. Servire con prosecco o bianco delle zone.

FEDERICA   Questo piatto piace molto ai miei genitori, lo cucinerò per loro! Buona domenica!

26/01/2014

FEDERICA   Quale piatto ci presenti oggi?

ELENA   La ricetta di oggi è: cavoletti di Bruxelles in salsa verde e funghi misti in umido con purè di patate all’aglio.

CAVOLETTI  DI  BRUXELLES  E STUFATO  DI  FUNGHI

Ingredienti: cavoletti, prezzemolo, spezie miste, sale, parmigiano grattugiato, olio extra v. d’oliva, brodo di carne, mezzo bicchierino di vino bianco, erba cipollina un cucchiaio di farina di riso. Per i funghi: funghi misti, sale, pepe, olio, vino bianco per sfumare, brodo vegetale, una foglia di alloro, uno scalogno, due bacche di ginepro, patate, aglio, latte, una noce di burro.

Esecuzione: dopo avere lavato accuratamente i cavoletti, li mondiamo e li taglieremo a metà nel verso verticale. Nella casseruola abbiamo già messo il brodo, adesso adagiamo i cavoletti, un pizzico di spezie miste, l’erba cipollina tagliata fine, e qualche cucchiaio di vino bianco. A qualche minuto dalla fine cottura faremo una salsa con prezzemolo, olio, una puntina di aglio e parmigiano; adesso prendiamo i cavoletti, li irroriamo con la salsina e li lasceremo intiepidire. Nel frattempo facciamo trifolare i funghi: dopo averli lavati e puliti accuratamente li taglieremo a pezzetti regolari, prendiamo la casseruola, facciamo rosolare lo scalogno, sfumiamo col vino e adagiamo i funghi, mettiamo le erbe, il sale, il brodo, poi mettiamo il coperchio e lasciamo cuocere. Nel frattempo cuoceremo le patate per il purè: una volta schiacciate le patate, le faremo sobbollire con latte e uno spicchio di aglio. Togliamo i funghi, aggiungiamo il pepe, l’olio e impiattiamo vicino ai cavoletti e il purè.

FEDERICA   Sono tutti piatti bellissimi e gustosi.

28/01/2014

ELENA   Che ne dici se ti detto la ricetta della zuppa di azuki e fave?

FEDERICA   Non vado pazza per le zuppe, ma prima voglio sentire gli ingredienti.

ZUPPA  DI  AZUKI  E FAVE  CON  ROSMARINO  E DRAGONCELLO

Ingredienti: 200 g di azuki, 200 g  di fave, 3 scalogni, un porro, un mazzetto di dragoncello, qualche ago di rosmarino, sale, pepe, olio extra v. d’oliva, un trito di sedano, cicoria verde, carota, 1500 ml di brodo vegetale, spezie, una spruzzata di vino rosato, tofu, fiocchi di riso.

Esecuzione: facciamo il sofritto con gli scalogni e un poco di olio, spruzziamo col vino, incorporiamo gli azuki ammollati, il trito di verdure, il porro tagliato a rondelle, le spezie, un ago o due di rosmarino, due pizzichi di dragoncello, il brodo e le fave. Lasciamo cuocere il tutto sobbollendo, a cottura ultimata raccogliamo metà dei legumi e metà degli azuki, li frulliamo poi rimettiamo tutto in casseruola aggiungendo i fiocchi di riso. Quando la zuppa sarà pronta verseremo un filo di olio per ogni piatto, il pepe, un altro pizzico di dragoncello e una manciata di tofu. Allora? Credi che ti piacerà?

FEDERICA   Divina! Solo a sentirla mi sento rinascere!

ELENA   Addirittura! Meno male che le zuppe non ti piacciono molto!

FEDERICA   Questa è ricca di sapore e di salute.   Dimmi, come si riconosce un vero signore?

ELENA   Diciamo pure che non è sempre cosa facile; il vero signore cela una grande educazione, amore, lealtà di spirito. Il vero signore non tradisce né se stesso né il prossimo, non ha bisogno di mentire e nemmeno di occultare per emergere. Il vero signore è un grande!…

FEDERICA  HAI  GIÁ  DETTO TUTTO!  Sto organizzando una festa di carnevale, spero che tu possa venire, ci saranno tutti i miei amici ma soprattutto ho invitato persone che conosci già e so che ti vanno a genio.

ELENA   Grazie! Certo che verrò, in quanto alle persone che mi vanno a genio non ti devi preoccupare, a me la gente piace tutta, ma sai che non porgo mai l’altra guancia! A domani.

29/01/2014

FEDERICA   Se ne sentono di cotte e di crude! Sai perché ieri ti ho fatto quella domanda sul vero signore? Ebbene, ci sono persone antisemitiste che fingono di essere veri signori, perché credono di essere in alto, così che loro cercano di mettere in atto il vero proibizionismo con persone più colte di loro, perché lascino il posto a quelli come loro! A quelli che sono in alto ma la loro cultura in realtà è molto bassa!

ELENA   Non c’è persona più bassa di chi fa parte a queste sette: io le chiamo sette! L’antisemitista per me è il vero ignorante! L’ignoranza fa della persona un soggetto crudele, senza scrupoli.

ELENA   Ed ora torniamo tra i fornelli! Vorrei che provassi le polpettine di ceci, spinaci, e prosciutto cotto, sono davvero deliziose.

FEDERICA   Continuerai a cucinare di tutto, o soltanto ricette leggere?

ELENA   La cucina rispecchia la nostra salute, ma è anche vero che cucinare è un’arte, quindi, noi continueremo a sbizzarrirci anche con i dolci e con le carni; cucineremo di tutto, poi sta nelle persone a modificare il loro comportamento alimentare e darsi una regolata!

POLPETTINE  DI  CECI  E  SPINACI

Ingredienti: ceci, spinaci, santoreggia, timo, olio extra v. d’oliva, parmigiano, pane grattugiato, sale e pepe, prosciutto cotto, un mestolo di brodo vegetale, salvia, semi di sesamo, cipollotti.

Esecuzione: dopo avere lessato i ceci, li passiamo nel passaverdure, aggiungeremo gli spinaci lessati a vapore e tagliati finemente. Mettiamo il tutto in una zuppiera e adesso tagliamo il prosciutto cotto molto fine, aggiustiamo di sale e pepe, tagliamo il timo e la santoreggia, incorporiamo le erbe, il parmigiano grattugiato, e formiamo delle palline. Nel frattempo abbiamo messo i cipollotti in soffritto con solo poco olio, abbiamo sfumato col vino ed ora passiamo le polpette nel pane fino e sesamo, le adagiamo in padella e torniamo a spruzzare col vino bianco, le giriamo e aggiungeremo il brodo e la salvia. Facciamo sobbollire per cinque minuti, poi,  impiatteremo le polpettine con il sughetto denso ma non tropo grasso.

FEDERICA   Le trovo davvero deliziose!

ELENA   Ho anche una variante: se non metti il prosciutto cotto dentro le polpette, lo potrai sostituire con quello crudo o la pancetta a fettine; invece di abbinarlo all’impasto delle polpette, avvolgeremo ogni polpetta con la fettina di salume e la fermeremo con uno stecchino.

FEDERICA   Interessante!

23/01/2014

IN  CUCINA  CON  FEDERICA

ELENA   La batteria da cucina, le posate, necessitano  di frequenti rigovernature, sia che esse vadano in lavastoviglie sia che si lavino  a mano; specialmente quelle che non si usano tutti i giorni. Una volta lavate le pentole si passano con un batuffolo grande di cotone e aceto forte, e lo stesso vale per le posate ( nelle posate si fa quest’operazione solo in quelle che si ripongono per il prossimo grande pranzo). Rimangono non solo brillanti ma si evita il riformarsi di odori sgradevoli e cioè una riformazione di germi che non sono scomparsi durante la lavatura.  E lo stesso vale per i piatti da riporre nell’armadio: dopo il pasto si liberano preventivamente da tutti i residui di cibo, poi,  si mettono sotto acqua corrente e si soffregano semplicemente con uno strofinaccio insaponato, si risciacquano sotto acqua corrente e si mettono a sterilizzare in lavastoviglie.

FEDERICA   Interessante, ne vale la pena anche perché ho visto che a volte aprendo la credenza dove avevo riposto le stoviglie a lunga degenza sentivo un odore che non era gradevole come se fosse stato tralasciato qualcosa, nonostante tutta l’attenzione.  E adesso mi detteresti la ricetta della zuppa inglese al caramello?

ELENA  Chiamiamola solo zuppa al caramello, o dolce al cucchiaio al caramello.

DOLCE  AL CARAMELLO

Ingredienti: mezzo litro di latte,  5 uova, aroma vaniglia, zucchero semolato q.b. (4 cucchiai), tre cucchiai di zucchero per il caramello, scorza di  limone grattugiata, liquore alchermes, pan di Spagna ben fatto, liquore al caffè.

Esecuzione: rompere le uova, aggiungere lo zucchero e frullare fino ad ottenere una crema liscia e vellutata, aggiungere la buccia del limone e l’aroma vaniglia e adagio adagio incorporare il latte; lasciamo riposare per qualche minuto. Intanto prendiamo il recipiente dove realizzeremo il dolce e versiamo lo zucchero con qualche goccia di acqua fredda e lo posiamo sul fuoco. Lo zucchero rapidamente riprenderà colore, fino a diventare di un bel biondo intenso, continueremo a farlo scorrere sul fondo, verso le pareti della forma scelta, affinché il caramello senza bruciare rivestirà tutta la superficie.

Adesso cuoceremo la crema a bagnomaria, e teniamo il caramello sopra una superficie calda; una volta addensata la crema faremo gli strati con il pan di Spagna per metà imbevuto nell’alchermes, mentre l’altra metà verrà imbevuta nel liquore al caffè. Facciamo gli strati,  per ultimo deve essere quello della crema che poi verrà decorato a piacimento con ciliegine candite o cioccolato fondente grattugiato. Il dolce si può consumare immediatamente o si potrà conservare in frigorifero per toglierlo un’ora prima del consumo. Quando si servirà capovolgerlo in un piatto largo, vedrai che figurone e che bontà!

ELENA  Domani ti mostrerò il dolce che ho fatto proprio per la festa di S. Valentino, l’ho realizzata per il compleanno e l’anniversario di nozze dei miei amici…, pensata però per questo giorno speciale.

FEDERICA   Non ne vedo l’ora! Ho dei 33 giri da farti sentire, sono da sballo!

N.B. Per una perfetta del dolce si dovranno osservare alcune regole: la crema deve  riuscire completamente cotta altrimenti si squaglierà.  Il pan di Spagna non dovrà essere troppo imbevuto ma solo spruzzato qua e lá.

ELENA  Domani ti mostrerò il dolce che ho pensato per la festa di S. Valentino. L’ho realizzato un mese fa per festeggiare un compleanno e l’anniversario dei miei amici; però l’avevo pensato proprio per questo giorno importante.

FEDERICA   Non ne vedo l’ora! Ti farò sentire della musica speciale: sono dei trentatré giri da sballo. A domani!

24/01/2014

ELENA  Eccomi! Ti avevo promesso la ricetta della torta, ora te la mostro, peccato che non si può sentire il sapore.

TORTA  ALLA CREMA  ZABAIONE  E NOCCIOLA

CON UN CUORE DI AMARENE

ZABAIONE E NOCCIOLA DI S VALENTINO

Ingredienti: sei uova, crema di nocciole , liquore sambuca alla vaniglia, 300 g di panna vegetale, 150 g. di amarene sciroppate, 300 g. di zucchero,  230 g. di frollini freschi fatti in casa, frutta candita ricoperta al cioccolato, liquore Baileys, frutta candita ricoperta di cioccolato, 150 g. di crema di latte, 250 g. di ricotta dolce, zucchero a velo.

Esecuzione dello  zabaione: montiamo a spuma i tuorli  con lo zucchero, lo cuoceremo a bagnomaria, sbricioliamo i biscotti, li mescoliamo con gli albumi e lo zucchero a velo, aggiungeremo la crema di nocciole. Ora incorporiamo la crema di latte alla ricotta, la dolcifichiamo q.b. , mescoliamo bene fino ad ottenere una crema liscia, vellutata, adesso montiamo la panna, la teniamo da una parte per l’operazione finale. Prendiamo il piatto, facciamo uno strato di crema bianca,  (l’ultima che abbiamo preparato) adesso mettiamo la crema di nocciole amalgamata con i biscotti, poi uno strato di zabaione, la crema bianca, uno strato di amarene, infine metteremo la crema di nocciole. Adesso ricopriremo la torta con il sacco per dolci incominciando dall’alto verso il basso, abbiamo fatto una cremina con il Baileys e un cucchiaio di zabaione, giriamo tutt’intorno lasciandolo cadere, poi guarniremo con la frutta candita mista ricoperta di cioccolato. Lasciare in frigorifero per due ore, e il dolce sarà maravigliosamente squisito! BUON  S. VALENTINO.

FEDERICA   MERAVIGLIOSA !  Sai mi ricordo che mi avevi promesso anche dei cuoricini  per questa festa.

ELENA   Sì, però adesso non ho la fotto, la metterò più avanti, ma ti detto la ricetta così potrai sbizzarrirti con entrambi i dolci.

CUORI  DI PAN  DI  MANDORLE  RIPIENI

Ingredienti: acquistiamo gli stampi a cuore. Farina tipo zero 350 g. 2oo g. di zucchero semolato, 200 g. di cioccolato fondente dolce, 200 g. di margarina vegetale, una bustina di lievito per dolci, tre uova, aroma naturale,  200 g. di mandorle in farina più quelle per decorare, crema di fragole e ciliege, liquore cherry.

Esecuzione: in una pirofila mescolare le uova con lo zucchero, incorporare la margarina a temperatura ambiente, aggiungere le mandorle sbriciolate al mixer, l’aroma,  il liquore, la farina e il lievito. Amalgamare bene il tutto e versare  due  cm  di composto negli stampi, mettere il cioccolato fuso e ricopriamo con un altro cm di composto della torta  e così anche con la crema di fragole e ciliege. Infornare i cuoricini a 170° per 20 min. Lasciare raffreddare e decorare.

FEDERICA   Sono degli ottimi dolcetti di grande gusto ma allo stesso tempo molto delicati e raffinati. Grazie!

ELENA   A te,  buona serata! A domani con altre ricette di  golosi dolcetti.

25/01/2014

ELENA   Eccoci qui al solito appuntamento in cucina; questa giornata di sole sprigiona aria di festa, e noi facciamo delle ricette bellissime proprio per festeggiare!  Oggi ho per te una ricetta particolare: sono rosette di pasta sfoglia fresca al cioccolato fondente, sono delicate , fragranti e simboliche.

ROSE  DI  S.  VALENTINO

Ingredienti: pasta sfoglia fresca con l’aggiunta di cacao amaro, mandorle tritate e tostate, miele, confetti al cioccolato.

Esecuzione: stendiamo la pasta sfoglia al cacao, tracciamo delle listarelle, ritagliamo il gambo e il bulbo centrale, poi faremo i petali interni che si avvolgono tra di loro, poi quelli esterni. Una volta costruite le rose mettiamo solo qualche fogliolina appena giù dal calice perché il gambo dovrà essere libero. Mettiamo la carta da forno sopra la teglia,  stendiamo le rosette e inforniamo a 170° per 20 min.  Lasciamo raffreddare le rose, prendiamo un pennello e il miele liquido,  (meglio se di fiori di mandorli) pennelliamo delicatamente le rosette, poi, cospargeremo su di esse la granella di mandorle tostate. Questo dolce si presenterà una meraviglia per gli occhi, è molto buono di gusto ma delicato.

FEDERICA   Dovrò imparare bene a fare la pasta sfoglia al cioccolato, perché le rosette le ho già fatte. Sai che le farò proprio per il giorno di San Valentino?

ELENA   Aspetta non ho ancora finito con i dolcetti. Che ne dici dei tartufi al cioccolato? Ora ti detto la ricetta poi mi dirai.

TARTUFI  AL  CIOCCOLATO

Ingredienti: 200 g. di wafer alla vaniglia, cacao amaro, zucchero a velo vanigliato, 300 g. di cioccolato fondente dolce, panna fresca q.b. per sciogliere il cioccolato.

Esecuzione: mettiamo il cioccolato tagliato a piccoli pezzi in una bacinella mentre sotto abbiamo la  casseruola dell’ acqua bollente,  aggiungeremo la panna q.b. e mescoliamo bene fino ad ottenere una crema densa ma non troppo. Lasciamo raffreddare , nel frattempo abbiamo sminuzzato i wafer, adesso  li mettiamo nella bacinella del cioccolato sciolto e formiamo delle palline. Ora le faremo passare prima nello zucchero a velo, poi nel cacao amaro: le facciamo rotolare semplicemente fino a coprirle completamente. prendiamo un bel vassoio li disponiamo con ordine, una volta finito il piatto le palline andranno in frigorifero per rapprendersi completamente.

FEDERICA   Ma come faccio, ora non so più quale dolce fare! Che meraviglia!

ELENA   Sono molto buoni, realizzali tutti!  Nel prossimo articolo niente dolci!

23.01.2014

RISPOSTE AI LETTORI NOVANTATRE

Author: admin-ele

23/01/2014

È vero che le stelle sono immortali e sono di una perfezione uguali fra loro che sembrano fatte con uno stampo? L’ho imparato a scuola.

Gabriella e Monica

Io non so dove tu abbia frequentato  o dove frequenti la scuola, però credo che tu abbia capito male, forse non sei stata attenta, o forse il professore ha scherzato e voi due l’avete preso sul serio.  Dico così perché la stella è una grande galassia, che muore e nasce in continuazione, una volta completato il loro ciclo di vita esplodono lasciando il loro contenuto per dare origine ad altre stelle. Questi corpi celesti non sono uguali  tra di loro né come forma né come dimensioni. Non trovi strano che anche le stelle siano come gli umani? Ovviamente solo sotto il profilo  della morte e della rinascita. Forse è questo l’aspetto che hai frainteso, o sbaglio?

Elena  Lasagna

23/01/2014

Credi nel Giudizio  Universale?

Giulio

Sì, ci credo , e se qualcuno non l’ha ancora capito forse sarà il primo a pagarne le spese!

Elena  Lasagna

23/01/2014

Mi  stavo chiedendo se hai cambiato opinione sulla scomparsa di Roberta Ragusa, è davvero l’ultima volta riguardo a questa cosa, te lo prometto!

DOTT. FRANCO

Potevi domandarmi se ho cambiato opinione sull’assassinio della signora Roberta e non ancora tutto d’accapo. Sarò più chiara: io penso da sempre che la signora non si sia allontanata spontaneamente ma che sia vittima di un’attroce assassinio. E come sempre penso che il carnefice sia il marito ( l’ho pensato fin dall’inizio, prova a controllare:  quando l’ha chiamata   sotto la scala cadendole addosso)  più vedo l’immagine del super testimone più mi riconferma ciò in cui credo. Io non ho mai pensato che l’assassino l’abbia cremata, ovvero bruciata, ma la sua luce è in fondo al mare. Prima di arrivare a destinazione l’ha stordita due volte, poi il colpo finale e il mare, in un punto in cui lui conosceva molto bene, ha avuto tutto il tempo di percorrere quella strada,  l’ aveva  premeditato, per un’eventuale scoperta di lei con la sua amante: certo, quella storia non poteva andare avanti all’oscuro ancora per molto.  Anche perché lui non era certo il tipo d’accettare di dividere con qualcuno i beni accumulati nel tempo, poi, voleva che l’amante prendesse il posto della signora sia come moglie che come madre dei suoi figli…

Elena  Lasagna  h.16:05

26/01/2014

Cosa ne pensi dell’omicidio della signora avvenuto nel cimitero?  Perché suo fratello non vuole sapere chi è l’assassino? Non sarà lui?

DOTT.  FRANCO

IO PENSO CHE SIA UN OMICIDIO PREMEDITATO per mano di qualcuno molto vicino alla vittima: ma non il fratello. Se il fratello non vuole che si sappia il nome dell’assassino  probabilmente è perché lui lo sa già!

Elena  Lasagna  h 10:16

03/02/2014

Che cosa mi dici ancora sull’omicidio di Brembate? Pensi ancora che in paese qualcuno nasconda la verità?

DOTT. FRANCO

Sì, anzi lo credo ancora più di prima; per questo mi sto chiedendo il perché di questa omertà; se si trattasse di un delinquente qualsiasi, la verità sarebbe già uscita fuori, non credi? Chi stanno coprendo?

Elena  Lasagna

Cosa provi quando ti capita di vedere scorrere l’insegna di un film porno?

AGNESE

Se devo essere sincera non li ho mai apprezzati, tantomeno le persone che si prestano a questi film; tutto quello che è osceno non lo trovo né divertente né degno di un essere intelligente! Sarà che fin da ragazza quei falsi amici che mi sono ritrovata a combattere, cercavano sempre di farmeli ritrovare sotto il naso, proprio perché a me non piacevano ; mi bastava solo un attimo per ripudiarli. Loro mi dicevano che avevo qualcosa che non quadrava, proprio per il mio rifiuto, ma non era così, è perché non riuscivo e non riesco a compatire chi esercita il sesso come se fosse religione,  nemmeno chi compra e vende sesso! Ma vivi e lascia vivere! Purché non tocchino i bambini, allora mi indigno come se quei bimbi fossero i miei!

Elena  Lasagna

03/02/2014

Che cosa succederebbe se nell’universo due asteroidi si dovessero scontrare? Succederebbe una catastrofe?

Gloria

Ho sentito che la maggior parte di asteroidi che si scontrano potrebbero frantumarsi o deviarsi, subire una trasformazione dimezzandosi, formando due tipi di asteroidi che però al contatto  dell’atmosfera terrestre per la maggior parte vengono distrutti. Comunque, gli studiosi hanno diversi modi per prevedere questo tipo di catastrofe: prima si dovrebbero verificare una serie di circostanze che farebbero da preallarme a lunga scadenza.

Elena  Lasagna

 o6/02/2014 h. 16:40

Cosa pensi della scomparsa della signora Elena Ceste? Pensi che sia stata rapita dagli extraterrestri o è stato il marito?

Giancarlo e Patrizia

Secondo me è uno dei pochi casi in cui il marito non ha nessuna colpa se non quella di essere un brav’uomo; forse non si è accorto della sua vulnerabilità dovuta al peso della famiglia. In quanto agli extraterrestri non credo proprio! Lei aveva avvisato il marito di aver paura che qualcuno o qualcosa s’impossessasse di lei! Forse aveva paura della sua fragilità! Considerando la rapidità e la decisione con cui ha reagito a questa fuga o avversità, è davvero sorprendente! Forse è rimasta vittima di un turbine, di una passione, o di un falso guru: di quelli che ipnotizzano le loro vittime ( le cercano sempre tra le più vulnerabili), non appena il marito si è allontanato lui ha avuto il tempo di abbordarla e di farla spogliare spontaneamente. In casi come questi non ci si può certo aspettare lezioni di riservatezza! Speriamo solo che prima o poi la lascino andare e che non faccia una brutta fine come…

Elena  Lasagna

07/02/2014

Che cosa spinge certi uomini corrotti ad agire su persone deboli , in difficoltà? Perché sfruttano persone che hanno bisogno di aiuto per trarre invece solo  per se stessi profitti materiali, esercitando potere, autorità e onore, mentre in realtà sanno di essere solo dei delinquenti assassini?

Marta e Alessandro

Purtroppo ci sono dei miserabili che approfittano di certe situazioni, come gli strozzini ad esempio; in questo caso come certe donne esaurite per la vita sfrenata di tutti i giorni o per altri motivi. Questi sanno ingannare con le loro pompose convinzioni, persuadono proprio perché le vittime adottino l’errore o seguano una condotta contraria alle norme della  loro coscienza ; hanno un’opinione molto alta di se stessi, nonostante tutto, non rappresentano certo sani ragionamenti, anzi scherniscono e parlano in maniera enfatica per nascondere la loro vera personalità che è quella dei veri deboli. Purtroppo certe persone che cadono nelle loro grinfie hanno una facoltà di percezione oscurata dal tormento e non sono più esercitati per distinguere il bene dal male.

Elena  Lasagna

13/02/2014

Che cosa pensi dell’ultima sentenza di Renzi?

DOTTOR   FRANCO

Quello che posso dirti è che l’attuale presidente del consiglio Emilio Letta è un  vero politico, per me è la ” vera democrazia”  ha lavorato molto cercando di tenere a galla il paese; certo non si possono ottenere risultati immediati, c’è ancora molto lavoro da fare. Sicuramente lui  non è come molti altri che pensano soltanto a vincere come se fosse una partita o uno sport qualsiasi. E non dico niente altro, forse hai già capito!

Elena  Lasagna

20/02/2014

Che cosa pensi delle gemelline Alessia e Livia, pensi che il padre le abbia uccise davvero?

DOTT. FRANCO

Ho già dato la mia versione delle cose,  e ancora non sono stata capace di cambiare idea; penso che un uomo che ha avuto il coraggio di uccidersi abbia anche avuto la stessa freddezza nei confronti delle bambine, solo così se ne sarebbe andato in pace,  sicuro che un giorno la madre delle piccole non le avrebbe mai più ritrovate. L’obbiettivo era quello no? Ho detto anche che non si dovrebbe mai togliere la speranza ad una madre, ora la penso diversamente al riguardo: penso che dare false speranze sia un atto di crudeltà!

Elena  Lasagna

20/02/2014

Io sono dell’Acquario, lei è della Bilancia, nonostante tutto il mio modo di fare lei non si sente alla pari, prova un leggero complesso d’inferiorità nei miei confronti. Dico nonostante tutto perché a me non sembra di prevaricare nei suoi confronti in nessun modo, anzi!

Gianni

Io tengo conto del carattere particolare dell’Acquario, anche se i nativi sono delle persone aperte e complesse nello stesso tempo. Io credo che dovresti fare una scelta, oppure mettercela davvero tutta perché il vostro rapporto funzioni. So che il migliore rapporto tra voi è soprattutto a livello di idee, di discussioni, di dialoghi, di progetti sul lavoro, di un grande impegno in una causa comune, un rapporto cementato dall’ideale. Ma quando sopraggiunge una divergenza ecco che le strade non sono più in simbiosi: ma all’amore non ci pensate mai? Può accadere che la Bilancia pur essendo alla pari, perda la sua sicurezza di fronte all’ Acquario,  la cui sicurezza apparente e le cui affermazioni spesso perentorie le incutano soggezione. L’amore potrà trarre vantaggio da questa complicità, cerca di essere te stesso anche con lei, anzi cerca di essere più leale e vedrai che il vostro rapporto brillerà, e avrai la sensazione di vivere in un mondo particolare e affine a voi come gli altri non saprebbero capire. Perché porre fine a questa cosa bellissima? Coraggio! Soprattutto tu! Anche perché questo sentimento potrebbe rivelarsi indistruttibile!

Elena  Lasagna

21/01/2014

IL  GIARDINO DELLE ERBE

IL MELO  COTOGNO

Il melo cotogno è un arbusto abbondantemente ramificato, può raggiungere l’altezza di 3-4 metri. Le foglie sono caduche con picciolo lungo spesso peloso sono ovali e anch’esse pelose, con  un buon margine e l’apice acuto. Appartiene alla famiglia delle Rosacee, i fiori hanno un diametro di 5-6 cm, il peduncolo è molto corto; il calice è diviso in cinque sepali lanceolati, dal margine dentato , la corolla è composta da cinque petali liberi (staccati tra di loro) bianchi internamente  sfumati di rosa nella superficie esterna. I frutti sono mele  di forma subglobosa quasi simile a una pera, di colore giallo coperto da una ruggine o è tomentosa, la polpa è astringente e dura anche quando hanno raggiunto la maturità.

Il melo cotogno è originario dell’Asia occidentale, è coltivato anche in molte parti del mondo. In medicina si usano le foglie, i frutti e i semi.

Ha proprietà dietetiche, antiinfiammatorie e sedative. I frutti del cotogno sono impiegati soprattutto a scopo alimentare, si usano per la confezione di marmellate e mostarde, ma anche come astringente e antiinfiammatorio.

Le foglie si raccolgono in luglio-agosto, quando sono ben sviluppate, si recidono con il picciolo, si essicano all’ombra e si conservano in sacchetti di carta. I frutti invece si raccolgono alla maturazione da settembre a novembre, si mettono in ambiente riscaldato per completare la maturazione.

 22/01/2014

IL  CRIN

Il crin è una pianta erbacea con una grossa radice carnosa; il fusto può arrivare ad un’altezza di un metro, è semplice in basso e ramificato verso l’alto. Appartiene alla famiglia delle ” Bressicaceae”.

Le foglie basali sono lunghe fino ad 80 cm, e un picciolo di cm 30 con un lembo ovale dal margine semplicemente dentato. Le foglie del fusto variano da quelle inferiori, che sono pennatifide con i lobi lineari, mentre quelle superiori sono intere appena dentate di forma lanceolata e lineare.

I fiori sono pannocchie formate da corimbi che durante la fruttificazione si allungano da formare dei rachemi. I fiori hanno quattro sepali verdi sempre di forma lanceolata, e quattro petali bianchi con l’apice arrotondato che gradatamente si restringe alla base.

Il crin è originario sia dell’Asia  che dell’Europa occidentale, ma è coltivato in molte zone d’Italia  specialmente nella zona padana e prealpina dove lo si potrà trovare anche nei boschi allo stato spontaneo.

La parte usata in medicina è la radice  per le sue proprietà digestive, antireumatiche, rubefacenti, ma è  oggetto di coltivazione anche per gli usi culinari per le sue proprietà aromatizzanti.

La radice si raccoglie in agosto-ottobre quando la pianta è in riposo, si tagliano pezzi corti poi, si tagliano per il lungo per facilitare l’essicazione al sole. Una volta essicata la radice di cren va conservata in recipienti di vetro. Sia  per uso medicinale che per uso culinario è consigliabile usare la radice fresca.

IL  CRESCIONE

Il crescione è una pianta totalmente glabra, i fusti sono radicanti nei nodi inferiori, vive immersa in acqua, la maggior parte del fusto è immerso, e riemergono solo le porzioni dei rami e le foglie; appartiene alla famiglia delle ” Brassicaceae”.  Le foglie inferiori sono munite di picciolo ed hanno due o tre foglioline mentre quelle superiori sono sessili e hanno dalle cinque alle 10 foglie. Le foglioline laterali sono di forma ovale con l’apice ottuso, mentre quelle terminali sono un po’ più grandi a volte assumono la forma di cuore. con l’apice acuto.

I fiori sono piccoli con quattro sepali e quattro petali di colore bianco sono molto più lunghi dei sepali. I frutti contengono numerosi semi, disposti un due file per ciascuna loggia.

Il crescione è coltivato ma a volte si trova anche allo stato spontaneo: in prossimità di corsi di acqua pulita, non profonda, limpida ma non troppo corrente.

Il crescione si adopera sia in medicina erboristica che per uso alimentare. Le parti usate sono le parti aeree della pianta. Le sue proprietà sono vitaminizzanti, in quanto il crescione si consuma in insalata,  diuretiche, depurative, espettoranti, rubefacenti ecc… Si raccoglie in primavera prima ancora della fioritura, prima di consumare questa pianta va lavata accuratamente sotto l’acqua corrente perché si possono annidare parassiti e larve. Questa pianta va comunque consumata fresca, sia in medicina che per uso alimentare, una volta essicata vanno distrutte le sue proprietà.

IL  CUMINO  PRATAIOLO

Il cumino prataiolo è un arbusto biennale: nel primo anno sviluppa la grossa radice e la rosetta di foglie basali; nel secondo fra queste ultime s’innalza il fusto, può arrivare ad un’altezza di un metro circa se sono coltivate, mentre se le piante sono allo stato spontaneo restano più basse. Il cumino del prato appartiene alla famiglia delle”Umbelliferae”. La pianta del cumino ramifica soprattutto nella porzione superiore, le foglie basali sono munite di lunghi piccioli, a tripenna lanceolate, dal contorno triangolare allungato. Le foglie superiori sono più piccole, inserite su una guaina amplessicale, man mano che si scende lungo il fusto si possono osservare le foglie più allungate  e meno sottili. Le infiorescenze sono come delle ombrelle di 10-15 peduncoli e una decina di fiori bianco rosa, tendono a girarsi verso il centro della pianta. I frutti invece sono formati da due acheni uno sull’altro, percorsi nella faccia esterna da cinque coste lungitudinali, di forma oblunga.

Il cumino prataiolo ama i luoghi erbosi, i prati della regione submontana a quella alpina e dell’Appennino settentrionale fino alla Toscana. È coltivato un po’ ovunque, nei giardini e negli orti come pianta officinale, aromatizzante ma anche per le sue proprietà antisettiche, carminative, antispasmodiche ecc.

In medicina si usano i frutti: si raccolgono le ombrelle, si riuniscono in mazzi e quando assumeranno un colore brunito i semi sono maturi. Si  lasciano essicare all’ombra,  quando sono pronti si battono per estrarre i semi. I semi si conservano in vasi di vetro lontano dalla luce.

IL  DITTAMO  O  LIMONELLA

Anche il dittamo è una piantina dal fusto semplice che va da 50 a un metro di altezza, è perenne ed appartiene alla famiglia delle “Rutaceae”.  Le foglie inferiori sono semplici hanno un corto picciolo, dal margine intero mentre quelle superiori hanno il margine seghettato e la superficie inferiore pelosa. Le foglie osservate controluce sono semitrasparenti; l’infiorescenza è costituita da un solo rachemo, raramente presenta due rami, i sepali sono a forma lanceolata con la superficie esterna molto pelosa; la corolla è formata da cinque petali bianchi con venature di colore rosso, a volte possono essere di un colore rosso unico, rivolti quasi tutti verso l’alto dagli stami lunghi come i petali.

I frutti sono contornati da una capsula che raggiunta la maturità si divide in cinque parti; le quali contengono due a tre semi di forma allungata e lisci.  Il dittamo nonostante sia una pianta aromatica si trova nelle zone incolte e selvatiche dei boschi dell’Italia del nord, è raro incontrarla in altre zone, predilige il clima del nord. In medicina si usano tutte le sommità fiorite, si raccolgono da giugno ad agosto, si riuniscono in mazzi, si lasciano essicare all’ombra poi, si conservano in sacchetti di tela.

Le proprietà del dittamo sono aromatizzanti, stimolanti, digestive, tonificanti e dissetanti, per le  caratteristiche del suo aroma che profuma di limone fresco.

L’ESTRAGONE  O  DRAGONCELLO

Il dragoncello è una pianta perenne da 50 cm a un metro di altezza; ha radici legnose e ramificate. Appartiene alla famiglia delle “Asteraceae”, le foglie basali sono divise in tre lobi allungati, quelle superiori sono semplici, sono di forma lanceolata lineare e carnose, ( assomigliano un poco alle foglie del rosmarino)  l’apice è acuto, il margine è quasi sempre intero o semidentato; ha un colore verde lucido.

L’infiorescenza è una pannocchia molto ramificata, i fiori sono di colore verdastro chiaro, i capolini hanno un diametro di due millimetri con un involucro esterno di brattee dal margine bianco quasi trasparente. I frutti sono dei piccoli acheni ovali lunghi due millimetri di colore bruno scuro.

Il dragoncello è una pianta di origini russe, e dell’Asia centrale, ma è coltivato molto nelle regioni settentrionali d’Italia. In medicina e in molte cucine del nord si usano le foglie e le sommità fiorite, si raccolgono da luglio ad agosto, si lasciano essicare in un luogo riparato dal sole ma abbastanza ventilato, poi, si conservano in recipienti di vetro. Le sue proprietà altre che molto aromatizzanti sono stomachiche e digestive. Continua nel prossimo articolo…

19/01/2014

IN  CUCINA  CON  FEDERICA

ELENA  Alla fine del pasto,  i commensali passano in salotto,  dove viene servito loro il caffè, un buon caffè caldo aromatico e digestivo. Mentre in un pranzo familiare il caffè viene offerto quando si è ancora seduti a tavola ed è necessario sparecchiare,  lasciando la sola tovaglia, prima di servirlo. Si sparecchia con sveltezza e disinvoltura, badando di non produrre sgradevoli acciottolii ed inutile confusione, il tutto deve essere gradevole in modo che i familiari e parlo anche dei commensali  non sentano il peso di chi lavora. Se si accetta di fare una cosa  la si deve fare con amore. Le stoviglie raccolte a mano o sul carrello si portano subito in cucina per la governatura.

Queste sono le norme essenziali del galateo della tavola; ma per la buona riuscita di ogni pasto, forse più che l’abilità nel servizio, sono necessarie quella cortesia, quella disinvoltura, quella premura che mettono perfettamente a suo agio l’invitato e gli fanno apprezzare l’ospitalità intelligente e cordiale dei padroni di casa. Continua nel prossimo articolo…

FEDERICA  Sono d’accordo con te, però le norme del galateo si dovrebbero imparare o ricordare e rispettare anche  in altri ambienti pubblici, non solo nei ristoranti…

ELENA  Bene, adesso mostriamo la nostra ricetta del giorno ed è la trota salmonata lavorata in tre modi: alla griglia, negli involtini, e come  ripieno.

TROTA  SALMONATA  IN  CONTORNO

  DI PORRI  E CIPOLLOTTI

TROTA SALMONATA IN TRE MODI

Ingredienti: una trota salmonata grande, rosmarino, sale, pepe, foglie di salvia, olio extra v. d’oliva. Ingredienti per gli involtini: pane grattugiato fine, limone grattugiato, e spremuto, origano e timo, peperoni. Ingredienti per i peperoni: trota pulita da ogni lisca, macinata, condita con sale, pepe, arancia grattugiata e pecorino dolce, sale q.b. e olio. Per il contorno due porri, e un mazzolino di cipollotti di 500 g.

Esecuzione: nettiamo la trota, togliamo la pelle poi, la sfilettiamo solo a metà, l’altra metà la lasciamo intera ma toglieremo tutte le lische lasciando solo quella centrale. La pennelliamo nella farcia delle erbe, la grigliamo, schizzando di tanto in tanto un po’ di succo di limone. Ora ci dedichiamo agli involtini: prendiamo l’altra metà,  abbiamo creato dei filetti di uguali dimensioni lasciando i ritagli per il ripieno dei peperoni. Pennelliamo i filetti,  mettiamo un trito di timo, origano, pane grattugiato, sale, limone grattugiato, aggiustiamo di sale, li chiudiamo con uno stecchino e li metteremo a cuocere in forno a 160° per venti min. affinché avverrà non solo la cottura ma anche una bella doratura. Ed ora passiamo al ripieno dei peperoni: prendiamo i ritagli della trota, accertiamoci di avere tolto tutte le lische, la maciniamo, la condiamo con sale, pepe, scorza di arancia, pecorino e pane grattugiati. Anche loro andranno pennellati con l’olio, poi, in forno curandoci di spruzzare un po’ di brodo vegetale perché non brucino.

Nel frattempo abbiamo fatto i cipollotti e i porri in agrodolce, ma un agrodolce leggero con aceto di mele. Poi li abbiamo conditi con un filo di olio e li abbiamo presentati sopra una foglia di porro. Ecco il piatto nella foto sopra.

FEDERICA   Che bel modo di presentare il pesce!

ELENA   Grazie!  Questo piatto si può realizzare anche con il pesce di mare.

FEDERICA  Saltando di palo in frasca come si suol dire, vorrei farti una domanda per la mia amica Mariangela, vorrebbe sapere come facciamo a riconoscere i germi negativi da quelli positivi per preservare la salute della nostra flora batterica intestinale. Grazie per lei!

ELENA  A questa domanda ti risponderò nell’articolo sulla salute delle donne. Buona domenica a tutti quanti!

20/01/2014

ELENA   Oggi darò la ricetta di un dolce, sembra pieno di calorie, solo a vederlo ma non è così perché abbiamo sostituito il mascarpone e la panna con altri ingredienti. Lo dedichiamo a tutti i bambini;  è un’altro dolce che contiene datteri.

CREMOSO  AI  DATTERI

DOLCE MAGRO AI DATTERI

Ingredienti: 500 g. di yogurt cremoso alla vaniglia, zucchero semolato 200 g., caramello, caffè di orzo e ginseng, due uova, quattrocento g. di ricotta vaccina, due confezioni di datteri chiari e una confezione di datteri scuri, savoiardi q.b.

Esecuzione: setacciamo la ricotta, la dolcifichiamo q.b. adesso facciamo il caffè d’orzo con l’aggiunta di ginseng, lo lasciamo raffreddare. Ora mettiamo nel mixer i datteri senza l’aggiunta di zucchero ma soltanto un poco di orzo, poi  maciniamo quelli scuri, lasciandone qualcuno per la decorazione. Mettiamo tutti  gli ingredienti davanti a noi e incominciamo a fare la torta. Prendiamo la tortiera trasparente, facciamo una strato di savoiardi sottili imbevuti nell’orzo e ginseng, poi mettiamo altri savoiardi spezzettati nello yogurt e facciamo il secondo strato. Adesso ancora un lieve strato di savoiardi sempre imbevuti e copriremo con la ricotta mescolata ai datteri chiari, poi con quelli scuri, e via così fino ad esaurimento degli ingredienti. Incominciamo la decorazione con il centro: metteremo dei datteri scuri ben allineati a cerchio, poi facciamo uno strato di crema bianca, e proseguiremo fino ai margini con i datteri in crema . Non ho potuto fare la foto per intero perché questa torta è stata realizzata per una festa di compleanno.

FEDERICA   Questa poi! Sento di avere l’acqualina in bocca e non chiedermi altro. Dopo una grande giornata lavorativa ti auguro una buona serata in musica.

ELENA  Grazie!

21/01/2014

ELENA  Ti presento un piatto di pasta senza glutine condita con maccarelli freschi al forno o alla griglia.

I  LACCI  SENZA GLUTINE

LACCI  SENZA  GLUTINE

Ingredienti: farina di grano senza glutine, un uovo intero, succo di porro. Per il condimento abbiamo olio extra v. d’oliva, estragone, prezzemolo, scalogno, maccarelli alla griglia, pecorino romano, sale q.b. pepe. , vino bianco e brodo vegetale.

Esecuzione: facciamo la fontana, frulliamo un porro,  mettiamo il succo nella fontana insieme all’uovo. Amalgamiamo perfettamente fino ad ottenere una pasta levigata che non attacchi alle dita. Lasciamo riposare l’impasto per 15 min. poi la stendiamo col mattarello, la tiriamo sottile sottile,  ritaglieremo delle strisce, larghe tre cm, le ripiegheremo su se stesse e ne ricaveremo dei laccetti lunghi 10 cm, lasciamo riposare per due ore ad asciugare. Nel frattempo abbiamo fatto il condimento mettendo a grigliare il pesce, togliendo poi tutte le lische e lo spezzettiamo. Intanto facciamo un soffritto con lo scalogno,  aggiungeremo il pesce, spruzziamo col vino bianco, aggiungiamo le erbe tritate poi mettiamo un poco di brodo e portiamo a bollore. Ora buttiamo i lacci nel brodo vegetale, li saltiamo nella padella del soffritto aggiungendo il pecorino, l’olio, il pepe. Il piatto è pronto! Al posto del pecorino possiamo alternare  con pinoli macinati a farina come il formaggio.

FEDERICA   L’ho assaggiato con la fantasia, è buonissimo!

Anche oggi ti lascio in compagnia di tanta bellissima musica.

ELENA  Grazie! Siamo tutti uguali, perché siamo esseri umani ma certe persone lasciano un’impronta così positiva, grande ,  non dovrebbero andarsene mai!

22/01/2014

ELENA   Ho comprato delle mele ed ho già realizzato un dolce per i bambini, molto gustoso e leggero.

MELE  ALL’AMARETTO

Ingredienti: mele succose non troppo grandi, amaretti grandi caserecci, latte q.b., due cucchiai di cacao, zucchero q.b. miele, gelatina di frutta, sciroppo di genzianella o agli agrumi, mandorle tostate e passate al mixer.

Esecuzione: Sbricioliamo gli amaretti nella terrina, aggiungeremo  il cacao, del latte e zucchero  q.b, amalgamiamo bene il tutto. Abbiamo già sbucciato lievemente le mele, le abbiamo aperte sulla metà ed abbiamo tolto il cerchio dei semi. Nella teglia  abbiamo steso la carta da forno, abbiamo bucherellato le mele, poi,  abbiamo steso tutte le metà,  le abbiamo pennellate con la gelatina di frutta, spruzzate con lo sciroppo e via in forno a 150° per circa 30 min;  se al tatto con la forchetta sono cotte le toglieremo. Lasciamole raffreddare, poi, le riempiamo con l’impasto di amaretti fino ad ottenere la forma di un’altra mezza mela. Adesso le mettiamo tutte sul piattone da portata e spolverizziamo con la polvere di mandorle tostate; si può alternare la decorazione con la panna  o con frutta candita di fresco, così abbiamo un piatto colorato e frizzante.

FEDERICA   Un’altra dolce idea per fare mangiare la frutta ai bambini.

ELENA   Esattamente! Si potrà realizzare anche con le pere o le patate dolci.

FEDERICA   Sai vorrei tanto saper fare bene la zuppa inglese con la crema vaniglia, alchermes, e caramello, so che tu la fai e se la mangiano gli angeli tanto è buona!

ELENA  Forse domani, dipende da che parte gira la luna. Comunque vada la faremo, ti auguro una serata meravigliosa!

16.01.2014

LE MIE TISANE E DEL DOTT. ROBERT SETTE

Author: admin-ele

16/01/2014

LE  NOSTRE  TISANE

SALUTE E BONTA'

 TISANA  CONTRO L’ABULIMIA

Facciamo una miscela con due cucchiai di melissa, un cucchiaio di fiori di ginestra, un cucchiaio di tiglio, un cucchiaio di verbena. Facciamo una miscela e prepariamo l’acqua bollente la versiamo nella teiera, metteremo un cucchiaio per ogni tazza; prima di filtrare lasceremo riposare per 20 min. Bere una tazza prima dei pasti .

TISANA CONTRO LE INFEZIONI URINARIE

Anche in questo caso facciamo una miscela con due cucchiai di eucalipto, un cucchiaio di timo, un cucchiaio di menta dolce, un cucchiaio di rosa e un cucchiaio di camomilla. Mescoliamo il tutto e prepariamo l’acqua bollente nella teiera, metteremo un cucchiaio di miscela per ogni tazza, aspettiamo 10 min, filtriamo .  Bere tre volte al giorno a digiuno.

21/01/2014

TISANA CONTRO LE CISTI OVARICHE  FUNZIONALI

Miscuglio frenante: agnocasto 20 g., migliarino 10 g, alchemilla 20 g, millefoglio 20 g, ribes 20 g. Mescolare il tutto, mettere in una tazza di acqua bollente tre cucchiaini di miscela; dopo 15 min filtrare, bere due -tre tazze al giorno a digiuno.

25/01/2014

TISANA  UTILE  PER COMBATTERE  LA BARTOLINITE

(Cisti alle ghiandole del Bartolino)

Miscuglio frenante: camomilla 5 g. timo 5 g. menta 5 g. lavanda 5 g. consolida 10 g. calendula 10 g. amamelide 10 g. argilla verde 1,5 g. Fare un miscuglio, mettere  due cucchiaini di miscela per ogni tazza di acqua bollente. Lasciare in infusione per 15 minuti, filtrare, bere tre tazza al giorno.

TISANA CONTRO DISTURBI GASTRICI E DUODENALI

PROPRIETÁ  ANTISPASTICO  aumenta la secrezione della bile, ipotensivo.

Celidonia: parti utilizzate radici e foglie. Per ogni tazza di acqua bollente mettere in infusione 8 g. di miscuglio, filtrare, dopo 15 min  bere, per due volte al giorno.

30/01/2014

TISANA  CONTRO  LA  CATTIVA  DIGESTIONE

Radice di rabarbaro 5 g, camomilla 8 g, menta dolce 5 g, alchemilla 5 g. foglie di carciofo 5 g. Mescolare bene le erbe, mettere un cucchiaio di miscela in una tazza di acqua bollente, lasciare in infusione 10 minuti,  filtrare e bere una tazza dopo i pasti pincipali.

TISANA CONTRO IL MALESSERE DELL’INDIGESTIONE

Genzianella: in una tazza di acqua bollente mettere in infusione 3 g di fiori di genzianella, dopo 15 minuti filtrare e bere ancora caldo, all’occorrenza.

TISANA  ANTISETTICA  DEPURATIVA  SUDORIFERA

Bardana  radici: decotto 15 g. per litro. bere caldo una tazza al mattino e una tazza alla sera lontano dai pasti.

TISANA  PER INSUFFICIENZA E INFEZIONI BILIARI, FEBBRE, REUMATISMI

Bosso, corteccia delle radici e foglie. Decotto 30 g in un litro. Bere una tazza tre volte al giorno.

TISANA  PER  ALLERGIA  DA  POLLINE

Lavanda, maggiorana, menta, santoreggia, si usano le porzioni aeree delle piante. Facciamo un miscuglio in parti uguali, poi, mettiamo un cucchiaio di questa miscela in una tazza di acqua bollente: lasciamo in infusione per tre minuti, filtrare, bere una tazza tre volte al giorno.

TISANA  CONTRO  LA TOSSE  E   PERTOSSE

Sommità fiorite di elicrisio. Decotto: 4 g  per ogni  tazza. Bere una tazza tiepida tre volte al giorno.

TISANA  CONTRO IL  FORTE MAL  DI  TESTA  DA  ECCITAZIONE  NERVOSA

Eliotropio sommità della parte aerea della pianta, elicrisio. Infuso: 10 g. di eliotropio, 4 gr. di elicrisio; miscelare, mettere 4 g. per ogni tazza, bere da due a tre volte al giorno.

13/02/2014

TISANA  CONTRO LITIASI  BILIARE  E  URINARIA

Migliarino la pianta intera e i semi. Infuso: due cucchiai per ogni tazza, lasciare riposare 10 minuti, filtrare, bere tre tazze al giorno.

27/02/2014

TISANA  CONTRO  LE MALATTIE PSICHICHE CHE SI SOMATIZZANO

NELL’AREA GENITALE

Agnocasto  foglie. Infuso: 10 g. per ogni tazza di acqua bollente, lasciare in infusione 10 min, bere da  una a tre tazze al giorno.

07/03/2014

PER  FRENARE L’IPERFOLLICOLINIA

Preparato di tintura madre: ribes nero, migliarino, agnocasto, alchemilla, viola del pensiero, millefoglio. Comprare in farmacia. Dosaggio: un cucchiaino al mattino a digiuno.

07/03/2014

Un altro rimedio importante contro l’influenza, laringiti, tracheiti, bronchiti, raffreddore sedativo della tosse.

LA  FARFARA infuso: in una tazza di acqua bollente mettere in infusione 5 g di capolini e foglie di farfara per 10 min. Bere due tre tazze al giorno.

16/01/2014

Com’è èpossibile che donne giovani di trenta – trentacinque anni soffrano già di perdite urinarie? Per quelle che come me non hanno ancora questo fastidioso disturbo come possono prevenirlo? È vero che  si può praticare  il massaggio alla vescica? Esiste davvero?

Federica e le amiche

Allora, ovviamente vi dico chi meglio del medico ginecologo può rispondere a questa domanda? Ma vi ringrazio per la fiducia. Escludendo patologie, o lesioni da parto ecc. potrebbe essere un problema di tessuti  o per avere condotto una vita troppo sedentaria o con poco esercizio fisico o alimentazione non adeguata.

Per la prevenzione sempre su parere del medico esiste una ginnastica della vescica, che dona elasticità come un  massaggio. ( Di più non so)

Elena  Lasagna

18/01/2014

Qual è l’importanza della flora batterica intestinale?

Federica e le amiche

Sono migliardi i microrganismi che ospitiamo in alcuni punti-chiave del nostro corpo ( in particolare nell’intestino, nelle prime vie respiratorie, sulla pelle ecc) costituiscono un complesso ecologico denominato “flora batterica” che va conosciuto e rispettato per il contributo che offre alla nostra salute.

Comunemente si vedono batteri e microbi sotto una luce tutt’altro che positiva: si annidano in ogni angolo della casa pronti ad aggredire e li combattiamo incessantemente con pratiche igieniche ossessive. Quello che non si considera è che il nostro corpo è abitato da miliardi di microrganismi “buoni e cattivi” che controllandosi a vicenda ed equilibrandosi, permettono la salute.  Quando per esempio l’ambiente è alterato i batteri patogeni prevalgono, e se le difese organiche sono insufficienti, si instaura la malattia. Ecco perché la flora batterica che abita nell’intestino  è molto importante , dove avviene la definitiva trasformazione del cibo che comporta l’assimilazione di alcune sostanze e il rifiuto di altre.  Se la flora batterica  intestinale è poco efficiente o se vi è un eccesso di sostanze tossiche da eliminare, l’equilibrio ecologico si altera creando le condizioni per l’instaurarsi di una situazione patologica. Continua…

20/01/2014

Mariangela mi chiede come si riconoscono questi microrganismi cattivi da quelli buoni.

Ovviamente questo non si verifica necessariamente a livello dell’intestino, ma può coinvolgere altri punti dell’organismo, poiché le tossine riassorbite entrano in circolazione. Ecco perché all’origine  di un’influenza o di un’emicrania, o di una vaginite visto che la vagina è vicinissima all’intestino, può esservi però una condizione predisponente in un malfunzionamento intestinale.

Lo stato di salute si ripristina o si mantiene intervenendo di conseguenza anche sull’intestino con: pulizia con lavaggi interni, somministrazione di fermenti e consumando alimenti che nutrano la flora batterica. Continua…

  Cara Mariangela ho fatto una vignetta col pensiero proprio sulla tua domanda, non potendo mostrartela te la descrivo: vorrei dirti che esistono in commercio degli acchiappagermi,  hanno il colore della luce, li appendi nella tua stanza, se alla tua presenza o alla presenza di altre persone cambiano di colore allora è segnale che siamo in presenza di microrganismi patogeni.

22/01/2014

Perché si formano le cisti ovariche?

Antonietta, Gisella e Sara

Sono tumori benigni che si formano all’interno del tessuto ovarico stesso, ove si crea una cavità piena di liquido più o meno chiaro. Esistono anche cisti dermoidi, senza liquido, costituite da tessuto simile a quello dei denti, dei peli ecc.

Le cause potrebbero essere molteplici: Per esempio una pillola anticoncezionale troppo leggera, una pillola cioè che non esercita effetto inibente ( feed-back) sufficiente sull’ipofisi può comportare la formazione di cisti ovarica.

Che la formazione avvenga anche per influenza follicolinica (FSH),  cioè nella prima fase del ciclo,  o per influenza luteinica (LH) nella seconda fase del ciclo, succede che non viene superata una fase,  si forma una cisti e che questa regredisce spontaneamente: in questo caso si parla di cisti funzionale.

Però se ci sono dei sintomi frequenti  e persistenti potrebbe essersi instaurata una massa  ovarica che a sua volta si dovrà distinguere da una lesione infiammatoria, conseguenza di infezione cronica da ciò che ho descritto in alto. Evidentemente vi sono molteplici possibilità e per fare una diagnosi precisa è necessario ricorrere al madico specialista.

Fatta la diagnosi, si sa che per alcuni casi di cisti funzionale  ormai è possibile una terapia non chirurgica.  Spero di esservi stata di aiuto!  Ciao!

Elena  Lasagna

25/01/2014

Qual è il rapporto Estrogeni e Osteoporosi?

Mirella, Gina e Sonia

Nelle donne in menopausa affette da osteoporosi si constata, nei primi tre mesi di trattamento a base di estrogeni, un calo nella eliminazione urinaria del calcio.  Poiché gli estrogeni hanno effetto sul livello di distruzione del tessuto osseo, questo non viene rinnovato con maggior frequenza, anzi, forse succede il contrario. Gli estrogeni producono ritenzione di calcio e ritardano un poco l’avanzamento dell’osteoporosi, ma non possono restaurare la massa ossea. L’effetto del trattamento, inoltre diminuisce dopo qualche tempo.

Elena  Lasagna

26/01/2014

Come possiamo preservare le nostre ossa dall’osteoporosi?

Mirella

In linea generale una buona ossificazione dipende da diversi fattori. Per Esempio: dalla presenza in quantità sufficiente di minerali, calcio, fosforo… ; dalla vitamina D, dal suo assorbimento attraverso il tubo digerente, dalla sua attivazione da parte dei reni, dal sole sulla pelle ; dall’equilibrio formazione-distruzione dell’osso, regolato principalmente dagli ormoni paratiroidei e dalla calcitonina;  dagli altri ormoni che concorrono all’ossificazione: estrogeni, androgeni e ormoni tiroidei ( sono invece gli ormoni corticoidi a distruggere l’osso e a impedirne la crescita);  da una buona vascolarizzazione, che dipende anche dalla mobilità muscolare, cioè dall’esercizio fisico.

Elena  Lasagna

27/01/2014

Ho cinquant’anni, vorrei sapere come posso affrontare in modo naturale la menopausa, è possibile? Come devo comportarmi con l’alimentazione?

Angela

Per molte donne, il miglior modo di affrontare la menopausa è quello di restare attive, sentirsi utili e non pensarci. L’importante è non fare una fissazione perché non cambia niente. Certamente sono fondamentali l’esercizio fisico, amare ed essere amate, l’alimentazione ha una grande importanza: dev’essere ricca di proteine vegetali, meno di quelle animali; minerali e vitamine specialmente la vitamina D. Ripeto ancora le vitamine più importanti:

La vitamina  E è anche la vitamina della sfera genitale per eccellenza; ha anche azione cardiovascolare, neuromuscolare e sulla pelle è proprio indicata per problemi genitali legati alla menopausa.  La vitamina  E  si trova nei cereali, in particolare nel germe di grano, negli oli vegetali, nelle arachidi, nelle verdure a foglie verdi, nel polline.

La vitamina  A è la vitamina della crescita, della pelle e delle mucose,  della cicatrizzazione.  Si trova nel pesce, nelle albicocche specialmente quelle essicate, nella lattuga, negli spinaci, nei latticini, nelle carote, nella verdura e nella frutta a foglie di colore giallo.

La vitamina  F  è poco conosciuta nonostante la sua importanza. Il nome ragruppa tre acidi grassi insaturi presenti in tutte le cellule che intervengono nella sintesi dei grassi. Gioca un ruolo fondamentale negli scambi cellulari, il che la rende vitamina antitossica per antonomasia.  La carenza di vitamina F comporta dermatosi, difficoltà circolatorie, epatiche e nervose e predispone il cancro. Si trova negli oli extravergini spremuti a freddo: oliva, girasole, lino, cartamo, nocciola ecc.

La vitamina  B complesso che comprende una ventina di vitamine essenziali per la crescita, per i nervi, per gli occhi, la pelle, le mucose. La  B1 e la  B3 sono indicate per le emicranie; la B2 per i pruriti vaginali; La  B6 per i crampi, la  B9 o acido folico, per la formazione di estrogeni. Queste vitamine si trovano nel lievito di birra, nel germe di grano, nel pesce, nella carne, nei cereali integrali.

Tra i sali minerali ricordiamo :

Il calcio contro l’osteoporosi e le vampate di calore associato alla vitamina  C. Si trova nei latticini, nella senape, nel crescione, nei semi di sesamo, nelle mandorle.

Il ferro è un costituente indispensabile dell’emoglobina del sangue che interviene nell’ossigenazione dei tessuti. Si trova nella melassa, nei datteri, spinaci, uova, prezzemolo, cereali integrali rape rosse, carciofi, ecc.  Il ferro viene assorbito solo in presenza di rame, che si può trovare nei frutti freschi e nelle verdure a foglie verdi. Negli oligoelementi l’associazione è manganese-rame-cobalto (Mn-Cu-Co). Il modo più semplice per apportare ferro all’organismo è di mangiare tutti i giorni questi alimenti.

Il  magnesio (Mg) svolge un’importante funzione enzimatica, è necessario all’assorbimento del calcio, rigenera le cellule, è un ottimo riequilibratore psichico e del sistema vagosimpatico (responsabile delle vampate di calore) e un drenante epatico; combatte l’invecchiamento. Si trova nella soia, nella frutta secca, limone, latte, uova, sale marino non raffinato, cereali integrali.

Il  fosforo interviene nella formazione dei tessuti ( quindi anche del tessuto osseo), nella produzione di ormoni e nell’assorbimento del calcio. È molto importante anche per l’energia psichica, intellettuale e sessuale. Si trova nei cereali, aglio, germe di grano, noci, uova e pesce.

Risulta evidente che l’alimentazione ha un ruolo fondamentale nella salute e nella genesi delle malattie. Il funzionamento dell’organismo dipende dunque strettamente dal cibo che vi si introduce. Vi sono molte teorie che vantano di proporre un’alimentazione sana e naturale, talvolta tra loro in contraddizione.  Ma quali possono essere i principi per un’alimentazione sana? La risposta è diversa per ognuno di noi, ed è difficile poterne dare una per tutti; ma possiamo provarci. Continua…

Elena  Lasagna