02.06.2012

LE RICETTE DI CASA MIA VENTINOVESIMA PARTE

Author: admin-ele

04/06/2012

IN  CUCINA  CON  FEDERICA

FEDERICA    Cosa ne pensi di questo terremoto? Com’è possibile vivere in uno stato d’emergenza continuo come una guerra?

ELENA    Certo, questa mancanza di stabilità, la sensazione di non sapere cosa ne sarà di domani, la paura dell’imprevedibile che incombe sulle teste di tutte le zone a rischio è qualcosa di molto pesante; sembra una punizione. I pericoli nei quali siamo immersi sono moltissimi e purtroppo appartengono all’attualità quotidiana, eppure si deve andare avanti sempre, con intraprendenza e reattività.

FEDERICA   Dici bene! Non credi che questa situazione possa renderci fragili fino a perdere la fiducia e diventare cattivi?

ELENA   A volte i nervi fragili ti fanno ritrovare la tua grande creatività. Ti fanno reagire, aprire le ali per ritornare a volare. Infondo “lottare significa vivere”, speriamo in un periodo nuovo e che sia eccezionale!

FEDERICA    Però non mi hai ancora detto che cosa pensi di questa catastrofe!

ELENA   Io sono solo un essere umano, e mi stimo come tale. Anche se conosco la storia dell’uomo e della sua evoluzione, non riesco a perdere nulla di ciò che riguarda questo argomento così misterioso e immenso, continuo a pensare che l’uomo è grande ma non può paragonarsi a Dio. Non riesco a convincermi del contrario, non ancora e forse mai! Ma di una cosa sono certa: molte persone pensano che col passare del tempo la terra potrebbe rallentare il ritmo e il magnetismo terrestre, attirando a sé la luna, rendendola nemica al punto che potrebbe accelerare la rotazione della Terra, alzare i mari e cambiare il clima. Sempre parlando di astronomia potrebbe arrivare un bombardamento di pietre lunari, capaci di avvicinare la fine di tutto. Ma io ribadisco: chi può saperlo se non Qualcuno più grande di noi?

ELENA    Adesso però si reagisce e ci facciamo un dolce alle pesche: leggero ma altrettanto buono.

FEDERICA    Non so se riuscirò a cucinare.

ELENA    Devi farlo! Non puoi fermarti a pensare alle solite cose.

PESCHE  IN CREMA AL LATTE CONDENSATO

Ingredienti: pesche q. b., latte condensato, latte intero fresco o a lunga conservazione, zucchero a velo vanigliato, uova, lingue di gatto fresche fatte con uova, zucchero, farina, aroma; panna cotta fatta nella maniera tradizionale con: gelatina di frutta, panna da montare, aroma alla vaniglia, zucchero a velo.

Esecuzione: prepariamo le nostre coppe da macedonia o da gelato. In una insalatiera mettiamo  le pesche tagliate in quattro parti uguali; in una ciotola facciamo sciogliere nel latte qualche cucchiaio di latte condensato unendo poi  il tuorlo sbattuto con lo zucchero a velo, dovrà essere una crema omogenea. Intanto abbiamo già la panna cotta pronta, con il suo caramello, la prendiamo dal frigorifero e incominciamo a formare le coppe. Nel fondo stenderemo la panna cotta, poi metteremo la crema ottenuta col latte condensato dove abbiamo adagiato le pesche. Infileremo nel nostro composto una lingua di gatto e faremo colare il caramello ottenuto in precedenza con acqua, zucchero e rum. È un ottimo dessert per tutti.

FEDERICA    A questo punto vorrei farlo migliore del tuo!

ELENA    Sto aspettando!

06/06/2012

FEDERICA    Come fai a sopportare sempre continue sollecitazioni legate alla tua libertà, come se fossero imposizioni, da certe babbee che hanno solo il potere di avere la libertà del parlare a vanvera e per invidia, io le chiamo ” Le puzzone” che sta per: fate come dico ma non come faccio! Perché vorrebbero tutto! Proprio perché di cervello non ne hanno più di tanto. E scusa ma io certe cose non le posso sopportare! Vorrebbero gestire anche la tua vita! Senza nemmeno sapere la verità, si fidano di quelli che si guadagnano il giorno riportando cose non vere, e loro poverelle hanno trovato pane per i loro denti; che illusione!

ELENA    Me lo dicono in molti. Io le compatisco, non le sto a sentire, per me non esistono! Ho altro da fare specialmente a quell’ora! La loro parola è vuota, spesso senza un senso, e senza sentimenti veri. Tutto questo viene dalla monotonia di una vita facile, quasi insopportabile, loro non sanno che dietro alle belle parole si nasconde la mediocrità! La menzogna! La si vede, emana dalla loro lingua e arriva ovunque, questo è il frutto dei soldi facili!  Mi basta pensare che  ci sono molte persone intelligenti che comprendono tutto questo. I miei pensieri ora sono di tutt’altra natura: mi turba quell’emotività di persone innocenti che potrebbe far soffrire proprio a causa  di tantissimi eventi che sono latenti e potrebbero colpire in qualsiasi momento. Comunque, ora dobbiamo andare avanti in loro onore.

Oggi voglio mostrarti le immagini delle cose che ho cucinato per i miei amici: in onore di compleanni e di altre ricorrenze. Una di queste sono le frittelle di pesce alle erbe.

FRITTELLE  DI  PESCE   ALLE  ERBE 

Ingredienti: acquistiamo del pesce fresco, che potrebbe essere: sogliole o platesse, rombi, merluzzo, persico, ecc.. Olio di arachidi per friggere, timo, aglio, rosmarino, succo di pompelmo, acqua minerale frizzante, farina di mais e farina di grano tenero, un cucchiaio raso di farina di riso, sale, pepe, spezie.

Esecuzione: laviamo con cura il nostro pesce, lo sfilettiamo, e lo mettiamo a bagno per un’ora circa nel succo di pompelmo e un trito di aglio, rosmarino, timo, sale, pepe e spezie. Abbiamo preparato la padella capiente ed abbiamo messo l’olio di arachidi, non troppo alto, nel frattempo abbiamo fatto una pastella leggera e omogenea, non troppo liquida e nemmeno troppo appiccicosa. Immergiamo i pezzetti di pesce nella pastella, poi, subito nell’olio dal punto di fumo ideale. Lasciamo cuocere alcuni min. fino alla doratura e li metteremo sulla carta assorbente. Ora li passiamo nel piatto da portata sopra una carta assorbente nuova. Il vino ideale? Trebbiano dell’Emilia Romagna, o prosecco del Piemonte. Ora ti mostrerò la foto delle frittelle.

 07/06/2012

 FEDERICA    Cosa significa per te “la natura si ribella”?

ELENA   Se batti la testa contro una barriera di cemento, ti rompi prima la testa! E così come in tutte le altre cose. Hanno sradicato alberi in posti meravigliosi, dove disegnavano il paesaggio, mandavano nei paesi brezze profumate; ma soprattutto tenevano legati gli argini e le montagne, come in un abbraccio d’amore per la gente. Ma non si ringrazia la natura per tutto questo bene! No! Bisogna sradicarli per costruire (il più delle volte abusivamente), senza pensare che un brutto giorno sarebbero franati interi paesi, e insieme agli alberi sarebbero morti bambini, vecchi e innocenti! Riguardo ai terremoti dicono che non sono tutti uguali, vorranno dire che non sono della stessa natura: certi sono come bombardamenti sotto la terra, dove in certi punti esce il fuoco. L’uomo e il suo genio buono sa costruire, ma con il suo egoismo, la superbia sa anche distruggere!

Ora incominciamo a lavorare! Oggi ti farò vedere una foto delle lasagne emiliane, le ho fatte per festeggiare il mio dei compleanni. Sono piaciute in un modo! Le mie preferite sono quelle con il ragù alla bolognese, poi io aggiungo e tolgo  qualche ingrediente per personalizzarle.

 LASAGNE  ALLA  BOLOGNESE

Ingredienti per il ragù: carne macinata di vitello, e il 30% di carne macinata suina. Vino bianco q. b., brodo vegetale, una grossa cipolla, una carota, una stecca di sedano, zenzero, pepe e peperoncino, due chiodi di garofano, origano, pomodori in salsa, prezzemolo, basilico, scalogno. Besciamella, uova, farina di semola di grano duro, parmigiano, una noce di burro, latte.

Esecuzione : facciamo il nostro ragù mettendo in casseruola la carne insieme allo scalogno,  e facciamo rosolare. Poi, aggiungeremo il vino bianco, il sugo di pomodoro, i chiodi di garofano, il sale, la cipolla tagliata fine, il sedano e la carota, il brodo, l’origano e cuoceremo fino ad assorbimento dei liquidi. Aggiorniamo il sale, il pepe, metteremo il prezzemolo tritato, poco,  il basilico, lo zenzero e un po’ di peperoncino. Ora facciamo la besciamella come piace a noi, e faremo una bella sfoglia non troppo sottile né troppo porosa. Ritagliamo dei rettangoli che sbollenteremo nella pentola con acqua e sale, e incominciamo a fare gli strati ( besciamella, sfoglia, ragù, parmigiano, e così via…) fino a farle diventare alte dieci cm. Il giorno seguente un’ora e trenta min. prima del pranzo si metteranno in forno a 170-180 ° per 40 min. circa , prima d’infornare bucherellarle con un coltellino dalla lama lunga e versare sopra alle lasagne un bicchierino di latte. Eccole!  Sono squisite! Accompagnate da un lambrusco della zona o dell’Emilia Romagna.

08/06/2012

ELENA    Oggi terminiamo l’articolo con una ricetta di pesce al forno: La ricciola. La ricciola e un pesce dalle carni ottime, spesso viene cucinata tagliata in tranci e poi fritta. Ma noi invece la faremo al forno, io l’ho provata e ho scoperto che è molto buona.

FEDERICA   Nella ricciola mi piace sentire il sapore dell’aglio.

ELENA   Ne ho una di ricette che ti piacerà.

RICCIOLA  AL  FORNO

Ingredienti: prendiamo il pesce che ci serve, sugo di pomodoro, prezzemolo tritato e quattro spicchi di aglio schiacciati in poltiglia. Sale, pepe, olio extravergine d’oliva, pane grattugiato, un bicchierino di vino bianco.

Esecuzione : laviamo e puliamo il pesce, prepariamo la salsa con olio, sale, pepe, il ragù al pomodoro, l’aglio e il prezzemolo. Ungiamo con l’olio la teglia e ci adageremo il pesce, versandogli sopra una parte della salsa; poi lo cospargeremo con metà del pane grattugiato, sul pangrattato versiamo l’altra parte della salsa. Cuocere in forno medio, e a seconda della grossezza del pesce definiremo il tempo di  cottura. Servire con patatine e Trebbiano dell’Emilia.