19.10.2012

LE VOSTRE STORIE

Author: admin-ele

 20/10/2012

Ciao, sono Adriana, chiamami così altrimenti tutti sapranno chi sono. Vorrei  che scrivessi un pezzo della mia storia, vorrei raccontarti tutto ma le storie come queste oramai hanno riempito la pazienza della gente. Questo però voglio dirtelo perché ho subito  una grande ingiustizia. Hai visto la mia foto? Avrai notato che una marcata ombra mi attraversa lo sguardo e non so se riuscirò mai a cancellarla. Me ne sono andata di casa a sedici anni, credevo che fosse l’uomo della mia vita; per lui ho lasciato la mia onorevole famiglia. Siamo stati bene per due anni, ma quando gli ho detto che volevo lavorare e con quello che avrei guadagnato finire i miei studi, lui per un pelo non mi ammazzava, e una notte me ne andai per sempre. Da allora non rividi più nessuno, né sento la mancanza della mia famiglia.  Anch’io a scuola ero bravissima, non avevo bisogno che i miei genitori mi tormentassero perché studiassi, ma questa infanzia fatta di scenate di ingiustizie nei confronti di mio fratello più grande, piangevo sempre, forse i miei genitori non mi volevano, forse sono nata nel momento che non si amavano, perché tutto quello che facevo non andava mai bene niente, come se non fossi loro figlia. Avevo solo uno zio che mi voleva bene ma ho perduto anche Lui. Ricordo, che quando veniva a trovarmi i miei non ci lasciavano soli un minuto capiva che c’era qualcosa che fra noi non andava e mi guardava con occhi tristi,  è stato il momento in cui l’ho sentito più vicino, dopo poco tempo mi ha lasciato anche Lui a causa di una brutta malattia. Adesso però nonostante tutto posso godermi i miei figli, e anche se ho sposato mio marito per la cittadinanza con il tempo ho imparato ad amarlo, siamo una famiglia felice se non fosse che quell’ombra di casa mia mi perseguiterà per sempre. Come posso fare per dimenticare? Vorrei che le mie labbra si aprissero al sorriso. Grazie!

Vorrei chiamarti con il tuo vero nome tanto sei degna di portalo e di gridarlo forte. Come dici Tu il mondo è pieno di storie come queste, ma non per questo io le considero meno importanti:  ad ogni storia do il suo giusto valore, e la tua anche se non si è consumata nell’omicidio penso che per una persona sensibile e giusta come Te, dentro abbia una notevole sofferenza proprio perché si tratta dell’offesa più grande che una bambina possa subire: il ripudio dei genitori! Però quel  buono che c’è in Te ti farà dimenticare presto tutto questo: basta che tu apra le porte del perdono, facendoglielo sapere, ma non aspettarti niente, amali così come sono , vedrai ci vorrà un po’ di tempo ma l’amore vero conquista l’universo!  Ti auguro tutto il bene che ti meriti, e l’avrai!

Elena  Lasagna